Scarica Storia delle Migrazioni e delle Politiche Migratorie: Approcci e Fonti e più Appunti in PDF di Storia Sociale solo su Docsity! STORIA DELLE MIGRAZIONI E DELLE POLITICHE MIGRATORIE PRIMO MODULO Lo studio dei fenomeni migratori Le origini, gli approcci La Scuola di Chicago (primi 3 decenni del ‘900) Espansione della città a seguito di ondate migratorie: la popolazione urbana è costituita da immigrati capire la vicenda migratoria per capire i comportamenti urbani. Approccio etnografico: nasce l’antropologia urbana metodo di analisi e osservazione che fino a quel momento veniva usato per le città non moderne. Scuola di Manchester (anni ’50 e ’60 del Novecento) Costituita da antropologi sociali (Max Glukmann). Il mutamento sociale nelle società urbane in Africa Subsahariana problematizzano il concetto di etnicità: in connessione con la mobilità degli individui. Rovesciamento di prospettiva Studiare i movimenti migratori per comprendere meglio la società nel suo insieme e non studiare gli immigrati come anomalia nella società. Quaderni Storici: rivista in cui si riuniscono microstoria, storia sociale e storia economica. 2001: saggio di Michael Eve, principali tappe per studiare gli immigrati nel mondo occidentale, metodologia e domande di ricerca diversa da quelle dei non immigrati sociologia della migrazione. Critiche agli approcci tradizionali La sociologia delle migrazioni: una sociologia degli “altri”. Immigrati studiati con categorie diverse rispetto ai non immigrati. Per loro: - Nascono concetti di catene migratorie - Si studia la concentrazione in “villaggi urbani” - Forte accento posto sulla tradizione e sulla cultura Vantaggi sguardo etnografico Fa emergere meccanismi universali presenti in ogni spostamento Proposta: studiare tutta la società con le stesse categorie usate per studiare gli immigrati. Se si introduce come prospettiva di analisi la mobilità geografica si possono dare nuove spiegazioni di comportamenti: modelli di consumo, mutamenti di costumi, scelte residenziali, lavorative e scolastiche. Prospettiva di genere Innovazione recente negli studi storici Attenzione ai ruoli maschili e femminili e loro mutazioni Esempi di migrazioni femminili nel passato (anni ‘80/’90: donne dall’Est nell’ambito di cura; mobilitazione per lavoro domestico; dalle aree rurali balie da latte si trasferivano in case di nobili in città o in orfanotrofi). Coat: teorizzato l’utilizzo della categoria di genere nell’analisi storica e poi nella storia delle migrazioni. Per molto tempo non ci sono distinzioni di genere nelle statistiche migratorie. Centralità della famiglia nelle migrazioni Ruolo dei legami familiari per emigrare Migrazione come strategia familiare Famiglia trasformata dalle migrazioni non tutti i membri partono contemporaneamente, ma non sempre le famiglie si ricongiungono. Ruoli all’interno della famiglia modificati. Divisione del lavoro all’interno della famiglia: in qualche migrazione può succedere che le divisioni dei compiti tradizionali cambi, come nei casi della famiglia allargata (suoceri, nonne, zie). Isolamento sociale Reti sociali Prima della partenza Informazioni su opportunità Modelli di migrazioni di successo Scelta della meta All’arrivo Ambiente sociale di inserimento Quartiere di residenza Contatti occupazionali Tendenzialmente gli uomini impiegati nell’edilizia, le donne nel domestico. Bagaglio culturale aprono la strada per la collocazione nell’ambito lavorativo. Nelle fasi del processo di radicamento Itinerari residenziali Acquisizione di conoscenza dei meccanismi sociali ed economici Stimoli alla mobilità sociale Modelli di mobilità sociale Seconde generazioni Strategie genitori e ricadute sui percorsi dei figli Percorsi occupazionali Percorsi residenziali Strategie legate all’istruzione dei figli Modelli educativi e conseguenze Politiche pubbliche ed elementi strutturali ( welfare, modelli scolastiche, caratteristiche strutturali del mondo del lavoro)