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La Crisi di Berlino e l'Ascesa di Kruscev: La Cina, la Germania e la Coesistenza Pacifica, Appunti di Storia

L'ascesa di kruscev alla guida dell'urss e i suoi sforzi per consolidare la posizione sovietica durante gli anni '50 e '60. Kruscev si impegna in due iniziative: la ripresa della tradizione del disgelo e la gestione della crisi di berlino. La prima iniziaativa è legata ai rapporti con la cina, che critica la politica estera sovietica e contesta l'approccio sovietico al comunismo. La seconda iniziaativa riguarda la crisi di berlino e la minaccia di un accordo sovietico-statunitense a danni della cina. Il documento illustra anche la situazione politica internazionale e la reazione di eisenhower e kennedy alle azioni di kruscev.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 30/09/2019

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Scarica La Crisi di Berlino e l'Ascesa di Kruscev: La Cina, la Germania e la Coesistenza Pacifica e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! L’ASCESA DI KRUSCEV Kruscev sul piano interno aveva consolidato la sua posizione, nel corso del 56 aveva licenziato Molotov e lo aveva sostituito con Gromyko. Kruscev assume l’incarico di Primo Ministro nel 58. Licenziando Bulganin. Incarna il potere sovietico continuando ad essere il leader del partito comunista. Kruscev si fa promotore di due iniziative: 1. Riprende la tradizione del disgelo: proposta di Kruscev di una moratoria sugli esperimenti nucleari. Sfida le altre potenze a fare altrettanto. Gesto di apertura significativo, rinuncia alla possibilità di ampliare l’arsenale. Viene seguito dalla Gran Bretagna e dall’USA che sospendono gli esperimenti nucleari. Parallelamente avviano un tentativo di accordo multilaterale per la messa al bando degli esperimenti nucleari. Il tentativo fallisce davanti al rifiuto sovietico di ispezioni in loco. La leadership di Kruscev è più apparente che reale. La richiesta di una moratoria è legata ai rapporti sempre più in discesa con la Cina. Conoscono nella fase che si apre con la morte di Stalin, una discesa. Avevano raggiunto l’apice nel 49-50 con la proclamazione della repubblica Popolare Cinese, con la guerra di Corea erano iniziati i dissapori reciproci. Con la fase della coesistenza competitiva diventano sempre più critici, la supremazia e l’egemonia sovietica nel blocco è sempre più messa in discussione. La Cina è sempre più critica nei confronti della politica estera sovietica in ragione delle forme che assume dopo la morte di Stalin. La Cina mal sopporta la diminuzione degli aiuti sovietici a vantaggio di Pechino che è la diretta conseguenza del fatto che l’URSS si impegna ad aiutare economicamente i paesi del Terzo Mondo. A maggior ragione è poco entusiasta del fatto che l’URSS intrattenga rapporti con l’India. A metà degli anni 50, dal 54 in poi, è sempre più evidente quanto la Cina contesti radicalmente l’esistenza della coesistenza pacifica. L’URSS secondo i cinesi arriverebbe ad un accordo con gli USA a danni della Cina. La coesistenza competitiva è un tentativo di punire la Cina per la sua incapacità di sedere al tavolo con gli USA. Conosce la sua massima espressione si ha quando si verificano due crisi: la cina di Mao intraprende una politica aggressiva alla Cina del Taiwan.la Cina di Mao prova ad ottenere due isole sotto il controllo di Shan Kai Shek e in entrambe le circostanze i Sovietici da una parte cercano di placare i cinesi e soprattutto gli negano il supporto atomico sia nel 54 che nel 58. Mao si aspettava un sostegno Sovietico. Kruscev nega fermamente la disponibilità sovietica ad assecondare i suoi disegni. Nel 58 Kruscev comincia a riconsiderare i rapporti con la Cina e l’affidabilità con il partito comunista cinese. Kruscev ritira le proposte di collaborazione dei cinesi per creare l’atomica e comincia a considerare il rischio che i Cinesi possano con o senza l’aiuto sovietico dotarsi di una bomba atomica. In questa ottica va letta la richiesta di moratoria, avrebbe la funzione di trattenere i Cinesi dalla costruzione della bomba atomica. In questa fase I sovietici sono preoccupati dell’eventuale potenza atomica cinese. Segno di debolezza interna di Kruscev, i Cinesi contestano l’approccio sovietico dottrinale al comunismo. 2. 27 novembre del 58: Kruscev invia a USA, GB e Francia una nota diplomatica che scaturisce una crisi. Sono le tre potenze occidentali occupanti la Germani e che ancora sono a Berlino. La nota di Kruscev riguarda proprio Berlino e la Germania Est. Kruscev pone un problema ragionevole che però potrebbe innescare una crisi sulla Germania e su Berlino. È 2^ crisi di Berlino. Per certi versi sembra in contraddizione rispetto alla tendenza in questa fase che si riconduce alla cristallizzazione della situazione europea. Da il via ad una scossa di assestamento, è il tentativo di trovare una risoluzione che potesse essere il più possibile definitiva. È una crisi che seppur smentisce l’idea del consolidamento può essere letta come la volontà di definire i confini dei due blocchi. Due punti: - illustra il problema: la Germania e Berlino divisi in due rappresentano una anomalia-> la situazione è intollerabile e non può essere la soluzione permanente. Bisogna di nuovo trattare a 4 per arrivare ad un trattato di pace, Kruscev indica una via ad un possibile internazionalizzazione della capitale. Aspetto propositivo, riprendere i negoziati. - se entro 6 mesi non si arriva ad un trattato di pace, l’URSS procederà alla firma del trattato di pace unilaterale con la Germania Est. Gli accordi di Potsdam prevedevano le modalità con cui i Sovietici permettevano alle potenze occidentali di entrare a Berlino. Se l’URSS firma un accordo di pace con la Germania Est è quest’ultima ad appropriarsi della sovranità e del controllo delle vie d’accesso e il rischio è che impedisca l’accesso a Berlino degli Occidentali. La Germania est può decidere di non ereditare gli accordi con gli Occidentali. Timore che Berlino Ovest venga persa per fame. Questo innesca la crisi, Crisi alla quale gli occidentali rispondono in maniera placata: non riconoscono l’ultimatum, ma danno seguito alla richiesta dichiarandosi disponibili a trattare con l’URSS. Dulles nel frattempo muore ed è Eisenhower a dettare la linea di governo. Eisenhower capisce che Kruscev ha agito perché si trova in difficoltà, questo perché è in difficoltà il suo alleato: la Germania. La RDT è un governo vacillante e potenzialmente delegittimato, fattore che da sempre rende non del tutto completo il poter sovrano della RDT: il confine sull’Oder-Neis, non riconosciuto. Si sono aggiunti negli anni recenti una serie di fattori: la Germania Ovest che entra nella NATO è un elemento che mina la sicurezza della Germania Est La politica della Germania Ovest è ostile alla Germania Est, la dottrina Hallstein pesa sulla Germania Est. Dopo l’ingresso della Germania nella NATO comincia ad affacciarsi la prospettiva che la Germania potesse partecipare al sostegno della costruzione dell’arsenale atomico della NATO. Eisenhower guarda con favore questa possibilità. Nel momento in cui la Germania parteciperebbe economicamente avrebbe il diritto anche al controllo dell’arsenale atomico. Berlino era definibile come la vetrina dell’Ovest nel cuore della Germania Est. Dimostrazione della superiorità dell’Occidente sull’Est. Berlino Ovest cuore della rinascita mentre ad Est desolazione. Da una parte Berlino ricca, libera e felice dall’altra povertà. Questo delegittimava il governo Orientale, problema acuito dalla fuga dei cervelli per approdare in Occidente. Berlino era la breccia attraverso cui passavano le persone, quelle che fuggivano erano matematici, fisici e chimici e ciò indileboliva ulteriormente la Germania Est. Il problema della Germania Est diventava un problema per l’URSS per via dei rapporti con la Cina, per Kruscev iniziava ad essere un problema perché sarebbero stati definiti come incapaci di tutelare gli interessi del suo alleato di fronte alla Cina. Kruscev non può ignorare le pressioni proprio per i rapporti con la Cina. Tentativo ambivalente: dialogo e minaccia. Eisenhower intuisce le difficoltà di Kruscev e sceglie la via negoziale. Per tutto il 59 si tengono incontri ai vertici che fanno sì che si torni a confrontarsi sul problema della Germania. Si tengono a Ginevra. Emerge la preoccupazione sovietica di una Germania Ovest nucleare .la spinta che ha indotto Kruscev all’iniziativa. La consapevolezza del timore conferma la saggezza della scelta del dialogo. Questo dialogo si traduce nella prima visita di Kruscev nel settembre del 59 in USA viene ricevuto a Camp David da Eisenhower e i due hanno un colloquio franco. Hanno modo di comprendere le posizioni uno dell’altro e decidono di progettare una conferenza ai vertici che prevedono di convocare nella primavera successiva a Parigi, la Conferenza di Parigi fallisce ancor prima di cominciare. Mentre De Gaulle è pronto ad accogliere i rappresentanti arriva una notifica che l’URSS aveva abbattuto un u2 americano sul cielo sovietico, hanno catturato il pilota e
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