Scarica appunti di storia dell'arte e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! IL MANIERISMO GIORGIONE: pone come soggetto dell’opera il paesaggio, cosa non accettata a quel tempo e contestata, ha influssi veneti come Tiziano, Rosso Fiorentino e Paolo Veronese. Salva come molti altri artisti le sue opere con il titolo (non si potevano rappresentare dei nudi che non fossero di soggetti mitologici/spirituali). TIZIANO: utilizza principalmente il rosso nelle sue opere, dato il suo influsso veneto (nel concerto campestre) e utilizza i nudi (Venere d’Urbino, molto provocante, quasi modella colta dal vero più che Madonna). Nell’assunta, simile alla Trasfigurazione di Raffaello, Tiziano dipinge il contesto di tonalità rosse) TINTORETTO: la sua particolarità consiste nel dipingere in un primo momento tutta la tela nera e poi lumeggia con la biacca e inserisce i colori (ultima cena, effetti in controluce). E’ visto male dagli altri artisti perché si prende la maggior parte delle commissioni data la velocità e la furbizia con cui svolgeva i suoi lavori. Utilizza lo scorcio estremo nel miracolo di San Marco, realizzandolo quasi per metà (grande virtuosismo). CORREGGIO: effetto spiraliforme che rende le cupole che affresca più profonde di ciò che sono in realtà. Effetto di anamorfosi, effetto illusorio che deforma le immagini. (Soffitto della camera della badessa, affresca due cupole. Giove e Io con Giorgione PARMIGIANINO: utilizza la deformazione, per esempio si autoritrae in uno specchio convesso, dipinge la madonna dal collo lungo (andamento a S in tutto il quadro), le proporzioni sono sbagliate perché appunto il collo e la mano della madonna sono molto lunghi ma il quadro non pecca in grazia, per via dell’andamento sinuoso e dell’eleganza della Madonna. Realizza poi il ritratto di Galeazzo con un errore molto evidente: le braccia della sedia sono troppo vicine per contenere il corpo e la spada, inoltre non si capisce il contesto nel quale è ritratto). PONTORMO: nella Deposizione i personaggi sembrano inseriti per coprire i buchi e in generale si concentra non tanto sulla loro collocazione ma sulla loro espressione. Utilizza colori pallidi, pastello e inserisce un personaggio che indossa una maglia aderente. ROSSO FIORENTINO: nella deposizione utilizza principalmente il colore rosso. Le forme sono geometriche, i vestiti spigolosi e la profondità all’interno del quadro è data dalle 3 scale). GIACOMO VIGNOLA: Realizza un parco artistico nel quale sono presenti varie tappe, contraddistinte da opere di vario genere. GIULIO ROMANO: Affresca un’intera stanza: la sala dei giganti. Il soffitto sembra implodere sull’osservatore. ARCIMBOLDI: E’ un’artista molto particolare perché realizza dei ritratti (Rodolfo II) con frutta e fiori, realizza le quattro stagioni e fa dei cesti di frutta che capovolti raffigurano dei personaggi). PAOLO VERONESE: nella cena a casa di Levi utilizza le coppie di colori elementari (giallo-viola, verde-rosso, giallo-ciano) grazie alle sue intuizioni, in modo da mettere vari contrasti nel dipinto. Aveva un influsso veneto che gli ha permesso di progredire le ricerche sui colori. Rappresenta la cena in una scena tripartita, con al centro la cena. E’ stato arrestato perché inserisce l’ultima cena in un contesto moderno, con palazzi rinascimentali, giullari, animali e banchetto e alla fine si
