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La Prima Guerra Mondiale, il Comunismo e l'Italia: Un Anno di Ritardo - Prof. Brizzi, Appunti di Storia Contemporanea

Come la Prima Guerra Mondiale influenzò la politica europea, con un focus particolare sull'Italia, Lenin e la Guerra Spagnola. come tutti i partiti socialisti europei votarono a favore della guerra, tranne l'Italia, e come questo portò all'entrata in ritardo dell'Italia nella guerra. Inoltre, il documento discute della centralizzazione economica dei paesi coinvolti nella guerra, della Guerra Spano-Americana e della nascita del comunismo. Inoltre, viene descritta la divisione interna dei partiti socialisti causata da Lenin e la nascita del culto di Lenin. Il testo conclude con una breve descrizione della situazione politica italiana dopo la guerra.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 02/09/2021

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giulia-salvagni-1 🇮🇹

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Scarica La Prima Guerra Mondiale, il Comunismo e l'Italia: Un Anno di Ritardo - Prof. Brizzi e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! 01/02 L'EUROPA VERSO LA GUERRA 1. Entusiasmo nazionalista. Soprattutto tra i giovani. Guerra anglo-boera. Guerra che il Regno Unito compatte contro i boeri (popolazione di contadini di origine olandese che stavano colonizzando una parte dell’Africa). Guerra coloniale tra due popolazioni di colonizzatori, che ha come ragione la conquista del giacimenti di diamanti. Guerra significativa perché gli inglesi (una delle massime potenze europee) non riescono a battere i boeri. In Inghilterra dunque scoppia un dibattito su come sia possibile che i boeri non siano stati sconfitti. La spiegazione data è che i giovano inglesi si siano rammolliti. Di conseguenza Baden-Powell individua una soluzione: dobbiamo riavvicinare i giovani inglesi alla vita aspra della natura, fondando così lo scoutismo. Tensioni internazionali. Tra il 1890 e il 1900 le spese militari delle maggiori potenze europee raddoppiano e raddoppiano ulteriormente nel decennio successivo. Non ci si arma per divertimento, ma ci si arma perchè si prepara una guerra. I socialisti e lo “spirito del 1914”. Il socialismo abbandona le idee internazionaliste e sposa il nazionalismo aggressivo. Nell'estate del 1914 (quando scoppia la prima guerra mondiale) tutti i partiti socialisti europei votano a favore della guerra (“spirito del 1914": le intere forze politiche si schierano insieme a favore della guerra). | partiti pacifisti erano la minoranza. In Italia, il direttore del giornale socialista L'avanti (Mussolini), si converte all'interventismo dopo aver scritto (poche settimane prima) un articolo contro la guerra. Il 4 agosto in Francia il presidente della repubblica (Raymond Poincaré) dichiara che nulla avrebbe rotto il legame europeo contro i tedeschi. Lo stesso giorno, in Germania, i partiti votano a favore dell'ingresso in guerra. L'unico paese in cui c'è divisione nei confronti dell'ingresso in guerra è l’Italia. Questa è la ragione per cui l'Italia entra in guerra con un anno di ritardo. Questo farà vedere l'Italia, agli occhi dell'Europa, come una nazione debole, questo anche perché l'Italia vuole entrare in guerra a fianco di chi le offre di più. La guerra è dunque attesa. è una guerra che tutti ritengono sarà breve. Quella guerra sarebbe durata oltre quattro anni e si sarebbe conclusa nel novembre del 1918, con un numero esagerato di morti. Guerra iniziata con i tradizionali eserciti di professionisti e conclusa con tutti i paesi partecipanti che avevano introdotto la leva obbligatoria. Più uomini si avevano da “mandare al macello” più possibilità si aveva di vincere. Vede la distruzione di quattro imperi (russo, tedesco, austro-ungarico, ottomano) e la nascita di molti stati indipendenti. Questa guerra è stata battezzata come guerra totale (la prima chiamata così). Questo denominativo deriva dal fatto che non coinvolge soltanto gli eserciti, ma coinvolge la totalità della popolazione: non c'è più una distinzione tra la linea del fronte e le retrovie. Il ministro francese Georges Clemenceau disse che la guerra è diventata talmente difficile che nemmeno i militari possono più gestirla. Una guerra totale su più fronti: - Militare. Con le trincee. Si fanno ubriacare i soldati. è una guerra stanziale di logoramento. Novità: uso di blindati e aerei; eserciti di leva (l'intera popolazione viene coinvolta - questo evento è stato il primo momento in cui gli italiani, dovendosi comprendere l'un l'altro, hanno sentito il bisogno di imparare l'italiano). - Economico. Gli interi sistemi economici dei paesi coinvolti nella guerra vengono centralizzati (è il governo che decide la produzione), piegati e impiegati alla produzione di prodotti per la guerra. - Sociale. non solo dal punto di vista dei morti, ma anche dal punto di vista psicologico (invalidi, mutilati e coloro che tornano con delle turbe psichiche, il cosiddetto “scemo di guerra", queste persone non riescono più a inserirsi nella società e rappresentano un peso per la società). Le donne non combattono, ma sostituiscono gli uomini nel lavoro nei campi e nelle fabbriche. Non è un caso che l'acquisizione del diritto di voto delle donne in molti paesi si sia ottenuto dopo la prima guerra mondiale. Prima le donne non avevano diritto al voto perché la sfera politica e quella pubblica non competevano alla donna, la donna si doveva occupare della sfera domestica, in più si considerava inutile che le donne votassero perchè avrebbero votato ciò che il marito avesse detto loro. - Comunicativo. Tramite la stampa si montavano le persone dicendo loro che la guerra stava andando bene. Guerra ispano-americana (aneddoto importante per capire come la stampa sia diventata così importante tanto da dar vita ad una guerra). si combatte nel 1898 a Cuba (all'epoca colonia spagnola) quando i cubani cercano di ribellarsi agli spagnoli. Gli Stati Uniti, che vogliono sbarazzarsi del dominio spagnolo, entrano nel conflitto. Ma devono Ripercorriamo le tappe della rivoluzione (1917): Febbraio-agosto. Lo zarismo cade e al potere non vanno immediatamente i comunisti (la rivoluzione comunista arriva più tardi), ma l'vov (governo conservatore). La caduta dello zarismo è stata favorita dal fatto che nel 1905 la Russia perse il conflitto col Giappone e, nel momento in cui (sempre nel 1905) gli abitanti si sono avvicinati allo Zar chiedendogli migliori condizioni economiche, lui risponde cannoneggiando la folla. Questo evento ebbe un impatto decisivo rispetto alla percezione dello Zar, prima visto come una sorta di padre per di tutti i russi. L'vov vuole occidentalizzare il paese (industrializzarlo e avviare una democratizzazione del paese). Avversari del'vov: gli zaristi e i comunisti (i bolscevichi). Perchè: da un lato vogliono che le industrie siano in mano pubblica (dello stato), non vogliono in capitalismo, e dall'altro non vogliono la guerra. Aprile. Rientro di Lenin e “tesi di aprile". La Germania aveva favorito il rientro di Lenin perché sapeva che avrebbe fatto propaganda a favore dell'uscita della russia dalla guerra. Tesi di aprile formulate da Lenin: non era sufficiente aver abbattuto lo Zar, bisognava immediatamente fare la vera rivoluzione, e la vera rivoluzione era solamente quella comunista: i bolscevichi avrebbero dovuto prendere il potere. Lenin rovescia le tesi marxiste (secondo il quale sarebbe stata la Germania a dare inizio alla rivoluzione comunista) e sostiene che la rivoluzione comunista sarebbe nata proprio in un paese poco capitalista. Agosto. Governo guidato da Kerenskij. | comunisti non sono a favore di K. Settembre. Tentato golpe di Kornilov. Colpo di stato sventato dai bolscevichi. Questo tentativo di colpo di stato preoccupa i comunisti. | bolscevichi decidono dunque di attuare un colpo di stato guidati da Lenin e Trozkij. Ottobre. La mattina del 25 ottobre i bolscevichi occupano senza grande difficoltà il palazzo d'inverno. Primi provvedimenti attuati da nuovo governo comunista: - Decreto sulla pace. Sancisce l'uscita della Russia dalla guerra. All'indomani dall'uscita di questo decreto si inizia a stipulare la pace con la Germania. - Decreto sulla terra. | grandi latifondi vengono aboliti immediatamente, senza indennizzi per i proprietari e vengono garantiti ai contadini che li lavoravano. Il governo bolscevico tente di guadagnarsi l'appoggio dei contadini. - Novembre. Lenin garantisce che a novembre si sarebbero tenute delle elezioni democratiche per chiarire chi avrebbe detenuto il potere in Russia. Le elezioni vengono vinte dai socialisti rivoluzionari. | comunisti perdono male (24%). A questo punto Lenin invalida le elezioni giustificandosi dicendo che le elezioni sono un mezzo capitalista. Non contano le elezioni, ma il fatto che sono i bolscevichi a rappresentare il popolo. Rivoluzione “minacciata” (i comunisti si sentono minacciati): - Isolamento interno. Nessun partito vuole collaborare con i bolscevichi. Inoltre su 150 milioni di abitanti i comunisti erano solo 70 mila. Questo ci fa riflettere sul fatto che spesso, nella storia, minoranze coese hanno la meglio su maggioranze eterogenee. - Isolamento internazionale. Francia e Gran Bretagna vogliono vendicarsi nei confronti della Russia. Tra primavera e estate del 1918 ci sono sbarchi inglesi e francesi sulle coste russe a nord e dal mar nero, mentre da ovest attaccano gli Stati Uniti. 03/02 All'indomani della rivoluzione russa e della presa di potere violenta dei bolscevichi, che non accettano i risultati delle elezioni di novembre, ecco che i bolscevichi devono affrontare una nuova minaccia derivata dai paesi che la Russia aveva abbandonato durante la guerra. Francia e Inghilterra vogliono vendicarsi della Russia, ma anche evitare che il comunismo si espanda al di fuori della Russia. Questo da il via ad una guerra civile. La guerra civile viene vinta dai bolscevichi, ma tramite mezzi autoritari. Serie di misure che mostrano il carattere autoritario bolscevico: - creazione della CEKA; - creazione di un organismo che vada a punire chi non rispetta le regole, chi si macchia di reati politico (nemici della rivoluzione), ovvero il tribunale rivoluzionario centrale; - tutti i partiti vengono dichiarati illegali e viene reintrodotta la pena di morte (prima abolita dagli stessi bolscevichi). é tipico di partiti che nascono in momenti di rivoluzione il diventare autoritari, soprattutto in quei paesi che non hanno mai conosciuto la democrazia. Questo dunque non capita solo in Russia, per esempio capita spesso nelle colonie africane (es: Algeria che si libera dalla Francia dopo una guerra durata 8 anni: il fronte di liberazione nazionale, ovvero il partito armato che ha guidato la lotta di liberazione contro la Francia, prende il potere proprio perché sono stati loro a liberare la patria: governa chi ha combattuto - la dittatura in Algeria, nata in quel contesto, dura ancora oggi). Dunque il contesto in cui un regime prende forma molto spesso condiziona anche le modalità successive della gestione del potere: la democrazia non è scontata. La liberazione non sempre porta una democrazia. Quali sono le ragioni che permettono ai bolscevichi (che ricordiamoci, erano la minoranza) di vincere la guerra civile? - coesione interna. Buon livello di propaganda e buona compattezza dell'esercito (armata rossa); - i bolscevichi vengono rapidamente identificati dalle masse contadine come la grande forza patriottica (e salvatrice). Mix di comunismo e nazionalismo. C'è poi da dire che i francesi e gli inglesi temevano che le loro armate, a contatto con quelle comuniste, potessero acquisire quella ideologia. Le potenze occidentali si preoccupano del contagio di idee. All'indomani della vittoria i bolscevichi si pongono il problema di esportare la rivoluzione. Lenin però abbandona l'idea di esportarla, perchè per lui la priorità è quella di consolidare il comunismo in Russia. Cerca così di creare una rete dei partiti comunisti di tutto il mondo: la terza internazionale (o internazionale comunista). Lenin, nel 1920, pone 21 condizioni per i partiti che avessero voluto far parte dell'internazionale comunista (parlando soprattutto ai partiti socialisti). Questi 21 punti si possono riassumere in 3: - ispirarsi al modello del partito bolscevico: partito di rivoluzionari, fondato sulla propaganda e che difendessero ovunque la causo bolscevica; - assumere il nome di Partito Comunista; - essere composti esclusivamente da rivoluzionari, che vogliono sconvolgere il sistema e non solo cambiarlo dall'interno (quelli erano i riformisti). Non è un caso che attorno al 1920 nascano tutti i principali partiti comunisti (in Italia nasce nel 1921). Dopo l'annuncio di Lenin i partiti socialisti di tutto il mondo si riuniscono per decidere se rifiutare o accettare le condizioni poste. Questo provoca uno spaccamento interno di tutti questi partiti che porta alla nascita dei partiti comunisti da una costola dei partiti socialisti. Il culto della personalità di Lenin. Lenin vuole normalizzare la propria figura (non voleva avere privilegi), ma sono i suoi compagni di partito che vogliono venga considerato come una sorta di messia: strategia di sacralizzazione della figura di Lenin. 10 Da questo è chiaro come i liberali non siano stati in grado di comprendere i tempi che sono cambiati. Le elezioni del 19 mostrano la voglia di cambiamento degli italiani e il re e i liberali riportano al governo la figura che aveva dominato la scena politica italiana nel passato. In questa situazione guadagnano ulteriore consenso le forze che vogliono rovesciare il sistema. Da un lato i rivoluzionari comunisti (estrema sinistra), e dall'altro i fascisti (estrema destra). L'Italia è attraversata da un insieme di proteste, di scioperi tanto nelle industrie che nelle campagne: biennio rosso (1919-20). A fronte di una situazione politica poco soddisfacente, e a ritmo di un aumento dei prezzi inizia un'ondata di scioperi senza precedenti da 300 a 1660 tra il 1918 e il 1919 (e nel 19290 salgono ancora di più). Questi scioperi riguardano sia le industrie che le campagne. Le persone richiedono maggiori diritti. Biennio di mobilitazione e di scioperi in cui molti operai iniziano a guardare l'esempio sovietico: invocano la rivoluzione: vogliono che l'Italia diventi una seconda Russia: dicono che non gliene frega nulla di Giolitti. Ai liberali e al re non piacciono questi scioperi, ma soprattutto Giolitti a paura dei scioperanti (armati con i fucili). Giolitti decide dunque di adottare una linea di neutralità del governo: prima l'ordine veniva riportato tramite la repressione con la forza, ma Giolitti preferisce che i problemi tra operai e padroni si risolvessero direttamente tra loro (la polizia sarebbe entrata in campo solo qualora gli scioperanti usassero la forza). La classe dominante si sente tradita e abbandonata dal governo. | loro sottoposti (contadini e operai) non rispettano più la gerarchia. Vogliono quindi riportare ordine. E che si ripropone di farlo? Mussolini e il fascismo. Questo è il contesto che favorirà l'ascesa del fascismo. In questo biennio rosso vediamo che i sindacati e gli operai presentano una serie di richieste economiche e normative: salari più alti, assicurazione, in caso di malattia e infortunio sul lavoro, e ferie. FIOM: Federazione Italiana degli Operai Metalmeccanici. Ordine l'occupazione delle fabbriche perché i proprietari non vogliono dare loro quello che chiedono. I sentimenti che si combattono in questa fase. Da una lato gli operai vogliono migliori condizioni e dall'altro i proprietari si spaventano. Nel 1920 (19 settembre) si sigla un accordo sindacale che accoglie le richieste della FIOM. Ma ormai questa situazione è sfuggita di mano: da un lato gli operai sono comunque delusi (si ottiene un accordo sindacale, ma la rivoluzione non c'è stata), ma dall'altro anche gli industriali si sentono delusi e traditi dal governo. 11 La delusione degli imprenditori e la paura che la rivoluzione comunista sia alle porte, fa sì che questi decidano di finanziare ancora di più il partito fascista. | fascisti venivano considerati un utile idiota, da usare per sbarazzarsi dei rivoluzionari e poi scaricare per riportare la situazione politica antecedente la prima guerra mondiale. Mussolini adotta la cosiddetta strategia del doppio binario: da un lato usa la violenza per riportare ordine. | fasci (composti perlopiù da ex militari e nazionalisti) agivano di notte andando a colpire l'obiettivo di turno, che poteva essere il capo operaio o di una lega contadina (ma anche altro), il quale veniva picchiato e ucciso (questo naturalmente poteva avvenire solo se il governo chiudeva gli occhi); normalizzazione. Il fascismo vuole diventare un partito di governo adottando tre strategie: 1. trattare con i vertici liberali. Viene garantito ai liberali il lavoro sporco in cambio di un unione al loro gruppo nelle elezioni successive; 2. rassicurare la monarchia. Mussolini dice al re che a lui la monarchia va bene (finge di abbandonare le idee repubblicane); 3. promette sostegno agli industriali. Ascesa del fascismo. Mar 1919: fasci di combattimento. Nov 1920: fatti di Palazzo d’Accursio (sede del comune di Bologna) e offensiva squadrista. Atto di nascita delle operazioni del fascismo su larga scala. Ci sono appena state le elezioni a Bologna (terra tradizionalmente di sinistra) che sono state vinte dai socialisti, e i fascisti cercano di impedire l'insediamento del sindaco a Palazzo d'Accursio. C'è uno scontro a fuoco tra fascisti e socialisti nel quale i socialisti uccidono accidentalmente delle persone dalla loro parte (militanti socialisti). Questo episodio viene preso ad esempio dai fascisti per dire che i socialisti non sanno mantenere l'ordine. Tra il 1920 e il 1921 il fenomeno dello squadrismo dilaga in tutte le province italiane. Proprio in questo frangente (gennaio del ‘21) avviene la scissione socialista (quando si forma il partito comunista). Mag 1921: blocchi nazionali (35 deputati fascisti). Si tengono le elezioni e liberali e fascisti corrono uniti: i liberali ospitano, nelle loro liste elettorali, alcuni candidati fascisti, tra cui Mussolini. Queste elezioni non risolvono nulla: riproducono la stessa situazione del ‘19: nascono governi fragili (prima quello Bonomi e poi quello Facta). Nov 1921: partito nazionale fascista. | liberali avevano aiutato i fascisti perché pensavano di liberarsene, ma questo non accade perché i fascisti fondano un loro partito. 12 - Ott 1922: Marcia su Roma e Mussolini PdC. In una situazione di vuoto politico i fascisti tentano di arrivare alla guida del governo. Mussolini credeva talmente poco in questa mobilitazione che lui stesso rimase a Milano pronto a scappare verso la Svizzera: pensavano che il re e il governo non avessero consentito ai fascisti di arrivare alla capitale e al potere. Mussolini li raggiunge solo una volta che viene rassicurato sul fatto che il re non avesse dispiegato l'esercito e proclamato lo stato d'assedio. 09/02 Il governo che nasce il 30 ottobre del 1922 è un governo di coalizione, vi partecipano alcuni fascisti (tra cui Mussolini), alcuni liberali vicini a Giolitti e alcuni popolari. La crisi seguita alla marcia su Roma si risolve in modo ambiguo: i fascisti sono convinti di aver fatto una rivoluzione; al contempo i giolittiani sono contenti dell'accordo fatto coi fascisti e sono ancora convinti di potersene sbarazzare; anche i comunisti e i popolari capiscono poco della situazione (i comunisti lo vedevano come un governo molto simile a quelli che lo avevano preceduto). Nessuno aveva compreso che non si fosse solo a un cambio del governo, ma a un cambio di regime. Principali tappe della svolta autoritaria del fascismo. A differenza di ciò che avvenne in Germania, il fascismo impiega alcuni anni ad attualizzare la cosiddetta dittatura a viso aperto. - Feb 1922. Mussolini stringe un accordo col Papa Pio XI sbarazzandosi dei popolari. Per stringere un accordo col Papa gli fa capire che a difendere e tutelare gli interessi delle chiesa ci avrebbero pensato i fascisti, e che un partito apposta (quello popolare) sarebbe stato solo scomodo. Come prova che avrebbe difeso la cristianità, Mussolini approva (nel 1923) una riforma dell'istruzione (riforma Gentile) che prevede due cose: che lo studio della letteratura classica sarebbe stata il fiore all'occhiello dell'istruzione italiana, e che l'insegnamento della religione fosse reintrodotto nelle scuole. A questo punto il Papa lascia morire il partito popolare; - Dic 1922. Mussolini istituisce il Gran consiglio del fascismo che aveva il compito di stabilire le linee guida della politica del fascismo, e doveva fungere da collegamento tra il partito fascista e il governo di mussolini. Nello stesso periodo nasce la milizia volontaria, ovvero un corpo armato che aveva lo scopo di difendere il fascismo (tentativo di mussolini di disciplinare e nazionalizzare lo squadrismo, cioè le squadre fasciste). Le squadre fasciste erano divise in Ras e ogni città ne aveva una, e Mussolini si sentiva minacciato dal potere che queste squadre stavano prendendo, per questo crea la milizia volontaria; - 1923-24. In previsione delle elezioni il Fascismo approva la Legge Acerbo che prevedeva che il partito che avesse ottenuto la maggioranza relativa - 15 All'indomani di questi accordi (marzo 1929) Mussolini tiene le prime elezioni plebiscitarie: alle quali partecipano solo candidati del partito fascista, e i votanti possono votare solo SI o NO (il SI vince col 98%, e il 2% vota scheda bianca). Mussolini riceve una vittoria schiacciante. | contrari non si recarono nemmeno alle urne, perché avevano paura (ma anche il non recarsi alle urne portava dei rischi) Inquadramento delle masse: - estensione del PNF. Per ricoprire una carica pubblica bisognava essere iscritti al partito; - organizzazioni collaterali. Gli italiani di ogni età anagrafica e di ogni estrazione sociale cominciano ad essere inserite all'interno delle organizzazioni. Vengono create delle organizzazioni per inquadrare i giovani in varie fasce in base all'età (balilla, avanguardisti, giovani fascisti,...), ma vengono anche inquadrati i lavoratori e il tempo libero di questi ultimi (organizzazioni di dopolavoro); - scuola. Ai docenti veniva chiesto di giurare fedeltà al fascismo. Su 1200 insegnanti solo 16 (di cui la maggioranza erano ebrei) si rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo. Anche il comportamento degli alunni veniva costruito sulla base dell'ideologia fascista. Inoltre esisteva un testo unico fornito dal ministero dell'istruzione pubblica. Le ragazze avevano organizzazioni parallele e distinte rispetto a quelle dei maschi, inoltre venivano escluse all'insegnamento delle materie più prestigiose (letterarie e filosofiche) e escluse dal ricoprire incarichi direttivi (sia in ambito scolastico, ma anche in ambito militare e altri ambiti) importanti e dovevano pagare il doppio delle tasse scolastiche rispetto agli uomini: le donne dovevano essere trincerate entro le mura scolastiche; - sport. Anche lo sport diventa un veicolo di consenso per il regime. Sport preferiti dal duce (considerati più virili): corsa, nuoto, ciclismo, pugilato, scherma, equitazione (non il calcio - per quanto la vittoria ai mondiali di calcio dell'italia diventerà parte della propaganda che rappresenta la superiorità degli italiani - perché era uno sport di importazione britannica e perchè andava contro all'unione di tutta l'Italia in quanto si creavano dei contrasti tra sostenitori di squadre differenti). Primo Camera era un pugile che battè Sharkey e diventò così emblema della forza fascista, ma quando torna sul ring per confermare il titolo perde contro due americani; dopo le due perdite Carmera viene fatto scomparire dalle scene. Lo sport dunque diventa da un lato uno strumento per inquadrare gli italiani, e dall'altro uno strumento per mostrare la forza degli italiani. 16 Il termine totalitarismo nasce proprio per descrivere il fascismo (Amendola, 1923). Sulla base di questo gli storici hanno definito le caratteristiche dei regimi totalitari (controversia tra gli storici: il fascismo è stato un regime totalitario o solo una dittatura?): -. concentrazione monistica del potere (partito/leader). | regimi totalitari temono la pluralità, ritengno che si debba ridurre tutto all'unità: unico partito, unico stato, unico leader. Il Fascismo rientra in questa caratteristica; - militarizzazione del fascismo. Il regime totalitario nasce da partiti armati, che tramite la violenza acquistano consenso e acquistano il potere. Il Fascismo rientra in questa categoria: partito armato (anche se il potere lo ottiene legalmente, ma acquista comunque consenso tramite la violenza); - org.ne capillare delle masse. All'interno del regime totalitario ogni spazio della vita pubblica viene inquadrato in organizzazioni legate al partito. Il Fascismo rientra in questa caratteristica; - sacralizzazione della politica. La nazione viene considerata una sorta di massa di fedeli del culto politico del capo. Il Fascismo rientra in questa caratteristica; - discriminazione dell’estraneo. Discriminazione dell'estraneo rispetto alla comunità dei fedeli: l'estraneo viene considerato come disgregatore della comunità. L'estraneo può essere politico (oppositore politico), razziale (es: ebrei), sociale (es: Kulaki per l'unione sovietica). L'estraneo è una sorta di capro espiatorio da tenere distante dalla comunità. L'estraneo viene anche ucciso. Il fascismo non istituisce la discriminazione razziale nel momento dell'alleanza con Hitler, ma lo fa da molto prima (es: impedire i matrimoni misti che avrebbero impedito la costruzione di una razza italiana pura). Il fatto che altri regimi siano stati caratterizzati da una violenza maggiore non vuol dire che il Fascismo non sia un regime. L'espressione totalitarismo è una categoria, e perchè una dittatura possa essere anche un regime non si devono solo vedere i numeri di morti fatti o quanto il regime abbia avuto successo, ma si deve vedere se rispetta le varie categorie. [: ] 15/02 Dunque, come abbiamo visto, la grande sconfitta della germania alla world war one la colpisce sotto tre dimensioni, tre clausole: - sottrazione di territori. - clausole di tipo militare: si vuole evitare che la Germania torni ad essere una minaccia (abolendo il servizio di leva in Germania - riduzione dell'esercito tedesco di solo 100000 uomini dotati di un armamento leggero, ovvero solo fucili e pistole che generalmente sono armi in dotazione alla polizia - la Germania non ha più diritto a una flotta militare, a una marina da guerra, 17 questo ha anche un valore simbolico perché era stata la marina tedesca a rivaleggiare contro quella inglese e soprattutto perchè i sottomarini tedeschi hanno affondato molte navi americane che portavano rifornimenti di cibo e armi alle truppe dell'intesa, come il caso della Lusitania); clausole di tipo economico (punto più importante): i francesi vogliono essere risarciti dei costi della guerra. Queste clausole durissime saranno una delle ragioni di debolezza del potere che sorge all'indomani della prima guerra mondiale in Germania. Sorge la Repubblica di Weimar a capo del quale c'era un socialista. Il socialismo non era ovviamente ben voluto dal re, ma da comunque il potere a un socialista perché il suo impero sta per cadere: si ritrova insieme a Hindenburg e Ludendorff (due capi dell'esercito) e utilizzano queste espressioni: diamo il potere a Ebert così si mangeranno la minestra che ci hanno preparato (parafrasi: se abbiamo perso la guerra è stato per colpa dei socialisti: li faremo governare perchè la rabbia dei tedeschi si concentri su di loro). | socialisti si trovano in una serie di difficoltà: tra il 5 e il 12 gennaio 1919. Insurrezione spartachista (Spartaco: schiavo e gladiatore dell'antica roma che guidò una rivolta di schiavi contro l'imperatore), ovvero degli spartachisti: questi spartachisti (futuri fondatori del partito comunista tedesco e ex membri del partito socialista, guidati da Karl Liebnecht e Rosa Luxembourg) guidano un'insurrezione che sperano possa rovesciare il potere. La risposta del governo socialista: stroncare il tentativo di rivoluzione nel sangue. Decidono di puntare per la repressione con squadre armate (i corpi franchi, appena tornati dalla guerra); Quattro elementi di debolezza della Repubblica di Weimar: riparazioni di guerra (sanzione economica) e umiliazione internazionale; crisi della Ruhr. La Ruhr era un bacino carbonifero tedesco. A partire dal gennaio del 1923 le forze franco-belghe occupano questa regione, e la occupano per punire la Germania nel ritardo del pagamento di alcune quote delle riparazioni. Si tratta di una umiliazione per la Germania, alla quale il governo non può rispondere (per le clausole militari: non disponeva di un esercito in grado di rispondere). L'unica risposta è la cosiddetta resistenza passiva: invita i cittadini a non prestare lavoro alle fabbriche occupate dagli stranieri, e anzi li invita a sabotare la produzione. In questo periodo di crisi vengono anche uccisi due ministri (il ministro degli esteri e il ministro delle finanza, rispettivamente Rathenau e Erzberger) da fanatici di estrema destra, perché ritengono il governo troppo debole; in questa situazione esplode anche la crisi del 1929. Crisi che sancisce la fine della Repubblica di Weimar. Colpisce in particolare la Germania perché era il paese più legato agli USA: che si erano proposti di prestare alla 20 La conquista del potere assoluto (1934). Avviene tramite due tappe: Notte dei lunghi coltelli (30 giu - 2 lug). Hitler decide di eliminare le SA (Squadre d'Assalto naziste, che dagli anni ‘20 avevano favorito, tramite la violenza, l'ascesa del nazismo - erano l'equivalente delle squadre fasciste in Italia, erano coloro che avevano fatto il lavoro sporco, che avevano guidato le repressioni degli oppositori politici - quando in un film si trasmettevano film pacifisti loro entravano nella sala e picchiavano gli spettatori, così come picchiavano, nelle università, gli studenti e i professori dalle idee politiche non accettabili). Hitler era geloso del successo pubblico dell SA e così decide di eliminarle. Qual è lo strumento che in politica si usa per mettere da parte un avversario politico? Si infanga la persona: nello specifico Hitler inizia a diffondere la voce (non infondata) che il capo delle SA (Ernst Rohm) fosse un omosessuale. Le SA vengono sostituite dalle SS. Quando muore Hindenburg Hitler diventa Fuhrer, ovvero capo della nuova Germania. A partire dall'Agosto del ‘34 Hitler è il capo assoluto della germania. Diventa il Fuhrerprinzip (principio del capo): Hitler non è più solo il capo assoluto, ma è anche colui che indica cosa sia il bello per gli artisti e il giusto per i giuristi: si dice che in Germania in quel periodo si viva in un doppio stato: esistevano due sistemi giuridici: da un lato una costituzione, e dall'altro la volontà del Fuhrer (la volontà del Fuhrer era essa stessa legge). La politica antisemita del regime. Politica che si sviluppa sotto tre aspetti: Legale: con le leggi di Norimberga (1935). Sanciscono una discriminazione degli ebrei che risiedevano in Germania (non molto numerosi). Il primo provvedimento che viene preso è il divieto di matrimoni misti: gli ebrei si possono sposare solo con altri ebrei (dal matrimonio misto sarebbero nati dei figli bastardi). Sociale. Soprattutto lavorativa (gli ebrei non possono lavorare nel settore pubblico). Questo spinge gli ebrei tedeschi a emigrare, soprattutto verso gli USA. Questo avviene anche in Italia col fascismo: caso di Arpàd Weisz, un allenatore di calcio ebreo (uno dei primi che esportarono a livello calcistico il cosiddetto calcio totale - fa vincere al Milan e al Bologna lo scudetto) che deve fuggire con la propria famiglia in Olanda. Inizia dunque ad allenare in Olanda. Durante la soluzione finale l'allenatore viene portato insieme alla sua famiglia in un campo di concentramento dal quale non faranno più ritorno. Aperta persecuzione: “Notte dei cristalli” (1938). Soluzione finale. Deportazione e assassinio di massa di circa sei milioni di ebrei. 21 Nei dodici anni di potere nazista le aree di dissenso vennero da due ambiti: - attivismo clandestino. In particolare proveniente dai giovani universitari. Come il gruppo della Rosa bianca; - e fronte militare. Siamo già naturalmente nel pieno della guerra. Tattica della terra bruciata sfruttata dai russi. Nella campagna in Russio Hitler si serve degli italiani. Alcuni militari tentano di consigliare a Hitler un cambio di strategia, ma lui non accetta e per questo i militari attuano un attentato alla sua vita, attentato che non va a buon fine. Elementi che facevano sì che molti tedeschi simpatizzassero per il regime nazista: - Ripresa economica. A partire dal ‘32-'33 la crisi economica rallenta non solo in Germania, ma anche in altri paesi (soprattutto grazie al New Deal di Roosevelt). Ma in Germania non importa se è responsabilità di altri, importa il fatto che sotto al regime si sta meglio. Con questo ritrovato benessere si costruiscono autostrade (in Germania ora le autostrade sono gratuite), si ampliano i lavori pubblici e si avvia un processo di riarmo della Germania, che da impulso a molte aziende tedesche. Per cui la ripresa economica è un potente veicolo di consenso al regime fascista; - propaganda. || sistema nazista da vita a una propaganda capillare veicolata tramite i mezzi di comunicazione all'epoca più all'avanguardia (come la radio). Il grande maestro della comunicazione e della propaganda nazista sarà Goebbels (era il capo della propaganda a Berlino sin dagli anni ‘20, prima che il nazismo ottenesse il potere). Goebbels si dimostrerà abile anche grazie alla creazione di miti. Come esempio: il caso di Horst Wessel, giovane militante fascista che, quando il nazismo era ancora all'opposizione, va in un bordello e litiga con un ragazzo che tira fuori una pistola e lo ferisce gravemente: Goebbels prende a pretesto questo avvenimento (che nulla aveva a che fare con la politica) dicendo che il giovane che aveva sparato a Horst Wessel non era simpatizzante nazista. Goebbel fa pubblicare tutti i giorni un bollettino con lo stato di salute di Horst Wessel e quando muore fa sfilare per Berlino 10.000 militari armati. Attorno alla figura di Horst Wessel viene creato un inno che diventerà inno ufficiale del nazismo e, una volta che il nazismo prenderà il potere, diventerà anche l'inno della Germania. Grandi manifestazioni come le Olimpiadi del 1936. Le Olimpiadi erano state assegnate a Berlino prima dell'ascesa del nazismo. Le Olimpiadi dovevano essere apolitiche e per questo venne contestato il fatto che si tenessero a Berlino. Le grandi manifestazioni vengono fatte da Hitler per mostrare le tecnologie avanzate tedesche. Da un punto di vista organizzativo queste olimpiadi si dimostrarono un grande successo. Non ottennero successo però dal punto di vista sportivo: la stella sportiva fu infatti l'afroamericano Jesse Owens. 22 17/02 - politica estera. Politica estera come tema di consenso al regime nazista. Nello specifico gli elementi che contraddistinguono la nuova strategia di politica estera del regime hitleriano (che rompono l'assetto stabilito da Versailles): sin da subito, appena arrivato al potere, Hitler (il Fuhrer, ovvero il Capo) compie quattro tappe: 1. nel 1983 ritira la delegazione tedesca dalla Conferenza di Ginevra (conferenza che voleva ribadire la validità degli assetti geopolitici, ovvero i confini, stabiliti in seguito alla world war two); 2. nel 1933 ritira la Germania dalla Società delle Nazioni; 3. tra il‘34 e il ‘35 troviamo: l'annessione dell'Austria al nuovo impero germanico. L'Italia fascista si oppone a questa annessione, minacciando (attraverso il dispiegamento di una serie di battaglioni lungo il confine nord) di attaccare la germania, perché trova la sua espansione minacciosa. Hitler fa un passo indietro e questo dimostra che la Germania non è ancora pronta per la guerra; 4. nel 1935 reintroduce la coscrizione (leva) obbligatoria. A questo punto (metà degli anni ‘30) Hitler ha deciso di portare fuori la Germania dall'equilibrio internazionale. Torniamo un attimo all'UNIONE SOVIETICA. Lenin muore all'inizio del 1924 e gli succede Stalin. L'unione sovietica esce nel 1917 dalla guerra. Esce in maniera unilaterale: non concordata con i suoi alleati, ma dialoga direttamente con la Germania (il nemico). A partire dal 1917 l'URSS è un paese isolato e aggredito dalla guerra civile e dalle potenze straniere che la invadono, ed è un paese che si sente isolato, minacciato e si estranea, si emargina rispetto agli accordi internazionali stipulati dopo la guerra: l'URSS dichiara da subito di non riconoscersi nel trattato di Versailles. La conseguenza di questo isolamento: l'URSS considera tutti gli altri paesi come paesi nemici: l'URSS, in quanto unico paese comunista, considera tutti gli altri paesi in Europa e sugli altri continenti come potenziali minacce al proprio regime. Significa che per l'URSS non fa differenza un paese democratico da uno nazista o fascista: la Germania nazista o l'Italia fascista non sono più minacciose di Francia o Inghilterra. Questa è la cosiddetta Dottrina del socialfascismo: considerare tutti i paesi e tutti i partiti che non sono comunisti come nemici, alla stessa maniera: noi siamo nemici dei socialisti così come dei fascisti, in quanto traditori della rivoluzione. Dunque non si fa distinzione né tra paesi ne tra fascisti: l'URSS è amica solo dei partiti comunisti degli altri paesi. La conseguenza della Dottrina del social fascismo per i partiti comunisti di tutta Europa: vengono isolati, e, vista dall'altra prospettiva, si isolano. Questo significa non allearsi mai con gli altri partiti e perdere tutte le elezioni. 25 Guerra civile spagnola come anticipazione della Il GM: - La guerra civile spagnola prefigura gli schieramenti della seconda guerra mondiale; - la guerra civile spagnola anticipa il carettere di guerra ideologica della seconda guerra mondiale. Una guerra non più solo fatta per interessi nazionali, ma anche per via di visioni differenti della società: regimi fondati sulla discriminazione delle minoranze VS le gnadi democrazie; - la guerra civile spagnola anticipa la seconda guerra mondiale anche da un punto di vista militare. Si sperimentano diverse armi e strategie di guerra. 22/02 La seconda guerra mondiale si avvicina a grandi passi mentre la guerra civile spagnola è combattuta. Nello specifico Hitler comincia ad attuare una serie di rivendicazioni, in particolare rivendicazioni territoriali: rivendicazione della Cecoslovacchia. Il pretesto furono le supposte privazioni sofferte dalla popolazione tedesca residente nelle regioni di confine nel nord e nell'ovest della Cecoslovacchia, conosciute collettivamente come "tedeschi dei Sudeti". Alla conferenza per decidere di questa rivendicazione partecipano: Inghilterra con Neville Chamberlain, Francia con Edouard Daladier, Italia con Benito Mussolini e Germania con Adolf Hitler. L'assenza più clamorosa è quella della Cecoslovacchia: si decide dello scorporo di quella regione senza che questa sia presente. In più la conferenza si tiene a Monaco (regione tedesca dove era nato il nazzismo, e quindi cara a Hitler): accordi di Monaco (1938). Tutti i paesi concedono la regione senza nemmeno discutere, quando almeno Inghilterra e Francia avrebbero dovuto alzare la voce. Ancora una volta Francia e Inghilterra si trattengono perchè pensano che così avrebbero evitato la guerra (lo slogan inglese era: “Pace, così eviteremo la guerra"). Charles De Gaulle, generale francese che si scaglia contro l'accordo. De Gaulle diceva anche che la linea di Maginot, che i francesi stavano preparando, non sarebbe servita a niente perchè le future guerre si sarebbero combattute con i carri armati e con gli aerei. Altro oppositore: Winston Churchill per l'Inghilterra (come De Gaulle facente parte del partito conservatore). Churchill si scaglia contro lo stesso leader del suo partito (Chamberlain), dicendo che quello che avevano fatto non era servito a niente: “Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra”. Non è un caso che quando l'Inghilterra verrà attaccata Churchill verrà richiamato al potere, e in questa occasione tiene un famoso discorso dicendo: “Ci aspettano, e ve lo prometto, sangue, sudore e lacrime, ma alla fine vinceremo”. Il paradosso è che nel momento in cui l'Inghilterra vince la guerra grazie a Churchill, alle elezioni successive vince il partito laburista (con Clement Attlee). [ 1 26 Conferenza di Yalta. Oggi viviamo in una stagione di grande interdipendenza, in cui anche un evento sanitario che capita dall'altra parte del mondo ha conseguenze sull'intero pianeta, grazie Churchill, Stalin e Roosvelt. Conseguenze della seconda guerra mondiale: - sconfitta del Nazifascismo. sia sul piano tecnologico (potenza delle tecnologie militari), sia sul piano economico (gli alleati si sono dimostrati più bravi nello sviluppare ed adattare la propria economia alla guerra: industrie che iniziano a produrre armi). Ma la sconfitta nazifascista è soprattutto una sconfitta economica: le due dittature avevano costruito la loro credibilità sul presupposto che le nazioni avessero dovuto avere una guida unica e che la democrazia (e la presenza di più partiti) rappresentassero una debolezza. Il grande dubbio riguarda l'Unione Sovietica, che non è una democrazia (infetti con l'Unione Sovietica sarebbero nati presto dei problemi); - crisi definitiva dell'Europa delle potenze. Inghilterra e Francia non sono più il centro del mondo, e soprattutto la Francia avrebbe avuto difficoltà nel capirlo: nella fase della decolonizzazione si renderà conto di non poter controllare le sue colonie. - emergere di due super potenze extra-europee: USA e URSS. Queste due superpotenze sono molto diverse dalle vecchie potenze europee. Principali elementi di differenza: - dimensioni: le due superpotenze hanno le dimensioni di veri e propri continenti, non di un semplice stato - ricchezza di risorse naturali: i due paesi hanno all'interno dei propri confini tutto ciò che serve loro, anche a livello di approvvigionamenti energetico (questo è importante perché Francia e Inghilterra avevano spiegato il loro colonialismo con la scarsità di risorse) - dimensione ideologica: sia URSS che USA vogliono espandere nei vari paesi le loro ideologie: il primo vuole espandere l'idea di stato in cui tutta l'attività economica è nelle mani dello stato (non c'è libera imprenditoria); il secondo vuole espandere un messaggio a livello economico: il messaggio del capitalismo (concorrenza economica: la concorrenza propone ricchezza. Se l'URSS lancia il modello del partito unico, gli USA lanciano il modello dello stato in cui ogni uomo ha diritto a essere rappresentato. Differente è il modello di cittadino che le due superpotenze propongono: per gli USA il self made man (cittadino che lavora per sé) e per l'URSS lo stacanovista (cittadino che si sacrifica per il benessere della società, e non per sé stesso). 27 Nel 1945 Roosevelt (che aveva un buon rapporto con Stalin) muore e gli succede Truman. Rapidamente il rapporto tra USA e URSS si deteriore e quelli che erano stati due alleati diventano nemici. [ 1 Tappe della rottura (tra febbraio e marzo del 1946): - Feb 1946. Discorso di Stalin a Mosca. Primo discorso pubblico di Stalin dalla fine della guerra. Dice che la guerra è colpa delle rivalità dei paesi capitalisti e di conseguenza l'URSS deve tornare ad isolarsi; - marzo 1946. Discorso di Churchill sulla “cortina di ferro”. Churchill, in questo momento, andava in giro per il mondo a tenere conferenze. In una università americana Churchill si scaglia contro l'URSS perché questa non ha ancora ritirato le proprie truppe dall'europa centro-orientale e dice: “non è questa l'Europa per cui abbiamo combattuto”. Diche:" una ‘cortina di ferro' si è sparsa per tutta l'Europa”. - Dottrina del “containment” (truman). George Kennan (diplomatico che lavora presso l'ambasciata americana di Mosca) manda un telegramma molto lungo (“long telegram”) a Truman in cui dice al presidente di stare attento perchè non ci si può fidare di Stalin: Stalin finge di volere la pace, ma, in realtà, l'Unione Sovietica comunista è uguale al vecchio impero zarista, “è un orso” che capisce solo la forza. 1 Gli USA propongono un programma di aiuti all'intera europa (sia quelli sottoposti al programma comunista sia agli altri: paesi a entrambi i lati della cortina di ferro). Programma che prevede l'erogazione ai vari paesi soldi a fondo perduto. Stalin impone ai paesi dell'est europa di non accettare i soldi, presentandosi come un cavallo di Troia. In Italia ci sarà una forte spaccatura relativamente all'accettazione di questi aiuti. Ma in tutta l'Europa occidentale gli aiuti verranno accettati. Conseguenze degli aiuti del Piano Marshall: - Economiche. Consente all'Europa di riprendersi in maniera estremamente rapida e consente all'Europa di conoscere la fase di sviluppo più rapida della sua storia. | paesi occidentali crescono tutti a tassi di crescita del 5/6% all'anno per trent'anni. | giovani stanno meglio dei loro padri: hanno più soldi in tasca, hanno prospettive lavorative migliori. Cambiano i rapporti sociali: la generazione che nasce dopo la guerra sarà la generazione protagoniste del ‘68, perché è una generazione che ha più prospettive di emancipazione, ed è una generazione che non accetta più la gerarchia a livello professionale e 30 sotto controllo occidentale: puntano a conquistare l’intera Corea del Nord. Questo non piace a Mao, che manda 1 milione di uomini, respingendo questo sconfinamento americano. La guerra di Corea dunque non ci dice nulla sui confini: riporta il confine precedente (lungo il 38 parallelo), ma ci dice molto sulle alleanze formatesi: la cine sta dalla parte dei comunisti e contro l'America. Joseph McCarthy. Senatore che inizia ad accrescere la propria popolarità avanzando la tesi di un complotto comunista all'interno dei confini americani: dice: “Americani attenti, i comunisti si stanno infiltrando anche negli USA: nel cinema, nelle istituzioni, ...”. Clima di caccia alle streghe. Ad alcuni protagonisti del mondo del cinema venne impedito di lavorare (con Disney e Chaplin) perché accusati di avere preferenze comuniste. Tra il ‘53 e ‘54 muore Stalin e questa caccia alle streghe si “sgonfia”. La fine del maccartismo (1953-54). - la meditazione dei processi: non piace che personalità di spicco nello spettacolo vengano accusate. - Le accusa ai vertici dell'esercito: Eisenhower non gradisce che vengano accusati dei suoi compagni e decide di sbarazzarsi di McCarthy. E sottolinea come M avesse cercato di ottenere raccomandazioni per non servire nell'esercito o come ne avesse usate molte per non far servire nell'esercito suoi amici personali: accuse infamanti per una persona che aveva costruito la propria credibilità sul patriottismo. - M viene infangati, ma l'elemento decisivo che chiude il maccartismo è la morte di Stalin: marzo del 1953. Il successore di Stalin aprirà a un ammorbidimento nei confronti dei paesi del blocco comunista. 24/02 All'indomani della morte di Stalin. Si apre una troika dalla quale emerge Nikita Khrushchev, che si mostra da subito più tollerante nei confronti degli oppositori politici. Ma per la vera e propria svolta nei confronti del suo predecessore si dovrà aspettare sino al XX Congresso del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica), nel 1956. Congresso a cui partecipano i delegati rappresentanti di 56 partiti comunisti provenienti da tutto il mondo. Questo congresso si tiene in due tappe: 1. Fase pubblica, che inizia il 14 febbraio: K porta avanti l'idea della coesistenza pacifica. Se Stalin diceva :"Non ci si può fidare dell'occidente, il capitalismo è la causa dei conflitti”, K spronava alla coesistenza con il capitalismo. 31 2. Nella notte tra il 24 e il 25 febbraio si apre la fase segreta: K parla davanti a una platea di soli delegati comunisti delegati da Stalin. Qui K demolisce il mito di Stalin, su tre punti principali: - Stalin non è stato un grande, ma un mitomane: denuncia del culto della personalità. E K legge il testamento di Lenin tenuto nascosto fino a quel momento, e in questo testamento c'era scritto che Stalin era una persona inadatta al potere e stupida. - _K prende distanza dalle “purghe”: eliminazione fisica dei nemici politici, dei vertici dell'esercito, dei leader sindacali, di intere classi sociali. - Attacco al mito di “Stalin grande condottiero”. E dice che Stalin aveva fatto un errore a fidarsi di Hitler, perchè Hitler tradisce un patto fatto con Stalin e invade la Russia. Dunque K rimprovera a Stalin di essersi fatto trovare impreparato all'invasione e dichiara che le morti russe siano da imputare a lui. Ciò che si è detto al congresso circolò (anche la parte segreta). E per il mondo comunista fu uno shock. Fu uno shock soprattutto per i paesi dell'Europa centro-orientale (dalla Romania, Ungheria, Romania, Bulgaria, Polonia, ...), perché era stato Stalin a mettere al comando, in quei paesi, le persone che erano al comando anche in quel momento. E l'opinione pubblica dei paesi si pone delle questioni. A partire dalla primavere del ‘56 scoppiano le prime ribellioni nei paesi del blocco comunista. In particolare in Polonia e in Ungheria, dove sono soprattutti i giovani che protestano e chiedono due cose: togliere il capo del governo messo da Stalin e maggiori libertà (richieste simili a tutti i paesi che si ribellavano). Queste rivolte che si allargano, e dalla primavera proseguono verso l'estate, avranno esiti molti diversi *. Dunque K dice: “Va bene, è giusto! lo ho detto che Stalin fa schifo e dunque non è giusto che voi abbiate a governarvi un ‘piccolo Stalin'”. In Polonia viene promossa la figura di Gomulka e in Ungheria quella di Nagy. Due che erano stati incarcerati da Stalin come oppositori politici. * K concede diverse libertà decisionali. E se G si accontenta di alcune libertà, N in Ungheria si fa condizionare dall estremismo e chiede che l'Ungheria diventi un paese neutrale e che esca dal Patto di Varsavia. In Ungheria partono così manifestazioni violente e K cerca di far capire subito quali sono le libertà che non si possono ottenere. Manda dunque i carri armati del Patto di Varsavia e fece molti morti. Alla fine Nagy verrà ucciso. Conseguenze: Le due superpotenze si riconoscono e riconoscono un diritto reciproco a dominare una parte del mondo. Evento simbolico: K e la moglie si recano negli USA e attraversano le varie città americane. 32 L'URSS, partire dal ‘59, iniziò ad avere frizioni con la Cina di Mao che non accettava la convivenza pacifica con l'occidente. E anche gli USA ebbero problemi con il “blocco di mondo” che controllavano, precisamente con Cuba. A Cuba un movimento rivoluzionario che esisteva da anni prende il potere: RIVOLUZIONE CUBANA. Fidel Castro arriva a conquistare la capitale L'Avana. Fidel Castro aveva studiato dai Gesuiti ed era di idee riformiste mosse da un forte nazionalismo. Voleva rendere indipendente Cuba dai potentati economici che la controllavano. Fidel Castro non era un comunista: nel momento in cui Castro caccia la dittatura precedente (Cugenzio, dittatore al soldo degli americani) mantiene rapporti cordiali con gli USA. Castro viene ricevuto da Nixon. Il problema sarà la svolta socialista di Castro. In seguito al patto in cui Castro decide di nazionalizzare la principale fonte di ricchezza dell’isola, ovvero la canna da zucchero (commercio precedentemente gestito da una compagnia americana), gli americani minacciano Castro, e per fargli capire che non stanno scherzando lanciano un embargo economico (sorta di isolamento economico: non commerciamo più con te). Fu un embargo particolarmente duro. Castro chiede dunque aiuto all'URSS, che compra la canna da zucchero due volte tanto rispetto a ciò che gliela pagavano gli USA. In cambio i sovietici chiesero che Cuba diventasse un paese comunista. Parte di Kennedy da fare sul libro perchè non avevo voglia di prendere appunti. Riemergere delle tensioni tra USA e URSS (1961-62). Conseguenze: - Costruzione del Muro di Berlino (1961). Serviva soprattutto a fermare l'esodo di cittadini della zona est alla zona ovest: il fatto che i cittadini dell'est volessero andare a ovest era controproducente per la propaganda comunista. - Sbarco alla Baia dei Porci (1961). La CIA arma gli esuli anticastristi, li fa sbarcare alla Baia dei Porci, e vuole che diano il via ad una rivoluzione che coinvolga tutti i cubani, ma questo non succede (smacco per il governo americano e per il presidente americano). - Nell'autunno del 1962 si ha la crisi del “missili”. Alcuni aerei spia americani si accorgono che navi sovietiche stanno portando a Cuba degli arsenali nucleari e questo scatena una crisi tra USA e URSS. Kennedy minaccia una rappresaglia nucleare. Attua un blocco navale attorno a Cuba. Si è sull'orlo della terza guerra mondiale. La crisi si sgonfia sulla base di un accordo che prevede che l'URSS rinunci a mettere le basi missilistiche a Cuba e in cambio gli USA si impegnino a non cercare più di rovesciare militarmente il regime cubano. 35 ragionano secondo una logica di amico/nemico. Sta nascendo qualcosa di altro. Quel qualcosa di altro sarà chiaro nella guerra in Afghanistan. In Afghanistan c'era un governo comunista e scoppia una rivolta di estremisti islamici. l'URSS interviene contro questa ribellione. A riprova che gli USA non stanno capendo ciò che sta succedendo c'è il fatto che aiutino i ribelli afgani (i talebani). Alla fine degli anni ‘70 la logica binaria salta. 02/03 Il dialogo tra Gorbaciov e Reagan. Reagan è stata una figura politica molto amata negli USA. In più Reagan rilancia l'economia e l'immagine americana nel mondo. Reagan ha un ruolo fondamentale per la fine della guerra fredda. Ma... L'amministrazione Reagan è stata quella che ha scavato il debito pubblico maggiore che ha portato gli USA ad essere, in quel periodo, il paese più indebitato del mondo. In più, nel corso del primo mandato, l'amministrazione Reagan ha sostenuto movimenti e regimi dittatoriali in varie parti del mondo: un caso emblematico è il fatto di aver sostenuto i talebani. Nel 1989 si conclude la guerra fredda. E si conclude con la vittoria dell'America e del suo modello e con la sconfitta dell'URSS e del comunismo. Questa chiusura avviene tramite tre tappe: 1. Elezioni in Polonia. Nella primavera del 1989 Gorbaciov autorizza libere elezioni. In particolare vediamo che il partito principale che trionferà alle elezioni è Solidarnosc (Movimento) guidato da Lech Walesa.Questo partito forma il primo governo non comunista nell'Europa orientale dopo quarant'anni. Quando il primo paese ad avere un membro non comunista al governo era stata la Cecoslovacchia. 2. Cosa simile succede con /a liberazione in Ungheria. Viene autorizzata la formazione di gruppi di opposizione al governo comunista e il parlamento inizia ad ospitare anche gruppi di altri partiti. Nello specifico, tra la primavera e l'estate del 1989, si ha una divisione in due del blocco comunista: da una parte ci sono i paesi che stanno seguendo la svolta promossa da Gorbaciov (Polonia, Ungheria e Unione Sovietica), dall'altra ci sono paesi che non accettano la svolta (Romania con Ceausescu, il quale verrà poi ucciso per la sua chiusura alle innovazioni, Bulgaria e Germania est). La svolta arriva nell'agosto dell'89 quando l'Ungheria decide di aprire le proprie frontiere con l'Austria: rappresentava la fine della Cortina di Ferro. A partire dall'estate del 1989 si assiste a una emigrazione di massa dall'est della Germania all'oveste questa immigrazione di massa sostenuta dall'URSS mette alle strette anche i 36 governi più autoritari, ovvero quelli che non avevano voluto la svolta, in particolare quello della Germania est, che vede tutti i suoi cittadini andare verso la Germania ovest. 3. Questa migrazione di massa rende inutile l'esistenza del muro di Berlino, e si ha così l'abbattimento del muro di Berlino, in una sorta di accelerazione della storia che avrebbe portato l'anno dopo (1990) alla riunificazione delle due Germanie. Ma veniamo ora al CASO ITALIANO. La ripresa della vita democratica del nostro paese. Le elezioni del 2 giugno 1946 segnano una sorta di spartiacque: - Gliitaliani tornano a votare liberamente e non votavano liberamente dalle elezioni del 1921 (le elezioni del ‘24 già non erano libere). - Prime elezioni alle quali partecipano anche le donne (primo suffragio universale). E gli italiani votano in massa. E questa voglia di votare si manifesta col fatto che sino agli anni ‘70 (per trent'anni dopo la seconda guerra mondiale) l'Italia sarà tra i paesi con l'affluenza alle urne più alta. - Gli italiani si trovano due schede, una è quella relativa al referendum istituzionale che prevedeva che gli italiani decidessero se tenere la monarchia (Italia come regno con la monarchia sabauda) o avere la Repubblica. La maggior parte dei partiti (soprattutto quelli di sinistra) si schierano a favore della repubblica. - La seconda scheda era per le elezioni per l'Assemblea Costituente. Assemblea che avrebbe dovuto scrivere la Costituzione. Per il referendum: l'Italia è divisa sia per il poco scarto tra i voti (Repubblica: 12.718.641 e Monarchia: 10.718.502), sia geograficamente (il sud vota più a favore della monarchia e il nord più a favore della Repubblica). Alle elezioni per l'Assemblea costituente: gli italiani votano per i grandi partiti come Democrazia Cristiana, Partito Comunista e Partito Socialista. Il Partito Socialista e quello Comunista concorrono alleati come Fronte Popolare. | tre partiti uniti iniziano a scrivere la Costituzione insieme. Questa collaborazione si rompe nel momento in cui si attua il Piano Marshall. Questo perché la DC è favorevole agli aiuti e i partiti di sx no. A questo punto le sx vengono escluse dal governo e si decide di andare alle elezioni (elezioni del 1948). A queste elezioni si sarebbe deciso anche a quale schieramento l'Italia avrebbe fatto parte, se quello occidentale o comunista. 03/03 Socialisti e comunisti vogliono correre dietro l'immagine di Garibaldi per mostrare il loro nazionalismo. | manifesti democristiani erano carichi di sensazionalismo. 37 La propaganda della DC fu vincente e la DC vinse. Vinse anche grazie al sostegno della chiesa e degli USA: 40 milioni di lettere vennero date alle famiglie degli italo americani, quindi trapiantati negli USA, da mandare alle loro famiglie italiane alla vigilia del voto: queste famiglie italiane sostentavano grazie ai soldi che venivano mandati loro dagli USA, dunque erano quasi costrette a votare per quello che dicevano i loro parenti in America. L'URSS sostiene la campagna del partito comunista. La DC ebbe una vittoria schiacciante: se due anni prima la DC da sola aveva preso il 35% dei voti, mentre i socialisti e i comunisti insieme il 38% dei voti, a queste nuove elezioni la DC ottenne il 48,5%, mentre socialisti e comunisti uniti solo il 31%. A partire da questo momento la Democrazia Cristiana sarebbe rimasta il partito centrale di italiano fino alla fine della prima repubblica, ovvero fino all'inizio degli anni ‘90. Questo periodo prende il nome di fase del centrismo. La vittoria della DC prende subito una serie di provvedimenti, di misure. CONNESSIONE PERSA. (adesione alla nato e progetto europeo al via) - L'Italia vede frenare il fenomeno dell'immigrazione all'estero dagli anni ‘60, inizia invece una immigrazione interna al nostro paese. - Si ha un miracolo economico. Anche la donna inizia a perdere meno tempo nel lavoro grazie agli elettrodomestici e dunque inizia a lavorare e a guadagnare e a ottenere pari dignità con gli uomini. Anche i giovani ottengono maggiore autonomia e iniziano a parlare da pari con i loro padri: la generazione dei baby boomer (ovvero quella generazione nata nel miracolo economico) non accetta più la rigida gerarchia imposta loro perché sa di avere più possibilità dei loro padri. Il movimento del ‘68. - Questo movimento è planetario: va dal Messico (dove nel ‘68 si terranno le Olimpiadi e i giovani dicevano che non volevano le Olimpiadi, ma volevano la rivoluzione e questi giovani verranno massacrati dalla polizia) al'URSS, all'Italia. - Il movimento attraversa forme diverse nei vari paesi, ma ha un tratto distintivo: i protagonisti sono tutti ragazzi: il ‘68 è prima di tutto una rivoluzione generazionale: i giovani rivendicano i propri diritti: emblematico è lo slogan lanciato da Jerry Rubin: “Non fidarti mai di qualcuno che ha più di trent'anni”. - Il movimento si scaglia soprattutto su due temi: 1. Antimperialismo. Sia americano che sovietico: il movimento non si rivede in un partito. 2. Antiautoritarismo. Autoritarismo che vigeva nelle scuole, nelle università, nelle aziende e nelle famiglie.
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