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Appunti di storia per il liceo sul Cinquecento, Appunti di Storia

Appunti su Carlo V, la Riforma luterana, Giovanni Calvino, la Chiesa d'Inghilterra e la Controriforma

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 18/04/2019

miriam_de_santis
miriam_de_santis 🇮🇹

4.5

(139)

79 documenti

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Scarica Appunti di storia per il liceo sul Cinquecento e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Carlo V Carlo nacque nel 1500 e fu il primogenito di Filippo il Bello d’Asburgo e di Giovanna di Castiglia detta la Pazza, figlia di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona. Nel 1519 l'imperatore Massimiliano I, suo nonno paterno, morì e Carlo si candidò per la successione al trono imperiale. La decisione finale spettava ai ” Grandi Elettori”,ossia i principi tedeschi. Per assicurarsi la vittoria chiese dei prestiti ai principali banchieri tedeschi e italiani per comprare il voto degli elettori. Il 28 giugno 1519 divenne Carlo V imperatore con il sogno di governare un impero universale, proteggendo la fede cristiana, proprio come aveva fatto Carlo Magno secoli prima di lui, ma si rese conto molto presto che ciò era impossibile, troppi conflitti minavano alla stabilità dell'impero, in particolare: -la lotta con la Francia per il dominio dell'Europa; -la lotta con i principi protestanti che pretendevano l'autonomia dalla Chiesa cattolica; -la lotta contro i Turchi che controllavano il Mediterraneo e i Balcani. Gli scontri tra il Sacro Romano Impero e la Francia furono inevitabile per due motivi: -la Francia voleva difendere la propria autonomia in quanto circondata dai domini di Carlo; -sia la Francia che l'Impero si contendevano la Borgogna e il Ducato di Milano. La Francia subì numerose sconfitte e in una di queste il suo sovrano fu catturato e liberato solo dopo aver stipulato il Trattato di Madrid nel 1526 che dichiarava che il Ducato di Milano era di proprietà dell'Impero e la regione della Borgona era di proprietà dei francesi. Il 6 maggio 1527 Roma fu presa d’assalto e venne saccheggiata dai Lanzichenecchi mandati da Carlo, poichè il papa si era alleato con i francesi nella Lega di Cognac, dando vita così al Sacco di Roma. Nel 1529 tra Carlo e il re di Francia venne firmata la pace di Cambrai che sanciva il dominio asburgico in Italia. Durante il quarantennio di guerre contro la Francia, Carlo V D’Asburgo dovette affrontare anche dei problemi interni di tipo religioso. All’inizio l’imperatore non si dimostrò tanto preoccupato da questo focolaio di rivoluzione, ma, quando il fenomeno iniziò ad assumere proporzioni rilevanti, grazie alla diffusione delle idee di Lutero attraverso la stampa, Carlo V cercò un compromesso per mantenere la stabilità all’interno del suo regno, organizzando una serie di diete imperiali. In realtà però la soluzione tra le due parti non fu trovata. Allora decise di difendere il cattolicesimo e diede l’ordine, durante la dieta di Spira, di dare la caccia a tutti i seguaci delle teorie di Lutero. In risposta a questo ordine, però, molti principi tedeschi protestarono e da qui nacque il termine che indica la religione fondata da Lutero, il protestantesimo. I principi tedeschi protestarono apertamente perché ritenevano che l’imperatore potesse dar loro ordini sulle questioni generali dell’Impero, ma non sugli affari interni del loro Stato. Nel 1555, dopo dieci anni di scontri interni si riuscì a trovare un accordo: la pace di Augusta sanciva che i principi potevano scegliere quale religione adottare, mentre il popolo avrebbe dovuto professare la fede del rispettivo sovrano (Cuius regio eius religio). Carlo V dovette combattere anche contro un altro nemico, i Turchi. Essi erano guidati dal sultano Selim II, detto Solimano il Magnifico. Egli aveva allargato così tanto il suo Impero che arrivò fino a Vienna (1529). Carlo V riuscì però a respingere i Turchi ed essi spostarono le azioni militari sul Mediterraneo. Carlo V inoltre venne a conoscenza del fatto che Francesco I, il suo antico rivale, si era alleato con i Turchi. Carlo chiese un’alleanza con Venezia (che intervenne perché volevano il Mediterraneo libero in modo tale da continuare i loro commerci) e grazie ad un'alleanza tra Spagna, Venezia, Stato pontificio e Toscana, i Turchi furono sconfitti definitivamente a Lepanto nel 1571 e il Mediterraneo fu di nuovo libero. Nel 1556 Carlo, ormai stanco dopo tanti anni di guerra e resosi conto che un dominio esteso come il suo non poteva essere controllato da una persona sola, decise di abdicare e di dividere il suo regno dando al figlio Filippo d’Asburgo di Spagna il controllo dei Paesi Bassi, della Spagna e le sue colonie e i domini italiani, e al fratello Ferdinando d’Asburgo d’Austria il controllo di Austria, Boemia, Ungheria e della Germania. La Riforma Luterana Martin Lutero era un monaco agostiniano che insegnava teologia all’università di Wittenberg. Lutero propose un rinnovamento del cristianesimo basato sul ritorno al modello di Cristo, partendo da una posizione molto critica nei confronti dell’operato dei papi del suo tempo. La riforma di Lutero ebbe successo per diversi motivi:iIn primo luogo nel Cinquecento c’era un diffuso malcontento dei fedeli nei confronti della condotta della Chiesa di Roma. In secondo luogo c’era un grande disagio soprattutto in Germania perché i vari papi continuavano a chiedere soldi ai fedeli per rendere Roma una grande città anche dal punto di vista architettonico, in particolar modo attraverso la realizzazione della Basilica di San Pietro. Venne intensificata la pratica della vendita delle indulgenze. Questa pratica consisteva in un offerta che faceva un parente di un defunto per fare in modo che l’anima del suo caro stesse meno tempo in Purgatorio. In terzo luogo i tedeschi vedevano che tutte le tasse che pagavano alla Chiesa finivano a Roma dove venivano sperperate dal papa in palazzi, gioielli e donne e non rimaneva nulla in Germania. In quarto luogo, siccome la Chiesa non si occupava più da tempo delle questioni religiose, il clero non era più controllato ed erano diffusissimi la simonia (compravendita delle cariche religiose) e il concubinato. Il clero era estremamente corrotto e certamente non in linea con la missione spirituale di insegnamento del messaggio di Cristo. In questo scenario Martin Lutero, disgustato dalla condotta ecclesiale e rimasto sconvolto dopo aver compiuto un viaggio a Roma che credeva erroneamente essere la capitale della cristianità, affisse al portone della cattedrale di Wittenberg 95 tesi contro la Chiesa di Roma in cui esponeva i punti sopracitati. La reazione della Chiesa non si fece attendere: nel 1518 e poi nel 1520, con la bolla papale Exsurge Domine, le Tesi luterane furono condannate e Lutero scomunicato. La protesta luterana da accusa contro il malcostume ecclesiastico, si trasformò rapidamente in un attacco frontale alla dottrina cattolica. Dal punto di vista religioso, la dottrina luterana si contrapponeva a quella cattolica soprattutto quando affermava che la salvezza dell'uomo non avviene grazie alle opere, ma solo attraverso la fede. Lutero, più volte invitato ad abiurare anche dall’imperatore Carlo V, si rifiutò a rinnegare i suoi scritti e partì quindi un ordine di arresto nei suoi confronti, ma il principe tedesco Federico di Sassonia lo nascose. La Riforma luterana si incontrò con un desiderio di riscatto sociale del popolo che provocò un’intensa rivolta che le autorità soffocò nel sangue anche su suggerimento dello stesso Lutero. Ormai la Riforma era vista come un modo per opporsi sia al potere laico che a quello religioso e a partire dal 1525, all'appoggio del principe di Sassonia si aggiunse quello dei principi di Assia, Brandeburgo, del Palatinato e della Prussia. I tentativi per salvare l'unità della Chiesa fallirono, vennero tenute tre diete tra il 1526 e il 1530, che non trovarono soluzioni comuni. Alla fine, nel dicembre del 1530, i principi di fede luterana costituirono la Lega di Smalcalda, dandosi un'organizzazione e una forza difensiva che lasciava del tutto nelle loro mani le sorti del protestantesimo. Giovanni Calvino e il calvinismo Negli anni della Riforma, Lutero non fu l’unico a esporre dottrine diverse da quella Cattolica, come per esempio Giovanni Calvino. Il suo vero nome è Jean Cauvin. Nacque a Noyon nel 1509 e morì a Ginevra nel 1564 di stenti fisici e morali. Fra il 1529 ed il 1533 avvenne in lui una maturazione che lo portò fuori dal cattolicesimo. Nel 1534 Francesco I scatenò la caccia ai rinnovatori e Calvino si rifugiò in Svizzera, a Basilea, Nel 1541 si stabilì a Ginevra, dove, organizzò la sua chiesa. Egli fonda la sua teologia sul riconoscimento della sovranità assoluta di Dio, che regge con la sua Provvidenza la vita del creato e determina il corso degli avvenimenti. In poche parole la sua dottrina era basata sulla predestinazione: Dio ha già deciso il destino di ogni singolo uomo e quindi Lui già sa chi si salverà e chi no, non importa cosa questi facciano in vita. Calvino inoltre ammetteva solo i sacramenti del battesimo e dell’Eucarestia e abolì la gerarchia ecclesiastica dando la sovranità al popolo. Il rigore morale era estremo e la disciplina era durissima. Il calvinismo da Ginevra passò nei Paesi Bassi, penetrò in Francia, in Scozia, in Inghilterra. In Francia i calvinisti furono conosciuti col nome di "ugonotti" ovvero "legati da giuramento", essi costituirono un potente partito politico. In Inghilterra furono denominati "puritani"; e i più radicali di essi costituirono un gruppo rivoluzionario di grande importanza nella storia inglese. Scisma della Chiesa d’Inghilterra dalla Chiesa di Roma
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