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La Rivoluzione Industriale: Origini, Fattori e Consekvenze, Appunti di Storia

Storia della ProduzioneStoria Economica ModernaStoria dell'industrializzazione

La nascita e le cause della rivoluzione industriale nel xviii secolo in gran bretagna, con un focus sui fattori politici, sociali e culturali che ne hanno favorito lo sviluppo. Vengono trattati anche l'agricoltura, l'innovazione tecnologica e le conseguenze sociali e economiche di questa rivoluzione, come lo sfruttamento dei lavoratori e l'affollamento delle città.

Cosa imparerai

  • Come l'agricoltura abbia contribuito alla Rivoluzione Industriale?
  • Quali problematiche sociali sono nate dalla Rivoluzione Industriale?
  • Che fattori hanno favorito la nascita della Rivoluzione Industriale in Gran Bretagna?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 15/04/2022

softzxoi
softzxoi 🇮🇹

3.7

(9)

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Scarica La Rivoluzione Industriale: Origini, Fattori e Consekvenze e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Rivoluzione industriale Il ‘700 è il secolo delle rivoluzioni politiche e sociali (rivoluzione francese e americana) rivoluzioni culturale (illuminismo) rivoluzione economica (industriale) La rivoluzione industriale nasce nel 18° secolo in Gran Bretagna, uno stato più avanzatosu diversi frontirispetto agli altri stati europei.I fattori che hanno favorito la rivoluzione industriale sono: fattori politicistabilità del sistema parlamentare in Gran Bretagna Fattori sociali in granBretagnala classe sociale della borghesia che era molto attiva, intendeva costruire la sua ricchezza su imprese commerciali e non su proprietà terriera. Fattori culturaliin Gran Bretagna vi erano delle confessioni religiose, come il calvinismo, che vedevano nel successo del proprio lavoro il segno della grazia divina, di conseguenza le persone erano portate ad impegnarsi di più nel lavoro Alla base della rivoluzione, dal pov strettamente economico, c’è la rivoluzione agricoltura. Lo sviluppo all’agricoltura era legato al passaggio della rotazione triennale alla rotazione quadriennale, che consente la coltivazione del foraggio e di conseguenza permette di nutrire gli animali. I campi iniziano ad essere recintati (si passa “open fields” alle “enclosures”) e quindi nascono delle vere e proprie aziende in cuisi praticava un’agricoltura più intensiva. Naturalmente c’era stato anche lo sviluppo di alcune macchine agricoleche, conseguentemente, ad avevano portato ad una maggiore produzione. La rivoluzione agricola è anche strettamente legata alla crescita demografica, che ha portato allo sviluppo dell’agricoltura che, a sua volta, ha aumentato la produzione. È un circolo virtuoso. Un altro fattore alla base dell’industrializzazione èl’innovazione tecnologica: vi è l’invenzione di nuovi macchinari, come il filatoio meccanico. Infatti, la rivoluzione industriale parte soprattutto dalla rivoluzione tessile. Inoltre, il settore tessile si sviluppa maggiormente perché la lana, un tessuto molto pregiato e di conseguenza più costoso, viene sostituita dal cotone che è meno costoso e più resistente. Quindi la rivoluzione industriale porta allo sviluppo delle industrie, porta alle ricchezze ma porta con sé anche delle problematiche di natura sociale legate allo sfruttamento dei lavoratori, in particolare allo sfruttamento di donne e bambini in quanto venivano pagati di meno rispetto agli uomini. Tra queste problematiche vi è anche l’affollamento delle città, che non sono pronte ad accogliere una quantità così elevata di persone che arrivavano dalle campagne, per cui la gente si ritrovava costretta a vivere nei bassifondi in pessime condizioni igienico-sanitarie e anche senza alcuna garanzia e sicurezza del lavoro. Infatti siccome tantissime persone si recavano dai padroni delle industrie, in cerca di lavoro, queste venivano assunte alla giornata per l’elevata concorrenza. Questa situazione comincia a creare un malcontento sociale e nasce la necessità per i lavoratori di lottare per i propri diritti. Da queste lotte sociali nasceranno i sindacati e il sistema della tutela dei lavoratori. La rivoluzione industriale dall’Inghilterra si propagherà anche in altri paesi europei ma saranno dei passaggi molto lenti perché non tutti i paesi avevano le condizioni che in Gran Bretagna hanno favorito la rivoluzione industriale.
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