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Appunti di Storia del Giappone modulo 1, Appunti di Storia

Appunti (Slides + spiegazione docente) del primo modulo di Storia del Giappone con la docente Sonia Favi

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 30/12/2022

Miso-00
Miso-00 🇮🇹

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Scarica Appunti di Storia del Giappone modulo 1 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! 3eeō = Alt + 0333 ū = 0363 MODULO 1 24-02-2022 SEZIONE 1 – Introduzione: l’età primitiva (genshi 原始, origini – 710 d.C.) - La storia del Giappone è suddivisa in ere storiche che si caratterizzano in base a processi politici, storici, economici e così via. - Gli anni sono suddivisi in periodizzazioni, il cui numero è variabile - Prima di queste grandi epoche è l’ETÁ PRIMITIVA (原始時代), che va dalle origini della popolazione giapponese al 710 d.C.  È suddivisa a sua volta in PREISTORIA e PROTOSTORICA della storia dell’arcipelago giapponese (non era ancora stato istituito uno stato)  Per preistoria si intende il periodo della storia della civiltà umane contraddistinto dall’assenza di testimonianze scritte  Per protostoria si riferisce ad un periodo più recente limitato in certe aree, per le quali si hanno anche delle testimonianze scritte che sono fonti indirette d’informazione delle culture protostoriche  Si entra nella vera e propria storia quando si hanno anche delle fonti scritte dirette, ossia quelle prodotte e che testimoniano in contemporanea cosa sta accadendo nella storia  dal VI sec Preistoria/protostoria dell’arcipelago giapponese - PREISTORIA: “Periodo della storia delle civiltà umane contraddistinto dall’assenza di documenti scritti e studiato attraverso dati archeologici, paleontologici e antropologici” - PROTOSTORIA: “In paletnologia, il periodo più recente della preistoria di certe aree. Il termine ha un significato soprattutto metodologico e viene applicato a quelle culture ancora prive di scrittura, per le quali si hanno a disposizione, oltre ai materiali archeologici, anche documenti scritti appartenenti a popolazioni contemporanee o più recenti che vi fanno riferimento, e che sono quindi fonti indirette d’informazione delle culture protostoriche - Si articolano:  Preistoria:  Paleolitico  200 o 100 mila anni fa al 10 mila a.C. circa  Protostoria:  じょうっもんじだい – Jōmon jidai 10 mila a.C. al 300 a.C., mesolitico al neolitico  やよいじだい – Yayoi jidai 300 a.C. al 250 o 300 d.C., storia della dinastia Han, che tratta indirettamente del Giappone  こふんじだい – Kofun jidai 250 o 300 d.C. alla metà del VI sec. d.C. Paleolitico - Origine delle popolazioni sull’arcipelago giapponese:  Teoria più accreditata è che vi fossero dei flussi d’immigrazione da aree diverse dell’Asia  Asia settentrionale e centrale, Asia meridionale e Polinesia  Mescolanza di popoli giunti in tempi diversi da vari luoghi  Prima migrazione  nel Pleistocene, circa 200 mila anni fa, presumibilmente in alcuni casi anche camminando su terra ghiacciata  Ad avvalorare questa tesi è che si sono ritrovati resti di ominidi molto simili sia nell’arcipelago giapponese sia in Cina meridionale, Corea e Asia sudorientale  Con flussi migratori si fa riferimento anche alla diffusione di fattori culturali, comprensivi ad esempio di religione o usanze, tra un territorio e l’altro Culture paleolitiche - Dagli scavi archeologici si può dedurre:  Società nomadi, caccia e raccolta  In tale periodo non c’era una società complessa nell’arcipelago  No produzione di ceramica  Non vi era alcuna produzione artistica  Strumenti litici (o, più raramente, di osso)  UNICI ritrovamenti in epoca paleolitica:  Elementi litici in pietra – risalenti a 200/100 mila anni fa – ritrovati: oggetti detti chopper/chopping-tools, usati come strumenti di lavoro e scheletri premoderni di ominidi  Intorno ai 17 mila anni fa: ritrovati oggetti più raffinati come lame, pietre lavorate, microliti (punte di frecce) e scheletri più evoluti  Non vi era un sistema simbolico sviluppato (es. oggetti di culto) Jōmon jidai - Cultura Jōmon: fu davvero uniforme?  Diverse fasi di evoluzione  Differenziazioni a livello regionale  tecniche di lavorazione ceramica, stili di vita  Sud-Ovest  Ruolo “integrativo” di caccia e raccolta  Prime forme di agricoltura  A secco: cereali e tuberi  Nord-Est  Ruolo primario di caccia e raccolta  Maggiore resistenza all’agricoltura e alla penetrazione della successiva cultura Yayoi (emishi) - Emerse tracce di una società un po’ più complessa - Ritrovamenti di oggetti di una prima produzione artistica in ceramica Una nuova ondata migratoria - Fine periodo Jōmon  crescenti rapporti con il continente: cronache cinesi, ritrovamenti archeologici  Migrazioni attraverso la penisola coreana  Popolazioni Jōmon: assorbite o spinte a Nord (legami con gli Ainu?) YAYOI JIDAI Introduzione della risicoltura - Sviluppo di un’organizzazione socio-economico-politica basata su comunità stanziali 3eeō = Alt + 0333 ū = 0363 MODULO 1 24-02-2022 SEZIONE 1 – Introduzione: l’età primitiva (genshi 原始, origini – 710 d.C.) - La storia del Giappone è suddivisa in ere storiche che si caratterizzano in base a processi politici, storici, economici e così via. - Gli anni sono suddivisi in periodizzazioni, il cui numero è variabile - Prima di queste grandi epoche è l’ETÁ PRIMITIVA (原始時代), che va dalle origini della popolazione giapponese al 710 d.C.  È suddivisa a sua volta in PREISTORIA e PROTOSTORICA della storia dell’arcipelago giapponese (non era ancora stato istituito uno stato)  Per preistoria si intende il periodo della storia della civiltà umane contraddistinto dall’assenza di testimonianze scritte  Per protostoria si riferisce ad un periodo più recente limitato in certe aree, per le quali si hanno anche delle testimonianze scritte che sono fonti indirette d’informazione delle culture protostoriche  Si entra nella vera e propria storia quando si hanno anche delle fonti scritte dirette, ossia quelle prodotte e che testimoniano in contemporanea cosa sta accadendo nella storia  dal VI sec Preistoria/protostoria dell’arcipelago giapponese - PREISTORIA: “Periodo della storia delle civiltà umane contraddistinto dall’assenza di documenti scritti e studiato attraverso dati archeologici, paleontologici e antropologici” - PROTOSTORIA: “In paletnologia, il periodo più recente della preistoria di certe aree. Il termine ha un significato soprattutto metodologico e viene applicato a quelle culture ancora prive di scrittura, per le quali si hanno a disposizione, oltre ai materiali archeologici, anche documenti scritti appartenenti a popolazioni contemporanee o più recenti che vi fanno riferimento, e che sono quindi fonti indirette d’informazione delle culture protostoriche - Si articolano:  Preistoria:  Paleolitico  200 o 100 mila anni fa al 10 mila a.C. circa  Protostoria:  じょうっもんじだい – Jōmon jidai 10 mila a.C. al 300 a.C., mesolitico al neolitico  やよいじだい – Yayoi jidai 300 a.C. al 250 o 300 d.C., storia della dinastia Han, che tratta indirettamente del Giappone  こふんじだい – Kofun jidai 250 o 300 d.C. alla metà del VI sec. d.C. Paleolitico - Origine delle popolazioni sull’arcipelago giapponese:  Teoria più accreditata è che vi fossero dei flussi d’immigrazione da aree diverse dell’Asia  Asia settentrionale e centrale, Asia meridionale e Polinesia  Mescolanza di popoli giunti in tempi diversi da vari luoghi  Prima migrazione  nel Pleistocene, circa 200 mila anni fa, presumibilmente in alcuni casi anche camminando su terra ghiacciata  Ad avvalorare questa tesi è che si sono ritrovati resti di ominidi molto simili sia nell’arcipelago giapponese sia in Cina meridionale, Corea e Asia sudorientale  Con flussi migratori si fa riferimento anche alla diffusione di fattori culturali, comprensivi ad esempio di religione o usanze, tra un territorio e l’altro Culture paleolitiche - Dagli scavi archeologici si può dedurre:  Società nomadi, caccia e raccolta  In tale periodo non c’era una società complessa nell’arcipelago  No produzione di ceramica  Non vi era alcuna produzione artistica  Strumenti litici (o, più raramente, di osso)  UNICI ritrovamenti in epoca paleolitica:  Elementi litici in pietra – risalenti a 200/100 mila anni fa – ritrovati: oggetti detti chopper/chopping-tools, usati come strumenti di lavoro e scheletri premoderni di ominidi  Intorno ai 17 mila anni fa: ritrovati oggetti più raffinati come lame, pietre lavorate, microliti (punte di frecce) e scheletri più evoluti  Non vi era un sistema simbolico sviluppato (es. oggetti di culto) Jōmon jidai - Cultura Jōmon: fu davvero uniforme?  Diverse fasi di evoluzione  Differenziazioni a livello regionale  tecniche di lavorazione ceramica, stili di vita  Sud-Ovest  Ruolo “integrativo” di caccia e raccolta  Prime forme di agricoltura  A secco: cereali e tuberi  Nord-Est  Ruolo primario di caccia e raccolta  Maggiore resistenza all’agricoltura e alla penetrazione della successiva cultura Yayoi (emishi) - Emerse tracce di una società un po’ più complessa - Ritrovamenti di oggetti di una prima produzione artistica in ceramica Una nuova ondata migratoria - Fine periodo Jōmon  crescenti rapporti con il continente: cronache cinesi, ritrovamenti archeologici  Migrazioni attraverso la penisola coreana  Popolazioni Jōmon: assorbite o spinte a Nord (legami con gli Ainu?) YAYOI JIDAI Introduzione della risicoltura - Sviluppo di un’organizzazione socio-economico-politica basata su comunità stanziali - Rapporti tributari = possibilità di commerciare in modo diretto e ufficiale con la capitale cinese  Ulteriore sviluppo delle importazioni  Di prodotti minerali e vegetali, oggetti in bronzo e altri prodotti di artigianato, seta  Di libri, veicolo delle dottrine filosofiche cinese, del calendario, delle conoscenze mediche e scientifiche LEZIONE 25-02-2022 Rapporti con la corea - Perdita di Minata 562  Tentativi (falliti) di riacquistarla  595 e 602 - Rapporti diplomatici: invio reciproco di missioni  Fonti giapponesi: 20 missioni in Corea e oltre 100 dalla Corea nel VII  Col tempo, meno rilevanza ai rapporti diplomatici, ma importanza commerciale   Ancora flusso migratoria intenso  Shinsen shojiroku 815: delle 1182 famiglie nobiliari elencate, 326 di origine coreana La nascita dello stato giapponese su modello cinese 1. Riforme introdotte da SHŌTOKU TAISHI (al potere dal 592 al 622): in particolare, il “codice dei diciassette articoli”  604 2. Riforma Taika  645 3. Riforme promosse da Tenmu (regno 673-686)  CODICE RITSURYŌ (o Taihō, 702) 1- Riforme introdotte da Shōtoku Taishi - Nuovo sistema di 12 ranghi di corte non ereditari  603   12 compiti politici a corte  Svolgono quei compiti perché l’imperatore ha scelto così, non perché nato in una determinata famiglia   Si accentra il potere decisionale nelle mani del sovrano - “Costituzione dei diciassette articoli”  Jūshichijō no kenpō  604  Serie di direttivi che indicavano che strada doveva prendere il governo  Scritta in cinese   Non ci è rimasto un testo   Concentrato di influenza cinese   Ribadito il ruolo del Buddismo in Giappone  Non si diffonde immediatamente a livello popolare, prima entra a corte   Si ribadisce il ruolo culturale di correnti di pensiero arrivate dalla Cina  tutta la popolazione del Giappone dovrà seguire i dogmi del buddhismo  Proposta una ristrutturazione della società in senso confuciano (priorità all’attività agricola)  Affermato il DIRITTO SOVRANO  Chi sovrana è UNA, imperatore su modello cinese   I suoi aiutanti non devono lavorare secondo i loro interessi, ma devono seguire le volontà del sovrano   Auspicata eliminazione del potere autonomo degli uji e creazione di una burocrazia di impianto cinese   Scintoismo ancora molto presente, nonostante la forte presenza del Buddhismo  2- La riforma Taika (“grande cambiamento”)  Avviene dopo la destituzione dei Soga   645: congiura di Nakatomi no Kamatari, e del principe imperiale Nata no Oe  Editto promulgato nel Capodanno 646  Editto promulgato verso la fine del 645  Ordinato di fare il censimento e un’indagine catastale  Prosegue sulla direzione stabilita dai Diciassette Articoli, trasformandoli in vere e proprie norme politiche e amministrative   Base della creazione di uno stato imperiale  Abolizione dei diritti uji di possesso privato delle terre e di controllo sui be: risorse all’imperatore   Nuove istituzioni statali:   Consiglio di Stato (Dajōkan), a capo di questo Consiglio normalmente c’era un membro della famiglia imperiale, agiva a stretto contatto con l’imperatore, aveva un forte potere decisionale  Otto Ministeri, Ministeri della Destra e della Sinistra (no nel senso moderno, solo per la loro posizione nel palazzo)  Revisione del sistema di ranghi e creazione di una CAPITALE STABILE   Aumenta il numero di ranghi  Ad ogni morte di imperatore si spostava la capitale  Cattivo auspicio rimanere nello stesso posto, dopo la morte di un imperatore   Riforma del sistema fondiario e fiscale  Censimento, catasto e distribuzione e tassazione delle terre secondo il sistema kubunden 口分田  Famiglia unità base   Famiglia poi raggruppate in villaggi (di solito 50 famiglie per villaggio)  A seconda della quantità vengono date le terre e le tasse  Registrazione della popolazione per famiglie organizzate in villaggi   Sistema di jōri di suddivisione delle terre e loro assegnazione temporanea   Ad ogni bambino/a che superava i 6 anni, gli veniva assegnato un territorio  Alla morte di un famigliare, veniva tolta la parte del suo terreno  Relativi obblighi fiscali e (per gli uomini) di corvée (servizio) civili o militari (o tasse aggiuntive) - I cambiamenti furono graduali:  649: creazione delle istituzioni statali   652: prima distribuzione di terre su larga scala   668: sul trono Naka no Oe (Tenchi), riforma avviata   694: prima capitale stabile a Fujiwara - Non tutte le terre rientrarono nel nuovo sistema   Terre sotto la diretta amministrazione dello Stato  Possibilità di assegnare terre (tassate) ad aristocratici e istituzioni religiose per vari motivi   Base per la nascita del sistema SHŌEN - Trasformazione della società giapponese in SOCIETÁ ARISTOCRATICA  Élite UJI trasformata in KUGE 公家 - “Naturalizzazione” del ruolo della famiglia imperiale   Perdita dello ujina (con l’adozione del termine tennō 天皇  Sparisce il cognome YAMATO perché diventa LA famiglia imperiale, tutti hanno un cognome, tranne la famiglia imperiale  Rielaborazione del principio cinese del “mandato celeste” (tenmei) - Nascita del termine NIHON 日本: probabilmente in relazione al rapporto con la Cina (hi no moto)   Origine del sole  3- Tenmu (regno: 673-686) - Successore di Naka, era suo fratello  Naka aveva nominato come suo successore suo figlio - 671-673  “Tumulti Jinshin”, per la successione al trono e vittoria di Tenmu  Consolidamento decisivo alla riforma - Nei suoi anni di governo Tenmu  Terminò il processo di revisione dei ranghi di corte  Ordinò la stesura di un’opera storica finalizzata a legittimare il potere imperiale  Iniziò a compilare la base per il codice Taihō SEZIONE 2: l’età antica (kodai 古代, 710-1185) Il codice Ritsu-ryō (律令), (o Taihō; era Taihō: 701-704) - Emanato nel 702  Emendamento nel 718 - Conseguenze vaste e durevoli  Base delle istituzioni legali fino al XV sec  Riferimento per amministrazione fino alla metà del XIX sec - Confermò:  Lo smantellamento degli UJI/abolizione del possesso privato delle terre  Il sistema fondiario e fiscale (kobunden) e di corvèes/coscrizione - Introdusse nuove:  Leggi penali (ritsu)  Norme amministrative (ryō) Il nuovo sistema penale - Modello: sistema penale della dinastia Tang (618-907)  Massimo punto di influenza cinese sulle istituzioni giapponesi, ma differenze  Es: matrimonio endogamo  Ispirazione confuciana  Basato sulla rieducazione del condannato  Favorite pene più leggere  Esilio, lavori forzati  Prevista la pena capitale, ma poco applicata  no condanne eseguite dall’810 per circa due secoli Il nuovo sistema amministrativo - Introduzione, a fianco del Dajōkan, del Jingikan (神祇官, “Ministero delle divinità)  Gestione di tutto ciò che riguarda il culto dello scintoismo  Assente dal sistema cinese  centralità dello Shinto per legittimare il sistema imperiale - Creazione di una scuola superiore per formare i membri dell’aristocrazia al governo - Continua il mecenatismo verso le istituzioni buddhiste, per  prestigio  protezione  48 templi  Tōdaiji La setta Kegon (Hua-yen) - Introdotta nel 736 - Fu la setta con maggior influenza politica a Nara:  Letture ufficiali dei sutra a scopo protettivo, in cerimonie pubbliche  Donazioni per costruire templi in ognuna delle province del nuovo stato  Sistema dei kokubunji e kokunniji, fra cui il Tōdaiji stesso (kokubunji della provincia di Yamato) - 752  Per volontà di Shōmu, cerimonia di “apertura degli occhi” della statua del Grande Buddha (Daibutsu) Rushana (Vairocana)  metafora  Dell’unità dell’universo  Dell’autorità universale dell’imperatore E lo Shintō? - Nonostante il ruolo rivestito dal Buddhismo, lo Shintō:  Continuò comunque a esercitare il suo ruolo di legittimazione dell’istituzione imperiale  Continuò a prevalere come culto popolare, nella vita quotidiana dei giapponesi  Alla lunga, influenzò la dottrina buddhista, dando vita a orma sincretiche Kojiki (712) e Nihon Shoki (o Nihongi, 720) - Riflesso di una tradizione orale autoctona e del patrimonio ideologico dello Shintō - Coronamento ideologico dell’opera di riforma  Glorificazione del passato “giapponese” e legittimazione del potere imperiale  Kojiki  all’interno del Giappone  Nihon Shoki  agli occhi dell’Asia Orientale e soprattutto della Cina Fine Nara jidai: crisi dell’autorità centrale 1. Allontanamento dal modello amministrativo Ritsuryō: graduale semi-privatizzazione delle terre  Abbandono della redistribuzione  Aumento degli esoneri (bonifiche per aumentare le terre coltivabili nel 723 e 743)  Nascita del sistema degli shōen  tenute agricole a possesso privato, pur con vincoli (ruolo centrale nello Heian jidai)  Allontanamento dei contadini dalle terre kobunden  meno tasse allo stato 2. Problemi ai confini nord-orientali  Difficoltà con gli emishi del Tōhoku, favoriti dalla crisi che indebolì il governo centrale 3. Strapotere del Buddhismo  “Incidente” di Dōkyō e Kōken (regno 749-758, poi Shōtoku con regno 764-770)  “Ribalta” del confucianesimo e arginamento del buddhismo  Kanmu decise l’allontanamento da Nara:  784  trasferimento della capitale a Nagaoka  794  trasferimento della capitale a Heian: inizio dello Heian jidai (794-1185) IL REGNO DI KANMU (781-806) 1- Trasferimento della capitale imperiale, definitivamente a Heian dal 794  Imponente sforzo architettonico: circa 4.5 x 5 km  Per lo più, costruita attraverso il servizio di corvèe 2- Rafforzamento del potere centrale  Limitazione del potere delle sette buddhiste:  Divieto di costruzione di templi buddhisti nel perimetro della capitale (poi però in parte eluso)  Protezione a due nuove sette buddhiste:  Tendai: 805, Saichō (Dengyō Daishi)  Sede: Enryakuji (monte Hiei)  Shingon: 806, Kūkai (Kobo Daishi)  Sede: Kongōbuji (monte Kōya)  Creazione di nuovi organi di governo  A livello centrale  in particolare, i consiglieri di corte o sangi e il Ministreo della Polizia Imperiale o Kebiishi-chō  A livello locale  Ispettori 3- Lotta con le popolazioni alla frontiera nord-orientale  792: Abolizione del servizio di leva e istituzione di un sistema di milizie locali  kondei  Al vertice, membri della piccola nobiltà provinciale del Giappone  Impiegati al loro comando  Militari selezionati fra i loro diretti dipendenti  I fushū: emishi che avevano scelto la strada dell’alleanza con Yamato  Perché era un sistema più efficiente?  Truppe di professione  Truppe esperte nelle stesse tecniche militari degli emishi (basate su equitazione e tiro con l’arco)  Quale fu il risultato?  Agli inizi del IX secol, Tōhoku meridionale posto sotto il controllo dello stato e per circa un secolo la situazione di stabilizzò  Nel lungo periodo, nascita di una classe di militari professionisti  bushi o saburai, poi samurai: riemergere di una base di potere militare locale autonomo dal centro - N.B: abitanti del Giappone nord-orientale: principale strumento nella espansione e preservazione dello Stato giapponese nell’area  Tuttavia, considerati barbari ed estranei (iteki), come gli emishi, dagli abitanti della capitale (fonti letterarie)  In generale, le testimonianze letterarie dei kuge, si concentrano sulla corte e sul suo mondo statico e chiuso ma il periodo Heian sarà teatro di una serie di importanti mutamenti politici, economici e sociali HEIAN JIDAI  794-1185 Processi storici centrali in periodo Heian 1- Allentamento delle relazioni diplomatiche con l’estero e sviluppo di una maggiore autonomia culturale 2- Deterioramento del potere della famiglia imperiale  Riaffermarsi di logiche uji e ascesa della famiglia Fujiwara  Evoluzione del sistema degli shōen  Ascesa della classe guerriera 1. L’ALLENTAMENTO DELLE RELAZIONI DIPLOMATICHE CON L’ESTERNO E SVILUPPI CULTURALI I rapporti col mondo esterno - 838: inviata alla Corte cinese l’ultima missione ufficiale del periodo Heian  Giappone: aveva completato la centralizzazione  Dinastia Tang (618-907 d.C.): era entrata in crisi  N.B: anche i rapporti con altre realtà diplomatiche come Silla si interruppero  N.B: anche quando in Cina e Corea riacquistarono potere, il Giappone proseguì il suo isolazionismo diplomatico Vengono interrotte tutte le relazioni con la Cina? - NO, solo le relazioni ufficiali (tributarie)  Il Giappone di periodo Nara, aveva tentato di regolamentare i rapporti con il mondo esterno  Indebolimento dell’autorità centrale e l’allentamento dei rapporti diplomatici favorì però le relazioni non ufficiali (commercio…)  In particolare, navi di mercanti privati di Silla e Cina nella baia di Hakata  Difficile supervisione sugli scambi e pirateria Gli sviluppi culturali - Produzione culturale vivace, ma legata a capitale e aristocrazia di corte  Riflette lo stile di vita e i valori kuge, non una cultura “giapponese” - Maggiore autonomia culturale: con la fine dei rapporti diplomatici, il prestigio della lingua/cultura cinese non venne meno ma  Rielaborazione di concezioni e idee già importate, no importazione di novità  Nascita di soluzioni culturali originali - Sviluppi linguistico-letterari:  Invenzione dei kana  Fiorire, accanto a produzione letteraria in cinese, di produzione letteraria in giapponese e in kana, poesia e prosa (soprattutto femminile) - Sviluppo di forme artistiche, architettoniche, paesaggistiche originali Sviluppi nel Buddhismo - Nuove scuole, che pongono la base per la popolarizzazione del Kamakura jidai 7  Scuole Shingon  pratiche mistiche autoctone  Scuola Tendai  Sincretismo: Buddhismo della Terra Pura o Jōdo (venerazione di Amida e dottrina del mappō) e Shintō  Illuminazione accessibile a tutti attraverso testi sacri, meditazione e nenbutsu - Formale esclusione dalla politica, ma effettivo coinvolgimento nella vita e cultura di corte (cerimonie, arte, letteratura) e stretti legami con membri della corte  Alcune istituzioni buddhiste continuano ad avere grande potere, anche economico 2. IL DETERIORAMENTO DEL POTERE DELLA FAMIGLIA IMPERIALE Perché avviene? - Riaffermarsi di centri di potere alternativi alla famiglia imperiale  A corte: grandi famiglie come i Fujiwara  Localmente: istituzioni religiose e aristocrazia provinciale (militarizzata) - Questi centri di potere hanno:  Risorse economiche e territoriali autonome (shōen)  Strutture di governo interne per gestirle (anche la famiglia imperiale ha le sue strutture interne) - Ritorno agli uji?  Non del tutto: i capi famiglia non esercitano anche funzioni sacerdotali  Tennō mantiene il suo ruolo cerimoniale e religioso, anche se il suo ruolo politico viene ridimensionato La ribellione di Taira Masakado (Jōhei-tengyo no ran) - Taira uno dei potenti dell’aristocrazia locale - Controllava l’area sud del Tōhoku - Cerca l’appoggio dei Fujiwara per ottenere la carica più prestigiosa  negata - Guidò una ribellione contro la corte imperiale, assume il controllo sulle province su Hitachi, Kōzuke e Shimotsuke - Dibattito: stato indipendente o solo una sorta di autonomia? - Masakado venne acclamato shinnō ma non cercò la totale indipendenza  Formale sottomissione al tennō  Non adottò un nome diverso per il proprio stato  Non adottò una diversa cronologia  nomi uguali delle epoche decisi dalla corte - Però creò una struttura statale autonoma:  Otto ministeri capeggiati da funzionari al suo servizio  Nomina dei propri Kokushi dopo aver cacciato quelli precedenti  Una propria corte a Shimousa  Nuovo sigillo imperiale Mutamento delle strutture statali dopo la rivolta di Masakado - Masakado fu sconfitto e ucciso da Taira no Sadamori e Fujiwara no Hidasato (ramo secondario della famiglia Fujiwara)  I due e i loro discendenti divennero kokushi nel Tōhoku: nuovo potere radicato nell’area  rivestono questo compito per il resto della loro vita e anche i loro discendenti (da molto potere perché si radicano in quel territorio, non diventano re della provincia, ma si crea un rapporto personale con le famiglie militari stanziate nel territorio)  Appoggiati da piccoli signori locali ai livelli più bassi dell’amministrazione statale, con cui stabilirono un rapporto personale e che a loro volta accumularono potere Una “classe” guerriera - Comprende individui con passati diversi - Classe guerriera in periodo Heian, non partecipa ancora alla produzione culturale ma inizia a sviluppare una propria cultura autonoma  Codice di comportamento  onore, obbedienza, disciplina fisica e mentale  Rapporti gerarchici su base privata e non pubblica: famigliare (ramo principale, rami secondari) /personale (gokenin, “uomini della casa”, uomini non necessariamente imparentati con la famiglia, ma facevano parte dell’uchi)  rapporti simili al vassallaggio I CONFLITTI CHE SEGNARON LA FINE DEL PERIODO HEIAN  XII SECOLO Hōgen no ran (“Rivolta dell’era Hōgen”, 1156-1558) - Origine del conflitto: Go Shirakawa salì al trono (1555), VS la volontà dell’imperatore in ritiro a Sutoku - 1556  inizio di una guerra civile fra le due fazioni, supportate da famiglie dell’aristocrazia provinciale, con connessioni a corte e potenza militare  A favore di Sotoku, i MINAMOTO 源 (o Genji), guidati da Minamoto Tameyoshi  Base nella zona del Kantō, alcuni a Motsu  A favore di Go Shirakawa, i TAIRA 平 (o Heike o Heishi), guidati da Taira Kiyomori  Base nella zone a Sudovest, zona marittima e ramo nel Tōhoku  Vittoria dei Taira e loro ulteriore rafforzamento dopo la guerra civile Heiji (1160)  Stile di combattimento molto diversi  Taira: battaglie maritt; Minamoto  battaglia sul terreno  Minamoto Tameyoshi viene ucciso e i suoi figli mandati in parti diversi del Giappone Il “periodo Rokuhara” 1160-1185 - Periodo di supremazia dei Taira (Kiyomori) sulla vita politica ed economica del Giappone esercitata da Heian (Rokuhara) attraverso  Infiltrazione a corte  Es. 1180 nomina ad imperatore di Antoku  stile dei Fujiwara  Uso della violenza (es. guidò una spedizione militare contro il Todaiji che aveva minacciato la famiglia Taira e oppositori della famiglia Taira a corte - VS le istituzioni religiose) - N.B: per la prima volta un aristocratico provinciale gestiva direttamente la corte  Però non ancora centro di governo alternativo, ma sfruttando i meccanismi già esistenti nella corte - Negli anni aumenta il malcontento contro Kiyomori, anche per il forte uso della violenza La guerra Genpei 1180-1185 - Malcontento nella capitale contro i Taira Kiyomori (anche da parte di precedenti sostenitori)  1180  Congiura di alcuni superstiti Minamoto, varie istituzioni religiose e del figlio di Go Shirakawa, il principe Mochihito: repressa - I Minamoto delle province orientali insorsero, sotto i vessilli di Minamoto Yoritomo (1147-1199) erede del ramo Seiwa - Dapprima, conflitto incentrato nel Kantō, dopo la morte di Kiyomori 1181 coinvolge anche il Giappone centrale e sud-occidentale Risoluzione del conflitto - 1183  Yoshinaka prende la capitale. Riconoscimento ufficiale per i Minamoto da parte della corte - 1184  Yoritomo invia contro Yoshinaka il fratello Yoshitsune, che lo uccide e costringe i Taira a ripiegare sul Mare interno - 1185  Battaglia di Dannoura, morte di Antoku e vittoria dei Minamoto: definito passaggio dell’autorità nelle mani dell’aristocrazia militare - Uccisone di Yoshitsune: affermazione di Yoritomo come capo militare incontrastato Conseguenze del conflitto - Culturali: vasta produzione letteraria (orale e scritta) sul conflitto  Heike monogatari - Politiche: inizia una nuova fase storica  Istituzione del Bakufu (“governo della tenda” = governo militare) di Kamakura: nuovo centro di potere guidata dai bushi, alternativo ed esterno rispetto alla corte  Fine del periodo Heian  1185 è la data “ufficiale” del cambiamento ma a livello economico/sociale fu il culmine di una trasformazione già avviata - Socio-economiche: accelerò processi socio-economici in atto  Con i disordini, difficile per i proprietari assenteisti controllare amministratori e contadini (evasione tasse): il potere più labile dell’aristocrazione civile sugli shōen  Vittorie militari: aumento del numero degli shōen dell’aristocrazia militare (Minamoto e famiglia loro fedeli)  N.B: nel lungo periodo, estendersi su tutti gli shōen del controllo dell’aristocrazia militare KAMAKURA JIDAI  1185-1333 IL GOVERNO MINAMOTO YORITOMO: FONDAMENTI DELL’ASSETTO POLITO- ECONOMICO-SOCIALE DEL GIAPPONE KAMAKURA Gerarchia militare: basata su legame sia politico che personale con Yoritomo (vs assetto burocratico della corte) - Famiglia Minamoto  vari rami - Gokenin  Famiglie che giurano fedeltà ai Minamoto ricevendo in cambio incarichi amministrativi e terre shōen confiscate ai nemici - Samurai  Uomini al servizio di Minamoto e gokenin, muniti di cavalli e seguaci - Zusa  Fanti, dipendenti dagli altri bushi, privi di armature elaborate e cavalli Il riconoscimento dalla corte - 1185  Yoritomo viene nominato sōtsuibushi (capo della polizia militare): diritto di inviare nelle province del Kantō dei suoi sottoposti, che affianchino gli amministratori civili - 1190  Viene nominato sōshugo (capo dei governatori militari) e sōjitō (capo degli intendenti terrieri militari), con l’affidamento di forme di controllo territoriale su tutto il territorio giapponese - 1192  l’imperatore Go Toba nomina Yoritomo seii tai shōgun, la più alta carica militare, che ora implicava anche una delega del potere politico e che gli garantiva una serie di prerogative  Carica nata insieme ai Honke (?) Il governo militare (bakufu) di Kamakura - 1185  Nasce un bakufu a Kamakura, costituito da 3 organi guidati da capi selezionati da Yoritomo  Samurai dokoro  Ufficio degli affari militari  Kumonjo  Ufficio amministrativo – Mandokoro, a partire dal 1191  Monchujō  Ufficio investigativo  Organi preesistenti (nella famiglia Fujiwara), interni al clan Minamoto, a cui fa capo il controllo dei Minamoto sul territorio giapponese Controllo assoluto su alcuni territori  controllo più diretto - In qualità di shōgun, Yoritomo controllava alcune province, in particolare le 8 province del Kantō, 1 provincia, Bungo, nel Kyūshū e circa 7 province nella zona della capitale  In queste province, oltre a nominare funzionari militari, era anche responsabile  Dalla nomina dei kokushi, degli altri funzionari civili  Di approvare la nomina dei funzionari degli shōen Controllo indiretto su tutto il territorio: shugo e jitō - Shugo: “protettore” o “governatore militare” con  Ruolo militare  garanzia dell’ordine  Ruolo civile  amministrazione (in assistenza dei kokushi)  un po’ alla volta iniziano ad acquistare completamente il potere dei kokushi  Stipendiati da Kamakura - Jitō: “intendenti militari” negli shōen (inizialmente solo nel Nord-Est, poi in tutto il paese) con uno shiki  Ogni shōen ha il suo jitō  Garantivano l’ordine e collaboravano a far rispettare lo shiki  Riscuotevano una hyōromai  “tassa di emergenza”  sia nello shōen sia nei territori circostanti  tassa per sostentare la difesa militare nella zona anche in un periodo di pace  riconoscimento formale di Kamakura sul territorio  Ripagati con una quota diretta del territorio  “autosostentamento” - Shugo e jitō finirono per esercitare un via ereditaria e offuscare il ruolo dei kokushi e amministratori shōen - 1281:  Nuovo contingente, secondo le fonti quasi quattro volte maggiore  I giapponesi si aggiornano e addestrano sulle tecniche usate dai mongoli  Scontro più paritario  Circa due mesi di scontri e resistenza giapponese  Nuovo tifone e vittoria giapponese - 1283: Qubilay stabilì un quartier generale per una nuova invasione, ma la sua morte nel 1294 pose fine al tentativo  Per altri due decenni i giapponesi rimasero in allerta per una possibile invasione mongola Avvio della crisi del bakufu di Kamakura - Conseguenza della guerra  Spese per la difesa  Costi “umani”, ma assenza di un bottino di guerra per risarcimenti e ricompense  I santuari chiedono ricompense perché a guerra è stata vinta grazie un intervento divino  Timore di una nuova invasione  Altre energie e finanze impegnate nella fortificazione delle coste, almeno fino al 1312  Malcontento soprattutto dei gokenin - La crisi fu alimentata anche da altri fattori Divisioni politiche nella capitale e nel bakufu di Kamakura - Nella capitale  Dal 1290, per intercessione degli Hōjō, pratica fi porre sul trono, alternativamente, membri di due diversi rami della famiglia imperiale  Il ramo Jimyōji  “maggiore”  Il ramo Daikakuji  “cadetto”  I due rami, da qualche decennio, si trovano in competizione  Diventa regola che la successione imperale si alternerà tra i due rami  Se l’imperatore è del ramo Jimyōji, l’imperatore successivo sarà del ramo Daikakuji - A Kamakura  I gokenin dei Minamoto più potenti, come shugo, hanno ampliato i propri poteri  Potenti seguiti provinciali di bushi minori (in particolare jitō) che rispondono a loro  Autonomia da Kamakura  Alcuni provano malcontento verso gli Hōjō, acutizzato dagli effetti delle invasioni mongoliche  Fra questi gokenin, spiccano gli Ashikaga, shugo di Mikawa e Kazusa (queste due province “circondano” Kamakura; posizione strategica) L’esplodere della crisi - 1318  Sale al trono Go Daigo (ramo “cadetto”)  1321  Elima lo insei (le due cariche si fondino di nuovo insieme) inizia a complottare contro gli Hōjō - Inizialmente sembra una crisi interna alla corte  Contemporaneamente inizia a complottare contro gli Hōjō, chiedendo appoggio a famiglie contrarie agli Hōjō e a istituzioni religiose - 1331  Gli Hōjō marciano su Kyoto ed esiliano Go Daigo sull’isola di Oki  Nominano un imperatore della linea principale - La crisi sembra essersi risolta - 1332  Go Daigo fugge dall’esilio con l’aiuto di alcuni alleati  Gli viene inviato contro Ashikaga Takauji (fino ad ora non avevano mai mostrato apertamente un’ostilità contro gli Hōjō), che però si allea con lui, insieme ad altri: insurrezione - 1333  Ashikaga Takauji affiancato da Go Daigo, marcia e conquista Kyoto e vi ristabilisce Go Daigo: Nitta Yoshisada (altro membro del fronte ribelle) marcia su Kamakura, ne distrusse le istituzioni e stermina gli Hōjō  FINE DEL BAKUFU KAMAKURA LA RESTAURAZIONE KENMU - 1334  Primo anno dell’era Kenmu – Avvio della Restaurazione (imperiale) Kenmu di Go Daigo che dal 1334 al 1336 occupò Kyoto  Tuttavia, la sua posizione era resa debole da  La mancanza di una base di potere economico  Il venire a mancare dell’appoggio della coalizione che lo aveva sostenuto contro gli Hōjō Come rispose Go Daigo? - Volontà di Go Daigo di eliminare la diarchia - Fusione delle cariche civili e militari  Nominò suo figlio (il principe Morinaga) shōgun, facendo un torto ad Ashikaga Takauji (pensava che la carica sarebbe andata a lui)  Assegnò ai vari cortigiani il titolo di shugo  In particolare, inviò un altro suo figlio (Noriyoshi) nello Ōshū (Tōhoku)  Mettere persone vicine alla sua famiglia in zone problematiche e strategiche  Elimina la carica di Kokushi - Per avere il loro sostegno, distribuì cariche importanti, anche civili  Alle istituzioni religiose  Ai bushi che avevano combattuto contro gli Hōjō Il fallimento della Restaurazione - 1335  Ashikaga Takauji avviò una ribellione - 1336  Entrò a Kyoto e destituì Go Daigo  Go Daigo fuggì a Yoshino con le insegne imperiali  Al suo posto, messo sul trono Toyohito, della linea principale (imperatore Kōmyō)  Inizio del periodo NANBOKUCHŌ  Risolto nel 1392, a favore della linea principale  Scontro militare - 1338  Takauji venne nominato shōgun e nacque un nuovo governo militare, basato nella capitale Muromachi MUROMACHI JIDAI  1338-1573 (1467-1603 = PERIODO SENGOKU) Nel Muromachi jidai esamineremo questi aspetti 1. Il costituirsi di un nuovo modello di bakufu 2. La dissoluzione del potere militare centralizzato a favore di piccoli capi di militari locali 3. I progressi economici, sociali, culturali 4. I rapporti con il mondo esterno 1. IL BAKUFU MUROMACHI Nuovo rapporto corte-bakufu - La corte perde il suo potere e il controllo effettivo del territorio va ai militari - Base legale: Kenmu Shikimoku (1336) - Ulteriore spostamento del potere da kuge a bushi:  Base a Kyoto  Fallito tentativo di restaurazione  Ulteriore perdita di controllo dei kuge sugli shōen  Periodo Kamakura: “governo duale”  Periodo Muromachi: famiglia imperiale e kuge relegati a ruolo rituale - Cambiano gli equilibri interni alla classe militare Shugo ichimon e shugo tozama - Shugo ichimon  “signori del primo cerchio” – Vassalli fedelissimi e/o parenti degli Ashikaga – cariche nel governo centrale - Shugo tozama  “signori esterni” – solo “riconfermati” nei loro territori - Gli Ashikaga dovettero delegare cariche chiave agli ichimon e non poterono rimuovere i tozama perché non erano molto più potenti delle più forti famiglie shugo  Gli ichimon erano una necessaria linea di sostegno per lo shōgun Governo centrale - Base a Kyoto e strutturato in  Samurai dokoro, Mandokoro e Monshujō  Onshōgata  Ufficio per le ricompense – rapporti con le famiglie degli shugo - Cariche più importanti  Kanrei  Capo del Mandokoro  Shoshi  Capo del Samurai dokoro (e shugo di Yamashiro, che forniva le guardie armate dello shōgun)  Inizialmente nelle mani di Takauji e del fratello Tadayoshi, poi di shugo fedeli Governo locale - Delegati regionali (Kantō kanrei Ashikaga)  Si alterna tra due rami - Shugo e jitō con eliminazione dei governatori provinciali civili  Shugo: aumentato potere territoriale/economico  Controllavano territori che spesso comprendevano più di una provincia (kankoku e bunkoku)  Controllavano direttamente i jitō  Decreti hanzei  “pagamento della metà” – dal 1368 garantiti agli shugo i diritti e i ricavati su metà dei territori di ogni shōen sul loro territorio (tranne quelli imperiali, dei Fujiwara e di alcune istituzioni religiose)  Proprietari terrieri e shugo iniziano a fondersi, ma sono ancora due cose diverse  Tasse su tutti gli shōen (ex hyōroma) Nuovo (precario) equilibrio di potere del bakufu - Lo shogunato Ashikaga fu una coalizione di shōgun e shugo ichimon  Il potere degli shōgun si basava sulla capacità dei singoli capi Ashikaga di affermare la propria autorità e fornire agli ichimon garanzie  Tale capacità declinò rapidamente:  Organizzazione ufficiale  “Cinque templi” (Gozan), Kyoto e Kamakura  Nanzenji di Kyoto: “quartier generale”  Province: circa 60 Ankokuji (Templi della Pacificazione di Stato)  Al livello più basso, circa 200 templi locali La cultura “popolare” - Anche la popolazione comune cominciò a fruire della produzione culturale, ancora soprattutto in forma orale, grazie a cantori itineranti, favoriti  Dal ruolo dei mecenati dei bushi anche nelle province  Dagli sviluppi nei sistemi di trasporto nei contatti fra le diverse province - Alcuni membri delle classi non al potere cominciarono anche a produrre letteratura  Ampliarsi dello spettro dei temi trattati  Generi “popolari”: otogizōshi, jigerenga, dengaku 4. I RAPPORTI CON IL MONDO ESTERNO Relazioni non ufficiali con l’Asia Orientale - Si intensificarono commercio e pirateria:  I pirati (giapp. Kaizoku 海賊) vennero identificati dalle autorità cinesi Ming come woukou (giapp. Wakō 倭寇)  In realtà non erano solo giapponesi ma ance abitanti delle zone costiere e meridionali della Cina e di altre aree costiere che tradizionalmente commerciavano con la Cina: popolazioni marittime, con mutue relazioni e connessioni culturali LEZIONE 11-03-2022 Relazioni ufficiai con la Cina - 1368  Stabilirsi della dinastia Ming (1368-1644)  Avvio di missioni diplomatiche per la repressione dei wakō - 1401: Yoshimitsu riaccettò lo status di paese tributario per  Interesse verso la Cina (non più per le istituzioni statali, ma religione, arti e tecnica)  Volontà comune di acquistare un più saldo controllo dei commerci marittimi  Rinnovata influenza cinese (incluso in neoconfucianesimo) Andamento delle relazioni - 1404  Istituzione dei kangō: contrassegni – tutte le navi che avevano l’accesso di poter navigare tra Giappone e Cina, avevano questo contrassegno – ha durata breve: - 1410  Interruzione dei rapporti: Yoshimochi - 1432  accordo commerciale più definito: le missioni dovevano essere decennali  Navi inviate formalmente da shōgun e famiglie militari, che erano però protettrici per i potenti mercanti di centri come Sakai e Hakata  Sodalizio tra la famiglia Ashikaga e le famiglie militari (preferiti i shugo ichimon) - 1547  ultima missione ufficiale - 1551  Perché vennero interrotti i rapporti? 1. Declino del bakufu  I mercanti, interessati a scambi più frequenti, trovano accordi con gli shugo 2. I kango non erano riusciti ad arginare la pirateria e i commerci non ufficiali  La Cina risponde con bandi che proibivano ogni forma di commercio marittimo. Perché?  Ideologia neoconfuciana e caratteristiche dell’’economia cinese  Problemi di difesa interni alla Cina (forti scontri con i mongoli) Relazioni con l’Europa - I portoghesi pongono le prime basi in India e poi in Cina - Conoscenze molto vaghe del Giappone in Europa - 1543  Naufragio portoghese a Tanegashima: primo contatto diretto giapponesi-europei – gruppo di 3 portoghesi che stavano navigando con una nave cinese – importazione del fucile  Portoghesi molto ben accolti dai giapponesi (a differenza da quanto si pensava) - 1555  primi vascelli portoghesi a Hirado  Portoghesi: intermediari commerciali legalizzati fra Giappone e Cina – Armi europee in Giappone – Attraverso i portoghesi i giapponesi possono continuare ad aggiornarsi sui prodotti cinesi – I portoghesi portano in Cina argento giapponese  Ambizione dei daimyō ad attrarli nei propri territori L’arrivo dei missionari gesuiti - Creatosi in Europa nel 1530 circa – ordine religioso – centralità dello studio e della conoscenza - 1549-1551  viaggio di Francesco Saverio (1506-1552): Uno dei fondatori – stabilirsi di una missione gesuita in Giappone  Strategia: apprendere la lingua giapponese, la cultura e le dottrine filosofiche e religiose dell’arcipelago a fini missionari - Questo, insieme agli interessi dei daimyō, aiutò a stabilire intensi rapporti culturali con i locali, soprattutto nel Kyūshū - 550.000 persone convertite circa - Perché prende piede in Giappone: i daimyō li associano ai mercanti (molti gesuiti studiano il giapponese e possono fare da traduttori tra i daimyō e i mercanti portoghesi) IL PERIODO AZUCHI-MOMOYAMA (1573-1598) E LA RIUNIFICAZIONE DEL GIAPPONE - Periodo Muromachi: stato già un po’ diviso - Periodo Sengoku: il Giappone si divide completamente - Periodo Azuchi-Momoyama: inizio di riunificazione Oda Nobunaga  1534-1582 - Uno fra diversi daimyō che riescono ad espandere i propri territori - Alcuni domini tornano ad espandersi fino a essere pari ai territori degli shugo  Fattore fondamentale: risorse economiche, soprattutto con l’aumento di complessità e costo delle tecniche militari (armi da fuoco)  i daimyō che investono nelle armi da fuoco hanno un vantaggio nella conquista dei territori rispetto agli altri daimyō  Inversione di rotta nel decentramento - Oda Nobunaga fu il sengoki daimyō respondabile dell’avvio della riunificazione  Territorio di Nobunaga vicino alla zona dei Kinai L’avvio della riuni La presa di Kyōto - 1560  Nobunaga attaccò a sorpresa Imagawa Yoshimoto, che stava per marciare su Kyōto  Punto di partenza per un attacco anche ai Saito  Posizione strategicamente favorevole per raggiungere la capitale - 1568  conquista di Kyōto (300.000 uomini), appoggiato dall’imperatore e dal pretendente allo shogunato Ashikaga Yoshiaki (alcuni storici individuano in questa data la fine del Muromachi jidai)  Importante valore militare e simbolico Perche la conquista fu importante? 1. Per ragioni militari 2. Per il controllo sui simboli dell’antico potere centralizzato (ricerca di legittimazione)  Nobunaga  Assunse il ruolo di protettore dell’imperatore  Insediò lo shōgun Ashikaga Yoshiaki, in cambio della delega di tutte le decisioni politiche  controllo sullo shogunato  Una delle ragioni per cui iniziano a cospirare contro di lui cercando alleati Consolidamento del controllo sull’area della capitale - Nemici nell’area  Gruppi religiosi fra cui  I monaci dello Enryakuji  I monaci di Ishiyama (Ōsaka)  I mercanti di Sakai  Daimyō rivali  Asakura Yoshikage e Asai Nagamasa (alleati con lo Enryakuji)  I daimyō della regione del Mare Interno (appoggiati da Negoro) - Attacco contro la resistenza monastica  1571  Enryakuji e Negoro  1572  altri (sconfitti tranne Ishiyama, conquista 1573-1577 - Organizzazione dei nuovi possedimenti - Avvio della costruzione del castello di Azuchi (1576-1579) sulle sponde del lago Biwa (novità militare/culturale) – Castello distrutto dopo la morte di Nobunaga – Uno dei primi castelli costruito con fortificazioni per poter sventare gli attacchi con e nuove armi - Promozione del libero commercio interno e dello sviluppo urbano, anche con l’abolizione delle za - Intervento nei traffici con il mondo esterno  Promozione di Ōsaka come nuovo fulcro degli scambi: dirottare i portoghesi da Kyūshū a Ōsaka  1587  acquisizione di un controllo diretto su Nagasaki  Tentativo di imporre un sistema statale di controllo su tutte le attività di oltremare, con “sigilli vermigli” (affidati alle navi che hanno un permesso al commercio) shuinsen e tentativo (fallito) di riallacciare relazioni ufficiali con la Cina La campagna di invasione del continente - Progetto di invasione della Corea – Ponte per raggiungere la Cina - Molla che scatenò il conflitto: rifiuto di una richiesta di libero transito in Corea (1591) - Ragioni profonde del conflitto:  Prospettive di guadagno del commercio col continente (obbiettivo ultimo di invadere la Cina)  Volontà di impiegare fuori del Giappone le energie militari dei daimyō  Volontà di conquistare nuovi territori da spartire fra i daimyō Fasi della campagna - 1592  Inizio di una spedizione giapponese in Corea, che avanzò fino al fiume Yalu - Intervento armato dei Ming che la bloccò e trattative di pace  Richieste giapponese: una principessa cine come consorte imperiale  Divisione della Corea fra Cina e Giappone  Libero commercio fra Cina e Giappone  Rifiuto della Cina - 1597  nuove offensiva giapponese, conclusasi con la morte di Hideyoshi, nel 1598 RAPPORTI CON GLI EUROPEI IN PERIODO AZUCHI-MOMOYAMA L’ambasceria in Europa - 1579-1582  Alessandro Valignano in Giappone  Clero autoctono e ricerca di una base economica per la missione  1580: cessione ai gesuiti a Nagasaki  Invio della Tenshō shisetsu (1585-1590), prima ambasceria giapponese in Europa (Spagna, Portogallo, Italia/Papato): 4 ambasciatori di 13-15 anni, inviati nel nome di tre daimyō del Kyūshū  Monopolio gesuita sulle missioni in Giappone (Ex pastorali Ufficio, 28 gennaio 1585) Nobunaga, Hideyoshi e i cristiani - Nobunaga sostiene i gesuiti perché:  Condivideva l’avversione verso le sette buddhiste  Sperava di attirare i mercanti portoghesi - Hideyoshi, dopo la campagna in Kyūshū, ha timore del “potenziale ribelle” dei cristiani  23 e 24 luglio 1587  Editti contro il cristianesimo 1. Divieto di conversione ai daimyō e loro sottoposti 2. Cacciata dei padri (ma non dei mercanti)  Distruzione di edifici religiosi cristiani  Acquisizione di Hideyoshi del porto di Nagasaki  Padri tollerati ma con “basso profilo” San Feripe gō jiken  definito “incidente” dai giapponesi - 1571: gli Spagnoli istituirono una colonia a Manila  Commerci non ufficiali con giapponesi nelle Filippine e pressioni dei francescani per viaggiare in Giappone  Timore che fossero una “avanscoperta” militare - 1596: naufragio della nave spagnola San Felipe a Urado - Hideyoshi imprigionò l’equipaggio e requisì il carico:  Sospetto verso gli spagnoli, “confermato” dal capitano Matias de Randecho  5 Febbraio 1597: giustiziati 6 francescani e altri 20 cristiani (3 gesuiti e 17 convertiti giapponesi)  Equipaggio poi liberato, ma né il carico né i corpi restituiti, e proibito l’accesso ai religiosi spagnoli LA PRESA DI POTERE DI TOKUGAWA IEYASU (1543-1616) La successione di Hideyoshi - Consiglio dei “cinque grandi anziani”  gotairō  Ieyasu, Uesugi Kagekatsu, Mōri Terumoto, Ukita Hideie e Maeda Toshiie  Scopo: garantire la successione al figlio naturale Hideyori (Hidetsugu era stato costretto al seppuku nel 1595)  Hidetsugu nipote adottato da Hideyoshi perché il suo figlio naturale era morto  5 anni prima della morta di Hideyoshi nasce un figlio naturale - Lotta per la successione La presa di potere di Ieyasu - 1600  a Sekigahara, armata dell’Esta (Ieyasu, 100.000 uomini) vs armata dell’Ovest (Ishida, 80.000 uomini, lealisti dei Toyotomi  Battaglia di Sekigahara  Vittoria di Ieyasu  Ieayasu diventa daimyō più importante del Giappone  Porta all’esproprio di molti territori, alcuni territori solo ridimensionati ( es. territorio dei Mōri)  Alcuni fissano il 1600 all’inizio del Tokugawa jidai - 1603  nomina di Ieyasu a shōgun  Normalmente in questo momento si fissa l’inizio del Tokugawa jidai  Assunzione “ufficiale” del governo nazionale (a Edo) come “pacificatore” (legittimazione) - 1605  trasmissione della carica al figlio Hidetada: Ieyasu diviene ōgosho (shōgun in ritiro)  Nonostante lui continui a comandare come se fosse ancora lui stesso lo shōgun, ma non voleva che dopo la sua morte ci fossero lotte per la successione - 1614-1615  Battaglie a Ōsaka e morte di Hideyori nell’incendio del castello TOKUGAWA JIDAI (1603-1868) Le basi della stabilità dell’autorità Tokugawa Come funziona lo stato Tokugawa? - Famiglia Tokugawa: Ō kōgi, somma autorità pubblica (con compiti di mantenimento di pace e ordine e di jinsei, governo benevolo) al vertice di una gerarchia di autorità pubbliche su base regionale (kōgi = daimyō)  Bakuhan taisei: equilibrio fra gestione centralizzata del potere (bakufu) e gestione parzialmente autonoma dei daimyō del potere sui loro domini (han)  I daimyō controllano i propri territori e riscuotevano le tasse, ma avevano degli obblighi verso i Tokugawa (si può usare il termine “fedaulesimo”)  Per i suoi scopi, le autorità pubbliche mobilitarono l’intera società Il bakuhan taisei - I Tokugawa non avevano una produttività molto più elevata rispetto agli altri daimyō - Si reggeva su un nuovo equilibrio di potere economico , basato su una distribuzione delle terre secondo un calcolo condotto con il sistema kokudaka  IL calcolo dei koku definiva quante forze militari un daimyō poteva mantenere e quale entità di collaborazione miliare/di lavori pubblici poteva sostenere  N.B: non sempre la produttività fu (ri-) calcolata solo sulla base del riso (ma formalmente appariva così)  Un territorio dei daimyō So non era un terreno agricolo, ma era un’isola che faceva da ponte tra Corea e Giappone, quindi aveva una posizione di prestigio  Forza economica (insieme ad altri fattori) = prestigio Il nuovo equilibrio di potere economico - Ricalcolo della produttività dei terreni (26 milioni di koku totali) e ridistribuzione secondo l’esito di Sekigahara  Ai Tokugawa circa 6.5 milioni di koku (circa 4 mikioni di sole terre personali dello shōgun), in aree ricche per:  Risorse agricole (Kantō e Giappone centrale)  Commerci (Edo, Osaka, Nagasaki, Kyōto)  Risorse minerarie (Sado, Ashio e Izu)  Fonte delle entrate dei Tokugawa (il bakufu non raccoglieva le tasse nei territori dei daimyō)  Fortezze in zone strategiche (Edo, Kyōto, Sunpu) I territori dei daimyō - Daimyō: minimo 10.000 koku - Famiglie shinpan (familie imparentate con lo shogun) (23) e sanke (famiglie legate a Ieayasu da vincoli di parentela diretta) (3)  Circa 2.6 milioni di koku totali  Posizioni strategiche per l’accesso a Kyōto e Edo - Famiglie fudai (daimyō della casa dello shogun, coloro che avevano aderito alla causa di Ieyasu prima della battaglia di Sekigahara; nominati vassalli ereditari) (145): circa 7 milioni di koku totali Buke, bushi Honbyakushō Hyakushō (ca. 90%) Chōnin - Fondamento: ideologia neo-confuciana: pilastro del nuovo assetto (principi di ri, ki e dō)  L’universo è fatto di materia (ki), diviso in ordini (ri)  questo si traduce nella società come ogni persona ha una strada da seguire (dō)  Discriminazione (sabetsu), ma non in senso moderno - Creazione di varie istituzioni confuciane  Hayashi Razan (discepolo di Fujiwara Seika) entrata al servizio di Ieyasu nel 1605  Ufficio di consiglieri confuciani (jusha) capeggiato dai Razan  1630: scuola confuciana dei Razan, divenne la scuola superiare ufficale dei Tokugawa (Shōheikō)  Creazione di simili istituzioni anche nei vari han  Non ci fu però un’opera sistematica di indottrinamento volta alla interiorizzazione dei ruoli sociali - Mibun seido (o shinōkōshō): in tutto il paese, ogni individuo appartiene a una classe su base occupazionale con una formale immobilità sociale  Guerrieri (shi) (ca. 6%  Agricoltori (nō)  Artigiani (kō)  Mercanti (shō)  Classi “speciali”:  Famiglia imperiale, kuge e clero (ca. 1000 individui)  Senmin (eta, hinin, inclusi hinin teka, kakae hinin e gruppi di persone con hadicap fisici) (ca. 3%)  Eta: stragrande maggioranza – svolgono lavori impuri – Boia – guardie carcerarie – categoria che lavora con lo smaltimento degli animali morti  Territori in cui la categoria degli eta non risultava (per esempio nei territori in cui lo scintoismo era molto forte)  Hinin: mestieri che non sono inquadrati nei mestieri  Mendicanti – saltimbanchi da bordo strada - incantatori di serpenti – persone che leggono il futuro  Persone condannati che sono costretti ai margini della società (esempio: chi commetteva suicidio d’amore, non condannati, ma costretti ad essere marginalizzati nella società)  Alcune categorie “a metà” (es. shuku, hachitataki, onbō (becchini), ama (pescatrici di profondità)  All’appartenenza a ogni gruppo si associavano degli obblighi (yaku) per esempio:  Versare una certa quantità di tasse  I mercanti dovevano cambiare il riso in denaro  Non erano così fiscali le categorie: un contadino poteva arricchirsi con il commercio (con il riso in più lo vendeva) La classe guerriera (bushi) - Bushi: erano gli unici  A partecipare al governo  A portare armi: monopolio sull’uso della violenza - Però, smilitarizzazione della società:  Tokugawa: promotori del tenka taihei (promotori della pace su tutto il paese)  Per tutti gli altri, limitazioni all’uso della violenza: “burocratizzazione” e trasformazione da servitori leali di un solo signore in servitori dello stato  Contraddizione interna fra cultura dell’onere e della violenza e il loro nuovo ruolo La classe contadina - Eliminazione, per evitare ribellioni, dei sōson (villaggi auto-amministrati e autodifesi medievali) ma parziale auto-amministrazione:  I dōgo, contadini ricchi armati, vennero o riconosciuti come samurai e costretti a trasferirsi nelle città castello, o privati delle armi  Fra i rimasti, selezionati shōya e mura yakukin  Controllo sulle persone e sulla produttività della terra attraverso il sistema dei gonin-gumi  Unità base è la famiglia  Quantità di riso preciso per ogni tot. Di famiglie  Se per 5 famiglie la quota di tasse era 500, se una famiglia non riusciva ad arrivare alla sua quota, era obbligo delle altre famiglie di colmare il vuoto Le altre classi sociali - Mercanti e artigiani  Spesso, organizzazioni dominate da mercanti privilegiati (sotto il controllo delle autorità feudali)  Controllo meno serrato sui mercati locali - Senmin: supervisione di famiglie o organizzazioni di senmin potenti, che curavano i rapporti con le autorità e gestivano distribuzione del lavoro, pene e punizioni (per esempio, i Danzaemon a Edo) N.B: - Per tutti i gruppi sociali, l’appartenenza a uno status occupazionale determinava il suo modo di partecipare alla società e inquadrava l’individuo in un modo che era riconoscibile su tutto il territorio giapponese  Appartenere a uno status toglieva in parte autonomia, ma significava ottenere un riconoscimento legale - Esisteva anche una separazione geografica fra i vari gruppo, ma con molte sovrapposizioni - Non sempre lo status occupazionale corrispondeva esattamente alle effettive occupazioni che la persona svolgeva per vivere  Fintanto che si adempiva allo yaku, le autorità permettevano anche altri tipo di attività Sistema bakuhan e sistema mibun: controllo centralizzato e spazi di autonomia nel Giappone Tokugawa - Assenza di strumenti di controllo che coinvolgessero tutti gli han (polizia, burocrazia, tassazione, esercito) - Anche all’interno dei singoli han Sistema sociale e identità - Identità: costrutto (con un impatto concreto sulla vira delle persone, per il suo significato nelle relazioni economiche e di potere) basato su una complessa interazione fra istituzioni (sociali, politiche, economiche) ed elemento “personale”  Nel caso del Giappone Tokugawa, i gruppi occupazionali crearono confini identitari interni allo stato  Appartenenza al gruppo: base dell’identità sociale e legale, ma esisteva una “coscienza di classe” e quale peso aveva?  Differenziazioni e gerarchie interne, esistenza di figure che non rientravano pienamente nella classe sociale  Variazioni dello yaku su base geografica/comunitaria  Combinazione dello status con altri elementi di definizione identitaria che influivano sull’attività economica e produzione culturale dell’individuo - Al di là dell’identità legata a status/gruppo occupazionale:  Si può parlare in epoca Tokugawa di un’identità nazionale?  Esisteva in epoca Tokugawa un’identità “individuale” istituzionalmente riconosciuta?  Qual era il ruolo dell’identità di genere? - N.B: in epoca Tokugawa, ruolo cruciale dei costumi (fūzoku) nella definizione istituzionale dell’identità (uso sistematico delle leggi suntuarie) I rapporti con il mondo esterno Rapporti con il mondo esterno fino al 1614 - Scambi diplomatici per ristabilire rapporti pacifici con la Corea - Per i benefici del commercio, apertura verso mercanti Portoghesi e Spagnoli - Atteggiamento moderato verso i cristiani  Non ancora persecuzione sistematica  Apertura ai francescani e domenicani spagnoli nelle Filippine La seconda ambasceria in Europa - Inviata dal daimyō (fudai) di Sendai Date Masamune a Filippo III di Spagna e a Papa Paolo V  20 dicembre 1614: Incontro con il Re di Spagna a Madrid  1615-1616: Viaggio in Italia  Ritorno di Hasekura nel 1620 e di Sotelo nel 1622 (ucciso nel 1624)  Risultati minori della precedente ambasceria e meno fonti a riguardo L’arrivo degli olandesi - 1600: arrivo della nave Liefde in Giappone - 1602: fondazione della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e sua espansione (quartier genrale: Batavia) - 1605: partenza dal Giappone del capitano Jacob Quaeckerneck con il “sigillo vermiglio” e il permesso di avviare rapporti commerciali ufficiali fra Giappone e Olanda - 1609: fondazione di una base commerciale olandese a Hirado L’arrivo degli inglesi - 1609: intervento militare degli Shimazu nelle Ryūkyū, Shō Nei, dovette accettare la parziale sottomissione a Satsuma - Però, nonostante alcune mosse per incorporare il regno a Satsuma, non si procedette a una assimilazione  La delega dei rapporti fra Ryūkyū e Giappone a Satsuma valse agli Shimazu vantaggi economici e strategici, che dipendevano dal fatto che le Ryūkyū non fossero annesse  Differenza culturale sottolineata attraverso i fūzoku I rapporti con Ezo (Hokkaidō) - Ezo: ponte verso l’Asia settentrionale - Rapporti delegati ai daimyō Matsumae che si erano stabiliti nel sud di Ezo già nel 15esimo secolo, facendo da ponte fra l’isola e il Giappone, posizione poi riconosciuta dallo shogunato Tokugawa - 1633: stabiliti ufficialmente i nuovi confini del regno giapponese, che includevano tali territori, e affidato ai Matsumae il monopolio dei commerci con gli ainu - Mutua dipendenza fra Matsumae ed Ezo  La ricchezza e il prestigio dei Matsumae dipendevano quasi del tutto dal loro ruolo nel commercio con gli Ainu  Ezo dipendeva da Matsumae perché gli Ainu necessitavano di accesso ai prodotti giapponesi - Alcuni capi Ainu erano però in mutua competizione o contrari a commerciare solo con Matsumae (e alle sue condizioni) - 1669: guerra Shakushain  Nessuna conquista territoriale nel nord di Ezo  Però, mutamento decisivo nei rapporti di potere Cosa accadde dopo la Guerra Shakushain? - La guerra indebolì gli Ainu politicamente (anche se la cultura Ainu non perse la vitalità) - - Accordo fra Matsumae e capi Ainu stilato nel 1671:  Obbedienza degli Ainu alle indicazioni di Matsumae e pronta denuncia di atti di ribellione  Commercio limitato a luoghi predefiniti (akinaiba) secondo regole stabilite da Matsumae - 1682: divieto degli Ainu di viaggiare liberamente nel sud di Ezo (wajinchi) e viceversa - Progressiva trasformazione degli akinaba in basho ukeoisei (sfruttamento diretto da parte di Matsumae delle risorse e manodopera Ainu) Impatto sulla società Ainu - Diverso fra nord e sud di Ezo, ma in generale negativo per vari aspetti  Sfruttamento eccessivo della forza lavoro  Importazione di nuove malattie (morbillo)  Impatto ambientale negativo dello sfruttamento eccessivo del territorio, che creò un circolo vizioso di dipendenza dalle attività economiche giapponesi  Diminuzione drastica in alcune aree della popolazione Ainu  Nonostante questo, collaborazione di alcuni capi Ainu (per i benefici economici) La ritualizzazione dei rapporti fra Ainu e giapponesi - Trasformazione di uimam e umsa in strumenti rituali per regolare i rapporti fra Ainu e giapponesi (?)  In particolare con Matsumae e gli Ainu di Ezo, ma pratiche simili si registrano fra giapponesi e alcune comunità Ainu nella punta a Nord di Honshū  Sistematizzazione delle pratiche e crescente enfasi al loro interno sulla disparità di potere I fūzoku degli Ainu - Uso dei fūzoku nel contesto delle pratiche rituali per enfatizzare la differenza culturale - Il mantenimento di diversi costumi venne incoraggiato anche al di fuori di questi rituali (nonostante la cultura Ainu avesse assimilato elementi di cultura giapponese, anche per via del rapporto economico con Matsumae)  N.B: demarcazione non etnica, ma simile alla demarcazione di status  Assenza di identità meticcia  I figli di coppie miste (Ainu e lavoratori stagionali giapponesi) i figli erano Ainu, non meticci La nascita di nuovi confini di civiltà - La creazione di confini politici corrispose alla creazione di confini di civiltà fra la civiltà “giapponese” e le civiltà “non giapponesi”  Visione del mondo, derivativa della visione ka-i, ma nipponica - Però, non tutte le popolazioni al di fuori della civiltà giapponese erano considerate barbare: solo quelle che avevano un rapporto di subordinazione con il Giappone  Valore simbolico importante di Ryūkyū ed Ezo, per questo relegati a una “alterità forzata” N.B: - Come visto per gli Ainu strumento utilizzato per articolare il confine fra civiltà e barbarie furono i fūzoku  Identificato come barbare proprio quelle popolazioni che non aderivano ai costumi definiti nel sistema dei gruppi occupazionali  Sovrapposizioni fra la demarcazione dello status e quella della civiltà  Punti di contatto fra Ainu, eta e hinin  In alcuni casi, lotta a quelle che erano viste come forme di barbarie all’interno dello stato giapponese STORIA ECONOMICA E SOCIALE NEL TOKUGAWA JIDAI Sviluppi nelle aree rurali 1. Aumento della produttività agricola (soprattutto Kinai e Kantō):  Espansione delle colture extra cerealicole (cotone, canapa, tabacco, tè…): non usate per le tasse, ma:  Proto-manifatture (proto-capitalismo)  Espansione dei mercati locali rurali  Accumulazione di capitale di contadini più agiati - Non tutti ne beneficiarono (autorità bushi, contadini più poveri…) 2. Mutamento dei rapporti di potere nei villaggi  Squilibri nella produttività dei terrenti e spese contingenti  A dispetto dei kenchichō (registri catastali), contadini in difficoltà economiche abbandonarono o cedettero i terreni Sviluppi nel commercio - Sviluppo di un mercato nazionale  Processo favorito fa assetto sociale-geografico:  Bushi nelle città fortificate con esigenza di accedere a beni provenienti altre aree  Divisione geografiche e sankin kōtai  Dinamismo geografico (di persone e merci) vs idea di immobilismo confuciana  Arricchimento dei chōnin (soprattutto mercanti) e nascita di “mercanti protetti”: ruolo privilegiato nel tradurre tasse e stipendi in denaro/merci  Spesso, finanza come attività primaria: emissione di lettere di credito, prestito a usura. Anticipi sulle quote di riso dei samurai N.B: - Con l’arricchimento sia di parte della classe contadina che di parte della classe mercantile, l’ordine socio-economico venne, nella pratica, a differenziarsi dalla gerarchia stabilita da sistema mibun - Però, l’ordine politico non venne sovvertito Nel complesso, il periodo Tokugawa si caratterizzò in termini socio- economici per i seguenti processi - Un generalizzato progresso economico, anche se non omogeneo su tutto il territorio - Un progressivo sovvertimento dell’ordine sociale sancito dalle leggi e ordinamenti che costituivano il sistema mibun - Uno conseguente crescente svantaggio per le classi dominanti, che non beneficiarono di tali progressi: a questo si lega un’alternanza di crisi e programmi di riforma STORIA POLITICO-ISTITUZIONALE DEI TOKUGAWA: CRISI E PROGRAMMI DI RIFORMA L’avvio delle crisi del bakufu - Tokugawa Ietsuna (1651-1680): acquisizione di potere dei fudai (soprattutto rōjū) a scapito dello shōgun - Tokugawa Tsunayoshi (1680-1709):  Shōgun-cane  Emanò norme molto rigide per la protezione degli animali  Atteggiamenti “bizzarri” che crearono sfiducia  Dopo l’uccisione di un rōjū, abbandono delle loro sedute dei rōjū e delega del governo ai ciambellani (sobayōnin) (gruppo di consiglieri e a cui vennero affidati molti poteri, persone che Tsunayoshi conosceva personalmete)  Sprechi (stipendi auto-alzati più o meno)  Circa il 40-50% della popolazione maschile  Circa il 15% della popolazione femminile Boom dell’editoria - Vasto consumo di pubblicazioni legato alla stampa su matrice in legno: sostituì nell’editoria commerciale quella a caratteri mobili dagli anni ’20 del XVII secolo (prima solo templi buddhisti)  Permise l’aumento del numero di copie  Consentì l’adozione di scelte editoriali che favorirono la popolarizzazione dei libri  L’inserimento di illustrazioni che occuparono l’intera pagina o si fondevano con il testo  L’accostamento del furigana ai kanji  L’uso di una calligrafia più fluida e continua La cultura chōnin - Sviluppo dei cetri urbani: circa 250 jōkamachi (città-castello) in espansione per numeri e varietà di popolazione - Fiorire della cultura popolare/borghese (chōnin)  Ideale dell’ukiyo  idea di divertimento che si allontana dalle preoccupazioni quotidiane - Trovò espressione in varie forme: Kobuki e Ningyō jōguri (teatro delle marionette), haiku e narrativa popolare, ukiyoe  Tutte le forme della cultura popolare, così come la vita dei chōnin, furono strettamente regolamentate  Bollino rosso sui libri censurati  Moltissimi temi censurati  temi attuali, politici - Spettacoli, divertimento e prostituzione confinati:  Kabuki rappresentato in aree teatrali apposite (e solo da uomini adulti, dopo la fase dello onnakabuki e del wakashūkabuki, ispirati ai kabuki mono)  Nascita dei quartieri di piacere: i kuruwa (o yūkaku) Shimabara, Sonezakishinchi, Yoshiwara…  Presenti uno in ogni città  Spazi di “devianza” autorizzati dal bakufu  Separati geograficamente dal resto della società  Sistema di regole sociali proprio  Luogo dove rilassarsi e allontanarsi dalle regole strette della città  Durata della permanenza decisa dal bakufu (?)  Fucine per la cultura chōnin, le cui tendenze però incisero sul mondo urbano nel suo complesso Condivisione degli spazi della cultura - Anche i bushi frequentarono gli stessi luoghi di divertimento: condivisione di svaghi, interessi, occupazione con i chōnin  All’interno della città vivevano in modo meno separato dal resto della società di quanto sarebbe stato imposta dal sistema mibun - Spesso nonostante il loro ruolo subordinato, grazie al loro potere economico i chōnin erano i veri arbitri del gusto e della tendenza cittadine  I samurai intervennero, ad es. con le leggi suntuarie, per mantenere una apparenza esteriore di superiorità Rangaku/Yōgaku - XVIII secolo: parziale apertura intellettuale all’occidente  1715  Seiyō Kibun scritto dall’intellettuale Arai Hakuseki  3 volumi sullo studio dell’occidente  Basato sulle conversazioni con il missionario Giovanni Battista Sidotti imprigionato  Lo studio sui 5 continenti e sulla revisione del cattolicesimo romano, con critiche di Hakuseki sul Cristianesimo e il paragone tra Cristianesimo e Buddhismo  1720  Rimozione del divieto di importazione di opere straniere (ad eccezione di quelle cristiane)  Allentamento restrizioni dei rapporti con Dejima  Nascita di Rangakusha/Yōgakusha, interessati soprattutto a medicina e scienza occidentali  Tradotti testi di anatomia in giapponese - 1811  bakufu istituisce il primo centro di traduzione di opere occidentali, dopo pressioni russe e britanniche per la fine del sakoku - Nella fase del bakumatsu, Yōgakusha denunciarono la debolezza diplomatica giapponese e sostennero l’adozione di scienza e la tecnologia occidentali Kokugaku - Corrente di studi votata alla rivalutazione della traduzione autoctona, in contrapposizione a quella cinese  Nata nell0ambito degli studi confuciani, in relazione alle correnti più sonofile del Kangaku (studi sinologici) - Fase iniziale: soprattutto studi letterari e filologici - Con Motoori Narinaga (1730-1801) connotazione più politica: miti shintoisti e rivalutazione tennō - Svolta nazionalista (/xenofoba) con l’intellettuale Hirata Atsutane (1776-1843): Giappone unico, sacro e superiore perché creato dai kami; Kokutai (sistema nazionale) esclusivo per natura divina della famiglia imperiale, che ha diritto inalienabile al governo I fondamenti materiale e intellettuali della modernizzazione - Aspetti strutturali dell’economia e delle istituzioni:  Il sistema economico “proto-capitalistico”  La maturazione/burocratizzazione del sistema politico - Yōgaku e Kokugaku: prima importazione di tecnologia “occidentale” e basi ideologiche per la risalita al potere dell’imperatore, la nascita dello Shinto di Stato, il nazionalismo “esclusivo” - Si può parlare anche del formarsi di una coscienza proto-nazionale?  Nuova concezione dello “spazio nazionale”, ai diversi livelli sociali, favorita dai rapporti col mondo esterno e dalle comunicazioni interne LA CULTURA DEL VIAGGIO NEL TOKUGAWA JIDAI Sviluppo delle vie di comunicazioni interne al paese - Canali navigabili: specialmente per merci ingombranti, compagnie di navigazione specializzate - Strade mantenute dai daimyō con stazioni di posta, originariamente pensate per:  Trasporto merci leggere (a cavallo)  Bushi erano gli unici che potevano spostare a cavallo, sigillo che permetteva di poter cambiare cavallo alle stazioni di posta  Viaggi a piedi: dei daimyō (su portantine) e dei loro seguiti, di samurai con obblighi istituzionali, degli addetti al servizio postale, ecc…  Strade utili per facilitare il sankin kōtai  Fra le arterie stradali più importanti si annoveravano le Gokaidō e in particolare il Tokaidō  I tokugawa si riservano il controllo diretto e la manutenzione delle 5 strada principali  Gokaidō = 5 strade principali che portano tutte a Edo, composte di:  Kisokaidō  Nikkō Kaidō  Kōshūkaido  Ōshū Kaidō  Tokaidō  strada più percorsa e che collegava Edo a Kyotō  STAZIONI DI POSTA  Piccole cittadine  Presenti ristoranti con piatti tipici (mebutsu = cose famose)  Centro della rete di comunicazione era la città di Edo, che diventa nucleo economico del paese  Appena viene istituito il sankin kotai, la città “esplode” economicamente  Un secolo dopo la Tokugawa Jidai, Edo diventa una metropoli Il centro della rete di comunicazioni: Edo - Grazie al sankin kōtai, sviluppo eccezionale di Edo, nucleo economico del paese  A fine diciassettesimo secolo  Oltre 63 km quadrati di estensione, di cui 44 quadrati dedicati ai quartieri militari  Circa 1 milioni di abitanti, divisi fra shitamachi (città bassa, zona commerciale) e quartieri dei bushi  Dalla metà del XVIII secolo, Edo (/il Kantō) divenne anche centro culturale del Giappone (bun’un tōzen  spostamento ad est del centro culturale)  Già prima di quel momento, i Tokugawa la promossero coscientemente come centro (ichirizuka, uso di noboru (salire – Perché idealmente Kyoto era posizionata in una posizione più alta rispetto al resto del Giappone, perché ci stava l’imperatore – Si saliva per andare a Kyoto – Stessa dicitura usata anche dai Tokugawa per Edo) in documenti ufficiali  Yoshimune emana un editto riguardante il commercio e utilizza il verbo noboru per riferirsi allo spostamento a Edo e da quel momento si inizia ad utilizzarlo più frequentemente  Lett. Salire, si saliva verso la capitale, dove c’era l’imperatore (da Kyotō verso Edo), Kudai = scendere, da Edo a Kyotō  Inizio 1600 emanato editto in cui i Tokugawa ordinavano la costruzione delle ichiruzuka  Pietre miliari (ichirizuka)  ordinata la costruzione e il punto di partenza è Edo no Kyoto  L’invio di un console statunitense a Shimoda  Clausola della nazione più favorita  Se il Giappone avesse stretto qualsiasi tipo di accordo con un altro Stato, queste clausole se sarebbero applicate anche al trattato con gli Stati Uniti - Fra il 1854 e il 1857: stipula di simili trattati con Gran Bretagna. Russia e Olanda  Sfaldamento della politica del sakoku e avvio del kaikoku (riapertura) La colonizzazione di Ezo - 1799-1821: prima fase di amministrazione diretta su Ezo da parte dei Tokugawa  Assimilazione di Etorofu, a sud delle Isole Curili: kizoku, ma anche adozione di strutture di villaggio giapponesi  Parziale assimilazione spontanea anche di Ezo - 1855-1868: seconda fasi di amministrazione diretta su Ezo da parte dei Tokugawa  Attiva promozione dell’assimilazione (kizoku incentrata sui fūzoku, minore rilevanza di altre misure) anche di Ezo mirata a un riconoscimento internazionale delle nazionalità giapponese degli Ainu (e dunque del controllo territoriale del Giappone sul loro territorio)  Azione 1855: permesso ai giapponesi di stabilire degli insediamenti permanenti in Ezochi  1856: abbandonata la denominazione Ezo; gli Ainu vengono chiamati dojin (nativi) - Inizio del periodo Meiji: Ezo sarebbe entrato a tutti gli effetti nel territorio giapponese, con la sua suddivisione in province e distretti: inizio del dōka L’acuirsi della crisi - Crisi interna legata al trattato di Kanagawa;  Fautori del kaikoku: insoddisfatti  Movimenti xenofobi: critici verso le concessioni. In particolare, la corrente jōi che  Includeva soprattutto samurai degli han esteri (Satsuma, Chōshū, Tosa, Hizen)  Si alleò con la corte imperiale  Abe Masahiro, il capo delle rōju, lasciò la carica a Hotta Masayoshi I trattati ineguali - 1856: nuove lotte in Cina  Trattative del console Townsend Harris con Hotta - Hotta e maggioranza dei daimyō: favorevoli. Però  Opposizione della corte e dei daimyō a essa vicini  Contesa per la successione al ruolo di shōgun - Il Naosuke, nuovo Gran Consigliere, sostenne la salita al potere dello shōgun Tokugawa Iemochi (1858), e concluse comunque le trattative con Harris  Trattato di amicizia e commercio con gli Stati Uniti (29 luglio 1858) Il trattato di amicizia e commercio con gli Stati Uniti (29 luglio 1858) - Primo dei trattati ineguali - Apertura anche dei porti di Kanagawa, Nagasaki, Niigata e Hyōgo - “Clausole ineguali”  Presenza di rappresentanti diplomatici e cittadini americani a Edo e nei porti aperti  Limitazione dei dazi doganali  Extra-territorialità  Conferma dello status di nazione favorita - Fu seguito nello stesso anno da simili accordi con Olanda, Russia, Gran Bretagna e Francia La fine del bakufu Tokugawa - Effetti economici negativi dell’apertura: acuirsi del malcontento e organizzazione degli oppositori attorno a Kyoto e agli han esistenti - 1860: assassinio di Il Naosuke e altri atti di terrorismo politico - 1866-1867: Tokugawa Yoshinobu diventa shōgun, cerca una mediazione con la Corte (kōbu gattai  suddivisione equa dei poteri tra lo shogunato e la corte) e si rivolge alla Francia per supporto  Promette alla Francia che sarà un loro partner commerciale se li sostengono  Satsuma e Chōshū, spalleggiati dalla Gran Bretagna, minacciano il bakufu - Grazie anche alla mediazione di Tosa, Yoshinobu accettò, nel novembre 1867, di rinunciare alla carica di Shōgun e restituire i poteri civili all’imperatore Mutsuhito  1868  inizio del periodo Meiji (1868-1912) Meiji ishin 明治維新  Rinnovamento Meiji - 3 gennaio 1868  Meiji ishin  “Restaurazione”, più che “Rivoluzione” (anche se non ritorno al passato)  Anche detta “Rivoluzione dall’alto”: cambiamento indotto da una cooperazione di forze “tradizionali”  Dopo il 1868, l riforme furono condotte soprattutto dall’èlite dei quattro han che la avevano supportata (i samurai dei quattro han che aveva partecipato e supportato la rottura del bakufu dei Tokugawa), senza una totale rottura rispetto al passato in termini di classi al potere  Ruolo più indiretto che diretto delle classi borghesi - 1869  l’imperatore si trasferisce nella città di Edo, ribattezzata Tokyo Avvio del processo di riforma - 1868:  Edo viene occupata e, ribattezzata Tōkyō, sede del nuovo governo: fine del dualismo geografico  Venne firmato il Gokajō no seimon (giuramento sui cinque articoli), che fissava gli obbiettivi del nuovo governo  Riformare il sistema politico  Stilare una costituzione  Riformare la struttura economica e sociale iniziando dalla eliminazione delle differenze di status  Avvio di un processo di riforma che attraversa tutto il primo ventennio Meiji e che culmina nella redazione di una Costituzione Riforma = Kindaika - Obbiettivo dei riformatori Meiji: “Modernizzazione” = adesione a un modello occidentale di moderno stato nazionale  Promozione di una identità nazionale condivisa  Creazione di istituzioni moderne (costituzione, organi di potere centralizzati)  Trasformazione capitalistica delle istituzioni economico-sociali  Rafforzamento militare  Slogan che ispira il processo: fukoku kyōhei (富国強兵 “paese ricco, esercito forte”) Riforma del sistema politico - Seitaisho (Documento sulla forma del governo, 1868)  Stabilisce una nuova struttura di governo valida fino al 1885  Dajōkan  Gran Consiglio di Stato, che controllava organi i cui nomi richiamavano gli organi politici del Giappone Nara  Jingikan  Ufficio degli Affari Shintoisti  N.B: gestione del potere oligarchica Superamento dell’assetto politico-territoriale “pre-moderno” - 1869: rinuncia spontanea da parte di Satsuma, Chōshū, Tosa e Hizen al potere locale sui loro han  hanseki hōkan  Esempio seguito da un numero di altri daimyō favorevoli al nuovo governo - Agosto 1871: confisca del potere locale dei daimyō  haihan chiken  Sequestrati gli han di coloro che non avevano rinunciato spontaneamente  Abolizione delgi han e la crazione di un sistema di province (ken) e distretti urbani (fu)  Nomina di governatori (in genere daimyō stessi) - 1873  istituzione del Ministero degli interni  affidato alla guida di Ōkubo Toshimichi Riforma del sistema economico - Le riforme in ambito economico furono mirate a  Fornire una nuova base finanziaria al governo, per  La gestione dello Stato  Il completamento del processo stesso di riforma  Rendere lo Stato competitivo sul piano internazionale Riforma fondiaria-fiscale - Centralità dell’attività agricola  1872: assegnazione dei titoli di proprietà sulle terre (chiken) e calcolo del valore dell’imposta  1873: Chiso kaisei jōrei  Ordinanza di revisione dell’imposta fondiaria: nuovo sistema di tassazione fondiaria. Tasse  Basate sul valore dei terreni, non cambiano di anno in anno  Pagate in denaro, non pagate con i prodotti della terra  Versate dai singoli proprietari e non dai villaggi - Che conseguenze per i contadini?  Difficoltà create dalle fluttuazioni del mercato - Favorito dal rigore del nuovo governo  Arresti (es. nel 1876, a Tokyo, quasi 4500 persone arrestate per aver orinato in luoghi pubblici, quasi 3000 per litigi su pubblica strada, oltre 2000 per pubblica nudità - Favorito dagli incentivi e dalla retorica del nuovo governo, che si fece portavoce di nuovi concetti di civiltà (bunmei, kaika) e barbarie (yaban, meimō)  Coinvolgimento attivo dei cittadini e promozione di una interiorizzazione delle riforme  tramite la campagna di propaganda La “reinvenzione” dell’imperatore - Imperatore: figura ambivalente  Da un lato, presentato come simbolo di una tradizione puramente autoctona, sacra e inviolabile  Dall’altro, presentato come incarnazione dei progressi in atto  Es. nel 1873, adotta un taglio di capelli alla occidentale e dichiara di aver iniziato a mangiare carne (solitamente si mangiava quasi sempre pesce e verdure)  Diventa una sorta di esempio per i cittadini da seguire SCONTRI LEGATI AL PROCESSO DI MODERNIZZAZIONE L’opposizione alle riforme - Riforme in ambito politico: opposizione limitata  Benefici economici e politici garantiti alla vecchia classe dominante - Riforme in ambito sociale ed economico  Opposizione alla riforma dell’imposta fondiaria  Opposizione all’abolizione di eta e hinin: ribellione di Mimasaka (1873)  Grandi gruppi di eta e hinin nella zona sud, a Mimasaka, 7% della popolazione apparteneva a questi fuori casta  Ribellione violenta con uso delle armi, uccisi una ventina di hinin, si diede fuoco a molti quartieri  Opposizione dei samurai di basso rango alla perdita del proprio status  Serie di insurrezioni che si susseguirono fino alla fine degli anni ’70 dell’800 e culminarono nell’omicidio di Ōkubo Toshimichi (1878) N.B: - Il governo cercò in vari modi di limitare il malcontento dei samurai  Creando per loro nuove possibilità di lavoro  In particolare, promossa la migrazione verso l’Hokkaidō (ex Ezo, colonizzato)  Con la commutazione forzosa degli stipendi (Chitsuroku shobun), prima opzionale (1873) e poi forzata (1876) che coinvolse circa 300.000 famigle  Oggi lo chiameremmo “buona uscita” o “TFR”  Pensata per spingerli verso l’impresa, ma ebbe solo molto parziale successo Il seikanron (dibattito sull’invasione della Corea) - Lotta interna all’oligarchia Meiji, 1873  Motivo: tensioni diplomatiche con la Corea  si rifiuta di riconoscere lo stato giapponese controllato dai Meiji  Fazione favorevole all’invasione: Saigō Takamori e Itagaki Taisuke  Volontà di una dimostrazione di forza contro la Corea e di sfogare l’aggressività degli ex samurai  Fazione sfavorevole: Iwakura Tomomi e Ōkubo Toshimichi  Paura di un intervento occidentale e volontà di concentrare prima le energie nelle riforme Le conseguenze dello scontro - 1973: prevale la fazione contraria all’attacco  Nel 1974 spedizione militare contro Taiwan (per l’uccisione di marinai delle Ryūkyū) ma  Fuoriuscita di molto dei membri del governo  Alcuni si dedicarono a una opposizione pacifica: fondazione di Aikoku kōtō (愛国公党  Partito pubblico patriottico) di Itagaki Taisuke; 1874, Aikokusha (愛国社  Partito pubblico nazionale)  Altri avviarono una lotta armata La ribellione di Satsuma - 1877, guidata da Saigō Takamori, raccolse tutte le fazioni opposte al governo  Ultima vera minaccia all’oligarchia Meiji  Terreno di prova per il nuovo esercito IL RAPPORTO CON IL MODELLO EUROPEO E STATUNITENSE Ambivalenze - Prima della Restaurazione: molti dei lealisti imperiali si erano schierati contro il bakufu Tokugawa anche in funzione anti straniera  Fronte del jōi - Dopo la Restaurazione: gli oligarchi Meiji, nonostante gli scontri sulla politica estera, furono sostanzialmente allineati sulla necessità di adottare il modello europeo e nordamericano (pur con il permanere di scetticismi)  Scelta pragmatica più che ideologica Bunmei kaika (文明開化) (和魂洋才)e Wakon yōsai - Bunmei kaika “civiltà progresso”:  Intellettuali del Meirokusha (fondato nel 1874)  Movimenti e partiti politici ispirati alle idee di libertà, sovranità nazionale e rappresentanza popolare (es. il Jiyō minken undō) - Wakon yōsai “Spirito giapponese, sapere occidentale”  Reazione tradizionalista  Provvedimenti che, dagli anni ’80, limitarono sempre di più la libertà di azione dei partiti e lo spirito libertario delle riforme (v. istruzione) Le modalità di acquisizione del modello straniero - Importazione di conoscenze (traduzioni) e tecnologie straniere - Impiego si esperti e consiglieri stranieri (oyatoi gaikokujin お雇い外国人  assunti dal governo, kanyatoi e shiyatoi  assunti per lavorare in aziende private, soprattutto 1874-1899  Fra gli italiani, il consulente artistico Chiossone e il giurista Paternostro - Invio di giapponesi all’estero  Ufficialmente, dal 1868 (non ufficialmente anche prima) LA MISSIONE IWAKURA LA COSTITUZIONE MEIJI - Pone i programmi del nuovo governo Perché la Costituzione? - Culmine della modernizzazione  Consolidava l’ordinamento stabilito con la Restaurazione: passaggio a una “nazione legalmente costituita”  Elemento che avrebbe definitivamente accomunato il Giappone alle potenze occidentali  Obbiettivo: rettifica trattati ineguali  N.B: Kenpō, ripresa nel nome della Jushichijō no kenpō (604), ma rottura con modello cinese e il codice Ritsuryō (o Taihō, 701-702) - Costitution tradotta in giapponese con Kenpō La strada verso la costituzione - Decisione di redigerla: Gokajō no seimon  1873 ì: redazione affidata a Itō Hirobumi - Accordo sullo scopo:  Rispondere a richiesta di maggiore rappresentanza (politica fondata sul kōgiseitairon, teoria del governo assemblare, che rappresenti la volontà del popolo)  Però, consolidare il potere dell’oligarchia (quindi non necessariamente liberale) - Disaccordo riguardo le modalità e i modelli per la stesura: lungo dibattito  Si impiegano molti anni per la stesura completa della Costituzione  Dibattito che dura quasi un decennio La definizione dello “stato” della costituzione Meiji - 12 ottobre 1881: Rescritto imperiale definisce  Tempistiche della promulgazione (entro il 1890)  Centralità del kokutai, “sistema nazionale”: spirito nazionale intrinseco alla nazione giapponese (a cui deve corrispondere la struttura nazionale e il contenuto della Costituzione): diverso da tutti gli altri, in virtù della discendenza divina imperiale (tenjō mukyō)  La costituzione ufficializza il wakon yōsai  Modello che più concorda con l’idea: prussiano, per la centralità del sovrano (riadattato al contesto giapponese Fase finale del percorso istituzionale verso la Costituzione - 1884: di ritorno dall’Europa, Itō crea il Seido Torishirabe Kyoku (Ufficio per le ricerche isituzionali), nel Kunaishō (Minisero della Casa Imperiale) - 1884-1885: ristrutturazione dell’aristocrazia e transazione a governo di gabinetto (Itō: primo ministro) - In cocomitanza, Kōshitsu Tenpan (Legge della Casa Imperiale): pari rilevanza giuridica rispetto alla Costituzione e non sottoposta alla sanzione del Parlamento) - Dal 1869, il governo Meiji aveva già avviato una politica (progressiva) di colonizzazione di Hokkaidō, resa più efficiente perché non c’era più la discrepanza fra politiche Tokugawa e politiche Matsumae  Sfruttamento del territorio  Politica per affermare la sovranità giapponese sul territorio: hogo (protezione) degli Ainu In cosa consisteva la hogo? - Equiparazione legale degli Ainu ai giapponesi (no categoria distinta, in teoria, ma come per eta e hinin non necessariamente questo si riflesse nella pratica) - Dōka  Continuata pressione per l’abbandono dei costumi Ainu:  Campagne “educative” specifiche soprattutto a Nord di Hokkaidō e per Ainu di Sakhalin e Curili  Negazione dell’identità etnica e culturale degli Ainu, che cominciano a eddere chiamati kyūdojin (ex nativi): nascita di movimenti Ainu in risposta  Promozione dell’adozione dell’agricoltura - 1889: Hakkaidō kyūdojin hogohō (Atto per la protezione degli ex nativi di Hokkaidō)  Stabiliva che ogni famiglia Ainu poteva ricevere in assegnazione fino a 12.25 acri di terra, che doveva coltivare per 15 anni successivi in modo continuativo per non perderla  Però, pochi ricevettero la quantità di terreno massima, non si badò alla qualità del terreno e non si fece opportuna formazione L’espansione in Asia - Dibattito dal 1885:  Datsu-A  Allontanamento dall’Asia  Dōka (Assimilazione) e kōminka (indottrinamento all’’ideologia imperiale): Giappone come guida dell’Asia - 1890: prima sessione parlamentare  Yamagata Aritomo: “Sfera della sovranità nazionale” VS “Sfera dell’interesse nazionale”  Supporto nazionalisti e zaibatsu La guerra sino-giapponese - Origine del conflitto: disputa sulla Corea  1876: apertura forzata dei commerci col Giappone  1882: attacco all’ambasciata giapponese a Seoul  Intervento militare giapponese e risposta cinese: trattato di Chemulpo (risarcimento e truppe giapponesi presso l’ambasciata)  1884: a Seoul, tentativo di colpo di stato di riformatori pro-giapponesi, repressione delle truppe cinesi, ambasciata giapponese bruciata  Accordi di Tientsin: risoluzione sino-giapponese di ritirare le proprie truppe dalla Corea  1886: disordini a Nagasaki causati da navi cinesi (già situazione tesa, questa cosa esasperò) - Cause ultime del conflitto:  Marzo 1894: ucciso a Shangai un rivoluzionario coreano pro- giapponese  Giugno 1894: ribellione in Corea e invio di truppe cinesi (violazione di Tietsin) - Combattimenti: Luglio 1894 – Aprile 1895 - Vittoria giapponese, trattato di Shimonoseki:  Indipendenza della Corea  Apertura di quattro porti cinesi al commercio giapponese  Clausola della “nazione più favorita”  Risarcimento bellico  Cessione di Taiwan, isole Pescadores e Liaodong L’ACCESSO DEL GIAPPONE SULLA SCENA INTERNAZIONALE La strada verso il riconoscimento internazionale e l’eliminazione dei trattati ineguali - 1895: “Triplice intervento” di Russia, Francia e Germania nel Liaodong  Tentativo di una risoluzione diplomatica: fallito  Forzata restituzione del Liaodong  Però, aumento dell’indennità di guerra (con pesanti conseguenze per la Cina) - 1900: partecipazione giapponese alla repressione della rivolta dei Boxer  Mostra ancora una volta l’efficienza del suo esercito  Ulteriore tentativo giapponese di consolidare con le armi i propri rapporti internazionali  Inserimento definitivo del Giappone negli equilibri delle grandi potenze - 30 gennaio 1902: Trattato di alleanza con la Gran Bretagna in funzione antirussa  Base per la eliminazione dei trattati ineguali, nel primo decennio del ‘900 La guerra russo-giapponese - Dibattito interno sull’espansionismo  Continente asiatico vs “mari del Sud”  Vince la prima posizione per  Problema dell’espansione russa  Conquista delle Filippine da parte degli Stati Uniti (1900) - Svolgimento del conflitto (1904-1905)  8 febbraio 1904: attacco giapponese alle postazioni russe nel Liaodong  10 febbraio 1904: dichiarazione di guerra giapponese alla Russia  Successione di vittorie giapponesi  Vittoria di terra a Port Arthur  Vittoria navale a Tsushima (anche grazie all’aiuto a Suez della Gran Bretagna, i russi sono costretti a passare per il Canale di Suez, ma questo è controllato dagli inglesi)  Forte impressione su opinione pubblica internazionale Pace di Portsmouth - 5 settembre 1905  Riconosciuti interessi giapponesi in Corea (annessa nel 1910)  Cessione al Giappone di  Ferrovia sud-manciuriana  Metà meridionale di Sakhalin  Nessun risarcimento bellico  “Rivolta di Hibiya”  i russi si rifiutano di pagare i risarcimenti bellici
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