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La Lotta per le Investiture: Simboli del Potere e la Riforma del Papato, Appunti di Storia Medievale

Storia dell'ItaliaStoria del MedioevoStoria della ChiesaStoria dell'Europa

La Lotta per le Investiture tra Enrico IV e il Papa, con la nomina di un antipapa a Ravenna e la successiva divisione territoriale. Il testo illustra il ruolo di figure come Matilde di Canossa, i Normanni e l'Annales, e la nascita del papato come potere temporale. Vengono trattati temi come la ierocrazia, la storia congiunturale e la storia di lunga durata.

Cosa imparerai

  • Quali sono le conseguenze della battaglia di Hastings?
  • Che ruolo ha Matilde di Canossa nella lotta per le investiture?
  • Quali sono i ruoli dei Normanni nella lotta per le investiture?

Tipologia: Appunti

2016/2017

Caricato il 14/04/2017

nico-tromboni
nico-tromboni 🇮🇹

4.5

(2)

19 documenti

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Scarica La Lotta per le Investiture: Simboli del Potere e la Riforma del Papato e più Appunti in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! Storia Medioevale lez 18 Lotta per le Investiture: Significa rivestire il vescovo delle dignità vescovale, achee l senso dei segni del potere, che si manifestano nel vestiario. L’anello simbolo della delega papale, il bastone simbolo della delega imperiale. Dalla parte di Enrico IV stanno molti vescovi, anche italiani, perché insediati da lui o comunque inseriti in un sistema affine a quello voluto da lui. Ravenna è una sede metropolita, il suo arcivescovo è una figura molto importante, la città ha rapporti con l’oriente, ha una proiezione politica ampia. L’imperatore lo nomina papa, passando alla storia come un antipapa. Dalla parte di Enrico IV stanno anche gli aristocratici germanici, che vogliono venire in Italia anche a far bottino. L’imperatore vede anche una funzione pratica nella lotta, per dare bottino ai nobili. Matilde di Canossa sostiene il papa, lei ha il vero potere nel nord d’Italia, mantiene il titolo di marchesa di Toscana, una base di potere stabile e consistente militarmente, controlla la valle dell’Arno, tra cui Pia un grande potenza, ha una flotta (può viaggiare fuori dalle strade e affacciarsi alla Padania). ((La pataria sostiene anch’essa l’imperatore.)) I normanni costituiscono un potentato nel sud Italia, e proteggendo il papa, evitano la sua sconfitta. Aiuteranno anche Matilde di Canossa. Enrico IV si trova in contrasto con il figlio Enrico V Dopo morte dei tre personaggi principali nel 1122 si arriva a un concordato, il concordato di Worms. L’investitura rimane nelle mani dell’imperatore, la consacrazione dalle mani del papa. Ma quale viene prima? Si stabilisce una divisione territoriale. In Germania arriva prima lo scettro. In a e Borgogna arriva prima l’anello papale. Dal punto di vista dell’impero è una prosecuzione, dal punto di vista del papa è un’innovazione, perché prima i vescovi erano scelti dal clero locale, è una svolta ierocratica. Ierocrazia: potere dei sacerdoti. In questo caso del papa. Con la riforma di Gregorio possiamo veramente parlare di papato. Nasce l’idea che il papa è il capo della chiesa, dall’idea di Gregorio e dalle armi di Matilde e dei Normanni. In questa fase il papato è “degno, scelto da monaci colti, poi più avanti il rinnovamento si appannerà tendendo al lusso portando ai nuovi scontri del XII secolo, puramente politici. Matilde di Canossa: Era stata deposta dall’imperatore nel 1080, non poteva più dirsi marchesa “legalmente”, ma sussistono i rapporti di fedeltà. I suoi genitori erano nemici personali della famiglia di Enrico IV. Il padre, Bonifacio di Canossa, è potentissimo, che per beneficenza permette a Enrico di imporre il papa, condivide gli ideali di riforma, anche perché i vescovi erano legati anche a lui. La moglie era lorenese. Bonifacio muore durante una caccia, Enrico è diventato padrone dell’Italia, porta in Germania Beatrice e a figlia Matilde. Alla morte dell’imperatore sposa un potente lorenese e ritorna in Italia. I vescovi italiani investono di una missione sacramentale Matilde, ovvero portare avanti gli ideali di riforma, secondo loro “traditi” da Enrico. Annal: è una scuola storiografica francese (con qualche belga) che diede un contributo innovativo notevole. Tra gli studiosi ricordiamo Braudel, che teorizza la distinzione tra 3 tempi storici. - Storia evenemenziale: la storia dei nomi e delle date, che attribuisce grandi ruoli a grandi uomini. Un tempo era quella predominante, ma la storia è fatta da altri tempi: - Storia congiunturale: la storia dei tempi che non si arrestano ai singoli eventi, nascita e crescita di ampi processi, si misura in decenni. Soprattutto economica, ma anche politico, esempio e crociate sono una congiuntura. - Storia di lunga durata: che si misura in secoli e millenni, dettata dalle necessità geografiche, l’abbiamo incontrata nel collasso delle reti stradali. È la preferita di Braudel. La storia di lunga durata, che non veniva considerata, è comunque sfuggevole al controllo dell’uomo, che diventa irrilevante, le fortune dei popoli diventano dettati da circostanze fatali. Normanni: Sono una popolazione di origine scandinava, arrivata in Francia del nord tra inizio IX-X secolo. trovano un potere fragile e si instaurano definitivamente, usando anche la struttura feudo-vassallatica. Rollone diventa duca, titolo che evidenzia una maggiore indipendenza, dovendo solo una fedeltà eccezionale, aiuti militari in casi di necessità, ma non deve pagare le tasse. Arrivano antri normanni, dall Danimarca soprattutto, impianta un sistema feudale simile a quello francese, ma per evitare la disgregazione francese, introduce un correttivo, non avendo feudatari maggiori, insedia solo uomini di fiducia e alla loro morte avoca a se il feudo e solo dopo lo può affidare all’erede. Attua poi un catasto, inventariando il otenziale di ciascuna contea e città, anche in termini militari. Il ducato di Normandia è un entità statuale omogenea. I normanni iniziano a parlare l’antenato del francese (gia lo avevano fatto sul Volga con lo slavo). È una popolazione aperta, facente parte dell’ecumene cristiano. Si appropriano delle leggende dei territori occupati, tra cui l’antenata della chanson du roland. Lo spirito d’avvenuta dei normanni viene potenziato dall’iniezione culturale. Inghilterra: Il regno inglese, unificato, comprende in modo imperfetto l’Ignhiltrra moderna. All’inizio del 1000 è inserito nel contesto scandinavo. Nei primi decenni del XI secolo il regno d’Inghilterra entra sotto il regno della figura di Canuto il grande, un re vichingo che voleva unificare la cultura scandinava. Alla morte di canuto lo segue Edoardo, imparentato con i normanni, ma quelli di normandia, non quelli scandinavi, quindi con i normanni “latinizzati”, motivo per cui ancora oggi la lingua è più latinizzata. Alla morte di Edoardo, Guglielmo di Normandia ritiene di poter ereditare il regno di Inghilterra. 1066 Battaglia di astings: vinta da guglielmo divenuto il conquistatore contro araldo ??? Battaglia di Conseguenza Dinastica: Il vassallo del re di francia è diventato re. Continuerà a essere fedele e prestare servizio? Conseguenza Linguistica: La corte inglese continua a parlare francese, non inglese. Questo condizione in senso culturale l’ighilterra odierna. Dalla normandia arrivano le leggende, che fioriscono sotto una nuova luce, ma nate in un contesto europeo, francese, germanico. 1066 confine politico, ma anche culturale, che sancisce l’appartenenza dell’Inghilterra al contesto europeo. L’aristocrazia normanna avviene anche nel sud Italia. Perché il sud era un crogiolo di popoli e stati diversi. Ci sono arabi e bizantini. Nell’entroterra permangono i Longobardi, che si sentono eredi del regno del nord, dall’antico principato di Benevento ne nascono altri 2. I normanni, che sono mercenari, vengono chiamati dai bizantini e dei longobardi per combattere. Spesso sono le famiglie dell’aristocrazie minore normanna, i secondi figli. (mentre nel diritto longobardo il potere si divideva equamente). I mercenari venivano pagati con la terra, castelli, contee, nei territori strappati ai bizantini. Siamo nei primi anni 50 dell’XI secolo.
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