Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Appunti di storia moderna sulla riforma, Appunti di Storia Moderna

Appunti schematici di storia sulla riforma

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 01/03/2021

angelica-carraro-1
angelica-carraro-1 🇮🇹

4.7

(3)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti di storia moderna sulla riforma e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! LA RIFORMA (1517-1559) Principali date significative:  31.10.1517: Lutero "espone" le 95 tesi;  10.12.1520: Lutero brucia la bolla papale di scomunica;  1521: Dieta di Worms;  1524-1526: Guerra dei Contadini;  1530-34: Scisma inglese;  1530: Dieta di Augusta;  1535: Sacco di Münster;  1541: Dieta di Ratisbona;  [1545 Inizio del Concilio di Trento];  1546-47: Guerra della Lega di Smalcalda;  1555: Pace di Augusta. La Riforma complesso movimento, religioso politico culturale, che produsse, lungo il sec. XVI, la frattura della cristianità cattolica medievale in diverse comunità. (La cristianità aveva già subito nel 1054 lo Scisma d’Oriente o Grande scisma, la separazione cioè delle chiese ortodosse - patriarcati di Costantinopoli, Alessandria d’Egitto, Antiochia e Gerusalemme - da quella cattolica). Precursori della Riforma movimenti e figure che chiedevano un ritorno alla chiesa delle origini e alla sua povertà: - Catari (Francia meridionale, XII-XIII secc.); - Lollardi (Inghilterra, XIV sec.); - Hussiti (Boemia, XV sec.); - Savonaroliani (Firenze, fine XV sec.). Immediato precursore della Riforma fu Erasmo da Rotterdam (1466-1536), celebre umanista. Come riconoscerà lo stesso Lutero, è Erasmo a definire i presupposti teorici della Riforma, sostenendo la necessità di un rinnovamento radicale della coscienza cristiana attraverso il ritorno alle fonti del cristianesimo. Tutti devono poter leggere e intendere a modo loro la Bibbia. Erasmo pubblica nel 1516 la prima edizione critica a stampa del Nuovo Testamento, basata sull’originale greco e non sulla vulgata latina di S. Girolamo (347-420), mettendo in luce gli errori di quest’ultima. Nell’Elogio della follia (pubblicato nel 1511) Erasmo aveva espresso una forte condanna della corruzione del clero e del papato, e di una religiosità ridotta a vuoti formalismi rituali, altrettanto decisa quanto quella che pronuncerà poi Lutero: <<Il folle è chi crede che certi segni esteriori di devozione siano sufficienti a conquistare il Paradiso, o che basti gettare una monetina in un piatto per purificarsi di tutti i peccati.>> La Riforma si lega anche al tema "nazionale". Jan Hus (circa 1375-1415) aveva propugnato una riforma legata all’affermazione della "nazione" ceca (in contrapposizione ai tedeschi che avevano seguito gli imperatori della Casa di Lussemburgo quando la sede imperiale era stata trasferita a Praga). La Riforma di Lutero pone l’accento sulla "nazione tedesca". La "riforma" inglese di Enrico VIII sarà forse la più nazionale tra le riforme europee. 1 La Riforma luterana trae la sua origine immediata dalla questione delle indulgenze, che trova in Germania il suo epicentro. La situazione in Germania Mentre in altri Paesi parte dei benefici ecclesiastici (terre, decime, proprietà) erano stati distribuiti, nell’ultima parte del Medioevo, tra religiosi e prelati locali, abati, canonici e vescovi degli Stati tedeschi - i cui principi, relativamente deboli e divisi, non avevano un sufficiente potere di contrattazione con Roma erano spesso stranieri, soprattutto italiani. Decime e rendite ecclesiastiche prendevano continuamente la via dell’Italia, dove il papato aveva un sempre maggior bisogno di denaro per la sua politica di prestigio e per il rafforzamento dello Stato della Chiesa, suscitando una forte ostilità in Germania (l’opposizione tra Germania e Italia sarà continua nel pensiero di Lutero). Per raccogliere denaro, la Chiesa concedeva numerose «dispense» (forme di condono) a chi contravveniva alle norme del diritto canonico, come quella relativa al divieto di accumulare cariche ecclesiastiche. Per agevolare questi pagamenti, spesso la Chiesa concedeva la possibilità di vendere indulgenze: il commercio delle indulgenze che ne derivava suscitava una particolare riprovazione, soprattutto in Germania. (slide 13) Le indulgenze: La confessione prevedeva (e prevede) che, dopo l’assoluzione, al peccatore pentito fossero assegnate delle pene temporali, cioè da scontarsi sulla terra. Durante il Medioevo, le pene erano state piuttosto severe: pellegrinaggi, digiuni, autopunizioni. Nel XIII secolo venne precisata la dottrina del Purgatorio, luogo intermedio tra Inferno e Paradiso, nel quale le anime espiano le pene temporali che non hanno potuto, per varie ragioni, espiare sulla Terra. Poco per volta, entrò in uso la possibilità, grazie a un’elemosina, di ridurre il periodo di permanenza delle anime in Purgatorio non solo per sé, ma anche per i propri parenti defunti. Era possibile, in pratica, “comperare” un’indulgenza e agevolare la via verso il Paradiso, un costume che gettò sempre più discredito sulla Chiesa e i suoi dogmi. "Casus belli" per la Riforma è la vendita di indulgenze organizzata nel 1517 dal giovane e ambizioso Alberto di Brandeburgo all’interno di una complessa manovra finanziaria per ottenere l’arcivescovato di Magonza (Alberto era già arcivescovo di Magdeburgo). Il papa Leone X (papato 1513-21) approva la vendita perché una parte del denaro pagato da Alberto per la dispensa confluisce a Roma per la “fabbrica” (ricostruzione) di San Pietro. La predicazione delle indulgenze è affidata a un frate domenicano, Johann Tetzel. Contro di essa si leva la protesta di un giovane monaco agostiniano, Martin Lutero. Lutero era nato nel 1483 a Eisleben (oggi Lutherstadt Eisleben), in Turingia. Lutero, dal 1512, era insegnante di teologia nell’Università di Wittenberg, fondata nel 1502 dal principe elettore di Sassonia Federico il Savio (regno 1486-1525). Le 95 Tesi: Lutero rende pubblica la sua protesta con le 95 tesi, che in una delle prime versioni a stampa prenderanno il titolo di Disputatio pro declaratione virtutis indulgentiarum, (Discussione sulla dichiarazione del valore delle indulgenze). 2 Così facendo, il teologo tedesco chiude ogni possibilità di avvicinamento anche con l’ala del cattolicesimo più critica verso il potere temporale e la corruzione di Roma e più aperta alle istanze della Riforma. Riforma del Magistero e Riforma radicale: Le idee di Lutero vennero prese da alcuni come pretesto per una riforma non solo religiosa, ma anche sociale. Lutero non aveva alcuna intenzione di spingere le cose in questa senso, ma altri predicatori, quali Thomas Müntzer (1489-1525), assunsero posizioni molti più radicali. Non si doveva riformare solo la Chiesa, ma la società nel suo complesso. Due tipologie di Riforma «Riforma del Magistero» (Lutero) Nuove chiese (luterana, successivamente zwingliana, anglicana e calvinista) dotate di un’organizzazione autonoma. «Riforma radicale» (Müntze) Nuove sette (Anabatisti, Unitariani [Sociniani, Arminiani], Mennoniti etc. [lo storico Lawrence Stone ne ha contate 25]) con convinzioni e aspirazioni di rivoluzione sociale. La riforma radicale trova un primo esito nelle cosiddette guerra dei contadini del 1524-26. Bersaglio delle rivolte contadine sono soprattutto i principi-vescovi (Magonza, Treviri, Colonia, etc.; tra di loro anche quello di Bressanone e Trento). In quanto principi, essi rappresentavano quel potere feudale che stava inasprendo sempre più le condizioni dei contadini; in quanto vescovi, erano detentori di benefici e rendite che Lutero aveva proclamato illegittimi. Lutero prende però una posizione durissima contro i contadini in rivolta, invitando gli eserciti dei principi a «colpire, scannare, massacrare» le bande dei contadini. Questi ultimi sono sconfitti nella battaglia di Frankenhausen, in Turingia (15 maggio 1525). Zwinglismo e Anabattismo: La riforma radicale si collega anche allo sviluppo dello Zwinglismo (il quale rimane invece all’interno della riforma del magistero). In Svizzera, soprattutto a Zurigo, si era diffusa una variante del Luteranesimo, lo Zwinglismo, da Huldereich Zwingli (1484-1531), cappellano e predicatore di quella città. Zwingli differiva da Lutero soprattutto per la dottrina della transustanziazione. Se per la Chiesa di Roma nell’eucarestia avveniva una reale trasformazione del pane e del vino in Cristo, secondo Lutero vi era solo una compresenza, mentre per Zwingli si trattava di una semplice, per quanto «gioiosa», commemorazione. La corrente più rigorosa degli zwingliani prese il nome di anabattisti, i quali divennero il gruppo più significativo di riformatori radicali. 5 Gli anabattisti (ribatizzatori) ponevano l’accanto sul vero battesimo, diverso da quello ricevuto da bambini in quanto atto consapevole di fede. Una parte del movimento anabattista adottò contenuti radicali di eguaglianza sociale. Nel 1533 il gruppo più combattivo si raccolse a Münster, in Vestfalia, dove cercò di instaurare un “comunismo degli apostoli”. L’esperimento finì in una specie di dittatura teocratica. Nel 1535 gli eserciti dei principi luterani e cattolici si unirono (interrompendo il conflitto che li contrapponeva) e riconquistarono la città, sterminando tutti coloro che erano rimasti al suo interno. L’anabattismo non sarebbe tuttavia scomparso. Comunità anabattiste rinacquero nell’Europa centro-orientale, soprattutto in Moravia e in Polonia, da dove molti sarebbero in seguito partiti per colonizzare l’America settentrionale. Ancora oggi ci sono negli Stati Uniti gruppi religiosi, come i Mennoniti e gli Amish, che discendono direttamente dall’anabattismo. L’espansione del Luteranesimo: Nel frattempo, il Luteranesimo si espandeva anche fuori dalla Germania. Nel 1526 la Svezia, nel 1536 la Danimarca e nel 1537 la Norvegia (allora parte del Regno di Danimarca) adottarono il Luteranesimo. Nel 1529, alla Dieta di Spira, sei principi e quattordici città si rifiutarono di applicare i decreti imperiali contro la dottrina di Lutero e “protestarono” la loro autonomia in materia di religione. Con il termine “protestanti”, da allora in poi, si indicarono tutte le Chiese cristiane d’Occidente che non si riconoscevano nella Chiesa di Roma. Nella dieta di Augusta (1530) si cercò di arrivare a un accordo tra cattolici e protestanti (Melantone), ma senza successo. La dieta impose ai principi tedeschi di ripristinare la religione cattolica nei propri stati. In risposta, i principi protestanti formarono la Lega di Smalcalda (1531). Un elemento decisivo nell’affermazione del protestantesimo fu la frammentazione politica dell’area tedesca, che era un insieme di stati diversi sui quali l’imperatore aveva un potere limitato. Alla frammentazione politica si aggiungeva il fatto che l’imperatore Carlo V - pur essendo un uomo dalla profonda religiosità cattolica e dal forte senso della missione a cui si riteneva destinato, motivi per i quali cercò di arginare a più riprese il movimento protestante - solo a metà degli anni 1540’ poté dedicarsi pienamente al problema tedesco, a causa dei numerosi altri impegni politico-militari (guerre d’Italia e conflitti con la Francia, conflitto nel Mediterraneo con l’Impero Ottomano). A quel punto il movimento protestante si era talmente radicato che divenne impossibile estirpare «l’eresia di Lutero» Lo scisma inglese (Anglicanesimo): Sempre nell’alveo della "Riforma del Magistero" si può inserire il caso dello scisma inglese. Qui il punto di avvio non sono questioni religiose, ma questioni dinastiche. 6 Il sovrano, Enrico VIII (regno 1509-47), non ha figli maschi (sopravvissuti) dalla moglie Caterina di Aragona. Invaghitosi di Anna Bolena, cerca di ottenere la dispensa papale per poter annullare il primo matrimonio e risposarsi. Lunghe trattative non portano all’accordo col papa (Clemente VII) e alla fine Enrico VIII ripudia Caterina d’Aragona (1529) per sposare Anna Bolena (1533), venendo di conseguenza scomunicato. In risposta, nel 1534, con la Legge di Supremazia (Supremacy Act), Enrico VIII si proclama capo della Chiesa d’Inghilterra, ruolo che i sovrani inglesi ricoprono anche oggi. Enrico VIII non modifica la dottrina religiosa, ma, sull’esempio luterano, provvede a sopprimere gli ordini religiosi e a incamerarne i beni. Grazie alle successive vendite dei beni ecclesiastici, la corona può affrancarsi a lungo dal controllo del parlamento (che esercitava il controllo finanziario). Il figlio Edoardo VI (regno 1547-53) interviene invece anche sulla dottrina. Nel 1549 viene promulgato il libro delle preghiere comuni (the Book of Common Prayer), un testo di orientamento luterano; nel 1553 sono pubblicati i 42 articoli di fede, che fissano la dottrina anglicana. La redazione del Common Prayer è curata da Thomas Cranmer (1489-1556), dal marzo 1533 Arcivescovo di Canterbury e, dopo la scomunica da parte del papa, primo Arcivescovo anglicano di Canterbur. Preghiera per il matrimonio (l’inglese non è quello moderno): At the daye appointed for Solemnizacion of Matrimonie, the persones to be maried shal come into the bodie of ye churche, with theyr frendes and neighbours. And there the priest shal thus saye: DEERELY beloved frendes, we are gathered together here in the syght of God, and in the face of his congregacion, to joyne together this man and this woman in holy matrimonie, which is an honorable estate instituted of God in paradise, in the time of mannes innocencie, signifying unto us the misticall union that is betwixte Christe and his Churche: … Articolo 10 dei 42 articoli, Del Libero Arbitrio (di chiara ispirazione luterana): "La condizione dell’uomo dopo la caduta di Adamo è tale, che egli non può colla sua propria forza naturale convertirsi alla fede, né colle buone opere prepararsi alla invocazione di Dio: perciò noi non abbiamo alcuna forza di fare buone opere grate ed accettevoli a Dio, senza la grazia di Dio per Gesù Cristo; la quale ci previene, affinché abbiamo una buona volontà, ed opera con noi, quando abbiamo buona volontà". Con Maria Tudor (regno 1553-58), moglie di Filippo II di Spagna, si assiste a un tentativo di ripristinare il cattolicesimo anche con la forza: tra le vittime vi è Thomas Cranmer, condannato al rogo nel 1556. Solo con Elisabetta I (regno 1558-1603) l’anglicanesimo si affermerà definitivamente come la religione ufficiale inglese. Il Calvinismo: Accanto a luteranesimo, zwinglismo e anglicanesimo, una quarta corrente religiosa nell’alveo della Riforma del Magistero è quella calvinista, che trova il suo centro propulsore a Ginevra. Giovanni Calvino (Jean Cauvin, poi Calvin, 1509-64), nasce a Noyon, nell’Oise (Piccardia). 7
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved