Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Appunti e riassunti COREA "Storia dell’Arte dell’Asia Orientale A" e "Archeologia e Storia dell’Arte di Corea e Giappone", Sintesi del corso di Storia Dell'arte

Il documento contiene appunti delle lezioni, riassunti del libro "The Arts of Korea" per l'esame di Storia dell’Arte dell’Asia Orientale A e per l'esame di Archeologia e Storia dell’Arte di Corea e Giappone. Inoltre ha già TUTTE le foto delle opere che sono contenute nelle slide che di solito la professoressa Testa mette a fine del corso, con relative indicazioni che segnalano a quale slide si trova l'immagine.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 17/02/2021

cerealantsana
cerealantsana 🇮🇹

4.5

(118)

30 documenti

1 / 10

Toggle sidebar
Discount

In offerta

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti e riassunti COREA "Storia dell’Arte dell’Asia Orientale A" e "Archeologia e Storia dell’Arte di Corea e Giappone" e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! Storia dell’Arte dell’Asia Orientale A Archeologia e Storia dell’Arte di Corea e Giappone Daniele Di Pasquale COREA POWER POINT 1 Parte introduttiva del manuale sulla Corea FOR REFERENCE ONLY La Corea e il Giappone erano collegati alla terra ferma prima dell’era glaciale. Posizione strategica della Corea. Il buddhismo arriva in Corea nel 4° secolo. Fino ad alcuni decenni fa l’arte buddhista coreana era poco nota in ambito occidentale. Era nota attraverso gli studi giapponesi, durante l’occupazione, quindi interpretato dagli occhi giapponese. Quello che studieremo sono fondamentalmente questioni relative alla scultura nei 3 Regni e Silla unificato (contatti con i Tang). Importante sarà lo studio sulla iconografia particolare del Buddha Maitreya assiso in posa pensosa, e poi alla pittura su rotoli del tipo kakemono (rotoli verticali in seta), del periodo Koryo (buddhismo terra pura). Il neolitico (7000- X secolo a.C.) L’uomo ha abitato la penisola coreana a partire dal pleistocene, circa nel 500,000 a.C. Vivevano in piccole case circolari semi sotterranee vicino a fiumi e corsi d’acqua, erano cacciatori e raccoglitori e costruivano attrezzi di osso e pietra. Le prime ceramiche ritrovate sono i cosiddetti Chulmun (con motivo a pettine) e Mumun (senza decorazioni) e risalgono al 7000 a.C. L’età del bronzo (X – III secolo a.C.) Le immigrazioni in Corea si intensificarono durante questo periodo, cosa che risultò nell’introduzione del bronzo e della coltivazione del riso. Le abitazioni cominciano a spostarsi nell’entroterra e sulle colline. Tutto ciò portò a un’evoluzione della società su scala gerarchica, che si evince dalle pratiche funerarie sempre più complesse: i Dolmen ad esempio, erano monumenti funerari dedicati a persone di alto rango. Al loro interno sono stati ritrovati vari oggetti, tra cui anche degli specchi che probabilmente indicano che la tomba in cui sono stati ritrovati apparteneva a uno sciamano. In questo periodo lo stato più importante fu probabilmente Gojoseon, nel nord est della odierna Manciuria. Fu conquistato dalla dinastia Han nel 108 a.C. L’età del ferro (300 a.C.) È in questo periodo che la Cina istituisce 4 provincie militari in Corea, la più grande di esse era Lelang, grazie alle quali introduce il sistema di scrittura e il ferro. Periodo dei Tre Regni (57 a.C.- 668 d.C.) Prima era una federazione tribale, dopo si formarono i tre stati: Koguryo, che ha avuto più contatti con la Cina, Paekche, e Silla. Abbiamo però un’altra area, quella di Kaya, interessante per i rapporti stretti con il Giappone. Molti tratti culturali del regno di Kaya hanno somiglianza e reciproca influenza con il Giappone, ma non riguardano il Buddhismo. Questi tre regni si allearono sia con la Cina che con il Giappone, fin quando Silla si allea con i Tang e riunifica i regni della penisola (Silla Unificata). Il Buddhismo viene introdotto in Giappone dal regno di Paekche. Il prodotto tipico del regno di Kaya ricorda gli Haniwa nelle tombe Kofun giapponesi. Vi sono poi esempi di ceramica invetriata, ritrovata identica nelle tombe kofun in Giappone, come le coppe cerimoniali per le offerte. Questi reperti ci dimostrano i contatti con il Giappone e Corea. La metallurgia e l’arte della ceramica sono dei settori in cui la Corea svolge un lavoro sofisticato, soprattutto nel periodo Koryo, ma questa abilità tecnica comincia già nel periodo dei tre regni. Buddismo (Pulgyo) in Corea Il Buddismo fu introdotto nel IV sec. d.C., prima a Koguryŏ (372), poi a Paekche (384). Silla riconobbe ufficialmente il Buddismo solo più tardi, nel 528. Ciò nonostante, il Regno di Silla fu il primo a riconoscerne la portata e le implicazioni politiche. A questo periodo sono attribuiti i primi templi buddhisti in Corea, di cui ci è rimasto poco. Il più famoso è il Tempio Pulguksa 불국사 (il Tempio del paese di Buddha), capolavoro di arte Buddista nel Regno di Silla, costruito nel 528 (ricostruito nel 751). Rintracciamo due limiti allo studio dell’arte buddista coreana: il primo è lo scarso numero di immagini pervenuteci. Il secondo sono le testimonianze letterarie (da fonti storiche ed epigrafiche) estremamente limitate. Buddha Maitreya assiso Titolo: Maitreya assiso Periodo/Stile: Corea Periodo dei Tre Regni, 6° sec/Wei settentrionale Materiali/Tecnica: Formato: Luogo: Significato dell’opera: Il culto di Maitreya era popolare durante il periodo dei Tre Regni, particolarmente tra i giovani aristocratici chiamati hwarang 화랑, e nel periodo dell’Unificazione di Silla. Maitreya (Buddha del futuro) è ritratto come un Bodhisattva, in posa lalitasana, perché molte rappresentazioni del Buddha del futuro lo rappresentano nel momento prima di diventare Buddha. La peculiarità più importante di questa immagine è la posa pensosa, molto ricorrente nelle varie raffigurazioni buddhiste. La mano tocca la guancia, il copricapo è più o meno elaborato ed è seduto su un trono ricoperto dalle pieghe della veste. Questa immagine incarna l’influenza stilistica dei Wei Settentrionali: in questo periodo in Cina viene formulato uno stile nella rappresentazione delle figure buddhiste, ossia: figure allungate, corpo che scompare, essendo stilizzato, vesti che coprono e attirano l’attenzione dell’occhio, stile pittorico e lineare, e si perde un po’ il volume. Periodo di Silla Unificato (668-935): con capitale a Kyŏngju La società di Silla Unificato è di tipo aristocratico (classe ereditaria, non meritocratico), rimangono relazioni più o meno pacifiche con i Tang, dopo essersi alleate e battuto gli altri due regni, e il Buddhismo diventa la religione di stato ufficiale, sostenuta con grandissimi fondi dalla corte dall’aristocrazia: su modello cinese dei Tang, il buddhismo diventa strumento di legittimazione della politica ed, essendo commissionata dalla corte e l’aristocrazia, non può che non essere di un certo livello. Periodo Koryo (918-1392) Nel 918 Wang Kon fondò il regno di Koryo e pose la capitale a Songdo. Subì numerosi attacchi sui confini, tanto più che tra il 1231 e il 1257 ci furono sei invasioni mongole. Il buddhismo era la religione di stato (specialmente il buddhismo Son, Zen in Giappone o Chan in Cina) il quale, dopo il 12° secolo, divenne pratica dominante in Corea, così come il Buddhismo della Terra Pura e il culto di Amitabha. In questo periodo fiorisce la stampa e la produzione di libri (specialmente testi sacri, come il Tripitaka di cui l’edizione del 11° secolo fu distrutta dai mongoli, quindi ricommissionata nel 1251 -> Tripitaka coreano). Nel periodo Koryo, l’arte si concentra maggiormente sulla pittura e l’arte scultorea in questo periodo è molto rara. Un esempio è la Statua Miruk (Buddha maitreya), pietra, primo Koryo 10°/11° sec altezza 18m Titolo: Statua Miruk (Buddha maitreya) Periodo: Primo Koryo, 10°-11° secolo Materiali/Tecnica: Pietra Formato: h 18 m Luogo: Tempio Kwanchok Significato dell’opera: È la più grande scultura indipendente in pietra nella penisola coreana. Sproporzionata e modellata grossolanamente, la statua rivela uno stile totalmente nuovo. L’enfasi su volto e mani della figura sembrano conferirle un forte potere mistico. Pochissimo si sa delle circostanze in cui la statua fu creata: forse commissionata da clan locali allo scopo di incrementare e affermare il loro potere contro il governo centrale o dalla corte (come sembrerebbe suggerire l’insolito copricapo che ricorda un tipo di corona imperiale). Alcuni elementi, come gli inserti di pietra nera negli occhi, rimandano a una tecnica in uso durante la dinastia Liao in Cina. Alcune teorie mettono questa statua in relazione con lo Sciamanesimo. Dipinti nel periodo Koryo I dipinti sono nel formato kakemono (rotolo verticale), un dipinto montato su una base di seta o carta, che veniva arrotolato. Era un formato molto usato, soprattutto nella pittura religiosa. La carta coreana era molto resistente e, per conservare ancora di più il dipinto, la seta e la carta venivano rinforzate e lavorate, e il colore veniva applicato da entrambe le parti. Tutti i dipinti sono devoti al buddhismo della Terra Pura. Triade di Amithaba Titolo: Triade di Amithaba Periodo: Koryo Materiali: inchiostro e colore su seta Formato: Kakemono, rotolo verticale Significato dell’opera: Un aspetto tipicamente coreano nelle opere di questo genere è l’attenzione ai dettagli della veste. Il Buddha Amitabha (riconoscibile per il mudra) è assiso su un fiore di loto, la veste monastica rossa è abbellita di fili d’oro (stile coreano), mentre la postura è di influenza Tang. Il Buddha rimane statico, i bodhisattva invece assumono la posa tribhanga. In questa immagine vi è la Triade di Amitabha, in cui è presente il Buddha Amitabha, seduto su un trono, affiancato da due bodhisatva. I sutra relativi al buddhismo della terra pura, in particolare il sutra della visualizzazione, dicono che Amithaba era affiancato spesso da due bodhisatva: Avalokitesyara, che porta una immagine di Buddha sulla corona, e Mahastamaprapta che ha una immagine di una fiaschetta sulla corona. Il Buddha ha una veste monastica, il viso quasi quadrato, ed è molto possente. La decorazione dell’abito è dettagliata come lo sono le decorazioni del trono, con dei medaglioni con motivi floreali che compaiono anche nella ceramica. Illustrazione del Sutra della Meditazione Saifuku-ji (Giappone), Periodo Koryŏ Titolo: Illustrazione del Sutra della Meditazione Periodo: Koryo Formato: 202,8x129,8 cm Luogo: Saifuku-ji, Giappone Significato dell’opera: È un esempio coreano di trasposizione in forma pittorica di un sutra molto importante per la Terra Pura, sutra della visualizzazione e contemplazione (henso in giapponese). Per molto tempo si è pensato che gran parte di questi dipinti fosse cinese o giapponese; soprattutto giapponese perché sono conservati in templi giapponesi, o all’estero. E solo negli ultimi studi si sono rivelati coreani. Ritroviamo la rappresentazione di un momento chiamato Sugi (momento in cui si ascolta la rivelazione), ossia una volta arrivato al paradiso occidentale, il bodhisattva spiega al fedele rinato quale sarà il suo percorso spirituale. L’aspetto visivo giocò un effetto molto importante per la meditazione. Infatti la pratica più comune era quella della visualizzazione, che usa le immagini per arrivare allo stimolo. Il buddhismo della Terra Pura in Corea Il Buddhismo della Terra Pura in Corea non si sviluppò come una scuola indipendente, ossia molti degli aspetti fondamentali della dottrina furono integrati o incorporati da altre scuole. Si diffusero le pratiche di questa dottrina ma senza una scuola rigida. Nell’ambito del buddhismo della terra pura non c’è bisogno di saper recitare i sutra, o fare delle pratiche severe, ma basta solo avere fede nel Buddha Amithaba, ed esprimere questa fede tramite delle semplici pratiche, come ad esempio recitare il suo nome durante la giornata. Questa semplicità segue un processo di popolarizzazione tra le società. Ma ci sono comunque delle differenze fra le categorie di fedeli e tra le pratiche da svolgere. Vengono introdotti anche dei livelli di difficoltà del percorso per arrivare alla terra pura, diversi livelli di rinascita a seconda del karma accumulato nella vita passata. Triade Amitabha Raigo (Approccio accogliente) Titolo: Triade Amitabha Periodo: Koryo, 13° sec Materiali: Colore ed inchiostro su seta Formato: Rotolo verticale Significato dell’opera: Questo dipinto è una triade di Amitabha Raigo. Raigo è un termine giapponese che vuol dire accogliere, dare il benvenuto, termine che viene tradotto con approccio accogliente, ascesa accogliente. Ciò che più definisce un raigo è il movimento, l’idea di una diagonale, motivi che ricordano nuvole e immancabili fiori di loto su cui poggiano i loro piedi. Questo dipinto è la rappresentazione più semplice del raigo, ma una cosa che non manca mai nei dipinti raigo è la presenza del defunto che viene preso, accolto (basso a sx). Il defunto viene preso e posto in un contenitore da Avalokitesvara, che ha una specifica funzione nei raigo, ovvero di inginocchiarsi davanti a tutti per mettere il defunto in un contenitore a forma di fiore di loto, che diventerà il veicolo per il defunto per essere trasportato nel paradiso occidentale. La cosa strana di questo dipinto coreano è che anziché avere Mahastgamaprapta, uno dei due bodhisatva che accompagnano Amithaba, ha un altro bodhisattva, molto importante: Ksitigarbha. L’approccio accogliente, il Raigo, è il 19esimo voto che il Buddha Amitabha ha fatto prima di raggiungere la buddhità. Consisteva nel fatto che avrebbe dovuto accogliere tutti i defunti in punti di morte e riportarli con sé nel suo paradiso. In queste scene di Raigo, vediamo delle descrizioni panoramiche del palazzo, del paradiso occidentale, che provengono dai Sutra.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved