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Strutture Sociali: Gerarchie, Ambienti Istituzionali, Valori e Norme, Sintesi del corso di Sociologia

La natura delle strutture sociali, incluse le gerarchie sociali, gli ambienti istituzionali, i valori e le norme. Viene discusso come le strutture sociali influenzano la nostra esistenza e le nostre relazioni sociali, con esempi storici e teorici. Il testo anche introduce i concetti di densità sociale, gruppi primari, secondari e formali, e la burocrazia.

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 07/09/2019

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Scarica Strutture Sociali: Gerarchie, Ambienti Istituzionali, Valori e Norme e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! 04/10/18 BLOCCO 1: I CONCETTI E GLI STRUMENTI PER INTERPRETARE LA STRUTTURA SOCIALE La struttura sociale è fondamentale per l'intera interpretazione​ ​​del mondo umano da parte dei sociologi, che ritengono esistano e abbiamo un ruolo fondamentale. Le strutture sociali tendono a durare nel corso del tempo assegnando alla vita sociale una regolarità che essa altrimenti non potrebbe avere. Le strutture sociali sono enigmatiche perché hanno molte parti interdipendenti e perché molte di queste componenti non sono osservabili direttamente. Margaret Hatcher riteneva invece che non esistessero strutture sociali, ma solo la capacità degli individui di autodeterminarsi. La struttura sociale è lo scheletro nel quale le persone si muovono e trovano dei vincoli, che ne determinano le differenze → mobilità sociale: muoversi facilmente nella struttura (passare da uno status ad un altro). In Italia si dice che sia BLOCCATA, al contrario si dice FLUIDA. Le strutture sociali sono difficili da cambiare, durano nel tempo. Cambiano lentamente, se cambiano, per questo ci danno sicurezza ➡ regolarità alla vita (società complesse ➡ divise in parti per poterle studiare). Dividiamo il concetto di struttura sociale in due componenti fondamentali ma distinte: 1. Le gerarchie sociali, che possono essere individuate in ogni società in cui alcuni gruppi o individui sono posti al di sopra di altri; 2. Gli ambienti istituzionali, costituiti da leggi, regole, organizzazioni e dal governo in cui gli individui si muovono (es: scuole, università, ospedali, famiglie ➡ regole e norme meno formalizzate, più o meno rigide e più o meno condivise). Le strutture sociali comprendono un insieme di importanti relazioni sociali dirette o indirette, o meglio una gerarchia sociale, che forniscono a individui e gruppi differenti tipi di status (set di ruoli attribuiti all’individuo ➡ norme entro la quale le persone di quel ruolo devono stare). Le gerarchie sociali sono componenti importanti della struttura sociale di qualunque società per due ragioni fondamentali: 1. La posizione in cui ci troviamo nelle gerarchie sociali principali avrà una forte influenza sulla nostra esistenza; 2. Le gerarchie influenzano le nostre vite e le nostre relazioni sociali in molti e differenti modi (USA: bianchi/neri, Rosa Parker ➡ una volta cancellate le norme la situazione è cambiata/come?) La storia è costellata di esempi di disuguaglianza di potere nella struttura sociale. Essa è riscontrabile nella capacità che hanno alcuni, più potenti di altri, di influenzare il comportamento altrui, anche attraverso l'emanazione di leggi che escludono i gruppi subordinati e riproducono l'asimmetria di potere. Le gerarchie sociali (non sono date, ma in continua evoluzione) implicano il​ potere​​ (se legittimato e riconosciuto non è abuso), la capacità di influenzare il comportamento altrui, e il privilegio​​, la possibilità o il diritto ad avere accesso speciale ad opportunità o a ricompense (il mantenimento del privilegio è dato dalla ​discriminazione​​, con la quale si tengono sotto controllo i gruppi subordinati). Il meccanismo più comune di mantenimento del privilegio è la discriminazione, che si verifica laddove un gruppo domaninante impiega mezzi legali o informali per controllare le opportunità e ridurre o eliminare le sfide provenienti da gruppi subordinati. Ci sono gruppi di potere con una formalizzazione tale che non ci si accorge di essere all'interno di gerarchie (es: ruolo delle donne). Uno degli aspetti più importanti delle gerarchie sociali di qualunque società è la dimensione relativa dei suoi gruppi sociali principali e il modo in cui essi cambiano nel corso del tempo, anche grazie all'immigrazione. La dimensione dei gruppi in conflitto all'interno delle gerarchie sociali può variare notevolmente e, se osserviamo il passato o il presente, possiamo trovare quasi ogni combinazione immaginabile. Il gruppo sociale (tanto più una società vede interazioni, tanto più è densa e differenziata) è un insieme di persone fra loro in interazione con continuità (forma durevole), secondo schemi relativamente stabili. Tali persone si definiscono membri del gruppo e sono definite come tali da altri. Forme durevoli di interazione, che permettono di definire un gruppo, sono possibili quando il comportamento delle persone è in una certa misura reciprocamente prevedibile e atteso. Il concetto di ruolo sta ad indicare l'insieme di comportamenti che in un gruppo tipicamente ci si aspetta da una persona, che fa parte del gruppo. Il ruolo si distingue in: ● Specifico= riguarda un insieme di comportamenti limitato e precisato; ● Diffuso= riguarda un insieme di comportamenti più ampio e meno definito; In un gruppo sociale i ruoli possono essere più o meno differenziati. La differenziazione dipende anche dalla densità sociale. Il termine densità è stato introdotto in sociologia da Èmile Durkheim, per spiegare le cause della crescente differenziazione del lavoro sociale. Per Durkheim la divisione del lavoro è spiegata dall'aumento della densità materiale (ossia il numero di individui su una data superficie) e dalla densità morale (ossia l'intensità delle relazioni e degli scambi tra gli individui). Quanto maggiori sono le relazioni di scambio e competizione tra i membri di una società, quanto più lavorano e commerciano insieme, tanto maggiore è la densità. Con l'aumento della densità, maggiore è la lotta per la vita: la differenziazione sarebbe così la soluzione pacifica di questa lotta, permettendo ad ognuno di portare un contributo utile alla società. ● Gruppi primari = gruppi di piccole dimensioni, a ruoli diffusi, con contenuti affettivi e molto personalizzati (es:famiglia) ; ● Gruppi secondari = gruppi di grandi dimensioni, a ruoli specifici, relazioni più fredde e spersonalizzate; (università) ● Gruppo formale = gruppo basato su uno statuto o regolamento esplicito in vista di certi scopi; (università) ● Gruppo informale = gruppo che si forma in modo spontaneo, senza che siano state fissate regole precise per il suo funzionamento; (famiglia) ● Gruppi totalitari = impegnano tutti i ruoli o quasi di un individuo ● Gruppi segmentali = impegnano alcuni o anche uno dei ruoli di un individuo. La società può essere considerata come il prodotto di una miriade di azione di persone in interazione fra loro. La rete sociale di un individuo consiste nell'insieme di relazioni che egli ha con altre persone, anche se queste non necessariamente si incontrano nello stesso momento e nello stesso luogo. I nodi rappresentano gli individui, i gruppi, le organizzazioni; ● Orientamenti dai quali discendono fini delle azioni umane, valori e fini sono legati tra loro come in una catena; ● Trascendente rispetto all’esistente ➡ indicano un dover essere che va al di là dell'essere, una tensione verso uno stato di cose ritenuto ideale e desiderabile ma che non è, o non è ancora, realizzato ; ● Fatti sociali in quanto, e solo in quanto, vengono fatti propri da individui o gruppi sociali, i quali orientano in base a essi il loro agire ➡ i valori sono forze operanti, perché forniscono le motivazioni dei comportamenti; ● I valori vengono fatti propri da individui e gruppi mediante processi, più o meno consapevoli, di scelta ➡ i valori sono sempre sia oggettivi che soggettivi. I valori universali: ● Sono i valori di “tutti”, ovvero sono quei valori nei quali una civiltà si riconosce e chi non li accetta si mette ​ispo facto​ al di fuori di essa ● Sono i valori che definiscono i confini del vivere civile, la natura del “patto sociale” ● Sono il risultato di processi di lungo periodo, i tessuti di lotte condotte storicamente, e con alterne vicende, da gruppi umani concreti. Il pluralismo dei valori Le società moderne, data la loro complessità e differenziazione, sono caratterizzate dal pluralismo dei valori. Nelle società moderne si pone sempre più il problema dell'integrazione dei valori. Quando sistemi di valori o singoli valori sono in conflitto tra loro, i gruppi che ne sono portatori entrano essi stessi in conflitto. Lo stesso individui può far propri valori, tra loro in linea di principio incompatibili, e trovarsi quindi di fronte a situazioni di dilemma etico. Nelle società moderne e avanzate: ● Si sta allargando il grappolo dei valori universali ● I sistemi di valori si frammentato (complessità, differenziazione, secolarizzazione, fine grandi narrazioni) ● Si assiste a un processo di “presentificazione” (uno dei carattere dei valori è il “differimento”) dell'orizzonte di realizzazione dei valori, in cui ogni individuo cerca di realizzare il proprio ideale di “vita buona” nel qui e ora o, almeno, nell'arco della propria stessa esistenza. Le​ norme​​, entro le quali agiscono i valori, sono mezzi che prescrivono o vietano dei comportamenti in vista di qualche fine/valore ➡ possiamo intendere le norme come obbligazioni. Le norme sociali sono uno strumento che tende prevedibile il comportamento altrui entro un numero limitato di alternative. Le norme sociali sono tali in quanto i comportamenti che da esse si scostano incontrano invariabilmente qualche forma di sanzione ➡ in ogni società la conformità alle norme viene mantenuta attraverso l'uso o la minaccia di sanzioni. Le sanzioni si distinguono in: ● Positive➡ ricompensano chi rispetta la norma ● Negative➡ puniscono chi non rispetta la norma ● Formali➡ se applicate sa specifiche autorità a ciò preposte ● Informali➡ reazioni più spontanee e meno organizzate ● Interne➡ quando le norme sociali sono state interiori zare e quindi trasformate in norme morali Tipi di norme: ● Regole costitutive: pongono in essere delle attività che non esisterebbero all'infuori delle regole stesse, non ammettono eccezioni e la loro applicazione non richiede in genere un apparato preposto alla loro interpretazione. ● Regole regolative: indicano ciò che è prescritto o ciò che è vietato nell'ambito di un'attività già costituita, ammettono eccezioni e consentono in genere ampio spazio all'interpretazione. ● Norme giuridiche (le leggi): sono emanate dall'autorità (potere legislativo), presuppongono un apparato per la loro applicazione (potere giudiziario) e per l'amministrazione delle sanzioni da esse previste (istituzioni penali) ● Norme implicite (galateo, buone maniere) : sono quell’insieme di norme e regole di comportamento che seguiamo quotidianamente e che diamo per scontate ● Norme che valgono soltanto per gli appartenenti a determinati gruppi sociali e regolano i rapporti sia all'interno del gruppo sia con soggetti esterni ➡ codici deontologici (codici d'onore) Anche se gli individui nella maggior parte delle situazioni sanno che cosa è vietato e che cosa è permesso fare, sanno cioè quali sono i vincoli che le norme sociali pongono al loro agire, non è infrequente che si verifichino situazioni nelle quali: ● Vi è un eccesso di norme ➡ ricorso agli esperti ● Vi sono norme contraddittorie per cui la stessa azione è nello stesso tempo prescritta da una norma e vietata da un'altra ➡ dilemma etico ● Vi è una carenza di norme e quindi l'azione non trova chiari punti di riferimento normativi ➡ anomia Nelle scienze sociali per istituzione si intendono i modelli di comportamento che in una determinata società sono dati di conoscenza normativa. Se per organizzazione di intende un insieme coordinato di risorse umane e materiali, per istituzione si intende l'impianto di regole che rende possibile tale coordinazione. Le varie istituzioni si possono ordinare lungo un continuum, a seconda del grado di istituzionalizzazione raggiunto, che dipende da diversi fattori: ● Dalle forme flessibili o rigide del controllo sociale che ne garantiscono l'osservanza ● Dal grado di informazione in merito alla loro esistenza che ne hanno gli attori coinvolti ● Dal grado di accettazione di tali regole da parte della società del suo complesso ● Dal tipo e dall’intensità delle sanzioni che premiano la conformità o puniscono la trasgressione ● Dal grado di interiorizzazione dei codici morali individuali ● Dal grado in cui le norme vengono di fatto osservate oppure no Ogni sistema sociale per esistere deve soddisfare 4 requisiti fondamentali: ● Formulare dei fini➡ funzione politica ● Adattare i mezzi ai fini ➡ funzione economica ● Regolare le transazioni tra le sue parti ➡ funzione normativa ● Mantenere nel tempo i propri orientamenti di fondo ➡ funzione della riproduzione biologica e culturale. alle varie funzioni corrispondono istituzioni diverse, anche se molte istituzioni svolgono una pluralità di funzioni. Le istituzioni, come ogni prodotto dell'attività umana, hanno una durata temporale. Nella dinamica delle istituzioni si possono distinguere due tipo fondamentali di processo: ● Da un lato le istituzioni nascono, si sviluppano e muoiono per effetto di processi spontanei, vale a dire non intenzionalmente voluti e prodotti dalle azioni di individui e gruppi identificabili ➡ effetti di composizione o emergente ● Dall'altro lato, invece, tali eventi e processi sono imputabili alla volontà specifica di qualche attore La vita e il mutamento delle istituzioni dipende dalla loro capacità di rispondere efficacemente alle sfide che provengono: ● Dall'ambiente esterno: fattori di mutamento esogeni ● Dall'ambiente interno: fattori di mutamento endogeni In linea di principio due possono essere i tipi di risposta strategica alle sfide ambientali: ● Risposta rigida: tendente a conservare l'identità e l'integrità dell'istituzione di fronte alla turbolenza interna o esterna ● Risposta flessibile: in grado di modificare la propria struttura interna, di ridefinire i confini con l'ambiente e quindi l'identità stessa dell'istituzione. Pierre Bordieu (1930-2002) ha sostenuto che la socializzazione agisce con maggior forza attraverso lo sviluppo di abitudine specifiche, da lui chiamato HABITUS. Ci sono studiosi che enfatizzano con maggior forza i metodi attraverso cui la struttura sociale determina radicalmente vite e comportamenti individuali in piena con una visione chiamata strutturalismo. Karl Marx (1818-1883) riteneva che la struttura sociale più importante fosse l'economia, e che il comportamento individuale fosse in larga misura determinato dalla posizione all'interno della struttura economica. La maggior parte dei sociologi contemporanei si trova a disagio con approcci eccessivamente strutturalismo così come con approcci che escludono completamente la società e la struttura sociale. Uno dei principali modi in cui si è tentato di conciliare queste due posizioni è stato considerare le strutture non come semplici limiti all'azione ma come elementi che la rendono possibile. Ma che cosa permette alle strutture della società di resistere nel tempo? Con l'espressione ​path dependence​​, dipendenza dal percorso, si intendono le modalità in cui i risultati del passato influenzano attori e organizzazioni nel presente, rendendo alcune scelte o alcuni esiti logici, mentre altri illogici. Comprendere le strutture sociali ha un'importanza centrale per il progetto complessivo dell’immaginazione sociologica. I sociologi prestano grandissima attenzione ai differenti elementi della struttura sociale, a dove è a perché essi limitano le possibilità di migliorare la condizione umane, riconoscendo che solo la comprensione di queste strutture fondamentali ci permetterà di fare progressi significativi nella risoluzione dei problemi sociali di cui ci occupiamo. Soffitto di cristallo:​​ incapacità di attuare la mobilità sociale (le donne più degli uomini). Agency:​​ capacità di sapersi autodeterminare.
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