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Rivoluzione, Nuovo Ordine: Kant, Fichte, Hegel e la Nascita del Socialismo e Capitalismo -, Appunti di Storia Delle Dottrine Politiche

Questo documento traccia la storia della rivoluzione francese e della nascita del socialismo e del capitalismo attraverso la filosofia di Kant, Fichte e Hegel. Esplora come la rivoluzione abbattesse l'Ancient Regime e portasse alla nascita di nuovi diritti civili, la questione sociale e la critica di Marx verso Hegel. Il documento illustra come la borghesia si presentasse come una classe universale e come il proletariato diventasse una classe egemone che produceva se stessa la classe che l'abbatterebbe.

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 26/11/2018

France.
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Scarica Rivoluzione, Nuovo Ordine: Kant, Fichte, Hegel e la Nascita del Socialismo e Capitalismo - e più Appunti in PDF di Storia Delle Dottrine Politiche solo su Docsity! 4 aprile Kant, Fichte, Hegel partono dalla rivoluzione → progetto di libertà La rivoluzione francese abbatte il l’Ancient Regime, taglia la testa al re • Diritti civili non derivano da Dio Costituzioni concesse: affermazione dei diritti (non per tutti); il potere non è più di discendenza divina • Tutte le rivoluzioni dell’800 saranno fatte in nome del suffragio universale maschile • Dopo la caduta del regime ci si chiede come creare una nuova società Due grandi correnti: socialismo (uguaglianza) e liberalismo (libertà, vuole limitare il potere dello stato in nome della tutela della libertà) Dopo la rivoluzione francese nasce un nuovo gruppo PROLETARIATO! → Questione sociale (anni 30 del ‘800) Il proletariato è una contraddizione perché lavorando essi non si liberano, ma diventano anzi sempre più dipendenti. Marx critica la sinistra hegeliana per aver colto che c’è un problema nel processo di auf hebung hegeliano, ma di essere rimasti all’interno nel sistema di ragionamento hegeliano e di non aver tentato di metterlo in crisi. Marx critica radicalmente il pensiero di Hegel per avere un pensiero totalmente astratto, di aver perso di vista la concretezza, di aver creato un mondo astratto. Hegel lo fa consapevolmente perché costruisce un mondo astratto in cui ci si concilia, si raggiunge l’universale, in cui si raggiunge la libertà, perché vuole mistificare la realtà, coprire la realtà. Dove non c’è nessuna uguaglianza, nessuna libertà. L’accusa che Marx fa è che quello stato, che Hegel rappresenta come la massima realizzazione dell’universale in cui tutti si riconoscono, in realtà è il comitato di affari della borghesia. La classe borghese è una classe particolare perché è l’unica classe che invece di presentarsi come classe con interessi di classe, ha preteso di presentarsi come classe universale sostenendo che i suoi interessi sono gli interessi di tutti→ questa è la grande mistificazione che c’è nella borghesia, è la novità e rivoluzionarità della borghesia. Non è una classe come le altre, è una classe rivoluzionaria secondo Marx. Marx Scienziato economico, abbandona la filosofia e scrive “Il Capitale” → spiega l’economia capitalistica (mondo della produzione borghese), analizza il capitalismo, coglie che è un sistema che va facilmente in crisi. In Marx non c’è una teoria della rivoluzione, del comunismo: dice che il comunismo è la soluzione dell’enigma della storia, è un movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti, non è una forma di politica. Il comunismo è il regno della libertà, dove si lavora senza essere sfruttati. → DITTATURA DEL PROLETARIATO: viene presentata come la prima volta in cui la maggioranza governerà. Viene raccontata come un regime transitorio che servirà per deperire le istituzioni dello stato e dove i mezzi di produzione non sono più nelle mani della minoranza REPUBBLICA Viene sempre usato nel corso della storia come critica dei sistemi istituzionali Marx parte dall’idea che “ciò che è razionale è reale e ciò che reale è razionale” e che quindi si possa comprendere la realtà. “Manifesto de partito comunista” 1847 Marx sostiene che tutta la storia è una lotta di classe: è sempre presente una classe egemone che sottomette l’altra Anche la borghesia era una classe sottomessa, ha fatto una sua rivoluzione ed è andata al potere. Sostituisce la classe dominante attraverso una rivoluzione che non si limita a sostituire qualcuno al potere ma rivoluziona i modi di produzione e i modi di vivere → rivoluziona tutte le strutture della vita politica, sociale ed economica. Non si limita a conquistare, è una classe che vive costantemente rivoluzionando i modi di produzione. #1 NOVITÀ: è l’unica classe egemone che produce essa stessa la classe che l’abbatterà, cioè il proletariato. Modo di produzione: processo oggettivo delle forze produttive. La borghesia porta al potere i suoi diritti e i suoi diversi interessi sostenendo che sono universali per tutti. #2 NOVITÀ: La borghesia produce essa stessa la classe che la abbatterà. Contraddizione della borghesia → il proletariato non ha niente e quindi non deve difendere niente. La novità del mondo moderno è la produzione di effetti reali. Il mondo moderno si rappresenta L’apparenza è riprodotta dal sistema capitalistico, sistema che produce le merci e le scambia. ↓ Feticismo delle merci: il feticcio rappresenta qualcosa che non è, è un’apparenza. Nella merce appare la ricchezza, quindi viene prodotta dall’uomo. Nell’oggetto che appare, che assume un valore, è presente il lavoro svolto per costruirlo; è all’interno dell’oggetto che è presente la relazione fra soggetti. Rapporti sociali: rapporti fra sovra/sub-ordinazione, rapporti di dominio. La modernità del capitalismo è un insieme di tecniche di produzione, ma anche di rapporti sociali. Il mondo capitalistico è un mondo di disuguali, quindi M. propone una società dove tutti sono liberi e uguali. Rapporti fra teoria e prassi: il profitto si fa con lo scambio di pezzi delle merci. Il capitalismo produce il suo guadagno dalla differenza fra il lavoro e il prezzo della merce. → il proletario viene pagato meno rispetto a quello che fa affinché il capitalista possa produrre profitto. Merce: a. Valore d’uso b. Valore di scambio (fa il guadagno) Nel sistema capitalistico tutto è merce.
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