Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Anomia e Istituzioni Sociali: Valori, Norme e Sistemi di Regole, Appunti di Sociologia Delle Organizzazioni

Teoria della comunicazione di massaTeoria delle normeTeoria delle istituzioniTeoria della Religione

Il concetto di anomia, o perdita di riferimento normativo, secondo Durkheim e Merton. Viene inoltre discusso il concetto di valori e norme, e come le istituzioni sociali regolano e rendono prevedibili le azioni e le relazioni sociali. Il documento include anche una discussione sui metodi di ricerca quantitativa e qualitativa.

Cosa imparerai

  • Quali sono le conseguenze dell'anomia secondo Durkheim e Merton?
  • Come la secolarizzazione ha influenzato la società moderna?
  • Quali sono le differenze tra le religioni con elementi magici e quelle universali?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 11/01/2019

skendy
skendy 🇮🇹

4.5

(12)

12 documenti

1 / 7

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Anomia e Istituzioni Sociali: Valori, Norme e Sistemi di Regole e più Appunti in PDF di Sociologia Delle Organizzazioni solo su Docsity! DAI VALORI ALLE NORME 2 Ogni norma “chiama” un valore, ma il rapporto non è così netto, se infatti il valore non è interiorizzato c'è bisogno di una specificazione in più( e questo complica le cose, ci vogliono molte norme per un valore solo). ABITUDINE-CONFORMITA'-SANZIONE sono legate tra loro, la sanzione è molto importante per capire il valore che ci sta dietro. Un eccesso di norme o la presenza di norme contraddittorie porta all'ANOMIA; per Durkheim essa è la perdita del quadro di riferimento normativo, mentre per Merton è la tensione tra struttura sociale e struttura culturale. Durkheim, in particolare, vede nell'anomia un conflitto tra valori e norme; ciò avviene quando il cambiamento dei valori è così rapido che le norme non orientano più l'individuo, al mutamento dei valori, cioè, non corrisponde un adeguato mutamento delle norme(che a quel punto non ti aiutano più) e scattano le rivoluzioni. CAPIAMO L'IMPORTANZA DELLE NORME SOLO QUANDO ESSE SONO DISATTESE (comportamento deviante) *la distinzione tra valori e norme è analitica; più ci allontaniamo dai casi concreti e più valori e norme si confondono • un valore può costituire punto di riferimento per più norme ma si può anche verificare il caso opposto • una norma può contenere in se più valori Se c'è distanza tra valori e norme bisogna colmarla aggiungendo o togliendo leggi. WEBER E L'AVALUTATILITA' La scienza è un'azione razionale orientata ad uno scopo(rapporti di causalità, interpretazioni universalmente valide ecc) ma il fine è stabilito da un giudizio di valore. La selezione dei fatti e la formalizzazione dei concetti esigono una procedura di rapporto di valori MA la garanzia del processo è data dalla procedura metodologica; nella ricerca non vanno mai, infatti, proiettati giudizi di valore. Il valore della ricerca diventa il suo essere AVALUTATIVA---->abbiamo scelto come agire sulla base di un processo di valore ma poi quel valore non torna più nella ricerca(non dobbiamo far emergere dalla ricerca solo quello che vogliamo ma dobbiamo far emergere ciò che è, escludendo, quindi, i pregiudizi). Bisogna far ricerca con modalità avalutative, il processo deve essere avalutativo ( perché altrimenti andiamo a rafforzare il senso comune che invece la sociologia vuole contrastare) LE ISTITUZIONI SOCIALI Le norme sono obbligazioni e i valori sono guide capaci di orientare i comportamenti nell'ambito consentito dalle norme. Le istituzioni sociali sono modelli di comportamento dotati di cogenza(obbligo) normativa , ossia sistemi di regole: regolano e prescrivono le forme di comportamento e di condotta a seconda delle situazioni, riducendo così le alternative. LE ISTITUZIONI SOCIALI 2 Le istituzioni sociali sono forme di comportamento che rimandano a norme e valori. Sono un complesso di norme e valori che regolano e rendono prevedibili le azioni e le relazioni sociali; sono il “dato per scontato”: oggettivazioni, cristallizzazioni, reificazioni (materializzazioni) delle realtà sociali, elementi naturali, aproblematici, preesistenti alle attuali generazioni e ad esse sconosciute nelle cause e nelle funzioni che esercitano. →Le istituzioni sociali nascono come risposte degli individui a specifici bisogni della società: ogni istituzione è uno stabile complesso di valori, norme, status, ruoli e costituisce un modello stabilito di idee e di azioni. LA RICERCA SOCIOLOGICA La ricerca scientifica si distingue dalle altre modalità del conoscere perché: 1. fa costante riferimento alla pratica metodologica 2. si interroga incessantemente sui suoi limiti teorici e metodologici 3. attinge alla sua legittimità dal necessario confronto con la comunità scientifica 4. ha a disposizione le risorse della comunità scientifica La metodologia è il discorso sul metodo. Un metodo è composto da un insieme di procedimenti e dalle regole per il loro utilizzo durante lo svolgimento della ricerca. Il discorso sul metodo consiste, dunque, nell'analisi delle possibilità e dei limiti di validità e attendibilità di questi procedimenti durante lo svolgimento della ricerca empirica. LE FONTI (QUANTITATIVO e QUALITATIVO) →dipendono dall'oggetto di ricerca • la ricerca quantitativa ha come OBIETTIVI la predizione, il controllo, la descrizione e la verifica delle ipotesi; il DISEGNO di ricerca è predeterminato, strutturato, chiuso e precede la ricerca. Il CAMPIONE è grande, casuale e rappresentativo, e la RACCOLTA dei dati avviene attraverso questionari • la ricerca qualitativa ha come OBIETTIVI la comprensione, la descrizione e la generazione di ipotesi; il DISEGNO di ricerca è flessibile, emergente, destrutturato, costruito nel corso della ricerca. Il CAMPIONE è piccolo, non casuale e la RACCOLTA dei dati avviene mediante interviste e osservazioni LA RICERCA QUANTITATIVA: GLI STRUMENTI La “survey” è un'inchiesta fatta su un campione cospicuo di soggetti, attraverso l'impiego di un questionario standardizzato( a risp chiusa o aperta) Tale “survey” molto diffusa perché supporta generalizzazioni molto ampie, consente di dividere il lavoro accorciando i tempi di ricerca e garantisce replicabilità della ricerca. POSSIBILI PROBLEMI: difficoltà di rilevare gli assunti profondi dei soggetti e difficoltà di mappatura dei nessi causali. QUESTIONARIO A RISPOSTA CHIUSA risposte a scelta limitata: sono presentate alternative reciprocamente escludenti risposte a scelta multipla: viene richiesta una risposta fra diverse proposte risposte con checklist: è possibile fornire anche più di una risposta risposte parzialmente chiuse: prevedono la voce “altro” con la possibilità di aggiungere voci non previste attitudinali: la risposta viene fornita su una scala lungo cui il rispondente evidenzia il suo maggiore o minore grado di accordo QUESTIONARIO A RISPOSTA APERTA domande di invito: prevedono risposte generalizzazioni domande strutturate: richiedono descrizioni dettagliate domande opinione: richiedono di esprimere un'opinione del tutto personale domande motivazione: richiedono un'argomentazione su un'eventuale affermazione N.B. Nello stesso questionario ci possono essere diversi tipi di domande e talvolta è • fiction, news e altri generi • media potenti • cumulazione e sedimentazione IL POTERE DEI MEDIA PORTA ALLA SOCIALIZZAZIONE E ALLA COSTRUZIONE DELLA REALTA'. USI E GRATIFICAZIONI Ci si confronta con i media per realizzare dei bisogni, quando i bisogni vengono soddisfatti allora i media hanno effetto sul pubblico. L'effetto del messaggio è conseguenza della gratificazione di bisogni che i pubblici soddisfano grazie ai media. I bisogni soggettivi possono essere cognitivi, affettivo-estetici, integrativi della personalità,integrativi sociali, di evasione. La gratificazione può essere ottenuta mediante il contenuto del messaggio,l'esposizione al medium(non il prodotto ma l'occasione che crea), la comunicazione legata al medium. (diversi media offrono gratificazioni differenti) ETNOGRAFIA DEL CONSUMO DEI MEDIA USI RELAZIONALI(relazioni sociali nella famiglia) possono essere influenzati dai media. I media possono facilitare la comunicazione(forniscono temi e incentivano la comunicazione) e forniscono occasione di appartenenza/esclusione relativamente a determinati temi(occasione di contatto interpersonale o estraniazione). I media possono anche favorire l'apprendimento sociale, dando istruzioni di comportamento relativamente a competenza/dominanza(rinforzo dei ruoli). SOCIOLOGIA E RELIGIONE LA RELIGIONE:DEFINIZIONE La religione è un sistema di credenze e istituzioni che agisce in un determinato contesto storico e sociale. • Le credenze religiose riguardano l'esistenza di una realtà trascendente(sfera del sacro) rispetto alla realtà percepibile(sfera del profano); viene postulata l'esistenza di una realtà trascendente per fornire spiegazione a eventi umani che provocano angoscia e in questo senso la religione porta sostegno. • L'ordine trascendente conferisce significato all'ordine sociale esistente, all'ordine naturale a eventi tipici dell'esistenza umana(esperienza del limite, del caos) • le istituzioni sono codici morali di comportamento, la religione fornisce criteri di scelta(valori) sui quali il credente deve orientare la propria azione(ordine morale) • il fenomeno religioso è connesso, dal punto di vista sociale, allo sviluppo di gruppi e organizzazioni caratterizzati da differenti gradi di istituzionalizzazione CLASSIFICAZIONE DEI FENOMENI RELIGIOSI Alla sociologia non interessa la validità di una religione ma la sua struttura e la sua influenza. In questo senso possiamo fare una prima distinzione sulla base della natura delle credenze,individuando religioni con elementi magici(totemismo, animismo) e religioni universali(monoteismo,politeismo). In un secondo momento la distinzione si basa sulle metodiche di comportamento prescritte, che dividono tra misticismo (l'uomo si stacca e rifiuta il mondo) e ascetismo(uomo strumento delle volontà divine). Un altro criterio di classificazione riguarda le organizzazioni religiose e il loro grado di istituzionalizzazione; qui si distinguono i movimenti religiosi(si ha un rapporto personale tra seguaci e leader religiosi, un maggior grado di istituzionalizzazione vede il passaggio alle Chiese), le Chiese, i movimenti eretici, gli ordini monastici, le sette (ossia movimenti religiosi che non danno luogo a Chiese poiché non possono raggiungere un maggior grado di istituzionalizzazione) e denominazioni religiose. LA SECOLARIZZAZIONE La secolarizzazione indica il processo attraverso il quale si verifica una perdita di influenza della religione nei vari ambiti della vita sociale. Alle origini di questo processo di separazione vi è un tratto caratteristico di religioni come il cristianesimo: la collocazione del sacro in una sfera trascendente, “altra”, rispetto alla realtà terrena, da cui deriva il potenziale sviluppo di un orientamento razionale nei confronti del mondo. La secolarizzazione non è un processo unilaterale e presenta dimensioni molteplici: • perdita di seguito delle organizzazioni religiose • differenziazione e autonomizzazione di sfere della vita sociale, che prima erano permeate di significati religiosi(lavoro, politica) • ruolo della scienza(deve relegare la religione a pura superstizione) e delle religioni secolari(in cui non c'è riferimento a realtà trascendenti ma solo a realtà terrene, come il marxismo) • questione della religiosità, nascita di nuovi movimenti spirituali(perchè la secolarizzazione non ha portato alla scomparsa delle religioni, come si pensava?la religione si mantiene, ma in forme diverse) SOCIOLOGIA E RELIGIONE evoluzionismo: la supremazia della religione è vista come un elemento caratteristico di uno stadio primitivo delle società umane. L'evoluzionismo è un filone interpretativo proprio della sociologia positivistica dell'Ottocento, di autori come Comte →stadio teologico(primitivo), stadio metafisico (periodo filosofico) e stadio positivo(supremazia della ragione). Esso intende la secolarizzazione come declino e disantropomorfizzazione dei fenomeni religiosi; le religioni contemporanee non sono altro,a detto dell'evoluzionismo, che residui di epoche precedenti della storia dell'umanità. materialismo: religione come ideologia, strumento di occultamento, e di conseguenza mantenimento, dei rapporti di dominio. Marx non studia la religione ma si rifà a Feuerbach, il quale vede la religione come autoalienazione umana(le idee religiose sono una produzione umana), come inganno (“oppio dei popoli”) poiché il capitalismo occulta i rapporti di dominio, e infine come consolazione rispetto alle sofferenze umane. funzionalismo: religione come istituzione universale delle società umane preposta alla funzione di integrazione sociale. Per Durkheim le cerimonie collettive e i riti religiosi rafforzano la solidarietà di un gruppo. Allo stesso tempo si ha il declino e la scomparsa delle religioni tradizionali nelle società moderne e uno sviluppo, invece, di religioni civili che si rifanno a riti e forme simboliche di tipo religioso. La secolarizzazione è qui intesa come differenziazione e separazione del sottosistema religioso dagli altri sottosistemi culturali. mutamento sociale: religione come fattore di mutamento sociale capace di indurre profonde trasformazioni negli assetti sociali e culturali. Per Weber il fenomeno religioso ha una sua specifica autonomia; la religione può agire come forza conservatrice o come elemento di rottura della tradizione(religioni profetiche). Esito del processo di secolarizzazione è il dominio della razionalità strumentale. fenomenologia: centralità dell'esperienza del sacro, intesa come relazione tra il soggetto credente e l'oggetto trascendente della venerazione. • Individuazione dei tratti universali dell'esperienza religiosa • forme localmente e storicamente specifiche assunte dalla religione • poiché la religione è un fenomeno universale, la secolarizzazione va intesa come allontanamento da determinate specificazioni storiche di questa, in direzione di forme più astratte della vita religiosa. Conclusioni: la secolarizzazione non ha portato alla scomparsa della religione e della religiosità, quanto piuttosto ad un'alternanza di convivenza e tensione tra prospettiva razionalista e religiosa. Oggi c'è un'esperienza personale del sacro, una centralità della dimensione spirituale rispetto a quella istituzionale, una personalizzazione delle credenze e una deregolamentazione della identità tradizionali.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved