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Edward Gordon Craig: Il Regista come Autore e Riformatore del Teatro del Novecento, Appunti di Storia del Teatro e dello Spettacolo

Edward gordon craig, noto riformatore del teatro del primo novecento insieme ad appia, ha dato inizio al processo di riteatralizzazione del teatro. Craig ha sviluppato la figura del regista come autore dello spettacolo in maniera incisiva e consapevole, imponendo la sua visione scenica al teatro del novecento e diventando punto di riferimento per molti registi. Nato da genitori artisti, craig ha avuto una vita intensa e ricca di relazioni artistiche e sentimentali, che lo hanno portato a firenze e a manifestare la sua idea di teatro attraverso una serie di scritti teorici rilevanti. La carriera di attore di craig, che ha debuttato all'età di 6 anni e si è conclusa negli anni successivi, è stata seguita da una intensa attività artistica incentrata sul disegno e l'incisione. Craig ha fondato the purcell operatic society e ha allestito opere di purcell, haendel e gluck, introducendo innovazioni sceniche come l'utilizzo di riflettori potenti e la profonda illuminazione del palcoscenico.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 03/08/2022

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Scarica Edward Gordon Craig: Il Regista come Autore e Riformatore del Teatro del Novecento e più Appunti in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! EDWARD GORDON CRAIG E' stato tra i grandi riformatori del teatro del primo '900 e insieme a Appia ha dato l'avvio a quel processo di riteatralizzazione del teatro. Processo teso a individuare le specifiche del linguaggio teatrale e,sulla base di questa individuazione, giungere a considerare lo spettacolo come un'opera d'arte autonoma e autosufficiente. Fondata su un codice linguistico specifico, non dipendente ne subordinata a nessuna delle componenti artistiche e tecniche che compongono le arti dello spettacolo. L'altro elemento che emerge in maniera evidente in questo processo e soprattutto x quanto riguarda l'operato di Craig è la messa in valore della figura del regista. Vero e proprio artista, unico autore di quell'opera d'arte autonoma costituita dallo spettacolo teatrale. Rispetto ad Appia, Craig è colui che sviluppa questa duplice linea di indirizzo dell'opera d'arte teatrale come opera d'arte autonoma, e della figura del regista come autore dello spettacolo in maniera + incisiva e consapevole. Craig riesce ad imporre la propria visione scenica al teatro del '900 in modo tale da diventare punto di riferimento x molti registi e soprattutto un punto di riferimento dal punto di vista dell'elaborazione teorica in relazione al concetto di regia e alla figura del regista. Questa capacità di riuscire a difforendere la sua idea di teatro deriva da un percorso biografico opposto ad Appia. Craig ha avuto una vita intensa e ricca di relazioni artistiche e sentimentali. Vita talmente intensa che l'ha portato a risiedere in Italia e fare di Firenze uno dei centri operativi della sua idea di teatro. Idea di teatro che si è manifestata in un numero limitato di messe in scena ma soprattutto si è manifestata attraverso una serie di scritti teorici rilevanti: Edward Gordon Craig (Stevenage, 1872- Vence, 1966) Edward Gordon Craig, L’attore e la supermarionetta, 1907 «The Mask», 1908: rivista pubblicata a Firenze. Edward Gordon Craig, L’arte del teatro, 1911 Edward Gordon Craig, Per un nuovo teatro, 1913 Edward Gordon Craig, Index to the Story of My Days, 1957 – bibliografia (cerca) Nasce a Stevenage e muore in Francia genitori: architetto Edward William Godwin e Ellen Terry più grande attrice dell'epoca vittoriana in Inghilterra. Punto di riferimento x Craig: l'attore Henry Irving che ebbe un grande sodalizio artistico con la mamma di Craig Debutta in teatro a 6 anni nel 1878, nella Olivia di Wills. In quest'anno inizia la collaborazione tra la Terry e Irving. A 16 anni la madre decide di avviarlo alla carriera di attore in termini professionistici. 1889: Craig viene scritturato da Irwing al Lyceum Theatre di Londra. In quello stesso periodo si perfeziona nello studio della recitazione con l'attore Walter Lacey e inizia a confrontarsi con la figura di Irwing, che diventa un modello insuperabile. 1893: incontra due giovani artisti: William Nicholson e James Pride i quali gli trasmettono la passione x il disegno e in particolar modo la passione x la xilografia. Craig era un abile disegnatore e incisore. Nello stesso anno Craig rimane in Inghilterra dove a Uxbridge realizza il suo primo spettacolo: On ne badine pas avec l’amour di Alfred de Musset (Uxbridge, 1893). si cimenta in una dimensione totalizzante: disegna, costruisce e dipinge le scene e dirige gli attori. 1896: dapprima continua a lavorare nella compagnia di Irwing e poi con una propria compagnia si esibisce a Londra nell'Amleto e nel Romeo e Giulietta. 1897: interpretazione dell'Amleto all'Olimpic Theatre di Londra. Recensione che ci fornisce alcune indicazione delle modalità di recitazione di Craig: «The Era», 25 luglio 1896. Su Craig nel ruolo di Amleto: Ha dei tratti fini, e si muove con grazie a disinvoltura. È chiaro che ha studiato la parte con grande cura e ne dà un’interpretazione al tempo stesso intelligente, penetrante e sapiente. Gordon Craig è un serio rappresentante della nuova scuola di recitazione che si contrappone all’eloquio pomposo e declamatorio e ai procedimenti spesso meccanici della scuola tradizionale. Nel dicembre 1897 Craig conclude la sua carriera di attore proprio quando cominciava ad avere successo in ruoli impegnativi. Inizia negli anni successivi una attività artistica intensa incentrata soprattutto sul disegno e l'incisione. Fonda una rivista “The page” che verrà pubblicata x quattro anni a partire dal 1898. 1900 pubblicazione di un primo volume di xilografie. 1899: fonda The Purcell Operatic Society società artistica che aveva lo scopo di rimettere in scena opere di Purcell, Haendel e Gluck. La direzione musicale a Martin Falls Shaw mentre Craig assunse la direzione scenica. Prima opera rappresentata il Dido and Aeneas del 1900 che venne allestito utilizzando un’orchestra che aveva la stessa struttura di quella usata dal musicista inglese nel 1680 all’epoca della prima rappresentazione dell’opera. Craig aveva preparato il suo spettacolo durante 7 mesi di prove particolarmente minuziose. La prima rappresentazione avvenne nella sala del conservatorio musicale di Hamsted nel maggio del 1900. Nel 1901 venne rappresentato al teatro Cornet di Londra. L’allestimento dello spazio scenico era stato realizzato costruendo una piattaforma rialzata circa un metro, metro e venti dal livello del suolo che poi si estendeva x tutta la larghezza della sala. Sul fondo si trovavano + file di ripiani a gradinata come nella maggior parte delle sale dell’epoca. Craig aveva aggiunto un arcoscenico a formare una cornice di colore grigio. Si trattava di una scena larga e bassa, differenti dai successivi bozzetti di Craig caratterizzati da uno sviluppo verticale dello spazio. L’arcoscenico aveva anche la funzione di ponte luci e le cronache dell’epoca ricordano che questa struttura si piegava in modo particolarmente pericoloso sotto il peso dei riflettori. Questo dispositivo illuminotecnico costituiva un elemento particolarmente innovativo. Altro elemento di novità: l’utilizzazione di due riflettori particolarmente potenti che venivano utilizzati dal fondo della sala sopra le teste del pubblico. Questo particolare uso dell’illuminazione consentiva di valorizzare anche dal punto di vista cromatico i costumi e gli attori che li indossavano. Si aggiungeva un particolare effetto di profondità grazie all’impiego di un fondale blu con davanti uno schermo grigio di garza illuminato con luci rosa. La scena dell’opera rappresentava dapprima il palazzo di Didone e poi il porto mentre in primo piano era stato collocato un traliccio molto lungo coperto da rampicanti verdi e da fiori. Il traliccio era interrotto al centro da un trono - quattro alti, esili pilastri che sorreggevano un baldacchino, e sotto di esso il trono, ampio e ricco di molti cuscini. Subito dietro una grande tela di fondo blu, blu porpora. Questo fondale si elevava oltre il limite di visibilità degli spettatori... così si provava (la gente diceva - per
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