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Appunti diritto della pubblica amministrazione, Appunti di Diritto Amministrativo

Appunti precisi e ben formattati. Argomenti: cos'è la PA, ente pubblico, L.241/90, articoli costituzione inerenti, pubblico impiego e rapporto di lavoro, procedimento amministrativo

Tipologia: Appunti

2014/2015

In vendita dal 23/07/2015

hippy91
hippy91 🇮🇹

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Scarica Appunti diritto della pubblica amministrazione e più Appunti in PDF di Diritto Amministrativo solo su Docsity! 1 DIRITTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Pubblica amministrazione: in diritto indica, in senso oggettivo, una funzione pubblica (funzione amministrativa), consistente nell'attività volta alla cura degli interessi della collettività (interessi pubblici), predeterminati in sede di indirizzo politico e in senso soggettivo è l'insieme dei soggetti che esercitano tale funzione. È usato il termine amministrazione pubblica per indicare un ente pubblico che esercita una funzione di amministrazione pubblica. Ente pubblico: è una persona giuridica (comune provincia….) creata secondo norme di diritto pubblico, attraverso la quale la PA svolge la sua funzione amministrativa. Gli enti pubblici si contrappongono, quindi, alle persone giuridiche create secondo norme di diritto privato, le quali, se sono per lo più destinate a perseguire interessi di carattere privato, possono tuttavia svolgere anch'esse funzioni amministrative. Gli enti pubblici devono svolgere una funzione di pubblico interesse Enti pubblici: - Alcuni sono ad appartenenza necessaria: sottoposizione all’autorità pubblica, non si può non farne parte (es. non si può non essere cittadino). Organizzazione dettagliata. NB: nessuna organizzazione privata è ad appartenenza necessaria - Spendono soldi pubblici dei tax payers: imposte percepite e poi spese da organizzazioni pubbliche. - Sottoposti a disciplina determinata dalla legge Per il diritto amministrativo è fondamentale conoscere: - L. 241/90 "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" - L.R. 19/2007 “Nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” Art. 97Cost.ita: “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.”  Buon andamento : esigenza dell’ottimale funzionamento della PA sia sul piano dell’organizzazione che della sua attività. -> simile al principio privatistico del buon padre di famiglia. Buona amministrazione: amministrazione capace di produrre risultati utili per la collettività , i migliori servizi con i mezzi disponibili - Distribuzione razionale delle competenze tra i diversi uffici pubblici e utilizzo adeguato del personale in relazione a obbiettivi - Individua la “giusta dimensione”, calibra propria dotazione organica nel modo corretto - Ritiene prevalente l’interesse pubblico sulle esigenze dei dipendenti PUBBLICO IMPIEGO E RAPPORTO DI LAVORO Pubblici agenti sono personale professionale legato all’organizzazione da un rapporto di lavoro subordinato, il pubblico impego. Pubblico impiego soggetto a istituti pubblicistici: 1. PA non hanno autonoma disponibilità della risorsa personale, il personale di cui possono disporre è predeterminato dalla legge 2. Al rapporto di lavoro si accede mediante concorso, fatte salve deroghe stabilite da legge in quanto offre le migliori garanzie di selezione dei più capaci in funzione dell’efficienza dell’amm stessa. 2 3. Principio della stabilità del rapporto di lavoro ; una volta assunto l’impiegato viene inserito in una determinata posizione nell’ambito dell’organico dell’amm. Non è possibile un inquadramento generico Concorso È un procedimento amministrativo tipico strutturato in 3 fasi: 1. Bando: atto reso pubblico attraverso cui la PA rendo noto che intende assumere 2. Selezione aspiranti: mediante valutazione tecnica dei loro titoli mediante apposite prove d’esame 3. Formazione della graduatoria con indicazione degli idonei ai posti Azioni della PA sono diverse da quelle private:  Principio fondamentale del diritto privato: autonomia privata, le parti purché d’accordo possono fare quello che vogliono rispettando i noti limiti del rispetto della legge, morale, ordine pubblico….  Principio fondamentale degli organi amministrativi: principio legalità: azione non è libera, qualsiasi cosa venga fatta deve esserlo sulla base di una norma di legge abilitante  Non esiste un codice di diritto amministrativo, i procedimenti sono contenuti in leggi (Principio di legalità)  Capacità giuridica: la persona fisica la acquista con la nascita, un ente con l’istituzione  Capacità d’agire: la persona fisica la acquista con compimento 18° anno, per quanto riguarda le persone giuridiche sono i singoli organi a possederla. Responsabilità civile delle PA  PA sono soggetti giuridici dotati di capacità giuridica. Quindi rispondono per danni prodotti a terzi nell’ambito di rapporti contrattuali ed extracontrattuali secondo disciplina codice civile  Il fatto o l’atto dell’agente è imputabile all’Amm di cui è titolare di un organo o ad essa legato  L’Amm rx al fatto illecito dell’agente direttamente nei confronti di terzi danneggiati, questi possono agire direttamente vs Amm x avere risarcimento. Amministrazione come attività Amministrazione segue modulo giuridico dell’esercizio di potere e dell’instaurazione di rapporti giuridici di diritto pubblico con terzi Amministrazione finale: 1. Attività giuridiche di amm intese a produz effetti giuridici su situazioni soggettive di terzi (espropriazione area x costruzione grande opera) 2. Amministrazione di regolazione: attività giuridiche di amm che si esprimono in atti a contenuto generale, non direttamente destinati a soggetti singoli, servono x la successiva azione delle amm nel settore di pertinenza 3. Amministrazione strumentale intese ad assicurare la legalità e correttezza tecnica delle altre Tipi di attività amministrative: 1. Attiva: attività intesa alla cura di interessi collettivi cioè determinati dal potere politico mediante leggi, si estrinseca attraverso operazioni e atti giuridici 2. Consultiva: pareri più o meno vincolanti. Es. Parere della sovraintendenza è vincolante 3. Controllo della comunità: storicamente importante oggi sempre meno. Componente di controllo principale fino al 2001 erano: - Controllo statale preventivo sulle leggi regionali - Controllo statale su atti enti locali Francia: con Napoleone divisione del territorio in dipartimenti. Non hanno un nome ma un numero -> Spersonalizzazione. Il prefetto esercita il potere in nome dello stato centrale, poi ci sono i sottoprefetti e i comuni (sindaco) che è ancora oggi un ufficiale statale (fascia tricolore). 5 PROCEDIMENTO Il potere amministrativo si esercita attraverso un procedimento: una serie coordinata di atti e fatti imputati ad organi e soggetti diversi tendenti alla produzione di un effetto giuridico. Il procedimento serve per arrivare al fine, all’interesse pubblico previsto dalla legge. Regole fondamentali del principio del procedimento: - Apertura del procediemnto: si instaura il rapporto giuridico con i soggetti portatori di interessi in ordine all’oggetto. L’organizzazione a cui l’esercizio del potere è attribuito è l’Amministrazione procedente. Per l’avvio dell’esercizio serve il verificarsi di determinate condizioni di legge o di una situazione che lo renda necessario. - Regola della necessaria istruttoria: acquisizione e valutazione da parte dell’A procedente degli elementi della situazione reale x cui è richiesto esercizio potere Fasi procedimento amministrativo: 1. Iniziativa 2. Istruttoria (può essere seguita dalla fase consultiva) 3. Decisoria 4. Integrativa dell’efficacia (eventuale) FASE INIZIATIVA  Articolo 2. Conclusione del procedimento Co.1: “Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Se ravvisano la manifesta irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza della domanda, le pubbliche amministrazioni concludono il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata, la cui motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo.  Apertura del procedimento: - Consegue all’istanza di un cittadino: istanza del cittadino che agisce nel proprio interesse. La richiesta del sogg legittimato costituisce il presupposto x l’apertura. Es. Permesso di costruire - D’ufficio: serve per curare interessi pubblici nella loro oggettività equando l’interesse pubblico richiede che venga adottato un provvedimento potenzialmente sfavorevole per interessato. Es. Multa  In entrambi i casi sussiste in capo all’A competente l’obbligo giuridico a procedere altrimenti punito secondo l’art 328 cod pen  Serve un provvedimento espresso, l’amministrazione deve dire qualcosa dopo fase iniziativa. Co.2: “Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni.”  Dall’apertura parte il termine di 30 giorni per concludere il procedimento se non è previsto diversamente da la legge. I termini devono essere resi noti.  Commi successivi impongono dei limiti che si applicano a tutte le amministrazioni Responsabile del procedimento Data la visione negativa che si ha dell’amministrazione pubblica si è cercato di responsabilizzarne l’attività creando delle responsabilità. L’A procedente deve individuare il responsabile del procedimento:  Articolo 4. Unità organizzativa responsabile del procedimento “1. Ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento, le pubbliche amministrazioni sono tenute a determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l'unità 6 organizzativa responsabile della istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale….”  Amministrazione deve fissare un responsabile per le varie fasi del procedimento. L’unità organizzativa a cui fa riferimento l’articolo è l’ufficio.  Bisogna distinguere l’unità organizzativa responsabile dell’istruttoria dal responsabile vero e proprio del procedimento che è una persona fisica individuata nell’ambito dell’ufficio predetto:  Articolo 5. Responsabile del procedimento “1. Il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità della istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale. 2. Fino a quando non sia effettuata l'assegnazione di cui al comma 1, è considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto alla unità organizzativa determinata a norma del comma 1 dell'articolo 4. 3. L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento sono comunicati ai soggetti di cui all’articolo 7 e, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse.”  La determinazione dei vari uffici deve essere resa pubblica. Nominativo del responsabile deve essere comunicato all’interessato.  Il responsabile coincide con il dirigente di ciascuna unità organizzativa o con altro dipendente dell’ufficio individuato dal primo. Fin quando non è nominato un responsabile, la responsabilità ricade sul funzionario preposto all unità organizzativa -> La responsabilità si può delegare e quindi scindere. (Lo si vede bene nella legge regionale)  Novità del 2005, la figura del Responsabile dell’istruttoria assume una sua connotazione. Il responsabile del procedimento è quello che adotta atto finale . Dopo la riforma del 2005 chi decide (fase decisionale) può decidere diversamente da chi ha fatto istruttoria ma se, se ne discosta la responsabilità sarà solo sua. FASE ISTRUTTORIA L’istruttoria procedimentale consiste di tutti gli atti e fatti od operazioni attraverso cui vengono acquisiti e valutati i fatti e gli interessi della situazione reale.  Articolo 6. Compiti del responsabile del procedimento “Il responsabile del procedimento: a) valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di provvedimento; b) accerta di ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari, e adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. In particolare, può chiedere il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali; c) propone l'indizione o, avendone la competenza, indìce le conferenze di servizi di cui all'articolo 14; d) cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti; e) adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione. L'organo competente per l'adozione del provvedimento finale, ove diverso dal responsabile del procedimento, non può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento se non indicandone la motivazione nel provvedimento finale.”  Responsabile del procedimento si occupa: a. Condizioni ammissibilità dell’istruttoria b. Accertamento dei fatti per capire situazione reale (fatti semplici: età luogo di nascita,…basta esibizione dei documenti d’identità oppure fatti complessi allora l’A dispone di valutazioni tecniche: dichiarazioni di scienza redatte da uffici tecnici delle Amministrazioni o fatte da professionisti), adotta atti necessari e misure per un adeguato e veloce svolgimento dell’istruttoria 7 c. La conferenza di servizi è un modello di istruttoria orale. Le Amministrazioni coinvolte si riuniscono ed esprimono all’A procedente le loro determinazioni in merito alla prposta di essa, serve per poter collaborare quando sono coinvolte più amministrazioni. (Articoli 14, 14 bis, 14 ter, 14 quater, 14 quinquies). La collaborazione tra amministrazioni diverse è estremamente difficile legislatore cerca soluzioni: - Conferenza deve decidere a maggioranza. Non è una buona cosa perché la maggioranza funziona solo tra soggetti uguali, la amministrazioni sono tra loro eterogenee e avranno interessi diversi d. Nelle fasi integrative dell’efficacia si occupa della notificazione e. Adotta il provvedimento finale. Se l’organo decisorio è diverso dal responsabile del provvediemnto è tenuto a dar conto nel provvedimento finale delle ragioni che lo hanno portato a discostarsi dall’istruttoria che quindi deve per forza concludersi con una relazione scritta che condizionerà la decisione finale.  Articolo 6 bis. Conflitto di interessi “1. Il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale.”  Nel caso in cui vi sia un conflitto di interessi (conflitto privato che confligge con quello pubblico) bisogna dichiararlo e astenersi. Legge regionale 19/2007 Capo II Responsabile del procedimento (art. 7-10)  Art. 7(Struttura competente) 1. La Giunta regionale e l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedono a individuare,… , per ciascun tipo di procedimento, la struttura responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale 2. Le deliberazioni di cui al comma 1 sono pubblicate nel Bollettino ufficiale della Regione e nel sito istituzionale  Art. 8(Individuazione del responsabile del procedimento) 1. Fatto salvo quanto previsto dalle normative di settore, ogni dirigente è responsabile dei procedimenti che rientrano nell'ambito delle competenze attribuite alla struttura cui è preposto. 2. Il responsabile del procedimento individua, tra i dipendenti assegnati alla medesima struttura, il responsabile dell'istruttoria. Ove il responsabile dell'istruttoria non sia individuato, il responsabile del procedimento è anche responsabile dell'istruttoria.  Diversità ben definita tra responsabile procedimento e responsabile dell’istruttoria  Art. 9(Compiti del responsabile del procedimento) 1. Il responsabile del procedimento esercita le funzioni ad esso assegnate al fine di assicurare il più rapido svolgimento del procedimento, garantendo all'interessato l'esercizio dei diritti di informazione, di partecipazione e di accesso. In particolare, il responsabile del procedimento: a) decide in merito alla sussistenza delle condizioni di ammissibilità, dei requisiti di legittimazione e dei presupposti rilevanti per l'adozione del provvedimento; c) dispone l'ascolto degli interessati qualora lo ritenga opportuno o su richiesta degli interessati stessi, redigendo, all'esito dell'ascolto, apposito verbale da conservare agli atti del procedimento; d) propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi; e) provvede a tutti gli altri adempimenti necessari ad un'adeguata e sollecita conclusione del procedimento, nel rispetto dei termini di cui all'articolo 3;f) adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo regionale competente per l'adozione. In tale ultimo caso, l'organo regionale non può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento se non indicandone la motivazione nel provvedimento finale; g) sottoscrive, avendone la competenza, gli accordi integrativi e sostitutivi dei provvedimenti; 10 dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. 2. La motivazione non è richiesta per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale. 3. Se le ragioni della decisione risultano da altro atto dell'amministrazione richiamato dalla decisione stessa, insieme alla comunicazione di quest’ultima deve essere indicato e reso disponibile, a norma della presente legge, anche l'atto cui essa si richiama. 4. In ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere.  Il punto a) è legato all’accesso ai documenti: - Accesso endoprocedimentale garanzia della partecipazione. Tutti i diritti di partecipazione costituiscono LEP - Accesso extraprocedimentale: art 22 e ss visione o estrazione di copia  Articolo 22 Definizioni e princípi in materia di accesso 1. Ai fini del presente capo si intende: a) per "diritto di accesso", il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi; b) per "interessati", tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso; c) per "controinteressati", tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza; d) per "documento amministrativo", ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale; e) per "pubblica amministrazione", tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario. 2. L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza. (2) 3. Tutti i documenti amministrativi sono accessibili, ad eccezione di quelli indicati all'articolo 24, commi 1, 2, 3, 5 e 6. 4. Non sono accessibili le informazioni in possesso di una pubblica amministrazione che non abbiano forma di documento amministrativo….  Situazione giuridicamente rilevante, interesse imputabile al soggetto e correlato alla tutela anche potenziale di sue situazioni soggettive  Diritto d accesso spesso contrapposto a diritto alla riservatezza -> Controinteressato  Oggetto molto ampio, ogni documento di qualunque forma in possesso dell’Amm  Per avere accesso bisogna fare un’istanza all’amministrazione che ha emesso documento o che lo detiene, che è un procedimento amministrativo, e va comunicata al controinteressato individuato o facilmente individuabile. 11  Co.4 Accesso al documento ma non all’informazione, se per passare dal documento all’informazione serve un’elaborazione deve essere fatta da interessato. Eccezioni in materie ambiente (possono accedere tutti senza avere interesse  Articolo 24 Esclusione dal diritto di accesso 1. Il diritto di accesso è escluso: a) per i documenti coperti da segreto di Stato ai sensi della legge 24 ottobre 1977, n. 801, e successive modificazioni, e nei casi di segreto o di divieto di divulgazione espressamente previsti dalla legge, dal regolamento governativo di cui al comma 6 e dalle pubbliche amministrazioni ai sensi del comma 2 del presente articolo; b) nei procedimenti tributari, per i quali restano ferme le particolari norme che li regolano; c) nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione; d) nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psico-attitudinale relativi a terzi. 2. Le singole pubbliche amministrazioni individuano le categorie di documenti da esse formati o comunque rientranti nella loro disponibilità sottratti all'accesso ai sensi del comma 1. 3. Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni.  Accesso richiesto in riferimento a documenti individuati o individuabili 4. L'accesso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento. 5. I documenti contenenti informazioni connesse agli interessi di cui al comma 1 sono considerati segreti solo nell'ambito e nei limiti di tale connessione. A tale fine le pubbliche amministrazioni fissano, per ogni categoria di documenti, anche l'eventuale periodo di tempo per il quale essi sono sottratti all'accesso. 6. Con regolamento, adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo può prevedere casi di sottrazione all'accesso di documenti amministrativi: a) quando, al di fuori delle ipotesi disciplinate dall'articolo 12 della legge 24 ottobre 1977, n. 801, dalla loro divulgazione possa derivare una lesione, specifica e individuata, alla sicurezza e alla difesa nazionale, all'esercizio della sovranità nazionale e alla continuità e alla correttezza delle relazioni internazionali, con particolare riferimento alle ipotesi previste dai trattati e dalle relative leggi di attuazione; b) quando l'accesso possa arrecare pregiudizio ai processi di formazione, di determinazione e di attuazione della politica monetaria e valutaria; c) quando i documenti riguardino le strutture, i mezzi, le dotazioni, il personale e le azioni strettamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico, alla prevenzione e alla repressione della criminalità con 12 particolare riferimento alle tecniche investigative, alla identità delle fonti di informazione e alla sicurezza dei beni e delle persone coinvolte, all'attività di polizia giudiziaria e di conduzione delle indagini; d) quando i documenti riguardino la vita privata o la riservatezza di persone fisiche, persone giuridiche, gruppi, imprese e associazioni, con particolare riferimento agli interessi epistolare, sanitario, professionale, finanziario, industriale e commerciale di cui siano in concreto titolari, ancorché i relativi dati siano forniti all'amministrazione dagli stessi soggetti cui si riferiscono; e) quando i documenti riguardino l'attività in corso di contrattazione collettiva nazionale di lavoro e gli atti interni connessi all'espletamento del relativo mandato. 7. Deve comunque essere garantito ai richiedenti l’accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili e giudiziari, l’accesso è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile e nei termini previsti dall'articolo 60 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, in caso di dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale".  Norma protettiva di categorie particolari: politici, amministrativi, finanza, forze armate  Non si vuole un accesso in funzione democratica ma di difesa dei diritti  Co.5 Periodo di differimento  Articolo 10-bis. Comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza Nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. La comunicazione di cui al primo periodo interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano nuovamente a decorrere dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di cui al secondo periodo. Dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni è data ragione nella motivazione del provvedimento finale. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle procedure concorsuali e ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali. Non possono essere addotti tra i motivi che ostano all'accoglimento della domanda inadempienze o ritardi attribuibili all'amministrazione.  Articolo aggiunto nel 2005  Dopo istruttoria altra comunicazione: avviso di diniego del procedimento (motivi ostativi)  Esclusione delle procedure concorsuali perché vorrebbe dire rifare tutte le valutazioni  Articolo 11 Accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento 1. In accoglimento di osservazioni e proposte presentate a norma dell'articolo 10, l'amministrazione procedente può concludere, senza pregiudizio dei diritti dei terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo (2). 1-bis. Al fine di favorire la conclusione degli accordi di cui al comma 1, il responsabile del procedimento può predisporre un calendario di incontri cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati. … 15 sostitutive di certificazione e dell’atto di notorietà false o mendaci, l’amministrazione, ferma restando l’applicazione delle sanzioni penali di cui al comma 6, nonché di quelle di cui al capo VI del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, può sempre e in ogni tempo adottare i provvedimenti di cui al primo periodo. 4. Decorso il termine per l’adozione dei provvedimenti di cui al primo periodo del comma 3 ovvero di cui al comma 6-bis, (6) all’amministrazione è consentito intervenire solo in presenza del pericolo di un danno per il patrimonio artistico e culturale, per l’ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o la difesa nazionale e previo motivato accertamento dell’impossibilità di tutelare comunque tali interessi mediante conformazione dell’attività dei privati alla normativa vigente. 4-bis. Il presente articolo non si applica alle attività economiche a prevalente carattere finanziario, ivi comprese quelle regolate dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, e dal testo unico in materia di intermediazione finanziaria di cui al decreto legislativo… 6. Ove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, nelle dichiarazioni o attestazioni o asseverazioni che corredano la segnalazione di inizio attività, dichiara o attesta falsamente l’esistenza dei requisiti o dei presupposti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a tre anni. 6-bis. Nei casi di Scia in materia edilizia, il termine di sessanta giorni di cui al primo periodo del comma 3 è ridotto a trenta giorni. Fatta salva l'applicazione delle disposizioni di cui al comma 4 e 6, restano altresì ferme le disposizioni relative alla vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia, alle responsabilità e alle sanzioni previste dal decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 e dalle leggi regionali. (9) 6-ter. La segnalazione certificata di inizio attività, la denuncia e la dichiarazione di inizio attività non costituiscono provvedimenti taciti direttamente impugnabili. Gli interessati possono sollecitare l'esercizio delle verifiche spettanti all'amministrazione e, in caso di inerzia, esperire esclusivamente l'azione di cui all'art. 31, commi 1, 2 e 3 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104. (10)  Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA): ci sono circostanze in cui interessato non ha bisogno del previo assenso dell’amministrazione basta che avverta l’amministrazione e questa eventualmente controllerà il rispetto delle regole che stanno dietro all’attività  Nei casi di silenzio assenso il privato vedrà soddisfatta la sua pretesa dopo lo scadere del termine x il silenzio assenso cioè di una tacita ma preventiva autorizzazione. Nei casi di SCIA l’interessato può dare inizio all’attività senza una preventiva autorizzazione basta una sua segnalazione all amministrazione purchè si tratti di attività vincolate o valutazioni tecniche e non attività discrezionale perché ci sarebbe da fare un bilanciamento dell’interesse pubblico e privato  Possibilità dell’amm di intervenire ex post in funzione interdittiva o repressiva  Silenzio assenso e SCIA sono strumenti di semplificaz dell’amm ma manifestano uno stato di disagio dell’amm una incapacità a provvedere espressamente, nei termini, delle richieste di parte. Sono una patologia FASE DECISORIA: fase deliberativa del procedimento, in cui si determina il contenuto dell’atto e si provvede alla sua emanazione o dallo stesso responsabile di procedimento o da un organo diverso a cui devono essere inviati i risultati dell’istruttoria. Decisione: contenuto di un atto o di più atti nei quali il procedimento si conclude. Il provvedimento è l’atto che permette il perfezionamento del potere amm e la produz di effetti. L'Amministrazione è tenuta, in questa fase ad adottare la decisione finale, perché ha il dovere di concludere il procedimento. Le Decisioni possono essere: -Monostrutturate: espressione della volontà di un solo organo monocratico (sindaco, ministro, prefetto). -Pluristrutturate: assunte da un organo collegiale e quindi formate da una pluralità di atti e procedimenti. Tutti gli atti della fase decisoria hanno contenuto provvedimentale ,sono cioè dichiarazion idi volontà assunte nell esercizio di un potere amm e intese a produrre determinati effetti. Il provvedimento deve richiamare i principali atti istruttori, i pareri acquisiti e motivare l'iter logico che ha portato alla sua adozione. Il provvedimento 16 Il provvedimento deve essere comunicato agli interessati unitamente alla sua motivazione (art 3). Comunicazione a fini garantistici Caratteristiche: - Identificabile come fattispecie giuridica produttiva di effetti - Deve consistere in una dichiarazione imputabile ad un soggetto a cui la legge ha attribuito il relativo potere - Oggetto della dichiarazzione deve essere esistente e identificabile. Articolo 21-septies è nullo il provvedimento che manca degli elementi essenziali e emanato in carenza di potere FASE INTEGRATIVA DELL EFFICACIA: fase di chiusura del procedimento, che è eventuale, perché in alcuni casi la legge non la prevede, gli atti che escono dalla fase decisoria sono perfetti ma non ancora efficaci, cioè non producono effetti questa fase ha come conseguenza che il provvedimento produrrà la sua efficacia dopo la fase decisoria. La loro efficacia può essere sottoposta a termine: - vacatio legis, soltanto alcuni atti, come i regolamenti, acquistano efficacia al decorrere di un certo termine; o condizione: - pubblicazione, alcuni atti divengono efficaci dopo la loro pubblicazione che funge da presunzione di conoscenza per gli interessati, oltre a garanzia del rispetto del principio di trasparenza; - comunicazione, solitamente usata per i provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati a cui deve essere data prima comunicazione; - notificazione, alcuni atti autoritativo o non autoritativi devono essere prima notificati dal responsabile di procedimento; - controllo preventivo di legittimità, l’atto diviene efficace soltanto se l’esito del controllo è positivo oppure se è decorso un certo termine dall’invio dell’atto all’organo di controllo (silenzio/assenso). Effettuato dal Co.re.co. e dal Difensore civico. L’esito del controllo di legittimità non equivale ad un definitivo accertamento della legittimità dell’atto, rimanendo possibile la possibilità di un ricorso giurisdizionale per contestare la validità dell’atto. Tali controlli incidono soltanto sulla efficacia dell’atto.  Queste due fasi sono state riunite perché la fase del controllo è scomparsa perchè: a) il CO.RE.CO(Comitato Regionale di Controllo): con funzione di controllo preventivo su tutti gli atti di ciascuna PA, comportava un dispendio di denaro notevole, e sembrava strumento politico(si favorivano o bloccavano taluni atti amministrativi in relazione al colore politico dell’amministrazione che li aveva prospettati). b)si è introdotta la figura del Responsabile del Procedimento: che effettua un controllo sugli atti prima della fase integrativa dell’efficacia. Oggi al posto del controllo esiste, l’annullamento straordinario governativo, e la Corte dei conti ha istituito un’apposita sezione per il controllo degli enti locali ed ha reso obbligatorio il controllo di gestione.
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