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Appunti di Storia del Vicino Oriente Antico, Appunti di Storia Antica

Appunti delle lezioni del professor Jesper Eidem, UNIPI

Tipologia: Appunti

2018/2019
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Caricato il 12/06/2019

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davide-cottone-1 🇮🇹

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Scarica Appunti di Storia del Vicino Oriente Antico e più Appunti in PDF di Storia Antica solo su Docsity! Storia del Vicino Oriente Antico L’assiriologia è lo studio di testi in scrittura cuneiforme su tavolette d'argilla provenienti dal vicino e medio oriente. Questo tipo di scrittura è stato inventato il Mesopotamia circa nel 5000 avanti Cristo e fu usata in tutto il Vicino Oriente fino a pochi secoli fa. Un famoso sito iracheno di tavolette è Tell Shemshara. A scavare qua fu un team danese. Per Vicino Oriente Antico si intende l'area che dalla Anatolia arriva ad est fino all'India. Il periodo è quello dagli albori della civiltà, all'arrivo degli ellenici, a Roma, ai persiani, ai sasanidi, alle Crociate e all'Impero Ottomano, che concluse la propria espansione nel 1683 con la battaglia di Vienna e venne sciolto nel 1918. Ci sono tavolette risalenti perfino al 3000 avanti Cristo, quindi prima del diluvio universale e testimoniano quindi circa la metà della storia umana. è impossibile tramite reperti confermare gli avvenimenti della Bibbia che si sono svolti in quest'area. Il paesaggio prevede città attorniate da pianure e colline con villaggi sparsi che vivono di allevamento. In campagna ci sono resti ovunque specialmente nelle colline artificiali dette Tell, che non sono altro che resti di antichi insediamenti che pullulano di cocci. Il termine Mesopotamia significa terra tra i due fiumi ed appartiene alla cosiddetta Mezzaluna fertile. Il Vicino Oriente è essenzialmente una regione arida quindi la pioggia è molto importante e cade con più frequenza nei pressi delle montagne. L'agricoltura può essere sviluppata solo con mezzi artificiali nelle zone che presentano meno di 200 mm di pioggia all'anno; le zone che presentano tra i 200 e i 300 mm fanno parte della zona di incertezza. Tutta questa area fu coinvolta in scambi per ottenere metalli e legno carenti in questa zona. L'agricoltura venne praticata anche da nomadi e seminomadi. I record proxy sono per esempio elementi faunistici rinvenuti che possono verificare le condizioni climatiche del tempo. Al Lake Van in Turchia all'inizio dell'Olocene il clima era più secco, per poi circa nel 1200 avanti Cristo divenire più umido, e poi con il passare del tempo ancora questi scambi tra umido e asciutto. Il Tigri e l'Eufrate hanno sorgenti negli altopiani e sono due fiumi molto differenti, perché il Tigri presenta molti affluenti ed ha un corso molto veloce per poi sfociare nel Golfo Persico, mentre l'Eufrate presenta meno acqua a causa dei meno affluenti ed è più lento, fino a che non si unisce con il Tigri nel suo sfociare nel mare. I due fiumi si incontrano in un luogo dove creavano una palude oggi in parte bonificata. Lo scioglimento dei ghiacci nel Pleistocene portò ad un cambiamento paesaggistico e ad un significativo innalzamento del livello dell'acqua, che venne forse identificato con il diluvio universale. Il corso prenderà in esame il periodo che va dalla rivoluzione neolitica (circa 10.000 avanti Cristo) ad Alessandro Magno nel IV secolo avanti cristo. L'inizio della storia mesopotamica appartiene all'ultima fase del periodo Uruk. Questa civiltà non si sviluppò mai a sud della Mesopotamia. Dal terzo millennio si parla di periodo protodinastico con riferimento alle dinastie che sono state codificate tramite un importante ritrovamento chiamato lista dei re. Arriva poi il periodo del mitico Gilgamesh (2500 circa) e delle città-stato come Ur, Uruk e Lagash. Si sviluppa poi il primo impero del mondo ad opera degli Accadi, che uniscono il territorio sumero a sud con il nord attraverso Iran e Iraq. La dinastia declinò ben presto e nel periodo successivo si ebbe un rinascimento sumerico, con questi signori che furono i veri eredi politici dell'impero accadico. Il sumerico in questo periodo stava morendo come lingua parlata. Alla fine del terzo millennio si verificarono condizioni climatiche più secche. Si ebbe quindi la dominazione amorita, una popolazione che parlava una lingua a noi conosciuta solo tramite nomi propri e che arrivò a controllare tutta la Mesopotamia e la Siria. Poi nuovamente un periodo in cui le città più forti si contendevano la supremazia fino a quando a ricostruire un Impero nel 1750 avanti Cristo fu Hammurabi da Babilonia. Già i suoi successori controllavano un territorio sempre più piccolo. A nord la dominazione Hatti, al centro quella Mitanni, mentre al sud quella di Babilonia Kassiti. Dal XIII secolo avanti Cristo in poi nel nord si sviluppò l'impero neo-Assiro che si scontrò con Babilonia. Gli Assiri erano migliori militarmente ma inferiori culturalmente. Nacquero poi le civiltà di Medi e Persiani con Nabucodonosor che conquistò Gerusalemme e deportò gli ebrei dando inizio alla diaspora. Il persiano Ciro marciò e conquistò Babilonia nel 539 avanti Cristo chiudendo così la storia mesopotamica in sé per sé ma rispettando le tradizioni locali che quindi continuarono a svilupparsi. L'impero achemenide venne poi assorbito da Alessandro Magno che uscì vincitore della battaglia di Isso. Le uniche fonti di questo Oriente furono per secoli solamente le storie bibliche e gli scritti latini e greci. Niebuhr e la sua squadra compirono un viaggio in queste terre tra il 1762 e il 1768 e furono quindi i primi a topografizzare questi luoghi. La riscoperta Europea dell'Oriente continuò grazie all'invasione egiziana di Napoleone e alla scoperta della Stele di Rosetta, scritta in tre lingue differenti: il geroglifico, il demotico ed il greco. La scoperta dei grandi palazzi neo-assiri di Ninive e Khorsabad avvenne ad opera dei primi due grandi archeologi immagini stilizzate di un oggetto. I token sono piccole forme sagomate risalenti anche a 8-9000 anni fa, che avevano la validità di amuleti o pezzi da gioco. Sono state ritrovate sfere con chiusura a sigillo e token al loro interno, che venivano utilizzate come ricevute per le transazioni eseguite. Le tavolette di prescrittura presentano solamente simboli. Circa nel 2600 avanti Cristo dal nord venne importato al sud un sistema più sviluppato di scrittura. I token sono meglio documentati in periferia che non al centro. La fase successiva è definita Uruk III (circa 3200-3100 avanti Cristo) e si caratterizza per segni incisi con stelo triangolare che si avvicinano ai conosciuti cunei. Il 10% dei ritrovamenti consiste in elenchi di professioni, di funzionari, utilizzati per la formazione degli scribi. I numeri qui rappresentano gli stipendi in grano; un paio di secoli dopo si sviluppa il vero cuneiforme, in linguaggio o sumero o presumero. All'inizio del periodo protodinastico, circa nel 2500 avanti Cristo, i segni vengono combinati con ideogrammi e i testi diventano comprensibili e leggibili. I documenti economici sono preponderanti ma ci sono anche lettere ed espressioni reali, e testi letterari. Il sumero era una lingua in gran parte monosillabica, cioè le parole sono di una sola sillaba; è anche agglutinante. Sum significa dare. Le parole venivano quindi incrociate con suffissi particolari: per esempio dumu significa figlio, mentre dumu-a-ni significa suo figlio. I testi divengono quindi più complessi. Dato che i segni avevano corrispettivi fonetici, potevano essere utilizzati anche per parlare altre lingue. La scrittura sumera funzionava solo con codici composti dall'alternanza di consonanti e vocali e mai con due vocali o due consonanti susseguenti. L'alfabeto nacque solo nel II millennio avanti cristo. Con il passare del tempo il sistema si semplifica nuovamente: il numero dei segni diminuisce e ogni segno ha meno significati. La lingua accadica era quella parlata da assiri e da babilonesi a partire dal 2350 avanti Cristo e si tratta di una lingua semitica, che aveva origini comuni preistoriche. Oggi a far parte di questo ceppo di lingue è l'arabo. Le lingue semitiche venivano parlate in Iraq e nel Levante mentre in Iran e in Anatolia si parlavano lingue di gruppi estinti completamente diverse. Lo schema delle lingue semitiche è tratto dall'enciclopedia britannica. https://cdn.britannica.com/50/117850- 004-D5B94B61.jpg I dialetti accadici sono l'Antico accadico (2300 avanti Cristo), l'Antico assiro babilonese (2000-1500 avanti Cristo), il medio assiro-babilonese (1500-1000 avanti Cristo) e il neo assiro-babilonese (1000-600 avanti Cristo). Nella religione dell'Antico Elam si parlava la lingua elamita (la regione dove si trovava Susa) ma oggi fa parte di una lingua isolata estinta. L'urrita anche è una lingua estinta, parlata in alta Mesopotamia e Iran Nord-occidentale. L'ittita è una lingua indoeuropea e veniva parlata in Anatolia. Nel secondo millennio avanti Cristo gli Ittiti assunsero la scrittura cuneiforme. Ai tempi di Hammurabi all'inizio del secondo millennio avanti Cristo era presente un altro re in Siria che creò il suo grande impero era Shamshi- adad. A Tell Leilan (il luogo fu chiamato Shubat-Enlil dal re assiro Shamshi-Adad I) gli archeologi hanno scavato un sito di 100 ettari di superficie trovando una cinta muraria e al centro un'altra collina che conteneva il nucleo della città. Questa divenne una grande città nel terzo millennio, forse la capitale. Sono state ritrovate le rovine di un tempio in mattoni crudi e quello del palazzo del re. Il tempo era dedicato al dio Enlin. Dopo la morte del re la città conquistata divenne capitale di un regno locale. Anche qui sono stati ritrovati i sigilli per i documenti che indicavano sia il proprietario che il re per il quale lavorava. Storia dell'area a partire dalla preistoria, quindi da 16 000 anni fa in pieno paleolitico. Culture Kebara e Natufita per quanto riguarda i primi 6000 anni. Si tratta di raccoglitori che si spostano inseguendo i gruppi di gazzelle o cercando altre piante da raccolta. I siti presentano accampamenti stazionali con capanne parzialmente scavate nel terreno. Gli oggetti erano strumenti in selce. L'inizio del paleolitico va dal 10.000 al 7000 avanti cristo. Il periodo pre-ceramico è diviso in due fasi: iniziale A, che va dal 10.000 al 9000 avanti Cristo, abbreviato in PPNA e in fase finale B che va dal 9000 al 7000 avanti Cristo e viene abbreviato in PPNB. Gli studiosi che si sono riuniti per racchiudere i temi dello studio ne hanno trovato 25 punti che sono da considerarsi delle sfide archeologiche per lo studio della storia in questi luoghi. Il primo titolo è quello definito “emergenza, comunità e complessità” e racchiude 7 domande. 1) come emergono i leader, si mantengono e trasformano la società; 2) perché e in che modo le disuguaglianze sociali emergono, crescono, persistono e diminuiscono e con quali conseguenze; 3) perché i sistemi di mercato emergono, persistono, si evolvono e a volte falliscono; 4) in che modo emerge l'organizzazione delle comunità umane a diverse scale e vincola le azioni dei loro membri?; 5) come e perché le comunità umane su piccola scala crescono in entità spazialmente e demograficamente più grandi e politicamente più complesse; 6) in che modo le indagini sistematiche sui paesaggi urbani preistorici e storici getteranno nuova luce sui processi sociali e demografici che guidano l'urbanesimo e le sue conseguenze; 7) qual è il ruolo del conflitto riguardante sia la violenza tra fazioni interne che guerra esterna. Il secondo titolo è “resilienza, persistenza e collasso” e i suoi punti sono: 1) quali fattori hanno permesso la persistenza differenziale delle società?; 2) Quali sono i ruoli della diversità e complessità sociale e ambientale nella creazione della resilienza e in che modo i loro impatti variano su scala sociale; 3) possiamo caratterizzare il collasso sociale o il declino in un modo applicabile a tutte le culture? esistono segnali di allarme che il collasso o il declino è vicino?; 4) in che modo l'ideologia struttura i sistemi economici, politici e rituali. Il terzo titolo è “movimento mobilità e migrazione”: 1) quali processi hanno portato e sono il risultato della dispersione globale degli esseri umani moderni; 2) Quali sono le relazioni tra ambiente, dinamica della popolazione, struttura degli insediamenti e mobilità umana?; 3) in che modo gli umani occupano ambienti estremi e quali adattamenti culturali biologici emergono come risultato; 4) perché si verifica una migrazione e perché i gruppi di migranti mantengono la loro identità in alcune circostanze e ne adottano di nuove in altre. La quarta è intitolata “cognizione, comportamento e identità” e si chiede: 1) quali sono le interazioni bio-fisiche, sociali e ambientali da cui è emerso il comportamento umano moderno; 2) in che modo le persone formano identità e quali sono gli effetti aggregati a lungo termine su larga scala di questi processi; 3) in che modo le riconfigurazioni spaziali e materiali di paesaggi e campi sperimentali influenzano lo sviluppo della società. Il quinto e ultimo punto è intitolato “interazioni uomo-ambiente e chiede: 1) in che modo le attività umane hanno modellato sistemi biologici e fisici della terra e quando gli esseri umani sono diventati dominatori di questi sistemi; 2) quali fattori guidano o vincolano la crescita della popolazione nella preistoria e nella storia; 3) quali fattori guidano la salute e il benessere nella preistoria e nella storia; 4) perché i raccoglitori si impegnano nella gestione di piante animali e in quale circostanze la gestione di piante e animali conduce al suo addomesticamento; 5) perché le economie agricole emergono, si diffondono e si intensificano e quali sono le relazioni tra capacità produttiva, popolazione e innovazione; 6) in che modo gli esseri umani rispondono a bruschi cambiamenti ambientali; 7) in che modo gli esseri umani percepiscono e reagiscono ai cambiamenti del clima e dell'ambiente naturale a breve e lungo termine. Tramite questi 25 punti gli studiosi cercano di ordinare i dati archeologici ed epigrafici. I siti commerciava ad ampio raggio. Millenni prima della creazione degli stati, già gruppi di persone sperimentano affari sociali che non si pensava avessero anche solo la complessità di pensare. Il barone Max Von Oppenheim era figlio di un ricco banchiere tedesco e si era appassionato di antico oriente. Entrò nella Cavalleria ma la lasciò per studiare legge. Mollò gli studi e viaggiò prima in Marocco, dove comprò una schiava che divenne sua amante. I due vennero bloccati dai banditi ma il Barone dimostrò di essere un gran tiratore, e per questo lo liberarono. Si stabilì successivamente al Cairo, ma gli inglesi lo considerarono una spia e si spostò quindi in Siria, raggiungendo e scoprendo il sito di Tell Halaf nel nord est della regione. Dal 1911 al 1913 scavò in quest'area impervia scoprendo un'importante capitale della dell'età del ferro chiamata Guzana, che presentava grandi statue in pietra. Scoprì edifici monumentali e scavando ancora trovò ceramiche dipinte preistoriche. Fu il primo a scavare il periodo detto Halàf che si diffuse in tutta la Mesopotamia nord- orientale nel VI millennio avanti cristo. Si tratta della ceramica più bella dell'area, realizzata quando la ceramica già si lavorava da 1000 anni. Sono modelli policromi che presentano una grande varietà di stili geometrici oltre a figure umane e bucrani, uccelli stilizzati, fiori e altri animali. Poi trovò una grande varietà di oggetti come statuette antropomorfe in argilla dalle funzioni dibattute. Possono essere giocattoli come avere scopi cultuali magici. Nel 1913 Oppenheim tornò a casa e con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale divenne consigliere del kaiser. Organizzò un piano per la sollevazione delle masse arabe contro gli inglesi e riuscì a far dichiarare all'Impero Ottomano Guerra Santa contro i britannici, ma il piano non ebbe successo. La Siria passò ai francesi e nel 1929 Oppenheim potè tornare a Tell Halaf scoprendo però che la sua casa irta di reperti era stata messa sottosopra dai francesi. Portò le sue scoperte ad Aleppo e riuscì ad inviarne una parte in Germania. Nella sua madrepatria fondò un suo nuovo museo in una fabbrica dismessa. Era ebreo, ma essendo estremamente importante venne protetto durante il nazismo. Gli alleati però bombardarono Berlino e distrussero sia il museo che la sua casa eliminando una quantità enorme di reperti. Morì nel 1946. Ultimamente è partito un progetto di ricostruzione dei reperti disintegrati in mille pezzi. Un team tedesco ha recentemente scavato nuovamente nel sito ma il progetto è stato interrotto nel 2010 a causa della guerra civile siriana. Sir Max Mallowan, Britannico di origine austriaca e marito di Agatha Christie lavorò nel sud dell'Iraq dove incontrò sua moglie nel sito di Ur. Si trasferì quindi allo scavo di Ninive nei pressi di Mosul. Anche lui raggiunse lo strato con la ceramica Halaf. Iniziò degli scavi a Tell Arpachiyah dove scavò estensivamente del 1933. Gli scavi furono tenuti tramite metodologie obsolete quindi qualcosa forse è andato perso; nella fattispecie utilizzò troppi lavoratori locali non specializzati, ma ebbe l'intuizione di partire a scavare dal basso e poi raggiungere la parte più importante quando i lavoratori avevano acquisito più esperienza. Il cosiddetto Burn Building è un edificio di periodo Halaf con pianta irregolare, quasi una tholos con stanze rettangolari intorno. Non si trattava di mattoni di argilla ma di argilla compressa. Oltre alle ceramiche Halaf trovò anche sigilli e gioielli in ossidiana. La tholos fa parte di un altro livello ma è riscontrabile anche nel periodo Halaf; non erano mai tombe ma case. Oggi il sito è circondato dai sobborghi di Mosul. Il livello di questo strato è il TT6 mentre la tholos fa parte del TT7. Le ceramiche rappresentano elementi da mensa per banchetti comunitari. La commensalità era un importante fenomeno culturale ed esistevano laboratori centralizzati di ceramiche che arrivano a livello locale e ad alto raggio. Durante questo periodo migliorò il modo di cucinare, rendendo i cibi più morbidi e più salutari per i denti. Catal Hoyuk fu scoperto negli anni 70 ed è una città tentacolare, cioè le case sono costruite una addossata all'altra e gli ingressi sono sui tetti. Le case hanno tutte più o meno la stessa dimensione. è stata oggetto di nuovi scavi contemporanei. Per quanto riguarda l'arte sono state ritrovate nelle donne piuttosto rotonde ma sarebbe troppo semplice ricondurle alla celebrazione di divinità di maternità. Gli arredi interni delle case hanno natura rituale come per esempio i bucrani. Sono ben conservati i dipinti murari. Tutta questa oggettistica creava una zona di comfort nei confronti del mondo pericoloso che stava tutto attorno. Un altro sito di Halaf risalente al VI millennio è Domuztepe, un sito enorme che però non presenta nessun edificio di grande dimensioni e quindi nessuna autorità centrale. Bel reperto chiamato House pot, letteralmente pentola della casa, si vede come gli antichi rappresentavano le loro stesse case. Anche il sito di Tell Kurdu è in Turchia. Si ritrovano ceramiche simili a quelle Halaf. Sabi Abyad si trova in Siria e fu scavato dagli olandesi fino alla guerra civile siriana. Ci sono sia case rettangolari con stanze-magazzino che tholos sparse. Sopra lo strato Halaf si trova solamente un sito neo assiro. Sono stati ritrovati circa 600 sigilli in pietra con disegno in negativo. Venivano applicati sulle corde che chiudevano i sacchi per contrassegnare la proprietà delle risorse. Sono stati ritrovati almeno 80 diversi marchi. Erano quindi diffuse, non monopolio della sola elite. In questo periodo Halaf non ci sono tracce di gerarchie socio-politiche e sono assenti palazzi e templi. Gli oggetti vengono però scambiati anche oltre la zona di provenienza della cultura Halaf. Casi di somiglianze stilistiche a grandi distanze spaziali tra di loro: forse perché le interazioni Halaf coprivano centinaia di chilometri. Questo periodo è stato suddiviso in Antico, medio e tardo, ma alla classificazione non è precisissima anche perché le mode erano in costante cambiamento. I cambi di stile a volte avvenivano rapidamente. I più diversi gruppi umani, con differenti lingue e culture venivano accumulati dalle mode, e si cerca di scoprire il perché. Dopo questo periodo si ha il consolidamento della proprietà, passata attraverso la famiglia, l'investimento nucleare delle risorse, i beni di famiglia, la creazione di case di famiglia in città e nei villaggi transitori. Già in questo periodo si stavano creando le infrastrutture per la gerarchia pubblica ma mancavano ancora dei passi per arrivare alla creazione degli stati. In Iran meridionale nel V millennio avanti Cristo si sviluppa la cultura Ubaid. Il nome deriva dal sito di Tell al Obeid. Ubaid copre circa 2000 anni, circa dal 6500 al 4000 avanti Cristo e si diffuse in tutta l'area mesopotamica. Gli chiefdom sono centri a struttura di villaggio integrati in una stessa regione, a livello politico, sociale e culturale. La cultura Ubaid passò attraverso 4 fasi principali: Ubaid 0, Ubaid 1, Ubaid 2 e Ubaid 3-4. A questo periodo risale la rivoluzione urbana. Nel V millennio avanti Cristo dopo la glaciazione l'acqua raggiunse il massimo livello. Alcuni insediamenti oggi si trovano sotto depositi alluvionali del Tigri e dell'Eufrate, o addirittura sotto il Golfo Persico. Un piccolo tell occupato in Ubaid Medio-tardo è Ras al Amiya. Lo scavo più famoso in questo periodo è però Tell Abu Shahrain, l'antica capitale Eridu, sede del tempio del dio delle acque e della saggezza Enki. È presente una lunga serie di livelli della città; nell'ultima c'è il tempio, lo ziggurat. A Tell el-Oueili vi è uno scavo con rilevanti ceramiche di una fase precedente, denominata Ubaid 0. È il sito più antico di questa zona dell'Iraq ed è stato scavato dai francesi. La tipica abitazione di Ubaid 0 è una casa tripartita con stanza centrale, pilastri e stanze laterali. Lo stile delle ceramiche è cambiato: il campionario è ridotto ed è esclusivamente geometrico. Il colore predominante è il beige o il verdastro a sud mentre è l'arancio a nord, a seconda delle pietre più reperibili. Tell Abada, ad Hamrin, presenta ancora case tripartite e la casa detta A che, essendo enorme, era forse una residenza d'elite. Tell Madur era un tipico villaggio piccolo di questo periodo, guidata da Michael Roof (libro), le case hanno periodo di passaggio tra Ubaid e Uruk 1. Nella regione erano presenti dei piccoli centri che facevano da capo a numerosi villaggi e questi erano chiefdom detti centri bimodali. La situazione cambia invece con l'inizio del periodo Uruk con i siti che diventano sempre più grandi e il diminuirne del numero; si può affermare che almeno il 15% della popolazione viveva già in città. Nelle aree a nord e a sud della zona di Uruk si ebbe un declino insediamentale. Sotto la piattaforma del tempio bianco di Uruk nel distretto di Anu si trova lo Stone Building, un edificio in pietra a tre stanze alto 3 metri e semi sotterraneo. Nella stanza centrale è presente un piedistallo di pietra e gesso che aveva funzione sconosciuta ma sicuramente sopra vi era presente un grande progetto, forse una tomba o un cenotafio. Un altro quartiere di edifici monumentali era quello della dea dell'amore e della guerra Ishtar, in sumerico Inanna. Nei livelli 5 e 6 sono stati ritrovati un tempio in calcare e lo Stone Cone building. Quest'ultimo aveva la facciata decorata con coni d'argilla decorati che creavano un effetto mosaico. I livelli 4A e 4B ci permisero di trovare le prime tavolette. Questo livello fu già tagliato e livellato in antichità per costruirci sopra. La cultura Uruk si diffuse nel Levante e in tutta l'area sud irachena e iraniana. Habuba Kabira si trova in un luogo un po' strano per questa cultura ma tuttavia si tratta di un Uruk puro. Si tratta di una grande città fortificata nella quale sono state ritrovate anche tavolette. Nel sito è presente una casa molto importante che anche se non è identificabile con un palazzo era appartenuta a qualcheduno di importante. All'estremità del sito sulla collina chiamata El Qannas era situata l'Acropoli della città. Su un'altra terrazza di una collina è stato trovato un altro insediamento Uruk, un centro di comando per le colonie Uruk chiamato Jebel Aruda. Anche le città del nord alla metà del IV millennio avanti Cristo raggiunsero proporzioni urbane. Le genti del Sud attaccarono però quelle del nord inglobandole nel cosiddetto Impero Uruk, ma in realtà non è sicuro che Uruk fosse capitale di uno stato. Nella Siria nord orientale Mallowan scavò Tell Brak. Arslantepe invece non era grande quanto una città ma presentava templi ed edifici militari. Fu scavato dalla Sapienza di Roma e presenta forse il più antico palazzo conosciuto, un edificio che presentava magazzini, sala di udienza e quant'altro. Non è però sicuro. Nel IV millennio avanti Cristo si svilupparono delle strutture urbane simili ad uno stato. Gli elefanti in questa zona erano presenti ma erano però esotici, cioè importati da altrove. Uruk si fece guida culturale di tutto il vicino oriente. 500 anni dopo le tavolette Uruk riportano dei testi veri e propri, sono più articolate. Quello che viene definito “flusso della tradizione” è il come la scrittura si diffuse in altre parti del Vicino Oriente, seguita inoltre da altre tradizioni mesopotamico-sumere. Il Sumero nel 2000 avanti Cristo si estinse come lingua parlata, ma continuò ad essere diffuso scritto. Gli dèi Sumeri vengono generalmente pensati come un Pantheon, un'unità riunita di tutti gli dèi di una nazione. Gli dèi più importanti stavano nelle posizioni più preminenti delle liste delle divinità e dato che ad ogni Dio era legata una città, la lista subiva l'influsso delle città più o meno influenti del periodo. Le prime tavolette che parlano di divinità appartengono al periodo protodinastico. La tavoletta più dettagliata è detta An-Anum, prendendo il nome dalle prime parole sopra scritte, ovvero il dio sumero An e il suo corrispettivo in accadico Anum. Sono stati ritrovati più di 4000 nomi divini; la tavoletta risale al periodo antico babilonese, della prima parte del II millennio avanti cristo. Venivano descritte le divinità e le relazioni familiari tra di loro. Il segno cuneiforme per Dio era l'evoluzione del segno della stella. Le prime liste erano in sumero, poi divennero bilingui assieme all’accadico. Ci sono varie possibilità: 1) nomi accadici che possono essere uguali a quelli Sumeri o quelli Sumeri che hanno la desinenza del caso Accadico. 2) I nomi possono essere diversi ma le divinità identiche: succede per esempio con Enki ed Ea, o con Inanna e Ishtar. 3) Stessa divinità ma con nomi locali, come per esempio Ninurta conosciuto a Lagash come Ningirsu. 4) Diversi nomi per stessa divinità anche se in origine erano più divinità con funzioni simili. Questo accade di solito quando una città arrivava a dominare le altre e ad imporre il suo nome. Come venivano adorati gli dèi: venivano rappresentati sotto forma di statua, vestiti regolarmente e cibati con offerte alimentari. Le divinità minori venivano trasportate nella loro forma di statua per omaggiare le divinità maggiori. Le divinità maggiori di Uruk erano An, Dio del cielo, e Inanna, dea della guerra e dell'amore. Il primo viveva nel Tempio Bianco mentre la seconda nel Eanna, letteralmente “La casa del cielo”. Uruk aveva così due divinità principali mentre le altre città ne avevano una sola: queste due stettero in conflitto fino a che Ishtar-Inanna non fu elevata a sposa di An. Inanna significa la signora del cielo. Oltre ad essere associata al cielo, è associata anche alle fasce di canne, che appartengono alla sua simbologia assieme alla rosetta, significante una stella. Il vaso Warka fu ritrovato nel distretto di Inanna; è in pietra calcarea e fu saccheggiato dal museo di Baghdad nel 2003, per essere poi in seguito restituito. Sono raffigurati animali domestici, servi nudi con offerte e nel registro più alto il re che offre i propri prodotti ad Inanna. Rappresenta quindi le basi ideologiche di Uruk. Il segno cuneiforme di Inanna è rappresentato da un fascio di canne stilizzato. I palazzi Imperiali del protodinastico più antichi si trovano a Kish. Erano materialmente staccati dai templi ma era essenziale il buon rapporto tra il re e il dio. Alcuni re si consideravano dèi ma era un'eccezione e solitamente erano i rappresentanti degli Dei in terra. In questo periodo si forma un agglomerato di città stato. Nippur era la città di Enlil e divenne la Delfi sumerica; tuttavia non fu mai capitale di uno stato. Fu Enlil da Nippur a dare potere ai sovrani sumeri. Enlil viveva ad Ekur, letteralmente “la casa alta” o “la casa della montagna”. Era considerato anche signore del vento ma solo per etimologia popolare. Divenne il più importante tra gli dèi sumeri. Il secondo più influente era Enki, dalla città di Eridu, che secondo i mesopotamici era la più antica delle città. Fu abitata infatti fin dal V millennio avanti cristo. Enki veniva considerato signore della terra anche se tecnicamente sarebbe il Dio delle acque, in particolare di quelle sotterranee. Enki detto anche Ea era in contrasto con Enlil, che rappresentava magia, ordine e giustizia ed era sempre dalla parte degli umani al contrario di Enlil che invece voleva distruggerli, come effettivamente fece tramite il diluvio universale. Enki ebbe infatti la peggio nello scontro. Shamash invece era il dio del sole. Ad Ur abitava il Dio della luna, che in fase di luna calante era chiamato Nanna mentre in fase di luna crescente era detto Sin (letto Suèn). Il suo centro di culto era lo ziggurat di Ur. Era anche il Dio dei bovini, per questo il suo simbolo erano le corna di toro. Shamash, in sumero Utu, viveva invece a Sippah ed era il dio della Giustizia e del sole. La Dea-Madre, conosciuta con i più svariati nomi era situata a Kesh ed era riconoscibile per lo strumento con il quale aiutava i parti. Tra le divinità minori ricordiamo il contadino guerriero Ninurta, il dio della tempesta e dei venti Ishkur, la dea dei pesci e degli uccelli, oltre che dell'interpretazione dei sogni Nanshe, il dio del grano e dell'arte degli scribi Nisaba. Dumuzi era il dio del giovane che muore prematuramente, mezzo divino e mezzo umano, fu marito di Inanna. Venivano adorati anche esseri umani semidivini come il re di Uruk Gilgamesh e i mostri che, in precedenza cattivi, divenivano benefici dopo la sconfitta da parte di un eroe, come per esempio il mezzo uccello e mezzo leone Anzhu. I culti si svolgevano all'interno delle città e mai fuori; erano urbani, e i tempi stavano nelle città più importanti mentre tutti i territori erano di proprietà del dio. I contadini erano obbligati a regnano per decine di migliaia di anni. Poi arrivò l'alluvione che distrusse tutto. In questo periodo vi erano capitali di stati regionali come Mari sul Medio Eufrate. Nel sud dell’Iraq si entra così nel periodo protodinastico: Protodinastico I (2900-2750 avanti Cristo); Protodinastico II (2750-2600 avanti Cristo); Protodinastico III A (2600-2500 avanti Cristo); Protodinastico 3B (2500 2325 avanti cristo). Il protodinastico terminò con la nascita dell'impero paleo-accadico ad opera di Sargon di Akkad. Fino al 2100 avanti Cristo durò questo periodo, per poi trasformarsi in Ur III fino al 2000 avanti Cristo. Si creò una Confederazione di città sumere che riconoscevano la superiorità culturale di Enlil a Nippur ma erano sotto la guida politica di Kish. Stavano comunque in competizione tra di loro ed è qua che si incastra la storia del re di Uruk Gilgamesh. Kish ed il suo sovrano Aga chiesero a Gilgamesh di sottomettersi. I vecchi saggi della città preferivano sottomettersi ma l'assemblea degli uomini seguì Gilgamesh in guerra. Si tratta del primo testo letterario epico e riporta di un consiglio a due camere della città: il consiglio degli anziani e quello dei giovani della città, ma è probabile che quest'ultimo non facesse parte di un vero e proprio consiglio. La scoperta più eccezionale dell'Iraq è il cimitero reale di Ur. Si trova ai piedi dello ziggurat oggi in parte ricostruito. Ur era la città di origine di Abramo e proprio ad Ur iniziò la propria carriera Mallowan, dove incontrò Agatha Christie. Tra lo ziggurat e il tempio del Dio della Luna Nanna fu rinvenuto il cimitero reale appartenente al protodinastico. Furono ritrovate un numero elevato di tombe, alcune delle quali con corredo estremamente ricco. Vi è l'unico caso nel Vicino Oriente di vittime uccise per essere sacrificate ed essere inserite nella tomba. Lo stendardo di Ur è una scatola di legno intarsiato utilizzata come base per uno strumento, forse per un’arpa d'argento. Da un lato si scorgono scene di guerra in tre registri, con il re in proporzioni più grandi del resto che riceve dei prigionieri che vengono annudati. Ci sono inoltre dei carri che corrono sopra i nemici morti. Dall'altro lato invece ci sono scene pacifiche come il re che banchetta con la corte e i servitori che gli portano offerte. Altri pregevoli oggetti sono la tavola da gioco intarsiata e l'elmo d'oro del re Meskalamdug, oltre alla corona d'oro di una signora reale e altri oggetti d'oro da corredo. Sono presenti anche Lapislazzuli provenienti dall'Afghanistan. L'Antica Grisù (o Ghirsù) faceva parte dello stato di Lagash. I regnanti qui attestati sono datati tra 2500 e 2300 avanti cristo. Sono state ritrovate varie tavolette datanti che ci forniscono un contesto cronologico, oltre a statuette e a molta altra roba che è finita nei mercati illegali. Gli scontri interni esauriscono le città-stato che diventano preda facile per gli Accadici che le riuniscono sotto uno stesso stato. Il bassorilievo di Ur-Nanshe mostra il re omonimo nel doppio atto di partecipare ad un banchetto e di fondare un tempio. Il bassorilievo si trova in una tavoletta forata. I Sumeri utilizzavano diversi titoli che traduciamo tutti oggi con re, ma che in realtà avevano significati di regalità associata al Dio delle città. Un tempo si credeva che governassero dei Re-sacerdoti, quindi più in contrasto con la netta divisione tra sfera politica e religiosa dell'impero accadico. In realtà la questione è più complessa e i re avevano stretti rapporti con gli dei. Sono stati ritrovati pochi frammenti della Stele degli Avvoltoi, che mostra il re di Lagash in guerra a guidare le truppe. è un esempio di retorica reale. Ebla è uno scavo italiano in Siria iniziato negli anni 60 e durato per 50 anni fino alla crisi del 2011. Si tratta di un grande tumulo circondato da un bastione. è datato inizio II millennio avanti Cristo e all'interno del sito, spostata verso nord, è presente l'acropoli. Ci sono importanti strutture come il palazzo G oggi restaurato. Le rovine in pietra si conservavano sicuramente meglio di queste in mattoni crudi. Prima della crisi la Siria era un posto molto sicuro, quindi si decise di aprire gli scavi archeologici al pubblico. In una stanza furono ritrovate migliaia di tavolette cuneiformi ammucchiate sulle pareti. Si tratta di circa 1800 tavolette complete e migliaia di frammenti per un totale di circa 6000 tavole. Questo linguaggio semitico è noto come eblamita. Non è uguale a quello sumerico e per questo ci vuole del tempo per tradurlo. Era la capitale di un grande stato regionale e le tavolette dovevano essere ordinate per criteri sugli scaffali addossati al muro. La maggior parte dei testi sono amministrativi, oppure sono trattati o Testi Sacri per i culti. Nel 2700 avanti Cristo il nord della Mesopotamia fu invaso di nuovo dalla vita urbana. L'archivio degli ultimi re di Ebla copre il periodo tra il 2370 e il 2335 avanti cristo. Il regno di Ebla coprì una vasta area in Siria, arrivando a contenere più di 20 città. Il confine forse si estendeva fino a Mari, sul medio Eufrate. Ebla con un trattato ottenne l'esclusiva per il commercio sull'Eufrate. L'economia era costituita da agricoltura, industria tessile ed estrattiva per argento e oro. Le produzioni artistiche comprendevano intarsi come quelli di Ur; le campagne militari si susseguivano ogni anno. A Mari il sito fu scoperto per caso durante il seppellimento di un morto. Venne trovata una statua che fu mostrata al prefetto francese e partirono quindi gli scavi che durarono per molti anni. Il palazzo reale è datato inizio II millennio e presenta tavolette molto ben conservate. é una città molto importante già dal III millennio, con una dinastia che è presente anche nella lista dei Re sumeri. All'inizio del III millennio venne fondata come città rotonda, con un canale scavato dall’Eufrate che la attraversava. Il vasellame qua ritrovato è quello della Scarlet Ware. Finì a Mari tramite commercio. Il periodo detto città 2 presenta edifici importanti come templi e una versione iniziale del palazzo. Ci sono tavolette ma nessun archivio. Artisticamente sono presenti tavolette intarsiate e statue di pietra calcarea. Le offerte votive riempirono le stanze del tempio e dato che non potevano certo buttarle le seppellirono. Ishqi-Mari fu l'ultimo re di Mari del periodo protodinastico e fu sconfitto e conquistato da Sargon di Akkad. Nagar si trova nel nord della Mesopotamia, nel sito detto Tell Brak, e fu di nuovo una grande città dopo il periodo Ninevita 5 scavato da Mallowan. Sono state ritrovate circa 100 iscrizioni del III Millennio, la maggior parte appartenente all’accadico tardo, il periodo dopo il protodinastico. Tuttul nel sito di Tell Bi’a, era una città dello Stato regionale di Ebla, che fu in conflitto armato con Nagar, che era capitale di un altro stato regionale. Ci è pervenuta una trattazione tra queste due città. Il sito fu scavato dai tedeschi e il trattato fu suggellato da un matrimonio dinastico; è detto trattato di Tuttul. A Tell Beydar la città di Nabada fu scavata dai belgi. Era una città protodinastica con tavolette, tombe e palazzi. Era sotto il comando di Nagar; il palazzo fu costruito la prima volta nel 2500 avanti Cristo e poi altre due volte. Presenta dei magazzini ed un ovile, oltre alle prime tavolette del protodinastico così a nord della mesopotamia. Ci sono testi amministrativi che fanno riferimento a grandi mandrie curate da pastori professionisti. A Tell Quera sono stati ritrovati due tumuli ad anello, ovvero dei tumuli concentrici, una città circondata da un'altra città concentrica. Un altro esempio di città costruita in questo modo è Ar Rawda. Le città si trovano oggi in zone disabitate quindi pensiamo che in quel periodo ci fosse un clima più umido e favorevole. Questi centri sono ben pianificati e sono siti riconoscibili da Google Earth. Il White Monument è situato nell'alto Eufrate e fu esplorato dagli americani. Questo tumulo artificiale fu costruito in più fasi con pendenze studiate. La sommità era troppo piccola per sostenere un tempio. Forse poteva essere una specie di piramide ma all'interno non c'è nessuna sepoltura primaria, ma solo delle secondarie alle pendici. è un monumento pensato per essere visto ma non sappiamo a che scopo. è stato ritrovato un lunghissimo muraglione stretto e mal costruito, che più che per risolvere la questione dei tumuli negli anni 50. Il progetto Danese si espanse poi in tutto il Golfo Persico. Il forte portoghese, molto ben conservato, in parte sovrasta la città sottostante. Il tumulo è stratificato. Il materiale ritrovato rispecchia una struttura sociale semplice. Poi però si sviluppa meglio il regno di Dilmun ed entrano in uso sigilli da stampo, mentre le ceramiche straniere vengono sostituite da quelle locali. I tumuli alti fino a 25 m rappresentano forse un lignaggio d’elite della società. Il Sigillo a Stampa sostituì invece il sigillo cilindrico mesopotamico ed iniziarono ad utilizzare la scrittura dell'Indo, che ancora non è stata decifrata. Dal 2000 circa quindi l'influenza orientale diminuisce, sostituita da una nord-occidentale dovuta al fatto che i semitici amoriti acquisirono potere in Mesopotamia. Dopo il ritrovamento di una ciotola con l'iscrizione del re si è potuto affermare che lo stato Dilmun presentasse una dinastia e dei nomi amoriti, che rappresentavano quindi il gruppo linguistico dominante. Gli amoriti giunsero anche Oman e in Arabia, oltre che forse in Siria centrale. Dopo il dominio accadico le città sumere sono libere, dato che il re Utuhegal afferma di aver sconfitto gli invasori Gutei ed aver riportato “la regalità a Sumer”. La libertà fu però breve dato che fu sconfitto dall’ensi di Ur, Ur-Nammu, che fondò l’impero Ur III. Le statue tornano ad avere le movenze Pie e statiche, tipiche mesopotamiche, ma con la maestranza accadica. Quella di Ur III fu una dinastia a cinque re: Ur-Nammu, Shulgi, Amar-sin, Shu-sin, Ibbi-sin. Il primo re controllò Ur, Uruk e la Mesopotamia meridionale. Fu uno dei pochissimi re sumerici a morire in battaglia. Il secondo re regnò per 48 anni ed estese l'Impero a nord e a est, raggiungendo anche l'Iran tramite matrimoni diplomatici. Si proclamò divino e morì in circostanze poco chiare. Suo figlio e il suo successore continuarono sulla sua linea. Nonostante le campagne di Ibbi-Sin un traditore, governatore amorita, fece cadere la sua dinastia. Ur III va quindi dalle 2110 al 2003 avanti cristo. Di questo periodo ci è giunto un numero enorme di tavolette cuneiformi, circa 10.000. Principalmente sono state trovate a Girsu, a Nippur e a Ur. Sono il risultato di scavi antichi quindi molte sono finite sul mercato e adesso in collezioni private. Basta pensare che tavolette di questo periodo sono presenti su ebay. La maggior parte delle tavolette è datata. I re erano ai vertici della gerarchia mentre alle regine erano accordate responsabilità amministrative ed economiche. Gli alti funzionari erano imparentati con la dinastia regnante tramite un sistema di alleanze matrimoniali. In alcune iscrizioni sono state trovate tracce di razioni di cibo per soldati e per messaggeri diretti o provenienti da Susa. Questo ci fa capire che ogni provincia aveva stazioni statali che si occupavano dei viaggiatori ufficiali dell'impero. Tra le tavolette sono presenti molti inni ai re con gli elenchi delle loro conquiste. La dinastia di Ur ebbe origine ad uruk. Questi re menzionano legami con Gilgamesh, che era figlio di una dea. Egli stesso si dichiarò divino. Dalla documentazione sul campo son venuti fuori templi eretti per venerare i re di Ur III. Ur III è chiamato anche Rinascita sumera poiché le antiche città-stato che si erano unite contro gli accadici e volevano l'indipendenza ottennero tuttavia un nuovo sistema centralizzato, che era però in sintonia con le loro fedeltà culturali. I secoli dopo la caduta di Ur III sono mal documentati e non sappiamo come gli amoriti presero potere. L'ultimo re di Ur III fu catturato all’inizio dell'era dei Semitici amoriti. Da questo momento per la parte settentrionale della Mesopotamia si parla di Assiria, mentre per quella meridionale di Babilonia sulla base dei due maggiori dialetti accadici. In Siria era presente il dualismo tra le due città di Isin e Larsa, che danno nome al periodo. Alla fine di questo periodo Hammurabi creò uno stato territoriale partendo da Babilonia nel 1775 avanti cristo. In questo periodo si sviluppò un nuovo tipo di testo: le lettere, che erano soprattutto personali. La Siria prende il nome da Assur, sul Tigri. Fu scavata dai tedeschi prima della Prima Guerra Mondiale sotto il comando di Walter Andrae. Trovarono anche uno ziggurat. Egli non era un archeologo ma un architetto e invece che fare foto del sito fece acquerelli. Le più antiche tracce della città risalgono alla preistoria mentre la città è circa del III millennio avanti cristo. L'area più densa è quella nei dintorni del tempio di Ishtar. Alla metà del III millennio risalgono un grande tempio con ante cella e i vari oggetti di culto. Il primo re riconosciuto è Ititi, nel 2300 avanti cristo. Nelle tavolette accadiche menzionano la città e dichiarano come suo re Azuzu, vassallo del re accadico Manishtushu. Poi Zarriqum governatore di Ur III sotto Shulgi. Divenne poi indipendente rimanendo però accadica e non venendo invasa dagli amoriti. In questo momento diviene assira in contrapposizione al sud che rimane babilonese. In Turchia a Kueltepe trovarono tavolette di tipo sconosciuto finite sul mercato illegale. Sono scritte in accadico, in una versione interpretabile come un'antica forma di Assiro: il paleoassiro. Pare che le tavolette non provenissero dal Tumulo centrale ma dalla città bassa. Si trattava di lettere e tavole commerciali che si riferivano ad Assur. Può quindi essere che Assur avesse creato un impero che arrivava fino all'Anatolia? No ma le tavole provenivano dagli archivi di commercianti di Assur che si erano stabiliti in quella città. Lì trovarono infatti una cittadella in cima al tumulo con grandi palazzi, mentre nella parte bassa quartieri mercantili dove pullulavano le tavolette. Il nome di questa città era Kanesh. Esiste anche una lista dei re assiri, che inizia con re mitici per poi presentarne di conosciuti solamente da mattoni con il loro nome, che non sappiamo per quanto regnarono, ma che lo fecero di sicuro prima dell'invenzione del sistema di datazione detto limo.(??)Ogni anno secondo questo sistema di datazione prendeva il nome da un eletto alla carica più importante. Per i successori sappiamo quindi anche la durata dei regni che vanno dal 1972 al 1718 avanti Cristo, coprendo quindi circa 250 anni. Il sistema limo venne introdotto solo due generazioni dopo l'indipendenza da Ur III. Ci sono due re paleoassiri che si chiamano Sargon e Naram Sin richiamando quindi ai re paleoaccadici. In realtà non molte guerre in questa prima fase, e un territorio che andava di poco intorno alla città. Il re aveva uno scarso potere politico: era il Consiglio Comunale delle famiglie potenti a governare come succedeva nel Medioevo a Genova e Venezia. La base del Commercio erano il rame, l'argento e l’oro anatolico, quindi gli Assiri per ottenerli li scambiavano con lo stagno, che veniva inserito per il 10% nella creazione del bronzo e tessuti preziosi. I commerci si svolgevano a dorso d'asino, con le bestie che venivano caricate con 90 kg di metalli e tessuti. In Anatolia erano presenti molte pecore ma allora perché questi tessuti di lana erano così pregiati: perché erano sofisticati. I commercianti pagavano tasse e pedaggi durante il viaggio ma gli stati in cambio li proteggevano dai ladroni. Buona parte della popolazione turca era ittita e l'ittita era la più antica lingua indoeuropea. Gli Ittiti penetrarono in Turchia dal nord nel tardo III millennio. Gli Assiri si stabilirono abitualmente in Anatolia sposando donne del luogo in seconde nozze. Erano bilingui e questi commercianti possedevano quindi due case. I pezzi d'argento pressati venivano utilizzati come denaro dato che non esistevano ancora le monete. Inizia un periodo climatico più secco che rende impossibile la vita sedentaria nelle aree marginali. Dal 1800 avanti Cristo possediamo più informazioni tramite le tavolette. Si torna a Mari che possiede una posizione strategica tra il nord e il sud sull'Eufrate, e a ovest verso Levante. Il primo archeologo a scavarla fu Andrè Parrot, che vi trovò un grande palazzo nel 1934. Il palazzo copre 27 000 metri quadrati, ha tempio ancora non è stato ritrovato benché sia descritto in una tavoletta ritrovata a Mari. La sua festività era l’elunnum che consisteva in un banchetto del re all'interno del tempio. Tanto vino veniva offerto. Hamrun=Area per cerimonie religiose all'interno del tempio. Altre importanti divinità regionali erano oltre a Belet-Nagar a Tell Brak, anche Adad a Nawali, Nergal a Hubshalum e Nergal a Zirramum. Re che usano già truppe straniere come mercenari, quindi ci sono soldati di professione. In Egitto la capitale del faraone eretico Akhenaton (figlio diAmenofi III) era Akhetaton. Sua moglie era Nefertiti. In questo sito è stato ritrovato un grande numero di tavolette cuneiformi. Le lettere sono divise in due gruppi: quelle provenienti dal Vicino Oriente, cioè da Babilonia, Siria, Cipro eccetera conosciute come le residenze dei grandi re, e dal levante (Palestina e Libano) vassalli del re d'Egitto. Una delle più famose è la lettera di Rib-Adad. Alcune si trovano nel Pergamon di Berlino, altre al Cairo. Nel bronzo medio gli stati territoriali si scontrano con l'Egitto che entra così nella storia. L'archivio di Akhetaton risale al 1600 avanti Cristo circa e copre un periodo breve ma internazionale. Gli Ittiti lungo l'Eufrate saccheggiarono Babilonia. In Anatolia formarono uno stato forte mentre in Mesopotamia settentrionale era presente il regno dei Mitanni che resistette alle campagne faraoniche in Siria. Si espansero in Siria ad Aleppo e Karkemish. Il regno dei Mitanni crollò e gli Ittiti si confrontarono con l'espansione egizia; si scontrarono nella battaglia di Qadesh all'inizio del XIII secolo. Nessuno vinse ma firmarono una pace anche per arginare l'impero assiro. Con il passaggio alla prima età del ferro ci furono le invasioni del Popolo del mare che portarono alla caduta degli Ittiti. Cambia l'arte di fare la guerra: da Fanti armati con lance, Archi e fionde e carri da guerra pesanti trainati da asini si passa all'introduzione di macchine da assedio e dall’età del bronzo tardo, della Cavalleria e del carro leggero trainato da cavalli. I carri costavano e la loro quantità dipendeva dalla forza del sovrano. Il regno dei Mitanni era uno stato territoriale dominato da gruppi Hurriti. L’Hurrita è una lingua isolata come il sumero e non semitica come l'accadico. Erano localizzati nella stessa area dei curdi moderni anche se non sono collegati. Il regno è stato creato nell'età buia dopo i paleobabilonesi. Manca la documentazione per l'inizio dei siti ma c'è per la fine di essi; nella metà ci sta l'età buia. I Mitanni occuparono tutta la Mesopotamia settentrionale. In definitiva il loro regno si espandeva fino alla Turchia, al Mediterraneo e a Est fino ai monti Zagros. La documentazione seppur limitata ci riporta di contatti con ittiti, egizi e Siria; questi non avevano nomi Hurriti ma indù, quindi indoeuropei. Questi nomi riportano il più antico dialetto indiano. Può essere che questa aristocrazia Indo Ariana avesse sottomesso la popolazione locale? Sembra un’ipotesi esagerata. La storia del regno è divisa in tre fasi: la formazione oscura circa nel 1650 avanti Cristo, dopo le incursioni degli Ittiti che fecero crollare i regni di Babilonia e Yamkhad; il culmine del regno nel 1550 avanti Cristo e infine nel 1350 con la nuova espansione ittita che li ridimensionò. Fra i re più famosi ci sono Parattarna e Shaushtatar, il quale Sigillo divenne dinastico. Uno degli ultimi re importanti è Tushratta, che mandò lettere ad Akhenathon. Sua figlia era sposa del faraone. Nel 1350 affrontò la nuova espansione ittita, m riuscì a resistere. Fu ucciso da suo figlio e ci fu la lotta per la successione. Gli Assiri sostenevano un re mentre gli Ittiti un altro, e vinse quest'ultimo. Il re mitannico ebbe un regno molto ridotto e tutti i territori a ovest dell’Eufrate passarono agli Ittiti mentre quelli ad est per la maggior parte agli Assiri. Poi prevalsero gli Assiri sugli ittiti e il re divenne loro vassallo. Il re successivo si ribellò con l'aiuto degli Ittiti e sconfitto dagli assiri fece crollare il regno di Mitanni. Entrò a far parte dell'Impero assiro. Un sito importante è la prima capitale mitannica scavata per la prima volta da Von Oppenheim, nel sito di Tell Fekheriye. Nella parte centrale del sito è presente lo strato di questo periodo che però è coperto da strade di abitazioni di periodo assiro. Il periodo medio Assiro inizia nella fase tarda del regno mitanno e a questo strato appartengono le tavolette. In uno strato ancora inferiore si trovano mura di edifici imponenti mitannici, delle strutture pubbliche con impressioni di sigilli e ceramiche. Altra capitale fu Tell Hamidiya, l’antica Taidu, scavata da archeologi di Berna. Un sito enorme, di 250 ettari, circondato da cinta muraria. Il tumulo era quindi solo la cittadella. Altro tumulo a 5 livelli con palazzo a piattaforme. Nel palazzo sud- occidentale, trovate tavolette su razioni per messaggeri egizi e ciprioti, quindi contesto internazionale. Sigilli di stile mitannico. I colleghi pensavano ad un tempio in cima, e non un palazzo, e forse non si tratta neppure dell’antica Taidu. Una delle altre capitali del territorio è l’antica Qatna (periodo paleo-babilonese), nella parte settentrionale della Siria, l’attuale Tell Meshrifeh. Vasta area di rovine con villaggio moderno all’interno. Scavata con metodi dubbi, documentazione non chiara. Nuovo scavo siriano-tedesco-italiano. Aree di scavo del bronzo tardo, e palazzo reale. Cripta reale sotto il palazzo, e piccolo archivio cuneiforme. Sono scritte in accadico e risalgono al periodo precedente all’attacco ittita. I corredi funebri con le loro tante componenti d’oro lo rendono la scoperta più rilevante della Siria. Storia del regno Ittita: Antico Regno (1625-1500 a.C.), periodo al quale risalgono Murshili e Hattushili, che sconfissero Babilonia e Yamkhad; Medio Regno (1500- 1375 a.C.), con periodo imperiale (1375-1185 a.C.) con conquista di Siria e controllo sull’Egitto. Si conclude con la caduta a causa dell’invasione dei Popoli del Mare. Gli antenati degli Ittiti entrarono dal nucleo Russo Indo-europeo verso l’Anatolia attraverso i Balcani. Si espansero quasi fino alla Cina e con la loro influenza condizionarono i re Mitanni ad assumere nomi indo-europei. A Kanesh (Kueltepe) nuovo scavo turco; nuovi sigilli di stile mesopotamico. Fu un centro commerciale già prima del II millennio. Grandi scambi commerciali a lunga distanza documentati in tavolette. Kanesh fu conquistata e divenne capitale ittita. Qua ritrovato pugnale di bronzo con iscrizione cuneiforme. Tavolette sulla distruzione di Nesha ed altre città da parte di Anitta, figlio di Pithana, re di Kushshara che prese quindi il titolo di Gran Re. Distruzione di varie città del nord della Siria e suo confronto con il re Sargon di Akkad: lo conoscevano e lo rispettavano. I mercanti paleo-assiri avevano diffuso la loro lingua in Anatolia, moderando queste 2 culture. Stabilirono la loro capitale ad Hattusa. Espansione in nord Anatolia nei confronti del popolo Gasgas. Incursioni dei Kaskei costanti nel regno ittita. Nell’altopiano anatolico clima aspro, abbondanti piogge e colline boscose; abbondanza di boschi e di frutti, animali domestici portati al pascolo per montagne e per valli. Legna pietra e metalli abbondanti; stagno importato dagli Assiri. Hattusa è un sito diviso in più parti, una parte scoscesa su un pendio, ad est la città bassa, la più antica, a sud la città bassa, la più recente. Poi tumulo artificiale di difesa ancora più a sud. Oggi appare come è stata ricostruita nel 1300 a.C.; 3 porte nella cinta muraria: della Sfinge, del Re, e dei Leoni. Nella città bassa tempio per il dio della Tempesta e per la dea del Sole. Santuario roccioso appena fuori dalla città, con due gallerie: una con figure in rilievo, processione di Dei maggiori, e 12 Dei minori nella B. Cerimonie per festività del nuovo anno? Anche in Mesopotamia si svolgevano fuori dalle città. Oppure per il culto degli antenati, come in Siria. Oppure entrambi. Hattusa fu scavata per prima da un team tedesco che trovò un grande archivio di tavolette, che il cecoslovacco Hrosny scoprì essere scritte in indoeuropeo ittita. La capitale degli studi ittiti è la Germania perchè 30 000 tavolette sono finite là. Tutte usano il sistema cuneiforme mesopotamico, la maggior parte per il dialetto ittita ma anche in accadico, riportando anche testi epici come Gilgamesh. monumentale Ninive tra una battaglia e l'altra. Le prime campagne si svolsero conto Tabal a nord-ovest, poi campagne lungo la costa mediterranea. Si formò una coalizione tra questi regni e gli egizi in funzione anti-assira. Conquistata la Giudea gli Assiri assediarono Gerusalemme ma questi ultimi trovare un accordo con gli invasori prima di cadere. Lo strato più antico di Ninive è detto Ninevita V, e appartiene al terzo millennio avanti cristo. La città è famosa per il suo tempio di Ishtar e per i rilievi del palazzo di Sennacherib che portano l'approccio narrativo ad un nuovo livello. Il nipote Assurbanipal costruì un nuovo palazzo con altri grandi rilievi e una biblioteca. Verso il 1600 avanti Cristo si stabilì a Babilonia una nuova dinastia di origine kassita. Presero il potere dopo circa 100 anni di presenza nella città. Probabile provenissero dai monti Zagros. L'Iraq meridionale venne unito sotto la dinastia cassita: controllarono anche Dilmun, l'isola di Bahrain. L'esempio è di nuovo il forte di Qal’at al-Bahrain. La prima occupazione del sito risale al periodo chiamato città 1, poi città 2. Termina con la fine del bronzo medio. La città 3 risale invece al periodo Kassita. Sono state ritrovate circa 100 tavolette cuneiformi di questo periodo. Al nord conquistarono nella zona a nord-est di Baghdad, per esempio la città di Zubeidi. Elementi cassiti sono stati ritrovati anche più a Nord Est nella valle di Diana. La lingua Cassita è un mistero e le uniche parole che abbiamo sono i nomi dei re e alcune tradotte in accadico. La cultura rimane tradizionalmente quella mesopotamica e le scritture reali sono in sumerico. Si trattava di un ordine feudale con il re a Capo delle tribù Cassite; fu fondata una nuova capitale, “La Fortezza di Kurigalzu”, Dūr Kurigalzū. Erano presenti ziggurat, Torri, eccetera come in ogni altra città mesopotamica e si trova nei pressi di Baghdad. Una torre scavata qua dagli iracheni negli anni 40 fu scambiata per la torre di Babele. Ai piedi presenta il tempio di Enlil mentre più in alto diventa una torre; nei pressi della struttura c'era il palazzo. Un'altra caratteristica di questa cultura è il kudurru: delle stele con descritte transizioni di terre e donativi dei re. Tra di questi c'erano esenzione di tasse e di carichi di lavoro; infine terminavano con maledizioni contro chi avrebbe violato i termini dell'accordo. L'alto livello di astronomia mesopotamica è testimoniato dalla conoscenza della posizione delle stelle considerate un riflesso della volontà degli dèi. Tutto ciò si evince da ciò che c'è scritto nelle steli. Sconfissero poi i Babilonesi e la dinastia fu deposta in favore di una assira. Sotto il re Assiro Tukulti-ninurta (1243-1207) venne sconfitto il re Cassita Kashtiliashu. Abbiamo una descrizione ufficiale e anche una lettera che parlano delle istruzioni per portare la famiglia reale catturata. Si autoproclamò re di Babilonia ed estese l'influenza al Golfo Persico. I suoi figli si ribellarono e fu ucciso nella sua nuova capitale e così i Babilonesi riacquisirono l’indipendenza. Assiri e Babilonesi si distrussero a vicenda fino a che i re Elamiti vennero dall'est e invasero e saccheggiarono i territori dei Babilonesi, anche dei beni culturali che vengono portati alla loro capitale Susa. Aggiunsero anche nuove iscrizioni al di sopra delle precedenti. Il territorio cassita era detto Karduniash. Si entra così nell'età del ferro, all'inizio del primo millennio. La Mesopotamia subisce una nuova ondata di Aramei, una popolazione simile a quella amorita che prese potere fino a levante. I re assiri intervennero più volte a Babilonia mentre pochi re babilonesi interferiranno in assiria. Nell'VIII secolo divenne re assiro Tiglat Pileser III (744-727) e seguì quindi una rivolta. La Siria divenne sotto di lui una potenza militare proprio come sotto Assurbanipal II. Ogni anno campagne militari: a sud sconfisse gli Aramei in territorio babilonese, a nord-est sconfisse il regno di Urartu; a ovest annesse le città siriane come Damasco e parte del regno di Israele. Furono organizzate come province e poste sotto il comando di ufficiali fedeli. Molti re anatolici divennero vassalli. Conquistò anche Babilonia stessa dichiarandosi suo re; salì come re legittimo festeggiando il Capodanno e prendendo per mano il re Marduk. Alla sua morte divenne re suo figlio che morì violentemente. Divenne quindi re Sargon II (721-705) che si vide sottrarre il trono di Babilonia, ma sconfisse il pretendente e si incoronò nuovamente re. Ristabilì i privilegi dei centri religiosi babilonesi. Fu ucciso in battaglia e fu succeduto dal figlio Sennacherib (704-681) che cercò varie soluzioni per governare la Mesopotamia meridionale senza riuscirci. Dopo aver assediato per 15 mesi Babilonia la prese, la saccheggiò e ne distrusse i templi; lo stesso Marduk fu deportato e Babilonia rimase così senza re. Come suo successore ci fu suo figlio minore Esarhaddon che inizialmente fu inviato in esilio (680-668). Sennacherib fu assassinato a Ninive dai figli che gareggiarono per il Trono dato che l'erede era in esilio. Tuttavia egli radunò l'esercito e si scontrò con i ribelli che preferirono passare dalla sua parte rendendogli il trono. Egli ricostruì Babilonia è marciò più a sud sconfiggendo 8 sovrani locali. A nord-est cercò i suoi fratelli fuggitivi a Shupiya e conquistata la capitale eliminò le minacce. Era però in pessime condizioni fisiche ed era sempre malato. Nel 673 morì sua moglie e fisicamente peggiorò ulteriormente. La sua malattia cronica mai scomparsa era vista come un giudizio e castigo divino. Era visto come mancante di benevolenza degli Dei per aver commesso un delitto terribile. Quindi preferirono tenere la sua salute nascosta. Scelse come principe ereditario suo figlio preferito Assurbanipal (come re assiro), e un altro per il Trono di Babilonia. Tutti dovettero giurare loro fedeltà. Le formule dei giuramenti furono scritte in tavolette ritrovate. Furono sigillate con tre differenti sigilli cilindrici. Invase anche l'Egitto per tre volte: la seconda volta ebbe successo e conquistò Menfi inviando il Faraone in esilio. Nella terza campagna il re muore durante il viaggio. Anche Assurbanipal invase l'egitto. Invece Shamash-shum-ukin salì al trono di Babilonia: la successione fa quindi completa. L'impero assiro raggiunse così la massima espansione. Una grande guerra fu vinta contro Elam. Il fratello si ribellò ad Assurbanipal e fu sconfitto durante la ribellione, così Babilonia divenne provincia. I figli di Assurbanipal governarono brevemente. I Medi si allearono con i Babilonesi e invasero la Siria: nel 614 cadde Assur mentre nel 612 Ninive. Finisce così il regno assiro. A Ninive sono state scavate masse di scheletri uccisi violentemente. La Siria cadde e non si riprese più. La cultura mesopotamica crollò. La dinastia babilonese cadde dopo 75 anni per mano degli Achemenidi. La cultura mesopotamica qua cadde velocemente e non c'è una spiegazione semplice per questo. Una politica di deportazione degli Assiri creò popolazioni troppo omogenee. La scrittura cuneiforme fu sostituita da quella alfabetica e la lingua accadica da quella persiana. Il periodo neobabilonese durò solo 87 anni ma è il primo che compare anche in altri testi come la bibbia. La Babilonia favoleggiata in futuro è proprio quella neobabilonese, iniziata sotto Nabopolassar (625-605), poi Nabucodonosor II (604- 562) e così via fino all'ultimo re della Mesopotamia Nabonedo (555-539). Nel 605 Nabucodonosor divenne re essendo già un generale esperto per avere diretto campagne al posto del padre. Le campagne militari sono continue per esempio contro il regno di Giuda che provò a dichiarare l'indipendenza. Gerusalemme fu conquistata il 16 marzo 597; il re fu detronizzato e deportato a Babilonia. Al suo posto venne installato suo zio che rimase però fedele per poco tempo: si ribellò e nel 587 dopo un assedio anche lui fu catturato e deportato a Babilonia dopo l'uccisione dei suoi figli e la demolizione delle mura, gli incendi di templi e case e la popolazione deportata altrove. Nonostante questo Nabucodonosor non viene mal descritto nella Bibbia futuro dopo osservazione di eventi, incantesimi, tavole lessicali, rituali magici, contenuti letterari, eccetera. Le prime opere letterarie in accadico risalgono alla metà del terzo millennio avanti Cristo ma per la maggior parte provengono dall'età babilonese. La suddivisione in generi è moderna ed accademica perché loro non hanno lasciato indici di letteratura. Le categorie sono essenzialmente queste: i testi mitologici, i miti della creazione, l'epica, Naru, inni e preghiere, lamentazioni, dialoghi, letterature della saggezza, testi magici, satira e propaganda. L'ultimo re di Babilonia Nabonedo stette in Arabia Saudita per 10 anni, nell'oasi di Tayma. Il clima nel 4000 avanti Cristo qua era divenuto più secco, i fiumi si prosciugarono. Le popolazioni si stabilirono quindi nei terreni inclinati dove le falde acquifere spuntavano in superficie. Le Oasi rimaste erano molto distanti tra di loro e gli spostamenti si attuavano solo tramite cammello. Le uniche tracce di civiltà di questa epoca antica risalgono a tumuli di pietra. Si sviluppa così il dimorfismo, cioè si occupano le Oasi ma si mantengono anche legami sociali tra i gruppi nomadi. La colonizzazione di questa zona avvenne tardi per ragioni politiche e per secoli gli arabi non vollero che archeologi stranieri lavorassero sul loro suolo. In effetti sembrava anche che ci fosse poco da scavare, invece da poco gli arabi hanno deciso di aprire il filone turistico oltre a quello petrolifero e si sono quindi aggiunte questioni di ricerca archeologica. Nabonedo visse a Tayma per 10 anni in esilio autoimposto. Si trattava di un oasi posta in una conca tra le montagne, nel punto di transito per la via dell'incenso che andava dallo Yemen al Levante. Una zona di questo sito è detta Sabkha, un bacino idrografico essiccato. Il sito presenta sei periodi di occupazione: quello Neolitico con tombe e reperti sparsi, la medio e finale età del bronzo con una cinta muraria di fine secondo millennio, la prima età del ferro, delle varie fasi fino all’ellenismo, il periodo islamico ed infine quello moderno. All’interno della cinta muraria c'è uno spazio di ben 1000 ha, mai occupato interamente. Nell'area a sud est è stata ritrovata selce e altro materiale neolitico. Un metro quadrato fu preso e campionato e vi è stato ritrovato uno strato di sale, e al di sotto più di 7000 pezzi di selce e corniola che documentano un'ampia produzione di perline del IV millennio. Il sito principale si trova su una bassa collina in mezzo alla città moderna e presentava 4 sepolture circolari dell'età del bronzo. All'interno di esse sono state ritrovate ceramiche della Red Burnished ware risalenti al 2000 avanti Cristo e un’ascia di bronzo dello stesso periodo. Le tombe sono tutte costruite su una roccia che faceva da pavimento ed ognuna conteneva una persona, ma gli scheletri presentano ossa disseminate perché furono già aperto in precedenza. Oltre alle armi di bronzo anche le conchiglie fanno parte del corredo. Queste tombe non appartenevano ai nomadi ma a residenti locali. I primi edifici appartengono all'area O, nell'area sud-occidentale del tumulo. Un edificio bruciato della prima età del ferro (1200-900 avanti Cristo) che presenta sul pavimento molti materiali come ceramica locale del periodo e doni egizi come vasi e scarabei, che testimoniano uno stretto contatto tra la cultura del posto e gli egizi. Inoltre ci fanno credere che l'edificio fosse un tempio. È una tradizione unica dei Templi a nord-ovest dell'arabia. All'età del ferro appartiene solo questo. Iscrizioni assire mostrano che nell'VIII secolo il posto era sempre importante come tappa per le carovane nella rotta Arabia meridionale-Egitto-Mesopotamia, che fece arricchire questo centro. Nei testi mesopotamici apparì poi che il più grande re del mondo si stabili da quelle parti, ma poco è rimasto là di Nabonedo. Oltre al “cavaliere di Nabonedo” inciso su pietra, ci sono reperti frammentari e le pietre sono state rimosse da palazzo e templi per costruire edifici successivamente. Può sembrare che quella del re fosse una fuga in un posto tranquillo ma non doveva essere un luogo per riposarsi. Quindi cosa lo ha spinto fino a qua? Nelle fonti neo Assiri dell'VIII secolo gli arabi appaiono per la prima volta raggiunti dai funzionari Assiri. Il primo riferimento si ha sotto il re Shalmaneser III nel 853 avanti cristo. Una menzione della regina degli arabi Sansi (734-716) che si ribellò a Tiglat Pileser III che la sconfisse. Rimase regina ma sotto il controllo di un ufficiale assiro. Anche sotto altri assiri si hanno poi altre menzioni per ribellioni. Nabonedo (555-539) conquistò sei oasi nel nord-ovest dell’Arabia e si stabilì poi a Tayma tra il 552 e il 543. Nella politica araba le donne parevano avere un'importanza maggiore che nel resto delle società. Per fare un esempio di come un leader possa creare una struttura socio-politica che unisca unità indipendenti come quelle dell’Arabia prendiamo l'emirato di Al Rashid (1830- 1921) (L'Emirato di Jebal Shammar). Si trattava della confederazione di 4 tribù indipendenti suddivise in clan e sottotribù. Le tribù erano sottoposte alla pressione di egiziani, Impero Ottomano e Wahabiti. Le tribù cercarono un leader e lo trovarono nella famiglia di al Rashid che diede al territorio attorno all'Oasi una forma più statale. Presero il titolo di Emiro, costruirono ad Ha’il una capitale e eressero come residenza il palazzo Barzan. Alla morte di Muhammad l'emirato declinò e le tribù cercarono alleanze altrove. Su questo stesso modello si modellavano i primi regni dell'età del ferro. Nei pressi di Riyad fu ritrovata un’iscrizione di Nabonedo su un blocco di basalto in un'oasi. Apparteneva ad un edificio in rovina. Il re è rappresentato in piedi in preghiera davanti ai simboli divini. Non è scolpita ma incisa e sono presenti anche simboli di divinità locali. Tra i motivi per cui Nabonedo stette 10 anni in Arabia probabilmente c'era anche il suo interesse per una religione speciale. Il suo dio prediletto era quello della Luna, Sin, al quale cercava di far conquistare la posizione di Marduk. Questo perché sua madre veniva dall'Anatolia, la patria del culto della luna. Cambiò numerosi templi per trasformarli in luoghi dove si adorava il dio della luna, suscitando polemiche; infatti alla sua caduta scrissero su di lui testi ironici. Lo ziggurat di Ur era la residenza di Inanna e Nabonedo installò là sua figlia come sacerdotessa seguendo una pratica che già era obsoleta all'inizio del millennio. L'arrivo di Ciro nel 539 secondo i testi da molti fu accolto come una liberazione. Ciro si occupò di cancellare quanto fatto da Nabonedo tramite una sorta di damnatio memoriae. Sembra si fosse nascosto in quest'oasi perché affetto da una malattia della pelle e la leggenda racconta che un ebreo gli consigliò di pregare il suo Dio e dopo averlo fatto guarì. Secondo il reperto 4q 242 che ritrova un eco biblico, la malattia del re era la follia, quindi l'unica cosa vera sembra essere la malattia. Tornò a Babilonia giusto in tempo per vedere il suo regno crollare sotto i colpi di Ciro il persiano. Fu catturato e morì in esilio in Persia. La stele di Tayma ritrovata nell'area L parla di Nabonedo e di come anche da là tenesse sotto controllo Babilonia. Forse andò la per rafforzare l'economia babilonese. Di lui è stato ritrovato anche un basamento di una statua (però non ritrovata) che afferma essere di Nabonedo. PARTE MONOGRAFICA Finora ci siamo interessati al cuore della Mesopotamia, composto dall'Iraq e la Siria. L'Iran e il Kurdistan, un Altopiano a nord e a est della Mesopotamia, verranno adesso approfonditi. Oggi i curdi si trovano in Turchia, Iran, Iraq e Siria e alla fine il loro stato che doveva essere creato alla fine della prima guerra mondiale non è mai stato formato. L'Iraq dopo le guerre del Golfo è stato colpito dalle limitazioni e non ci si potè più scavare a causa della poca sicurezza. Dopo il 2011 e la guerra civile in Siria, solo il kurdistan, nella zona nord-est dell'Iraq, viene considerato sicuro. Vengono quindi aperti molti siti. Gli scavi già finanziati in Siria nel 2011 vennero prima posticipati, per poi accorgersi che rimarranno chiusi per ancora molto tempo. Analizziamo adesso uno scavo di salvataggio del 1957 a Tell Shaemshara, posto al centro dei monti Zagros in una regione chiamata Luristan e non sappiamo niente di loro. Era una struttura politica con re, probabilmente una serie di principati nelle valli; diedero il colpo finale ai paleoaccadici occupando parte della Mesopotamia, per essere espulsi poi da Ur III. Sono presenti ceramiche che prendono il nome dal livello 3 di Godin Tepe. Infine a sud dei monti si trovava il regno elamico, uno stato confederato, cioè con il potere diviso tra tre membri della famiglia reale. I conflitti tra i regni continuarono anche dopo la distruzione di Shemshara. I cassiti presero potere a Babilonia mentre altri fondarono il regno dei Mitanni. Nell'archivio di Kuwari a Shemshara ci sono tavolette che coprono solamente un anno. I Turkei prepararono una campagna contro i Gutei. Il re di Elam si aggiunge alla campagna e dato che ognuno di questi aveva eserciti grandi si trattava di re e non di capi tribù. Il piano fu preparato ma non venne eseguito. Il re di Gutium anzi attaccò i Turkei. Nello stesso periodo Shamshi-adad stava conquistando verso est. Gli alleati di Itabalhum preferirono allearsi con lui che non voleva un conflitto con Gutium, quindi anche il loro re divenne un Vassallo del re Assiro e l’originaria alleanza contro i Gutei crollò. I Turkei provarono a rifugiarsi nel regno di Adad che non poteva però contenerli tutti. Quando lui morì il suo regno si disintegrò. Uno dei siti da tenere d'occhio è Kurd Qaburstan, scavato nel 2013; si trova a sud ovest della capitale curda Erbil. Il sito fu identificato nella città di Qabra, conquistata da Shamshi-adad. Fu scavata dagli americani. Per ora sono state ritrovate solamente rovine più tarde. Torniamo sulla pianura di Rania, dove gli archeologi iracheni effettuarono una prospezione di superficie trovando 40 siti. Scavarono 5 di questi siti e non pubblicarono i lavori. I Danesi quindi partirono da zero. Visitarono alcuni siti registrati dagli iracheni come Tell Basmusian, un tell molto alto al centro della Piana, che oggi si affaccia sul lago Dukan. Gli iracheni vi avevano scavato due grandi trincee scoprendo un primo livello medievale e un secondo datato secondo millennio avanti cristo. Più sotto sono state ritrovate le rovine di un tempio, un edificio rettangolare ad unica stanza con altare. Datato circa inizio secondo millennio. A Shemshara tutto questo periodo è stato eroso dal lago, ma sembra che il tempio in mattoni su una piattaforma artificiale sia una costante nei siti della pianura. Un altro esempio è il sito di Kamam, che oggi è sempre allagato e ne emerge solamente la sommità. Dugurdkan si trova a sud ovest di Shemshara ed è oggetto di scavi iracheni che vi hanno ritrovato reperti l'inizio secondo millennio. In realtà si divide in due siti: in Dugurdkan 1 o A, e 2 o B, che è preistorico. La prima nascita della civiltà urbana si ha sotto Uruk. Ciò è stato confermato da scavi di salvataggio sul Medio Eufrate, dove sono state ritrovate le colonie Uruk. L'espansione è studiata in Siria e in Anatolia, ed ha preso il nome di Uruk World system, intravedendo nella politica di Uruk una sorta di globalizzazione. I centri di gravità del basso Iraq crearono una vasta rete di interazioni con quelli del Kurdistan, ma queste furono interrotte alla fine del millennio, bruscamente, dal collasso della società urbana. I centri si evolvono su scala regionale mentre gli insediamenti si contraggono e viene ritrovata la ceramica dipinta locale alla metà del Terzo Millennio; non esistono veri e propri stati, ma chiefdom. Danno poi vita agli Stati come quello di Ebla. Gli scavi francesi sulle colline di Cogardan e di Girdi Qala nel Sud Ovest del Kurdistan iracheno documentano una presenza Uruk nella prima parte del IV millennio, quindi prima che in Siria. Questo non portò a nessun grande insediamento, e il tumulo di Ninive del Ninevita V può essere un'eccezione, ma non ci sono siti estesi nel nord della Siria, come invece si trovano sul Medio Eufrate (tell Brak). Nella piana di Rania ci sono siti che illuminano questi presunti collegamenti. Un sito si distingue dagli altri perché insolito: sulle rive del Lago su un'area estesa dal profilo basso in parte sommerso ma sopravvissuto, Alabad riporta reperti di tardo Uruk e inizio Ninevita V. Il sito è esteso per 8 ettari; reperti del tardo calcolitico su fondazioni di Mura in pietra. è un insediamento esistito per breve tempo. Il modello delle Fosse multiple riappare anche più a nord. Le fosse già di per sé sono state erose dal lago, poi da saccheggiatori delle tombe. Nelle tombe sono state ritrovate ceramiche e una spilla di bronzo, e in una di esse manca il morto perché lo scheletro si è disintegrato. L'insediamento è stato occupato brevemente nel tardo Uruk e limitatamente nel Ninevita V. Si tratta probabilmente del sito più grande della pianura, una colonia pianificata per controllare le aree circostanti. La Pianura di Rania rappresenta per certo l'occupazione mesopotamica più orientale. Bardastee invece si trova oltre lo uadi che delimita Shemshara. Occupato in Ninevita V e poi abbandonato presenta coppe di ceramica fine da mensa come se fossi un sito d’elite riferito ad un tempio o a un'altra struttura pubblica. Gli iracheni già avevano scavato qua nei ‘50 trovando resti del protodinastico 1 oltre a painted ware preistorica. Erbìl, l'antica Urbillon è la capitale del Kurdistan. Le sue origini sono sconosciute ma già nel terzo millennio era una città importante. I sovrani paleo accadici infatti la controllarono. Divenne un importante centro religioso di fama internazionale. Questa zona era la più orientale del Ninevita V. Pochi siti nella pianura di Rania appartengono al terzo millennio. Viene documentata infatti una scarsa occupazione fino al Ninevita V. Nel 2013 è stato ritrovato il frammento di una placca in pietra dura nera, forse diorite, frammentato e con il retro vuoto. Sulla fronte è rappresentata parte della veste di una persona con le mani poggiate su un bastone in una posa uguale ad una statua conservata nel museo di Baghdad. Quella di periodo post-accadico ritrae il Dio Alla, la placca deriva dal sito di Mamand, una collina erosa a ovest del lago. Fondato verso la metà del Terzo Millennio quando l'occupazione della zona era ancora scarsa. Forse costruito per sancire il confine del controllo mesopotamico. Le priorità assolute rimangono i siti che si stanno erodendo, ma negli anni in cui il lago è troppo alto vengono ispezionati anche questi siti. Un altro sito si trova ad est di Shemshara: dall'alto si vedono tracce di fondazione di pietra. Si tratta di un sito di cultura transcaucasica che costruiva su alture ancora più alte. Torniamo ai paleo- accadici, prendendo in esame la stele della Vittoria di Naram-sin, il quarto re. Si trova ora al Louvre e fu trovata dai francesi a Susa. La descrizione celebra una vittoria sui popoli dello Zagros orientale, ovvero gli Uriti. Le iscrizioni non dicono che i paleo- accadici avessero raggiunto Rania, però qua fu trovata una tavoletta del 2200 avanti Cristo paleo accadica. Veniva da Baiz Agha, mai visitato prima, e fu trovata da un pescatore dato che il sito fuoriusciva come un'isola dal lago. Presenta fondamenta in pietra di un edificio piuttosto importante con un grande cortile, e nella zona anche edifici in mattoni crudi. Vi è stato ritrovato materiale medio assiro di tardo secondo millennio. Probabile che un re paleo-accadico avesse stabilito una fortezza a Rania. I Gutei scendendo dagli Zagros ne avrebbero determinato la sconfitta; i mesopotamici li odiavano e li consideravano diversi da loro. Di Ur abbiamo dati sulla cronologia degli eventi in base alle azioni dei re: uno di loro distrusse Shemshara. Non è stata trovata alcuna prova di Ur III là, ma perché è probabile che nessuno vi governasse, ma che fosse stato il punto più orientale toccato dalla campagna. Nella Pianura di Rania a Dugirkan sono state trovate le tavolette datate all'ultimo re di Ur Ibbi-Sin, con elementi evidenti di inizio secondo millennio, probabilmente di Ur III. Una presenza mesopotamica a Rania è quindi documentata. Per tutti gli Zagros ci sono rilievi rupestri come quelli di Sari Pul, con tanto di iscrizione, rappresenta un re trionfante con prigionieri di fronte alla dea Ishtar. È probabile che il nemico sconfitto
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