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La formazione della classe operaia e la rivoluzione industriale: un'analisi storica - Prof, Appunti di Storia Contemporanea

Una dettagliata analisi storica della formazione della classe operaia durante la rivoluzione industriale, esplorando la teoria della lotta di classe di marx e engels, l'influenza delle idee dominanti, la formazione attiva della classe operaia e gli standard di vita prima e dopo la rivoluzione. Il documento inoltre discute della condotta di guerra della germania, della resistenza alla guerra e della nascita del fascismo francese.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 15/03/2024

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Scarica La formazione della classe operaia e la rivoluzione industriale: un'analisi storica - Prof e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Storia contemporanea 4/10 • Le possibili periodizzazioni. Sono state utilizzate diversamente per definire la storia contemporanea. HOEBS HEL. 900: Il secolo breve. Da la rivoluzione Russa a la caduta del muro di Berlino. C’è chi vede il secolo lungo, per le trasformazioni e concetti. 800 secolo lungo: inizia con la rivoluzione francese e finisce dopo. Dipende da ciò che si studia. C’è un contemporaneo più ampio. Se facciamo fatica a capire le ambizioni scelte e sensibilità delle persone vissute nel medioevo, lo siamo anche con i contemporanei. Tenere conto degli aspetti individuali e collettivi di lungo e corto periodo. Due discontinuità politiche e sociali inizia con la: Rivoluzione Americana, Francese e industriale. I tempi vicini non si può costruire una storia: una cronaca ma non la storia. INVECE NO, C’è una forte spinta nello studio del presente. Alcune delle cose del passato sono in corso, altre concluse (dove è più facile fare un discorso storico) La storiografia nasce col presente (TUCIDITE). Come le cose concluse continuano a scrivere la storia dell’impero roano anche la storia presente viene riscritta anche se non concluesa. Ogni generazione può interpretare o scoprire fonti diverse in modo diverso per rispondere a domande diverse. Non sono controllabili da una sola persona. Giovanni Veri: gli storici più si avvicinano al presente più sono stupidi. Selezionare tra le numerose info per rispondere alle domande. Abbiamo studiosi che studiano cose simili in maniere diverse, domande diverse, prospettive diverse. Mentre la sociologia e politologia guardano come se sono piatte (fotografia, diacronico) lo storico lo fa in maniera sincronica (come un filmato, ha la profondità). Il ruolo di queste scienze non è cambiato. • OGGETTIVITA’ E TENDENZIOSITA’ concetto marchesi (comunista): raccontava che la repubblica e la dittatura pensava mentre la dittatura fascista c’era e la viveva. Uno storico, nel momento fa ricerca, se argomenta e vaglia le fonti in maniera seria, va bene. È onesto non oggettivo e neutrale. L’uso pubblico della storia: l’utilizzo della storia in politica per giustificazione. Riguarda anche politici e stampa. La consapevolezza pubblica su alcuni temi, come per il fascismo. Io devo tenere conto dello stato dell’arte sui temi che dell’opinione pubblica. Non è semplice. Lo snodo del 1989 è fondamentale. Ha cambiato il rapporto con la geografia. La cortina di ferro. Lubiana distava più di Cartagine, per Venezia. Saggio sulla moralità della resistenza. Pavone. LA RIVOLUZIONE abbiamo visto perché i processi rivoluzionari costituiscono una nuova fase storica per la nuove strutture sociali politiche economiche che questa ha portato. Che cos’è una rivoluzione? Alcuni storici di sinistra credono che c’è una presa di distanza dalla parola rivoluzione e la storiografia. La caduta del comunismo ha rivisto la comune di parigi, la francese ecc. 1. è un cambiamento radicale dell’ordinamento politico di uno stato, che viene ottenuto in modo rapido e spesso anche violento; si verifica quando un gruppo sociale o un’intera popolazione, non sentendosi rappresentati dalle istituzioni o ritenendosi vittime di ingiustizie dal punto di vista economico o umano, decidono di rovesciare queste istituzioni e di stabilire un nuovo ordinamento (r. americana, francese; la r. d’ottobre).  2. In senso più ampio, si chiama rivoluzione qualsiasi processo storico, anche non violento e protratto nel tempo, che determini un cambiamento radicale in una società (la r. operata dal cristianesimo; la r. tecnologica della metà del Novecento; la r. cibernetica, la r. industriale). Tante dimensioni e processi storici diversi. A seconda dell’esito cambia nome (insurrezioni, rivolte), marcano la storia contemporanea. La cittadinanza da una appartenenza ma anche una esclusione. La rivoluzione francese e americana fanno nascere il concetto di cittadino moderno. E cittadinanza è sinonimo di uguaglianza. La comunità dei cittadini. Rapporto tra cittadinanza e razionalità. La dichiarazione dell’uomo e del cittadino: determina che i diritti variavano al contesto statuale. (vuole essere universale) 1789 agosto: viene definita una assemblea costituente, in rifiuto del terzo stato di farsi governare. Siamo in un quadro di significato che politicamente parte dalla rivoluzione. 1791: proponeva una dichiarazione per le donne. Storia contemporanea 17/10 chi appartiene o non appartiene a una nazione? Lo dice una cittadinanza. Il tema dell’appartenenza internazionale non è un dato naturale ma un dato che serve per associarsi. Un dato che ha riconosciuto tra 70-90. discorso frequente oggi. Gli storici sottolinea la riflessione storiografica sulla nazione inizia prima della 2 guerra mondiale. Che nazione appartengono l’Alsazia e la Lorena? Esempio da scuola. Che cos’è una nazione? Proporre un culto laico della patria per sopire i conflitti sociali, religiosi nella nazione. Renan fa alcune considerazione. Le nazioni sono invenzioni recenti, dalla caduta dell’Impero romano. È il risultato storco di fatti e convergenti storiche. In alcuni casi sono realizzati da una dinastia, delle province unite o i popoli in spiriti. Per fare una nazione serve una narrazione storica. La Francia è di fatto l’inventrice con la rivoluzione francese. Imitazione da parte di altri paesi. L’imitazione è importante per la diffusione di idee nazionaliste, altri è l’intrusione. Ci sono le razze. Altri dicono che non esistono razze. La lingua non è fondativo della nazione. Neanche la religione è sufficiente per la nazionalità o la vicinanza degli interessi. La geografia è essenziale nella storia, nella costruzione della unità politica. La nazione è un anime e un principio spirituale. La nazione è una grande solidarietà nel quali gli individui hanno sacrificato e sono disposti a sacrificare per stare insieme. George Mosse 18/10 la nazione non è un dato di natura, ma qualcosa di costruito più o meno consapevole. Sono i movimenti nazionali a creare le nazioni. Processo culturale e politico. Nazioni e nazionalismo. L’utilizzo della idea di nazione calcate sulla tradizione cristiana. Generati anche da motivazioni economici che trasformano il modo di produrre e di aggregarsi. Non è solo adesioni razionali, ma emotive. Capire coma la idea della nazione da circoli borghesi alle masse. Forme di politizazzione a persone colte sia analfabete. Il successo di questo discorso politico riesce a sottrarsi. In quell’aren vince chi sa usare gli strumenti. Rete viaria e ferroviaria come importanti per la nazione. L’alfabetizzazione per l’dentificazione. Sistema politico rappresentativo. Esercito di leva. TUTTO QUESTO PER LA NAZIONALIZZAZIONE. Irrigimento dei ruoli di genere lungo l’800. Perchè parte fondante del discorso nazionale. Questi dicorsi si radica diventando di massa. Discendere dalla stessa comunità. Hayez 24/10 il dono-devis Robison Gallagher 1953. il tentativo di divisione e controllo non era solo una divisione simbolica. Era uno status simbol della super potenza. Questo colonialismo è la causa è la neccaessità economica immediata ma poi il problemi. Imperialismo: questione culturale, non solo questione politica. Le culture che legittimano. 1978: Said- Orientalismo. La nostra possibilità per raccontare qualcosa e paragonarlo con qualcosa. Congresso di Berlino 1884. modo per avere un equilibrio europero e avere una spartizione dell’africa. Non compaiono all’improvviso. L’impero tedesco è giovane, molto autoritario. Anni 90 miglioramento della Francia per le zone di influenza e possibilità che l’Italia controlli la Libia. Incapacità di tentere la popolazione all’interno del paese e quidi la colonie racconte dove trovare lavoro. (falso) 1910-→ nacce l’assocaizione nazionalista italiana poi fascismo. Trattati di Losanna: Guerra Italo turca (controllo politico Italia- autorità religiosa Turca). Favore comunque per via del prestigio. Nicola Labanca. Eritrea - Madamato: coppie istituzionalizzata (pratica locale del demoz) compenso contratto uomo-donna sessuale a pagamento. Non da diritti e doveri a entrambi. Cifra x alla famiglia della sposa. Dominio schiavile della donna. Ne riconoscono figlie matrimoni. 30/10 Da una guerra all’altra. La 1° guerra mondiale. Francesco Ferdinando d’Asburgo ucciso da uno studente serbo, Gabillo Princip. Ci racconta del movente nazionale, del movimento terroristico mano nera. Il tema della violenza è fondamentale per capire le trasformazioni del passato, anche la 1° guerra mondiale. La IWW ha cambiato le visione, brutalizzando la politica e portando la insensibilità delle persone, quelle che hanno vissuto le trincee e poi la violenza sulle persone. Morte di massa, una dimensione nuova di uccidere in Europa trasforma la percezione della tecnologia, vita umana e la guerra. Sono morte 13 milioni di persone, il doppio dei morti delle guerre tra 1790 e 1814. Questo assistere alla morte e alla distruzione cambia la visione della vita. Dan Diner: i fatti accaduti nei balcani avevano le caratteristiche di conflitti territoriali legati all’etnia. Il conflitto all’interno dell’Austria ha portato alla sua discgregazione, i vari popoli richiamavano la prpria omogeneità. -vedere lo straniero come nemico a prescindere, si vede quando ne sono spie ne pericolose. Vengono espulsi spesso dai paesi dell’Intesa delimitando lo scontro non tra due eserciti ma tra due nazioni e popoli. L’omogeneità non esiste in natura, soprattutto nei Balcani. Ma le esperienze delle guerre balcaniche (1912-1913) si spostano anche nella 1WW. Le guerre è difficile per caratteristiche specifiche chi o cosa è con o contro di te diventano particolarmente sanguinose. Le divisione avverano in maniera violenta. Non è l’unico tema la “guerra etnica” anche se nasce da la disgregazione di un impero multietnico. Anche le nazioni occidentali ci saranno internati popoli vicini e i beni requisiti. C’è una radicalizzazione e un cambiamento del nazionalismo. Cause • Trasformazioni equilibro politico europeo • gerarchie militari con grande peso • corsa agli armamenti • interessi economici • trasformazione tecnologie armamenti • sviluppo nazionalismo aggressivo. Una scintilla può far scoppiare l’incendio. La disgregazione dell’impero ottomano (guerre balcaniche e guerre italo- turche) era una di questa. Lo scontrare di progetti espansionistici contrastanti. Il dominio dei mari tra Germania-Inghilterra, Sedan con Germania-Francia. Come scoppia e come è diventata in quel modo la guerra? Ci sono coloro che mettono al centro la colpa dello scoppio della guerra alla Germania. La storiografia che guarda solo a se stessa, tra anni 90 e 2000 inizia una maggiore visione per il mondo. In Italia arriva con Mario Isnenghi. È una lettura della guerra che gurada dal rapporto tra intelletuali e guerra. Non una analisi geopolitca o crisi diplomatica. Da il loro ruolo per l’intervento. Progressivamente venga vista positivamente dai borghesi e non preoccupante. Anche come fuoriuscita dall’ordine liberale Italaino. Sono ostili ai parlamento, partiti ecc… e nella guerra trovare un Italia diversa. Da sinistra vengono visti la non piena cittadinanza politica e democrattizzazione, la destra viene visto come svilimento. Corradini, il regno, saluto alla guerra. Paul Fusstell: come cambia la mentalità collettiva e le prospettive della guerra e la realtà. 31/10 la mitragliatrice livella la capacità di uccidere. Cambia i rapporti. Cambia i rapporti con le istituzione perché loro hanno combattuto una guerra. Nella prima fase i tedeschi puntano sulla guerra offensiva. Legate dalla capacità economica e dal numero dei soldati. Ha un cambiamento di mentalità tra colonie colonizzati. Ha degli effetti di mettere in discussione della gerarchia. Se la 1ww possa essere considerata una guerra civile? Guerra europea come guerra civile. Autoritarismo vs democrazia. in guerra si chiede un nazione compatta. Non tutti sono favorevoli. In questi luoghi contesi la violenza è forte: per questo civile, perché popolazioni conniventi riconfigurano ruoli di potere. Andrea Moresini. Se i prigionieri sono combattenti o civili? Dal 1916 maggiore violenza dei prigionieri. Questi comportamenti interprettati come totalizzante e totalitaria. Come motivazioni deboli ha permesso di fare guerra lunghe. Giovanni Giolitti dopo l’omicidio diventa ministro interni. 1900 diventa una svolta per la democratizzazione, tentativo nella “belle epoque” il governo Giolitti favoriscono organizzazioni operaie e delle libertà. Neutralità dello stato nei conflitti. L’allargamento del suffragio universale maschile. Maggiore integrazione delle masse cattoliche nel gioco. No expedit, fino al patto gentilono nel 1919: nasce il partito popolare. È una cultura anti sistema. Il grado di socializzazione politica è più ampia che nell’Italia settentrionale. La questione meridionale. Le due grandi forze sono due forze anti-sistema non integrati del sistema liberale (non solo Italia). La prima internazionale: congresso dei lavoratori (anarchici e socialisti). In Italia il delegato è un mazziniano come i gruppi post risorgimentali si pongono. La Romagna di andrea costa e BENITO mussolini. Si assiste alle associazioni operaie. Le camere del lavoro non distribuite bene. 1895: partito socialista (perché le camere non ovunque) Anna Kursciof e Filippo Turati. I partiti socialisti europei: la seconda inetrnazionale. Prima socializzazione politica: i partiti di massa. I primi rispetto a quelli di destra. Hanno luoghi di ritrovo, fuori dalla politica. I partiti che fungono da modello. 8 ore di lavoro obiettivo. Hanno come orizzonte al pacifismo contro il militarismo. Perché sono i poveri a pagare. LA NASCITA DEL MOVIMENTO CATTOLICO. Alla fine del 1870. intorno quale agenzia politica attirerà le masse. I congressi e cooperative in Lombardia e veneto. Movimento democratico cristiano. Partito socilaista: da uno sciopero generale è una premessa di ricìvoluzione che spaventa i borghesi. Non era possibile ma spaventava. Centinaia di migliaia di iscritti. La scissione dei comunisti nel congresso di livorno del 1906. Avanti: Mussolini in direzione per schierarsi in modo interventista, dopo l’espulsione popolo Italia finanziato dalla Francia. Le elezioni del 1919 è un punto di arrivo che insieme cristiani e socialisti sono la maggioranza e i liberali in crisi. 7/11 controllo del parlamento molto forte di Giolitti: -permette trasformismo -permette patti -corruzione -stato sociale embrionale -doppi standard città-campagne e meridione. Limita i partiti anti sistema. I rivuluzionari criticano la democratizzazzione eil trasformismo dell stato. Si accentuano le critiche a sinistra: pacifiste la destra conservatrice: militarista. La associazione nazionalista Italiana: interventista elitista, avrà un impatto. La guerra di Libia, la settimana rossa. Sono eventi di radicalizzazione che cambiano gli equilibri. Un punto rilevante del pre-guerra. Eccezionalità perché parlamento chiuso, censura e nessuna critica accettata. Stato di guerra. A seconda dell’atteggiamento della guerra, all’autodeterminazione, reprimere le prospettive dell’Italia. I contadini reclamano le terre e riforme. Lo stato interviene in maniera pesante. Sempre più intollerante la classe dirigente sempre meno neutrale, contrario a Giolitti. Questa fase di radicalizzazione a sinistra, il mito della rivoluzione russa. Destra, lo stato autoritario, la censura. Il partito socialista (la frangia riformista vuole accordarsi, quella massimalista no) i popolaro no. Sul terreno, già nella età liberale, si prendono molti municipi. Più rilevante nel 20, nuove amministrative. Toscana e romagna 80- 90 % delle amministrative dei socialisti. L’economia che passa alle municipi passa alle cooperative di operai non alle aziende. Si perde potere reale. Viene percepità come una rivoluzione. L’adunata di san sepolcro. Mussolini passa dal socialismo rivoluzionario all’interventismo. Mussolini propone un programma vicino al socialismo- nazionale, ma il gruppo promuove movimenti anti socialisti. Bruciano il AVANTI. Il discorso alla Scala, impediscono discorsi contro la “vittoria mutilata” quel programma non è socialista nazionale, ma al tacitamento degli avversari. L’occupazione della amministrazioni dove i socialisti vengono eletti, è UN PUNTO DI FORZA. (la violenza è una identità del fascismo) il fascismo ha più successo, dove può attaccare. NazionalFascismo: Luigi Salvatorelli. È la grande ondata di violenze nella Pianura Padana. I fascisti fanno gli interessi agli Agrari. Il fascismo nasce a prescindere. Non sono solo i figli di questi ma anche della piccola borghesia urbana che vuole uscire dalla proletariato. C’è il problema delle minoranze, tenerle insieme con l’autodeterminazione. Non sono sottovalutati. La società delle nazioni. Sono tutte complicate per le tensioni. La polonia è evidente la difficolta per l’omogeneità. Altri vogliono costruire un omogeneità altri un commonwealth multi- etnico. Incentivi alle minoranze a chi voleva andarsene. Per la creazione, come la polonia, si fa un trattato. Ci sono milioni di tedeschi e la germania si fa punto di riferimento per la difesa delle minoranze. Valgono per i vinti e non per i vincitori. I trattati per le minoranze son un umiliazione. È più facile con l’omogeneità, non ci sono tensioni etniche il giappone propone l’ugualianza etnica. Rifiutata. La tutela in quanto gruppi e non individui è un problema che UN risolverà non senza problemi. SUCCESSI SDN.1921 (Il trattato delle minoranze è male.) Isole Aland si trova una soluzione. Hanno una autonomia amministrativa che appartirne alla Filandia ma con la cultura legata alla svezia. Le alternative al trattato delle minoranze: genocidio: i turchi contro l’Armenia. Uccide un milione e 300 mila. Scambio di popolazioni: tra il 1922 – 23 si scambaino 1 200 000 greci e 500 000 turchi. I greci sono ortodosse hanno sempre vissuto in turchia i turchi sono musulmani che hanno sempre vissuto in gracia. Per i governi, non solo autoritari, avere una nazione omogenea senza minoranze soprattutto ai confini è importante per la legittimità. La politica è riempire il territorio di potere. Trattato di Sebrès 1920 Losanna 1923. tra gli aggravanti ci sono un sacco di apolidi. La chiusura delle frontiere verso gli US. Cosa che non permette di risolvere il problema. TEMI FONDAMENTALI PER IL FASCISMO ANNI 20: -l’italianizzazione forzata -la repressione di culture e minoranze. Delle 31 condanne a morte 26 sono contro croati o sloveni. La costruzioe di confinoi. Un ‘attenzione del regimi ai confini per legittimità. Le minoranze non hanno appiglio. Il regime si consolida e si forma il regime. Ha fatto fatica a capire il razzismo del fascismo e la repressione. Prima la repressione degli italiano che in Libia. 13/11 nasce con uno squilibrio economico americano. Non aderiscono al gioco politico europeo (società delle nazioni). Il fatto che l’intervento del 24-29, è che la crisi non si ferma in America ma anche in America latina e Europa. Questa crisi dei governi liberali degli anni 20. diventa particolarmente deflagrante nella crisi del 29. la crisi ha conseguenze rilevanti: sia sulla forma di governo e sul modo in cui si pensa la democrazia. Il new deal di Roosvelt, è una risposta contraria a il liberalismo. Anche i governi autoritari rispondono. Pensare una democrazia liberale ma solida. Questa gestione dell’economia dei nazioalisti e rapporti tra stato e socetà e istituzioni politiche. Una crisi delle opinioni pubbliche che si sposa con la lentezza dei governi liberali. Rende più appetibile gli autoritarismi. In qualche modo la crisi del 29 rende chiaro impossibile di tornare indietro alla gestione dell’economia. Da una parte un capitalismo social-democratico, marxismo e fascismo. Quelli messi meglio i 2 regimi. Processo di riarmo, come risponde la Germania, torna la piena occupazione. Il fascismo Italiano sembra dare una risposta positiva, il regime a partito e sindacato unico impedisce il conflitto sociale, le rivolte degli altri stati non sono possibili in Italia. Lo sviluppo dell’economia autarchica. Quando nel 1932, il fascismo sembra di successo contro il liberalismo. La conciliazione dei patti lateranensi sono del 29, rinnovato accordo dell’ecclesiastici. La macchina repressiva agisce e costruito. MVSN, censure, associazione di massa. Meccanisi repressione e consenso a pieno regime. come una serie di intellettuali anti-fascisti scende a patti profondi con questi regimi. 13/11 La formazione della classe operaia. Classe: il termine. Utilizzato per analizzare l’economia. Già nel 1800. come classifichi, si rifà a classificazione. Lo facciamo ancora oggi. Ceto e classe per classificare. Non è andato in disuso e ancora classifichiamo. Fisiocratico: Le “classi sociali” nel pensiero fisiocratico • classi produttive e improduttive, con attenzione al lavoro • opposizione fra gruppi sociali (aristocratici, classe improduttiva) • Modo in cui si pensa la classe • Per Quesnay la classe è vicina agli “ordini” di antico regime • Immobilità delle classi (ordini chiusi) • Ordine statutario / ordine economico • Per Smith, Ricardo e l’economia classica • Funzione dell’attività economica, non c’è aspetto giuridico (cambiamento importante) Le classi sono statiche, ordini chiusi, con vincoli sull’ordine statutario e la prodittività. Passaggio di società per status alla società per contratto. La attività economica non è legato allo status ma è legato alla tua occupazione. Il cambiamento avviene nel 1800 (30-60). la teoria della lotta di classe di Maex e Engels. «La storia di ogni società sinora esistita è storia di lotte di classi» (Marx-Engels, Manifesto, p. 55) • Tema centrale: proprietà e mezzi di produzione; rapporti di produzione e rapporti sociali • Classi e fasi di sviluppo storico della produzioni; lotta di classe e dittatura del proletariato; soppressione e società senza classi • Il ruolo della borghesia • Rivoluzione vs. tradizione; creazione di nuove forze produttive; sviluppo del proletariato • «il proletariato attraversa diversi gradi di evoluzione. La sua lotta contro la borghesia comincia colla sua esistenza» (p. 68) quello di Marx e Engels viene concepito in parallelo. La storia è una storia di lotta di classe. Le classi si identificano per il possesso o meno dei mezzi di produzione. Ci sono Borghesi e Proletari. Gli individui hanno rapporti sociali e di produzione. Secondo questa teoria, alle classi si associa un cambiamento e fasi storica. Al feudalesimo si lega la servitù della gleba, al capitalismo si lega il salariato e il sistema di fabbrica. Il sistema schiavile si lega la schiavitù e pantagione. Secondo Marx è fondamentale il cambiamento. I mercanti hanno distrutto il feudalesimo, i proletari quello capitalista. Marx è il ruolo della borghesia, fa crollare il feudalesimo, la borghesia cerca sempre di cambiare i mezzi di produzione e abbassare il costo della manodopera. Non ci sapebbe proletariato senza borghesia, fondamentale per la rivoluzione. Il vero proletariato inizia con la borghesia industriale. «Dapprima i lottano i singoli operai ad uno ad uno, poi gli operai di una fabbrica, indi quelli di una determinata categoria in un dato luogo contro il singolo borghese che li sfrutta direttamente» • (Marx-Engels, Manifesto, p. 68) • «In questo stadio gli operai formano una massa dispersa … e sparpagliata dalla concorrenza» • «Ma con lo sviluppo dell’industria il proletariato non cresce soltanto in numero… si addensa in grandi masse, la sua forza va crescendo… e con la forza la coscienza di essa» • I crescenti mezzi di comunicazione collegano le lotte … «ma ogni lotta di classe è lotta politica» (Marx-Engels, p. 70) • «Che cos’altro dimostra la storia delle idee, se non che la produzione spirituale si trasforma insieme con quella materiale? Le idee dominanti di un’epoca furono sempre soltanto le idee della classe dominante» (p. 85) • Una visione troppo oggettiva e meccanicista… (fabbrica, rapporto produzione, interessi, lotta politica, idee politiche) il tema delle idee: le idee dominanti sono solo quelle dei dominanti per dominare quell’economia e nazione ecc… Poteva creare corpi docili da poter impiegare nelle fabbriche. Che cosa fa ? La classe operaia non nasce nelle fabbriche • La continuità del passato nella genesi della classe operaia • Lavoratori a domicilio e artigiani qualificati • Le condizioni operaie non migliorarono con la Rivoluzione industriale • L’aumento di sfruttamento • Il fatto che “le più aspre tensioni dell’epoca vertevano su problemi di cui le serie statistiche sul costo della vita non danno alcuna idea” • Lo scontro fra due visioni opposte del mondo e della società • Il processo storico messo in atto dalla Rivoluzione industriale non fu inevitabile • Sono inevitabili “solo per chi accetti l’ideologia dominante” guardate che qualcosa non funziona: l classe operaia non nasce dalle fabbriche e non spunta. Si porta dietro le eredità dal passato. Il tessitore a domicilio è diverso da uno di un altra regione. Le stesse manifatture portarono all’interno delle fabbriche di continuità e resistenza. Si forma grazie a cosa si porta dietro. Conservatorismo sociale, fierezza sociale. LE CONDIZIONE OPERAIE NON MIGLIORANO. Il livello di sfruttamento aumentò e perché se noi guardiamo le statistiche di salario costo vita ecc… non sono poste le ansie e stress che i lavoratori hanno. Sentivano l’introduzione di nuovi prodotti come un passo indietro. Non possiamo giustificare e cancellare una delle due visioni solo perché una è sconfitta. La RI non fu inevitabile, capiamo perché. Nessun processo è inivitabile almeno che non sia accettato. I temi al centro del dibattito sulla classe • Coscienza di classe  • Non da un modo di produzione, ma una formazione sociale e culturale • I luoghi del conflitto sociale • Non solo fabbrica né luoghi di produzione • Il luddismo • Gli anni ‘80, la critica post-strutturalista e l’utilizzo del concetto di classe I tessitori a mano o artigiano che non era una piccola borghesia ma forma la classe. I luoghi del conflitto sociale. Hanno identificato il luogo come quello di lavoro (fabbrica). Ma non solo li, bisogna vedere altri luoghi di conflitto. Bisogna guardare il mercato, il ruolo del consumatore, donna, il ruolo della salute. Anche esterni alla fabbrica. LUDDISMO: non è un movimento tradizionalista consevatore di protesta. È la modalità con cui gli individui vedono l’economia e società diverso dal padrone. Oggi è soprattutto un ambito che si è mantenuto. CLASS-ACTION per i consumatori. “Certo che c’è guerra di classe, ma è la mia classe, la classe ricca che la sta conducendo, e noi la stiamo vincendo” • Warren Buffet, 26 novembre 2006 - New York Times • Di fatto negli ultimi vent’anni è stata combattuta una guerra di classe, e la mia classe l’ha vinta … Se c’è guerra di classe, l’hanno vinta i ricchi” • Warren Buffet, 2011 al Washington Post Gli standard di vita (living standard) prima e dopo la Rivoluzione industriale Il dibattito sugli standard di vita Gli effetti della rivoluzione industriale sugli standard di vita • Un tema aperto fin da Engels • Ottimisti vs pessimisti (vedi Taylor 1975) • Approcci quantitativi/qualitativi o economici/socio-culturali • Come misurare gli standard di vita? • Salari reali, redditi familiari, “benessere”, aspettativa di vita, beni consumati… • Esperienze reali della vita umana (Thompson 1963, p. 351) • Teoria della “high-wage economy” (Allen 2009) • Salari alti post-1348 e spinta all’innovazione capital intensive alla metà degli anni 50: ottimisti e pessimisti. Molti hanno utilizzato diversi materiali storici, da altri i dati sui pressi e salari. Da altri con approccio qualitativo quello che le statistiche non dicono. Standard di vita: tanti dati salari reali, prezzi, benessere, aspettativa di vita, consumazione. Esperienze reali della vita umana. Teoria della economia dei alti salari: dopo la peste nera la popolazione torna ad aumentare e i salari a diminuire. In inghilterra i meccanismi legati al livello matrimoniale. Si tiene basso il livello demgrafico e di fertilità. Cosi i salari erano alti. Erano più portati per creare innovazione (labour daving e capital intensive) COSI DA RISPARMIARE, IN ALTRE NAZIONE NO perché piene di persone. fino al 1820 le persone stavano bene dopo la peste, il miglioramento avviene nella 2 riv ind. Non da subito. Come studiare gli standard di vita? (parte 2)  Inchieste sulle classi lavoratrici  • Davies e Eden (1790s) • Report del parlamento (1833-1843) • Studi e ricerche individuali (1825-1852) • Oggetto: reddito, composizione famiglia, spese settimanali, destinazione • Autobiografie • Burnett, Vincent and Mayall (eds.), The Autobiography of the Working Class…, Brighton, 1984) • Humphries, Childhood and Child Labour • Griffin, Liberty’s Dawn gli inglesi scrivevano. Standard di vita e differenze regionali e familiari Domande • Quale parte del reddito è speso in cibo? E in pane?  •  Fra 1790 e 1850 cambia poco • Circa il 75% è speso in cibo; di cui 62%-71% in pane (quindi circa il 55% del totale è speso in pane) • Cambia però a livello di lavoratori • Agricoli -> 75% in cibo • Minatori -> 58% in cibo, di cui solo 40% in pane (25% del totale) • Operai in fabbrica -> 60%, di cui 36% di pane (23% del totale) • Cambia anche il reddito familiare • Agricoli -> 11s 6d. • Minatori -> 29s • Operai in fabbrica -> 33s.  • Elementi: età al lavoro dei bambini e redditi aggiuntivi 55-75% viene speso in cibo, più della metà in pane fino a oltre la metà dell’inizio dell 2 RI gli agricoltori il 75 in cibo Minatori il 58 operai: 60 % cibo 23% in pane cambia il reddito familiare. Il fatto che possono mandare i bambini a lavorare e redditi aggiunti in base al lavoro che facevano. Standard di vita e … come viene speso il reddito? • Ruolo delle autobiografie • Fra chi c’è fame, quando e perché ?  • Confermano le inchieste • Agricoli -> 42% • Industriali e miniere -> 18% • Cottage industry (46%) e non-meccanizzati (31%) • Quando manca il cibo? • Mondo rurale: Principalmente in età infantile, poi giovanile; meno in età adulta • Mondo urbano: a tutte le età • Perché manca il cibo • Mondo rurale: 1) bassi redditi e shock economici esterni; 2) morte del padre • Mondo urbano: difficoltà di trasformare il male earning in cibo per la famiglia • Incarcerazione, ubriachezza, abbandono Il regime fasciste interviene con truppe ed equipaggiamento. La germania anche con uomini e bombardamenti. Con la Spagna che c’è uno sviluppo dei bombardamenti. Guernica. Carlo Rosselli: Oggi in Spagna, Domani in Italia. La guerra civila vinta dai nazionalisti dovuto alla preparazione militare, equipaggiamento e truppe. Luogo di rifrazione di ciò che accadrà in Europa. Immaginario rilevante. 36-39 sono qui che si formano le resistenze europee. Silvio Trentin. La guerra, in Italia, è all’ordine del giorno la preparzione. L’Italia arriva impreparata per fare una guerra immediata, con un consenso basso. Potrebbe indurci sulla partecipazione. Se la WW2 era l’obiettivo finale, per 20 anni non sono riusciti a trasformare gli Italiani. Le gerarchie fasciste, le gerarchie militari e monarchia. L’Italia entra nel giugno 1940. il mondo militare è stato coltivato dal regime che poi ha tradito. Tra il 1940- 43 non ha impedito le scelte di Mussolini. Le scelte che il singolo cittadino non sono quelle dei generali. I bombardamenti, sono un’arma fondamentale. Ci racconta l’opinione pubblica e le elitè. Renderlo possibile, gli inglesi hanno accettato che lo stato potesse prendersi cura a maggiore tassazione. Cambia il rapporto tra individuo e società, i bombardamenti non sono una perdita di consenso. 15/11 ciao ciao!!!! la Germania nazista è percepita come un attore che riesce a risolvere i problemi che le democrazie liberali non riescono ad avere in maniera rapida. Questo interesse e bene capirlo. Il successo della Germania permise il creare rapporti con regimi collaborazionisti. Vichy: maresciallo Petain. Quello che succede non è esclusivamente alla sopravvivenza di Francia ma crede nel fascismo. Fanno proprie le politiche naziste. De Gaulle e la resistenza permise la Francia di lavarsene le mani, di dissociarsi. Paxton (1980). non è immune la Francia al fascismo. Ci vuole un po’ a capirlo. Sternhell (storico israliano e francese) scrive della nascita del fascismo francese prima di quello italiano nel fine 800 inizio 900. la condotta di guerra della Germania crea una resistenza. Fa passare un’Europa che crede il nazismo sia accettabile a distanziarsi, lo pensa sulle cose non sull’ideologia. La gestione economica della Germania impone all’Europa diversa da occidente e oriente. Già nel 42 l’Italia vede che questo tipo di ordine sta creando un dissenso. Nel corso degli anni 30 degli stati iper-nazionalisti pensano un ordine Europeo. La guerra alla Russia riesce a consolidare l’opinione pubblica e i regimi fascisti e nazisti. La WW2 è un grande buco sulla nostra coscienza. È persa, protagonista di crimini di guerra mai riconosciuti o oggetto di processi né andata a giudizio. Prodotto una difficoltà. Studi recenti come tra le ragioni. UNA GUERRA CIVILE Saggio sulla moralità della resistenza: era una guerra ideologica, di liberazione, di cambiamento, e civile. Mette la scelta. L’esperienza della guerra in Russia e Balcani. Sia uno dei motori per il passaggio dal fascismo all’antifascismo. Quell’esperienza e il cercare di espiare i crimini ha portato poi di scegliere di combattere alla liberazione. Non sono mancati episodi che le gerarchie fasciste ammazzavano troppe persone. Anche per l’assenza di processi non è mai entrata nella coscienza pubblica. 26 gennaio battaglia di Nikolaiewa. La Germania, Tommaso Speccher lei ha preso la mia domanda in maniera generale, prendendo tutta l’est europa in quanto un po tutta collaborazionista. Io ero interessato a Dimitrescu. Non hs cspiito. o non lo sa e voleva darmi comunque una domanda. Porta rapidamente allo sbarco e ai bombardamenti. Viene percepita l’Italia come debole e c’è lucido pensiero e cinismo. Sempre più consapevole. Chiaro che l’esito della guerra incide sulla carriera politica. Le gerarchia militare guardano il re come arbitro come gli alleati. Classe dirigente fascista pensa di togliere il dittatore mantenendo il regime. Sostanzailemente è quello che succede. Gli italiano reagiscono alla fine di Mussolini come fine del fascismo. Gli italiani vogliono la pace, badoglio no. I 45 giorni rinascono i partiti fascisti. La Francia ha avuto atteggiamenti diversi, avendo difficoltà a cedere la sovranità. Hanno modelli diversi. Britannico: decentralizza in potere in maniera graduale Francese: per l’Integrazione, centralizzando il potere. Tutti i sudditi possono accedere ad una forma cittadinaza. Le decolonizzazione nei contesti locali si sono influenzati dalla vicinanza, effetto domino, facevano parte dello stesso impero. La Palestina c’è una forte conflittualità dovuto all’arrivo degli ebrei. Per via dell GB che ha appoggiato il progetto sionista. Diventa ingestibile per gli inglesi che cerca delle soluzione. Ne 39 prevede la indipendenza della palestina e una limitazione all’immigrazione degli Ebrei. Non viene vista di buon occhio. Da nessuno. Lascia la soluzione le UN. Diventa internazionale la questione. Propongono la partizione pensato dagli inglesi. Era una soluzione per altri contesti. Vede la spartizione 56% israeliano il resto palestinese con gerusalemme indipendente. Rigettata dalla parte araba. La Gran Bretagna si ritira nel 48. anticipata dalla proclamazione dello stato di Israele. Questo guerra vinta da Israele che acquisisce territori, riconosciuti dall’UN. Serie di conseguenze dei territori della lega Araba, ci sono una serie di rivoluzioni e colpi di stato. In Egitto sale Nasser. Questo conflitto diventa sempre più violento, per via del canale di suez. C’è un nuovo accordo per il ritiro entro il 56 ma poteva tornarici in caso di bisogno. L’Egitto è chiamato a schierarsi. L’Egitto non si vorrebbe schierare che porta però all’allontanamento dell’Occidente e l’avvicinamento all’URSS. L’accordo con la ceco slovacchia scatena il ritiro di fondi degli USA. Porta un processo alla nazionalizzazione del canale. Israele, Francia e Inghilterra rispondono con un invasione. Gli ultimi 2 avrebbero dovuto essere mediatori che però finiscono per bombardare l’Egitto. Non viene visto di buon occhio da NESSUNO. Porta ad una svolta sulla decolonizzazione, l’egemonia passa dall’Inghilterra agli stati uniti. Ci sono una serie di decolonizzazione che vedono un uso della violenza inedito, Algeria. Guerre coloniali violente. La perdita che loro hanno è più alta dei colonizzati. Fanno capire che l’unica via e la decolonizzazione. 1956 indipendenza Tunisia Marocco e Algeria. Sono domini francesi, colonie di popolamento. Si sono create colonie di europei estremamente popolosa. Nel 62 Algeria diventa indipendente, assimilata era terra metropoplitana come la Libia per l’Italia. Nel 54 c’era un malcontento per via di fare guerre coloniali. La crisi di Suez porta a questo tipo di interventi impossibili e inaccettabili. AFRICA SUBSAHARIANA. Gran Bretagna e Francia per loro, politicamente, è più vantaggioso favorire la decolonizzazione. La GB attua delle riforme di rafforzare la democrazia e dare potere ai locali. Si creano gruppi di potere coscienti del loro potere che chiedono le riforme. Le colonie francesi chiedono l’ugualianza non la totale indipendenza. In questo contesto le richieste vanno a incrociarsi con altri richieste, condizioni di lavoro e diritti. Emana una legge per le autonomie e per stabilire l’ugualianza. Trasferisce dei ministeri chiave nelle colonie. 60 ci sono le elezioni, si vota per l’indipendenza. La guinea lo chiede e poi tutti gli altri. LE DECOLONIZZAZZIONE TARDE. Il caso portoghese. Le colonie sono dei rimasugli. Sono pochi e contesti anacronistici. Il regime di Salazar utilizza l’impero per leggittimarsi. Significa che favorisce l’immigrazione delle colonie. Viene come esito dell’entrare in crisi del regime del Portogallo. La fine del regime da inizio alla colonizzazione. I territori chiedono indipendenza che però sono indispensabili per il Portogallo. Si combattono 3 guerre. L’impero italiano in Africa. La sua decolonizzazione è anticipata, avviene dall’alto e non combattuta. Quindi un fatto non avvenuta. È un caso specifico di un fenomeno globale che si concretizza in casi specifici. La politica di colonizzazione è una politica si liberale che fascista. Perde le sue colonie in Guerra, scofitta in Nord Affrica e nel corno d’africa. Nel 41-43 vengono amministrati da un governo militare alleato britannico e l’etiopia torna sul trono. Questa perdità viene ufficializzata con il trattato di Parigi. Il destino sarà deciso da i grandi 4. ripensa il passato cosi da fare una richiesta di tornare. Perché rivole le colonie? Per avere una dimensione internazionale e un peso. Questa politica puo essere continuata solo se la si scarica dell’aspetto coloniale se vengono addossati solo al regime. In questi anni si impegna della propaganda interna e nelle ex colonie. Trovare dei gruppi per il ritorno in colonia. Cosi da avere un appoggio per il ritorno. Si concretizza come necessario per l’economia e per l’uamnità. , queste persone sono in eccetizione, tenuti li come gruppi evidenti con richieste internazionali. GUERRA DI COREA. (50-53) McArthur matto vero, vuole utilizzare l’atomica. Truman non glielo permette. Viene licenziato. L’intervento cinese per il nord e Americano per il sud porta alla separazione della nazione. È un momento di scontro, anni complicati di guerra fredda per l’oscuramento di canali di democrazia e dialogo. L’Autoritarismo è dominante su molti aspetti. Non è la democrazia di oggi. Anni duri perché il miracolo economico non è ancora avvenuto, anni oscurantisti. La Iugoslavia di Tito si è liberata da sola e quindi ha determinato maggiore autonomia rispetto quella Polacca esempio. La Iugoslavia è rimasto nell’orbita socialista che però taglia rapporti diplomatici e economici con URSS. Si allinea con i paesi non allineati. BANDUNG 1955. cercano una terza via. La nascita del terzo mondo. Entrambe propugnano un discorso contro il colonialismo. La ricerca di comunisti porta alla paranoia: McCharty e la caccia alla streghe. Lavora sull’anti- comunismo e lavorano per prepararsi ad una offensiva comunista. La situazione cambia alla fine degli anni 40 con un ripensamento del rapporto URSS_USA. Fanno cambiamenti nelle politiche standard come tassazione alta e creazione di WELFARE. I conservatori sono più Progressisti degli anni 50 invece di quelli che sono dell’anni 90. iniziamente le previsioni si pensano ad un boom poi una recessione. Verso una politica del consumo, non degli armamenti. La costruzione dell’Europa per una pinificazione di una europa integrata. Fondamentale la scomparsa degli imperi coloniali. Cosi da ripensare come si prpone all’estero. Esistono diversi progetti di integrazione europea negli anni 30 e 40. ci sono federale o unificazione. Non bisogna enfatizzare. I morti sono per la propria nazione non per l’Europa. Lo spirito dei tempi andava in un alta direzione. Solo negli anni 60-70 si pensa a ciò. Assemblea europea con delegati di tutte le nazione europea. Era necessario evitare la competizone. 1951 LA CECA. Trattati di Roma 1957 CEE. Mercato comune con tariffe doganali basse. Funzionale a mantenere tassi di migrazione alta per evitare rivoluzioni sociali. 4/12 alla fine del conflitto l’Europa occidentale è democrazia. Fa fatica a riconoscere le donne. Rafforzamento dell’esecutivo a scapito del parlamento. 6/12 1944, l’Italia sceglie la Repubblica. Fino al 1992 è il principale partito di governo. Nonostante questa rottura, la repubblica eredita le leggi e le procedure del periodo fascista. La costituzione è superiore a qualsiasi governo. Molto autoritaria. Trattato di Pace 1947 trattato di Osimo 1975 Trieste Italiana. 1947 il mondo dell’est e ovest si rompono le alleanze. Nel maggio Alcide de Gaspari estromette le sinistre dal governo. Notevole nonostante il clima pesante. Alla fine degli anni 50 va al governo tambroni, riesce ad avere la maggioranza solo grazie alla MSI. 1945: L’Italia è devastata. Gli italiani sono sotto o malnutriti. La inflazione galoppa, mancano alloggi in conseguenza di alloggi e aumento di conflittialità. Riforma Agraria per l’esportazioni e il ripartizioni dei latifondisti. Piccole imprese agricole e ceti indipendenti per stabilita economica e politica. Vede in questo i suoi elettori. Modena 1950.
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