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Appunti di storia moderna, Appunti di Storia Moderna

Argomenti principali: -l'anabattismo -il calvinismo -la riforma inglese -trasformazioni nella Chiesa cattolica in Italia -l'espansione europea nel nuovo mondo -il Concilio di Trento -l'abdicazione di Carlo V -la crisi del '600 -la Guerra dei 30 anni (Inghilterra, Prussia, Austria) -l'assolutismo in Francia -le 7 province unite in Olanda -la rivoluzione industriosa -la VOC -l'illuminismo -la nascita degli Stati Uniti -la Rivoluzione francese -la rivoluzione industriale

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 05/09/2021

GV_99
GV_99 🇮🇹

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Scarica Appunti di storia moderna e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! STORIA MODERNA 1. A Lutero dobbiamo il modello della riforma protestante. La divisione tra un'Europa cattolica e un'Europa protestante è rimasta. Stanno al centro di una organizzazione, della riforma magistrale e della riforma radicale tutti quei movimenti di riforma che si sono trasformati che non hanno dato luogo a grandi istituzioni religiose (Ma sono rimaste come convinzioni religiose profonde). 2. Lutero e tutte le vicende fanno parte di una crisi religiosa. Il ‘500 è stato un secolo in cui tutti i dubbi religiosi sono emersi. Lutero lancia il sasso. Rompe la monotonia della Chiesa tardo-medioevale. Lutero fonda una nuova ortodossia negli anni 20 e negli anni 30. Instaura un rapporto cospicuo con i principi tedeschi, con la nobiltà. L'impatto sulla trasformazione sociale è nettamente conservatore (la trasformazione è avvenuta solo in campo religioso). Primo esempio di riforma radicale: Ricorda Zwingli (affittare i soldati) Si impegna nella battaglia e viene sconfitto e muore. Anabattismo Anabattisti: dubbio del battesimo (cerimonia di inclusione alla comunità dei credenti). La pratica del battesimo è una pratica illegittima. Battezzare un bambino: se il bambino non si battezza subito è destinato all'inferno. Cristo si è fatto battezzare in età adulta. Gli anabattisti seguono questa seconda opzione, si fanno battezzare da adulti. Le comunità di anabattisti di questi tempi si considerano comunità di Santi. Si vede una minaccia all'ordine religioso ma anche all'ordine sociale. Gli anabattisti reagiscono. In Italia le comunità si diffondono. In Veneto viene catturato un anabattista pentito Pietro Manelfi che fa una confessione. In Veneto c'è stata una feroce repressione. Vengono chiusi in sacchi e buttati nel Piave. In Germania anche grazie alla predicazione di Lutero che è ancora più forte, gli anabattisti diventano un gruppo numeroso. Si cercano di mettere sotto assedio le città. Vengono messi in gabbie senza cibo e acqua. Calvinismo Calvino appartiene inizialmente ai radicali. Era un Francese nato a Noyon, in Piccardia, destinato dal padre alla carriera religiosa. A Parigi viene a contatto con le idee riformiste. Il padre cambia idea e lo manda a studiare economia. All’inizio degli anni 30 si presenta con un libro "Le istituzioni della rivoluzione cristiana". Conosce la filosofia scolastica e assorbe un modo di ragionare deduttivo. Il calvinismo rientra in questo campo più grande della rivoluzione protestante. Calvino viene chiamato a Ginevra per riformare la città. | duchi di Ginevra hanno il controllo della città. Passa del tempo a Strasburgo. | ginevrini lo richiamano in città e lui farà di Ginevra la capitale della sua riforma. La riforma protestante invece non ha una capitale. In cosa si contraddistingue la riforma? Dio è maestà, e onnipotenza. Calvino si forma su un principio: il principio della predestinazione. Costruisce una dottrina religiosa e sociale basata sull'attivismo religioso. Porta ad una spinta di un'ascesa sociale. Ci sono dei segni esteriori che possono essere dei segni della salvezza (attivismo sociale). La chiesa è una chiesa strutturata per Calvino. La Chiesa calvinista è basata sull'istruzione e sull'educazione. Si forma a Ginevra un'accademia che forma i presbiteri, i pastori calvinisti. A partire dagli anni 50 e 60 ci saranno delle missioni. La comunità calvinista è una comunità severa. C'è un'enorme diffusione del calvinismo negli anni 50 e 60. Gran parte dell'Olanda, della Scozia, parte dell'Inghilterra diventerà Calvinista. In Polonia, Italia e Boemia ci saranno zone calviniste ma saranno riconquista dal cattolicesimo. A Modena, a Milano e a Firenze, piccoli gruppi si convertono al calvinismo. Il Calvinismo è stato trattato da Max Weber in una sua opera. Weber dice che c'è una correlazione tra il calvinismo e la concezione del lavoro in età moderna. Il calvinista lavora il più possibile per capire se è destinato alla salvezza. Il successo nel lavoro rivela se si è destinati alla salvezza. Se il calvinista non ha successo in ogni caso non smette di dare il massimo nel suo lavoro, non deve mai arrendersi perché il successo potrebbe arrivare da un momento all’altro. Il calvinismo era una dottrina dinamica che può essere messa in correlazione con la rottura di altri schemi in altri campi (economico, politico, sociale). Il calvinismo sarà una confessione a orientamento repubblicano. | calvinisti sono anti-monarchici. La Riforma inglese E' la monarchia stessa ad avviare la riforma. Prende una piega particolare. Enrico IV nazionalizza i beni ecclesiastici. Trasforma la Chiesa cattolica in Chiesa anglicana. Il capo della Chiesa è il re. La chiesa anglicana è molto vicina al cattolicesimo. Enrico VIII è lontano dall'identificarsi con i riformatori. Elisabetta Il sarà spaventata da una riforma radicale. L'atto di supremazia del 1534 vede come capo della Chiesa il capo della monarchia. Si crea un modello erastiano. Tutti i sovrani successivi avranno la tentazione di mettere le mani sui beni ecclesiastici. L'Inghilterra aveva un'organizzazione di assistenza ai poveri che viene a mancare nel momento in cui la crisi sorge. L'assistenza ai poveri non è più di proprietà della monarchia. Sorgono delle comunità di autogoverno locali. Enrico VIII fu in un primo tempo un feroce oppositore delle teorie di Lutero e per questo ottenne dal Papa Leone X il titolo di “difensore della fede”. Tuttavia poi arrivò uno scontro con Papa Clemente VII, il quale si era rifiutato di annullare il suo matrimonio con Caterina d'Aragona, parente di Carlo V per non inimicarselo. Enrico XIII fu un eresiarca in quanto fondatore della Chiesa anglicana nata in seguito allo scisma religioso. Gli successe il figlio Edoardo VI, di soli 9 anni e per questo non poté esercitare un potere reale. Edoardo VI fu il primo re protestante. La figlia di Enrico VIII, Maria | Tudor, successa ad Edoardo, è fortemente cattolica e perseguita tutti coloro che avevano sostenuto la riforma. Annulla l'atto di supremazia del 1534. Quando muore Maria la sanguinaria, gli succede Elisabetta | di fede anglicana e rovescia di nuovo tutto. Elisabetta | così reintroduce l'atto di supremazia del 1534. La Chiesa diventa uno strumento della monarchia inglese. La Chiesa anglicana si pone contro le istituzioni cattoliche. Il mutamento sociale riguarda l'Inghilterra e il Galles, mentre diverse sono le vicende scozzesi e irlandesi. La Scozia non fa parte del regno di Inghilterra ed è sotto la dinastia Stuart mentre l'Irlanda è sottomessa e conquistata alla fine del 400 e rimane cattolica. In Italia cosa succede nella chiesa cattolica? Per tutti gli anni 30 la reazione della Chiesa è inesistente e ciò permette il diffondersi di idee e movimenti. Sorge un movimento: l'evangelismo italiano, la forma di crisi religiosa dei cattolici italiani (soprattutto negli anni 40). Negli anni 10 del 500 c'erano gruppi che si pongono il problema di come stare dentro una chiesa. Queste tensioni arrivano fino agli strati più alti della chiesa (anche a vescovi e cardiali delle alte gerarchie sociali). Il testo principale che esprime questa inquietudine è un rapporto su come purificare la Chiesa (1556). Esiste un movimento nella Chiesa che sta da una parte in una posizione di simpatia e ascolto del calvinismo ma ascolta i problemi della chiesa ai massimi livelli. Il termine che solitamente viene usato per indicare questa posizione è controriforma. Da un Greco è arrivata la proposta di chiamare questa scrittura ma si usava la pittografia. Gli Inca conoscono una modalità amministrativa per la conservazione dei dati: hanno una forma di amministrazione statale. Hanno un'amministrazione collettiva che gestisce il prelievo della manodopera. Pizarro e suoi uomini si impadroniscono di tutto questo. Qui la resistenza interna resta molto forte, non come in Messico. Gli avventurieri vanno verso sud ma andranno anche verso nord. Alla fine degli anni '70 si arriva anche nell'America del nord (California, Arizona,..). La colonizzazione spagnola in America è basata sull'insediamento. La maggior parte degli insediati viene da Castiglia. La colonizzazione è autorizzata almeno in teoria. C'è una forte uniformità di ordinamento spaziale e sociale. Dal punto di vista amministrativo micro la cellula è la parte della monarchia (il volere del re). Vi era un rito di insediamento. Si nominano due magistrati dotati di potere esecutivo (Zorro). Le colonie spagnole sono colonie monarchiche. Gli spagnoli si sovrappongono ad una struttura sociale. Le speranze di estrarre minerali dal Messico sono molto forti. Si creano encomiendas. La popolazione indigena così ridotta è stata assoggettata al lavoro nei campi ma soprattutto nelle miniere. | livelli di sfruttamento della popolazione locale diventano insostenibili. Tanto che una parte dell'amministrazione della monarchia e una parte del clero inizia a protestare contro questo eccessivo sfruttamento. Le encomiendas diventano legittime. La monarchia vuole avere la possibilità di sfruttare totalmente le risorse delle encomiendas. Sostanzialmente la monarchia avrà questa possibilità. Nel 1542 Carlo V promulga nuove leggi a difesa degli indios e va incontro ad una forte resistenza dei coloni. Federico Il di Spagna, suo figlio, gli succede. All'inizio del secolo il sistema delle encomienda si svuota. Avviene una lunga polemica sulle modalità di colonizzazione del Messico. In particolare è stato studiato il problema della cattolicizzazione. Si pone il problema di comportamento: come ci si comporta con queste popolazioni; ci si chiede se chi sfrutta queste popolazioni sia destinato alla vita eterna; se si porta la parola di Dio teoricamente lo si è. | francescani sono per le conversioni di massa, predicano, convincono a centinaia, migliaia. Perché a un certo punto ci si chiede se possa esserci qualcosa che non va. Ci sono persone che a un certo punto si pongono delle domande. Perché c'è il problema della veridicità della conversione (parlano una lingua diversa e possono fare finta di convertirsi ma in realtà a casa loro potrebbero continuare a pregare le loro divinità). Esistono strategie diverse che portano anche tensioni tra i diversi ordini. Arriva anche in Messico l'inquisizione. Si potranno ordinare sacerdoti i figli degli indios? Avverrà poi l'apparizione della Madonna ad una ragazza Indios. Questo è il sigillo sull'accoglimento. Il conci lo di Trento e le sue conseguenze Il punto di partenza è la frattura confessale. L'Europa è divisa in stati che si fronteggiano fino a ben oltre la metà del '600. Uno dei punti nodali sono una serie di decisioni prese a Roma per gestire la crisi religiosa. Carlo V insiste pesantemente sul papato perché venga convocato un concilio perché vuole arrivare a una riappacificazione. Il papato resiste alla richiesta di convocazione del concilio. L'esercito imperiale attraversa la penisola, entra in Roma e saccheggia Roma (1527). Questi avvenimenti mettono a ferro e fuoco la città, e cercano di piegare il papato al volere dell'impero. Nel corso degli anni '40 il concilio viene convocato. Il concilio (che dura 18 anni, dal 1545 al 1563) cambia le posizioni della Chiesa (dal '65 per 18 anni). C'era bisogno di una città pensata per essere raggiungibile. Trento ha una posizione di compromesso. Non si sviluppa la riappacificazione e il concilio di Trento diventa in realtà diventa un modo di operare la controriforma della Chiesa cattolica e una reazione alle dottrine del calvinismo e al luteranesimo. Ci sono tre fasi del concilio di Trento. C'erano due grandi motivi di dissenso: ci si chiede se ci si salva per le opere e l'area di dissenso per l'organizzazione della Chiesa (aspetti disciplinari). Decidere quale dei due si sviluppa per primo è un motivo di discussione. Per prima si decide sulla questione dogmatica (più difficile trovare un accordo). La discussione del catechismo è un problema affrontato dal concilio di Trento. Il concilio di Trento compie un'opera gigantesca per il miglioramento dell'organizzazione interna (ufficio e beneficio). Il problema della sinecura è un problema gigantesco. Il concilio di Trento cerca di far rimanere i vescovi nella loro sede. Il protagonista di questa stagione è il vescovo di Milano: Carlo Borromeo. Le riforme disciplinari hanno delle ricadute complete nell'organizzazione. Si creano i seminari e diventano il requisito per diventare sacerdote. C'è un fortissimo accento sul celibato ecclesiastico. Nel giro di un paio di generazioni si crea un modello umano, di persona umana che ha un modo di comportarsi differenziato dal resto della popolazione. Ci sono modelli in parte comuni a entrambe le Chiese. Durante il concilio di Trento si affrontano questi temi. Per i cattolici il matrimonio rimane un sacramento mediato dalla Chiesa. Le caratteristiche del matrimonio europeo: è religioso, essendo un sacramento deve essere celebrato alla presenza dalla Chiesa. Il matrimonio presuppone il libero allontanamento delle due parti. E' un'alleanza tra le famiglie. Si individualizza la funzione dei partecipanti andando contro la tradizione del matrimonio sulle donne che era tipico dell'epoca precedente. Il matrimonio deve essere pubblico. Due settimane prima si affiggono i manifesti. C'è una trasformazione emotiva dei fedeli. A metà del '500 c'è una regolazione della sessualità. La confessione è lo strumento che la Chiesa usa (bisognava confessarsi almeno una volta all'anno). | manuali dei confessori diventano come dei materiali pornografici. Controllo sull'attività di Stato: i decreti vengono recepiti dalle istituzioni statali. Questo insieme di svolte giuridiche e culturali sono difficili da racchiudere in unico termine di confessionalizzazione: alto grado di adeguamento delle società emerse all'inizio del '500. Disciplinamento sociale: si creano istituzioni ecclesiastiche e civili che mirano all'uniformità del comportamento (il disciplinamento sociale vale in modo diverso e nasconde tutti gli elementi di rivolta e i comportamenti eterodossi. Il concilio di Trento non vale ugualmente per tutta l'Europa cristiana. Vale per tutti gli stati italiani, per Spagna e Portogallo, vale meno per la Francia (che non accetta l'operato del tribunale dei Santi Uffizi quindi non c'è inquisizione in Francia). L'arrivo degli esponenti della Chiesa cattolica. Il concilio di Trento da il via alla creazione di nuovi ordini (tra cui l'odine di Ignazio di loiola: i gesuiti). Assistenza ai poveri e educazione. C'è anche un movimento politico (culturale): leghe cattoliche e protestanti si scontrano. Cuius regio (per il regno di cui si fa parte), eius religio (lo si seguirà) ossia “di chi è la regione, di lui sia la religione” è un'espressione latina che assume rilevanza in questo periodo. Quest’espressine implica che i sudditi devono seguire la religione del proprio governante o principe. Il principe deve determinare anche la confessione dei sudditi. Conseguenze dell'abdicazione di Carlo V Nel 1556 Carlo V compie un atto cruciale: abdica. E' stato devastato da una vita difficile e si ritira in monastero, compie una operazione di realismo politico. Divide il suo impero in due parti. Ciò condiziona l'Europa per due secoli e mezzo (fino alla Rivoluzione francese). Dà una parte al figlio ippo Il e una parte al fratello Ferdinando. Filippo Il si prende tutte le colonie della monarchia spagnola, l'Italia meridionale e la Lombardia. Aggiunge i territori nei Paesi Bassi e nella Borgogna. Il fratello prende la carica di imperatore del Sacro Romano Impero e diventa sovrano di tutti i territori orientali (Austria, Boemia). Si cercherà di non tenere mai sotto lo stesso sovrano Spagna e Austria. Già sotto Carlo V e poi sotto Filippo Il i Paesi Bassi sono già stati esposti alla rivoluzione calvinista. Filippo Il è il prototipo del sovrano cattolico. E' molto religioso. Vive in una reggia a Madrid. Fa delle scelte politiche che interpretano il volere del cattolicesimo piuttosto che quello dell'impero. La Francia è stata sempre il grande oppositore di Carlo V. La monarchia francese (con Francesco I) reagisce durante tutto il regno di Carlo V. Muore giovane, da una parte è cattolico ma è confrontato da una grande penetrazione delle idee calviniste in Francia. Gli succede il figlio Enrico II che muore stupidamente in un corteo. Lascia la moglie e i giovani figli. La debolezza della monarchia francese fino al 1580 fa si che la Francia diventi una paese multi confessionale. | calvinisti francesi sono chiamati ugonotti. Non sono mai oltre il 10 per cento della popolazione ma sono molto attivi e in linea con gli ideali calvinisti. Diventano calviniste importanti famiglie: Coligny e i Borboni. Per tutti gli anno 60 e 70 si rafforzano questi nuclei calvinisti. Ci sono degli scontri armati. In questo peridio la Francia è travagliata da guerre di religione sempre concluse con paci temporanee. Nel 1572 la notte di San Bartolomeo, vengono invitati i capi del partito Ugonotto. Il contesto erano le nozze fra la sorella del re, Margherita di Valois (la nota "regina Margot"), e il protestante Enrico IV. di Borbone, re di Navarrae futuro re di Francia, considerate un atto di riconciliazione tra cattolici e protestanti, in occasione delle quali erano confluiti a Parigi migliaia di ugonotti. Gli ugonotti vengono sgozzati nel sonno. Il papato esulta ed esorta a proseguire su quella strada ma ciò aumenta la distanza tra i partiti. Per tutti gli anni '70 e '80 queste guerre continuano. Filippo Il negli anni '80 interviene, e investe energie e soldati per prendere il controllo della monarchia francese. [Se avesse vinto probabilmente, invece di inglese noi parleremmo spagnolo]. Alla fine degli anni '80 (1585-1589) si verifica la guerra dei tre Enrichi. La guerra per la successione vede contrapposti Enrico di Navarra (Borbone), Enrico di Guisa e Enrico III di Valois. Vince Enrico di Borbone ma è calvinista e quindi inadatto. Nel 1584 Enrico di Borbone viene incoronato come Enrico IV. Il pontefice lo fa ridiventare cattolico. C'è un recupero della potenza francese. Il modello di organizzazione del potere in cui la Francia diventa più forte si consolida, per cui si esce da un modello di tipo medioevale (basato sui parlamenti). Si evolve in una direzione assolutistica. Enrico IV ha risolto. | politici sono coloro che vedono il problema della multi confessionalità, mettere il primo posto gli interessi della poleis e in secondo piano le istituzioni di tipo religioso. La monarchia deve essere una monarchia forte. Avviene un rafforzamento delle finanze statali, la creazione di cariche a pagamento e attraverso la garanzia della minoranza ugonotta che è garantita attraverso le clausole di un editto che assicurano agli ugonotti la possibilità di difendersi in caso di attacco e luoghi di culto riconosciuti. Il contenimento della guerra civile mette in evidenza il ruolo della monarchia. Ci sono conseguenze che si vedono. La logica della politica è una logica diversa dalla logica della morale e da tutte la altre logiche. Sotto Filippo Il le tasse vengono aumentate e raggiungono livelli insopportabili. Filippo Il è fanaticamente cattolico e controriformista. Filippo Il ereditò da Carlo V l'avversione per i protestanti ma non la sua moderazione. Va nei pasticci uscendone con grande difficoltà per imporre l’ubbidienza cattolica alla parte dei suoi territori che sono già convertiti al calvinismo. Si apre qui la complicata vicenda che porta alla creazione di qualcosa di nuovo nella storia europea: una repubblica confederale nei Paesi Bassi. L'Olanda attuale nasce come monarchia calvinista. La storia della nascita delle province unite olandesi, è una storia di sangue, di repressioni e di scontri, sostenuta dall'odio teologico. La monarchia spagnola lotta per tutto il ‘500 con una Questo sistema agrario si diffonderà poi nel resto dell'Europa. Nel corso del '600 in Francia nelle province meridionali si verificano altri fenomeni di contrasto al tipo di condizione fiscale che viene ordinato da Parigi (fase finale della guerra dei 30 anni che vede come protagonista la Francia contro la Spagna perché il re ha bisogno di denaro per mantenere gli eserciti). Sarà la contrapposizione tra Francia e Spagna a caratterizzare questi anni centrali del '600. Si intraprenderà un'aggressiva politica internazionale. Tutta questa situazione di forti tensioni economiche, religiose e politiche porterà alla guerra. In Polonia e in Boemia è dura la condizione dei contadini che lavorano soprattutto per i mercati esteri. Nella Russia zarista, che è interessata in questi anni da una lotta intestina per il trono, si diffonde un malcontento nelle popolazioni rurali che cercano di emigrare verso le zone più fertili o le città. Per evitare queste migrazioni, i contadini vengono legati sempre di più alla terra con sistemi di servitù perpetue ed ereditarie. Dal '49 il sistema della servitù della gleba interessa i tre quarti della popolazione rurale. Tutto questo contesto altamente problematico si colloca nel contesto in cui scoppia la guerra del 30 anni. La guerra dei 30 anni La guerra dei 30 anni (1618-1648) vede contrapposta da una parte la Francia, alcuni paesi baltici, in parte l'Inghilterra, dall'altra l'Asburgo di Vienna. Forze protestanti danno vita ad un conflitto. Lo scontro più duro sarà quello religioso. La crisi che porta alla guerra si apre nel Sacro Romano Impero diviso tra protestanti e cattolici. La crisi si apre nel cuore dell'Europa, nel Sacro Romano Impero costituito da una miriade di situazioni politiche diverse. Uno dei problemi irrisolti è quello del riconoscimento del calvinismo. Viene riconosciuto solo il luteranesimo. AI Calvinismo non è riconosciuta la legittimità (non è concesso avere chiese). In questo contesto così diviso i primi scontri si registrano già nei primi anni del ‘600. Nello scontro tra queste due parti avverse si manifesta un problema di successione in un piccolo ducato. La parte cattolica vorrebbe un successore di fede cattolica, la parte protestante vorrebbe un successore di fede protestante. Lo scontro viene rimandato. Nel 1610 Enrico IV viene assassinato. Il vero e proprio inizio della guerra ha origine nel problema della successione per la corona di Boemia. |l re di Boemia Rodolfo Il è un grande elettore. Sono 7 gli elettori. Il re di Boemia per tradizione è un Asburgo quindi un cattolico. In queste terre legate alla corona asburgica, gli imperatori hanno lasciato grande libertà dal punto di vista religioso. Vorrà eleggere a re un rappresentate della propria successione. Concede una lettera di maestà che lascia tolleranza se non fosse che cerca poi di rimangiarsela. A lui succede il fratello Mattia che indica come proprio successore Ferdinando di Stiria, un rigido cattolico, è stato educato dai gesuiti. Vuole riportare il cattolicesimo come religione dominante. | protestanti di Boemia non accettano questa situazione e da qui inizia lo scontro. Nel maggio del 1618 nel palazzo di Praga avviene un fatto cruciale: alcuni rappresentanti dell'aristocrazia catturarono due governanti imperiali e li lanciarono fuori dalle finestre del castello. Dalla defenestrazione di Praga si è soliti indicare l'inizio della guerra dei 30 anni. La parte protestante non accetta la successione di Ferdinando ed elegge un proprio candidato protestante Federico V di Palatinato. Federico accetta. Ferdinando diventa imperatore e diventa Ferdinando Il e non riconosce la successione avvenuta a Praga. La guerra dei trent'anni si può così suddividere: fase boemo-palatina (1618- 1625), fase danese (1625-1629), fase svedese (1630-1635), e fase francese (1635- 1648). Nel 1618 ha inizio la prima fase della guerra dei 30 anni, la fase boemo-palatina che terminerà con la sconfitta definitiva di Federico V nel '25. Lo mandano contro Praga per prendersi corona boema con la forza. La Boemia si assicura l'appoggio dei protestanti (che però non intervengono ma non riesce ad avere uomini). Non si riesce ad avere la meglio sull'esercito imperiale. Il seggio viene tolto a Federico del Palatinato e viene dato a Massimiliano di Baviera, un cattolico. Si contravviene. Nel 1625 Federico lascia Praga che viene saccheggiata dai saldati e riportata sotto il controllo asburgico e Ferdinando si appropria della corona Boema. Entrano poi nello scontro altri stati. Ha inizio la cosiddetta fase danese. Cristiano IV di Danimarca che vuole affermare la presenza del proprio Stato nel Baltico, propone una transizione tra Inghilterra e Sassonia. Cristiano IV interviene ma è lasciato solo ad affrontare le armate imperiali che ha grandi generali come Alberto di Wallenstain. Si è arricchito e guida l'esercito imperiale come e fosse una sua proprietà. Alberto di Wallenstain riesce ad avere la meglio su Cristiano IV e lo costringe alla resa. Ferdinando Il attua la propria politica estremamente rigida nelle confessioni non cattoliche (in particolare i calvinisti). Nel '29 promulga l'editto di restituzione che imponeva la restituzione di tutti i beni confiscati alla Chiesa da 1552. Questo editto impone che la situazione muti. Tutti i beni di cui i protestanti si erano appropriati dopo il '52 devono essere restituiti ai legittimi proprietari cattolici. Ciò provoca indignazione in chi aveva tratto beneficio da queste appropriazione. Nel'29 un'altra potenza protestante entra in gioco: la Svezia che insieme alla Sassonia dichiara guerra all'imperatore per imporre la causa protestante. Ha così inizio la fase svedese. Gustavo Il Adolfo, re di Svezia, dopo aver risolto gli scontri con la Polonia con una tregua, decide di scendere in campo per difendere la causa protestante e difendere il predominio svedese sul Mar Baltico. È un condottiero esperto che riesce a sconfiggere l'esercito imperiale grazie alla potenza imperiale. E' un esercito stabile, l'unico a non essere composto da mercenari, quindi sono truppe molto più affidabili e fedeli. Gustavo Il Adolfo è alleato con la Sassonia e ottiene una serie di vittorie contro gli eserciti imperiali. Nell'ultima vittoria lui però cade sul campo. La campagna militare continua a le sorti della campagna militare volgono a favore degli imperiali, i quali sono sostenuti dalla Spagna e infliggono una sconfitta definitiva e la Svezia si ritira dal conflitto. Ha inizio nel 1635 la fase francese. La Francia interviene nel conflitto e dà il proprio appoggio alla causa protestante. La Francia non era intervenuta prima per i conflitti interni e le guerre del Monferrato. Nel '35 finalmente entra in guerra contro la Spagna contro cui riesce ad avere la meglio. La Spagna è in forti difficoltà economiche, è un mancanza di risorse. Deve affrontare delle rivolte come la rivolta della Catalogna (fomentata dai francesi) che si stacca dalla corona. Il Portogallo ottiene l'indipendenza. La Francia in questa fase è alleata della Svezia che ritorna in campo. Si riapre lo scontro diretto con la Spagna. Firmano le province unite e la tregua dei 12 anni. Con il '45 le forze di Francia e Svezia sbaragliano l'esercito spagnolo e si aprono le trattative di pace e si concludono con le paci di Vestfalia (due paci). La Spagna non riesce più ad affrontare la guerra che ha ormai coinvolto tutto il continente. Nel'48 la guerra dei 30 giunge a conclusione e la pace sancisce un nuovo seggio elettorale: il seggio di baviera. Viene sancita la tolleranza per il Calvinismo. L'editto di restituzione viene ritirato. [I principi tedeschi che si erano opposti all'imperatore e viene concessa la .. per tutti i principi anche di fede calvinista]. Alla Spagna 7 province unite. Vengono poi riconosciute alcune province territoriali. Nel '48 Francia e Spagna non giungono ad una pace. La Francia vuole liberarsi della Spagna e subentrare a lei. Determinante nella fine della guerra fu la volontà del cardinale Mazzarino: questi, infatti, dovendo affrontare internamente la Fronda, avviata dal Parlamento di Parigi il 10 luglio 1648 con la dichiarazione dei 27 articoli, che di fatto limitavano le prerogative del sovrano e trasformavano la Francia in una monarchia parlamentare, preferì chiudere un conflitto che aveva visto i Borbone trionfare sugli Asburgo, sebbene non definitivamente. La Spagna asburgica, infatti, non volendo riconoscere l'egemonia francese che si stava profilando in Europa, continuò a lottare fino al totale esaurimento delle proprie forze, sancito dal trattato dei Pirenei (7 novembre 1659). La situazione dell'Inghilterra prima e durante la guerra dei trent'anni Le 2 paci di Vestfalia (pongono fine alla guerra dei 30 anni). La vincitrice finale della guerra è la Francia. Anche la Svezia è vincitrice. L'impero d’Amburgo, viene ridimensionato e la Spagna sarà ormai un potenza in declino in Europa. In tutta questa situazione chi risponde in modo diverso alla crisi, è l'Olanda. Le province unite reagiscono creando un governo repubblicano che ha una classe dirigente formata soprattutto da grandi mercanti e grandi venditori. Si sostituiscono come potenza commerciale a quella che era stata la potenza iberica. Gestiscono il remunerativo traffico soprattutto delle spezie. Un altro paese che reagisce in maniera diversa è l’Inghilterra che nel corso del ‘600 attraversa una fase rivoluzionaria. Gli Stuart cercano di far instaurare una monarchia assoluta, ma ciò crea una serie di movimenti che riescono a contrastare il sovrano. Lo fanno processare e decapitare. Alla fine di questa fase, instaurerà il Commonwealth. (capitolo 31- rivoluzioni inglesi / “L'età degli Stuart” per approfondimenti). Durante l'età regno Tudor (che inizia nel 1485 con la fine della guerra delle due rose) e soprattutto sotto Elisabetta |, la struttura economica dell'Inghilterra subisce delle trasformazioni. Sotto i Tudor si arriva all’unificazione nazionale. Si organizza una struttura statale che ha al vertice la corona. Al vertice c'è il re con la sua corte e i vari dipartimenti: il consiglio privato e della corona che aveva capacità consultive, i ministri: Lord Tesoriere che ha in mano il patrimonio della corona, il Lord Cancelliere che registra gli atti e le decisioni prese dal sovrano, il segretario di stato. Ci sono dei tribunali come la Camera stellata che ha il compito di giudicare quei cittadini che vengono imputati dei reati contro la corona. Accanto a questa struttura c'è il Parlamento inglese diviso in camera alta (che comprende coloro che hanno un titolo nobiliare, membri delle più antiche famiglie per diritto ereditario) e la camera dei comuni (riunisce membri che vengono eletti dai comuni su base censitaria). La maggior parte dei membri dei comuni appartiene alla gentry (piccola nobiltà di campagna). Il parlamento nasce in età Tudor come rappresentanza del popolo. Detiene una funzione fondamentale, il potere di indicare i sussidi al re (il re non può mettere nuove tasse senza l'approvazione del parlamento). Nel corso dell'età tudoriana si crea questa struttura statale e si articola in modo complesso la struttura della società che diventa molto più stratificata. Abbiamo visto che con l'atto di supremazia di Enrico VIII il sovrano si autodefinisce capo della Chiesa. E' il monarca di Inghilterra ad essere capo della chiesa anglicana. Si appropria di quelle terre inglesi che prima erano della chiesa di Roma. L'autorità della Chiesa di Roma non viene più riconosciuta. Continuano ad esserci vescovi e la stessa struttura episcopale c’era prima. Inizialmente non c'è una frattura teologica come è successo con il luteranesimo. Qui si crea una situazione ambigua inizialmente. Si affermano gruppi che appartengono alle fasce medie (la gentry). Crescono quei tipi di proprietari terrieri che non hanno un titolo nobiliare ma posseggono terre che coltivano o danno in affitto vi è l'elenco di tutte le infrazioni commesse dal clero e dai favoriti della corte carolina. E chiede la facoltà da parte del parlamento di controllare le attività sia della Chiesa sia dei ministri (Lord) di Carlo |. Viene incriminato uno dei favoriti Lord Stratford e viene giustiziato. Viene incriminato lo stesso arcivescovo Laud. Carlo | si vede così privato dei sui collaboratori più fedeli. Il Parlamento non attacca il re ma coloro che gli stavano intorno. Carlo cerca di scogliere il Parlamento. Con un gruppo di soldati si reca in Parlamento (1642). Vuole arrestare gli oppositori ma l'opposizione è talmente forte che è costretto a scappare e lasciare Londra. Nel 1641 Carlo | fugge e si rifugia a Oxford e qui ha inizio la rivoluzione. Il Parlamento continua le sue sedute e si costituisce come polo che contrasta il re. Si contrappongono le forze realiste a favore del re che si concentrano fondamentalmente nel Galles e nelle zone occidentali. Le forze parlamentari si concentrano nelle regioni più ricche attorno a Londra e nel Sud- est del paese. Questi due schieramenti approntano degli eserciti propri. Le forze del re vengono detti cavalieri (sono soprattutto nobili) mentre dalla parte parlamentari rimangono i ceti mercantili, artigiani, parte della gentry e parte dell’aristocrazia. Le forze parlamentari vengono dette rounds head perché i parlamentari portavano i capelli corti per differenziarsi dalle forze reali che portavano i parrucconi. Il primo scontro della guerra avviene nel 1642 a Edgehill vede prevalere le forze realiste. L'anno successivo entra in scena Oliver Cromwell che proviene dalla gentry che ha forti convinzioni religiose. Sostiene la tolleranza religiosa per ogni setta. Non ci deve essere una chiesa di stato per Cromwell e i suoi ma bisogna garantire a ognuno la tolleranza religiosa. Allestisce un tipo di cavalleria: gli ironside, soldati pagati regolarmente scelti in base al merito e a precise convinzioni religiose. Le oppone alle truppe realiste. Sarà parte del New model army dal 45. Il nuovo sistema riesce a battere le truppe imperiali prima nel 44, poi nel 45. Queste due battaglie mettono fine alla prima fase della guerra civile. Il re si consegna agli scozzesi, che lo consegneranno con un lauto riscatto agli inglesi. Poi Carlo riuscirà a fuggire aprendo una nuova fase della guerra. Intanto il Parlamento vuole scogliere esercito in quanto crede di non averne di bisogno ma l’esercito non accetta di sciogliersi. Emerge la corrente dei debellers che sono contro i monopoli, contro le decime. Vogliono un governo repubblicano e vogliono un tipo di votazione a suffragio maschile quasi universale. Vogliono essere espressione dei ceti popolari. All'interno dell'esercito emerge la figura di Cromwell. Le contrapposizioni all’interno dell'esercito sono congelati con la fuga del re. Il re si allea agli scozzesi e intraprende una nuova guerra (1648-1649). Carlo | viene fatto prigioniero e processato. Viene giustiziato nel 1648. Intanto il Parlamento aveva eliminato tutte le istituzioni monarchiche. Nel 1649 viene dichiarata la monarchia caduta e viene istituito il free Commonwealth, la repubblica. Cromwell si scontra con tipo di Parlamento che non riesce a controllare. Lo scioglie e istituisce un Parlamento che ha breve durata. A_ Cromwell viene proposta la corona ma rifiuta e assume il titolo di Lord protettore d'Inghilterra. Trasmetterà il titolo al figlio Richard, il quale non ha lo stesso carisma del padre e si dimetterà. Cromwell comunque riporta i auge il Parlamento bicamerale. Si ritorna ad una situazione prerivoluzionaria e nel corso degli anni 50 ci saranno molte rivolte. Intraprende anche una forte politica contro l'Olanda. Nel 1651 avviene atto di navigazione che vieta alle navi non inglesi di smerciare con l'Inghilterra (a danno dell’intermediazione olandese). Intraprende vere e proprie guerre contro l'Olanda fino alla morte. Passerà il titolo al figlio che si dimette. Il Parlamento che ormai è ritornato un Parlamento costituito dall’aristocrazia, richiama il figlio di Carlo |, Carlo II che era fuggito in Olanda. Carlo Il regna dal 1660 al 1685. Ha rapporti problematici con il Palamento in merito al temuto ritorno al cattolicesimo, un timore che sarà attutito dalla morte di Carlo Il (che non aveva eredi). Succede il fratello Giacomo Il che è cattolico. Assolutismo Come si impone un modello assolutistico? Parola inventata per indicare caratteristiche comuni delle monarchie settecentesche. Assolutismo è una parola inventata per supplire alle incertezze del vocabolario. Bellabarba prende due parole che sono a noi chiare: imperium e imper (grande realtà territoriale tenuta insieme da un unico centro di potere). Impero e imperium significa sostanzialmente potere e ciò rimanda all'enorme varietà di forme politiche che noi vediamo tra 500 e 700. Nell'Europa del '600 ci sono state repubbliche di dimensioni variabili; ci sono forme di monarchia elettiva e di monarchia repubblicana. Es. Monarchia polacca: monarchia elettiva. Assolutismo: progressiva creazione di istituzioni politiche più coese e capaci di superare gli ostacoli. E' un processo cui si muovono in molti. La monarchia che si più si avvicina al concetto di assolutismo è la monarchia francese che funge da modello a tutte le altre monarchie. Ricordiamo il fallimento dell'Inghilterra. Si cerca una monarchia di tipo assoluto ma fallisce perché non diventa nulla di simile ad un modello assolutistico. Il trionfo avviene con una forma non assolutistica di potere in cui il Parlamento tiene sotto controllo l'operato del monarca. Il monarca in Inghilterra vorrebbe instaurare un dominio accentrato ma non riesce. Il consolidamento per cui il re è un re nel Parlamento ha forti limiti alla sua azione. Un limite fondatale: vincolo sulle finanze, sulla leva fiscale. Vincola il sovrano nel prelievo fiscale: è un limite all'azione finanziaria. Il paradosso è che avviene in Inghilterra in cui la cosa si verifica con Thomas Hobbes e il Leviatano (contrattualismo). Per uscire dallo stato di natura si stipula un contratto (in cambio di salvarci la vita deciderai tu tutto). Questo non accade da nessuna parte. Il modello di Hobbes è solo un modello teorico. La seconda parola con cui bisogna essere cauti è la parola Stato: un'entità impersonale che rappresenta gli interessi di tutti e si esprime attraverso una burocrazia. Questa definizione di Stato è estranea all'età moderna: in età moderna si intende una condizione (repubblica nel senso di cosa comune). [Macchiavelli]. II modello assolutistico della Francia La Francia è un tentativo riuscito di creare una monarchia assoluta. Avviene nel corso del '600 in reazione alle guerre di religione: il momento in cui le guerre sembrano dissolvere la monarchia. Si consolidano teorizzazioni e decisioni contingenti pratiche. Comune a tutti gli abitanti del territorio francese, senza tener conto della loto religione. Il loro teorizzazione è ? (sei libri della repubblica: analizza la natura dello Stato e come lo Stato deve essere). Il monarca è depositario della legge che si occupa di tutti i sudditi. La funzione del sovrano è quella di dare la legge a tutti coloro che sono sotto i suoi territori. Non è un governo assoluto ovvero sciolto dalle leggi, non è un governo assoluto in senso astratto perché per ? il sovrano deve sottostare ad alcune leggi essenziali. Per ? il sovrano non è capriccioso. Concentra nelle sue mani il potere ma non è un tiranno. Per lui i re devono rispettare due principi: l'unità territoriale della monarchia (non può dare un pezzo a uno e uno ad u altro) e il rispetto dei diritti di proprietà dei sudditi. Ciò introduce principi di autolimitazione. Moden costruisce un modello ideale di monarchia forte ma dall'immaginare i sei libri della repubblica a costruire una vera monarchia assoluta c'è differenza. Il primo è Enrico IV in quanto è un re indifferente alla confessione religiosa (salta da una religione all'altra con una certa disinvoltura). Secondo aspetto: Enrico IV si da' da fare per rilanciare il benessere della monarchia francese. Fa ciò con una riforma delle istituzioni pubbliche. La sua preoccupazione è secolare terrena, guarda all'aspetto politico che a quello religioso. Si da fare per irrobustire il potere del sovrano anche con l'introduzione della venalità della cariche 23.10 (vende in cambio di denaro cariche importanti dello Stato). Secondo punto è l'elaborazione di un altro concetto: la ragion di Stato, l'orientamento del sovrano deve essere il benessere, il vantaggio. Il grande nemico della ragion di Stato è la religione. Il re ha due obiettivi principali: allearsi con l'impero ottomano (perché procurava scocchi di commercio) e contrastare il controllo di Roma sulla Chiesa francese. Quindi la ragion di stato porta da una parte a rimanere cattolici ma d'altra parte ad avere ostilità nei confronti del Papa. Sono decisioni che hanno senso nell'ottica della ragion di stato. Chi è il grande teorizzatore della ragion di stato nel seicento? Il Cardinale Richelieu, un ministro, uomo di fiducia di Luigi XIII, che avvia la costruzione di questo tipo di monarchia. Si chiede come si esercita il potere e secondo quali direttive. Qual era il problema fondamentale di Richelieu? Rafforzare la monarchia, dopo un momento (tra il 1614 e i primi anni 20) in cui la morte di Enrico IV aveva lasciato la monarchia francese in una situazione di debolezza. Luigi è molto giovane e si affida a Richelieu che diventa il vero ordinatore della politica per più di 20 anni. Fondamentale era la ricostruzione dell'unità confessionale francese, quindi il consolidare il predominio dei cattolici su (28, 45 min.). Richelieu ha un secondo strumento a cui ambisce: il rafforzamento di una monarchia svincolata dai lacci. Uno strumento che introduce è quello degli intendenti, funzionari nominati dal sovrano che vengono mandati nelle province a controllare le istituzioni locali e funzionari locali. Sono gli strumenti di controllo del sovrano. Richelieu muore nel 1642 (siamo negli ultimi anni della guerra dei trent'anni). Sembra che la Francia torni nuovamente al periodo delle guerre di religione e che di nuovo le istituzioni monarchiche siano sulla strada di (31.00). Nel corso degli anni 40 si verificano una serie di rivolte interne le fronde (0 fionde). Si susseguono rivolte della città e della campagna soprattutto da parte della nobiltà (perché se viene instaurata una monarchia assoluta, tutto il potere che assume il sovrano viene tolto alla nobiltà). Salva la monarchia francese il Cardinal Mazzarino: subentra al cardinale Richelieu e ne riprende le direttive. Di nuovo c'è un'idea di costruire un rafforzamento della monarchia. Luigi XIII muore nel 1643 (sostanzialmente in contemporanea con Richelieu). Aveva un figlio che gli succede (quando ancora aveva 5 anni): Luigi XIV. Mazzarino si muove a nome di Luigi XIV. Allea Luigi XIV negli affari di stato. Lo scontro è tra linee politiche diverse rappresentate de una parte dall’ , contrapposto alla linea di Mazzarino. Quando Mazzarino muore nel 1661, Luigi XIV, quando tutti si aspettano la nomina di un successore a Mazzarino, lui convoca i consigli e comunica loro che non ci sarà un successore e che sarà lui stesso a gestire la cosa. Tutti volevano essere nominati ma col 1661 lui si allontana da una pratica del governo. Instaura un modello diverso che sarà seguito da altre monarchie e per fare tutto questo riforma i consigli. Sono tre i consigli (programmati da Luigi XIV) : consiglio superiore, il consiglio delle finanze, consiglio degli spacci). Opera alcune scelte fondamentali. La prima scelta è quella di essere sempre presente. La seconda è quella di nominare lui stesso persone di fiducia (e avvia una politica di concordati). Si circonda non di alti esponenti della nobiltà ma di fedeli funzionari che devono la loro carriera a Luigi XIV. Sono tre questi principali funzionari e che si occupano di tre funzioni fondamentali: politica estera, militare ed economica. Questa monarchia di tipo assolutistico presenta dei tratti di monarchia amministrativo. La Francia è il paese più popoloso al tempo (20 milioni). Nel corso degli anni 60 il re avvia delle novità. Crea un modello nuovo di corte. La corte viene ridisegnata da Luigi XIV con un piano senza badare a spese. La corte viene spostata da Parigi a Versailles e diventa il simbolo dell'infinita grandezza della monarchia. Il monarca può fare qualunque cosa. Luigi si trasferisce e diventa invisibile alla popolazione francese (è un re che governa da lontano). Sono chiamati artisti, ballerini, ma soprattutto la nobiltà. | nobili erano costretti a passare sfogo alla propria attività si spostano qui o nelle cittadine vicine. Ottenuta l'indipendenza nel 1581, le sette province si basano sul principio di libertà (libertà di pensiero, politica, tolleranza di tutte le religioni,..). Ci sono anche molti Ebrei che si insediano in Olanda e da lì possono prosperare e dare vita ad una ricca comunità religiosa e commerciale. In questo esempio di Vermeer, vengono inseriti in una stanza borghese (non nobiltà), oggetti di origine cinese (tappeto orientale e un piatto cinese). Gli oggetti provenienti da oriente sono oggetti comuni ormai nella fascia borghese. Gli oggetti che vengono da luoghi lontani come i paesi orientali sono molto richiesti. Amsterdam diventa il centro di raccolta di tutta una serie di prodotti, in particolare le spezie (Ma non solo). Ci sono vari oggetti che vengono commerciati che diventano di gran moda come la porcellana cinese (che nel corso del '600 viene imitata). La porcellana cinese all’inizio era un prodotto pregiato e costoso, quindi un prodotto per pochi, ma poi nel corso del ‘600, viene imitata. Delf, la città di Vermeer, è famosa per questo tipo di vasellame (che non è porcellana) riproduce le porcellane cinesi (ma è in ceramica). Sono molto meno pregiati e possono permetterseli anche i ceti medi, siccome sono prodotti più economici. Arriva anche il tè, il cioccolato e il caffè. Il caffè viene consumato in tazze di ispirazione cinese. Anche tessuti, come le sete che arrivano dall'Oriente, traggono l'attenzione dei pittori fiamminghi come Peter Paul Rubens. [ritratto di Agatha Bas, la moglie di un ricco mercante di Amsterdam]. Nei ritratti dei pittori fiamminghi dell’epoca notiamo pizzi, corsetti e nuovi tessuti. Amsterdam è un centro culturale importante. L'espansione commerciale ha sempre più bisogno di mappe, di informazioni sempre più accurate per continuare l'espansione commerciale e territoriale. L'Olanda fino al 48 è in guerra contro la Spagna e intraprende una politica antispagnola che vuole affrontare una guerra dei mari, una guerra commerciale, una guerra navale. Nel corso del 600 la Spagna mette un blocco navale contro l'Olanda. L'Olanda vuole evitare la Spagna e va in Oriente visto che gli spagnoli e i portoghesi impediscono agli olandesi di commerciare in occidente. C'è bisogno di informazioni e conoscenze geografiche. Vuole sottrarsi da questo ostacolo imposto dalla Spagna ed andare direttamente a prendersi quei prodotti (soprattutto le spezie), che gli spagnoli e i portoghesi impediscono (all’Olanda) di commerciare. Già alla fine del ‘500, quindi l'Olanda intraprende una politica di ingrandimento della propria flotta mercantile al fine di commerciare lei direttamente con i paesi produttori dei prodotti più richiesti (Ie spezie). C'è bisogno di conoscenze geografiche. La produzione di mappe sempre più precise che consentono alle navi olandesi di intraprendere le loro navigazioni alternative rispetto alle navi iberiche, permettono all’Olanda di attuare questa enorme espansione e di arrivare in Oriente e di scalzare l'egemonia iberica da quelle terre di prodotti così ricche che il mercato europeo richiede. | navigatori olandesi possono entrare in possesso delle mappe geografiche che diventano poi parte dell'arredo delle case borghesi. Anche avere una mappa geografica del mondo, siccome viene prodotta da questi studiosi fiamminghi del ‘600, diventa uno status symble che questi borghesi vogliono avere. Simboleggia un'apertura del mondo che si fa ormai globale. Si superano in confini dell'Europa. Nella mentalità olandese del secolo dopo, tutta la cultura olandese è ormai proiettata ad una scala mondiale. La rivoluzione industriosa del ‘600 Nel '600 si parla di una rivoluzione definita rivoluzione industriosa. Alcuni prodotti entrano nel mercato europeo in maniera sempre più massiccia perché c'è una domanda di questi prodotti nuovi. La domanda inizia a manifestarsi nei Paesi Bassi e poi in Inghilterra. La popolazione cambia le proprie abitudini (es. non si vuole più mangiare elle stoviglie di legno ma si preferisce mangiare nei piatti di ceramica, perché sono più belli e non alterano il sapore dei cibi), le proprie aspirazioni e le modalità con cui vuole soddisfare queste aspirazioni e si fa più industriosa. Industriosa sta a significare che lavora di più, per guadagnare di più e per permettersi quei prodotti che non sono necessari alla sopravvivenza, sono prodotti superflui ma sono prodotti belli e che soddisfano il piacere di chi li possiede. Questi prodotti sono status symble, hanno un valore di prestigio. Per migliorare le proprie condizioni di vita, bisogna migliorare il proprio status. Il potere d'acquisto è in calo (con lo stesso salario posso comprare meno cose) e quindi se voglio comprare più cose e magari anche più costose, devo lavorare di più per guadagnare di più. Si coinvolge anche la popolazione femminile e quella infantile per integrare i salari del capofamiglia. La rivoluzione industriosa coinvolge perciò tutta la famiglia. Ci si ingegna per possedere questi oggetti coinvolgendo anche i minori per aumentare il guadagno della famiglia. Siamo comunque in un secolo di crisi. Si inizia a diversificare la produzione, non si lavora più solo per la sussistenza. Cambia la percezione del tempo del lavoro che non segue più il calendario agricolo, ma si lavora tutto l'anno. Le giornate di lavoro effettivo sono spalmate su tutto l’anno (non più solo seguendo il clima e le stagioni). Si lavorano anche i filati per avere un'entrata in più. C'è un calo del potere d'acquisto ma la domanda è comunque in aumento. Anche i bambini intraprendono lavori per incrementare le entrate famigliari. Con l'introduzione poi dell'illuminazione artificiale nel secolo successivo, le ore di lavoro aumentano. La VOC L'espansione della supremazia olandese dal punto di vista commerciale è determinata dall'affermazione di questa compagnia delle indie orientali (VOC). La VOC viene creata dall'unione di otto compagnie commerciali (fine ‘500 e inizio ‘600). C'erano già queste compagnie commerciali che avevano cercato di inserirsi nei traffici commerciali con l'Oriente, ma ognuna ebbe scarsi successi. Si uniscono queste compagnie per dare alla VOC (nel 1602) una patente di privilegio per quanto riguarda il commercio con l'Oriente. | traffici commerciali verso l'Oriente sono monopolio della VOC. Nessun altra compagnia può commerciare con l'Oriente. Viene dato a questa compagnia un potere politico e militare enorme. La compagnia è dotata di una persona giuridica e agisce per conto della repubblica in Oriente; può stipulare trattati diplomatici con i sovrani e gli stati con cui viene in contatto e può muovere guerra. E' dotata di un proprio esercito e agisce come rappresentante delle sette province unite. Commercia con il monopolio in più. La struttura della VOC è il riflesso dello stato generale olandese. Ci sono 6 camere, quindi 6 centri di potere regionali ognuno; il maggiore è quello di Amsterdam. Tutte le merci che arrivano dalle navi che arrivano dall'Oriente devono passare da questi centri, queste camere (che si occupano delle merci che arrivano da oriente in Europa). Ogni camere. agisce indipendentemente ma ha anche un organo direttivo unico, ogni camera elegge dei rappresentati che si riuniscono in un assemblea comune che a sua volta elegge degli elettori: i 17 signori: ovvero i veri padroni della VOC. | mercanti, finanzieri, imprenditori, artigiani locali finanziano la compagnia attraverso l'acquisto di azioni. E' la società per azioni dell'età moderna. E’ un'istituzione unica nel panorama europeo moderno. Nel 1621 viene formata anche la compagnia delle Indie occidentali ma non riuscirà a inserirsi poi nelle Americhe al posto degli inglesi. Il tentativo di espandersi versi le Americhe sarà fallimentare e si concluderà con pochi insediamenti, mentre andrà a buon fine l'insediamento nelle indie. Vengono commerciate dalla VOC varie spezie (es. chiodi di garofano, pepe,..). Insedia il proprio quartier generale a Batavia in Indonesia (oggi Giacarta). Da Batavia sarà controllato tutto il traffico delle navi olandesi che arrivano e che ripartono per l'Europa. Tutte queste navi devono passare per Batavia. Gli olandesi che arrivano in questa zona all’inizio del ‘600, normalmente stipulano degli accordi privilegiati con i sovrani locali. Non che queste isole fossero disabitate o non avessero una struttura statale. Gran parte sono di religione musulmana, hanno dei sovrani locali con cui gli olandesi stipulano dei trattati, ma che in realtà sottomettono al proprio volere. E' anche un'espansione di tipo militare che gli olandesi applicano a queste zone. Impongono la monocoltura in alcune isole di questa zona costringendo le popolazioni locali a produrre certi prodotti per le esportazioni olandesi. Fanno distruggere qualsiasi altro tipo di coltura, e distruggono anche la sovrapproduzione di spezie in queste zone, in modo tale da mantenere alti i prezzi. E' un vero e proprio regime monopolistico e violento che gli olandesi instaurano nel Sud-Est asiatico. Per mantenere il monopolio delle spezie e per eliminare la concorrenza sia iberica, ma soprattutto quella inglese. L'Inghilterra cerca sempre di accaparrarsi una fetta di questo ricco commercio con l'estremo oriente. Quindi si tratta anche di un tipo di espansione territoriale e militare; gli olandesi in queste zone costruiscono dei forti con presidi militari che devono contrastare e sottomettere le popolazioni locali. La capitale dell'impero commerciale olandese Batavia, diventa una vera e propria città europea, popolata circa da 40.000 persone europee (a metà ‘600) ma salirà poi a oltre 200.000 considerando i sobborghi esterni alla città che sono abitati da cinesi, schiavi neri,... La maggior parte dei traffici che le navi olandesi conducono in Oriente sono è rappresentata dai traffici interasi i che sono i commerci che navi olandesi compiono nel Sud-Est asiatico, Giappone e Cina (a rappresentare le maggiori entrate e il maggior carico di prodotti che le navi olandesi smerciano). | commerci della VOC tra l'Oriente e l'Europa sono una minima parte del volume di traffici che la VOC conduce. Gli Olandesi comprano tessuti in Persia, materie prime in India, li rivendono. E' un circolo di commerci che si concentra in Asia. L'impero olandese ha una struttura che si fa sempre più estesa verso l'estremo oriente. L'unico paese europeo a poter commerciare con il Giappone sarà l'Olanda. A nessun altro europeo sarà consentito commerciare con l'impero giapponese per molto tempo (inizio ‘800). | costi di gestione di questo sistema (che si fa sempre più complesso) si alzano in maniera esorbitante imponendo poi alla reggenza della compagnia di contrarre dei debiti per pagare gli azionisti. La presenza inglese diventerà sempre più ingombrante, nei commerci non solo orientali ma anche occidentali, (a partire dall'atto di navigazione, dalla prima guerra anglo olandese nel 1652-54), Alla concorrenza inglese, si aggiunge poi quella francese (la Francia di Luigi XIV), che vuole espandersi e far parte di questa rete di commerci globali. Anche l'impegno militare della compagnia cresce nel corso della seconda metà del ‘600. C'è un bisogno sempre maggiore di navi da guerra. In più questa concorrenza inglese e francese si appropria di prodotti soprattutto quelli tessili che provengono dall’india e riscuotono un successo che la potenza olandese non riesce ad ottenere (non riesce a tenere il passo). La VOC continua importare spezie pregiate e sete costose. Il mercato olandese non riesce a tenere il passo. Sono gli inglesi a importare prodotti meno cari. La VOC rimane legata a prodotti che sono più pregiati e costosi. | mercati francesi e inglesi, riforniscono il mercati di prodotti a bassi costo, a scapito delle merci olandesi. | costi di gestione di tutta la struttura della compagnia salgono moltissimo. Sono vere e proprie città ormai, un personale civile e militare sempre più numeroso che viene useranno verrà usato per attuare una politica di espansione verso Est a discapito dei paesi confinanti (Svezia e Polonia). Con questo esercito Federico Guglielmo partecipa alla prima Guerra del Nord contro la Svezia e ottiene dalla Polona per questa partecipazione, la sovranità sul ducato di Prussia. Saranno però i successori Federico | e poi Federico Guglielmo | ad ottenere una vera espansione territoriale e riunificazione di tutti questi territori, utilizzando la nobiltà terriera degli Junker. Sono i grandi proprietari terrieri che hanno un dominio assoluto sui che contadini che lavorano gratuitamente le terre nobiliari e sono una nobiltà il cui controllo sulla popolazione viene rafforzato dagli Hoenzoller in cambio di sostegno alla politica portata avanti dal Brandeburgo. Da una parte già nel 1653 viene stipulato un patto chiamato recesso con cui la nobiltà cede alle pressioni con cui Federico Guglielmo per avere i mezzi per la costituzione dell'esercito, in cambio di vedersi allargati i propri privilegi e il proprio controllo sulle terre e sui contadini. E' vero che le Diete perdono potere perché lo cedono al sovrano; però in cambio ricevono privilegi e un controllo sempre più diretto sulla popolazione. Saranno gli Junker infatti ad essere nominati commissari nelle varie province e ad avere controllo sull’esazione fiscale (saranno loro a dover ottenere le tasse dai contadini). In più gli Junker sono coloro che riempiono i ranghi più elevati dell'esercito. Sono gli ufficiali dell'esercito che nel 1688 arriva a contare circa 30000 unità. Vengono coinvolti sempre di più nelle strutture burocratiche dello stato (burocrazia civile). Viene creato un commissario generale della guerra. Con questo esercito Federico | (figlio di Federico Guglielmo) parteciperà alla guerra di successione spagnola che scoppia nei primi anni del 700 e grazie a questa partecipazione otterrà il titolo ufficiale di Re di Prussia. Gli Hohenzollern verranno proclamati re. Sempre più i nobili si sottomettono a questo potere accentrato. Federico | partecipa alla guerra di successione spagnola ottenendo cose territoriali ma quello importante è che ottiene il titolo di re, sarà il figlio Federico | detto re sergente, x sottolineare il fatto che basa il suo potere sull’'esercito, una struttura fortemente gerarchizzata, che dall’esercito viene applicata anche alla società. Anche la società alla fine del‘600 e nel ‘700 viene fortemente rigidamente organizzata e militarizzata, si estende a tutti i territori la leva obbligatoria, mediante una divisione del regno in distretto, ogni distretto ha il dovere di mandare un numero preciso di soldati all'esercito prussiano, per formare reparti sotto la guida di ufficiali nobili Junker. La disciplina che vige nell'esercito viene applicata anche all’amministrazione civile e alla società che renderà lo stato prussiano fortemente coeso e capace di una potenza militare travolgente, in virtù di questa fedeltà dei sudditi, dilagherà in quello che rimane del Sacro Romano impero, premessa dell’unificazione tedesca. | mezzi finanziari x mantenere l'esercito in costante mobilitazione in parte vengono forniti dalla corona, che è proprietaria di 1/3 dei terreni agricoli che viene in parte dato in affitto in parte lavorato da manodopera servile, vengono imposte nuove tasse sulla popolazione. Le principali sono due, la prima è la contribuzione che è una tassa fondiaria che grava sui contadini, e l’altra l’accisa che è una tassa che grava sui consumi in maniera + pesante sulle città e sui centri urbani. Ai commissari regi nelle città, e rurali nelle campagne ( i Buker) viene demandato il compito di prelevare le tasse, hanno il controllo d tutto il territorio. devono mantenere l'ordine e occuparsi delle questioni fiscali. L'assolutismo del regno di prussia assume un'impronta basata su burocrazia e sull'esercito. Per mantenere l'esercito non bastano le tasse ma devono essere promosse attività economiche, manifatture e produzione destinata all'esportazione che viene incentivata anche attraverso l'accoglienza di tecnici,ed esperti provenienti dall'estero. La Prussia accogli tutti quegli espulsi religiosi, come gli Ugonotti che vengono definitivamente cacciati dalla Francia nel 1685 con la revoca da parte di Luigi XXIV dell’editto di Nantes, che aveva concesso la libertà agli Ugonoti. Gli Ugonotti sono una parte attiva della società anche economicamente, una perdita grave x la Francia ma importante x la prussia. La prussia aveva abbracciato la riforma protestante e nel ‘600 sviluppa una forma di protestantesimo detto “pietismo” (una reazione al calvinismo, un tipo di religiosità interiorizzata e tollerante verso le altre religioni. Gli ugonotti vanno ad popolare le parte della prussia orientale, che agli inizi del ‘700 saranno colpiti da una gravissima epidemia di peste. Gli Hoenzollen quindi costruiscono il regno di Prussia basandosi sull'esercito, motore del potere,, e costruendo una società accentrata e gerarchica. AI vertice c'è un re che x gestire il potere si avvale dell'antica nobiltà terriera, gli junker che a loro volta si basano su un controllo del territorio ed un controllo totale di tipo feudale della popolazione soprattutto agricola. Un altro tipo di assolutismo che si afferma nel ‘600 è quello degli zar i Russia. La Russia della dinastia dei Romanof che si afferma nel 600, dopo un periodo di scontri tra i nobili, il cosiddetto periodo dei torbidi e che si afferma definitivamente prima con lo zar Michele e poi con lo zar Alessio, riesce a sottomettere la nobiltà che va dalla Bielorussia, dall'Ucraina fino alla Siberia, consolidando quest'espansione che fa della Russia il paese più esteso. che ha sia problemi di densità demografica che problemi di tipo economico, di sostentamento del popolo e che cerca di inserirsi sempre di più nello scenario internazionale e nelle politiche dell'Europa occ. Dal ‘89 lo zar Pietro il grande l’obiettivo principale sarà quello di conquistare un sbocco russo sul mar baltico indispensabile per il commercio con l'europa. Nell seconda metà del ‘600 il paese vive un periodo di malessere per il peggioramento delle condizioni di vita. dei servi della gleba e 1654 c'è un'epidemia di peste e poi c'è uno scisma religioso negli anni 60 scatenato da innovazioni liturgiche non accettate dei vecchi credenti che rimangono fedeli alle liturgie tradizionali. Periodo di arresti, persecuzioni. (49 min). Segue un periodo di crisi dinastiche che si conclude nel 1689 con l'elezione a zar del figlio del secondo matrimonio di Alessio, Pietro | detto il grande. Che avvia una campagna di modernizzazione del paese, basata sulla sua esperienza diretta nei paesi occidentali. Compie un lungo viaggio in occidente(97/98), lavora come carpentiere e come artigliere e apprende tecniche relative alla costruzioni di armamenti e navali che importerà in Russia. E’ costretto a tornare a Mosca in seguito alla. ribellione delle guardie reali che egli reprime e riesce a sedare nei modi + spietati, riesce ed attuare varie riforme per riportare la Russia ad una modernità occidentale. non gli interessano però i nuovi diritti e le nuove correnti di pensiero. Gli interessa l'avanzamento tecnologico che egli ha appeso personalmente e cerca di applicare chiamando esperti tecnici dai paesi occidentali x estendere al suo impero, fa costruire una flotta competitiva con le altre nazioni. Costringe la nobiltà a coprire i ranghi nell'esercito e nella burocrazia, cerca di far dipendere sempre + la nobiltà dallo zar. Pietro vuole uno sbocco sul mar baltico, perché l'unico porto russo sul baltico è in una zona che x molti mesi è impraticabile dalle navi x il ghiaccio. Vuole conquistare i porti baltici che sono occupati dalla Svezia, che è una potenza militare Pietro alleandosi con la Danimarca e con la Polonia fa iniziare la guerra del nord x durat dal 1700 al 1721, che inizialmente è favorevole alla Svezia con Carlo 15 di Svezia che è un condottiero coraggioso e capace. Nel corso della guerra la Russia si impadronisce di una striscia di territorio alla foce del fiume Neva e Pietro da inizio alla costruzione della seconda capitale Pietroburgo, che diventerà uno dei porti principali dell'impero zarista. Nel 21 pace di Nistad che consegna alla Russia tutti i porti baltici, e alla Danimarca alcuni ducati, nella parte meridionale della Danimarca. La Prussia, che aveva preso parte alle ultime fasi della guerra, si annette la Pomerania Svedese. Con la morte di Carlo ha inizio x la Svezia un periodo di assestamento politico e l’inizio di quella che viene definita l'età della libertà cioè un governo parlamentare con una monarchia affiancata da un parlamento ed un consiglio di stato di cui il re fa parte, le decisioni vengono prese a maggioranza. Mentre in russia Pietro continua la costruzione del potere assoluto, potenzia esercito e marina, e l’esercito in forte crescita che negli anni 20 ha 300.000 uomini. L'economia rimane essenzialmente agricola e basata sull'’autoconsumo, lo sviluppo industriale non è seguito dalle attività agricola che continua a basarsi sul lavoro servile con gravi imposte sui contadini i nobili sono esentati. La maggior parte della popolazione è in miseria, mentre la nobilità inglobata dalle strutture degli zar viene inquadrata nei ranghi, vengono costituite delle carriere a gradi(14) e che dall'8 grado danno l’eredità ereditaria. Manca la classe media, borghesia. Mancano le libertà che nell’occidente facevano dal contrappeso al potere dello zar, che concentra su di se un grandissimo potere. Anche la vecchia Duma (parlamento) viene eliminato e sostituito da un consiglio di nobili nominati dallo zar. La chiesa viene abolito il patriarca e costituito da un sinodo, un'assemblea di ecclesiastici favorevoli allo zar nominati dallo zar, che incamera gran parte dei beni della chiesa, prendendo esempio dai paesi protestanti che aveva visita, mettendo a disposizione le risorse immobilizzate della chiesa. Attua una modernizzazione della russa, ma in effetti solo ai nobili, che vengono costretti a vestirsi secondo la moda occidentale, ma una modernizzazione da cui rimane isolata la maggior parte della popolazione che continua seguire le tradizioni nel vestirsi, nelle cerimonie religiose, nella vita di tutti i giorni. Pietro promuove anche lo sviluppo di istruzione di editoria scientifica di ricerca tecnologica di studi scientifici, come uno degli ultimi atti del suo governo è l'istituzione dell’Accademia delle scienze di Pietroburgo, che verrà poi istituita dopo la sua morte nel 1725. Questo tipo di processo innescato dalle riforme di Pietro subisce un rallentamento durante il regno dei successori, ma ormai la Russia si è affermata tra le grandi diplomazie dell'Europa. AUSTRIA La monarchia degli Asburgo, che a differenza della Prussia ha una compattezza territoriale che la Prussia non ha, esce sconfitta dalla guerra dei 30 anni, il disegno di restaurazione cattolica che gli Asburgo cercano di afre affermare viene duramente battuto, però all’interno dei domini Austriaci la fedeltà della nobiltà verso gli Asburgo non è in discussione etra coesione anche nell'elemento religioso, sono compattamente cattolici, la campagna di ricattolicizzazione, soprattutto dai gesuiti, qui è vincente. Vengono imposte le linee uscite dal concilio di Trento, una chiesa controriformata, cerimonie, pellegrinaggi, architettura ecclesiastica..., tutto ciò da un nuovo senso di identità e unità alla popolazione. La monarchia ha una questione aperta l'Ungheria, che è per 2/3 è sotto il dominio ottomano, mentre x 1/3 è suddita degli Asburgo che però dopo il 48 rivendica una maggiore libertà religiosa,(minoranza protestante) una nobiltà vuole una propria indipendenza politica da Vienna, vorrebbe che l’imperatore Leopoldo | affermasse le libertà costituzionali di questa parte dell’ Ungheria, cosa che l'imperatore non accetta e quindi scoppia una rivolta che Leopoldo reprime militarmente scatenando una reazione turca. Gli ottomani (turchi) inizialmente hanno la meglio tanto da assediare Vienna negli anni 80, l'avanzata dei turchi provoca la reazione nel papato che chiama a raccolta una nuova lega santa, a cui però risponde solo la Polonia, che va in soccorso dell'impero, riescono a respingere i turchi evitando la presa di Vienna (83) conquistando la pianure ungheresi e la Transilvania (ora parte della Romania) alleata dei turchi. Gli scontri continuano per tutto il secolo concludendosi nel 1699 con la pace di Carloviz. Gli asburgo estendono il loro predominio sulla parte che diventerà l'impero austro-ungarico. Nel 1700 con la guerra di successione spagnola 1714 gli Asburgo entreranno in possesso dei domini degli Portoghesi.. isole ? sono oggetto di una trasformazione ecologica radicale. Si importano coltivazioni: canna da zucchero (prima derrata che garantisce grandi profitti e si trasforma il sistema ecologico a causa dei terrazzamenti). Questo avviene in grande scala in America. La trasformazione ecologica generata da milioni di cavalli in Sud e Nord America è importante. Ci sono ecosistemi messi a contatto e in interazione. | prodotti vengono trasformati per altri usi come il tabacco. Il tabacco diventa una merce per i grandi mercati. Senza canna da zucchero e tabacco non ci sarebbe stato bisogno della schiavitù dei neri. Ecosistemi a contatto comportano anche ecosistemi umani/lunari. C'è un impatto sulla storia sanitaria dei popoli. Che cosa subiscono gli americani a contatto con gli europei? Un altro elemento importante generato dalla nuova possibilità di trasporto è l'incremento dello scambio delle merci. lh 19 min Ciò costringe gli europei ad aumentare la possibilità di trasporto. Ultima trasformazione che avviene è l'inurbamento. Anche in momenti di crisi demografica come il 600, le città crescono. Si creano città nuove. Il caso più importante è San Pietroburgo che viene vista come possibilità da parte dell'uomo di assoggettare la natura. Ci sono anche altri fenomeni: Parigi è un agglomerato che attira. Un'altra città è Napoli, che aumenta di popolazione. L’illuminismo e riforme attuate alla luce delle idee di questo movimento Capitolo 15 e 16 (sviluppo). Capitolo 37 (riferimenti storici) + materiali Dir. Kant: che cos'è l'illuminismo. Per Kant è l'utilizzo della ragione di cui ogni uomo è dotato per interpretare il mondo. Si esce dallo stato di minore età (adolescenza) e si entra nella maggiore età. Inizia ad applicare quelle facoltà critiche senza lasciare che altri pensino al posto suo. Tutte le idee confluiranno prima nella rivoluzione inglese e poi nella rivoluzione francese. Scardina quelle vecchie strutture costituite in età moderna sia a livello politico sia a livello sociale. La luce della ragione deve illuminare la vita degli uomini e portare luce sul mondo. Kant: sappi osare, abbi il coraggio di servirti della propria intelligenza. L'uomo non deve più basarsi sul sapere che deriva dal diritto di autorità per Kant. Le autorità imponevano la propria visione del mondo. L'illuminismo sostiene che l'uomo debba sottoporsi a critica di tutto ciò che viene detto. Sottoporre a critica tutto il sapere umano è ciò che deve fare l'uomo che indaga criticamente la realtà. L'uomo deve applicare la ragione in tutti i campi. Deve essere un intellettuale poliedrico e deve sottoporre a critica tutto ciò che la tradizione ha fino ad ora tramandato. L'illuminismo si elaborerà soprattutto nella Francia del Settecento. Ci saranno accademie, dei centri di incontro che daranno origine alla diffusione a livello europeo del pensiero illuminista. Tutti questi centri saranno in contatto tra di loro, creando una rete internazionale di scambi di idee. Il nuovo metodo scientifico si sviluppa grazie all'azione di vari personaggi e che si afferma come studio scientifico della realtà in varie discipline. Una delle tematiche che fino dall'inizio viene indagato è l'ambito religioso. Gli illuministi vogliono indagare con la ragione la religione (miracoli, misteri,..). La stessa Bibbia viene letta e analizzata con nuovi occhi, come se fosse un testo storico. Vengono evidenziate le contraddizioni interne del testi sacri. Anche la religione non si sottrae alla luce della ragione. Si sviluppano diversi atteggiamenti, diverse elaborazioni intellettuali. Locke sottopone il cristianesimo all'analisi critica. Coglie gli aspetti utili per l'uomo. La religione cristiana viene così criticata ma non demolita (da Locke). Altre elaborazioni sono quelle del deismo: sono coloro che non negano l'esistenza di un Creatore ma non accettano (perché non razionacele), l'apparato di culto costruito dalla Chiesa perché è reputato una struttura creata dall'uomo che deve seguire la sua ragione. Altri esponenti dell'illuminismo sviluppano anche atteggiamenti da aperto ateismo. Non riconoscono nessun essere divino ma solo l'esistenza umana senza l'azione creativa di un essere creature. Voltaire critica gli interessi mondani delle strutture ecclesiastiche. È uno dei più accanititi critici delle religioni tradizionali che la Chiesa come istituzione ha costruito nel corso dei secoli. Conduce delle battaglie per smascherare i lati più negativi delle religioni. Nel 1762 un padre fu accusato di aver ucciso il proprio figlio che voleva convertirsi al cattolicesimo. L'uomo venne condannato a more e giustiziato. Voltaire studiò le carte del processo e fece riaprire il caso. Si scoprì che il figlio si era suicidato e il padre era innocente. Ciò evidenzia il fatto che la religione abbia degli effetti negativi. Gli illuministi vogliono capire la realtà e scoprire quelle leggi che governano il mondo. Nel Settecento le scienze pratiche assumono un ruolo importantissimo, che prima non avevano ricoperto. Grazie agli studi scientifici che vengono divulgati attraverso la stampa anche l'opinione pubblica diventa curiosa di sapere gli ultimi risultati della ricerca scientifica. La ricerca è basata sulla sperimentazione degli scienziati che rifiutano le ipotesi astratte. Vogliono verificare quelle ipotesi date per vere. Inizia in processo di sistematizzazione. Queste sperimentazioni portano a voler far conoscere ciò che questo nuovo processo conoscitivo ha fatto emergere. Nascono catalogazioni del sapere in vari campi. Uno dei risultati maggiori è quello che viene elaborato da Diderot e d'Alamebert, ovvero l'Enciclopedia: il sapere deve servir a migliorare la vita degli uomini. L'Enciclopedia esce in vari tomi dal 1751. Esce in diciassette volumi di saggi + 11 tavole a cui si collegano. L'Enciclopedia è la raccolta di tutte le conoscenze. L'illuminismo non può non occuparsi anche delle teorie politiche, delle condizioni di governo in cui i cittadini delle società si trovano a vivere. Gli illuministi elaborano tre forme di governo. La prima è quella elaborata dal Montesquieu. La forma che propone è quella della monarchia temperata o costituzionale. Il suo modello di riferimento è l'Inghilterra. (39 min). Secondo Montesquieu questo tipo di struttura politica garantisce per le persone che sono sottoposte alla legge. Le leggi garantiscono la libertà dei sudditi. Un altro tipo di analisi politica è quella elaborata da Rousseau: è la forma democratica. Rousseau esamina il tema della disuguaglianza. Analizza il permanere delle disuguaglianze nelle società contemporanee. Le disuguaglianze partono dall'esistenza delle proprietà privata. Tutti gli individui delegano al governo alcuni dei propri diritti per vivere meglio. Il governo che esprime la sovranità del polo deve garantire l'uguaglianza di tutti i suoi membri. | cittadini devono superare le aspirazioni al lusso, alla ricchezza attraverso l'educazione (Emilio). Rousseau descrive questo uomo privo di vizi, che possiede le virtù che il cittadino deve aver per far parte di una democrazia, i cui membri sono tutti uguali. L'ultima opzione che prevale è quella di Voltaire che è l'opzione del dispotismo illuminato o assolutismo illuminato. Voltaire sostiene che a farsi interprete della società debba essere uno stato accentrato con a capo un sovrano che deve seguire le indicazioni degli illuministi che devono provvedere a garantire la felicità del popolo: concetto che si trasferirà nella costituzione americana. Per Voltaire è un governo monarchico che vede come vertice un re illuminato dalla filosofia. || re deve operare quelle riforme per eliminare particolarismi e privilegi che esistono. Voltaire si rende conto delle disuguaglianze presenti nelle società contemporanee. Ha interesse per il ruolo dei re. Molti illuministi propongono riforme volte a portare dei miglioramenti nella vita dei cittadini. Il Portogallo, sotto il regno di Giuseppe I, e l'azione del primo ministro ? (52 min), che riesce a risanare le ?, riesce ad allontanare gran parte della vecchia aristocrazia. Si formano dei centri di sapere riformati. (54 min). Si passa ad una concezione del merito che la burocrazia deve avere. Vengono poi investite importanti somme per rafforzare l'esercito. Ci sono guerre che si susseguono: le guerre di successione (+ guerra dei 7 anni). E' epoca che è importante dal punto di vista commerciale. Vengono create delle compagnie che hanno privilegi e ?. Il ministro Pombal sale al potere nell'anno del grande terremoto che rase a terra Lisbona. Lisbona venne ricostruita e seppe risollevarsi e modernizzarsi alla luce delle nuove idee illuministe. la Francia cercò di riformare alcuni aspetti: uno di questi fu l'ambito giudiziario che vede contrapposti il re (e la corte) e i Parlamenti (centri di potere dell'élite). Il ministro Maupeou nel 1763 e dal 68 ricoprì la carica di ministro della giustizia. (1 h) riducendo le prerogative dei parlamenti e cacciando tutti i giudici che non si sottoponevano alle direttive del re. morgò soppresse le ? delle cariche (1h 2 min). la carica di giudice poteva essere comprata senza avere competenze poteva essere ereditata. Con questa riforma il nuovo ministro della giustizia decretava la ? della giustizia (1h 3 min). Viene inoltre si cerca di semplificare la procedura dei processi. Questa sua riforma voleva accentrare nelle mani del re la giustizia. Queste riforme vennero poi cancellate da Luigi 16 (che venne costretto). Il ministro venne esiliato.?. abate Grabriel Francis ? (1h 7 min). classe parassitaria, veniva attaccata per il fatto di non impegnarsi nel benessere dello stato e veniva invitata a partecipare attivamente nell'economia e a impegnarsi delle attività imprenditoriali. La critica in Francia portò ad assumere atteggiamenti più tolleranti nei confronti dei protestanti che ufficialmente venivano esclusi ma di fatto venivano sempre più tollerati. Un esperimento per migliorare le situazioni del paese fu quello attuato dal 74 a 76 dal ministro delle finanze. C'è una liberalizzazione del commercio dei grani e del commercio in generale. La fisiocrazia è una dottrina economica nata in Francia e sosteneva che la vera ricchezza derivasse dall'agricoltura e che per progredire c'era bisogno di un mercato libero. | prodotti dovevano essere commerciati senza vincoli. Smith (1 h 13). L'agricoltura è davvero ciò che cera la ricchezza. Si rivela un completo fallimento. Il libero commercio dei grani come fondamento del liberi commerci. Scatenò opposizione perché il prezzo dei grani continuava a salire anche a causa d attivi raccolti. L'opposizione scaturì anche dagli stessi contadini. nel 75 ci fu una sollevazione che venne chiamata guerra delle farine. Ci fu l'imposizione di nuove tasse che colpirono tutti. Un esempio è la tassa del ventesimo, inizialmente pensata come tassa per sostenere gli eserciti. venne mantenuta anche dopo la cessazione dei conflitti. Questa tassa scatenò violente opposizioni da vari strati della popolazione. Si cercò di porre rimedio a gravi situazioni senza avere dei grandi risultati positivi immediati. Sono situazioni che esploderanno poi nella vera e propria rivoluzione. In Prussia, Federico Il (1 h 20) venne chiamati il re filosofo, fu amico di Voltaire. Lesse le opere di diversi illuministi. Elaborò una serie di riforme mettendo in atto alcune idee degli illuministi. Abolì la pratica della tortura. Aumentò il potere dei magistrati. Allentò la censura di Stato. Fu il primo paese a imporre un'istruzione elementare obbligatoria e garantì la tolleranza religiosa. Con le conquiste militari aumentò (quasi triplicò) il numero di abitanti. Conquistando la ?, la Prussia orientale e con la prima spartizione della Polonia riuscì ad incrementare lo stato prussiano (1h 26 min). Queste riforme furono sempre sottoposte ad un obiettivo primario, cioè il continuo insistere, riversare risorse sull'esercito e sugli apparati militari. L'obiettivo era avere un esercito sempre più preparato e all'avanguardia. Federico non intervenne mai con riforme sul peso che nobiltà continuava ad avere sullo Stato prussiano. la burocrazia è monopolio della nobiltà. Questa è una contraddizione perché è uno degli esempi di dispotismo illuminato. Un altro esempio di dispotismo illuminato è quello di Maria Teresa d'Austria che cerco prima lei poi il figlio Giuseppe Il tese a realizzare un apparato amministrativo e finanziario sempre più uniforme per tutte le terre sottoposte alla corona asburgica. Si cercò di compattare i territori e di imporre sempre di più l'autorità zona che si è creata per un'espansione verso il Mississippi. 1778 il nuovo Stato si da una Costituzione. 188(7) convenzione : si trovano e elaborano il testo della costituzione. Rivoluzione francese Leggere il capitolo 36 (oltre al capitolo sulla rivoluzione francese). La Rivoluzione francese genera attrazione. Bisogna guardare alla rivoluzione Francese come un elemento di una crisi generale globale, riguarda Europa, America e lo spazio euro atlantico. Fa parte di un collasso del sistema della storia moderna. Ha portato alla creazione di un nuovo sistema post-napoleonico La rivoluzione che noi conosciamo ci è arrivata attraverso una rielaborazione storeografica che ci è giunta. Le interpretazioni della rivoluzione francese sono numerosissime. Due sono le più influenti: la prima è quella Soboul alla luce della teoria Marxista (comunista o socialista) che ha potentemente modificato il modo di guardare alla Rivoluzione Francese. La Rivoluzione, vista dalla visione socialista, è stata importante perché è stata la rivoluzione della borghesia che ha attaccato le vecchie istituzioni feudali e ha dato inizio alla civiltà europea . La Rivoluzione francese ha portato la demolizione della monarchia, feudalità , libertà di stato, libertà economica e ha preparato l'altra grande rivoluzione: la rivoluzione russa che ha ispirato la rivoluzione russa che intendeva superarla (non intendeva instaurare un governo della borghesia), ma facendo trionfare la libertà universale. Nel bicentenario della rivoluzione francese 1989 è crollata definitivamente l’idea della rivoluzione russa, con la caduta del muro di Berlino. L'interpretazione marxista è stata una rivoluzione presente anche nei manuali. Aveva già iniziato ad essere smentita e superata nel corso degli anni 70/80. C'è un'altra interpretazione contraria all'interpretazione marxista che ha smontato questo mito della rivoluzione di classe: indica il collasso della monarchia attraverso la propaganda di diritti civili. la tesi di Furet era contrario alle celebrazioni della rivoluzione francese. Sosteneva che già nelle prime fasi della rivoluzione francese erano già insiti i germi della deriva dei principi della rivoluzione, egli ha smontato il mito della rivoluzione di classe borghese e ha proposto una lettura che indica il collasso della monarchia attraverso una propaganda di richiesta di diritti civili e politici che ha perso il controllo della situazione e si è rovesciata in una forma di totalitarismo rivoluzionario basato sul terrore. Sono due teorie perfettamente incompatibili che si sono fronteggiate negli anni 70/80 del '900. Ci sono anche interpretazioni meno rigide ovviamente. Ricordiamo Lefevre, La grande paura del 1789, scritto in vista dei 150 della riv. francese,(1939 anno dello scoppio della Il guerra mondiale) che divenne un classico,. E' un ottimo esempio di ricerca storica su un avvenimento in cui si salva l'interpretazione marxista e si studia il comportamento della folla parigina a contatto delle campagne con il diffondersi della voce falsa che i nobili francesi aiutati dagli eserciti stranieri distruggessero i raccolti per affamare la popolazione. Lo studio della psicologia della popolazione, sono una componente importate x comprendere il radicalizzarsi di comportamenti delle persone. La rivoluzione francese è stata collegata all'altra grande rivoluzione che è la rivoluzione industriale, avvenuta negli stessi anni. Si tratta di due rivoluzioni completamente diverse: una è una rivoluzione tecnica e tecnologica, una è una rivoluzione politica. La rivoluzione francese da subito definisce se stessa come rivoluzionaria, mentre la rivoluzione industriale è stata definita molto in seguito (i contemporanei erano consapevoli della portata di ciò che stava accedendo fino a un certo punto). Il concetto fondamentale è quello della crisi europea dell'antico regime. Per crisi si intende (crisis = giudizio), il momento in cui una situazione di incertezza permette di dare un giudizio sulla sua evoluzione successiva. In questo caso per crisi dell’Anrico regime intendiamo il fenomeno di smontamento di un sistema. E' una dimensione europea che iniziò con la fine della guerra dei 7 anni e i tentativi di riforme avvenute in tutte le nazioni d'Europa in quel periodo che generano difficoltà in tutta Europa. Inizia ai margini dell'Europa, coinvolge la Polonia, l'Inghilterra, riguarda Ginevra e nel corso degli anni '80 tocca confini della Francia (come il Belgio), tocca l’Austria , provincie olandesi Paesi Bassi e poi infine tocca la Francia, questo perché i governi cercano di estrarre risorse dalle popolazioni, suscitando rivolte di tipo fiscali. Cosa significa antico regime? E' una parola rivoluzionaria inventata 1789 per indicare un sistema feudale abolito nella notte del 4 di agosto del 1789. La mattina del 5 si ritiene superato l'antico regime durato 1 secolo e mezzo. Si indica una prospettiva rivoluzionaria sul passato: il superamento del sistema precedente. La monarchia assoluta precedente si basava sulla preminenza del sovrano, senza ricorso agli organi di rappresentanza di qualunque tipo. Dal 1614 non sono più stati chiamati gli organi di rappresentanza che sono gli stati generali. Perché erano spariti gli stati generali? Perché a partire dalla umiliante sconfitta della guerra dei 7 anni e dalla apparente vittoria sull'Inghilterra la Francia si è trovata con un gigantesco problema fiscale. C'era un trattamento previlegiato per i primi due stati e un carico fiscali nei confronti del terzo stato che crea dissapori e risentimenti borghesi nei confronti della monarchia assoluta. La Chiesa contrattava con la monarchia un contributo volontario, pagava le tasse in forma leggera. Ugualmente la nobiltà era assoggetta ad alcuni carichi fiscali, molto leggeri. Dal 1773 all'83 appare chiaro che per mantenere in piedi la monarchia è necessario ricorrere a delle riforme fiscali. Le riforme fiscali si basavano sul riconoscimento della parità : si richiede una maggiore partecipazione a chi prima non aveva dato un grande contributo: clero, chiesa e nobiltà. Necker era un Ginevrino protestante a cui ci so affida per mettere a posto le finanze. Compie un atto rivoluzionario, pubblica il bilancio dello Stato (lo falsifica anche per rendere meno grave la situazione). Mette agli occhi di tutti la gravità della situazione, cerca senza successo , di convogliare un consenso x la riforma. E' necessaria una riforma fiscale: questo è evidente. Vengono convocate le assemblee degli organi privilegiati. | grandi esponenti della monarchia e clero vengono messi di fronte alla necessità che tutti partecipino in modo nuovo alla soluzione dei problemi. Questi due tentativi (77-78) falliscono.. i nobili si appigliano ai diritti storici, che li mettevano al riparo dall'attuazione del principi di uguaglianza di applicazione della legge. Nell'estate del 88 non trovano altra soluzione che convocare gli stati generali Un atto rivoluzionario, perché la monarchia dichiara di non avere + denaro. La convocazione degli stati generali avviene dopo 174 anni dall'ultima convocazione. Le regole degli stati generali rispecchiavano i rapporti di forza e avevano un'organizzazione per cui il 1-2 e 3 stato mandavano i loro rappresentanti. Il principio era la scelta (CASTATO)per stato e non per testa. La chiesa gallicana e lo stato votano un certo provvedimento e il 3 stato si trova in minoranza. Si chiede alla monarchia nel 88 di passare dal voto per stato al voto per testa. La monarchia nell’estate dell'89 è in confusione. Ci sono provvedimenti contradditori, pressioni, proteste... La monarchia non si esprime sul voto per stato o per testa (o si sarebbe scavata la fossa da sola) ma accetta il cosiddetto raddoppio del terzo, vengono convocati il doppio dei rappresentanti del terzo stato, circa 1200 (25% ecclesiastici, 25% nobiltà, 50% terzo stato). Nell'estate dell'88 x creare le condizioni di selezione dei rappresentanti di fatto si abolisce la censura per permettere a tutti di discutere delle questioni generali (non ha senso non poterne palare, perché se non se ne può parlare non si hanno le informazioni). Viene sospeso il controllo sull'opinione pubblica ed esplode la discussione pubblica, tutto quello che era stato proibito dire sino ad allora viene a galla. Si realizza il processo di selezione dei deputati. Tutta la popolazione è coinvolta in questa selezione dei deputati. A partire dai piccoli centri Via via per gradini si selezionano i rappresentanti. Chi supera l'ultima barriera elettorale andrà a rappresentare a Versailles la voce della nazione. Tutte le micro assemblee elettorali hanno i quaderni delle lamentele che diventano un sondaggio su cosa si deve cambiare, su cosa si vuole fare e su chi debba fare cosa. Questo meccanismo crea delle personalità nuove perché si si diventa consapevoli di realtà, principi, ideali,.. Già dall'88-89 c'è un processo di politicizzazione. A gennaio dell'89 salta fuori un libro che è "Sièyés: Che cos'è il terzo stato?" in cui ci si chiede che cosa è il terzo stato. Risposta: "Tutto" Quanto conta il terzo stato? Nulla. Questo innesca domande sulla funzione degli stati generali e si vede come cambino gli stati generali diventando un'assemblea nazionale moderna, il cui compito non è + salvare le finanze dello stato, ma creare uno stato nuovo, basato su principi nuovi. Arrivano a Versailles i deputati nell'89, sede del governo, che non è Parigi. IMmediatamente ci si rende conto che i codici sono ancora quelle medioevali, si cerca anche con l'abbigliamento di mantenere differenziati i tre stati, umiliando i rappresentanti del popolo, si comincia con l’idea di una grande restaurazione dello stato immediatamente si manifestano le rotture. Ci si pone la domanda se l'assemblea sia la rappresentanza di tre stati o di una nazione globale. Forzando la mano della monarchia, alcuni rappresentanti del terzo stato dichiarano che non si tratta più di una trasformazione da stati generali ad assemblea nazionale, e quando viene convocata le prossima seduta nella sala ufficiale , si trova la porta sprangata. Si cerca un altro luogo e si proclama la violazione delle regole e si effettua il giuramento di non sciogliersi, fini a che non sia nata una costituzione (56 min). Quadro visto su slide. Questa che è diventata l'assemblea nazionale che si espone a diversi problemi. Il primo è il rapporto con la popolazione. Questi avvenimenti traumatici hanno scatenato sentimenti contrastanti. Si mettono in piedi dei bollettini a stampa e iniziano a raccontare gli eventi previsioni e le idee. Queste reti di comunicazioni ha conseguenze diverse a seconda dei luoghi. A Parigi rapidamente si diffondono le voci sulla possibilità della repressione, si muovono alcuni reparti degli eserciti che avrebbero potuto fare un colpo di stato, ma c'era il timore che il popolo di Parigi fosse oggetto di un attacco. Questo terrore genera l'assalto alla Bastiglia. Si attaccano queste prigioni e si uccidono comandanti e generali. Trovano solo pochi prigionieri: ma già al momento del verificarsi ha una grande portata, è un momento di enorme importanza simbolica. Parigi si mobilita a difesa della rivoluzione e con il sostegno dei deputati del terzo stato. | contadini sperano dalla rivoluzione di essere liberi nell'attività economica da tutti vincoli agrari di sudditanza (obbligo di macinare la farina nel mulino del signore). | contadini spesso assaltano i castelli alla ricerca dei documenti che attestano l’attività di remissione. | nobili, o meglio alcuni nobili capiscono che si sta abbandonando un sistema di vita, politico, produttivo e vogliono bloccarlo. Molti nobili, ad es. il fratello de re, fuggono dalla Francia e danno vita ad un fenomeno di emigrazione, che durerà fino all’età di Napoleone. Quali sono le trasformazioni che si stanno verificando? E' il compito dell'assemblea nazionale, che si organizza in commissioni: nessuno sa come si gestisce un Parlamento, non c'è una tradizione. Vengono aboliti i diritti feudali, anche i rappresentanti del clero e della nobiltà (che sono quelli che hanno più da perdere) sono sommersi da quest'onda di fraternità. La notte tra il 26 e il 27 di agosto, la commissione deputata alla dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino delibera il testo (1h 11 min). Si dichiara che ciascun uomo come essere astratto è uguale davanti alla legge e ha dei diritti inalienabili per natura. Rimane irrisolto il problema di sanare le casse dello stato, struttura sociale che si è sviluppata in Inghilterra è avvenuta perché c'era manodopera disponibile. Ma questo c'è stato anche in altri luoghi e avrebbe benissimo svilupparsi anche in altri luoghi. Innanzitutto la rivoluzione industriale è nata nel settore tessile perché sono nate condizioni per intensificare la produzione tessile in modo particolare la produzione del cotone e creare delle innovazioni che interagendo l'una con l’altra hanno reso possibile (nei primi anni dell‘800), una trasformazione abbastanza incisiva della produzione tessile. Grazie alla disponibilità della materia prima che è legata ai commerci imperiali (perché il cotone non nasce in Inghilterra, non è una pianta locale). La rete dei traffici in Inghilterra è favorita dai possessi coloniali del paese. Il grande concorrete del cotone è la lana. Le innovazioni si sono applicate più facilmente con il cotone che non con la lana. | tessuti prodotti con il cotone tolgono dal commercio la lana progressivamente. Si inventò la Spinning Jenny per elaborare il cotone. Come si lavorava il cotone prima? A mano ma la mano non è estendibile all'infinito come la spinning Jenny che è un telaio meccanico che rende più rapido e alla lunga economico il processo di lavorazione. C'è il problema della distanza tra la conoscenza accademica astratta e la sua disseminazione. Le gradi monarchie (tedesche, francesi,..) investono sul sistema scientifico (si creano accademie di scienziati ma non si ottengono molti risultati) ma solo in Inghilterra c'è una diffusione del nuovo sistema scientifico capillare. Questo accade per una ragione politico-religiosa. Le università in Inghilterra sono due: Oxford e Cambridge e chi può andare in queste università? Soltanto i membri riconosciuti dalla chiesa anglicana. Chi non è anglicano o non ha il certificato, può iscriversi ma non può prendere il titolo. Che cosa succede quindi? Succede che le confessioni minoritarie si fanno la loro rete di scuole pratiche, orientate all'attività commerciale, artigianale ecc., e nella seconda metà del ‘700 si diffondono in Inghilterra iniziative di aggiornamento professionale. Ciarlatani, imprenditori, finti imprenditori, girano per le città e presentano forme di scienza popolare. Il secondo aspetto è la particolar legislazione dell'innovazione tecnologica: il sistema di protezione delle invenzioni (il brevetto) è qualcosa di molto delicato. Da una parte ci deve essere un incentivo all’inventore, all'innovatore a depositare il brevetto ma d'altro canto se la protezione è troppo rigida si scoraggia innovazione. L'Inghilterra trova un equilibrio tra la protezione dell'invenzione e la dinamica dell’innovazione. Fondamentale è la contraffazione e lo spionaggio industriale. Alcuni violano il brevetto e chi ha inventato l'innovazione muore in miseria. Per cui le piccole innovazioni, le piccole idee sono più importanti delle scoperte vistose (i mutamenti scientifici) ma poi devono essere calate nel problem solving. L'industria tessile nella seconda metà del Settecento applica la meccanizzazione. Questa innovazione viene dall'industria estrattiva e metallurgica. Da sempre l'Inghilterra è a carbone. Nella seconda metà del 700 si applicano innovazioni tecnologiche all'industria estrattiva perché si trova il modo di estrarre dalle miniere l'umidità attraverso delle pompe che trasformano l'acqua in vapore e contemporaneamente si ricava energia. Il costo del carbone si abbassa drasticamente. C'è una conseguenza sull'industria tessile perché in questo modo si trova la modalità per mandare avanti queste macchine che mandano avanti la tessitura ma d'altra parte abbattono i costi e le modalità di estrazione del carbone. Bisogna ricordare il principio dell'interdipendenza delle innovazioni. Torniamo alla domanda di prima. Perché In Inghilterra? Innanzitutto per la presenza del carbone e per l'esistenza di un mercato unico (mentre la Francia continua ad applicare dazi all’interno del suo regno, l'Inghilterra ha un unico mercato interno). In Inghilterra si era creato un unico mercato che abbatte i costi di produzione (perché non c'erano dazi). Viene inoltre creata una banca nazionale (per controllare il mercato dei capitali intenri) e i tassi di interesse sono più bassi in Inghilterra (c'è quindi denaro da investire). Inoltre c'era la disponibilità di manonera. La manodopera in Inghilterra era abbondante per la modernizzazione delle campagne. C'era rapporto tra la rivoluzione agricola e la rivoluzione industriale. La produzione agricola si modernizza in molti modi, in Inghilterra soprattutto attraverso l'abolizione delle terre comuni e la creazione delle enclosures. Le terre comuni erano messe a disposizione del villaggio a turno. Si coltivava e si pascolava. Nel corso del ‘700 vengono recintati e sfruttati in modo manageriale. La conseguenza di tutto ciò è che i contadini rimanevano senza terre da coltivare. Venivano espulsi dalla propria terra. Molti emigrano in America e molti si trasferiscono in città (inurbanizzazione). Il favore con cui il Parlamento vede il fenomeno dell’industrializzazione, è la decisione di non regolare i fenomeni sociali e quindi decide di non proteggere i lavoratori. | lavoratori non hanno diritti e vivono in condizioni disumane. Ulteriori elementi che favoriscono il decollo della rivoluzione era rappresentato dal contrasto con la Francia. (1792-1815) L'Inghilterra protegge il suo mercato interno e crea delle condizioni nei confronti sia delle campagne sia nei confronti delle rivoluzioni industriali. Attraverso l'aumento della produzione si crea anche un allargamento del mercato. Sull’immediato periodo le condizioni di vita in termini di consumo calorico, peggiorarono. Le condizioni di vita della popolazione peggiorarono, le aspettative di vita calarono e anche il consumo. E' un dato di fatto però che con la prima metà dell’800 le condizioni migliorano (ricorda data della grande esposizione universale a Londra sotto la regina Vittoria). L'Inghilterra era diventato il governo più ricco del mondo ma anche la grande potenza manifatturiera. Le conseguenze immediate della rivoluzione industriale furono le trasformazioni dell'equilibrio interno dell'Inghilterra: si crea una classe sociale nuova ovvero la working class (classe operaia). Impiega tempo a consolidarsi dal punto di vista numerica ma è già evidente. E’ tutta la parte della società che non esisteva le cui sorti esistenziali ed economiche dipendono dai settori più vicini a loro. Dal punto di vista geografico sono contadini inglobati che hanno abbandonato il loro lavoro, la loro vita quotidiana (ritmo di lavoro e ozio in base alla stagione) per una disciplina di fabbrica. Sono gruppi mobili di cui le sorti lavorative non dipendono dal loro luogo di origine ma sono alla ricerca di opportunità di lavoro. Ciò ha come conseguenza la creazione di città nuove. Le statistiche sulla crescita delle città inglesi è straordinaria. Londra era la prima e resta la prima ma la crescita di popolazione nelle città è straordinaria. Manchester e Liverpool sono nate dal nulla, sono città della rivoluzione industriale-.<. La popolazione viene da Irlanda, Scozia, Inghilterra. Le città sono state create dal nulla e sono diventate metropoli. Anche i ritmi di vita sono stati modificati. | rapporti demografici sono cambiati. Sono nati dei sistemi dei controlli delle nascite, mandando in alto le età dei matrimoni. L'età matrimoniale si abbassa. Si inventa il lavoro disciplinare: gli orari da rispettare. Cambia l'approccio del marcato che è un mercato libero. Vengono messi sul mercato costi decrescenti. Ciò genera crisi di sovrapproduzione. Ciò comporta licenziamenti. Nei rimi dell'800 di verificano scioperi che sono proibiti per legge e si verifica anche il fenomeno contrario ovvero la distruzione delle macchine. La storia della rivoluzione industriale è la storia di una frattura. La creazione del nuovo impero britannico ha a che fare anche con l'approvvigionamento.
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