Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Appunti di storia dell’arte, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Appunti di storia dell’arte su: - pre impressionismo (Manet: colazione sull’erba, Olympia, Il bar delle Folies Bergère) - impressionismo (Monet: Impresion sol levante, Le Grenouillere; Degas: assenzio, classe di danza; Renoir: Le Grenouillere, le moulin de la galette) - neo impressionismo (Seurat e il puntinismo; Cezanne) - i macchiaioli (Fattori: la rotonda dei bagni palmieri, In vedetta) - post-impressionismo (Gauguin: il cristo giallo) - Van Gogh (mangiatori di patate; la notte stellata; campo di grano con volo di corvi - Eduard Munch (l’urlo)

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 28/11/2023

brenda-castellano-2
brenda-castellano-2 🇮🇹

21 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti di storia dell’arte e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Il Pre-Impressionismo Il Pre-Impressionismo è una corrente artistica antecedente all’Impressionismo che si sviluppa esclusivamente in Francia dal 1820 al 1870. Il contesto storico Il contesto storico in cui si sviluppa il pre impressionismo è quello di una Francia in preda alle rivolte dovute all’ascesa al trono di Luigi Filippo d'Orléans che regnò dal 1830 al 1848. Nel periodo antecedente, ritroviamo al trono Carlo X di Borbone che regnò dal 1824 al 1830 e il quale pose fine alla dinastia borbonica. Del 1848 ricordiamo i moti e le rivolte che indussero il re ad abdicare. Ciò portò alla nascita della Seconda Repubblica, che tra i cambiamenti vide il suffragio universale maschile. Questa Repubblica fu immediatamente sostituita dopo tre anni, grazie al colpo di stato operato da Napoleone III, il quale regnò i francesi fino al 1870, anno in cui venne sconfitto dalla Prussia a Sedan. Realismo - Romanticismo Il Pre-Impressionismo prende come fonti di ispirazione principalmente il Romanticismo e il Realismo. Il carattere principale che il Pre-Impressionismo riprende dal Romanticismo è la rivalutazione dei sentimenti e delle passioni. Tuttavia ci sono degli aspetti che il Pre-Impressionismo rifiuta del Romanticismo, come la riscoperta del Medioevo e i cenni sulla sfera religiosa. La caratteristica invece ripresa dal Realismo è la rappresentazione della realtà. Manet Manet è considerato come un predecessore dell'impressionismo e dunque un pre- impressionista. Manet è stato molte volte respinto dal Salone Ufficiale sia per la sua larga pennellata marcata e incompiuta, sia per i contrasti di colore senza gradazioni tonali, sia perché rinunciò al modello tradizionale e alla prospettiva del Rinascimento, sia per i temi, troppo moderni per la società della sua epoca. Egli fu un esempio e un modello da seguire per i giovani artisti che volevano rimodernare il linguaggio pittorico sottomesso ai canoni accademici. Colazione sull’erba È un dipinto olio su tela realizzato nel 1862 da Manet e oggi conservato al Museo d'Orsay a Parigi. Manet sperimenta in maniera diversa la realtà che non è più quella degli umili e della classe operaia, ma quella di alcuni giovani che fanno colazione sulle rive della Senna. Egli rappresenta la realtà non seguendo nessun tipo di canone e regole già preimpostate ed è per questo motivo che il quadro venne rifiutato, nel 1863, dal Salone Ufficiale. Napoleone III però ordinò che i quadri non accettati, fossero esposti in nuove sale, così nacque il salone dei rifiutati. Questa seconda esposizione, fa sì che il quadro attiri visitatori e acquisti importanza. Manet rappresenta due giovanotti che frequentano una prostituta.(realtà tipica di quell'epoca ma nascosta per il perbenismo) La gente era incuriosita da un nudo femminile, che non fosse una divinità. La donna inoltre ha un atteggiamento di sfida e lo si evince dallo sguardo. Manet stesso si era innamorato della modella, poi rappresenta suo fratello e suo cognato. La critica lo rifiutò perché: ● il corpo della donna non è perfetto ed è illuminato ( influenzato dal giapponismo che si caratterizza per luminosità e figure piatte) ●La donna seminuda è più lontana, ma presenta le stesse dimensioni, dunque non vi è prospettiva: essa è solo applicata un po' agli alberi ( la prospettiva e il volume sono dati dai colori) ●La composizione è piramidale ● le pennellate sono veloci, come gli alberi, ma ben stese ad esempio, nell'incarnato della donna. ● riduce e abolisce il Chiaroscuro e le sfumature. L’Olympia di Manet Nel 1863, pochi mesi dopo la realizzazione del quadro “La colazione sull’erba”, Edouard Manet dipinse un secondo capolavoro, l’Olympia, che venne accettato al Salon ufficiale del 1865. In realtà, i giudici tentarono di nascondere il più possibile questo quadro e lo appesero in un angolo della sala, bene in alto. Pubblico, critici e giornalisti seppellirono di critiche tanto l’opera quanto il suo autore. Manet, per quanto si ritenesse pronto a fronteggiare i giudizi negativi, confessò al poeta Baudelaire di non essere mai stato così offeso dalle maldicenze della critica. Normalmente, si compiaceva se il pubblico lo considerava trasgressivo e eccessivo; in quella circostanza, però, si sentì ferito. Il soggetto Olympia presenta una donna completamente nuda, già protagonista del dipinto “La colazione sull’erba”. Sdraiata sopra il suo letto disfatto, ornata solo da un bracciale d’oro e da un sottile collarino di velluto con una perla a goccia, e con una ciabattina ciondolante sul piede sinistro, ella guarda direttamente verso l’osservatore. La sua mano sinistra è posata sul pube, in un gesto di apparente pudore ma piuttosto sfrontato. Il pubblico capì subito che si trattava di una prostituta, ritratta con l’atteggiamento impudente e confidenziale di chi riceve un cliente abituale. L’interpretazione era legittima perché l’aspetto e la posa della donna rimandavano a foto di nudi pornografici che nella Parigi dell’epoca avevano un mercato enorme (anche se clandestino). Sullo sfondo, una domestica di colore si avvicina per consegnarle un bouquet di fiori. Anche la figura della serva di colore rimandava al tema della prostituzione: le prostitute, infatti, non avevano domestiche bianche. Ai piedi del letto, un gatto nero, tradizionale simbolo di lussuria e tradimento, si spaventa per l’ingresso del cliente che la donna sta guardando e scatta sulle zampe rizzando il pelo. Perfino il titolo dell’opera chiariva gli intenti dell’artista: Olympia era infatti un nome assai diffuso tra le prostitute d’alto bordo. La scena è infatti costruita attraverso rapide pennellate. Il chiaroscuro è semplificato al massimo. Non sono presenti sfumature infatti il contrasto tra tinte chiare e scure appare assai netto. (la pelle si taglia sullo sfondo quasi nero). Manet e Tiziano El Impresionismo - video El impresionismo fue un movimiento pictórico que surgió en Francia en el último tercio del siglo 19 como reacción por parte de un heterogéneo grupo de jóvenes artistas ante el conservador arte oficial de los salones que permanentemente rechazaba sus obras. Estos artistas se agruparon en torno a la figura de Edouard Manet, pintor permanentemente rechazado por la crítica oficial, y trataron de realizar una pintura moderna, y opuesta al arte burgués de la época, que mantenía un férreo control sobre el arte a través de los salones y de la crítica oficial. El término impresionismo lo empleó por primera vez y de un modo peyorativo el crítico Louis Legua ante la obra de Claude Monet “Impresión, sol naciente” expuesta en la primera exposición del grupo realizada en 1874. Manet, considerado como predecesor del movimiento, fue un pintor procedente del realismo y permanentemente rechazado en los salones oficiales tanto por su amplia pincelada muy marcada y de aspecto inacabado como por los contrastes de colores sin apenas graduaciones tonales en sus obras y renunciando al modelado tradicional y a la perspectiva establecida en el renacimiento y muy especialmente por lo escandaloso de sus temas para la bienpensante sociedad de su época, su famoso “desayuno en la hierba” de 1863 provocó un auténtico escándalo su atrevimiento y su ejemplo le convirtieron en un modelo a seguir por parte de los pintores más jóvenes que deseaban renovar el lenguaje pictórico sometido a los estrictos cánones académicos y cuyas obras tampoco podían ser expuestas como las de Manet. Estos jóvenes artistas querían crear una pintura acorde con la sociedad de su tiempo que estaba viviendo los vertiginosos cambios inducidos por la segunda revolución industrial. En este período surgió un gran interés por el tiempo y por la fugacidad como experiencias vitales, lo que se reflejó en el intento de estos artistas por captar el instante. L'Impressionismo - video L'impressionismo è stato un movimento pittorico che è emerso in Francia negli ultimi decenni del 19 o secolo. Questo movimento nacque come reazione contro i Saloni Ufficiali. Questi artisti si raggrupparono attorno alla figura di Edouard Manet, pittore permanentemente respinto dalla critica ufficiale, e cercarono di realizzare una pittura moderna. Il termine “impressionismo” fu usato per la prima volta e in modo dispregiativo dal critico Louis Legua di fronte all'opera di Claude Monet "Impression, sol levante" esposta nella prima mostra del gruppo realizzata nel 1874 nello studio del fotografo Nadar. Manet è considerato il predecessore del movimento. La sua audacia e il suo esempio lo resero un modello da seguire da parte dei pittori più giovani che desideravano rinnovare il linguaggio pittorico sottoposto ai rigidi canoni accademici. Questi giovani artisti volevano creare un dipinto in linea con la società del loro tempo che stava vivendo molti cambiamenti a causa della seconda rivoluzione industriale. In questo periodo sorse un grande interesse per il tempo e per la fugacità come esperienze di vita, che si rifletteva nel tentativo di questi artisti di cogliere l'istante. Por otra parte los avances de la industria química permitieron el desarrollo de pinturas sintéticas en tubo que facilitaron la labor de los nuevos artistas así como los caballetes plegables y el ferrocarril que les permitía acercarse a la naturaleza, también estuvieron muy influenciados por los avances de la física: el estudio de la luz y la teoría del color, así como por la fotografía que permitía la captación del instante fugaz y también encuadres muy novedosos. Frente al academicismo de los salones, estos pintores admiraban aspectos de la tradición pictórica tales como el interés por el color y la luz de la pintura veneciana y la capacidad de Velázquez y de los pintores holandeses por captar sensaciones atmosféricas mediante manchas de color y una pincelada muy libre, también se vieron influidos por Goya en, obras como “la lechera de burdeos” y por pintores como Delacroix y su uso libre y expresivo del color, y muy especialmente por los paisajistas ingleses como Turner y Constable, y los paisajistas de la escuela de Barbizon. Estos pintores continuaron con la actitud rebelde del realismo y para ellos cualquier tema podría ser objeto de representación artística, pero fueron más allá pretendiendo captar ante todo la fugacidad de la realidad, el instante. Una moda que les influyó mucho fue el Japonismo por su vibrante colorido, el uso de tintas planas y su renuncia a los modos tradicionales de representación espacial. Por otra parte la proliferación de museos particulares y de galerías de arte y muy especialmente la aparición de la figura del marchante impulsó la actividad de estos pintores modernos liberándoles de la tiranía de estar sometidos a la academia y los salones oficiales. Inoltre, i progressi dell'industria chimica hanno permesso lo sviluppo di pitture sintetiche in tubi che hanno facilitato il lavoro dei nuovi artisti, così come i cavalletti pieghevoli. Essi sono stati anche fortemente influenzati dai progressi della fisica: lo studio della teoria della luce e del colore, così come la fotografia che permetteva la cattura dell'istante fugace e anche delle inquadrature molto nuove. Questi pittori ammiravano aspetti della tradizione pittorica come l'interesse per il colore e la luce della pittura di Velázquez e dei pittori olandesi di catturare sensazioni atmosferiche attraverso macchie di colore e pennellate molto libere. Furono anche influenzati da Goya in opere come "la lattaia di bordeaux" e da pittori come Delacroix e il suo uso libero ed espressivo del colore, e in particolare dai paesaggisti inglesi come Turner e Constable. Questi pittori continuarono con l'atteggiamento ribelle del realismo e per loro ogni tema poteva essere oggetto di rappresentazione artistica, ma andarono oltre pretendendo di cogliere anzitutto la fugacità della realtà, l'istante. Una moda che li influenzò molto fu il Giapponismo per la sua vibrante colorazione, l'uso di inchiostri piatti e la sua rinuncia alle modalità tradizionali di rappresentazione spaziale. D'altra parte, l'apparizione della figura del mercante, stimolò l'attività di questi pittori moderni liberandoli. En este contexto, en 1874, jóvenes pintores como Monet, Renoir, Pissarro, Sisley, Cézanne, Degas y Morisot hartos de verse excluidos sistemáticamente de los salones oficiales decidieron organizar una muestra pública de sus obras en el estudio del fotógrafo Nadar que se convirtió en la primera exposición impresionista. estos autores sorprendieron a la sociedad de su época y aunque cada uno tenía su propio estilo, todos tenían en común su contemporaneidad tratando de no pintar nada que tuviera que ver con el pasado y rechazando captar la realidad como algo racional y objetivo en el taller del pintor al modo tradicional, su interés se centró en captar la realidad en su fugacidad e inmediatez tratando de incluir en la pintura el tiempo, el instante, la impresión fugaz y representar la percepción visual del autor en un momento determinado. Por ello la gran protagonista de la pintura impresionista fue la luz que es quien conforma los objetos tal y como son percibidos y es quien crea la impresión momentánea que el artista trata de reflejar en el lienzo estando supeditados a ella tanto la forma como el color. Esto les llevó a desinteresarse por un tema concreto en el cuadro centrando su interés solamente en el estudio cambiante de la luz y su incidencia y reflejos en los objetos no importando realmente el tema representado sino tan sólo las variaciones lumínicas y cromáticas que experimentan. Así, como llegó a hacer Monet en sus famosas series sobre la Catedral de Ruán, “la estación desenlazar” o “los alminares” llegaron a realizar series con versiones de un mismo motivo captado en diferentes estaciones horas del día o condiciones climatológicas, en un intento por captar lo fugaz. In questo contesto, nel 1874, giovani pittori come Monet, Renoir, Pissarro, Sisley, Cézanne, Degas e Morisot, stanchi di essere sistematicamente esclusi dai saloni uciali, decisero di organizzare una mostra pubblica delle loro opere nello studio del fotografo Nadar, che divenne la prima mostra impressionista. Questi autori hanno sorpreso la società del loro tempo e anche se ognuno aveva il suo stile, tutti avevano in comune la loro contemporaneità cercando di non dipingere nulla che avesse a che fare con il passato e rifiutando di cogliere la realtà come razionale. Il loro interesse si è concentrato nel cogliere la realtà nella sua fugacità e immediatezza, cercando di includere nella pittura il tempo, l'istante, l'impressione fugace. Per questo il grande protagonista della pittura impressionista è stata la luce che costituisce gli oggetti così come sono percepiti ed è colui che crea l'impressione momentanea che l'artista cerca di riflettere sulla tela essendo sottoposto ad essa sia la forma che il colore. Il tema specifico del quadro è incentrato unicamente sullo studio mutevole della luce e sulla sua incidenza e riflessi sugli oggetti. Così, come fece Monet nelle sue famose serie sulla Cattedrale di Rouen, nelle quali Monet realizza serie di dipinti che rappresentavano la cattedrale ma catturata in diverse stagioni del giorno o condizioni meteorologiche. Para captar esas fugaces variaciones de la luz la principal herramienta del pintor impresionista es el color que lo aplica sobre el lienzo pero de un modo totalmente novedoso para poder captar el impacto de la luz en los objetos. La pintura debía realizarse al aire libre dado que era imposible recrear el impacto de la luz de los objetos en el taller. A esto contribuyeron los nuevos medios de transporte de la revolución industrial, el invento del caballete portátil y el desarrollo de las pinturas sintéticas al óleo y envasadas en tubos de estaño muy fácilmente transportables. Para congelar la fugacidad del instante y de los efectos lumínicos y atmosféricos emplearon una técnica La composizione e l’inquadratura Il dipinto è diviso in due metà sovrapposte. La parte in basso è occupata dall’acqua. La metà superiore, invece, dal cielo contro il quale si stagliano le architetture urbane, industriali e le gru dei pontili. L'assenzio di Edgar Degas (L'assommoir di Zola) L’assenzio (L’absinthe) è un dipinto olio su tela realizzato tra il 1875 – 1876 da Edgar Degas. Attualmente è conservato a Parigi, al Museo d’Orsay. Descrizione de L’assenzio di Edgar Degas Due avventori sono seduti ai tavolini di un caffè. La protagonista è una giovane donna vestita con pesanti abiti che la coprono totalmente e un cappellino alla moda. Un paio di scarpette decorate con fiocchi bianchi spuntano poi dal bordo inferiore della gonna. Sul tavolino, di fronte alla protagonista, è posato un calice che contiene una bevanda di colore giallo chiaro. Nel tavolino di sinistra si trova poi una bottiglia trasparente e vuota posata su un vassoio di metallo. Accanto alla donna, a destra, un uomo in abiti scuri fuma da una pipa e guarda oltre il bordo del dipinto. Dietro i due personaggi si riflettono sullo specchio le loro ombre. La bevitrice sembra persa nel vuoto e mostra un’espressione triste e sofferente. Anche la sua posizione suggerisce abbandono e depressione. Infine in primo piano sul tavolino di sinistra si legge la firma dell’artista scritta in prossimità dell’archetto di un violino. Inoltre un giornale arrotolato intorno ad un bastone di lettura è poggiato tra i piani dei due tavolini. Interpretazioni e simbologia Edgar Degas non si limitò alla rappresentazione di natura e paesaggi come molti artisti impressionisti. Il dipinto intitolato L’assenzio, conosciuto anche come I bevitori di assenzio, ritrae invece gli avventori di un caffè parigino. L’artista inoltre dipinse la vita cittadina e molti interni di locali. Il locale rappresentato è situato a Parigi ed è molto frequentato dalla comunità bohème della città. L’opera nella cultura del tempo La critica ha avvicinato il dipinto di Degas all’opera letteraria di Emile Zola intitolata Assommoir (L’Ammazzatoio), scritta qualche anno dopo. Fu lo stesso scrittore a confessare all’artista di aver descritto nelle pagine alcuni suoi dipinti. Degas è affascinato dai bar di terzo ordine, dove si riuniscono prostitute per rimurginare la propria solitudine Ad aumentare i sensi di solitudine, il disagio: oltre all’espressione,all’ambiente, la postura, c’è l’ombra che è nera, (il bar delle folies c’è tutto il bar nello specchio). Il tavolo è stretto , non disegna i piedi , sembra sospeso, va molto vicino ai protagonisti, li opprime proprio come fa la solitudine. Differenza con impressionismo ● non è en plein aire ● utilizzo di colori terrosi ● poca luce (solo specchio) Analogie con impressionismo ● fissa un momento ● ha tagliato i bordi (tavoli e oggetti ai lati ) come fotografia ● (l’idea che sta passando fuori al bar e vuole fotografare quell’istante) ● specchio non riflette ciò che c’è davanti ma le sole ombre ● pennellate più stese sui tavoli ● pennellate più veloce nei volti, nei vestiti ● uso di prospettiva non precisa ● punto di fuga fuori dalla tela (la clase de danza) La clase de danza di Degas È un dipinto olio su tela realizzato da Degas tra il 1873 e il 1875 e conservato nel Museo D'Orsay a Parigi. L’opera appartiene all’impressionismo. La scena è uno dei suoi temi preferiti: la danza. Ruota di classe in tutto il docente che appare più grande e un gruppo di ballerini quasi semicircolari mostrando diversi gesti come infatti taglio di capelli che ne consegue che sarebbe alla fine della classe posto, solo il ballerino, che si trova di fronte lo specchio continua a provare sotto lo sguardo del suo insegnante La composizione è aperto perché ci sono figure incomplete come la ballerina a destra e al centro della foto sul insegnante di insegnante o di danza. uno schema compositivo diagonale formata percepito dal muro e ballerini mentre i pilastri sono verticali di lato, come specchiere. Framing è laterale allo sfondo. Degas mantiene l'importanza di elaborare differenza di altri impressionisti, come si vede nelle linee dei pilastri della parete, lo specchio, la fase Colori. Bianchi dominano gli abiti sono decorati con legami di colori primari e secondari, come si vede nella danzatrice primo piano che ha un fiocco rosso tra i capelli, mentre il vestito è il suo verde complementare. Il colore verde del muro è la stessa come il ciclo del primo piano e marrone suolo make highlight bianco. Uno dei risultati della scatola e l'opera di Degas è la profondità e inquadrature innovative influenzato dalla fotografia. La profondità si ottiene: - Per la parete diagonale e le tavole pavimento dal primo piano allo sfondo in una cornice che è laterale - Attraverso l'uso dello specchio, la cui antecedente farebbe in Van Eyck, riflettendo una finestra - diminuendo la dimensione delle figure dal primo piano allo sfondo. spazi tabella sono riempiti vicino alla parete e spazio vuoto a destra come se il telaio aveva scelto il taglio ,. anche tagliato un po 'si veste ballerino di primo piano a sinistra e il ballerino destra che costeggia il bordo della scatola. Questo modo di tagliare figure è un'influenza del telaio della fotografia. La luce proviene da destra creando un effetto di spazio luminoso. Il trattamento dei dati e di espressione Degas sembra avere il tempo fermato e catturare un'istantanea così come i diversi photography gesti: ballerina acconciatura, uno che di nuovo viene toccato, un altro girocollo è organizzato o al collo allungato ritoccata. La Grenouillère: un incontro tra Monet e Renoir La Grenouillère è il soggetto delle omonime tele su olio realizzate dai due maestri dell’impressionismo, Pierre-Auguste Renoir e Claude Monet, nell’estate del 1869. I due artisti, legati da una profonda amicizia, si recarono presso Bougival, un pittoresco villaggio in riva alla Senna a poca distanza da Parigi. L’isolotto di Croissy, dotato di un ristorante all’aperto allestito su una piattaforma galleggiante ormeggiata, era la principale attrazione naturalistica del sito, immerso in una vegetazione rigogliosa. Monet: si sposta più a sinistra perché vuole dare spazio all’acqua, la quale ci da l’impressione di essere vera, a causa della luce e dei riflessi, trascurando le figure e la vegetazione Renoir: la barca a destra è tagliata perhè vuole dare importanza alla vegetazione (luce che filtra tra gli alberi) e alle figure umane (zoom e ombre nell’acqua) Pennellata: quella di Monet è più pastosa, doppia mentre quella di Renoir è più diluita, velata, trasparente Le moulin de la galette di Renoir È un dipinto olio su tela realizzato nel 1876 e attualmente è conservato a Parigi, nel Museo d'Orsay. Quest'opera è fu esposta alla mostra del gruppo impressionista del 1877, la terza. Il dipinto firmato dal pittore in basso a destra ritrae un ballo popolare all'aperto al Moulin de la Galette, un vecchio mulino abbandonato. Il nome del locale fa riferimento ai dolcetti che venivano offerti come consumazione. Renoir coglie la scena del ballo in pieno pomeriggio domenicale e, come in un'istantanea, il dipinto fissa un momento di divertimento e spensieratezza durante il quale le persone presenti ballano. Ci sembra quasi di sentirlo questo chiasso gioioso reso tale anche dal sole che filtra attraverso le foglie ed i rami creando un gioco di luci ed ombre contrastanti. Renoir come gli altri impressionisti si interessò alla pittura en plein air ma ebbe sempre una particolare attenzione o preferenza per la figura umana. Il quadro molto probabilmente non fu realizzato all’aperto perché la sua dimensione di circa mt 2,00 lo avrebbe reso molto difficile ma quello che conta è la sua ispirazione che è tutta volta alla rappresentazione delle luce e del reale. Benché il pittore scelga di raffigurare alcuni suoi amici, egli cerca soprattutto di riprodurre su tela la stessa atmosfera travolgente e gioiosa di questo locale. Lo studio della folla in movimento in una luce sia naturale che artificiale è affrontato facendo ricorso a pennellate sinuose e filamentose. La pennellata leggera, a tocchi paralleli, con i contorni sfumati, dona alle figure una grazia particolare. La forma e il colore diventano un tutt'uno: la forma è costituita attraverso il colore, che assume un rilievo diverso in relazione a luci e ombre, toni caldi e freddi. In questa tela Renoir approfondisce la tecnica delle ombre colorate e l'accostamento di piccoli tocchi di colore puro, che si combinano nell'occhio dello spettatore, dando la sensazione di una brillante e vibrante luminosità. Ad esempio, nelle due coppie che ballano, rappresentate sulla sinistra, gli abiti delle donne spiccano in contrasto con gli abiti maschili, a causa della diversa luminosità. Attraverso lo studio dei classici, Renoir attua un'analisi sulla composizione: benché non vi sia un soggetto principale, nessun personaggio è isolato, ognuno è posto all'interno di un gruppo determinato, disposti in ampi cerchi che dilatano lo spazio e le pose dei singoli personaggi sono costruite attraverso angoli arrotondati e curve. L’artista unifica l’insieme con toni di blu scuri, blu purpurei e violetti mescolati a colori più luminosi. I margini sono morbidi, colpi di pennello creano superfici vellutate, una luce solare macchiata di perché ci vuole tempo per realizzare l'opera, letti pure arrivano ad avere un senso di astrazione, sembrano manichini punto rimane l'idea della pittura all'aria aperta. Cambia la tecnica pittorica, non si ha la percezione di un istante, ma una percezione scientifica. Seurat utilizza simboli per dare un taglio della società francese più evoluta rispetto agli altri paesi, la donna che porta in braccio la scimmietta cammina con suo marito, il che indica il predominio maschile, ma la scimmia suggerisce un consiglio di emancipazione, di indipendenza dal marito. Seurat influenzato da Piero della Francesca per la stazione delle figure e perché si possano inserire in figure geometriche punto sono presenti delle linee inclinate che donano dinamicità. SECONDA METà DELL’800 IN ITALIA Il gruppo dei pittori Macchiaioli (impressionisti italiani) si formò a Firenze intorno al 1855 in reazione alla pittura accademica. I Macchiaioli si ritrovavano presso il Caffè Michelangiolo di Firenze, locale frequentato anche da intellettuali e letterati, nel quale discutevano su un'arte che potesse rompere tutti gli schemi tradizionali e accademici, che potesse tagliare corto con il Romanticismo.Se pensiamo a Francesco Hayez , il bacio di Hayez, c’è comunque uno studio della tecnica e della prospettiva. IL TERMINE Il termine Macchiaioli comparve per la prima volta in occasione della mostra del 1861 della Promotrice fiorentina. Un giornalista del quotidiano La Gazzetta del popolo pubblicò una recensione sulla mostra e usò il termine Macchiaioli in senso denigratorio. Gli artisti, autori delle opere, però decisero di adottare il termine che descriveva adeguatamente il loro linguaggio. I dipinti del gruppo di artisti infatti presentavano paesaggi realizzati con un forte contrasto e figure realizzate attraverso l’accostamento di macchie di colore. Nonostante il battesimo ufficiale dei Macchiaioli avvenne nel 1861, il gruppo di artisti sperimentavano la loro pittura da tempo. LA ROTONDA DEI BAGNI PALMIERI È un dipinto olio su tavola realizzato nel 1866 e attualmente si trova alla Galleria d’Arte Moderna di Firenze. DESCRIZIONE Le donne si trovano sul pontile di uno stabilimento balneare sedute sotto un grande dehor coperto da un tendone. Alcune di esse conversano, altre osservano il paesaggio. La scena dipinta rappresenta un momento della giornata vissuto da un gruppo di signore borghesi. STILE Giovanni Fattori realizzò La Rotonda dei bagni Palmieri dal vero e con una tecnica apparentemente veloce. Il colore venne apposto sulla tavoletta senza una sottostante preparazione. Si può ancora vedere, infatti, il legno del supporto. Il paesaggio è costruito sovrapponendo i colori che identificano le parti del dipinto. Le figure umane, poi, non possiedono particolari del volto e del corpo. Nell’insieme La Rotonda dei bagni Palmieri assume l’aspetto di un intarsio colorato. Il dipinto che, secondo gli storici, esemplifica appieno la tecnica dei pittori macchiaioli è Interno di un chiostro di Giuseppe Abbati. Anche Silvestro Lega fu solito rappresentare momenti di vita borghese come nel suo dipinto Il pergolato. IL COLORE E L’ILLUMINAZIONE La tonalità che sembra diffondersi su tutto il piccolo dipinto La Rotonda dei bagni Palmieri di Giovanni Fattori è ocra. Infatti, due fasce di questo colore caratterizzano il suolo e, in alto, il tendone. Al centro, nel gruppo di signore, predominano colori scuri. Spicca, per saturazione, il rosso del mantello di una di loro, sulla destra. Sullo sfondo spicca il blu del mare e il marrone intenso dei promontori. La composizione e l’inquadratura Il dipinto ha una forma molto panoramica che permette, così, di sottolineare l’orizzontalità del mare sullo sfondo. La composizione centrale viene movimentata da linee di costruzione ondulate orizzontali. La prima, dal basso, segue il profilo del terreno, poi, la linea curva ascendente del profilo della montagna. Infine il bordo curvo, e convesso verso il basso, del tendone. IN VEDETTA È un dipinto realizzato da Giovanni Fattori nel 1872. Egli rappresenta una scena di quotidianità, I soldati sono in vedetta, ci sono macchie azzurre che definiscono il cielo, macchie bianche (una per la parete, l'altra per il suolo). Il muro occupa quasi metà della tela. Sul suolo altre macchie definiscono soldati e cavalli. Il cappello del soldato è solo una macchia, isolata, non si capisce, come non si capisce l'ombra. Il cavallo è più definito. Il mito bianco e l'affinità con il suolo indicano che Fattori voleva indicare la luminosità della gamba. Sul colore bianco contrasta il colore dei soldati. I soldati sono ignoti e c'è lo sterzo del cavallo, l'artista per ciò indica la quotidianità. Per rendere l'idea del muro, l'artista ricorre lievemente alla prospettiva, il punto di fuga ricade fuori dal dipinto (all'altezza dell'orizzonte). Lo fa perché riteneva che la prospettiva fosse funzionale alla creazione del muro (per dargli inclinazione), che diventa uno dei soggetti del quadro. Se isoliamo gli elementi sono macchie che contrastano tra loro, volto/abito/cavallo. Anticipa il puntinismo In Italia nel 800 grazie ai Macchiaioli, acquista importanza anche se la Francia era il centro culturale per eccellenza con l'impressionismo. Sono invece le forme solide e geometriche, nella loro sovrapposizione e disposizione, a dare il senso dello spazio. (A partire dalla figura della domestica sono i colori e i loro contrasti che suggeriscono la profondità della stanza). Il tavolino sulla destra è, poi, disegnato in obliquo e il suo lato sinistro permette di misurare lo spazio compreso tra il primo piano e la donna. Dietro di lei si trova una porta decorata ma non è chiara la distanza che le separa. Infine, la caffettiera e il bicchiere con il cucchiaio sembrano sospesi al di sopra del tavolino. Infatti, non sono presenti ombre. Il punto di vista dall’alto, con il quale sono dipinti gli oggetti, preannuncia le sperimentazioni cubiste. Giocatori di carte I giocatori di carte è una serie di dipinti (rappresenta molte volte questo tema) a olio su tela realizzati da Paul Cézanne fra il 1890 e il 1895. La versione che abbiamo analizzato è conservata nel Musée d'Orsay di Parigi. Descrizione I due giocatori impegnati nella partita a carte sono isolati dagli altri clienti del locale. Essi sono seduti ad un semplice tavolo di legno sul quale è appoggiata una bottiglia di vino chiusa da un tappo di sughero. I Giocatori di carte indossano semplici abiti ma dignitosi. Il signore di sinistra indossa una giacca ed un cappello e fuma da una pipa. Il giocatore di destra invece pare più giovane e veste in modo più disinvolto. Lo stile costruì le figure della scena utilizzando una semplificazione geometrica. Il cappello, le braccia, il busto del giocatore di sinistra sono ridotti a forme cilindriche. Il tavolino invece viene semplificato e reso come un parallelepipedo. Anche i rapporti tra gli arti sono trasformati in schemi geometrici. Le braccia flesse dei giocatori infatti sono articolate a formare dei triangoli. Cézanne infatti non si interessò alla narrazione di un evento o all’espressione di uno stato d’animo. Le sue ricerche influenzeranno in modo determinante la nascita del Cubismo. Le pennellate ampie e regolari scolpiscono le forme e creano dei piani su di esse. L'atmosfera per il pittore deve assumere una forma, Attraverso Una pennellata di colore, L'aria ha una sua densità. Anche l'atmosfera ha un suo volume. Rende l'atmosfera, il volume e la forma, attraverso tracce di colore di uguale tonalità in più punti del quadro. Infatti nello specchio non si riflette nulla se non l'atmosfera. (Differenza con il bar delle follie). Le grandi bagnanti Le grandi bagnanti è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1895 dal pittore Paul Cézanne e conservato nel Museum of Art di Filadelfia. Al centro c'è un triangolo attorno il quale pone le figure, gli alberi e le figure si piegano per indirizzare lo sguardo verso il centro. Ci sono archetipi, sono manichini, potrebbero essere figure asessuate, si capisce che sono donne dal seno evidenziato. Per farci capire che l'atmosfera circonda tutto, da alle figure sia la pennellata di giallognolo dell'albero, sia l'azzurro del cielo. gli alberi presentano pennellate azzurre. il cielo a pennellate verdognole. Il senso di prospettiva è dato dallo spessore del colore e dalle figure poste in lontananza che sono più piccole punto il colore da volume e varia lo spessore. Paul Gauguin Paul Gauguin è stato un pittore francese, considerato tra i maggiori interpreti del post-impressionismo. Egli amava tanto viaggiare e sin da piccolo ha sperimentato la possibilità di conoscere luoghi molto lontani poiché si trasferì con i genitori in Perù, a Lima, dove rimase fino all’adolescenza. Si trasferì in Europa e decise di partire alla costruzione del canale di Panama. Si trasferì poi nelle isole di Martinica, nei Caraibi e tornò in Europa, andando a vivere con Van Gogh suo grande amico. Dopodiché decise di abbandonare moglie e figli per trasferirsi in Polinesia, dove vivevano gli indigeni e vi era il culto dell’amore (senza schemi, moralismi). Durante i suoi viaggi era alla costante ricerca di un mondo primitivo per sfuggire alla società industrializzata di fine ‘800 che aveva massificato l’uomo e creato caos e disagi sociali (differenze tra ricchi e poveri). Collegamento con Charles Dickens. Nella pittura di Paul Gauguin c’è quindi l’idea del viaggio alla ricerca del mondo primitivo, opposto alla società industriale. A differenza di Van Gogh, che con le sue pennellate nervose e pluridirezionali esprimeva i suoi stati d’animo, secondo Gauguin la pittura doveva essere caratterizzata da una stesura con campiture larghe (in maniera più uniforme) e doveva ricercare un mondo primitivo, quelle società nelle quali è ancora genuina la vita dell’uomo. Il cristo giallo Il Cristo Giallo è un’opera di Gauguin, dipinto nel 1889 e si trova alla Knox Art Gallery di Buffalo, negli USA. Per via della costante ricerca del mondo primitivo, quest’opera è ambientata in Bretagna, una regione al Nord della Francia, dove, lontano da Parigi, secondo Gauguin, si ritrovavano ancora le donne vestite con gli abiti tradizionali bretoni. Inoltre, sempre per via di questa ricerca del primitivo, nell’opera vi sono pochi elementi compositivi, prospettici e volumetrici, utilizzando forme elementari. La differenza con Cézanne è che la sua ricerca è puramente formale, mentre quella di Gauguin è esistenziale, di vita (forme semplici che riflettono vite semplici). Le figure sono contornate da una linea scura nera, questa tecnica di chiama cloisonnisme. Il termine viene dalle vetrate gotiche colorate, fatte da tanti pezzi di vetro messi insieme con un filo di piombo che le unisce. Le forme sono semplici e appiattite, non ci é prospettiva e i colori sono anti naturalistici, ovvero non rispecchiano la realtà. Ad esempio vediamo il colore di Cristo che è uguale a quello della terra. In questo caso esso assume un valore simbolico, che va oltre l’apparenza: la sua pelle è uguale al colore della terra per rappresentare il suo sacrificio per l’umanità (rappresentato dalla terra). Anche il colore degli alberi é simbolico: il rosso rappresenta quindi la passione di Cristo. La crocifissione di Cristo avviene quindi idealmente in Bretagna, ai piedi della croce infatti troviamo le donne bretoni, poiché simbolicamente Gauguin parla della profonda religiosità di questo mondo primitivo che egli sta ricercando. Il quadro è composto da un’asse verticale decentrato che lo divide in 2 parti: nella prima (quella più piccola) sono presenti le donne bretoni e nell’altra parte il paesaggio. Il volto di Cristo è il volto di Paul Gauguin, egli amava raffigurarsi nei quadri per sentirsi parte di quel mondo primitivo. In lontananza notiamo un uomo che scavalca un muretto simbolo del superamento degli ostacoli che l’uomo deve costantemente compiere nella sua vita. I mangiatori di patate Viene realizzata nel 1885 da Van Gogh ed oggi si trova nel museo Van Gogh di Amsterdam. Quest'opera viene realizzata nel momento in cui l'autore si trovava in Belgio ed entra in contatto con una realtà del tutto nuova, quella delle condizioni misere, disumane nel quale si trovano a vivere moltissimi contadini, i quali coltivavano le patate per venderle quelle che, appunto, non venivano vendute, diventavano la loro cena. Così come nel realismo, anche Van Gogh decide, quindi, di rappresentare le umili e disumane condizioni in cui i poveri erano costretti a vivere ma a differenza degli autori realisti, Van Gogh li rappresenta da un punto di vista soggettivo. Si sente emotivamente coinvolto nella scena come se egli stesso ne facesse parte. Che egli stesso partecipa alla cena lo capiamo dall'unica figura posizionata di spalle ovvero una bambina. È l'unica di cui non si vede il volto e questo perché gli occhi della bambina sono i suoi occhi intorno al tavolo. Van Gogh non rappresenta i contadini in maniera distaccata, per denunciarne le condizioni ma lui li rappresenta emozionandosi, cercando di mettere in mostra l'umiltà e la dignità. Van Gogh, infatti, per farci comprendere la loro condizione, per far entrare anche lo spettatore nella scena, deforma i personaggi in maniera esagerata perché deve mostrare che il loro duro lavoro li porta ad invecchiare subito, ad avere dei lineamenti duri, marcati. Non è una caricatura ma è un mostrare come i segni del lavoro incidono sull'aspetto fisico e morale dei contadini. È invecchiato ma dignitoso. Una delle caratteristiche della pittura di Van Gogh è quella di iniziare a deformare gli ambienti oltre che i volti. La deformazione dei volti e degli spazi viene utilizzata dall'artista per esprimere le emozioni, vuole che chi guarda i suoi quadri si emozioni. La prospettiva, infatti, non è geometricamente precisa anzi accentua questa deformazione, ad esempio il tetto sembra essere all'altezza dell'uomo seduto. La scena raffigura una famiglia che mangia dallo stesso unico piatto che viene evidenziato dall'unica fonte di luce artificiale che crea una sorta di piramide. Questa mette in luce tutti i personaggi tranne la bambina che si trova nell'ombra. Nell'ambiente spoglio la luce risalta anche la presenza di un quadro con una deposizione ovvero Cristo che viene deposto dalla croce. ((Questo elemento religioso lo troveremo anche in "Notte stellata)). Rappresenta la volontà di vang gogh di mettere in mostra che lui sta svolgendo la funzione di pastore in questo periodo storico ma soprattutto vuole far capire che a tutto c'è una speranza. Anche in questa condizione di disagio di cui lui si sente partecipe c'è sempre una speranza di miglioramento e riscatto che viene data da Dio, dalla fede. L'artista utilizza colori molto scuri e terrosi, il colore marrone, molto presente nel quadro, richiama, ad esempio, la terra e quindi la condizione dei contadini ma questa era proprio una caratteristica dell'arte di Van Gogh di questo periodo ricorrere a queste tonalità. Quando Van Gogh decide di lasciare il Belgio e raggiungere il fratello Theo in Francia (1885), incontra gli impressionisti. Oltre a cogliere gli istanti, essi cercavano gli effetti della luce sugli oggetti e di fissarli e di immortalarli sulla tela, utilizzavano colori primari e secondari in particolare il giallo, il rosso, l'arancione, il verde. Van Gogh, quindi, grazie al fratello, conosce il circolo degli impressionisti e ha un'illuminazione artistica. I colori diventano accesi, in modo particolare il giallo e verde, in più se nel "Mangiatori di patate" la pennellata è curata e lenta, nel Periodo impressionista comincia ad avere una pennellata pluridirezionale (più direzioni diverse) Si può collegare al tempo per quanto riguarda la tematica del tempo in due modi: • si è giovani ma il tempo trascorso con la dura fatica ti segna • il tempo che passa e arriva la vecchiaia (i due nonni). La notte stellata La notte stellata è un quadro dipinto nel 1889 dall'artista olandese Vincent van Gogh (1853- 1890). Questa famosa scena è una delle più vigorose e suggestive del pittore e si trova attualmente al Museum of Modern Art di New York (MoMA). L'olio su tela è stato dipinto dall'artista durante il suo internamento volontario presso l'ospedale psichiatrico Saint Paul de Mausole, alla periferia di Saint Remy, in Francia. Vincent mostra nelle sue immagini ciò che vede dalla sua finestra. Quindi il quadro è un'interpretazione personale del luogo. Vincent van Gogh rinuncia alla forma impressionista di osservazione diretta della natura, per plasmare forme e colori dell'ambito più immaginario e intimo. La composizione è divisa in una sorta di due strisce o sezioni orizzontali: la volta celeste e il paesaggio. -Nella volta celeste vediamo un cielo notturno con undici stelle (punte di luce avvolte in un alone luminoso intorno ad esso che il pittore esagera, ottenuto con una delle pennellate più personali). Due spirali nebulose si abbracciano a vicenda, creando la sensazione di movimento e fluidità, come in direzione della luna. Questa si trova nell'angolo in alto a destra e si distingue con la gamma di toni gialli, altrettanto luminosi e vibranti, come se fosse piuttosto un sole. La notte lo aveva sempre attratto soprattutto perché si trattava di una luce diversa da quella impiegata fino a quel momento. Il cielo mantiene il movimento negli occhi dell'osservatore, le luci sembrano lampeggiare e ruotare allo stesso tempo. -Alla base della tela, possiamo osservare un paesaggio carico di colline e montagne dalle curve poco pronunciate e un villaggio, pieno di case, alberi di grano e ulivi, che riafferma l'apparente orizzontalità della volta celeste. Si vede anche una lunga guglia della torre della Chiesa. Il villaggio è fermo e stabile. Allo stesso modo, le piccole luci delle case sono, a differenza degli astri, quadrate e poco luminose. La luce non si manifesta se non nelle forme della luna e delle stelle come solide irradiazioni. I toni che Van Gogh usa sono comuni a tutte le opere di questa primavera dell'89: malva, viola e giallo che mostrano lo stato d'animo euforico dell'artista, anche se dà l'impressione di predire la grave ricaduta che avrà Vincent nel mese di luglio. La distribuzione dei colori bianchi, gialli, verdi e blu che il pittore applica nel cielo è molto più vivace delle tonalità scure usate in città. L'uso dei colori bianco e giallo per creare l'effetto delle spirali porta l'attenzione dello spettatore al cielo. A parte i principi di profondità spaziale, il pittore post-impressionista usa la pennellata spessa, pastosa, concentrica, ondulante, come se stesse imitando un tessuto popolare (in particolare nelle linee del contorno degli edifici). Le linee sono dinamiche quando si snodano e si muovono lungo il telaio, creando una sensazione di movimento continuo. I tratti accentuano anche il contrasto tra il cielo e la città. La città è creata con tratti retti, quadrati e brevi infondendo in contrasto con quelle curve frenetiche del cielo. Con le sue pennellate vigorose, Van Gogh cattura un paesaggio esterno e uno interno. Il cielo a spirale sembra davvero muoversi sulla tela. Campo di grano con volo di corvi "Campo di grano con volo di corvi" è un'opera realizzata da VINCENT VAN GOGH nel 1890. È un olio su tela, appartenente al Neoimpressionismo. La sua dimensione è di 50 5 x 103 cm ed è conservato presso il Museo Nazionale Van Gogh. È uno dei lavori più famosi di Van Gogh, considerato un'opera chiave del periodo di Auvers. L'opera raffigura un cielo drammatico e nuvoloso, pieno di corvi su un campo di grano. In primo piano contempliamo il punto di unione dei tre cammini che partono verso direzioni diverse; tra loro, limitati da una linea verde che corrisponde alle erbe e alle erbacce, troviamo i campi di grano in tutto il loro splendore, illuminati dalla luce notturna che ha attirato Vincent per tutta la vita. Il percorso centrale non porta da nessuna parte e crea un senso di isolamento, prodotto anche dalla direzione incerta del volo dei corvi. Quasi la metà superiore del tessuto è occupata da un cielo scuro, tranne due macchie vorticose che si schiariscono leggermente. I corvi fluttuano per il trigal, ottenuti con tratti neri che accentuano il suo schematismo. I corvi erano usati da Van Gogh come simbolo di morte e rinascita, o di risurrezione. La sua esecuzione veloce e intricata occupa l'intera superficie della tela, rivelando tutto il suo sentimento più estremo. Vincent stesso ha ammesso di voler esprimere tristezza ed estrema solitudine quando ha fatto questo lavoro, trascorrendo momenti delicati per una situazione drammatica che attraversa suo fratello Theo. Questo è il motivo per cui molti specialisti considerano questa tela come una sorta di testamento pittorico. Il 27 luglio 1890 Van Gogh parte nel pomeriggio per il campo e si spara. Torna nella sua stanza con forti dolori e confessa il suo tentativo di suicidio ai medici. Il 29 giugno muore Vincent van Gogh, che attraverso il colore ha saputo manifestare i suoi sentimenti come pochi artisti, servendosi dei toni come veicolo di espressione. Si afferma comunemente che questo è stato l'ultimo dipinto di Van Gogh, ma non è sicuro in quanto non ci sono documenti storici.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved