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Biodiversità: Importanza, Minacce e Conservazione, Dispense di Botanica Generale

Una panoramica della biodiversità, dalla sua importanza per l'ecosistema fino alle minacce che la minaccia e le strategie per la sua conservazione. Vengono trattati concetti come la distribuzione di specie, la perdita di habitat, l'inquinamento, il sfruttamento delle risorse e le specie aliene invasive. Inoltre, vengono presentate diverse forme di conservazione, come la conservazione in situ e ex situ.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 20/02/2024

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Scarica Biodiversità: Importanza, Minacce e Conservazione e più Dispense in PDF di Botanica Generale solo su Docsity! Fondamenti: -l’allievo deve costruire da sé il suo sapere -l’insegnante deve costruire da sé, gradualmente, il suo sapere, qualunque sia il livello al quale insegna -L’aspetto descrittivo è importantissimo in biologia la descrizione può essere fatta a diversi livelli di grandezza -La nozione del Sistema è fondamentale per la biologia Sistema: insieme di varie parti che si comporta come un tutto unico, ciò implica che tra le diverse parti ci sono complesse relazioni. Se tutte le parti sono connesse tra loro, se si modifica una parte del sistema la modifica si ripercuoterà sulle altre parti dando luogo ad una risposta globale -La biologia è piena di “Sistemi” : • la cellula • l’organismo • gli ecosistemi -più livelli di analisi, dal più grande al più piccolo, NEI SISTEMI COMPLESSI SPESSO NON SI Può PREVEDERE LA RISPOSTA -Caratteristica dei sistemi complessi è che la risposta finale ad una perturbazione esterna non è mai prevedibile. -In Biologia l’aspetto storico è duplice: 1 storia dei biologi e delle loro idee. 2 storia della vita la differenza è notevole -Lo studio della Biologia può avere una forte “Risonanza Emotiva” La Biologia può suscitare nell’allievo un forte coinvolgimento emozionale. Bisogna utilizzare le emozioni per valorizzare la disciplina e coinvolgere gli allievi. La Biologia è una scienza di frontiera La Biologia ha numerosi punti di contatto: - matematica, fisica, chimica - filosofia: cosa è la vita? Bioetica - cosmologia: siamo soli nell’universo? - psicologia: cosa succede quando pensiamo… amiamo - storia, scienze sociali: evoluzione biologica è storia culturale dell’uomo La Biologia si presta alla riflessione - qual è la nostra origine? - perché si muore? - siamo come gli altri animali? LE MACROMOLECOLE molecole organiche biologicamente essenziali presenti in tutti gli organismi viventi, biomolecole che possono essere suddivise in 4 classi: • CARBOIDRATI • LIPIDI • PROTEINE • ACIDI NUCLEICI I carboidrati e i lipidi sono le fonti energetiche per l’organismo. Le proteine svolgono una funzione strutturale e moltissime altre funzioni che mantengono in vita gli organismi. Gli acidi nucleici contengono le informazioni necessarie perché le cellule possano riprodursi e sintetizzare le proteine Le macromolecole cellulari sono polimeri formati semplicemente unendo con legami covalenti molecole organiche piccole (dette subunità o monomeri) in lunghe catene Le cellule contengono 4 famiglie principali di molecole organiche I CARBOIDRATI I carboidrati sono la prima sorgente di energia per gli organismi viventi. A questa classe appartengono gli zuccheri, tra cui il glucosio (nelle strutture semplici), che è prodotto nelle parti verdi delle piante attraverso la fotosintesi clorofilliana. Nella fotosintesi clorofilliana le piante producono glucosio a partire da diossido di carbonio e acqua: POSSIAMO AVVIARE UN’UNITÀ DIDATTICA SULLA NUTRIZIONE ANDANDO A VEDERE COME E PERCHÈ QUESTE SOSTANZE IN PARTICOLARE ZUCCHERI, LIPIDI E PROTEINE SONO FONDAMENTALI PER L’UOMO. PER QUANTO RIGUARDA I CARBOIDRATI POSSIAMO APRIRE UNA PARENTESI SUGLI ZUCCHERI E QUINDI SUL GLUCOSIO CHE CI RIMANDA DIRETTAMENTE ALLA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA. POSSIAMO PORTARE COME ESEMPIO DELLE PIANTINE, VEDERE COSA ACCADE SE UNA DI QUESTE VIENE POSTA IN UNA ZONA D’OMBRA E L’ALTRA ESPOSTA ALLA LUCE SI POTRà NOTARE A VISTA D’OCCHIO CHE LA PIANTA TENUTA ALL’OSCURO SI PRESENTERà SOFFERENTE, PALLIDA E IN CATTIVA SALUTE, QUESTO perché TRAMITE L’ENERGIA SOLARE E ANIDRIDE CARBONICA LE PIANTE METABOLIZZANO ENERGIA CHIMICA CHE SI TRASFORMA IN GLUCOSIO CON RILASCIO DI OSSIGENO. SFATARE I FALSI MITI PER CUI LE PIANTE PRODUCONO ANIDRIDE CARBONICA L’ energia solare viene trasformata in energia chimica. Un grammo di glucosio contiene 15,5 kJ di energia. I carboidrati possono essere: – semplici (monosaccaridi) – complessi (oligosaccaridi e polisaccaridi) I monosaccaridi sono gli zuccheri più semplici in base al numero di atomi di Carbonio si dividono in triosi, tetrosi, pentosi, esosi… LE MACROMOLECOLE SONO COMPOSTI ORGANICI Si definiscono composti organici, tutti i composti del carbonio ad esclusione del monossido e del biossido di carbonio (anidride carbonica) e dei carbonati Le macromolecole sono composti organici • CARBOIDRATI • LIPIDI • PROTEINE • ACIDI NUCLEICI I carboidrati sono la prima sorgente di energia per gli organismi viventi. Polisaccaride di riserva: I LIPIDI I lipidi sono molecole insolubili in acqua composte da carbonio, idrogeno e ossigeno; sono i costituenti delle membrane cellulari e hanno funzioni isolanti , di regolazione o di riserva . Sono lipidi: i grassi, gli oli, le cere, le vitamine liposolubili, gli ormoni steroidei, alcuni costituenti delle membrane cellulari. Semplici: - Trigliceridi: grassi (solidi) e oli (liquidi) - Steroidi – Cere Complessi: - Fosfolipidi. Nell’uomo e negli animali superiori i lipidi, nelle loro varie forme, svolgono diverse funzioni; in particolare, servono da materiale di riserva per la produzione di energia metabolica (trigliceridi), sono componenti essenziali delle membrane cellulari (fosfolipidi), esercitano funzioni ormonali (ormoni steroidei). Dal punto di vista alimentare i lipidi co stituiscono una fondamentale fonte di energia (9 kcal/g); i lipidi introdotti con la dieta assicurano anche l’apporto di acidi grassi essenziali e di vitamine liposolubili. I trigliceridi: grassi e oli I grassi animali e gli oli vegetali sono i lipidi più diffusi in natura. I trigliceridi sono composti da acidi grassi e glicerolo; se a temperatura ambiente sono solidi vengono detti grassi, se sono liquidi si chiamano oli. Costituiscono importanti fonti di energia per le cellule Gli acidi grassi possono essere saturi o insaturi, in base alla presenza o meno di doppi legami che piegano la catena carboniosa. Insaturi= doppi legami I cibi di origine animale sono generalmente ricchi di acidi grassi saturi mentre i cibi a base vegetale sono in genere a basso contenuto di grassi saturi. Gli acidi grassi insaturi – invece- fanno bene all'organismo e hanno un buon impatto sul colesterolo. I grassi insaturi sono grassi “buoni”. I grassi saturi (che è consigliabile assumere con moderazione) sono: • Burro, margarina, strutto, lardo; • Olio di palma, olio di cocco; • Insaccati (pancetta di maiale, salsicce); • Formaggi grassi (provolone, mascarpone, Emmenthal); • Fritture; • Merendine e prodotti da forno industriali. Ci sono tuttavia degli alimenti che contengono piccole quantità di grassi saturi, e che possono essere assunti con più tranquillità: frutta, la verdura, i cereali, i pesci e le carni magre, il latte e lo yogurt. I grassi insaturi invece, sono importanti per l’organismo e si trovano sia in alimenti di origine animale che vegetale. Si suddividono in monoinsaturi (che hanno cioè un solo doppio legame tra tutti quelli presenti tra i vari atomi di carbonio che compongono la sua catena carboniosa) e grassi polinsaturi (che hanno invece più doppi legami). Ricordiamo che i grassi saturi non presentano alcun legame doppio. Alcuni cibi ricchi di grassi insaturi buoni sono: • Olive e olio di oliva; • Olio di colza e altri olii vegetali. • Pesci ricchi di acidi grassi Omega 3 (grasso polinsaturo di origine animale) come il salmone, lo sgombro, le acciughe, il tonno. • Alimenti ricchi di Omega-6 (grasso polinsaturo di origine vegetale) come mais, soia, girasole. • Semi e frutta secca (compreso il burro di arachidi). Le molecole di fosfolipidi hanno, quindi, una testa polare e due lunghe code idrocarburiche apolari. I fosfolipidi possiedono un ’estremità idrofila e due lunghe code idrofobiche; formano un doppio strato che costituisce le membrane cellulari. In un ambiente acquoso i lipidi di membrana si autoassemblano con le code idrocarburiche raggruppate insieme per proteggersi dal contatto con l’acqua. Oltre a mediare la formazione del doppio strato (bilayer), questa proprietà spinge le membrane a formare compartimenti chiusi. La natura anfipatica dei lipidi di membrana permette l’assemblaggio spontaneo in doppi strati. (con la formazione delle micelle si ha l’acqua micellare) Il doppio strato lipidico è un fluido bidimensionale. Le molecole lipidiche che costituiscono il doppio strato si muovono liberamente nel piano della membrana. Le membrane cellulari sono formate da un doppio strato di fosfolipidi, le cui code apolari sono rivolte verso l’interno dello strato mentre le teste polari sono rivolte verso i mezzi acquosi. TIPI DI LIPIDI: I carotenoidi, gli steroidi, le vitamine e le cere sono lipidi che svolgono compiti di conversione di energia, regolazione e protezione. β-carotene I carotenoidi sono una classe di pigmenti organici che possono essere rinvenuti nelle piante o in altri organismi fotosintetici come le alghe ed alcune specie di batteri. Sono precursori della vitamina A. LE PROTEINE Le proteine sono presenti in ogni tipo di cellula. Esse hanno sia un ruolo strutturale sia ruoli fondamentali nello svolgimento delle normali funzioni dell’organismo. L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi. La cheratina e il collagene sono proteine fibrose che conferiscono resistenza ed elasticità alle strutture di cui fanno parte Hanno strutture semplici, sono insolubili in acqua, hanno strutture resistenti alla tensione La cheratina è presente nei capelli, nella lana, nelle unghie, nelle penne, negli strati esterni della pelle. Il collagene è presente nei tendini, nella cartilagine, nelle ossa e nella cornea dell’occhio. La loro resistenza alla tensione è dovuta all’avvolgimento di più catene elicoidali unite a formare una superelica. La forma e le proprietà chimiche delle proteine determinano la loro funzione. L’alterazione della struttura tridimensionale di una proteina è detta denaturazione ed è spesso accompagnata dalla perdita della sua normale funzionalità biologica. L’albumina presente nelle uova subisce una denaturazione termica a causa del calore della cottura e non è più solubile. Le proteine sono biopolimeri a catena lineare, i cui monomeri sono gli amminoacidi. • Esistono in natura solo una ventina di amminoacidi, ma possono legarsi dando luogo a infinite combinazioni. I peptidi sono formati da pochi amminoacidi. I polipeptidi possono contenere fino a 50 amminoacidi. Le proteine ne possono contenere anche 80000. GLI AMINOACIDI L’amminoacido contiene un gruppo amminico -NH2 e un gruppo carbossilico -COOH. Il gruppo R legato al carbonio è diverso per ciascun amminoacido. Nel processo di formazione delle proteine, il carbossile di un amminoacido reagisce con il gruppo amminico di un secondo amminoacido: si libera una molecola d’acqua e si ha la formazione di un legame chiamato legame peptidico. Si è così formato un dipeptide. Alle sue estremità ci sono un gruppo carbossilico e un gruppo amminico che possono reagire con due amminoacidi. La catena può quindi allungarsi sia da una parte che dall’altra. Con venti diversi amminoacidi si può formare un numero infinito di proteine. Le proteine sono le biomolecole che svolgono il maggior numero di funzioni diverse, grazie sia alle loro diverse combinazioni di amminoacidi sia al tipo di struttura che assumono nello spazio. Gli acidi nucleici portano l’informazione genetica Gli acidi nucleici sono il DNA e l’RNA. Sono i depositari dell’informazione genetica, cioè della trasmissione dei caratteri ereditari. Controllano la sintesi delle proteine. Sia il DNA che l’RNA sono polimeri lineari le cui subunità fondamentali sono i nucleotidi. I nucleotidi sono costituiti da: una base organica azotata, uno zucchero a cinque atomi di carbonio, un gruppo fosfato. Vi sono quattro tipi di basi del DNA: -due BASI PURINICHE: adenina e guanina, -due BASI PIRIMIDINICHE: citosina e timina Lo zucchero del DNA è il 2-deossiribosio (2-desossi significa che sul carbonio 2 manca l’atomo di ossigeno). L’RNA ha la stessa composizione del DNA con sole tre differenze. 1)lo zucchero è il ribosio e non il desossiribosio; 2) la base timina è sostituita dall’uracile; 3) l’RNA ha massa molecolare inferiore a quella del DNA Nel 1953 J. Watson e F. Crick, di Cambridge, proposero la struttura a doppia elica per il DNA. Il DNA è presente in tutti gli organismi (cromosomi), salvo nel caso di alcuni virus in cui il genoma è costituito dall’RNA (retrovirus). Alcuni biologi hanno ipotizzato che l’RNA sia stata la prima molecola contenente informazioni utilizzata dagli organismi primordiali sulla Terra; secondo questa teoria, oltre a portare l’informazione genetica e di essere dotato della capacità di autoreplicarsi, l’RNA era in grado di catalizzare le reazioni chimiche delle prime cellule. Solo più tardi la molecola sarebbe stata sostituita da quella più stabile del DNA come materiale genetico, mentre le proteine sarebbero divenute i principali componenti strutturali ed enzimatici della cellula. Le forze attrattive che tengono appaiati i due filamenti sono prevalentemente legami a idrogeno tra le basi azotate dei due rami. erano stati allevati a scopo alimentare. Scomparsi, sono stati reintrodotti più di recente in maniera illegale. Forse, come elemento di richiamo, un’attrattiva turistica. Aver trasportato coppie di conigli domestici, ha comportato conseguenze disastrose. I conigli si sono riprodotti liberamente, visto che mancano predatori per mantenere l’equilibrio. E, dovendosi nutrire, hanno iniziato a banchettare con quanto a disposizione: la vegetazione erbacea e arbustiva protetta. Tanto da minacciare pure specie rare o habitat prioritari per la conservazione della biodiversità, come l’Iris revoluta o le praterie di Salicornia glauca. Ma, intanto, adesso i conigli si stanno estinguendo a vista d’occhio. Due sono le ipotesi: avvelenamento o qualche malattia infettiva, un’epidemia in atto. Squilibrio ecologico? L'equilibrio ecologico è un concetto che ha un uso esclusivo nel campo della cura ambientale, chiamando lo stato dinamico di totale armonia che esiste tra gli esseri viventi e l'ambiente in cui si trovano. Cause dello squilibrio Tra le cause artificiali ci sono: - deforestazione: a causa di abbattere o bruciare alberi, accidentalmente o di proposito; - Inquinamento: attraverso rifiuti altamente tossici che entrano in contatto con l'ambiente, ad esempio, la spazzatura che viene gettata nei mari e negli oceani in modo assolutamente indiscriminato e irresponsabile può uccidere la flora e la fauna che vivono in essi. Anche la caccia incontrollata di specie che predispone alla scomparsa di alcuni individui per sempre. L'abuso delle risorse naturali: alberi, acqua e molte altre materie prime che provengono dalla natura vengono utilizzate dall'uomo senza la corrispondente attenzione, poiché sono limitate e un giorno finiranno. INSEGNARE AI BAMBINI A NON SPRECARE ACQUA La costruzione di case in luoghi non idonei ad esempio per le grandi costruzioni; l'entusiasmo economico dei governi e delle grandi corporazioni dimentica di prestare attenzione a certe precauzioni affinché ciò non accada. E l'introduzione di sostanze che influenzano l'ecosistema, ad esempio sostanze chimiche che influiscono sulla salute del suolo. E nelle cause naturali possiamo citare: - i cambiamenti climatici (implica la variazione del clima dovuta al riscaldamento globale), - il riscaldamento globale (l'emissione di gas tossici ha innescato che negli ultimi decenni la temperatura mondiale è aumentata notevolmente) - oscuramento del pianeta (c'è una marcata diminuzione della luce sulla terra che è il risultato dell'esistenza di particelle nell'atmosfera terrestre e che rende le nuvole più spesse e non consente il passaggio della luce). È possibile svolgere molte azioni per evitare le terribili conseguenze di quanto sopra: - consumare più prodotti biologici, oggi fortunatamente queste proposte abbondano nel mercato; - prenditi cura delle risorse naturali che ci sono vicine: acqua, foreste, non sprecare la prima e non gettare immondizia nella seconda; - utilizzare prodotti più naturali ed evitare l'uso di prodotti chimici, in particolare nei prodotti alimentari e di pulizia; - e naturalmente si oppongono a qualsiasi attività che influisce sui nostri animali, come la caccia, la cattività e il traffico illegale e accompagnano sempre qualsiasi tipo di campagna a favore della cura del pianeta. CLASSIFICAZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI Classificare significa raggruppare seguendo un criterio di affinità e somiglianze, ma non solo delle caratteristiche esteriori. Per esempio: i pipistrelli (classe: mammiferi) e gli uccelli (classe: uccelli) hanno le ali e sono in grado di volare, ma appartengono a classi diverse. I delfini e i pipistrelli appartengono alla Classe dei Mammiferi perché entrambi hanno mammelle per allattare, sangue caldo e respirano con i polmoni. Della classificazione si occupa una specifica branca della biologia, chiamata SISTEMATICA. BOTANICA SISTEMATICA ZOOLOGIA SISTEMATICA CARLO LINNEO (1707 - 1778) naturalista svedese. prima classificazione scientifica dei viventi. Criteri di classificazione La sistematica utilizza sette raggruppamenti detti categorie sistematiche. Le categorie sistematiche sono ordinate in senso gerarchico dalla più piccola alla più grande: Specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno. La specie è la categoria fondamentale. La specie è l'insieme di tutti gli individui con caratteristiche assai simili che, accoppiandosi, generano figli simili ai genitori e fecondi, cioè capaci a loro volta di generare figli. ESEMPIO: asino e cavalla appartengono a specie diverse perché generano il mulo che è sterile (incapace di generare figli). Genere: raggruppa specie simili tra loro, per esempio cane e lupo appartengono al genere Canis; Famiglia: raggruppa generi simili tra loro. La volpe, il cane e il lupo vengono raggruppati nella famiglia dei canidi; Ordine: raggruppa più famiglie simili tra loro. Il cane e il leone vengono raggruppati nell'ordine dei carnivori; Classe: raggruppa gli ordini simili tra loro. Gli animali che partoriscono, possiedono le mammelle per allattare, e la pelle coperta di peli sono raggruppati nella classe dei mammiferi; Phylum o tipo: raggruppa diverse classi simili; Regno: è la categoria sistematica più ampia e comprende più phyla. LA CELLULA •FUNZIONI - forma - sostegno - protezione - regolazione della crescita - permette il movimento di ioni PARETE CELLULARE PLASMODESMI insieme di filamenti citoplasmatici che mettono in comunicazione due cellule vegetali vicine. I plasmodesmi facilitano il passaggio di sostanze come ioni, zuccheri, molecole segnale ed altre piccole molecole tra cellule contigue. • Lamella mediana: sostanze pectiche cellulosa • Parete primaria: sostanze pectiche emicellulose cellulosa Solo in alcuni tipi cellulari • Parete secondaria: emicellulose cellulosa SI POTREBBE PENSARE A UN GIOCO PER IMPARARE I NOMI DEI COMPONENTI DELLA CELLULA. IMITANDO COL CORPO LE VARIE PARTI perché L’APPRENDIMENTO PASSA ANCHE PER IL CORPO Cianobatteri sono largamente utilizzati nella dieta di molte culture. Si pensa che la “manna che gli Ebrei consumarono durante i 40 giorni trascorsi nel deserto fosse proprio il genere Nostoc Nostoc: cianobatteri azotofissatori di acqua dolce che formano colonie di filamenti, costituiti da cellule rotondeggianti avvolte in una massa gelatinosa. Dopo una pioggia si ingrossano fino a diventare un ammasso gelatinoso. È detta anche Spuma di Primavera. Spirulina Spirulina platensis è una specie appartenente alla classe Cyanobacteria contiene proteine, vitamine e minerali. E’ venduta come cibo salutare negli USA Viene utilizzato come additivo proteico per cibi in diete per chi ha problemi di malnutrizione Le alghe sono un gruppo variegato di organismi fotosintetici - organismi unicellulari microscopici - organismi multicellulari complessi Occupano la base della piramide alimentare Vengono usate come cibo Additivi per cibi, cosmetici e diversi prodotti commerciali DANNI: Fioriture algali con notevoli danni ambientali e Produzione di Tossine Le alghe rosse e brune sono da tempo utilizzate come fonti alimentari Hanno un alto contenuto di proteine, vitamine e minerali (Iodio e Potassio) PORPHYRA -È l’alga di mare più coltivata (lattuga di mare). In Giapponese è note come Amamori o Nori. Nori è l’involucro esterno del sushi Giapponese, viene lavata, tagliata, essiccata e tostata. - Le alghe sono coltivate in baie poco profonde dell’oceano in reti che vengono seminate con propaguli riproduttivi. - Con l’interesse corrente per lo sviluppo di nuovi cibi, le alghe giocheranno un grande ruolo nella dieta umana nel futuro. IL VACUOLO • 1 o più • Tonoplasto • Succo vacuolare • Funzioni: • Riserva: proteine di riserva dei semi 1. Difesa: molecole pericolose, alcaloidi, ecc. 2. Vessillare: pigmenti 3. Idrolitica: idrolasi IL vacuolo centrale è generalmente il compartimento più grande di una cellula vegetale, in quanto può rappresentare l’80 % o più di una cellula matura . Il citoplasma è generalmente confinato in una zona ristretta compresa tra il vacuolo e la membrana plasmatica . La membrana delimitante il vacuolo, cioè il tonoplasto , separa il citoplasma dal succo vacuolare . Come tutte le membrane della cellula, il tonoplasto trasporta selettivamente i soluti ; conseguentemente il succo vacuolare presenta una composizione diversa rispetto al citosol . Il succo vacuolare, nelle cellule vegetali, è prevalentemente formato da: acqua ioni minerali (potassio, cloro, sodio, calcio, fosfato, nitrato, solfato) e sostanze idrosolubili (monosaccaridi, disaccaridi e trisaccaridi) metaboliti secondari (alcaloidi, terpenoidi, fenoli) addetti alla difesa della pianta da patogeni acidi organici (es. acido citrico, malico), glucosidi, tannini pigmenti flavonoidi (antociani - pigmenti dal rosso al viola - flavoni, flavonoli) proteine, ad esempio nei semi sostanze di riserva (zuccheri o lipidi). Boston tea party Palloncino in una scatola perché occupa la maggior parte dello spazio la scatola ci fa capire che la cellula non è sempre tonda Carboidrati • Monosaccaridi (Glucosio Fruttosio Sorbitolo) • Disaccaridi Saccarosio Maltosio ecc. • Polisaccaridi (Fruttani Mannani Mucillagini) Ruolo: Riserva Resistenza allo stress Controllo osmotico IDROLASI ACIDE • Fosfatasi acide • Carbossipeptidasi • Proteinasi • N-acetilglucosaminidasi • Alfa-amilasi • Fitasi • Beta-glucosidasi • Ecc. • RNAasi • DNAasi Ruolo: Turnover, Autofagocitosi, Meccanismi di difesa, Germinazione, Senescenza GLICOSIDI-GLUCOSIDI-GLUCOSINOLATI • I glicosidi sono una classe di sostanze vegetali costituita da una porzione glicosidica e da una porzione non glicosidica, detta aglicone. I glicosidi cianogenici per idrolisi generano acido cianidrico • 1 o più residui glicosidici • Zuccheri: pentosi, esosi, metil pentosi • Variabilità: porzione glicosidica, porzione agliconica • Numero di molecole elevatissimo Fonti alimentari di glicosidi cianogenici e nome della molecola. Il Dicumarolo divenne famoso quando il Presidente americano Eisenhower colpito da infarto fu curato e visse usando, dietro la sua richiesta, tale sostanza FATTORI CHE INFLUENZANO IL VIRAGGIO DEI COLORI DEI PIGMENTI: Il grado di metilazione L’idrossilazione Il Ph TANNINI Si legano e precipitano le proteine in maniera non specifica, vengono utilizzati per la concia delle pelli Polimeri fenolici solubili in acqua Colore marrone o nero Ossidati Corteccia Foglia Frutti Durante la maturazione i tannini vengono rimossi e il frutto prima sgradevole diventa commestibile (olive, uva, cachi) Usati in medicina per le loro proprietà antisettiche e astringenti Repellenti verso gli erbivori, si legano agli enzimi e ne bloccano l’azione Presenti nella corteccia e nei frutti a cui danno la caratteristica di legare i denti MECCANISMI DI DIFESA TERPENI Unità isopreniche a 5 atomi di carbonio. Componenti di ormoni e pigmenti. Incolori, Solubili nei grassi; Volatili e odorosi. (oli essenziali) ALCALOIDI tossici per gli animali e con funzione di difesa METABOLITI SECONDARI Il cosiddetto "Boston Tea Party" (lett. "Ricevimento del tè di Boston") fu un atto di protesta da parte dei coloni americani diretta contro il governo britannico, in relazione alle loro recenti leggi sulla tassazione, con la quale vennero distrutte molte ceste di tè. Si svolse giovedì 16 dicembre 1773 nel porto di Boston e fu vista da molti come la scintilla che fece iniziare la rivoluzione americana. (A) L’alcaloide piperidinico coniina, il primo alcaloide ad essere stato sintetizzato, è estremamente tossico, in quanto causa paralisi delle terminazioni nervose motorie. (B) Nel 399 a.C. il filosofo Socrate fu condannato a bere un estratto di cicuta che conteneva il veleno coniina. Il quadro “La morte di Socrate” (1787) è del pittore Jacques-Louis David. La mescalina è il componente psicoattivo del peyote, Il Regno Unito importava dalla Cina più di quanto esportasse, a causa della forte domanda interna di tè, seta e porcellana. Il dilagare della tossicodipendenza in Cina indusse, l'imperatore, a proibire, nel 1729, la vendita e l'uso dell'oppio. Il commercio tuttavia continuò ad aumentare, controllato dalla compagnia inglese delle Indie orientali. Le Guerre dell'oppio furono due conflitti, svoltisi dal 1839 al 1842 e dal 1856 al 1860. La sconfitta dell'Impero Cinese in entrambe le guerre costrinse il paese a tollerare il commercio dell'oppio ed a firmare con gli inglesi due trattati che prevedevano l'apertura di nuovi porti al commercio e la cessione di Hong Kong al Regno Unito; da questi eventi si fa iniziare l'era dell'imperialismo europeo in Cina. Secondo quanto emerge da una ricerca dell'Ufficio delle Nazioni Unite per la droga e il crimine (UNODC), l'Afghanistan produce i tre quarti dell'oppio mondiale - la materia prima per la produzione di eroina - e i due terzi dei consumatori di oppio fa uso di droga proveniente dall'Afghanistan. L'economia afghana, una tra le più povere del pianeta, risente del regime talebano, ed è stata profondamente sconvolta dall'inizio dell'ultima guerra ma anche dalle guerre che l'hanno preceduta. La produzione di oppio fornisce, per adesso, il denaro necessario per vivere. QUESTI ARGOMENTI POSSONO COLLEGARSI FACILMENTE CON LA STORIA, GLI SCAMBI COMMERCIALI, LA VIA DELLE INDIE, LE RIVOLTE TIPO QUELLA DEL BOSTON TEA PARTY, LE GUERRE PER L’OPPIO, LE SOSTANZE TOSSICHE USATE PER GIUSTIZIARE GLI ERETICI (SOCRATE) GLI IMPORTANTISSIMI UTILIZZI IN MEDICINA, ANTIDOLORIFICI, ANTITUMORALI, COAGULANTI, ANTIMALARICI INIBITORI DELLA MITOSI ETC. L’AMBIENTE Argomento insostituibile È importante far acquisire una “mentalità ecologica” fin dai primi anni della scuola dell’obbligo. L’educazione ambientale è un’educazione globale: scientifica, morale, estetica, civica. L‘ambiente è un bene protetto dalla nostra Costituzione L’art. 9 della Costituzione Italiana è stato aggiornato nel 2022 e recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali“. Inoltre anche l’art.41 è stato modificato, aggiungendo che “la libertà dell’azione economica privata non può danneggiare la salute e l’ambiente“. L’art 117 elenca le materie in cui lo Stato ha legislazione esclusiva e tra esse figura la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali. La parola ambiente viene dal latino ambiens, participio presente del verbo ambire, inteso come “andare intorno, circondare”. In quest’ottica potrebbe essere definito come “tutto ciò che sta intorno o che circonda qualcosa”. A seconda del punto di vista dal quale si guarda all’ambiente cambia la definizione, apportando diverse sfumature di significato. La definizione di ambiente secondo l’ecologia è l’insieme dei fattori fisici e biologici che circondano l’organismo o una popolazione di individui o una comunità biotica (biocenosi). PER GIUNGERE A UNA DEFINIZIONE DEL CONCETTO DI AMBIENTE SI Può UTILIZZARE IL BRAINSTORMING Dal punto di vista dell’uomo, l’ambiente invece è l’insieme delle condizioni sociali, morali, culturali, storiche ed economiche in cui l’individuo vive e che contribuiscono a definirlo. Ovviamente una condizione economica e sociale è influenzata anche dall’ambiente fisico in cui si trova, ma non sempre. Pensiamo alle nostre grandi città costruite nel deserto o alla nostra capacità di coltivare aree desertiche o un tempo paludose. LA DIFFERENZA TRA AMBIENTE E HABITAT Ci sono habitat minacciati e sono minacciate le specie che in quegli habitat vivono. Per habitat si intende infatti l’ambiente specifico in cui vive una determinata specie vivente. Sono a rischio soprattutto le specie molto specializzate e quindi meno adattabili, che hanno bisogno di un habitat con determinate caratteristiche per svolgere le loro funzioni biologiche. Una “buona educazione ambientale” dovrebbe portare ad avere non solo “alunni” ma “cittadini” che: Amino la natura. Amare la natura presuppone una certa confidenza con gli oggetti naturali: uccelli, piante, rocce. Conoscano un minimo di base scientifica dei problemi ambientali. Riescano a vedere problemi grandi e problemi piccoli. Indignarsi, ad esempio, della distruzione delle foreste tropicali, ma anche per le carte buttate in un prato. Provino fastidio per gli sprechi. Trasmettano a chi gli è vicino (soprattutto ai figli), una visione ecologica del mondo. Per ottenere questo “alunno-cittadino” è evidente che la famiglia conta molto più che la scuola. La scuola dovrebbe dare le nozioni scientifiche su cui basare l’educazione all’ambiente. La qualità della vita nella prossima generazione dipende da come ADESSO vengono educati i bambini. È importante dare al ragazzo norme di comportamento: tieni pulita la strada, non fare sprechi, usa carta riciclata…mentre le industrie scaricano senza controlli in mare o nell’aria? NORME PRATICHE Usare meno l’automobile. Bicicletta, mezzi pubblici, “a piedi”. Tempo? parcheggio – tempi di attesa Risparmio di energia elettrica. Luci in tutte le stanze, ascensore. Riciclare. Vetro, carta, plastica, ecc. Mentalità meno consumistica. Insistere sulle norme di comportamento “non serve a ripulire”, ma ha essenzialmente uno scopo “pedagogico”. Responsabilizzazione dei ragazzi Consapevolezza della crisi ambientale Il senso della bellezza della natura va costruito pazientemente, non è innato. La natura è bella ovunque, purché non sia troppo rovinata. Non occorrono grandi gite scolastiche! cielo dal giardino scolastico pioggia dalla finestra Interazione con letteratura e arte. Es. Si osservi la luna piena (compito a casa) ESEMPIO DI STUDIO PRATICO DI AMBIENTE . Giardino o anche cortile asfaltato con 1 solo albero. - IDEA DI MICROAMBIENTE: un albero con tutti i suoi ospiti (uccelli, insetti, ecc.). Si può dividere anche in sottoambienti: zona in luce – zona in ombra. L’oggetto “albero” può servire anche a illustrare diversi tipi di relazione tra i componenti di un ecosistema a. fonte di nutrimento: uccelli, insetti… che sfruttano foglie, legno, frutti… b. riparo: nido di uccelli c. punto alto di osservazione: cornacchie Terreno incolto. OSSERVAZIONI NEL TEMPO E NEGLI ANNI: ad es. osserviamo una pianta, che resta ferma e non si muove. Si può partire da un terreno appena “pulito” (ruspato) in modo da seguire come gradualmente si ricopre di vita, concetto di piante pioniere, costruzione di una mappa, inventario: sassi, erbe, lombrichi RIFLESSIONI CASO O NECESSITÀ? Perchè questa pianta cresce qui e non più lontano? 1)è ben adattata a questo particolare posto 2)è qui per caso: il vento o un animale ha portato qui quel seme 3)il vento ha portato il seme per caso, ma ha trovato le condizioni adatte per crescere. Se il vento avesse depositato il seme più in là, dove non ci sono le condizioni adatte, non avrebbe germinato. Diversità a livello specifico: ricchezza di specie; Diversità a livello genetico; Diversità a livello ecologico Livelli principali di organizzazione della diversità: la ricchezza delle specie Ricchezza di specie: E’ la stima più semplice che dipende dalla presenza/assenza di specie (è quindi semplicemente il numero di specie). Questo parametro è semplice e facilmente misurabile. Ricchezza di specie: il numero totale di specie in una determinata area. La diversità in una comunità può essere quantificata sulla base di due criteri: ricchezza di specie, cioè numero di specie, equiripartizione degli individui tra le specie o più comunemente Eveness. Un’alta Eveness si ha quando le specie sono presenti con lo stesso numero di individui, ed è associata un’alta biodiversità Biodiversità: il numero di specie Quanta biodiversità c ’è sul pianeta? 1.7—2.0 milioni di specie già descritte Specie stimate: 10-100 milioni. il 90% delle specie esistenti sulla Terra è ancora sconosciuto. • I vertebrati sono il gruppo fino ad ora più studiato (nell’ultimo decennio sono stati descritti circa 200 nuovi pesci,20 nuovi mammiferi, 1-5 nuovi uccelli). Non tutte le specie sono proprio nuove in quanto alcune già conosciute vengono riclassificate sulla base di nuove conoscenze. • Gli insetti contengono il maggior numero di specie descritte (ogni anno aumentano di qualche migliaia). DISTRIBUZIONE Gli insetti, ed i coleotteri in particolare, costituiscono il maggior numero di specie sul totale! Il numero di specie è inversamente correlato alla dimensione degli organismi la concentrazione del numero di specie aumenta dai poli verso l’equatore. La ricchezza di specie varia geograficamente: nei climi caldi o dove è presente una maggiore umidità vive generalmente un maggior numero di specie rispetto ai climi freddi. Infatti le foreste pluviali (nei tropici) sono le zone a più alto indice di Biodiversità (almeno il 50% dei viventi). Distribuzione della Biodiversità: gli “HOTSPOTS” • Sono aree che hanno un elevato numero di specie ed un elevato numero di endemismi (l'endemismo è il fenomeno per cui alcune specie vegetali o animali sono esclusive di un dato territorio) • Gli HOTSPOT occupano circa l’ 8% del mondo ma contengono circa il 46% del numero totale di specie esistenti. • Includono le maggiori foreste tropicali ma anche aree con clima mediterraneo UN HOTSPOT DELLA BIODIVERSITA’ È UNA ZONA RICCA DI SPECIE SULLA QUALE INCOMBE UNA SERIA MINACCIA ALLA SUA ESISTENZA. 25 hotspot della biodiversità contengono il 44% di tutte le specie stimate sulla terra • Il 68% della flora del Madagascar sono specie endemiche • Il 60 % della flora endemica delle Galapagos è minacciata di estinzione, cosi come il 75% delle specie endemiche delle isole Canarie DIVERSITÀ A LIVELLO GENETICO I Chihuahua, i bracchi ed i rottweiler sono tutti cani —ma sono differenti perchè i loro geni sono differenti. La diversità genetica delle popolazioni viene misurata analizzando la sequenza del DNA e individuando i diversi genotipi. La genetica di popolazione studia la composizione dei geni all’interno di un gruppo di individui cioè: i diversi genotipi, le variazioni che interessano questi geni nel tempo le differenze esistenti tra vari gruppi o popolazioni. DIVERSITÀ A LIVELLO ECOLOOGICO Livelli principali di organizzazione della diversità: la diversità degli ecosistemi. Il terzo livello della biodiversità è quello delle comunità biologiche e degli ecosistemi. Comunità biologica = insieme delle specie che occupano una parte di territorio ed interagiscono fra loro Ecosistema = insieme funzionale che include gli organismi di una comunità naturale ed il loro ambiente. Il livello ecosistemico rappresenta la massima complessità, in quanto: 1. riassume quella dei livelli precedenti (genetico e di specie) 2. comprende i fattori abiotici 3. include le reciproche influenze della componente biotica e di quella abiotica. • La diversità degli ecosistemi viene valutata in termini di diversità di specie, calcolando lo loro abbondanza relativa. • A parità di numero totale di specie, un sistema che comprende specie diverse nelle stesse proporzioni viene considerato più diversificato di quello in cui vi sono specie abbondanti ed altre più scarse. •L’attività dell’uomo sta causando la perdita di biodiversità. Infatti il tasso attuale di estinzione è 100-1000 volte superiore a quello precedente alla comparsa dell’uomo. •Dall’inizio del XVII secolo si sono estinte circa 600 specie conosciute e sicuramente altre sconosciute, soprattutto nelle isole e nei luoghi ove sono stati distrutti gli habitat (es. deforestazione) o sono state introdotte specie nuove (alloctone). Recentemente le estinzioni sembrano essere diminuite grazie agli interventi protezionistici degli ultimi decenni. •Nonostante ciò si pensa comunque che il 10-20% delle specie attualmente viventi si estingueranno nei prossimi 20 – 50 anni (6000 specie animali in pericolo). Cosa minaccia la biodiversità? 1) Perdita di habitat e frammentazione La continuità dell’habitat è una condizione fondamentale per garantire la permanenza delle specie su di un territorio Chiazze di habitat naturali spesso non sono in grado di mantenere popolazioni vitali = ESTINZIONE La riduzione dell’habitat porta ad ESTINZIONE in quanto determina: - minori risorse disponibili (effetto Quantitativo) - riduzioni numeriche delle popolazioni - aumento della competizione - scomparsa delle specie più esigenti - riduzione della capacità predatoria - riduzione della capacità riproduttiva (a causa dell’isolamento) 2) Inquinamento Cosa fare per ridurre l’inquinamento??? Trovare fonti di energia alternative e rinnovabili 1.Energia Solare: pannelli solari 2.Energia del Vento: pale eoliche 3.Energia geotermica: calore prodotto dalla crosta terrestre. La protezione dell’ambiente non deve essere considerata un limite allo sviluppo ma la premessa fondamentale di una nuova e più corretta crescita economica 3) Cambiamenti climatici Conferenza di Rio de Janeiro, 1992 178 governi e 120 capi di Stato partecipano alla Conferenza dell’ONU a Rio de Janeiro su “Ambiente e Sviluppo” Scopo della conferenza: individuare i criteri più opportuni per conciliare le esigenze dei Paesi poveri e quelle dei Paesi industrializzati L’effetto serra è un fenomeno naturale che, limitando la dispersione del calore, permette di mantenere una temperatura costante sul nostro pianeta. Tuttavia, l’immissione nell’atmosfera di elevate quantità di anidride carbonica e altri gas, a causa delle attività industriali, ha aumentato l’effetto serra naturale e sta causando un eccessivo aumento della temperature. 4) Sfruttamento delle risorse COME L’AGRICOLTURA INFLUENZA LA BIODIVERSITÀ L’agricoltura è la maggiore responsabile della perdita di biodiversità Il tasso al quale il territorio agricolo si espande varia da regione a regione 5) Incremento demografico La popolazione umana tende ad aumentare Maggior utilizzo e frazionamento del territorio Difficoltà da parte delle specie vegetali spontanee ad adattarsi ad un territorio di ridotte dimensioni (frammentazione) L’incremento dell’utilizzo di terreni ad uso agricolo ed urbano comporta una perdita di specie spontanee Altre minacce antropiche: Inquinamento genetico Turismo – Inquinamento – ignoranza – non rispetto – indifferenza… 6) Specie aliene invasive Le specie aliene invasive sono organismi introdotti dall'uomo, accidentalmente o volontariamente, al di fuori dell'area di origine, che si insediano in natura e causano impatti sull'ambiente o sulla vita dell'uomo. Le specie aliene invasive causano impatti sulla biodiversità, sulle attività economiche e sulla salute umana. Lo scoiattolo grigio, (Sciurus carolinensis) proveniente dall’America del Nord, è arrivato inizialmente in Inghilterra e si è espanso rapidamente in tutta Europa. Trova simpatia nelle persone, soprattutto tra i bambini. Sta mettendo a rischio la vita del nostro scoiattolo rosso. Introdotto in Italia negli anni 60, sta invadendo i nostri boschi. E’ portatore sano di un virus che uccide la specie europea di scoiattolo rosso. Secondo alcuni scienziati entro qualche anno la sua diffusione potrebbe portare alla probabile estinzione di quello autoctono che da milioni di anni vive nelle foreste europee. La nutria il roditore semi-acquatico originario del Sud America che verso la fine dell’800 ha iniziato a essere allevato anche in Europa, come animale da pelliccia, per poi diventare un animale infestante e pericoloso per la vegetazione acquatica. A partire dai primi anni del 1800 si è sviluppata una richiesta della sua pelliccia, detta “pelliccia di castorino”. Agli inizi del Novecento sono quindi stati avviati allevamenti intensivi che ben presto si sono diffusi anche in altre parti del mondo. Individui fuggiti da queste aree o introdotti deliberatamente si sono stabiliti negli Stati Uniti, Canada e successivamente in Europa e poi fino all’Asia minore, al Caucaso, all’Asia centrale e al Giappone. Nelle zone densamente popolate porta alla drastica riduzione di piante acquatiche causando gravi squilibri all’ecosistema locale. Determina gravi danni all’agricoltura. L’attività di scavo delle tane indebolisce gli argini dei corsi d’ acqua aumentando il rischio di esondazioni. Problema del tutto analogo per la tartaruga dalle orecchie rosse, originaria degli Stati Uniti, è stata introdotta come esemplare da compagnia. Il piccolo esemplare d’ acqua dolce è infatti stato scelto da moltissimi italiani come primo animale di compagnia, date le dimensioni iniziali contenute. Eppure questa tartaruga può crescere notevolmente nel tempo, fino a superare i 30 centimetri, e quindi molti hanno deciso di sbarazzarsene abbandonando gli esemplari presso laghetti, fiumi e altri corsi d’ acqua. Un fatto che ne ha portato a una rapidissima moltiplicazione, con danni incalcolabili per la biodiversità. Gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii): ha invaso i nostri corsi d’ acqua ed è originario degli Stati Uniti centro-meridionali e del Messico nordoccidentale. Fu introdotto nel 1989 in Piemonte e in Toscana. La sua presenza sta causando non pochi danni, poiché colonizza facilmente qualsiasi tipo di ambiente acquatico e, avendo un’alimentazione generalista, preda di tutto (invertebrati, anfibi e pesci). E’ dannoso anche per la salute di coloro che se ne alimentano, poiché accumula nell’organismo metalli pesanti e tossine presenti, ed è veicolo di malattie infettive. La Zanzara tigre (Aedes albopictus) originaria del sud-est asiatico, nota per la sua puntura, vistosamente tigrata di biaco e nero; a differenza di altre specie indigene europee, la zanzara tigre è attiva durante il Estrazione dei colori da frutta, foglie e fiori per realizzare acquerelli naturali e capire il ruolo dei colori nel mondo delle piante. ARTE NELL’ORTO Atelier d’arte L’Orto Botanico si trasforma in atelier d’arte per realizzare sculture naturali e oggetti creativi. Identikit dell’albero Riconoscere gli alberi e arbusti più comuni del nostro territorio con una caccia a squadre e per i più grandi con l’uso di chiavi dicotomiche. Il Cappotto dell’Albero Scopriamo i tronchi d’albero e il brulicante mondo che ruota attorno ad essi, osservando le cortecce degli alberi dell’Orto e cercando indizi sulla loro funzione per la pianta e per gli animali che vi entrano in relazione Questa attività si può svolgere anche in in giardino o parco vicino la scuola Mangiatori di piante Avete mai mangiato una radice? Un seme? Un fiore? Scopriamo quale parte della pianta rappresentano le verdure e i frutti che mangiamo ogni giorno, per capirne meglio le diverse caratteristiche. I 5 sensi scopriamo il mondo vegetale attraverso gli stimoli che ci invia Esplorare il mondo affinando i sensi di cui siamo dotati per codificare le informazioni che riceviamo, stimolando e affinando un senso alla volta nel magico ambiente dell’Orto. Simmetrie vegetali allo specchio Percorso di ricerca e visualizzazione di elementi geometrici usando specchi per rilevare gli assi di simmetria. INDOVINA CHI CON LE PIANTE E ALBERI L’orto botanico in autunno Quanti colori possiamo ammirare nei boschi in autunno? Una visita all’Orto Botanico in veste autunnale ci permetterà di osservare il foliage tipico di questa stagione, raccogliendo materiali che utilizzeremo nel laboratorio pratico al chiuso. Dove finisce tutto il verde delle foglie? Come mai compaiono all’improvviso colori come il giallo, l’arancio, il rosso e il marrone? E le foglie viola, perché non diventano gialle in autunno? Estraendo i pigmenti dalle foglie tramite cromatografia, potremo scoprire quanti colori ci sono nelle piante e comprendere meglio il loro ruolo all’interno del processo fotosintetico. Artisti nell L’orto Quanti colori possiamo ammirare nei boschi in autunno? Perché le foglie diventano gialle, arancioni, rosse e marroni? Una passeggiata all’Orto Botanico in veste autunnale ci permetterà di osservare il foliage tipico di questa stagione, raccogliendo materiali che utilizzeremo nel laboratorio pratico al chiuso, per realizzare un quadro personale ispirato all’autunno, da toccare, annusare, ascoltare. L’ORTO BOTANICO IN INVERNO Che cosa accade alle piante durante l’inverno? Perché alcuni alberi si spogliano delle chiome? Un albero spoglio è un albero morto? Le gemme che vediamo sbocciare in primavera sono già presenti in inverno? NELLA SCUOLA DOVE HO FATTO TIROCINIO ADDOBBAVANO LA CLASSE CON ELEMENTI NATURALI CHE CARATTERIZZAVANO LA STAGIONE. AD ES FIORI E INSETTI IN PRIMAVERA, FOGLIE SECCHIE D’AUTUNNO. SULLA BASE DELL’OSSERVAZIONE DIRETTA SI POTREBBE FARE LO STESSO Indaghiamo l’affascinante mondo degli alberi in veste invernale passeggiando all’Orto Botanico: scopriremo quante diverse forme, colori, dimensioni, consistenze e superfici possano avere le gemme vegetali. Scopriremo come sono fatte e quali funzioni svolgono sezionandole e osservandole da vicino, anche con l’aiuto di lenti d’ingrandimento. Per la scuola secondaria: approfondimento sugli ormoni vegetali e altre sostanze contenute nelle gemme. L’INSEGNANTE GUIDA I BAMBINI STIMOLANDOLI A FARSI DOMANDE , perché L’INSEGNANTE NON DEVE INSEGNARE MA SEMPLICEMENTE DEVE FARE IN MODO CHE I BAMBINI IMPARINO. IL MIGLIOR MODO PER IMPARARE è LA CURIOSITà Le piante e la Bellezza cosmesi naturale in giardino Indaghiamo il mondo delle piante utili a fini cosmetici realizzando prodotti naturali e scoprendo origine e proprietà di ogni ingrediente usato. L’Orto Botanico dell’Università del Salento si estende per circa 1,7 ettari all’interno del Campus Ecotekne. Nasce negli anni ’90 dove sorgevano le vecchie cave di tufo retrostanti Villa Tresca. Al suo interno sono ancora presenti piccoli gruppi di eucalipti e di pino d’Aleppo, piantumati precedentemente all'istituzione del Campus, mentre lungo il suo perimetro sono state piantate specie autoctone ed ornamentali. Un’area di macchia e boscaglia accoglie il visitatore, che potrà osservare le specie legnose tipiche dell’area salentina; segue un frutteto con specie arboree legate all’agricoltura tradizionale e fruttiferi minori. In due piccole aree umide (un laghetto ed un idrofitario) sono ospitate le piante acquatiche; sul lato opposto sono collocati un rock-garden con piante succulente, oltre ad una piccola collezione di piante officinali ed aromatiche mediterranee. Un ampia zona adibita a vivaio accoglie le specie coltivate in vasi, risultato della propagazione e moltiplicazione del germoplasma acquisito nel corso di escursioni e campagne di raccolta di specie spontanee; la moltiplicazione riguarda essenzialmente le specie rare e minacciate, da conservare ex- situ, nell’Orto Botanico, ma anche specie strutturanti della macchia mediterranea, da utilizzare per interventi di reintroduzione e ripristino ambientale. Sono infine presenti un campo per la coltivazione di specie erbacee di interesse agrario e alcune strutture (serre e tunnel) per la propagazione ed il ricovero invernale delle piante. L’Orto Botanico rappresenta un ambiente ideale per attivare percorsi PCTO Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento per gli studenti interessati ai diversi aspetti della biologia vegetale con particolare riferimento alla Salvaguardia degli habitat e delle specie autoctone; Valorizzazione delle risorse genetiche agrarie rare, minacciate e di interesse fitogeografico; Conservazione in situ; Educazione ambientale. Una proposta per l’immediato futuro: Sabato 19 novembre 2022 Orto Botanico Università del Salento (Mattina) Fondazione Orto Botanico (Pomeriggio) Seminari sull’evoluzione delle piante terrestri Piantumazione di alberi per la realizzazione di percorsi didattici. FIORI E GERMINAZIONE- la riproduzione Tutti gli organismi viventi hanno come finalità la conservazione della specie che si attua attraverso la moltiplicazione e la diffusione degli individui. La Riproduzione è l’evento attraverso cui un organismo vivente dà origine ai suoi discendenti, generalmente in grado di generare altri individui. Nel mondo vegetale la riproduzione può avvenire con modalità molto diverse Nel mondo vegetale si distinguono 2 tipi di riproduzione: vegetativa (agamica) sessuata (gamica) La Riproduzione vegetativa permette la moltiplicazione di un individuo attraverso la divisione del corpo vegetativo o il distacco di una sua parte La Riproduzione vegetativa esiste anche nel mondo animale C’è un GRANDE VANTAGGIO: MAGGIORE VARIABILITA’ GENETICA LA RIPRODUZIONE ASESSUATA produce UN NUMERO ELEVATO DI DISCENDENTI TUTTI UGUALI ALL’INDIVIDUO DI PARTENZA La riproduzione sessuata produce un numero inferiore di discendenti tutti diversi dall’individuo di partenza La RIPRODUZIONE ASESSUATA è particolarmente utile a quegli individui che devono colonizzare nuovi ambienti. La RIPRODUZIONE SESSUATA è particolarmente utile in ambienti molto affollati e dove cresce la competizione tra le specie. In questo ambiente c’è necessità di MAGGIORE VARIABILITA’, permettendo alla specie di resistere all’estinzione. ANGIOSPERME Piante a fiori manifesti con il seme contenuto nel frutto. Alle angiosperme appartengono tutte le piante coltivate: cereali, ortaggi, alberi da frutto, ecc. La loro utilità è notevole; tutte le piante sfruttate dall’uomo appartengono a questo gruppo. IL FIORE Può essere considerato come la porzione terminale di un ramo (asse fiorale o talamo) che porta una serie di foglie modificate. La parte terminale dell’asse fiorale, dove sono inserite le appendici fiorali è detta ricettacolo. Le appendici fiorali sono di quattro tipi diversi: Sepali Petali Stami Carpelli Ciascun tipo di appendice fiorale può essere presente in tre, quattro, cinque o più copie. Sepali: Funzione protettiva, avvolgono le parti fiorali prima dell’apertura del fiore (antesi). Formano il calice. Generalmente verdi, possono essere colorati (petaloidi). Petali: Privi di clorofilla e spesso intensamente colorati. Funzione vessillare per l’attrazione degli insetti pronubi. Formano la corolla. Insieme ai sepali formano il perianzio. Il PERIANZIO comprende sepali e petali Frutti secchi: tessuti fortemente disidratati. Importanti per i semi in essi contenuti Frutti carnosi: ricchi di acqua, nel corso della maturazione acquistano colore, sapore, profumo e diventano appetibili agli animali. Dispersione dei semi BACCA particolare è l’esperidio, il frutto degli agrumi Ed il peponide: cetriolo, anguria e zucca FALSI FRUTTI non si sviluppano dall’ovario ma dalla trasformazione di altri tessuti Fragola. La parte carnosa deriva dal ricettacolo fiorale, i veri frutti sono i puntini neri che sono acheni (frutti secchi) Pomo della mela e delle pere, il vero frutto è la parte interna coriacea che contiene i semi. La parte carnosa deriva da porzioni extra ovariche del fiore Siconio dei fichi. I veri frutti derivano da numerosi piccoli fiori maschili e fiori femminili privi di petali, che rivestono la parte interna del ricettacolo. Il ricettacolo, carnoso una volta maturo, ha la forma di un otre
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