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Stratificazione Sociale: Sistemi e Classi Sociali, Appunti di Sociologia

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La stratificazione sociale è un sistema di disuguaglianze tra gruppi sociali basato su fattori come risorse economiche, età, genere, prestigio, potere e appartenenza religiosa. la stratificazione sociale attraverso i sistemi antichi, medievali e moderni, e la teoria di Marx sulla divisione in classi sociali. Vengono anche discusse le critiche alla teoria di Marx e le nuove forme di stratificazione sociale.

Cosa imparerai

  • Come la stratificazione sociale ha evoluto attraverso i sistemi antichi, medievali e moderni?
  • Come Marx ha teorizzato la divisione in classi sociali e quali critiche gli sono state mosse?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 24/11/2021

BiMelanie
BiMelanie 🇮🇹

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Scarica Stratificazione Sociale: Sistemi e Classi Sociali e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! Stratificazione sociale ® Lastratificazione sociale è un sistema di disuguaglianze strutturate tra gruppi sociali, perché individui e gruppi in tutte le società non hanno un eguale accesso alle risorse. Quindi le società sono da sempre organizzate in strati gerarchicamente strutturati. ® La posizione degli individui in questi strati può essere determinata da risorse economiche, età, genere, prestigio, potere, appartenenza religiosa. ®© Unintreccio di fattori determina il posizionamento degli individui nelle società (intersezionalita). ® Lastratificazione è importante perché le opportunità ed esperienze che ciascuno ha nella società dipendono dalla posizione che occupano in questa scala sociale, ciascuno strato ha caratteristiche simili e i cambiamenti e i passaggi tra uno strato e l’altro tendono ad essere possibili e molto lenti. Il sistema di stratificazione è parte della struttura sociale che condiziona la vita e l’esperienza degli individui. e Nellastoria si sono dati diversi modelli di stratificazione: © Il modello più diffuso nelle società antiche era fondato sulla schiavitù, cioè divisione sociale tra uomini liberi e schiavi. È la forma più estrema di disuguaglianza perché alcuni individui sono in possesso di altri. e Unaltro modello diffuso nelle società orientali è il modello di stratificazione in caste. Una casta è una posizione immutabile, l'individuo che nasce in una casta non ha la possibilità di cambiare, ma resta all’interno di quel gruppo. La posizione è ascritta perché deriva dalla nascita. Era legato nella cultura orientale alla religione e all’idea dell’incarnazione che consentiva di mantenere un controllo sociale perché l’appartenenza era legata e giustificata da una serie di credenze religiose legate alla reincarnazione, il comportamento conforme secondo i diritti della propria casta di appartenenza poteva far sperare all'individuo di reincarnarsi in una casta più elevata. Questa credenza consentiva a questo sistema di poter stare in piedi. Era possibile sposarsi solo all’interno dello stesso gruppo sociale, Endogamia Un'altra forma di stratificazione meno rigida è quella che ha caratterizzato il periodo medievale, è il ceto. | ceti nel feudalesimo erano strati dei gruppi sociali con doveri e diritti diversi, anche se era possibile un certo grado di mobilità. Con la modernità si comincia a delineare una nuova forma di organizzazione: l’organizzazione in classi. La classe condivide con le forme precedenti il fatto che si tratta di individui che condividono stesse risorse, la differenza è la possibilità di mobilità. L'acquisizione di maggiori risorse determina il passaggio a una classe socio-economica superiore. A partire dall’800 in poi quindi con la classe gli individui possono muoversi nel sistema di classi sociali. Un'altra differenza è che questo sistema di stratificazione non dipende da ordinamenti giuridici, e nemmeno su ereditarietà e sulla tradizione. Si basa sulle risorse che ciascun gruppo o individuo ha. | confini tra classi non sono mai netti. La collocazione di classe è almeno in parte acquisita. Nei sistemi di stratificazione in classi è più frequente la mobilità sociale.Hanno un fondamento di carattere economico principalmente. Questi sistemi si fondano su rapporti impersonali, le disuguaglianze non sono legate alla singola situazione, ma al tipo di occupazione che si svolge. Il primo che si occupò del concetto di classe fu Karl Marx , definisce la classe in maniera semplice. Una classe è un gruppo di individui che condivide un determinato rapporto con i mezzi di produzione, cioè i mezzi con cui si provvede al proprio sostentamento. Questa differenza determina nella società capitalistica una divisione in 2 grandi classi sociali: borghesia e proletariato. Il discorso di Marx si appunta sulla società capitalistica e si estende a tutti i tipi di società nella storia, dal suo punto di vista l'opposizione tra questi due gruppi si riscontra in tutti i periodi storici. Il rapporto tra le classi è sempre stato di sfruttamento. Nella storia cambiano i Il modello di Goldthorpe si concentra sul concetto di relazione d’impiego e prova a distringere in base a ciò la struttura di classe. Per lui nella società contemporanea ci sono due tipi di contratti: Contratti di lavoro e contratti di servizio. | contratti di lavoro- c'è uno scambio ben definito tra lavoro e salario; Contratti di servizio- di solito vengono riservati a professionisti, e sono contratti che prevedono una forma di retribuzione non esclusivamente legata alle ore, ma alla qualità del lavoro prodotto. In questo modello diventa difficile stabilire una gerarchia. La tipologia di contratto rende più sicuro i contratti di lavori tradizionali rispetto a forme di lavoro più flessibili fondati su contratti di servizio. Un modello di classe basato solo sull'occupazione è limitato, si applica difficilmente a persone economicamente non attive. Un altro elemento è il tema della ricchezza e proprietà. Questi approcci teorici ed empirici (come individui o modelli di classe nella società) subiscono mutamenti nel tempo, perché i gruppi e strati nella società si modificano. Ci si chiede se è ancora possibile parlare di classi: È evidente che si configura un gruppo sociale privilegiato in termini di risorse che si assottiglia dal punto di vista numerico, e per altri diventa sempre più importante in termini di ricchezza, è il problema della concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi che caratterizza tutte le società. Il problema nasce nell’individuazione della classe media, storicamente fu sempre definita come classe impiegatizia, cioè coloro che hanno posizioni di lavoro stabili con un buon livello di specializzazione, negli ultimi anni si è assistito al processo di impoverimento progressivo della classe media. Ciò fa seguito ad un processo inverso negli anni 70 in cui ci fu l'espansione della classe media, conseguentemente alle crisi economiche ci fu l’impoverimento della classe media. Le risorse credenziali (qualificazioni, titoli di studio) occupavano ancora una posizione intermedia, ma dal punto di vista economico i salari sono simili a quelli della classe operaia, questo porta gli studiosi a chiedersi se si possa ancora parlare di classe media. La classe operaia progressivamente diventa più difficile da distinguere dalla classe media per lo stile di vita, ma cambiano anche le condizioni di lavoro: le persone che appartengono a ciascun gruppo condividono stesse esperienze di vita e lavoro, dal punto di vista lavorativo avviene la frammentazione dei contratti, ciò fa si che gli individui faticano a riconoscersi in un gruppo perché ciascuno ha una diversa posizione. L’altro elemento che rende complessa la lettura della stratificazione sociale nella società contemporanea è l'emergere del sottoproletariato, per Marx era una categoria di persone escluse, che non avevano nemmeno la possibilità di vendere la forza lavoro dato che non aveva una occupazione. Questa categoria nella nostra società è importante dal punto di vista numerico ed è diversificata.Ci sono esclusioni anche dal punto di vista dei diritti. Si sviluppano nuovi fenomeni e l'individuazione delle nuove classi pericolose, si attribuisce a loro la responsabilità di cose che non funzionano nella società ( nell’800 erano i senzatetto, i vagabondi), attualmente ci sono categorie di persone che si ritrovano in questa condizione a causa di problemi legati a perdita di casa, lavoro ecc. In qualche modo c'è anche un processo di colpevolizzazione da parte della società nei confronti di coloro che non riescono ad essere inclusi nella società. Dagli anni 60 in poi la classe operaia comincia ad assumere stili di vita tipico della classe media, ciò interrompe una tradizione che era ben definita, perché le classi e il ceto erano sovrapponibili. Fino agli anni 60 l’appartenenza a una classe corrispondeva uno stile di vita, con la massificazione dei consumi, interi gruppi si sono spinti a uno stile di vita più tipico del ceto medio, anche se la percezione era di far parte della classe operaia. Ciò che succede dagli anni 70 in poi la condizione economica si separa dagli stili di vita, perché gli stili di vita cominciano ad essere molteplici. Pierre Bourdieu nel suo modo di leggere la classe sociale arricchisce il concetto multidimensionale di Weber, dice che la posizione che l'individuo occupa nella gerarchia sociale dipende dall'incrocio di diversi tipi di capitale. Il capitale è qualcosa di molto composito, ci sono 4 tipi di capitale: Capitale economico- che è costituito dai mezzi di produzione, dal denaro; Capitale culturale- istruzioni, stili di vita, uso del tempo libero, comportamenti di consumo; Capitale sociale- è la rete di relazioni, contatti, amicizie che un individuo ha sviluppato nel corso del tempo; Capitale simbolico- simboli di legittimazione (ad esempio, titoli che fanno capire che l’individuo è collocato in una determinata posizione) | diversi capitali sono collegati tra loro. La classe è caratterizzata dalla mobilità sociale, cioè movimenti di individui e gruppi tra diversi posizioni socioeconomiche. Ci sono due tipi di mobilità: Mobilità verticale- ci può essere un movimento verso l’alto( ascendente) o un movimento verso il basso (discendente); Mobilità orizzontale- cioè lo spostamento da una città all’altra, ciò ha effetti nella posizione sociale perché alcuni paesi consento stili di vita più agiati rispetto ad altri. | fattori che ci consentono di attivare la mobilità sono i canali della mobilità, il privilegiato è l'istruzione. La mobilità discendente rimane diffuso e in aumento in Europa e negli Stati Uniti i fattori principali che determinano ciò sono: La disoccupazione, la malattia fisica o mentale, tagli occupazionali, ristrutturazioni aziendali, divorzi (soprattutto per donne). È importante occuparsi della mobilità sociale perché se migliorano le posizioni dei singoli, migliorano le condizioni della società nel suo complesso, è essenziale quindi per capire quanto è aperta una società. Quindi come funzionano è come sono riprodotte le disuguaglianze di opportunità al suo interno. I modi con cui si misura la mobilità:
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