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Appunti di storia dell'arte, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Appunti di storia dell'arte, con descrizione delle opere, che comprendono: arte mesopotamica, arte egizia, arte cretese, arte micenea e arte greca (periodo geometrico)

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 16/11/2021

elisaaa.b
elisaaa.b 🇮🇹

4

(1)

11 documenti

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Scarica Appunti di storia dell'arte e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! STORIA DELL’ARTE APPUNTI INTERROGAZIONE Arte mesopotamica La mesopotamia è una grande pianura fertile situata tra il Tigri e l'Eufrate. La civiltà mesopotamica è una civiltà stabile ed organizzata sotto ogni punto di vista, ad esempio le città erano città-stato indipendenti, costruirono complesse strutture templari seguendo il loro culto degli dei e per registrare dati relativi alle scorte, notizie e informazioni, nasce la scrittura cuneiforme, scrittura che venne realizzata con uno stilo appuntito con cui si incideva l'argilla. L'arte mesopotamica ha un rapporto molto stretto con la rappresentazione della regalità e delle divinità, il ruolo del re era paragonabile a quello degli dei perché entrambi garantivano la vittoria dell'ordine sul caos. Il re era spesso celebrato con statue che ne ritraevano le sembianze, esposte in templi per testimoniare il vincolo che lo univa alle divinità. Una delle testimonianze più importanti è un'opera in bronzo e rame raffigurante illvolto del re Sargon (Il millennio a.C.), re degli Accadi, a grandezza naturale. Il volto può essere diviso in due parti perfettamente simmetriche questo ci fa capire che più che una rappresentazione realistica è ideale, indica l'ideale di sovrano: infatti la barba era simbolo di saggezza e la benda che gli avvolgeva la testa è simbolo di regalità e ricchezza. La forma degli occhi allungata, il naso aquilino e la barba è rappresentata in modo convenzionale e dettagliata con ciocche a spirale. Il naso e gli occhi sono stati vandalizzati (damnatio memoriae) per rubare le gemme che erano all'interno degli occhi. Caccia di re Assurbanipal re assiro(VII secolo a.C.) quest'opera fa parte del complesso di rilievi che decora i il Palazzo di Ninive, rappresenta il re Assurbanipal nell'attività di caccia ai leoni, il leone era il dominatore del regno animale ed era difficile da domare, questo compito spettava al re combatterlo e questo mostrava il dominio del re sulla natura e sulle forze del caos concesso dagli dei. L'opera è in alabastro (pietra) ed è un bassorilievo infatti le figure escono poco dal fondo, si sviluppa in più registri e si legge in orizzontale. Lo stile è molto dettagliato, le figure sono rappresentate di profilo e danno l'idea del movimento anche se è una scena statica. Sono figure schematiche, ovvero tutte uguali, il leone a differenza dell'uomo che è rappresentato in piedi che combatte con l'arco e a cavallo con la lancia, è rappresentato in più posizioni , in modo più libero. | personaggi più importanti sono rappresentati più grandi rispetto alle altre figure nella scena. Questa scena si svolge in un solo piano, tutte le figure sono sullo stesso piano e manca di prospettiva, manca la terza dimensione. Per ‘quanto riguarda l'architettura nelle città mesopotamiche c'erano due edifici principali: il palazzo che era la residenza del sovrano; - il tempio che era la costruzione più rappresentativa— la ziqqurat. La ziqqurat era un edificio polifunzionale con magazzini, tempio e la parte più alta veniva utilizzata per l'osservazione degli astri, Era una costruzione dedicata al dio protettore della città, era un edificio di origine sumera che poi venne adottato anche dalle altre civiltà mesopotamiche. La pianta della ziqqurat è quadrata ed è costituita da una serie di piattaforme sovrapposte di ampiezza decrescente collegate da rampe di scale. es: La ziqqurat di Nanna a Ur (Nanna era il dio della luna) ha pianta quadrangolare ed era dotata di soli 3 piani, le pareti inclinate indicano in modo più evidente l'ascesa verso la casa del dio. il tempio era situato all'ultimo piano e vi si accedeva tramite una scalinata frontale e due laterali. Babilonia: fu la prima megalopoli, era attraversata dall'Eufrate ed era circondata da una doppia cinta di mura costruita in mattoni e dotata di torri. Porta di Ishtar la porta più celebre costruita nel 575 a.C. era doppia, attraversata da due mura ed era fiancheggiata da due torri . la struttura era ricoperta da un rivestimento di mattoni azzurri e decorata con mattoni policromi raffiguranti animali diversi modellati a rilievo. Arte egizia è un'arte stereotipata. L'area dell'antico Egitto è resa fertile dalfiume Nilo che favorì lo sviluppo di una civiltà fondata sull'agricoltura. Gli egizi crearono una loro scrittura e il potere centrale era legato alla figura del faraone. Molte dinastie si alternarono sul trono d'Egitto dal 3100 al Il millennio a.C. un lasso di tempo diviso in 3 periodi: - Antico Regno -. Medio Regno - Nuovo Regno La civiltà egizia conservò immutate alcune caratteristiche fondamentali tra cui il tempio o casa del dio. tempio egizio composto da un viale d'accesso (fiancheggiato da sfingi) che conduceva ad un primo portale (detto pilone d'ingresso) che fungeva da facciata esterna del tempio (fiancheggiato a sua volta da due alti pilastri troncopiramidali decorati con immagini celebranti il faraone) conduceva ad un cortile a cielo aperto che a sua volta conduceva ad una sala ipòstile (sala con soffitti sorretti da colonne). Poi attraverso un secondo pilone, anch'esso seguito da una sala ipòstile si raggiunge un vestibolo dove si preparava il rito in onore del dio e poi c'era la cella, una stanza dove era collocata l'immagine del dio, la statua dove potevano entrare solo i sacerdoti e il faraone. Questi tempi avevano una struttura a cannocchiale perché si alternavano spazi aperti e chiusi questo serviva per la purificazione. AI contrario della ziqqurat che era una struttura con piattaforme sovrapposte il tempio egizio si sviluppa longitudinalmente. Micerino(o Menkaure) e la regina Khameremebiti Il: 2530 a.C. h. 142 cm il faraone e sua moglie sono nella stessa posizione, dritti con il piede sinistro in avanti per simboleggiare il movimento anche se le braccia sono fisse per un concetto religioso è quindi un'opera statica. è un'opera in scisto verde (roccia colorata). | volti sono realistici mentre i corpi sono stereotipati ovvero raffigurati tutti allo stesso modo, la visione frontale della scultura permette ad essa di comunicare una lontananza tra chi la guarda e la scultura stessa perché il faraone era considerato una divinità in quanto era figlio del dio Ra, il dio del sole. Il corpo muscoloso di Micerino indica la forza, mentre nel corpo della moglie vengono esaltate le forme morbide del corpo femminile. Eknaton e Nefertiti: è un'immagine stereotipata, domestica perché rappresenta una scena familiare, hanno dei bambini in braccio. Eknaton cambia la religione egizia, sostituisce il culto di Ra con quello del dio Aton che in questa immagine è rappresentato come disco solare. | volti sono realistici e comunicano sentimenti nel rapporto tra genitori e figli questo affetto è il frutto dei raggi di Aton (questa cosa durerà però solo fino alla morte di Eknaton). è una stele domestica che rappresenta Eknaton e Nefertiti che accudiscono i loro 3 figli illuminati dai raggi di Aton. Nebamun caccia nella palude: 1356 a.C., h. 81cm, affresco. manca la profondità. Nebamun era un funzionario di Tebe, in quest'opera è raffigurato nell'attività di caccia in compagnia della moglie e della figlia. è rappresentato nella classica posa stereotipata con il busto frontale e la testa e le game girate di profilo. Nebamun è su una barca ed è rappresentato più grande perché è il personaggio principale della scena. Arte cretese o minoica: nell'isola di Creta nel mar Egeo. Area strategica per gli scambi commerciali e pesca e grazie a questi scambi è una città sfaccettata di varie culture. La civiltà cretese però scompare intorno al 1400-1450 a.C. e ci sono 2 ipotesi: - catastrofe naturale, ad esempio un grosso terremoto, dato che si trova in un territorio sismico - espansione della civiltà micenea, questo si può ricostruire sullo studio dei palazzi La civiltà cretese era una civiltà palaziale. Il palazzo fungeva da sede del sovrano, sede del potere religioso e sede delle attività economiche (magazzini) anche come centro aggregativo per gli abitanti perché c'era un grande cortile. La posizione del palazzo era periferica rispetto al centro abitato. Le caratteristiche principali dei palazzi cretesi erano: le mura perimetrali costruite con grandi blocchi di pietra, i grandi cortili centrali e non seguivano i principi di simmetria. Il Palazzo di Cnosso: palazzo labirintico, confuso questo perché frutto di ricostruzioni successive, ogni stanza sembra “accatastata” all'altra. Questo palazzo aveva un cortile intorno al quale si disponeva una serie di ampliamenti successivi; all'interno ci sono stanze di proporzioni ridotte disposte in modo caotico, a ovest del cortile c'erano gli appartamenti di rappresentanza dove c'è la sala del trono e i magazzini. A est c'era invece la zona residenziale e a nord gli ambienti di servizio, a sud l'ingresso monumentale. esternamente al palazzo c'era il teatro e molti porticati caratterizzati dalla colonne con capitelli ornamentali. Il salto del toro: affresco del palazzo di Chosso. è un affresco che rappresenta una scena di taurocatapsia ovvero gioco con il toro, era un rito che segnava il passaggio dei giovani all'età adulta. il toro sembra scalciare , non tocca terra. Ci sono 3 figure, rappresentate in silhouette ovvero di profilo come gli egizi, movimenti stilizzati: - una, più scura, è un ragazzo che fa delle acrobazie sul toro; n - e due, più chiare, sono due ragazze;una tiene il toro per le corna, lo domina, questo sta a simboleggiare che il ruolo della donna non è più secondario. il fatto che siano di colori diversi l'uomo e la donna è un codice egizio per distinguerli. Il colore è dato in maniera piatta, le figure sono piatte ma vivaci e sono contomate da linee colorate che danno il senso di movimento. Arte micenea: civiltà di tipo militare, la città di Micene, nel Peloponneso, era situata su un terreno montuoso. un'importante testimonianza dell'arte micenea è offerta dai corredi funerari. nelle tombe reali sono state ritrovate grandi maschere d'oro che ricoprivano il volto dei membri della famiglia reale. maschera di Agamennone: XVI secolo a.C., 31 cm chiamata così perché l'archeologo che l'ha ritrovato pensava di aver trovato le tombe della famiglia di Agamennone. La maschera mostra un volto maturo, con la barba e i baffi molto dettagliati, il volto è realistico. L'autenticità della maschera di Agamennone è stata messa in discussione perché diversa dalle altre maschere micenee che sono state ritrovate, la forma del viso è meno tondeggiante e la resa degli occhi e del mento è diversa. Porta dei leoni a Micene: monumentale accesso alla città di Micene appunto, è stata costruita intomo al 1300 a.C. e sopra l'architrave è collocato un rilievo alto 3 metri raffigurante due leoni affrontati a una colonna questo simboleggia un linguaggio figurativo vigoroso. Palazzo di Nestore a Pilo: organizzato e ordinato. costituito da: - una sala principale, chiamata megaròn, che è la sala più grande del palazzo dove stava il sovrano ed era destinata a ospitare cerimonie e riti culturali; - seguiva poi il vestibolo; - C'era una stanza centrale con il trono e il focolare - la copertura, con apertura centrale, era sostenuta da 4 colonne disposte su basi di pietra ai vertici di un quadrato. Il palazzo fu distrutto verso la fine del XII secolo a.C. da un incendio. | palazzi micenei riprendono caratteristiche architettoniche cretesi come i porticati, ma avevano a differenza loro le fortificazioni. | micenei aggiungono al sistema trilitico dell’architettura(il dolmen, composto da 2 menhir (stele di pietra verticale) e 1 pietra poggiata sopra in orizzontale) e aggiungono il triangolo di scarico (principio di fondamento dell'arco) per distribuire il peso della struttura per non spezzare l'architrave.
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