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appunti di lezioni di diritto canonico Milani anno 2021-2022, Appunti di Diritto Canonico

appunti di tutte le lezioni di diritto canonico

Tipologia: Appunti

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Scarica appunti di lezioni di diritto canonico Milani anno 2021-2022 e più Appunti in PDF di Diritto Canonico solo su Docsity! DIRITTO CANONICO 29/09/2021 Preappelli 2, 3, 9 dicembre. Il diritto come oggi lo conosciamo è frutto del diritto romano, che passa dal diritto canonico. La chiesa svolgeva funzioni di governo e ordine amministrativo e ha contribuito a formare i diritti che oggi conosciamo. Art. 7 Cost. riconosce l’ordinamento cattolico e fa salvi i Patti Lateranensi. Art. 19 garantisce la libertà di religione. Principio supremo di laicità dello stato, desunto dalla corte cost. nella sent. 203/89. Il diritto religioso impone delle regole di condotta che danno origini a questioni sempre più rilevanti in una società che è andata cambiando. | conflitti di lealtà sono un tema classico: soggetti che sono cittadini e fedeli allo stesso tempo. Essere fedele può scontrarsi con essere cittadino. Es. leva obbligatoria, riconoscimento poligamia e ripudio. Anche le religioni impongono ai propri aderenti delle regole da osservare. Il diritto religioso è un sistema di norme che le comunità religiose impongono ai fedeli. Tanto rilevanti quanto servono a circoscrivere il perimetro di chi è dentro alla comunità o si muove al di fuori. Es. regole alimentari per l’ebraismo. Per chi studia i diritti religiosi, hanno lo stesso significato prescrittivo delle norme degli ordinamenti secolari. Problema di gestire i conflitti. Tema dell’osservanza delle regole religiose si intreccia con tema dei rapporti tra passato e presente. Es. riposo domenicale accomuna tutta l’Europa e nasce dalla tradizione cristiana dell'Europa. Attuazione parità tra le confessioni religiose art. 7 e 8 Cost. solo da quando l'accordo di revisione del concordato del 1984 abolisce i patti del ‘29. Tutte le confessioni religiose? Se guardiamo alla stagione delle intese osserviamo come in una prima fase erano siglate con confessioni appartenenti (ad eccezione all’ebraismo) al mondo protestante e solo dal 2007 c’è stata apertura a culti che hanno ottenuto la loro intesa come induisti e buddhisti. Ortodossi, mormoni, testimoni di Geova (ma non hanno raggiunto legge di esecuzione). Rimane al di fuori L’Islam, assenza più marcata e significativa. Il ruolo delle intese dovrebbe essere quello di regolare conflitti tra appartenenza religiosa e civile: equilibrio per punti più spinosi con disciplina da applicare. Es. rispetto delle norme alimentari ebraiche: diritto dei cittadini ebrei in un ospedale ad alimentarsi nel rispetto delle regole della sua religione. Ognuno a garanzia dell’art. 19 Cost. esercita il proprio diritto al culto e le pratiche religiosi alimentari sono pratiche di culto a tutti gli effetti. 30/09/2021 Apprendere categorie necessarie per gestire le particolari questioni che solleva una società multiculturale e plurireligiosa. Sfida della sicurezza. Necessità o meno di osservare delle norme religiose. Art. 7 e 8 Cost. garantiscono autonomia e indipendenza all'ordinamento dello stato e delle confessioni. Lo stato non ha margine di intervento nello spazio spirituale, di esclusiva competenza delle confessioni religiose. Possibili conflitti di lealtà. Divieto giunta lombarda. Magistratura ha respinto l’idea che il divieto possa considerarsi discriminazione a danno delle donne che indossano questo simbolo religioso. Le associazioni che hanno proposto ricorso hanno asserito che il divieto fosse discriminazione, strategia degli avvocati che hanno introdotto il ricorso che ha influito sull’esito + non si è portata una lesione del diritto di libertà religiosa. Elementi per valutare discriminazione: tema è se lo svantaggio introdotto dalla misura sia tale da configurare la lesione di un diritto, un’ingiustizia. Misura legittima perché giustificata da finalità superiore di sicurezza. Corte d’appello non si discosta dalla pronuncia di primo grado. Svantaggio proporzionato e ragionevole poiché limitato nel tempo e circoscritto nel luogo e giustificato da ragioni di pubblica sicurezza. Tema del kirpan: appartiene ad uno dei 5 simboli della fede sikh. Spada cerimoniale, simbolo di fortezza e lotta contro l'ingiustizia. Fedele deve decidere quale regola decidere. Soluzione più semplice è adeguarsi alle regole dello stato. Realtà è che può non essere soddisfacente dal punto di vista di un fedele che afferma la propria identità. Sentenza del 2017 usa argomentazioni che sconfinano dal giuridico al politico sociologico. Diritto di libertà religiosa, non valida esimente per la corte di cassazione che ha ritenuto importante affermare l’impegno da parte di chi viene nel nostro paese ad osservare comuni regole di convivenza e tradizione giuridica dello stesso. Limite dell'ordine pubblico e questione del paradigma monoculturale. Argomentazioni ampiamente collegate tra di loro. Tema della sicurezza è un tema trasversale, rischio è che la sicurezza diventi predominante nelle valutazioni. Tema degli arcipelaghi culturali, stati negli stati. Conflitti di lealtà: influenza mondo cristiano protestante ed ordinamenti secolari, paradigma è stato assorbito nell'ordinamento giuridico che ha normato la convivenza sulla base di regole, tradizioni proprie del mondo cristiano. Es. tema del riposo settimanale. Conflitti di lealtà sono tanti e più complicati quando si affacciano più credi religiosi, diverse appartenenze ed identità che coabitano nel medesimo spazio-tempo. Tempo multiculturale e plurireligioso. Risposta di tipo politico prima ancora che giuridico. Diritto canonico è uno dei diritti religiosi con sue specificità che ci aiuta a comprendere anche gli altri e ci ricorda come spesso le religioni siano state contraltare rispetto ad ordinamenti secolari. INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEL DIRITTO CANONICO Diritto religioso: modo per conoscere cosa sono i diritti religiosi e cosa sono diritti non statali. Diritto canonico è un diritto religioso che assume peculiare rilevanza nel nostro paese. Rilevanza storico-culturale del diritto canonico: disposizione nella |. 121/1985, con cui si è dato esecuzione nell’ordinamento italiano all'accordo di revisione del concordato lateranense del 1984. Accordo nell’ordinamento internazionale (con S. Sede) ha attuazione attraverso legge di esecuzione. Intese con altre confessioni entrano attraverso legge di approvazione, xk non hanno soggettività nel diritto internazionale. Art. 9 legge 1985 dice xk diritto canonico ha particolare rilevanza: Repubblica italiana riconosce valore della cultura religiosa e principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, x questo continua ad assicurare insegnamento della religione nelle scuole pubbliche non universitarie. Famiglie e studenti decidono se frequentarlo. Insegnamento deve valorizzare il profilo storico-culturale, non la dottrina. È importante xk sulla base di quanto formalizzato nell’accordo di revisione, origine di tutta una serie di questioni sulla presenza del crocifisso nelle aulee scolastiche. 9 settembre nuova sentenza. 1/10/2021 Diritti religiosi, non statali. Art. 9 legge 121/1985: legge di esecuzione dell’accordo di revisione. Nel garantire l’impregno dello stato a offrire insegnamento della religione, motiva la sua decisione considerando i principi del cattolicesimo come patrimonio storico del popolo e valore della cultura religiosa. Abbiamo riflettuto sul senso e ricadute della disposizione, dobbiamo capire come la disposizione abbia avuto effetti con riguardo alla vicenda del crocifisso, effetti legati alla ragione che ha mosso le parti a riconoscere l’importanza dell’insegnamento. Ricorso Lautsi Tar del Veneto: crocifisso nelle aulee scolastiche tale da ledere libertà di coscienza e di educazione. Loro erano atei. Crocifisso viola principi di imparzialità e laicità dello stato. Laicità come garanzia della libertà di religione, pluralismo confessionale e culturale. Non separazione Tutte le scoperte di bioetica non possono essere risolte guardando semplicemente alla rivelazione, xk diritti religiosi vivono nella storia e devono trovare collegamento con la realtà assicurato dall’interpretazione. - Destinatari: criterio è personale individuato sulla base di regole religiose, non territoriale. Diritto canonico si applica ai fedeli, coloro che sono stati battezzati in chiesa cattolica o in chiesa diversa dalla cattolica ma successivamente accolti nella cattolica. Diritto ebraico si applica a chi discende da madre ebrea. Secondo ebraismo ortodosso se è figlio di padre ebreo può diventare ebreo solo x conversione. Secondo corrente liberale è ebreo purché sia educato all’ebraismo e abbia cominciato a far parte della comunità. (ruolo dell’interpretazione) L’islam si applica ai figli di padri musulmani. Regole agiscono sul foro interno, pur avendo effetti anche sul foro esterno. Il foro interno è il foro della coscienza. Le norme religiose riguardano la coscienza dei fedeli e perseguono un fine di salvezza. Il foro interno è il primo destinatario delle norme religiose. Ma tutto il discorso sui conflitti di lealtà è frutto della proiezione anche sul foro esterno. Il fedele su base personale, anche cittadino di un determinato stato, può dover scegliere se rispettare norma religiosa o dello stato in cui vive, quando entrano in conflitto. - Contenuti: diritti a vocazione giusnaturalista, contenuto etico. Le norme religiose si impongono ai membri in quanto determinazioni di ciò che è giusto. Significa che all’interno non troviamo distinzione che possiamo riscontrare nei diritti secolari tra illiceità morale e giuridica. Non è possibile scomporre i due piani nei diritti religiosi. Se pensiamo all’interruzione volontaria della gravidanza nell'ordinamento secolare: alcuni possono essere convinti eticamente che non sia condivisibile, ma allo stesso tempo comprendere che ci sia una norma che la preveda come diritto. In quelli religiosi i diritti sono giusnaturalisti perché ciò che è lecito è ciò che è giusto. Questo ha conseguenze importati anche dal punto di vista dell’efficacia. Essendo determinazione di ciò che è giusto, la sua obbligatorietà è scontata. - Fine: fine normalmente di natura soprannaturale. Coincide per quanto concerne l'ordinamento canonico, con la salvezza dell'anima. Il canone 1752 (ultimo del codice canonico) dice che la salvezza delle anime deve sempre essere nella chiesa la legge suprema. La Chiesa che ha un codice canonico chiama le singole disposizioni canoni, ma il senso è comparabile agli articoli dei codici secolari. Diritto mite xk il fine orienta tutto il diritto della chiesa cattolica, dando all’interprete anche il potere di disapplicare le norme quando nel caso specifico, applicare rigidamente la disposizione non consente di perseguire questo fine. RAPPORTI CON DIRITTI SECOLARI Conflitto delle cittadinanze o doppie appartenenze quando l’appartenenza religiosa si scontra con l'appartenenza territoriale. Es. norma religiosa che prevede ripudio unilaterale fatto dall'uomo che si traduce nella fine del matrimonio. Cosa rende intollerabile all'ordinamento italiano una disposizione di questo genere? Contrasto col principio di uguaglianza, problema processuale xk viola principio contraddittorio. Agosto 2020 ben due pronunce della corte cost. hanno affrontato tema della trascrizione del ripudio all’interno dell'ordinamento giuridico italiano. aspetto + curioso di queste due pronunce è che nel primo caso la corte di cass. Ha respinto la richiesta di trascrizione; nel secondo, ha invece rinviato alla corte d’appello di Bari x rivedere la decisione assunta xk riteneva che nel caso specifico, fermi restando i problemi, le parti non erano cittadini italiani e quindi poteva trovare applicazione un ordine pubblico attenuato. Non necessariamente dobbiamo guardare alla richiesta dal punto di vista dell'inserimento di istituto con principi compatibili, ma possiamo guardare agli effetti pratici. Può capitare che comunque nonostante l’istituto non sia compatibile, a determinati effetti possa essere trascritto. Analoghe questioni riguardo alla poligamia. Le pronunce che se ne sono occupate hanno escluso di riconoscere l'istituto, ma hanno preso in considerazione la possibilità di riconoscere alcuni effetti. Caso di un uomo che aveva contratto da poco matrimonio con seconda moglie nel paese di origine e poi in Italia era morto sul posto di lavoro: questione sul risarcimento dei danni e se seconda moglie avesse avuto diritto ai danni come la prima. La sentenza non ha acquisito la possibilità di riconoscere quel matrimonio ai fini del trattamento risarcitorio e nel caso specifico ha negato nel caso specifico solo xk era stato concluso da poco il matrimonio. Ha lavorato solo sugli effetti. Testimoni di geova: divieto delle trasfusioni di sangue xk Bibbia vieta di nutrirsi del sangue. Conflitto di lealtà che ha avuto suo peso nelle riflessioni della dottrina, non tanto con riferimento agli adulti per i quali vige il consenso informato, ma con riferimento ai minori. | genitori si oppongono ad emotrasfusioni fondamentali x la sopravvivenza del minore giurisprudenza ha fatto di regola ricorso alla sospensione della potestà genitoriale. 7/10/2021 Conoscenza del diritto canonico. Diritto religioso di particolare rilevanza nel nostro Paese. Non l’unico diritto religioso. Definizione, caratteri, rapporti tra diritti religiosi e secolari. Contesto multiculturale e plurireligioso. Necessità di confrontarsi con conflitti di realtà e doppia appartenenza. Regole di condotta della comunità che possono entrare in conflitto con le norme degli ordinamenti. Modo per gestire questo conflitto, diverse possibilità. Pluralismo giuridico. Due modelli di gestione dei rapporti con i diritti religiosi: modelli posti agli estremi. Modello assimilazionista (concezione formale dell’eguaglianza) dell'ordinamento francese, modello multiculturalista (concezione sostanziale dell’eguaglianza) presente in Inghilterra. Modello assimilazionista, Francia. (legge 24 agosto di Macron) Principio di laicità con connotati particolari: netta separazione tra stato e religione. Si può praticare il culto solo in una dimensione privata e non nello spazio pubblico. Legge LOI del 2004: divieto di indossare simboli religiosi all’interno delle scuole. La scuola è uno spazio pubblico e ha significato particolare, dove le nuove generazioni vengono educate, l’unico valore che deve essere impartito è quello della laicità. Aveva suscitato una serie di reazioni quando è stata discussa, ma la sua legittimazione è venuta uniformando tutti i simboli religiosi. LOI del 2010 vieta di dissimulare il volto nello spazio pubblico, ancora più legata al velo islamico, perché si traduce nel divieto di indossare il burqa e il niqab (non vale per chador e hijab). Sentenza Corte di Strasburgo SAS contro Francia: violazione libertà di religione, ma la legge garantisce il principio del vivere insieme oscurare il volto impedisce relazione tra le persone, ostacola la comunicazione. La Francia ha adottato una politica di inclusione, società con omogeneità culturale, comunità nazionale come comunità unitaria i cui principi e valori devono essere rispettati da tutti gli individui. Modello multiculturalista, GB. Modello nel quale invece di cercare di portare tutti nella stessa direzione, si ammette la possibilità di riconoscere specificità che traggono origine nei diritti religiosi. Codice del traffico inglese 1998, deroga al casco per i sikh. Il modello inglese assume un impegno pubblico verso il mantenimento delle tradizioni, specificità culturali ed etniche, armonia razziale. Deroghe alla disciplina comune legate alle specificità religiose delle comunità presenti. Due modelli antitetici. La questione è comune, come lo stato può rapportarsi rispetto alle differenze religiose e culturali. E in Italia? Modello tendenzialmente basato sul ricorso all’intesa, all'accordo, per gestire i possibili conflitti, ma come ha denunciato la sentenza sul kirpan, il ricorso all’intesa è un ricorso asimmetrico. Strumento potenzialmente in grado di affrontare le questioni ma utilizzato in modo asimmetrico. Nell’asimmetria subentrano altri fattori di valutazione: diverse tipologie, problemi specifici e via dicendo, fortemente condizionati dal tema della sicurezza e. necessità di garantire che qualsiasi decisione non sia avventata su questo piano. Ordinamento aperto a riconoscere la differenza, non multiculturalista in senso proprio, come in Inghilterra. A seconda dei contesti prova ad offrire delle risposte adeguate che talvolta scontano il peso di circostanze che impediscono di trovare una corretta definizione dei rapporti. Nodi problematici della gestione del pluralismo religioso in Italia. Mentre in Francia la legge ignora le differenze, perché tutti sono uguali, in Inghilterra si persegue uguaglianza sostanziale. In Italia che tipo di gestione del pluralismo è assicurata? Modello italiano non è comparabile con quello francese. Circolare ai docenti e allievi: musulmani all’istituto della bassa friulana. Esempio del localismo dei diritti: dirigente gestisce la questione in questo modo. In Italia non c'è riconoscimento della specificità religiosa? Strumento che serve sono le intese. Non sono le leggi, come nel caso del sikh in Inghilterra. Un altro ordinamento giuridico che conosce le intese è quello spagnolo. Sentenza delle SU della Cassazione: vicenda sulla presenza del crocifisso. Causa Lautsi riguardava gli alunni. Invece in questo ad essere contrario è l'insegnante. Primo elemento importante è se nelle scuole secondarie la presenza del crocifisso è garantita dal consiglio di classe o se c'è una fonte che lo disciplina (regolamenti di epoca fascista). Le SU giungono alla conclusione che la fonte dell’obbligo in quella classe, la presenza del crocifisso trova legittimazione nel regolamento del 28: dizione medie applicabile anche a scuole superiori xk analogicamente è lo stesso tipo di istruzione. La scuola che decide di mettere il crocifisso può farlo sulla base di quel regolamento. Crocifisso deve rimanere o no, e su che base? Viene affisso quando lo decide la comunità scolastica e non è escluso che possano esserci altri simboli. Cassazione cosa vuole affermare? Prima simbolo di cultura religiosa e giuridica di riferimento, oggi in base alle SU no. Sulla base della regolamentazione fascista ma interpretato in modo conforme a costituzione: esposizione facoltativa all’esito dell'accomodamento ragionevole delle istanze della classe. Accomodamento: composizione tra le diverse parti in conflitto x soluzione congiunta. Il consiglio di classe ha deciso congiuntamente che quel crocifisso può stare appeso. E se non si raggiunge un accordo? Mediazione difficile da comporre, che evidenzia aspetto curioso: sentenza più pedagogica che giuridica, sottolinea l'importanza del processo di conoscenza e confronto che porta alla decisione. Mediazione ricondotta all'art. 118 Cost. che sancisce principio di sussidiarietà orizzontale. Istituto della democrazia partecipativa: lascia il pubblico arbitro di prendere la decisione finale. Il punto è cercare di capire come questo simbolo convive con altre istanze. Snodo fondamentale. 8/10/2021 ROBERTO MAIER Papa Francesco e la post-modernità. Pontificato tanto amato quanto odiato. Certamente il papa ad un certo punto dice questa frase: non siamo in un'epoca di cambiamenti ma cambiamento d’epoca. Tutti pensiamo diversamente. Non è cambiamento delle istituzioni, ma della forma mentis, del modo di pensare. Se è vera questa cosa, e sintomi ce ne sono parecchi (nuovi paradigmi e richieste) del fatto che l’epoca moderna sta finendo e che siamo in un’epoca che non ha nome, è un tempo particolare che sembra che il Papa abbia intuito e deciso di abitare. Il papa ritiene che se la Chiesa ha ancora possibilità di avere una presenza politica è abitare questo tempo e farlo non tanto detenendo potere politico, ma avendo a mente che il cristianesimo ha un tesoro che andrebbe bene per tutti. Invece di dominare la scena, o far valere il proprio peso - Animali terrestri che non abbiano unghia bipartita e non siano ruminanti al tempo stesso (maiale, conigli, lepri, cani, gatti...) - Uccelli che siano notturni o rapaci (falchi, avvoltoio...) - Pesci e molluschi che non abbiano spine e squame rimovibili (storione incluso il caviale, squalo, anguilla, pesce gatto, crostacei, molluschi e frutti di mare...) - Roditori, insetti, anfibi, rettili, struzzo e animali che si nutrono di altri animali vivi o carogne (eccetto il miele delle api) Attenzione quando preparando un'insalata che nelle foglie non siano presenti insetti. Norme di preparazione e conservazione: - Separazione fra carne e latte: risale ad un’altra prescrizione biblica x cui non potrai nutrirti dell’agnello cucinato nel latte di sua madre - Macellazione rituale (schechità) degli animali permessi: x rispettare divieto del sangue ed impedire che all’interno della carne rimangano dei residui di sangue Macellazione al centro di dibattito importante che ha portato il 30 settembre a pronuncia corte cost. belga su legge adottata che impone obbligo dello stordimento dell'animale ai fini della macellazione. In cosa consiste la macellazione rituale? Taglio rapido e profondo della gola con lama affilata x far perdere tutto il sangue all'animale in poco tempo + processo di salatura della carne e parti che non possono essere consumate. Animale deve essere benedetto. Diversa da macellazione convenzionale consiste col preventivo stordimento xk non si renda conto. Nel caso della rituale lo stordimento non è previsto. Slide che mostra elenco delle principali feste dell'ebraismo, non attuale. Riferimento scritturale (fonte)-festa corrispondente-come viene conosciuta nell'ordinamento giuridico italiano. sulla base dell'intesa |. 1989: elenco delle festività di riferimento valide a tutta una serie di effetti. Es. x calendario di un concorso pubblico. 14/10/2021 Lecito/illecito nell'Islam. Alimenti e bevande proibiti: - Sangue - Carcasse di animali morti o infermi - Animali macellati invocando nome diverso da Dio - Maiale - Animali con zampe o denti canini - Pesci non dotati di squame e frutti di mare - Rettili - Insetti - Uccelli con artigli - Sostanze inebrianti - Ingredienti provenienti da animali proibiti o non sacrificati in forma halal Come per l’ebraismo, in fase di preparazione, sussiste divieto di macellazione non rituale. Solo l’animale che è stato macellato ritualmente potrà essere legittimamente consumato. Condizioni per realizzare un sacrificio halal: - Sull’animale deve essere invocato Allah - Taglio al collo che faccia fuoriuscire tutto il sangue - Sacrificio svolto da musulmano praticante che ne conosca le condizioni Convenzionale o non convenzionale il preventivo stordimento, non il taglio. Sia nel caso della macellazione ebraica o islamica, quando si macella l’animale si invoca il nome di Dio, perché l’uccisione è vista come un sacrificio che non deve essere gratuito, ma che l’animale fa per il bene dell’uomo. È possibile enucleare le principali feste dell’Islam per orientarci. Con una differenza: mentre per l'ebraismo abbiamo sottolineato l'intesa che salvaguarda le feste ebraiche per effetti civili, lo stesso non vale per le festività dell’slam perché non c’è un'intesa. Digiuno: una delle poche regole del cristianesimo. Ci sono anche festività ebraiche e islamiche (ramadan) che prevedono il digiuno. Questioni di ordine interpretativo importanti: nella più rigorosa, qualcuno ritiene che impedisca persino l'assunzione di terapie di tipo farmacologico o di inghiottire saliva. Mediazione di una guida religiosa islamica che ricordi al fedele il principio di eccezione e possibilità di assumere terapia farmacologica durante le ore del giorno. Detenuto musulmano aveva chiesto trasferimento in altra casa di reclusione più vicina alla famiglia in periodo di ramadan che assumeva terapia farmacologica > quando arriva nell’altra casa si rifiuta della terapia farmacologica, non c’era guida spirituale per mediare la soluzione ed è stato riportato nel carcere di provenienza. Anche la chiesa ortodossa pratica il digiuno>tutti gli alimenti o per es. l’olio, secondo regole interne. NORMATIVA COMUNITARIA Macellazione rituale: questione oggetto di valutazione e ha portato con direttiva del 1993 e adozione di regolamento eu 2009 a prevedere che esiste l’obbligo del preventivo stordimento dell’animale, tuttavia, gli sm possono derogare all'obbligo per motivi religiosi, purché si svolga all’interno di macelli. Ratio: bilanciare l’esercizio della libertà religiosa con la tutela del benessere animale. Per macellazione rituale, l’animale deve essere cosciente a se stesso. Scelta degli sm: ognuno decide come procedere. Intesa con la comunità ebraica fa salvo il rispetto della macellazione con rituale. Questione della macellazione rituale è eccezione al preventivo stordimento. Belgio sottopone la questione alla cgue, che di fronte a rinvio pregiudiziale, precisa l’interpretazione da dare ad una certa norma. Corte non risolve la controversia, dà solo interpretazione. Normalmente si attiene alle conclusioni dell’avvocato generale, in questo caso non lo ha fatto + cgue dice che gli sm possono senza violare diritti fondamentali, imporre preliminare processo di stordimento reversibile. Belgio lo fa fatto e ha suscitato allarme quanto dibattito nell'Europa, perché le conclusioni dell'avv. Gen. diceva che la macellazione rituale tiene conto della pratica religiosa e quindi va salvaguardata. In fondo, un ebreo o musulmano, che vuole consumare carne macellata ritualmente può ricorrere a carne di importazione: mercato consente comunque di consumare carne macellata ritualmente, quindi il diritto non viene leso. Riflessione su come garantire rispetto della diversità religiosa nelle strutture chiuse o semichiuse come carceri, ospedali, scuole. Luoghi in cui le persone non sono libere di muoversi in perfetta autonomia: costretto a cibarsi del cibo somministrato dallo stato stesso. Liberà religiosa alimentare LRA nella legislazione pattizia > intesa con comunità ebraica: una disposizione regola potenziale conflitto di lealtà. Art. 7 dice che la permanenza negli istituti di prevenzione e pena non può dar luogo all’impedimento della libertà religiosa e adempimento pratiche di culto. Ancora oggi nell'ordinamento penitenziario è strumento di rieducazione del detenuto. Costituzione apre a pluralità di appartenenze, religione rimane un elemento del trattamento, non unico. Rimane diritto di osservare a loro richiesta con assistenza della comunità le prescrizioni religiose di riferimento garantita con comunità che ha onere di preparare pasto conforme senza oneri per le istituzioni nelle quali si trovano. Un'altra intesa ha previsto soluzione analoga. Norma sulle regole religiose alimentari dei testimoni di geova, è stato un esercizio di intesa, ma non è mai entrata in vigore. La questione era stata presa in considerazione. Corte di strasburgo: casi in cui detenuti chiedevano di potersi alimentare in modo conforme. Riguardano buddisti: volevano dieta naturalmente vegetariana. Nella prospettiva della corte di strasburgo, era violazione dell'art. 9, quindi le regole religiose alimentari sono considerate a tutti gli effetti pratiche di culto. Macellazione e cgue vs alimentazione e c. strasburgo + qualcosa non torna. Italia > pronuncia su detenuto italiano. c.cass pen. 2013: riguarda richieste di un detenuto 41bis convertito al buddismo. c.cass. accoglie la richiesta del detenuto e conformemente a corte strasburgo afferma che la dieta vegetariana è corollario di pratica rituale, forma di esercizio della libertà religiosa, ascrivibile al 19 Cost. cosa succede concretamente in carcere? Il tema è particolarmente sentito. Ci sono tutta una serie di raccomandazioni in questo senso. Laddove è possibile, bisogna fare in modo che i pasti siano conformi alle richieste della pratica religiosa. Come di può fare? Nell’ordinamento italiano, disposizioni del regolamento sulla legge sull'ordinamento penitenziario, dice che i menù adottati negli istituti di pena devono essere formulate in modo da tener conto delle prescrizioni delle diverse fedi religiose. Come si procede materialmente? A domanda del detenuto, l’amministrazione penitenziaria somministra vitto islamico, escludendo di somministrare carne di maiale. L'altra carne è carne macellata ritualmente? No. Ci sono dei fornelletti e ogni detenuto può decidere di cucinare ciò che vuole consumare, comprando cibo nell’istituto di pena e se viene fatta richiesta mette a disposizione anche carne macellata ritualmente. Anche pacco, ma non è detto che sia possibile. Parere CNBioetica: norma generica, formulazione che nella sua genericità appare riduttiva. AI momento, il menù islamico negli istituti di pena dice che per quanto possibile si traduce nella non somministrazione della carne di maiale. Non è soddisfacente. Quali altre soluzioni possiamo implementare? Detenuti non di fede musulmana, si dicono molto contrariati, perché vorrebbero consumarla. Bisogna bilanciare diversi interessi. Problema di mancanza di risorse: costo di diritti è dirimente. Costo economico ma anche gestionale e rivendicazioni che potenzialmente procedono all’infinito. Spazio privato e pubblico hanno garanzie differenti. Si parte dell’idea che il lavoratore possa dimettersi e trovare lavoro in altro contesto. Questione aperta. Ci si può avvicinare solo per approssimazione: non posso negare la libertà religiosa del detenuto, ma possono farlo al minimo indispensabile perché non ci sia una violenza in senso proprio: non impongo al detenuto di nutrirsi di alimenti per lui vietati, ma devo tenere conto di molte variabili, come il costo dei diritti. | diritti devono essere bilanciati. Libro bianco ue sull’integrazione, di aspirazioni politiche, dice obiettivi che dovremmo raggiungere per integrazione. Rimessa alle scelte politiche dei singoli sm. 15/10/2021 FONTI DI PRODUZIONE. | PARTE: DIRITTO DIVINO Canon: conforme alle norme> la chiesa canonica identifica così il proprio diritto. Le singole disposizioni del codice si chiamano canoni. Espressione greca, indica la specificità di questo diritto. Complesso di regole e precetti per regolare vista della chiesa come istituzione e come comunità 20/10/2021 PRIMATO DELLA COSCIENZA. Intervista di Papa Francesco del 2013: manifesto programmatico del pontificato di Francesco. Eletto Papa in modo inaspettato. “Chi sono io per giudicare?” Invece di giudicare, applicava la misericordia, invocando Chiesa madre e pastora, che accoglie e perdona. Mantiene ferme le regole, ma chiede di guardare alle persone che non possono rispettare le regole della chiesa con un occhio di misericordia e l’idea che si possa perdonare e avvicinare chi sbaglia al rispetto delle regole al cuore del proprio insegnamento. Ricorda che è venuto il momento di fare distinzione tra principi e regole irrinunciabili ed insegnamenti e valori che possono essere considerati trascurabili. Pensare rispetto delle regole come percorsi di avvicinamento alla regola stessa: idea che le regole in futuro vengano osservate in quanto esperienza di bene. Hanno fine di salvezza: posso imporla o mette i fedeli in condizione di fare esperienza del bene della norma senza imporla, per renderne spontanea l’osservanza. Non tutti sono in condizione di rispettare le stesse norme nello stesso modo: la norma si impone nel tempo come modello al quale tutti devono aspirare facendo esperienza del bene contenuto in quella norma. Osservanza delle norme è frutto di un percorso e non di un’imposizione. Francesco dice che se l’accesso ai sacramenti può aiutare percorso di consapevolezza dei fedeli, allora non è escluso, nonostante la regola dice che lo sarebbe. Se è strumento di salvezza, nel percorso di discernimento cui sono chiamati e fedeli, allora non è escluso. Chiesa che non condanna, ma accompagna. Lo decide l’autorità ecclesiastica che sta affiancando il fedele nel suo percorso di discernimento. Dispensa per norma che non persegue il fine per il quale è posta: è una disapplicazione manifestazione dell’uso dell'equità canonica. Sacerdote segue un fedele che si trova in condizione che gli impedisce l’accesso ai sacramenti: nel percorso pastorale opero discernimento con cui posso concedergli comunque di accedervi. Consapevolezza che il fedele non è in grado di osservare la norma in quel caso. Obiettivo di fare in modo che osservanza delle norme conduca alla salvezza. Via di tipo pastorale e non giuridica in senso proprio. Equità canonica funziona in modo diverso. RAPPORTO TRA CHIESA E STATI: legge 40/2004 (fecondazione assistita) e 219/2017 (disposizioni anticipate di trattamento) chiamano in causa i cd principi non negoziabili. Nella prospettiva della chiesa tutte le forme di fecondazione artificiale non possono essere legittime, così come è evidente che la chiesa non rinuncia ai sostegni terapeutici indispensabili per il soggetto. nel primo caso è stata condotta battaglia sul campo che ha portato a produrre legge vicina alla chiesa ma lontana dalla società tant'è che è stata travolta dalla giurisprudenza; nel secondo caso gli interventi che la chiesa ha fatto sono stati meno decisivi. DDL Zan invitava il governo a rivedere la libertà religiosa della chiesa cattolica. Per la chiesa unica fecondazione ammessa è inseminazione omologa; è vietata fecondazione (incontro gameti in provetta) artificiale sia omologa che eterologa. Vietata perché non vi è unione tra uomo e donna, viene meno rapporto tra unione sessuale e procreazione, che devono andare di pari passo. Fecondazione in vitro fa saltare il nesso. Illegittima anche se non fosse pericolosa per la vita dell'embrione. Nell'inseminazione artificiale la fecondazione avviene nell’utero. Se le parti sono uomo e donna uniti in matrimonio, a determinate condizioni, la procedura è lecita. Non è ammesso intervento dell’uomo per interrompere la vita anche se non degna di essere vissuta. Ammesso solo ricorso a terapie che possono alleviare la sofferenza, anche se possa comportare stato di incoscienza. Non può essere rimossa alimentazione o idratazione artificiale: intervento che sulla base della legge 2017 ognuno può rifiutare, nella prospettiva della chiesa cattolica non è consentito. Considerate terapie ordinarie, non sopprimibili. DDI Zan ha riaperto la questione con la formula della nota a verbale. Chiesa non può più fare affidamento sull'idea che stati secolari osservino i principi che ritiene fondamentali: fase di confronto. ETICA E LEGGE Distinzione tra regole e principi non si ritrova in diritto islamico ed ebraico, che tendono a regolare tutti gli aspetti dell’esistenza. Diritto divino naturale infuso nell’animo degli uomini è invenzione della chiesa cattolica che fa sì che quei principi siano applicabili a tutti. L’interpretazione si applica solo ai fedeli. Diritto islamico ed ebraico si applicano solo ai fedeli della comunità. C'è però nel diritto ebraico un complesso di PRECETTI NOACHIDI che si applicano a tutti gli uomini, sono 7 e sono sanciti all’interno del diritto divino rivelato, non sono diritto divino naturale. Mentre il diritto divino naturale è non scritto, questi sono all’interno della Rivelazione, nella Bibbia, e si applicano a tutti gli uomini. Già il numero è indicatore importante: 7 sono i giorni della creazione, numero simbolico importante. Numero magico nella visione della chiesa è 3 e multipli di 3 (trinità). Sono tutti divieti, fatta eccezione per un obbligo. Divieti che si trovano in generale nelle tradizioni religiose più antiche. Dovrebbero trovare applicazione nei confronti di tutta l'umanità perché regole di convivenza fondamentale. Obbligo di istituire tribunali per assicurare rispetto dei precetti: divieto di idolatria, bestemmia o blasfemia, omicidio, incesto e adulterio, furto e rapina, mangiare arto tratto da animale vivo. B. DIRITTO DIVINO POSITIVO O RIVELATO Interessa solamente i fedeli. Diritto rivelato da Dio. Insieme di norme prodotte dalla rivelazione divina. È il nuovo testamento il diritto divino rivelato. La bibbia solo nella misura in cui è confermata dal nuovo testamento. Si pone tutto il problema dell’interpretazione perché il diritto divino rivelato deve fare i conti con la storia, deve interagire con la storia degli uomini e necessita di un processo di interpretazione. In alcuni momenti, l’uomo può anche aver sbagliato ad interpretare> è il rischio dell’interpretazione, perché è opera dell’uomo. Ma DEVE essere interpretato. La tradizione ci aiuta ad orientarci: ci dice come l’interpretazione deve essere coerente pur rispondendo all'esigenza del mondo. Dio entra nella storia con la rivelazione. In ragione dell'evoluzione e delle scoperte scientifiche bisogna dare interpretazione coerente che faccia i conti con delle novità. Esempi: PRIMATO PONTIFICIO - sfera di potere del pontefice. Dove è sancito che ce l’ha? Nel Vangelo. Testo sacro, fondamento del primato pontificio e del potere che esercita come soggetto che governa la Chiesa universale. Passi che sono stati naturalmente interpretati. Primato pontificio sancito nel codice del 1983, can. 331: frutto dell’interpretazione del diritto divino rivelato, lungo percorso storico e accidentato. Primato dottrinale e di onore o anche di giurisdizione? Editto di Costantino 313 cessano le persecuzioni dei cristiani. 380 ad opera di Teodosia religione dell’impero. Alla morte di Teodosio | l'impero si divide in 2 parti: Oriente e Occidente con i due figli. È importante perché a valle dell’editto di Teodosio nasce una forte compenetrazione tra potere temporale e spirituale, che porta a polarizzare intorno anche una scissione all’interno della Chiesa perché nascono Chiesa di occidente e Chiesa di oriente. All’esito matura un confronto tra Roma e Bisanzio intorno a chi avrebbe dovuto avere un primato di governo su tutta la Chiesa. Per i successori di Pietro è naturale che questo primato di governo competa ai successori di Pietro, perché nel vangelo sta scritto che Pietro avrebbe governato la Chiesa universale. Quelli che stanno a Bisanzio sono disposti ad accettare un primato dottrinale in capo alla Chiesa di Roma, ma non un primato di governo. Incoronazione di Carlo Magno segna un momento di centrale importanza in ordine alla questione del primato dottrinale e di governo. La mattina di Natale dell’800 Carlo viene incoronato dal Papa e nasce il Sacro romano impero. Chiesa cattolica e ortodossa si separano per effetto dello scisma + la chiesa rinuncia a concentrare la sua attenzione sull’affermazione del proprio primato nei rapporti con la chiesa di oriente e si limita in un’affermazione di primato dei rapporti con il potere temporale. La questione aveva imboccato due strade: rapporti tra chiesa di oriente e occidente e spirituale - temporale. | rapporti tra chiese si separano irreversibilmente e la chiesa di Roma si concentra sul rapporto tra potere spirituale e temporale. Dicatus Papae 1075 di Papa Gregorio VII solo il Papa può usare le insegne imperiali, tutti i principi devono baciare i piedi al Papa, al Papa è lecito deporre l’imperatore. È il Papa a generare il potere dell’imperatore. Il gesto ha assunto significato importante. Si dice che Carlo diversamente dal testimone della vicenda dell’incoronazione, non sa che numerevoli monarchi si troveranno negli imbrogli a causa di quel gesto. Responsabilità anche nei riguardi della riforma protestante. Volontà di riportare la Chiesa ai suoi antichi principi: clero non è indispensabile per la salvezza, la salvezza si raggiunge per mezzo della fede. La chiesa deve perdere connotazione istituzionale per ritornare ai principi originari. Percorso si scontra ad un certo punto con la riforma di Lutero che mette in discussione la visione di primato. Lutero critica l'orientamento della Chiesa. Riconfigura la stessa Chiesa come istituzione e dà avvio ad una riforma particolarmente significativa. Non tutti i sovrani saranno cattolici, molti saranno protestanti e questo darà vita alle guerre di religione. La chiesa reagisce all’interno di un concilio 1545-1563, che si rende responsabile della cd controriforma. La riforma mette in discussione operato della chiesa e chiesa deve rifletterci. Concilio di Trento, all’interno del quale mantiene ferme le posizioni originarie della Chiesa e puntualizza ‘importanza e il significato della Chiesa istituzione, affidando un ruolo importantissimo ai gesuiti. Patti lateranensi 1929: siglati tra Mussolini e la Chiesa cattolica, per porre fine alla cd questione romana, che si apre il 20 settembre 1870 quando le truppe italiane vogliono unificare il paese e sottraggono lo stato pontificio al pontefice. Azione che non viene ben digerita dalla Chiesa cattolica, che si trova senza un regno. La chiesa scomunica il risorgimento e chi vi aveva preso parte e diffida i cattolici a partecipare alla vita politica dello stato italiano. promulga le leggi delle guarentigie 1871, che concedono al pontefice il godimento dei palazzi del laterano e una serie di salvaguarde e benefici legati alla sua persona. Vengono unilateralmente disposte dallo stato liberale e formalmente rifiutate dai pontefici, che seppure di fatto godranno degli effetti di queste leggi, rifiuteranno di riconoscerle. Patti lateranensi definiscono una serie di rapporti tra stato e chiesa e si occupano di disciplinare le materie di interesse comune. Il trattato laterano definisce i rapporti tra stato e chiesa. Mentre il concordato lateranense definisce le materie di comune interesse. Da quel momento il papa torna in proprietà dei palazzi: stato città del vaticano. E papa riprende il controllo di quello stato. Si modifica la concezione del pontefice e della ss sede, soggetti di diritto internazionale. 1929 Gasparri e Mussolini trattavano, ma la chiesa cattolica prende atto che in gioco non è più il potere temporale della chiesa ma solo il potere spirituale. Lo stato serve solo a garantire la permanenza della sovranità spirituale. Stato servente all’esercizio del potere spirituale. Interpretazione è umana e fa i conti con la storia e momento specifico in cui interpretazione si afferma. La storia è cambiata e rapporti di forza si sono di molto modificati. | rapporti tra chiesa cattolica e ortodossa non sono sempre semplici ed hanno avuto alti e bassi. Codice del 1983 definisce oggi primato del pontefice, a partire dal dettato evangelico. È il nostro testo di riferimento. In questo troviamo disposizioni più rilevanti sulla disciplina della chiesa come istituzione e come popolo di Dio. La prima parte riprende il dettato evangelico. Il fatto che potestà sia suprema significa che non è subordinata ad altra autorità. Sua potestà dialoga con quella del collegio episcopale. Piena, in ogni campo. Immediata, non ha bisogno di intermediazione. Universale, su tutta la chiesa. Il pontefice la esercita sulla chiesa di tutto il mondo e su tutti i fedeli ovunque si trovino. Interagisce con un governo locale, che compete ai vescovi. La chiesa è universale, ma rispetta le peculiarità territoriali locali. | criteri di riferimento sono l’unità e la configura quando risiedo in una diocesi con l'intenzione di rimanerci almeno per 5 anni; quasi domicilio quando risiedo in un luogo da almeno 3 mesi ho intenzione di rimanerci almeno 3 mesi. Legge universale riguarda ogni fedele ovunque si trovi. 3)Efficacia temporale: valgono solo per il futuro 4)Interpretazione 29/10/2021 Per una Chiesa sinodale. Farmaci per il cambiamento d’epoca. Perché il papa vuole riformare il sinodo? Il sinodo nasce nel 1965. Concilio grande esperienza di chiesa. 3/11/2021 Interpretazione: ci sono affinità tra can. 17 e art. 12 preleggi. Interpretazione deve guardare al fine: tutto ordinamento orientato a determinato fine, che diventa criterio interpretativo fondamentale. Significato diverso a interpretazione conforme a principi generali. Can. 16. È ammessa l’interpretazione autentica, che fa il legislatore, ma anche l’autorità cui concede la potestà di interpretare autenticamente le sue leggi. può anche promulgare interpretazione così che diventi a sua volta una legge. Efficacia retroagisce quando interpretazione dichiara parole di per sé già certe. Quando modifica portata originale del testo, allora non può essere retroattiva. L’interpretazione a modo di sentenza fa stato solo tra le parti. Le sentenze pronunciate dalla rota romana diventano precedenti per tribunali ecclesiastici regionali. Riferimento per tribunali inferiori. Can. 19 si occupa di definire come si devono gestire le lacune nell’ordinamento giuridico canonico. Non ha la pretesa di essere esaustivo, ammette esistenza di lacune e offre strategia per gestirle. Le lacune sono casi in cui fattispecie concreta non trova corrispondente disciplina nell'ordinamento. Le strategie da adottare sono non solo quelle indicate nel 19, ma quelle indicate nel rispetto dell’elenco individuato. 1) Di fronte ad una lacuna la prima cosa da fare è cercare di capire se non esistono leggi date per casi simili: ANALOGIA. Se esiste somiglianza delle fattispecie, tra regolata e non regolata, se possono essere sottoposte a comune valutazione giuridica, allora potrò ricorrere all'applicazione analogica di una norma. Con delle limitazioni: in materia penale c'è divieto di ricorso all’analogia. Divieto di ricorso all’analogia anche con riferimento alle leggi irritanti e inabilitanti. Le seconde sono quelle che dispongono l’incapacità delle persone; le prime dispongono la nullità degli atti. 2) Equità canonica: strumento particolare che nell'ordinamento canonico conferisce flessibilità affinché ordinamento persegua il fine per il quale è posto e anche quando in presenza di lacuna si deve trovare disciplina facendo ricorso a principi generali dell’ordinamento, da intendere secondo equità canonica. 3) Ricorso a giurisprudenza e prassi della curia romana. Riferimento anche in ambito amministrativo. Le sentenze dei tribunali della ss. Sede, così come prassi della curia romana, possono orientare l'interprete chiamato a gestire una lacuna, che non può fare ricorso agli altri 2 criteri. Giurisprudenza curia romana: rota romana, penitenzeria apostolica, segnatura apostolica. La prima ha competenza non solo in materia matrimoniale, ma generale, penale, ecc. anche per quanto riguarda tutela di diritti dei fedeli. La segnatura apostolica è una sorta di tribunale amministrativo. Poi la penitenzeria apostolica è tribunale che giudica il foro interno, della coscienza, delle cause di questo tipo non si tiene nessuna traccia. Si pronuncia in genere entro 24h perché è in gioco la salvezza dell’anima. 4) Modo di sentire comune dei giuristi. TEMA DELLA LEGGE DALLA PROSPETTIVA DI CHI LA FA. Esiste una distinzione di fondo tra fonti di produzione del diritto umano anche individuale e collegiale. Pontefice e collegio hanno stessa potestà di governo, esercitata in modi diversi. AI di là di questa distinzione, entrambi sono fonti di produzione del diritto umano universale. Collegio episcopale, fonte di produzione del diritto universale, non esiste senza il pontefice. Le leggi non sono imputabili al pontefice, ma al collegio. La distinzione tra potestà si ritrova anche nel diritto particolare. Sono le fonti di produzione a livello locale, che si identificano con il vescovo. | vescovi nel territorio in cui operano, con riferimento alla porzione del popolo di Dio, sono legislatori così come il pontefice. Ci sono anche i superiori degli ordini religiosi: ordine religioso è per es. l'ordine dei francescani, benedettini... monaci e suore sono soggetti alla volontà del superiore dell'istituto (unico caso in cui le donne hanno potere nella chiesa). Se guardiamo ai soggetti titolari di potestà legislativa, vediamo che è riservata solo agli uomini. Fonti collegiali: conferenze episcopali e province ecclesiastiche. Le conferenze episcopali sono organismi che nascono tra fine 800 e inizio 900, mentre le province esistono da più tempo. La nascita delle conferenze è dovuta ad una variazione degli assetti della gestione del potere a livello secolare: quando lo stato diventa interlocutorie della chiesa serve organismo ecclesiale che faccia da alter ego agli stati nazionali. Conferenze sono la riunione dei vescovi di uno stato o nazione. Si riuniscono e hanno potestà legislativa in una serie di materie. Le conferenze episcopali tolgono potere alle diocesi. Sono previste delle maggioranze particolarmente rigorose: laddove hanno potestà legislativa, perché la decisione sia valida occorre raggiungere 2/3 degli aventi diritto al voto. Il vescovo è sottoposto alle decisioni del collegio episcopale. La provincia ecclesiastica si trova in mezzo tra conferenza episcopale e diocesi. La gerarchia è relativa alle materie, non assoluta. Chiesa universale, conferenze, concili, diocesi... sono le articolazioni istituzionali della chiesa. FONTI DI COGNIZIONE Testi in cui le norme sono raccolte. Si articolano in fonti di diritto positivo o rivelato e fonti di diritto umano. Concilio di Trento 1546, Decreto de canonicis scripturis: DIRITTO DIVINO RIVELATO> nuovo testamento (Vangeli, atti degli apostoli, lettere di san paolo e altre lettere apostoliche, apocalisse di san Giovanni), Tradizione, e la Bibbia? Solo nella misura in cui nuovo testamento non rinneghi l’antico testamento. Limite della compatibilità. Tradizione > Non tutto ciò che Gesù ha fatto e detto è raccolto nei Vangeli contenuti trasmessi oralmente aventi funzione interpretativa ed integrativa. Es. obbligo del celibato è frutto di interpretazione che attinge alla tradizione. Siccome il divieto è sancito in una norma di diritto umano, allora quella norma è modificabile. La sacra tradizione e la sacra scrittura sono strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Scaturiscono dalla stessa divina sorgente, formano un tutto e tendono al medesimo fine. Sacra scrittura è la parola di Dio, Sacra tradizione trasmette la parola di Dio affidata agli apostoli e ai loro successori, affinché la conservassero e diffondessero. FONTI DI COGNIZIONE DEL DIRITTO UMANO (universale). Codice di diritto canonico del 1983 da Giovanni paolo II. Altro codice è quello del 1917. Corpus iuris canonicis 1980-1917: diritto umano della chiesa si trova qui, 1917 primo codice della chiesa cattolica, sostituito da nuovo codice nel 1983. La ragione è che si consuma evento di fondamentale importanza: concilio vaticano Il che rimette in discussione lavoro del 1917, perché la visione di chiesa che nasce proietta i suoi effetti anche sulla parte giuridica della chiesa. Nell'ordinamento della chiesa cattolica ne esistono 2: 1983 chiesa cattolica di rito latino; codice del 1990 per la chiesa cattolica di rito orientale (codice dei canoni delle chiese orientali). Torniamo allo scisma tra chiesa di occidente e di oriente. Ad un certo punto, una parte delle chiese legate a quella di oriente decidono di tornare con la chiesa di rito latino. Nel tornare in comunione con chiesa di Roma, questa decide di rispettare le specificità di rito di queste chiese. Adattamento del codice del 1983 alle specificità di rito delle chiese orientale, rappresentate dalle 5 tradizioni. Fonti di cognizione dell'ordinamento canonico. Noi ci occupiamo di quello che concerne la chiesa di rito latino, ma esiste anche quest'altro che adatta la disciplina alle chiese orientali, che dopo periodo di separazione tornano in comunione con chiesa di Roma. 4/11/2021 Fonti di cognizione sono i testi in cui le norme vengono raccolte. Due fonti per eccellenza per diritto umano: codice diritto canonico 1983 e codice delle chiese orientali 1990. Abbiamo precisato che ci occuperemo del codice del 1983. CODICE DEL DIRITTO CANONICO si compone di 7 libri: latino rimane la lingua della chiesa. Gli atti più importanti sono ancora oggi redatti in latino. Libro 1: norme generali; 2: popolo di dio; 3: funzione di insegnare; 4: di santificare; 5: beni temporali; 6: sanzioni; 7: procedure. LIBRO I: norme generali dell'ordinamento canonico. Ha scopo di introdurre, dunque si occupa delle fonti del diritto, condizione delle persone fisiche e giuridiche, status di questi soggetti, potestà di governo, specificata in altri libri. Le norme sulla consuetudine e sulla legge si trovano in questo libro. Codice disciplina la condizione giuridica delle varie componenti del popolo di Dio, fisiche o giuridiche. Fedele, laico, chierico, religioso e le condizioni alle quali una persona giuridica può ottenere riconoscimento o operare nell’ordinamento. Ad ogni status corrispondono determinati diritti e doveri e poteri e funzioni. | fedeli non possono fare ciò che posso fare i chierici. LIBRO Il: popolo di Dio. Nella filosofia della chiesa le persone si salvano in un popolo. Ha ruolo non solo teologico fondamentale nella chiesa cattolica, ma anche attenzione giuridica. La filosofia del concilio vaticano Il recepita nel libro Il elimina le differenze gerarchiche che esistevano un tempo. Siamo passati da struttura piramidale con al vertice i chierici a struttura circolare in cui i componenti concorrono a perseguire il fine della chiesa. LIBRO Ill: funzione di insegnare. Ritroviamo solo in questo codice per recepire la riflessione del concilio vaticano Il. Troviamo insieme di disposizioni che variano da disposizioni con tenore giuridico a disposizioni con vocazione pastorale. Fonte di confusione per giurista ma non nella prospettiva dell'ordinamento canonico, dove per effetto del concilio, funzione pastorale e giuridica vanno di pari passo. Pari passo fonte di problemi in alcuni casi, es. libro VI delle sanzioni: scelte che si sono rivelate non efficaci. Lo scrigno è stato aperto dalla vicenda sugli abusi del clero sui minori. Il diritto penale canonico all’epoca vigente è diritto che non aveva la capacità adeguata di intervenire per sanzionare queste condotte. Oggi innumerevoli passi in avanti secondo specificità proprie dell’ordinamento della chiesa, che nascono da convinzione che idea non fosse del tutto opportuna. Si sente esigenze di restituire funziona sanzionatoria. Funzioni con rilevanza centrale. Santa sede: strumento di diffusione delle notizie che riguardano la chiesa stessa. LIBRO IV: funzione di santificare. Specificità ordinamento canonico. Si occupa dei sacramenti, atti del culto divino, luoghi e tempi sacri. Sono subordinati a rispetto a una serie di condizioni di validità. Cause di nullità possono essere fatte valere in qualsiasi momento. Le sentenze non danno luogo a giudicato, sono rivedibili al sopravvenire di determinate condizioni. - Vocazione alla santità - Dialogo con i pastori: importanza della partecipazione dei laici alla vita della chiesa, proponendo leggi che vengono pensate dalla gerarchia ecclesiastica. Corresponsabilità dei fedeli di collaborare con i pastori nel governo della chiesa. Può anche interessare questioni di ordine pastorale e teologico. Con la svolta del CV secondo si è affermato sacerdozio universale in forza del quale tutti i fedeli cooperano nell’unificazione della chiesa ognuno nelle funzioni che gli compete. Ruolo attivo di tutti i fedeli, novità rispetto al passato. Fino al CVII una norma così non era ammissibile: popolo di Dio era una piramide (base i fedeli, poi religiosi, poi chierici), sottolineava ruolo di vertice dei chierici ai quali era riservato l'esercizio del potere di governo nella chiesa. Profonda evoluzione. Si afferma concezione molto diversa in cui non vige più una gerarchia, ma una circolarità, si afferma sacerdozio comune, in forza del quale tutti i membri del popolo di Dio concorrono con pari dignità funzionale a perseguire fine ultimo della chiesa, salvezza dell'anima. Cosa vuol dire che tutti concorrono con pari dignità funzionale? Ci sono delle differenze oggettive, ma le differenze non impediscono di perseguire il medesimo obiettivo. Specifici richiami di Papa Francesco, che si interroga sulle ragioni che hanno permesso il dilagare degli abusi del clero offre una risposta che trova nell’abuso di potere favorito da una struttura gerarchica una primaria responsabilità. Questione di ordine culturale e sociale dentro la chiesa. Sostiene che la concezione di una gerarchia forte che non si mette in discussione ha favorito il dilagare di fenomeno degli abusi che nasce dall’abuso di potere. Tradisce la scelta del CVII e del codice 1983 che lo ha tradotto la scelta di riconoscere a tutte le componenti pari dignità funzionale. Ulteriore passaggio è che mentre nel codice 1917 la condizione di fedele e laico erano equiparate, nel codice 1983 si introduce in modo non particolarmente chiaro una distinzione di compiti e funzioni tra questi. - La spiritualità personale - Diritto alla scelta dello stato di vita: scelta non può essere imposta, i fedeli sono liberi di disporre liberamente del loro destino nel popolo di Dio. - Diritto alla buona fame e intimità personale: diritto che può essere paragonato al diritto all’intimità della vita personale e familiare e diritto alla riservatezza. Analisi attenta dei requisiti che il soggetto possiede. - Diritto di agire e resistere in giudizio a tutti i fedeli: diritto a tutela delle proprie posizioni giuridiche, esercitato davanti ai tribunali della chiesa. Per es. diritto a chiedere che venga riconosciuta nullità matrimonio quando non è stato validamente celebrato. 2° conseguenza riguarda la soggezione alle leggi della chiesa. Quando canone 11 parla di leggi puramente ecclesiastiche parla di norma umane. Gode di sufficiente uso della ragione e ha compiuto almeno 7° anno di età. Possono contrarre matrimonio donne da 14 anni e uomini da 16. Conseguenze sociali, ultimo effetto da considerare. Comunione ecclesiastica in condizione di uguale dignità. Comunione col popolo di Dio e dopo il cvll tutti gli stati presenti concorrono con pari dignità funzionale a perseguire fine di edificare la chiesa. Condizione di fedele minimo comune denominatore: alcuni rimangono fedeli, altri possono diventare laici, chierici o religiosi. Differenza di stato è puramente funzionale, non significa essere meno importanti, almeno teoricamente. La mission del fedele: il matrimonio e il diritto di associazione. La chiesa rivendica la sua giurisdizione sull’istituto del matrimonio, istituto di diritto divino naturale, in ragione del quale uomini e donne concorrono al disegno creaturale di Dio. Solo attraverso creazione di nuove vite è possibile attuare disegno creaturale di Dio, compito che spetta ai fedeli, perché? Non ai chierici e religiosi. Diritto di associazione assume all’interno del codice 1983 ruolo di primaria rilevanza, significa che tutti i fedeli hanno diritto di associarsi per perseguire fini della chiesa. Poi nel codice ci sono diversi regimi e tipi di associazioni. Associazioni di puro fatto, riconosciute, o di diritto pubblico o privato. Se sono di diritto privato hanno regime che è decisamente più libero di quello di diritto pubblico, quando è esposta a controlli e ingerenze che ne limitano l’ambito di operatività ed autonomia interna, ma ne sottolineano l’importanza per ruolo qualificato all’interno della chiesa. Sono state oggetto di interventi autoritativi da parte della gerarchia ecclesiastica. Es. allontanamento dalla comunità di bose e fraternità di comunione e liberazione. Papa Francesco sta facendo interventi a commissariare associazioni di diritto pubblico particolarmente importanti nel panorama associativo. Battesimo can 96 segna il momento in cui un soggetto viene incorporato al popolo di Dio e viene costituito persona con diritti e doveri che spettano ai fedeli, a condizione che siano in comunione con la chiesa e dunque a condizione che non si frapponga a questa comunione una sanzione legittimamente inflitta. Comunione si rompe quando si commette uno di quei delitti che comportano la scomunica. Questi delitti sono i delitti che comportano la rottura dei vincoli di comunione: professione di fede, adesione ai sacramenti e rispetto dell'autorità ecclesiastica. La pena viene discrezionalmente valutata dall'autorità ecclesiastica: funziona se soggetto crede che quella pena sia importante per lui. Incide sul rapporto di comunione che fedele ha con la chiesa. Delitti> eresia, apostasia e scisma. Eresia è l’ostinata negazione di una verità di fede o dubbio ostinato su di essa. Es. dogma dell’Immacolata Concezione. Apostasia è ripudio totale della fede cristiana. Scisma è rifiuto di sottomettersi al pontefice o della comunione con membri della chiesa a lui connessi. Non bastano condotte generiche, occorre dolo specifico affinché si configuri eresia, apostasia o scisma. Non basta la semplice contestazione del pontefice, occorre dolo specifico. Discussioni al riguardo non sono tali da integrare automaticamente scisma ma serve dolo specifico, intenzione di introdurre netta frattura con comunione ecclesiale, es. quando aderisco ad altra comunità di fede. Es. vescovo emmanuel milingo e maria sung. Ss. Sede lo ha indotto a rivalutare sue condotte. Intervento innanzitutto volto a far sì che chi sta sbagliando riconosca l’errore e torni sui suoi passi. Apostasia è ripudio totale della fede cristiana. Serve dolo specifico: dichiarazioni o comportamenti inequivocabili. Eresia. Casi in cui congregazione per la dottrina della fede ha dichiarato eresia di alcuni iscritti. Es. Giordano Bruno, Galileo Galilei, Boccaccio, Teologia della liberazione: ha attribuito a popolo di Dio rilevanza eccessiva che rischia di essere in concorso con la figura di cristo. Margaret Farley che ha sostenuto che disposizioni della chiesa sono superate. Serve a dire a tutti che quelle tesi non sono legittime. | destinatari del provvedimento sono i fedeli, non coloro che sostengono tesi non in linea, perché l'insegnamento ufficiale è un altro. A seconda dell'urgenza si decide se procedere audita o non audita altera parte. Nel processo ordinario, l’autore viene ascoltato dalla congregazione, nel caso in cui la chiesa ritenga che quelle tesi sono pericolosissime procede in via straordinaria. Esiste diritto di agire e resistere in giudizio, ma a volte si procede inaudita altera parte, per gravità e urgenza e per impedire diffusione di pensieri pericolosi e per evitare che si creino condizioni di scandalo all’interno della chiesa, nel senso di elemento di disturbo per la comunione della chiesa stessa. Affinché non si perturbi la vita della chiesa creando lo scandalo tra i fedeli. Sbattezzo e apostasia. Per come costruito sacramento del battessimo non è una scelta del singolo battezzato. Genitori aspirano alla salvezza del proprio figlio. Ognuno una volta cresciuto può decidere se rimanere in comunione della chiesa. (Uaar promuove lo sbattezzo) Sbattezzo dà vita ad una specie di apostasia. Vicenda giudiziaria in relazione al codice della privacy del 2003: qualcuno ha chiesto al proprio parroco la cancellazione dal registro dei battesimi. In realtà il garante della protezione dei dati personali e tribunale hanno escluso diritto dei battezzati ad ottenere la cancellazione. Ma posso ottenere un'integrazione e rettifica del dato, perché quel dato non riguarda solo l'individuo, ma anche la chiesa. In ragione del principio di autonomia confessionale e distinzione degli ordini, chiesa può rivendicare suo diritto alla conservazione del dato. Battezzato che non si riconosce è tutelato attraverso annotazione aggiunta al registro dalla quale si evincerà che quel soggetto non si ritiene più battezzato perché le sue condizioni l’hanno portato a percorrere altre strade. Per la chiesa rimane battezzato, ma individuo non si considera più tale. Se battezzato promuove questa richiesta, allora pongo in essere atto di rottura dei vincoli di comunione, cui consegue la scomunica. Decisione interna manifestata all’esterno e recepita, allora rottura vincoli di comunione e dunque allontanamento dalla comunione che nasce per effetto del battesimo. Altro esempio di come determinate scelte possano integrare rottura vincoli di comunione e tradursi in scomunica. È reversibile se soggetto decide che si è sbagliato e può ritornare in comunione con la chiesa. Processo particolare: remissione, che consente a chi è stato scomunicato di rientrare in comunione. 11/11/2021 DIRITTO PENALE CANONICO. Riforma 8 dicembre prossimo. Parte generale del diritto penale canonico. Domani alcuni delitti in particolare, tipici del diritto penale religioso. Evidente fenomeno e necessità di tutelare determinati beni che sono già tutelati dall'ordinamento dello stato. La chiesa sin dalle sue origini si è data regole. Chiesa non ha esitato a ricorrere a norme munite di sanzione, destinate ad operare quando comportamento colpendo beni essenziali e non diversamente tutelabili, potessero pregiudicare la comunità ecclesiale. Passo del Vangelo di Matteo, fondamento del diritto penale canonico: fratello commette colpa contro di te, vai e ammoniscilo tra te e lui solo. Poche parole in cui c’è tutto diritto penale canonico nei suoi principi. Ramo del diritto che prevede tutela della comunità e correzione di chi ha sbagliato, ed eventualmente reazione forte della chiesa di allontanare quel membro che è malato. Oggi partendo dal nuovo testamento abbiamo corpo organico di norme penali che hanno fondamento divino ma si sviluppano con norme di produzione umana che per quanto simili alle norme statale possiede delle peculiarità, che distinguono questo ramo del diritto dalle esperienze secolari nonostante adotti medesimi concetti: delitti, pena, imputabilità... Riferimento alle origini: si giunge a queste norme dopo lungo percorso storico. All’inizio era ben poco distinguibile rispetto alle restanti norme della chiesa. Chiesa da sempre si è preoccupata di concedere al peccatore la riconciliazione. Peccatore ha offeso Dio. Esigenza della chiesa riavvicinare peccatore a Dio attraverso sacramento della penitenza. Penitenza codice del libro IV che prevede possibilità per ministro con determinate facoltà di rimettere il peccato nel nome di Dio. Elemento centrale non è la condanna, ma il suo perdono, la sua riconciliazione con la chiesa, possibilità di ricostituire il peccatore nello stato di grazia battesimale. Di fianco alla penitenza, sono previste pene e procedimenti per infliggerle verso peccatori autori di comportamenti di maggiore gravità, capaci di ferire la comunità. Cammino penitenziario e pena all’inizio non erano ben distinti. Ad un certo punto, Vi secolo dC la penitenza da pratica pubblica si trasforma in pratica privata, che si esaurisce nell’intimo rapporto tra peccatore e ministro, che deve riportarlo nello stato di grazia. Mutamento della penitenza: quel ramo del diritto che ha ad oggetto comportamenti esternamente percepibili si rende più definito ed autonomo rispetto a cammino penitenziario. Modello duale: cammino penitenziale privato che si esaurisce nel foro interno (esperienza intima); mentre diritto penale è la reazione a quel comportamento scandaloso pubblico percepibile all’esterno. Scandalo è l’allarme da lesione di beni fondamentali della chiesa e richiede una ricevere confessioni o predicare; privazione remunerazione ecclesiastica... le pene si sono arricchite su un piano non spirituale. Devono riparare lo scandalo, ristabilire giustizia, riportare ordine nella comunità, correggere il reo. Anche la durata della pena risente molto della finalità che persegue. Il reo è come se fosse un malato e la pena è una medicina. Parte come indeterminata nel tempo e cesserà quando autorità ecclesiastica ritiene che malato sia guarito attraverso la remissione. Fine della pena: compimento della pena, morte del reo, remissione. Peculiare è seconda modalità in cui remissione è fatta dal sacerdote durante la penitenza: è di foro interno. potestà d’ordine o di giurisdizione? Un conto è dare la penitenza, un conto rimettere la pena. Siamo in un caso misto di potestà: sacerdote nel sacramento della penitenza toglie effetto alla pena. Ci sono delle condizioni. Anche la remissione richiede partecipazione del reo. Ci sono anche circostanze oggettive che fanno terminare la pena: dell’azione penale quando il decorso del tempo impedisce la promuovibilità dell’azione, o prescrizione dell’azione criminale. Rimedi penali e penitenze possono essere preventive, sostitutive o aggiuntive alla pena. Grazie alla riforma sono state introdotte anche misure di vigilanza con decreto singolare. Nuovo canone 1339 dice: se lo richieda gravità del caso o prevenzione ordinario può sottoporlo a misura di vigilanza. Misura nuova. Penitenze che si realizzano in foro esterno. 2 modalità con cui la pena può essere inflitta. Modalità di inflizione della pena. Vi è un modello conosciutissimo, procedimento in cui si accerta il delitto, si valuta il reo e si infligge la pena. Questa modalità è detta pena FERENDAE SENTENTIAE. Per essere applicate necessitano intervento autorità (giudiziaria o amministrativa), terminerà in sentenza o decreto, conterrà condanna all’inflizione di una pena. Altra modalità: LATAE SENTENTIAE. Il reo vi incorre automaticamente senza intervento autorità ecclesiastica per aver posto in essere quel comportamento, già previsto dalla norma come pp perché si costituisca una pena in capo al reo. Es. Apostasia punita con scomunica latae sententiae. Cosa significa? Apostata scomunicato senza bisogno di intervento autorità ecclesiastica, basta essere apostata. Mezzo che risponde a logica efficientistica. Colpisco anche delitti che rimangono occulti. Percepibili dagli altri, ma magari può rimanere nel concreto occulto. Scomunica scatta per il solo fatto dell’aver posto in essere delitto. Stesso reo deve applicare a sé le pene previste. Possibilità di intervento autorità: quando sia necessario dichiarare la pena. Ma gli effetti sono dichiarativi, costituzione della pena già stabilita dalla legge. 1314: pena ordinariamente è ferendae sententiae. Può essere latae sententiae se lo stabilisce la legge. Regola ed eccezione. 12/11/2021 Fase di applicazione comporta di affrontare questione del PROCEDIMENTO e i CRITERI utilizzabili per corretta personalizzazione della pena, così che sia costruita sulla base dei fatti e della persona del reo. Possono costituirsi in capo al reo perché è agganciata al verificarsi della fattispecie senza intervento dell’autorità o perché vi è stato intervento dell’autorità che ha verificato i pp. Procedimenti> ci riferiamo alle ferendae sententiae. Ma autorità ha 2 vie per intervenire. Procedimento giudiziario o amministrativo. Procedimento giudiziario si svolge davanti a giudice terzo, tribunale ecclesiastico, procedimento lungo e complesso disciplinato da libro VII che prevede adozione di tutte le garanzie a favore del reo e termina con provvedimento sentenza. Seconda possibilità, percorso. Procedimento amministrativo, espressione dei poteri esecutivi, non si svolge davanti a tribunale ma avanti il superiore gerarchico del reo. Non ha tutte le garanzie del processo, non si configura contraddittorio né difesa tecnica, avvocato. Vantaggio è la celerità, modo repentino allo scandalo, allarme sociale provocato dal delitto. Termina con decreto extragiudiziale. Quando si ricorre ad uno o all’altro? Dobbiamo rispondere a dei dubbi primari, perché la presenza di due strumenti così diversi? Sicuramente c'è il fatto che nella chiesa non c’è netta distinzione tra potestà giudiziaria ed esecutiva, né legislativo ed esecutivo. Anche qui c'è assenza separazione poteri. Norma primaria n. 1 can. 1342. Garanzie in parte incrementate grazie alla riforma. Presunzione di innocenza non c’era, è stato introdotto con la riforma. Copre il processo giudiziario ma anche procedimento amministrativo. Nel canone che detta i rapporti ci sono altre misure a tutela del soggetto sottoposto a procedimento amministrativo. Per decreto non si possono infliggere pene perpetue. Così come quanto viene detto nella legge o nel precetto a riguardo del giudice si deve applicare al superiore: garanzie previste nel processo anche nel procedimento ammin. Riforma: ribadisce can. 1720 garanzie riconosciute all’imputato richiamate con particolare riguardo a diritto difesa e animo morale di chi applica decreto. Portano a questa certezza morale: ordinario superiore gerarchico deve rendere nota accusa e prove, dando possibilità di difendersi, valuta accuratamente tutte le prove e argomenti, consti con certezza del delitto, azione non sia estinto, motivi decreto. Riforma ha voluto ribadire portata canone 1720 anche talora ci sia procedimento amministrativo. Serie di disposizioni modificate dalla riforma per determinare concretamente pena in capo al reo. Operazione ermeneutica sulla norma e sulla realtà e personalità del soggetto, che non può disconoscere la finalità ultima del diritto canonico. Nel libro VI ci sono canoni specifici che riguardano per es. valutazione delle circostanze, la capacità del reo, circostanze escludenti punibilità, attenuanti (16-18 anni) o sostitutive, circostanze irrilevanti come ignoranza crassa, circostanze aggravanti. Riforma ha agito sulla ubriachezza o alterazioni mentali volontarie, ricercate al fine di commettere un delitto. Pre riforma era una circostanza irrilevante, adesso è aggravante. Si percepisce la discrezionalità e libertà del giudice nell’individuazione della pena nel caso concreto. Lo si vede di più quando al giudice è data possibilità di calibrare responsabilità anche in base alla forma che ha assunto il delitto, tentata, continuata, concorso... 1346 è sintomatico. Prudente arbitrio del giudice, invocazione alla coscienza del giudice. Si dice che se la legge o il precetto concedono al giudice facoltà di applicare o meno la pena, questi secondo coscienza e prudente descrizione, definisce la cosa, purché tenga conto delle finalità della pena. Può anche mitigare la pena o imporre in luogo di essa una penitenza. La discrezionalità è ancora più ampia in determinati casi, secondo 1344: giudice può - differire l’inflizione della pena a tempo più opportuno se da punizione affettata sorgeranno mali maggiori, purché non urga la necessità di riparare lo scandalo, - astenersi> per delitti di foro misto, concorrenza se suo comportamento è penalmente rilevante anche nell'ordinamento secolare - sospendere l’obbligo di osservare una pena a reo che ha commesso per la prima volta un delitto, se non commette altri delitti. DELITTI Molto modificati dalla riforma. La chiesa si muove anche in ambiti sconosciuti finora. Quali sono i delitti per la chiesa? Quali sono i beni che la chiesa intende tutelare ricorrendo allo strumento penale, che consente applicazione di una pena, privazione di un diritto? Sovrapposizione delle figure con quelle statali permette di rinvenire le peculiarità. La chiesa opera all’interno di altri ordinamenti secolari, di natura laica, che possiedono norme penali, che puniscono la maggior parte dei comportamenti che anche la chiesa considera antigiuridici, ma la coincidenza non è perfetta. Alla base di entrambi, vi è una valutazione dell’estremo pregiudizio che quel comportamento provoca nella società. 1) Primo blocco di delitti che ha lo scopo di sanzionare comportamenti lesivi che sono lesivi solo per la chiesa, essendo estranei agli ordinamenti secolari. Non sono considerati dagli ordinamenti statali, né garantiti né puniti, indifferenti. Sono quei comportamenti lesivi di beni per cui la chiesa ha necessità di ricorrere alla norma penale, feriscono l’unità della chiesa o la gerarchia della chiesa: corretta amministrazione sacramenti, uffici ecclesiastici, potestà d’ordine e giurisdizione, tutela di chi possiede funzione apicale. Es. scisma, prerogative autorità ecclesiastiche, scorretto uso degli uffici... separazione degli ordini. 2) Secondo blocco di delitti che considerano comportamenti la cui valutazione è completamente differente negli ordinamenti. Comportamenti gravemente pregiudizievoli per la chiesa, garantito o lecito a certe condizioni negli ordinamenti statali. Es. apostasia, ripudio della fede: delitto gravissimo per la chiesa. Cambiare religione è costituzionalmente garantito nell’ordinamento italiano, art. 19, e da tutte le convenzioni di diritto internazionale. Es. aborto, punito con la scomunica. 3) Terza categoria: delitti di foro misto, tanto per la chiesa, quanto per gli ordinamenti secolari. Omicidio, rapina, abuso sessuale... Medesimo disvalore. Ce ne sono di più negli ordinamenti secolari. L'ordinamento della chiesa si appoggia a tutta la normativa penalistica degli ordinamenti secolari. Rimane problema che se stesso comportamento è delitto per entrambi, c’è collaborazione tra le due giurisdizioni perché medesimo soggetto incorra in entrambe le pene? Discorso ampio, che per ora la chiesa non ha affrontato. La maggior parte dei delitti sono nella 2° parte libro VI del codice, diviso in 6 titoli. Pochissimi canoni, alcuni prevedono più delitti, gran parte riorganizzati e modificato contenuto. Tutti oggi sono contenuti in questa 2° parte del codice. Il codice 1983 voleva essere esaustivo, prevedeva certo n. di delitti, poi la chiesa è intervenuta per punire altri comportamenti. Lo stesso delitto di abuso è migrato tra titolo delitti contro obblighi speciali, a delitti contro vita e dignità dell’uomo. Significativa questa migrazione. Altri non sono migrati, es. condizione femminile. Troviamo tutti i canoni nel codice 1983, prima ne erano stati aggiunti altri extra codice, per comportamenti riprovevoli che dovevano essere puniti. Delitti più gravi che attentano beni essenziali per la chiesa e hanno regime speciale rispetto ai delitti comuni. Cosa sono? Delicta graviora. Sono delitti contro la fede, più gravi contro costumi e sacramenti, in quanto di esse ne conosce la congregazione per la dottrina della fede. Non lo dice il codice, ma fonti extra codice. 2 strumenti che hanno introdotto novità importanti perché hanno detto che alcuni delitti già contenuti erano delicta graviora, e ne aggiungono altri prevedendo procedura particolare. Con la riforma non sono stati toccati delitti considerati già più gravi e sono migrati quelli nuovi, mentre procedimento è rimasto uguale 2001 e 2010. Oggi sono tutti nel codice, ma procedura è extra codice. Delitti contro la fede - delitti contro eucarestia - contro penitenza - attentata a sacra ordinazione di una donna - delitti più gravi contro i costumi. Bisognava prevedere regime speciale per trattarli. Per la gran parte ne conosce la congregazione. Sono importanti perché per questi delitti si invertono dei principi visti valere per la generalità dei delitti, es. è preferito procedimento amministrativo, per necessità di celerità inflizione della pena ed efficienza. Altra inversione: si applicano pene perpetue. Impugnazione del decreto può essere solo in via gerarchica. È possibile prevedere misure cautelari già durante l'indagine che porterà al giudizio. Procedimento più soluzioni che di volta in volta sembrano più efficaci. 1° riforma in materia: motu proprio sacramentorum sanctitatis tutela. Non si rende pubblica. Fa seguito un provvedimento di Joseph Ratzinger che contiene le disposizioni, redatte in seno alla Congregazione per la dottrina della fede. Il rapporto è che GPII è il pontefice, Ratzinger è prefetto per la congregazione della dottrina della fede. È stato il regista del percorso di riforma fino a Papa Francesco. CDF è uno degli uffici della curia che aiutano il pontefice nel governo della chiesa universale. Non ha competenze di ordine giudiziario, le assume in questa materia (abusi del clero sui minori) e nella materia dei delitti riservati (delitti, apostasia, scisma...). Questa scelta di riservare la competenza non è stata gradita a livello di opinione pubblica>insabbiamento. Tan’è che ad un certo punto la BBC gira un docufilm in cui ricostruisce il percorso e individua in Joseph e Benedetto XVI il responsabile del dilagare degli abusi, per la volontà di insabbiare i procedimenti avviati contro i responsabili di questi delitti. Non solo non vengono sottoposti a giudizio in ragione della discrezionalità e non c’era la previsione di allontanare il soggetto dal pericolo. Accusa che rivolge a Ratzinger è il fatto di aver preso decisioni non per garantire giustizia, ma nascondere l'accaduto. 2° fase. Quando Benedetto XVI interviene a rivedere riforme nel 2010 apporta una serie di correttivi. Normae de delictis concregatiorni che vanno a rivedere la sacramentorum sanctitatis tutela. Norme che agiscono sia sul versante sostanziale, che procedurale. Can. 1395 puniva abuso del clero su minori di 16 anni. 2010 si interviene allargano fattispecie: si prevede che il delitto contro VI comandamento venga punito anche quando il soggetto ha meno di 18 anni. Inoltre, al minore, indipendentemente dall'età, viene equiparata persona che ha uso imperfetto della ragione. Sanzione anche della condotta di acquisizione, detenzione o divulgazione di immagini pornografiche di minori di 14 anni. Riforma del 2010 di Benedetto XVI opera anche sul versante procedurale: art. 16 coordina la giurisdizione naturale che spetta al vescovo a livello locale con la competenza centrale della CDF. Nel momento in cui a livello locale il vescovo ha notizie di un abuso, svolge indagine previa, si accerta che accusa ha fondamento, poi sottopone la questione alla CDF. CDF riceve i documenti, valuta e può restituire il fascicolo al vescovo, chiedendogli di procedere, o trattiene il fascicolo e procede in senso alla CDF stessa. Sanzione massima è la dimissione dallo stato clericale. Sanzione compatibile con l'ordinamento. Chiesa tiene conto anche di cosa impongono i delitti penali secolari. Il limite è che ci deve essere possibilità di procedere in sede secolare a sanzionare il reo. Nodo centrale che si gioca sul tema della collaborazione tra autorità. Come dare attuazione all'obbligo di collaborazione? In Italia vige segreto ministeriale della confessione. 3° fase di Papa Francesco. Sanzionare abusi e impegnarsi perché queste condotte non si verifichino più. Ultimo è riforma del codice penale. Prima ci sono altri interventi: commissione pontificia per la tutela dei minori, con compito di istruzione della questione; 2014 collegio speciale presso CDF, sezione dedicata per accelerare le procedure; 2016 interviene con “come una madre amorevole”; 2019 due leggi, la prima destinata a trovare applicazione nello SCV, la seconda nell’ordinamento della chiesa, si applicano ai fedeli ovunque si trovino nel mondo. Come una madre amorevole: responsabilità dei vescovi. Tutte le volte che vescovo non adempie deve essere sanzionato per omissione o negligenza. Responsabilità che si configura solo se vescovo oggettivamente manca in maniera grave i suoi doveri, ma nel caso specifico degli abusi, solo in presenza di negligenza grave. Cambia entità della mancanza di diligenza. Doveri di vigilanza su quello che fanno i chierici, che riguarda anche condotte che portano agli abusi. Dovere di attivarsi quando ha la notizia di delitto di abuso, ma deve controllare tutto quanto può favorire la commissione di questi delitti. Si sanziona responsabilità del vescovo: basta negligenza grave. Obbligo di denuncia per chierici e religiosi nel 2019: tutti siete responsabili. Diventa facoltà di denuncia per tutti. Nuove condotte: A) Delitti contro il sesto comandamento del decalogo. Chi sono le persone vulnerabili? Non solo il dato dell’età, di un’incapacità, ma in generale tutti aspetti che non mettono persona in condizione di capire e difendersi. Introduce concetto di abuso di autorità: tutte le persone che subiscono abuso sessuale per effetto di abuso di autorità. Copre mondo di altri abusi, per es. legato agli abusi dei chierici sulle suore. Infine, nel delitto di pedopornografia, non c’è più limite dei 14 anni, si arriva alla maggiore età. B) Condotte poste in essere dai soggetti art. 6: chi interferisce o elude indagini civili o canoniche. Se chi ha compiti di governo nella Chiesa fa qualcosa per eludere le indagini. Condotta puntia come se fosse un abuso. Due procedure differenziate a seconda di chi ha commesso l’abuso: soggetti art. 6 procedura nuova e altri soggetti+ procedura del 2010. Chiude questa fase d riforma, l'adozione di 2 rescritti del 2019, che fanno le ultime precisazioni. Quello del 3/12 vuole aggiornare la sacramentorum con riferimento all’innalzamento dell’età del minore alla maggiore età; quello del 6/12 interviene sul tema del segreto: segreto pontificio cade, mentre lo aveva inserito nel 2010 Benedetto XVI. Non c’è più segreto. Si precisa che segreto dOufficio non può essere opposto quando in ballo sono abusi del clero. Oggi è plausibile che autorità civile si rivolga ad autorità ecclesiastica per accedere agli atti perché non ci sono più i segreti. 4° fase: riforma del codice. Da legislazioni speciali, vengono attualizzate nella riforma del codice. Si introduce fattispecie del delitto commesso con abuso di autorità nel can. 1395. Si prevede la sanzione del delitto commesso contro 6° comandamento del decalogo con minore o persona con uso imperfetto della ragione o quello cui diritto riconosce pari tutela. Delitto di pedopornografia 1398 che lavora anche sul tema delle immagini. Novità perché si modifica la prospettiva soggettiva delle previsioni considerate. Riguarda tutti coloro che hanno qualche compito nella chiesa. Allargamento: diacono, catechista, chi ha un ufficio specifico nella parrocchia adesso è sanzionato rientra nella fattispecie chiaramente. Interpretazione del fenomeno all’interno della chiesa. BXVI e Papa Francesco hanno cercato di capire il motivo del dilagare del fenomeno. Le loro analisi seguono percorsi diversi. Ratzinger in un documento che pubblica in corrispondenza dei primi interventi di papa Francesco dice che è stato testimone autorevole della vicenda: dice che quello che è successo negli anni 60 (liberazione femminile, conquiste sul campo sociale) hanno sancito indipendenza dell’uomo da Dio e si sono tradotti nel collasso della teologia morale cattolica e dio non è più il centro. Per questo lui ha riservato la competenza alla CDF: delitto commesso a danno della fede che andava sanzionato in quei termini. Francesco: abusi hanno potuto perché chiesa ha perso senso del reale, ha tradito l’idea di popolo di Dio, concentrato sui chierici la responsabilità di governo e partecipazione, tolto ai fedeli possibilità di partecipare e lasciato la gerarchia in condizione di non confrontarsi più con niente e con nessuno. Abuso di potere e di coscienza: delirio di onnipotenza della gerarchia. Se perdo orizzonte, allora apro la strada agli abusi. Devo dire no al clericalismo per porre termine all'abuso. Manca un buon livello di certezza del diritto: problema dal punto di vista della sanzione. Cosa può compensare questo aspetto? Collaborazione con autorità civili sicuramente. Manca la tutela delle vittime: devono essere tutelate nella prospettiva del diritto canonico. Passi in avanti per la sanzione, ma non alle vittime, che hanno anche subito tradimento della fiducia riposta nella chiesa. Tradimento che riguarda la vittima, la famiglia e la comunità. 18/11/2021 LAICI: can 207. Andiamo a esaminare diritti e doveri dei laici, perché esistono nel codice: can 224- 231. Alcuni riguardano diritti e doveri che competono già ai fedeli. Le novità riguardano la seconda ipotesi, di canoni che attribuiscono ai laici diritti e doveri differenti da quelli dei fedeli. Le disposizioni del codice che riguardano i laici fanno capire che hanno diritti e facoltà ulteriori rispetto a quelle dei fedeli. Solo i laici, non anche i fedeli, partecipano delle funzioni che competono ai chierici. Hanno potestà di governo, riconducibili a quelle dei chierici, non a titolo proprio, perché titolari sono i chierici, ma ai laici si può accordare la possibilità di partecipare all’esercizio di funzioni che normalmente spettano ai chierici. Problema è che non troviamo nel codice una disposizione che ci dica che cosa distingue il laico dal semplice fedele. Sono 2 battezzati. Solo i laici però possono svolgere compiti qualificati nella chiesa, che significa che loro vincolo è più forte di quello dei semplici fedeli. Sono fedeli qualificati con particolari compiti e funzioni. Ciò che caratterizza i laici è possibilità di aiutare chierici a svolgere funzioni di loro competenza. Chierici, secondo modalità diverse, esercitano funzioni di INSEGNARE, SANTIFICARE, GOVERNARE. 3 compiti che competono ai chierici, fedeli che hanno ricevuto sacramento dell'ordine. Poi, i diaconi hanno poteri non comparabili a quelli del vescovo: scala che si sale cresce l’entità del compito affidato e potere che si esercita. Chierico non fa le leggi come il vescovo. Entrambi ordinati, ma sacerdote non ha stesso potere del vescovo. Se un sacerdote è preposto a guida di una parrocchia ha guida della parrocchia. Possono concorre a funzione di insegnare, partecipare ad attività liturgiche e sacramentali e concorrere alla funzione di governo, che è peculiare nella chiesa, xk non esiste distinzione tra 3 poteri. Sono tutti in capo alla stessa persona. Scelta come risorsa per garantire il bene comune. Esercito potestà di governo con visione comune, di bene. Ogni diocesi ha un tribunale diocesano, poi regionali che operano come tribunali d'appello. Una cosa curiosa è che papa Francesco nel 2015 introducendo processo più breve non solo prevede che questo rito debba assolvere a funzione di dare rapida certezza alle parti, ma ricorda che vescovo è giudice più prossimo e quindi deve essere lui a pronunciarsi. Francesco richiama attenzione su doppio significato della pronuncia del vescovo. Cortocircuiti nel sistema: parte di diritto penale canonico ha imboccato strada di giustizia più pastorale, motu propriu del 2015 prende altra direzione e ricorda ai vescovi che sono giudici e al tempo stesso pastori. Laici possono partecipare a funzione di insegnare, in linea di principio riservata ai chierici: aiutano i chierici nella predicazione nelle chiese, fatta eccezione per l’omelia, possono insegnare le scienze sacre, nelle università pontificie. Poi ci sono istituti di scienze religiose operano a livello diocesano e sono frequentati da chi vuole diventare insegnante di religione, previa idoneità del vescovo. Abbiamo soggetto che sulla base della legge 121/85 deve insegnare religione nelle scuole pubbliche, ma non entra senza idoneità del vescovo diocesano. Idoneità parametrata anche su etica e morale. 10 gennaio 2021 ha istituito ministero di catechisti, che sono normalmente donne, che grazie alla condizione di laico qualche ministero possono svolgerlo. Papa Francesco lo formalizza del 2021 All’interno, c'è una funzione particolarmente qualificata: magistero infallibile o straordinario. Significa che in taluni casi può nell’esercizio della funzione di insegnare, maturare l'esigenza di proclamare una dottrina come infallibile: significa che se quella dottrina è accompagnata dal dogma dell’infallibilità non può più essere messo in discussione. Nel lavoro di interpretazione momenti in cui sono stati commessi degli errori. Circostanze possono rendere quell’insegnamento fallibile. Modo per ammettere la fallibilità. Se ci sono le circostanze, quella teoria diventa intoccabile. Il codice lo prevede: una possibilità riconosciuta al pontefice come al collegio dei vescovi. Can. 749 precisa che nessuna dottrina è infallibile se non in modo manifesto. FUNZIONE DI SANTIFICARE e di GOVERNARE. Distinzione di compiti a seconda del livello. Quella di santificare è quella di amministrare i sacramenti: solo vescovi e papa hanno pienezza della funzione, tutti i sacramenti e atti di carattere liturgico. Ampiezza si riduce: presbiteri possono celebrare eucarestia e amministrare tutti i sacramenti tranne cresima e sacramento dell’ordine (solo vescovo); diaconi amministrano battesimo, distribuiscono eucarestia, assistono al matrimonio, impartiscono alcune benedizioni (es. sepoltura). Cresce compito a seconda del livello del sacramento ricevuto. 24/11/2021 POPOLO DI DIO: posizione dei laici. Come si divide popolo di Dio. Per battesimo, fedeli sono tutti uguali. Esiste però diversità di funzioni che ognuno può svolgere. Definizione di chi è laico si ottiene in modo negativo; non è chierico, o religioso. Chierici sono coloro che hanno ricevuto l'ordinazione. FUNZIONE DI GOVERNARE Una delle potestas nella chiesa. Non è esercitata allo stesso modo nei 3 livelli: scala verso la carriera. Diaconato - presbiterato - episcopato. Vescovo esercita pienamente tutte le funzioni, in modi diversi, da solo o con aiuto di qualcuno. Governo di una diocesi è a cura del vescovo, che deve amministrarla e ha molte responsabilità. La funzione legislativa è sua esclusiva, quella esecutiva e giudiziaria può aiutarsi con vicari giudiziari, e per esclusiva con suoi aiutanti che sono gli ausiliari e coadiutori. | coadiutori godono della possibilità di succedere al vescovo, gli ausiliari sono nominati per l’amministrazione della diocesi. Ciò che li accomuna è che ricevono la lettera apostolica. | diaconi svolgono attività di esortazione e i presbiteri hanno funzioni esecutive nell’amministrazione della parrocchia. Si può essere vescovi titolari senza avere poteri, se non viene assegnata anche diocesi in corrispondenza al titolo. Conferimento ufficio determina conferimento del potere. Conferibili a seconda del livello, ma perché sia esercitato ci deve essere conferimento di ufficio ecclesiastico. PERDITA DELLO STATO CLERICALE: can. 290 - Per sentenza giudiziaria o decreti amministrativo con cui si dichiara invalidità della sacra ordinazione. Così si può configurare anche invalidità del matrimonio > sacramento conferito validamente, o invalidamente. - Pena di dimissione: sanzione aggiornata alla luce della riforma. - Rescritto della sede apostolica: riguarda diaconi e presbiteri, per cause gravi o gravisse. Condizioni previste dalla congregazione della dottrina della fede. Rescritto della fede apostolica: provvedimento di ordine amministrativo. Può capitare che chierico riconosca che non gli compete più e domanda di perdere lo stato. Pena della dimissione irrogata legittimamente > dimissione dall’ufficio e perdita stato clericale. Elenco: violenza contro pontefice; attentata ordinazione femminile; profanazione delle specie consacrate e consacrazione con fine sacrilego; sollecitatio ad turpia in occasione della confessione; registrazione confessione; abbandono del sacro ministero per 6 mesi; celebrazione matrimonio anche solo civile e concubinato; abuso su minori o adulti; omicidio, violenza fisica e aborto. Cosa succede una volta che lo stato è stato perso? Can. 291: la perdita dello stato clericale non comporta la dispensa dall’obbligo del celibato: questa viene concessa unicamente dal pontefice. Obbligo del celibato permane, a meno che soggetto non ottenga una dispensa specifica, rimessa alla competenza del pontefice. Se la ss sede concede la dispensa, allora obbligo cade. Contenuti obbligo celibato: è un comportamento, attitudine che si traduce nella correttezza dei rapporti che religioso deve tenere nel suo vivere quotidiano. Eccezione all’obbligo del celibato: - Diaconato permanente di laici già sposati. Alla morte della moglie, obbligo si riespande, a meno che non ottenga una dispensa, che per gravi ragioni lo autorizzi a contrarre nuovo matrimonio. (es. figli in tenera età o genitori da accudire). - Chierici ordinati in altre confessioni che tornano in comunione con chiesa di roma (anglicani, ortodossi): disciplina che consente la deroga all’obbligo del celibato per questi è provvedimento di Benedetto XVI (anglicanorum coetibus). Chiesa anglicana nasce in Inghilterra con Enrico VIII. All’esito di serie di cambiamenti importanti, sono nati dei malumori che hanno spinto una quota di anglicani a chiedere possibilità di entrare in comunione con chiesa di Roma. Richiesta deve essere negoziata, perché condizione giuridica non è la stessa del chierico cattolico. Anglicani possono contrarre matrimonio e donne anglicane possono essere ordinate. Su questo tema si è aperta frattura che ha spinto la componente più conservatrice a chiedere il ritorno in comunione con chiesa di Roma: ritorno a titolo personale. L’anglicanorum coetibus salvaguarda le specificità degli anglicani e ammette per il chierico sposato di conservare questo vincolo quando torna in comunione con Roma. - Chierici di rito orientale: salvaguarda specificità di rito e di condizioni e si ammette deroga. Sintesi della condizione giuridica di chierico. Dato giuridico-formale: aver ricevuto sacramento dell’ordine>diritti e doveri (soprattutto) e funzioni: insegnare, santificare, governare (funzioni legislativa, esecutiva, giudiziaria per vescovi e Papa). Funzioni in capo a stesso soggetto, che può delegarle, perché deve avere funzione di insieme per bene della chiesa. Non tutti i chierici hanno pienezza funzioni. Diacono in misura minore, pienezza solo in capo ai chierici. Non basta sacramento dell’ordine, si deve conferire ufficio ecclesiastico, cioè mandato a governare su diocesi o parrocchia. RELIGIOSI Suora a capo dell’istituto religioso ha potere sull’istituto, lo governa. Realmente ha voce in capitolo in termini di governo della chiesa. Dato giuridico formale: professano consigli evangelici: voto di castità, povertà, obbedienza. Scelta di rispettare modus vivendi pubblicamente nelle mani del vescovo, che imita modalità esistenziale di cristo. Si impegnano a vivere come ha fatto Cristo, modello esistenziale di riferimento. CASTITà: analogia con obbligo celibato. Impegno a vivere in modo globale la condizione. POVERTà: dipendenza e limitazione nell'uso dei beni terreni. Codice è preciso a riguardo: stabilisce che laddove le norme dell’istituto lo prevedano, religioso deve rinunciare ai beni nella forma prevista. Non può disporre della proprietà di beni, se così è previsto. Si professano i voti per gradi: temporanea e perpetua. Quella perpetua prevede che religioso si liberi di tutti i beni che possiede: momento che decide che religioso ceda titolarità dei ben a terzi, nel rispetto delle norme civili che vigono nello stato in cui opera. Tutto quello che acquista andrà direttamente all’istituto presso il quale opera. Es. stipendio viene incassato dall’istituto al quale appartiene dal momento della professione perpetua. Chierico è più tutelato, perché chiesa pensa al suo mantenimento. Per religiosi ciò non è previsto. Nulla è disposto se religioso torna allo stato laicale. Tutele solo per periodo di riflessione. L’istituto pensa a vitto quotidiano e quindi copre quella parte all’interno dell'istituto da un punto di vista economico. OBBEDIENZA: sottomissione a volontà dei legittimi superiori. Autorità può essere diocesi o prelatura personale. Prevale la dimensione dell’istituto religioso su quella del sacramento dell’ordine. Obbedienza al superiore dell’istituto corrisponde all’incardinazione del chierico. FUNZIONI: sono coloro che scelgono modalità di vita e questa li caratterizza indipendentemente dallo svolgimento di funzioni specifiche. Chierico ha specifiche funzioni. Ciò che caratterizza religioso è la vita che sceglie. EREMITA: assimilato al religioso se professa consigli evangelici nelle mani del vescovo. Giuridicamente nell’ordinamento canonico sono trattati come religiosi, ma non sono chiamati a rendere obbedienza ad un istituto in senso proprio. COSTITUZIONI: sappiamo quanto è costato fare approvare proprie costituzioni dalla ss sede. Es. san Francesco per riconoscimento costituzione redatta da parte del pontefice. Nelle costituzioni troviamo non solo le norme che disciplinano la vita dell’istituto, ma disposizioni che vogliono salvaguardare il crisma dell’istituto: fine specifico. Es. san Francesco professa la povertà, questo condiziona la costituzione dell'ordine e imprime indole particolare. Es. suore di madre Teresa di Calcutta: impegno nei confronti della carità e dell'assistenza è l’anima dell’istituto. Definisce il carisma dell’istituto e gli obiettivi. Ragione per cui ss sede è attenta quando la approva. Conferisce potere rilevante a quell’ordine, su basi di garanzia, per la chiesa e per tutti coloro che decidono di entrare, professando consigli nello spirito dell'ordine stesso. ISTITUTI DI VISTA CONSACRATA. Non ci sono solo istituti religiosi, ma questi sono considerati dal codice. Normalmente si vive qui tutta l’esistenza. Accanto ci sono istituti secolari che sono caratterizzati perché chi partecipa può vivere anche in famiglia, case condivise, ecc. istituti secolari: chi professa i consigli continua a vivere nel mondo. Forma tipica è l’istituto religioso: monache di clausura. Istituti clericali: dove religioso è anche chierico. Istituti laicali: sono solo religiosi. SOCIETà DI VITA APOSTOLICA: sono cosa diversa dagli istituti religiosi. Chi entra non professa consigli evangelici, ma si impegna a vivere vita di comunità, impegnandosi nella carità. Può essere utile considerare il Pime: società di vita apostolica. Missionari del Pime non fanno parte di istituto religioso. REQUISITI Per L'AMMISSIONE: can. 643 - 17 anni - Nosposati - Scelta libera: diritto alla libera scelta dello stato di vita - No legame ad altro istituto o società di vita Percorso è lungo e accidentato: ci vuole tempo. Percorso si divide in 3 fasi: noviziato, professione temporanea dei consigli evangelici e professione perpetua.
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