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APPUNTI ESAME LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA PRIMA PARTE, E. BACCHERETI, 2019-2020, UNIFI, Appunti di Letteratura Italiana

Argomenti trattati: il romanzo storico, il crepuscolarismo, Gozzano, Ungaretti, "I vecchi e i giovani" Pirandello, Montale, Giuseppe Rovani, Ippolito Nievo, "I viceré" De Roberto, "Il Gattopardo", Tadini, Bianciardi, Banti, Consolo (prima parte).

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 02/09/2020

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Scarica APPUNTI ESAME LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA PRIMA PARTE, E. BACCHERETI, 2019-2020, UNIFI e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! ITALO CALVINO è un autore molto vario, tenta varie esperienze. Orecchia le tendenze a lui contemporanee e rinnova la sua scrittura e la sua idea di letteratura. Operatore di cultura. Lavora per “Einaudi” Prima come comitato editoriale (politica editoriale, testi da pubblicare ecc) Poi come consulente editoriale attività pubblicitarista, attività saggistica, risvolti di copertina. Nasce a Santiago di Cuba fino a 3 anni e poi si trasferiscono a Sanremo. Formazione in Italia, Sanremo e poi Torino. Famiglia - di cultura scientifica: padre agronomo, madre biologa. - laica, esonero dalle lezioni di religione. Si forma al classico. Si lascia trascinare dalla famiglia e si iscrive alla facoltà di agraria. Si trasferisce a Firenze facendo finta di studiare agraria ma non da esami. Era la “Pecora nera” della famiglia, passa interi pomeriggi a guardare film americani. Guerra, 43 armistizio Decide di unirsi alla lotta clandestina partecipa alla resistenza. Abbandona agraria e si iscrive a lettere e filosofia e si laurea. Lavora come fattorino a Einaudi dal 45 scrive racconti di vario tipo autobiografici, esistenziali, 47 “SENTIERI DEI NIDI DI RAGNO” (Pin) 2 edizione linguisticamente rivista nel ‘64. Aggiunge una lunga prefazione. Risponde ad alcune domande. [Il primo romanzo rischia di appiccicare un'etichetta da cui non ti puoi liberare, tutti si aspettano che tu continui su quella strada.] Il romanzo fu pubblicato con il consenso di Pavese e Vittorini. Lo definiscono come un “un romanzo realista a carica fiabesca” Romanzo che unisce aspetti realistici (neorealismo), racconta in maniera antieroica episodi di resistenza della Liguria; STRUTTURA FIABESCA personaggio debole, ragazzino (pin) il cui punto di vista è il filtro di tutta la vicenda che vive la sua avventura quasi di tipo fiabesco. Il titolo non ci dice nulla. Non ci fa presupporre il contenuto del testo. Il sentiero esiste solo nell'immagine di questo ragazzino rifiutato dal mondo dei suoi coetanei e da adulti. immagina un mondo fantastico in cui i ragni fanno il nido. Suo luogo di rifugio. IL MOTIVO DELLA PROVA Il Protagonista deve superare degli ostacoli per raggiungere un obiettivo. Esito positivo. La fiaba rappresenta la realtà, la vita. Di solito il protagonista è affiancato dagli aiutanti (i partigiani), oggetti magici (pistola), oppositori (sorella strega). Le sue opere si dividono in due momenti: PRIMO TEMPO (1947-63) Ha due direzioni: - registro realistico (“i racconti grigi”) non saranno mai pubblicati. Progetti rimasti nel cassetto (quelli tra parentesi quadre) Serie di romanzi in cui si rappresenta la quotidianità della sua generazione. Sguardo onnicomprensivo sulla realtà contemporanea. Progetto fallimentare. 52, agosto. Mentre sta scrivendo “I giovani del Po” decide di scrivere qualcosa di diverso, in un mese scrive il primo dei racconti di - registro fantastico (“i racconti verdi”) “Il visconte dimezzato”, battaglia contro i turchi viene diviso in due da una palla di cannone. Le due metà si dividono. Mezzo medardo cattivo e mezzo medardo buono. Creano molti equivoci. Lo fa leggere a Vittorini e V lo pubblica. Successo editoriale e sorprende lo stesso Calvino. In pochi anni scrive altri due racconti fantastici, “Il Barone Rampante” e “Il cavaliere inesistente”. In contemporanea prosegue enucleando alcuni temi di tipo realistico: ‘52 “Il Visconte Dimezzato”, “La Formica Argentina”, giovane famiglia con un bambino che affronta l'invasione di formiche argentine che rappresentano un problema non indifferente. Formica importata che non ha nemici naturali. In questo caso grigio è il nero della formica ‘57, “Barone Rampante”, Cosimo un giorno a pranzo si trova di fronte una minestra di lumache e non la vuole mangiare ma il padre impone a Cosimo di mangiarla, Cosimo si ribella, salta dalla finestra, si arrampica sull’olmo che hanno in giardino e non vuole scendere. Vive tutta la vita sugli alberi. Incontra personaggi storici, storia d’amore che poi finisce perché non vuole scendere. Quando scende non è più se stesso. “Speculazione Edilizia” cementificazione della Liguria che fa parte della crescita postbellica. ‘59 “Il Cavaliere Inesistente” Cavaliere che non c’è. È un'armatura vuota che si regge solo per forza di volontà, racconta la storia di Agilulfo. Alla fine, si dissolve e l’armatura viene indossata da altri. “La Nuvola Di Smog”, Torino è coperta da questa nebbia di smog che tutto sporca in maniera irrimediabile. Conseguenze del boom economico. Calvino ha un atteggiamento critico. “I Nostri Antenati” (1960) Calvino inserisce i 3 testi in un progetto globale. Ha intenzioni a posteriori. Possiamo leggere i racconti come nostri antenati. In loro si ritrovano le radici del nostro presente. Rappresentano aspetti dell’uomo contemporaneo. Racconti fantastici, allegorici. Il tema analizza l’identità dell'uomo contemporaneo, il problema della sua identità. Visconte dimezzato: Uomo contemporaneo diviso visto come l’alienazione. Interpretazione marxista, l’uomo è alienato dal mondo del lavoro. Alienato da sé. Il cavaliere inesistente Armatura ma inconsistenza. Società di consumi che si costruisce inizio anni 60. Conta più l’armatura di quello che c’è dentro. PERCHE È DURATO POCO? La maggior parte degli autori soffriva di tubercolosi Cambiamento di valori sia sociali che poetici e quindi della letteratura. Sociali: Classe borghese guida l’andamento dell’Italia. Le persone cominciano a credere nei valori della borghesia: guadagno economico. Il soldo acquisisce maggiore importanza e fa dimenticare i valori guida umanistici ereditati dalla tradizione. La letteratura comunicava valori morali. La poesia diventa una merce da vendere per ottenere del profitto. Il prodotto letterario ha una funzione solo economica. L’autore deve vendere al più ampio pubblico possibile (OBIETTIVO: DILETTARE IL PUBBLICO). Vantaggio economico per l’industria editoriale, non solo dell’autore. (VIENE MERCIFICATA) Maggior numero di lettori. Abbassamento della figura del poeta, deve pensare al proprio sostentamento, modello che si oppone a quello dannunziano “poeta-vate”, uomo che possiede una verità che gli altri non hanno. GUIDO GOZZANO Principale esponente della tendenza crepuscolare. 1911 data di pubblicazione dei “Colloqui” (coincide con la fine del periodo) 1907 “La via del rifugio” “Le farfalle” poema postumo Malato di tubercolosi, muore prima di 30 anni Da giurisprudenza passa alla letteratura. Poetica -Montale “Poetica dei contrasti” Nei suoi testi entrano in contrasto il tono aulico e quello prosastico (lessico) Continuo riferimento al passato in rapporto con presente che nega il passato. Effetti di IRONIA e antifrastici (dice una cosa per affermare il contrario) Rapporto con letteratura presente e passata: è impossibile affidare alla letteratura del tempo la funzione che aveva nel passato. Valore irrecuperabile (affermazione classe borghese=declino della letteratura intesa fino a quel tempo) “La signorina Felicita ovvero la felicità”, lungo poemetto di tipo narrativo diviso in 8 parti, fa parte dei Colloqui Metro tradizionale, endecasillabo. Gozzano gioca sulle parole. 10 luglio: giorno di Santa Felicita diventa pretesto per ricordare la signorina, l’autore l’ha conosciuta nelle campagne piemontesi. (RICORDO FITTIZIO) La loro storia ha inizio con un corteggiamento ma poi per smentire le voci e a causa della partenza dell’autore, cessano di vedersi. Poeta è un intellettuale che fa l’avvocato ma vorrebbe fare lo scrittore, componente autobiografica, vita mondana. Lei: figlia borghese, ignorante e brutta. Vita fatta di piccoli gesti, semplici. Il poeta sposandoti con lei pensa di poter guarire dalla malattia della letteratura che allontana dalla vitalità. [Signorina…casa] (1-3) Il poeta si rivolge alla signorina col pensiero e la immagina nella sua villa di campagna. Momento del crepuscolo, l’ora in cui vi è una sensazione di nostalgia. [scende la sera, scende il ricordo] (2,4) parallelismo. Connessione tra il momento del tramonto e l’arrivo del ricordo. “Ti immagino a Ivrea in quel dolce paese che non dico e il fiume, cerulea Dora” citazione dalle rime di Carducci, citazione diretta. Tono aulico [Signorina Felicita] (1, 7) anafora. Descrizione della vita che solitamente conduce Felicita, molto semplice. Pensa al poeta che l’ha lasciata. (parallelismo con lui che pensa a lei) abbassamento di tono. Azioni semplici e monotone Villa Amarena: avvento dell’affermazione ella classe borghese, quali valori si sostituiscono a quelli precedenti. Attraverso Contrasto tra borghesia e nobiltà (presente e passato) Si trova in cima a una collina con i ciliegi e la marchesa dannata= leggenda, vaga come un fantasma per le stanze Busso: pianta ornamentale che si ritrova nell’orto dove vengono coltivati gli ortaggi. Cocci di vetro sul muro, per evitare che entrassero i ladri, che appartiene a duna residenza nobiliare. [pace settembrina] riferimento all’autunno/ crepuscolo. Riferimento a un momento di morte [la tua casa…cimasa] descrive il granoturco che sta essiccando disteso sulla facciata e la copre fino alla cima in modo da essiccare (tenda) che sembra il vestito di una dama del 600 (stile ricco abbassato alla povertà. [invasa dal tempo] tempo che passa, riferimento alla villa. Le sue stanze sono abbandonate solo la figlia e padre e si abbina all’immagine del fantasma. [odore d’ombra, passato] odore di stantìo [Fiabe defunte] decori che si trovano sopra le porte che rappresentano scene mitologiche, sono decadute. SEZIONE V Parco: passatempo piacevole in mezzo alla natura. Ozio: tempo che viene impiegato per il sapere e la cultura. [camuse] naso schiacciato, corroso dal tempo. (statue) Le statue che rappresentano le stagioni si trovano vicino al letame e alla vinaccia. PASSAGGIO DAL PARCO ALL’ORTO. Letame, vinaccia, porro, insalata. [produttivi] i legumi offrono un guadagno economico. [deridevano] prendersi gioco del presente Pieridi: farfalle diurne, cetonie, bombi: insetti di campagna. [io ti parlavo…parole] corteggiamento Desiderio di rinnegare la propria fede letteraria per uno stile di vita frugale, genuino che sembra meglio de quello dei romanzi. Fa riferimento alla femme fatale dei romanzi dannunziani. La signorina Felicita rappresenta l’anti modello. [lino bianco] lino: Felicita lo sta cucendo, bianco: semplicità. SEZIONE VI Felicita lusingata dal corteggiamento del poeta. Vita sterile, di sogno= letteraria In realtà il desiderio di Gozzano è fittizio. Denuncia la vita letteraria come artificiosa ma dall’altro Gozzano non ci tiene a condurre la stessa vita di Felicita, fa finta. Felicita + padre: rappresentano esponenti classe borghese, per loro conta il vantaggio economico. G vorrebbe condurre la vita con i valori della letteratura del passato ma consapevole di non poterlo più fare. [io mi vergogno d’esser un poeta!] non ha più un ruolo perché viene ricoperto dal buon mercante. Viene derisa la signorina Felicita [t’han detto…ci credi] [Nietzsche] riferimento a D’Annunzio Procedimenti ironici e antifrastici per rinnegare il ruolo di poeta e affermare l’impossibilità di essere qualcos’altro. Costretti a vivere l’inutilità della poesia rispetto alla situazione contemporanea. GIUSEPPE UNGARETTI (1888-1970) Nato ad Alessandria, 1912 si trasferisce a Parigi incontra avanguardisti. WW1 combatte sul Carso e poi fronte francese e poi ritorna a Parigi. (“I Fiumi”) Insegna all’università in Brasile e poi a Roma letteratura italiana. OPERE PRINCIPALI “Il Porto Sepolto” (1916) composta da poesie scritte in trincea su dei foglietti. Un superiore di Ungaretti sarà responsabile della pubblicazione “L’Allegria di naufragi” (1919) contiene le poesie del porto sepolto + altre poesie. “L’Allegria” (1931) fa delle modifiche nel lessico o nella metrica, le poesie vengono organizzate in 5 sezioni. - Ultime: rappresenta le ultime di una fase giovanile di formazione del poeta, raccoglie le primissime poesie di Ungaretti pubblicate su L’acerba, rivista dei futuristi. - Il Porto sepolto: contiene poesie del porto sepolto - Naufragi: contiene poesie dell’allegria di naufragi - Girovago: contiene le poesie successive - Prime: allude a un percorso del cambiamento della sua poetica già avviato. TEMI  Guerra, componente autobiografica. Struttura diaristica: vengono riportati il luogo e la data. Ossimoro tra allegria e morte, precarietà (Allegria di naufragi). [Veglia: unione del senso della morte e senso della vita.]  Sradicamento: assenza e ricerca di un’identità. Ungaretti è rimasto distante dall’Italia per un periodo (girovago). Assenza: significato esistenziale, trovare un’ancora. Naufragio: girovagare senza meta, morte (condizione storica della guerra) [In Memoria: Moammed diventa l’alter ego del poeta, perde il legame col proprio paese d’origine cambiando il nome; e non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono, M si suicida mentre con la poesia Ungaretti riesce a superare il suo sradicamento.]  Comunione con la natura [I fiumi: Ungaretti ripercorre tutte le tappe della sua vita fino a quel momento e lo fa a partire dai fiumi (La Senna, Il Nilo, dove è nato; Il Serchio, origini della sua famiglia) che caratterizzano i luoghi della sua vita. Comincia dall’Isonzo dove Ungaretti combatte sul fronte. Albero mutilato: devastazione della guerra. Urna, dove si mettono i morti, dell’acqua: simbolo di rinascita. Reliquia: morte e Riposo. Nella morte il soggetto trova una possibilità di rigenerazione. Sasso: morto, come se morendo il poeta fa parte del mondo naturale.  Parola poetica: nasconde un mistero. L’uomo comune non riesce a cogliere ma che il poeta può riuscire a raggiungere come una storta di illuminazione fulminea. Parola celata nell’abisso, porto sepolto in fondo al mare nei pressi di Alessandria d’Egitto. Porto sepolto: parola sepolta nel fondo e il ruolo del poeta è quello di recuperarla riportando a galla il significato, ma non si può esprimere a parole, solo col procedimento analogico (analogia: senza spiegarci il nesso). [Commiato: dedicato a Ettore Serra, responsabile della OBIETTIVO: contrastare la tradizione lirica che aveva dominato nel nostro paese e si era affermata con l’Ermetismo. Montale e Ungaretti a volte vengono inseriti in questa corrente ma in realtà Ungaretti è uno dei modelli ispiratori dell’Ermetismo mentre Montale non vi aderì. ROMANZO STORICO DELL’800 Manzoni, autore del primo romanzo storico. È stato anche uno dei primi teorici del romanzo storico. Manzoni risponde alle critiche critico francese con una lettera nella quale chiarifica la sua posizione. Critica l’inverosimiglianza della tragedia classica che si fondava sulle 3 unità di Aristotele, in quanto Manzoni le disattende nelle sue tragedie le quali si collocano all’interno di personaggi e momenti storici. “Il Conte di Carmagnola”, tragedia. “Adelchi” durante la dominazione longobarda in Italia. Per difendere la sua tragedia  verosimiglianza storica. Necessità di appoggiarsi a un patrimonio di conoscenze storiche e di realtà. Incontra Walter Scott, scrittore inglese a Parigi. Pubblica romanzi storici ambientati in un periodo storico con personaggi di invenzione e realmente esistiti. Romanzo storico: momento di riscoperta delle varie radici nazionali  storia medievale, momento storico in cui si formano le identità di vari paesi. (“Ivanhoe”) Claude Fauriel, scambio di lettere  elabora “I promessi sposi”. Manzoni definisce la sua idea di romanzo storico (1830) Romanzo storico secondo Manzoni: “scomponimento misto di storia e invenzione”, modello di romanzo che combina questi due aspetti. SUTURA TRA STORIA (storiografia) E LA STORIA DA RACCONTARE (finzione, che deve rappresentare la Storia). Chiave: verosimiglianza, combinazione creativa che possa apparire come una storia vera appena scoperta. Congruenza della storia raccontata sia congruente col contesto storico-sociale. Ridefinizione di INVENZIONE Dal latino invenire= trovare un periodo storico di interesse e trovare quella possibilità di costruire una storia verosimile che possa essere integrativa nei confronti della storia. Come operazione di selezione e integrazione. Romanzo storico: completamento della storia con la storia di coloro che di solito non hanno voce (gli umili). Rifiuto del falso romanzesco: vicende artificiosamente costruite. Può essere definito anche come un’operazione negromantica: ascoltare la voce dei morti, ridar voce ai dimenticati, (M. Domenichelli) La letteratura per Manzoni deve avere un fine educativo, di rappresentazione di valori etici fondamentali, trasmessi attraverso la rappresentazione della realtà del vero storico. “Per oggetto il VERO (trasmette una dimensione etica), per iscopo l’UTILE (educativo), L’INTERESSANTE come mezzo (capace di coinvolgere il lettore). “relata refero”: raccontare cose realmente accadute, confermate da alcune tecniche narrative. Manzoni testimonia la veridicità del suo racconto portando il manoscritto che include la storia che lui va a raccontare. Lui è il semplice trascrittore, ma poi decide di rielaborarla e di riscriverla in maniera comprensibile a un lettore dell’800. Finzione di un manoscritto, Manzoni fa la parodia di un possibile manoscritto ottocentesco. Ribadisce l’effetto realtà all’inizio. Narratore: onnisciente, in terza persona, attendibile. Conosce tutti gli eventi. Il lettore si fida. Funzione di mediazione tra lettore e la storia narrata. 1827: prima pubblicazione dei promessi sposi. Lettera discorso sul romanzo storico, forma “ibrida”. Difficoltà maggiore: capacità di distinguere la storia dalla finzione. Se sono nettamente separati  perde di unità, se si mescolano  dove comincia la storia e dove la finzione? IL ROMANZO STORICO DELL’ETÀ ROMANTICA E RISORGIMENTALE Il referente centrale del RS è la storiografia (documentazione, ricerca archivista/storiografica, studio del periodo storico) connessa all’idea di completamento tramite l’invenzione letteraria della documentazione storica. Riaffermazione dell’egemonia intellettuale. Riflesso dell’affermarsi delle ideologie liberali borghesi; autorappresentazione della nuova classe emergente, rispecchiamento del nuovo pubblico, limitato ma che comincia ad essere più ampio. PRIMA METÀ DELL’800 In Italia divenne lo specchio delle aspirazioni nazionali, capace di documentare le diverse ideologie risorgimentali, dal liberismo neoguelfo (federazione di stati con lo stato pontificio come guida) a quello mazziniano (Italia libera e repubblicana). È il periodo in cui si mira all’unità nazionale e il romanzo storico diventa il veicolo di formazione nazionale andando a pescare dei periodi importanti per la creazione di un’idea di identità nazionale. GIUSEPPE ROVANI Per gli scapigliati era un punto di riferimento per la sua idea di arte eclettica che potesse racchiudere tutte le forme dell’arte (musica, scrittura, arte figurativa). “Cento Anni”, romanzo uscito dapprima a puntate sulla “Gazzetta Ufficiale di Milano, poi in volume. È una testimonianza di costume e di vita sociale: rappresentazione di come le vicende private rispecchiano la storia pubblica. Cento anni: dalla metà del Settecento alla metà dell’Ottocento. Dal passato al contemporaneo. Negli intermezzi spiega, risponde alle critiche. Ma poi questa parte viene ridimensionata quando viene pubblicato. Vita milanese che viene raccontata da un narratore esterno, onnisciente che dice di non far altro che mettere per iscritto il racconto memoriale di un personaggio testimone. Si scarica della responsabilità narrativa. Non fa altro che raccogliere la memoria di un nonagenario. Il romanzo è capace di diffondere idee, conoscenze, valori e disvalori. La vita pubblica si interseca con la vita privata in tutti i suoi aspetti di costume (come ci si veste, le abitudini) “sinfonia del romanzo”, preludio Sinfonia: complessità orchestrale della forma romanzo. Tante voci riunite in un’unità che rappresenta una sua musica. Intento alla base del romanzo è quello di “pubblicare ciò che si tiene celato”: sfiducia nella storiografia. Ci possono essere stati dei buchi, dei documenti non utilizzati, meccanismi di simulazione. Le storie più divulgate sono merce di contrabbando. Letteratura: svelamento della merce di contrabbando che non ha fatto altro che trasmettere bugie. Affermazione moderna. Tipo di romanzo ricco di digressioni (usi quotidiani) attenzione ai dettagli, apparentemente insignificanti ma che permettono di rappresentare la sostanza di un’epoca. Intreccio: testamento trafugato. Rovani lo definisce come un libro in cui vengono raccolte esperienze, studi e vengono noti al pubblico certi eventi che non sono entrati nei libri stampati. Idea del completamento della scrittura come completamento della storia. IPPOLITO NIEVO Garibaldino, ha partecipato nell’impresa dei Mille, morto nel’61, in un naufragio misterioso. Si imbarca dalla Sicilia in un brigantino che portava le casse della spedizione dei mille. Il suo romanzo viene pubblicato postumo. Poeta, scrittore, narratore. “Le confessioni di un ottuagenario italiano” (1867) Romanzo in cui un io narrante auto diegetico, si racconta. Autobiografia di Carlino Altoviti che decide di raccontare la sua storia, narrazione retrospettiva; e testimone del periodo storico 1775- 1850, dalla caduta dell’Ancien Régime fino alle guerre d’indipendenza, semi contemporaneità. Il romanzo presenta la “formazione” della coscienza civile del protagonista, dall’infanzia alla vecchiaia, come il cammino di un’intera generazione che ha condiviso e combattuto per gli stessi ideali unitari. Fatto positivo: duca d’Oragua viene eletto come deputato nel nuovo parlamento per il partito liberale. CAP. IX, 2 parte Morte di Federico e fra Carmelo viene affiancata alla conquista di Roma Fatto positivo: liberazione di don Blasco dal giogo ecclesiastico (chiusura dei conventi) CAP. IX, 3 parte Decadenza fisica e morale di Teresa Uzeda si contrappone la rivoluzione parlamentare e l’elezione del giovane Consalvo come deputato al parlamento per il partito democratico non x quello liberale della sua classe sociale Si pongono le basi interpretative del rinascimento che saranno la base per “I Vecchi e I Giovani” di Pirandello e del “Gattopardo” di Tommaso da Lampedusa. PUNTI SALIENTI DEI ROMANZI STORICO E NEO-STORICO Modello 800: “componimento misto di storia e invenzione”: 1. Lontananza temporale, distanza di secoli tra il momento della scrittura e il periodo storico in cui viene inserito l’elemento inventivo. 2. Necessità di documentazione, ricerca storiografica, studio approfondito da parte dello scrittore del periodo storico. 3. Concetto di verità storica, rispettare la coerenza dell’universo romanzesco col mondo reale della storia. Manzoni critica Scott per i personaggi storici che entravano con i personaggi di finzione in maniera troppo disinvolta.  Verosimiglianza: sutura tra realtà storiografica e l’invenzione dei personaggi. 4. Paradigma etico-politico: finalità educativa e formativa della coscienza nazionale. 5. Narratore eterodiegetico (esterno 3p) onnisciente, mediazione tra universo finzionale storia e lettore. (vero-interessante-utile). 6. Meccanismi x rafforzare l’effetto verità: topos del manoscritto. Per convincere il lettore. Subisce un’evoluzione che si concretizza nel: - Raccorciamento della distanza storica - Tensione verso il contemporaneo, passato prossimo>>> passato remoto. Rapporto tra storia e scrittura  romanzo di Rovani, romanzo sinfonia. Andava a cercare quelle voci che stabilissero una possibile verità. Manzoni, romanzo storico come completamento della storia. Dare voce agli umili, coloro che restano trascurati. “I viceré”, “romanzo di costume”, del paradosso. Antistorico: i fatti ripetono le stesse tematiche di potere. La tematizzazione con de Roberto e successivamente con “I vecchi e i Giovani” di Pirandello parlano del fallimento della rivoluzione risorgimentale. VEG: Raccorciata la prospettiva storica. Storie scritte da scrittrici: - Lucrezia Borgia di M. Bellonci - Artemisia di A. Banti Metà degli anni 50 fino ad oggi nuova stagione per il romanzo storico= romanzo neo-storico. Romanzo neo-storico: recupero parodico del modello del romanzo storico. Parodico: si recuperano certi aspetti del romanzo storico. Divisa in 2 momenti separati dal mutamento culturale: 1. Romanzo neo-storico della modernità (“Il gattopardo” 1958-1980, “Il nome della rosa”) Epistemologico (E. Dei). Si interrogano sui valori della storia, sui documenti e mettono in crisi determinate verità divulgate. 2. Romanzo neo-storico della postmodernità e della globalizzazione (1980- oggi) Ontologico (E. Dei). In coerenza con le caratteristiche dell’età moderna, si affida alla ricostruzione storiografica e la utilizza come sfondo delle proprie vicende. Non mette in discussione la storia. “I VECCHI E I GIOVANI” di Pirandello Pubblicato parzialmente a puntate nella “Rassegna contemporanea” 1909 Prima pubblicazione integrale di 2 volumi 1913. Edizione definita riveduta e rielaborata 1931. Questo testo lo accompagna per tutta la sua vita. Molto importante. Per molto tempo considerato un passo indietro al fu Mattia Pascal. Per la critica era un prodotto inferiore. È stato poi rivalutato, quando dal 1920 in poi si è assistito a un revival del romanzo storico. Sicilia e Roma. Si incentra su 2 anni, 1892-1894. Eventi storici:  elezioni politiche 1892.  I Fasci Siciliani: prime organizzazioni anarcoide che raccolgono contadini e minatori con proteste, scioperi per la ridistribuzione delle terre, promessa non mantenuta da Garibaldi e richiesta di condizioni di lavoro più umane dai minatori. A volte finiscono con eccidi.  Lo scandalo della Banca Romana: unica banca alla quale fosse concesso di stampare moneta. Per una serie di speculazioni sbagliate, per rimediare stampò moneta falsa creando una bolla di inflazione. Lo scandalo travolse i dirigenti, deputati e senatori che si trovarono coinvolti. Retrospettiva storica: attraverso la memoria di alcuni personaggi si rammentano i moti antiborbonici, impresa garibaldina. Romanzo storico è storia contemporanea. Ricerca documentaria, memoria familiare, “sistema” di personaggi (più di 100). Grande affresco sociale in cui la loro storia è finalizzata alla rappresentazione della fase conclusiva del moto risorgimentale in Sicilia rappresentata come un tragico fallimento sia della generazione che dei loro ideali eredi (i giovani), segnata dalla bancarotta del patriottismo. Situazione siciliana peggiorativa rispetto a quella sotto regime borbonico. Romanzo in terza persona omnisciente, statuto del romanzo storico risorgimentale, ma la vicenda appare filtrata a seconda dei punti di vista dei protagonisti. L’autore ha la funzione di raccordo delle varie vicende, lascia la valutazione del processo storico al punto di vista dei vari protagonisti che concorrono all’affresco sociale. TITOLO Romanzo generazionale. Sistema dei personaggi mette in relazione personaggi di 2 generazioni diverse, una che ha vissuto il Risorgimento e l’altra che ne subisce le conseguenze; accomunate entrambe dal fallimento: una perché non è riuscita a realizzare ideali del risorgimento, l’altra non riesce a governare i processi post-risorgimentali. Il romanzo lo dedica ai suoi figli. I VECCHI: rappresentati da personaggi aristocratici (come de Roberto) Fratelli Laurentano, figli del principe generale Gerlando Laurentano (padre dei vecchi), rivoluzionario antiborbonico morto suicida in esilio. [Giovanni Ricci Gramitto, nonno materno di Pirandello]  Don Ippolito, primogenito, rimasto legato al mondo borbonico, fedele agli ideali di regime borbonico. Si occupa di archeologia. Nozze con Adelaide Salvo, sorella di un ricco imprenditore borghese, riferimento a don Calogero Portulano, suocero di Pirandello. Tema delle nozze tra un esponente della classe aristocratica e borghese è motivo tematico che compare nei Viceré e nel Gattopardo. Il matrimonio sancisce il fatto che l’aristocrazia è in difficoltà economiche e per rimanere ricca deve fondersi con la borghesia e per lei vuole acquisire quel prestigio sociale che poteva aiutare nella conduzione degli affari, acquisire potere politico.  Don Cosmo, “il filosofo”, vive solitario nella sua tenuta di Valsanìa. Appassionato di astronomia. Portavoce dell’umorismo pirandelliano: p gli affida la sua visione della realtà come un teatrino, rappresentazione fittizia in cui l’individuo si muove mascherato. Quando si rende conto della maschera e capisce il gioco di questo burattinaio, si perde nell’insensatezza di tutto ciò che è. Viviamo solo nelle illusioni, non ne possiamo fare a meno. Nel momento in cui ci vediamo come maschere diventa impossibile partecipare e aderire in maniera piena alla vita. Destino simile a quello di Mattia Pascal, vive da morto. Moscarda che vive in un ospizio di mendicità senza più sapere chi è o chi non è.  Donna Caterina [Ricci Gramitto era madre di Pirandello] ha sposato contro la volontà della famiglia il garibaldino Stefano Auriti [padre di LP, sopravvive nella realtà], ucciso a Milazzo. Si rifugia a Torino dove alleva il figlio Roberto Auriti [zio materno, Rocco partecipa a 12 anni all’impresa dei Mille], senza il sostegno economico da parte della sua famiglia. Filtra l’impresa risorgimentale e a lei affida la visione negativa degli esiti del Risorgimento. Giudizio negativo: si oppone vanamente al desiderio di Roberto di partecipare alle elezioni e nel tentativo di dissuaderlo gli esprime la propria valutazione negativa. Si fa portavoce di questa visione disperata post-risorgimentale.  Mauro Mortara, vecchio rivoluzionario e garibaldino, custode del Camerone del Generale (Gerlando Laurentano). Crede ancora nell’ideale patriottico. Per lui il governo italiano rappresenta la realizzazione del suo ideale. Finisce travolto in uno scontro dei fasci siciliani come ex-garibaldino, non come rivoltoso. Il finale si concentra su questo episodio. Pirandello nell’uccisione di Mortara sigilla in maniera drammatica la sua visione negativa e antistorica, da cui anche i GIOVANI, sono travolti. [INTRISO DI MEMORIA FAMILIARE] ↓  (Ger)Lando Laurentano, figlio di Ippolito, di idee progressiste e socialiste. Dovrà fuggire in esilio.  Roberto Auriti partecipa alle elezioni del 1892 per il partito democratico ma viene sconfitto e poi coinvolto e arrestato per lo scandalo della Banca Romana.  Aurelio Costa, giovane ingegnere alle dipendenze di Flaminio Salvo. Finisce trucidato in un tentativo di mediazione tra la parte padronale e rivoltosi insieme a Nicoletta Scoto, sua amante.  Dianella Salvo, figlia di Flaminio, innamorata di Costa. Una volta saputo dell’omicidio impazzisce. Anche per i giovani non c’è speranza. Personaggi di finzione che si fanno carico della rappresentazione di un preciso quadro storico. Parte terza: ottobre 1860. Gli accordi nuziali: don Calogero e dF si incontrano perché si accorgono della passione che sta nascendo tra i due, sorta di accordo nuziale;= plebiscito, dopo la conquista di Garibaldi, a suffragio universale maschile sul gradimento della Sicilia dell’essere unita al Regno d’Italia. “fata cattiva”: strangolamento della volontà popolare, cancellazione della libertà. a Donnafugata non ci sono voti contrari  dF capisce che non può andare contro gli eventi storici e consiglia a tutti di votare sì, ma lui sa che non tutti sono convinti. “Machiavellismo”. dF è convinto che dCiccio abbia votato no, ma non è così. Parte quarta: fidanzamento tra Tancredi e Angelica. Proposta che Chevalley fa a df di diventare senatore, ma df rifiuta  descrizione della sicilitudine. Rifiuto= centro importante della parte quarta. Chevalley spera nel miglioramento Principe: senso di “vanitas vanitatum”= tutto è destinato a finire Parte quinta: febbraio 1861. Tomasi era in dubbio se eliminare questa parte o no, ma poi l’ha lasciata. Vacanza di Padre Pirrone. Torna presso la propria famiglia, risolve alcune problematiche. Suo punto di vista sul comportamento apparentemente stravagante sugli aristocratici. È proprio questo il tema di fondo. Parte sesta: novembre 1862, il ballo a palazzo Ponteleone= momento della presentazione nella società nobiliare palermitana di Angelica. Il ballo, la luminosità di Angelica, felicità ↔ dF, si astrae dall’atmosfera festaiola, si chiude nella biblioteca del padrone di casa e avvia una meditazione sulla morte, sulla fine della sua classe e sulla fine di tutto. Df guarda il salone da ballo  gli dei. 1943, L’autore ci dice che una guerra avrebbe distrutto quel cielo e quel palazzo. Innamoramento che nasconde delle ragioni concrete. Parte settima: luglio 1883. Morte dF Parte ottava: maggio 1910 1. Fine delle reliquie: momento in cui un monaco esperto archeologo fa l’inventario delle reliquie e decidere quali sono quelle venerabili. Alla fine del suo esame dichiara false quasi tutte le reliquie tranne 2/3 e costringe Concetta a buttare le reliquie false. Ennesimo colpo alla decadenza alla famiglia. 2. La disillusione finale di Concetta: feeling tra Concetta e Tancredi interrotto da Angelica e dal fatto che Concetta aveva tolto il saluto a Tancredi a causa di un episodio accaduto a cena. Tancredi racconta di essere entrato in un convento e di approfittare dell’occasione con le suore/ novizie. Concetta rimane scioccata. Ex-commilitone che le racconta che quell’episodio era solamente finzione per divertire le signorine. Concetta si rende conto di essersi rovinata la vita e quindi butta il corredo nuziale e mentre lo fa si imbatte nella mummia di Bendicò, cane preferito che non abbandonava mai dF. E chiede alla serviente di buttarlo via. 3. La fine di tutto, metafora nella defenestrazione del cane Bendicò, morto da tempo e impagliato. Nel cadere la mummia assume la posizione del gattopardo nello stemma  fine della casata aristocratica dei Salina. “LE ARMI L’AMORE” DI EMILIO TADINI Pubblicato nel 1963. Innovativo. Romanzo che ricorda l’incipit dell’Orlando Furioso, racconta un evento storico: la sfortunata spedizione di Carlo Pisacane nel napoletano nel 1857. Pisacane: colto aristocratico di fede mazziniana che pensava il primo passo per l’unità nazionale fosse quello di migliorare le condizioni economiche sociali della classe popolare. Fa una spedizione nel sud d’Italia per fomentare una rivolta antiborbonica. Sbarca nei pressi di Sapri dopo varie disavventure. Oltre a trovarci i soldati borbonici si ritrova anche il popolo agguerrito fomentato dai soldati che gli avevano detto che sarebbero arrivati i pirati e che avrebbero seminato disordine e morte. Quasi tutti i 300 partecipanti alla spedizione muoiono, si salvano in pochi e lo stesso Pisacane muore. Il romanzo si inserisce nell’antistoria. La storia viene vista dal lato negativo. Progressione che lega il passato al presente. Decostruzione innovativa del rapporto tra storia e invenzione che sfugge alla tirannia del fatto compiuto, nega gli stessi fatti storici  procede sul piano dell’ipotetico che avviene attraverso l’uso dei tempi verbali. LA GRIGLIA TEMPORALE Contronarrazione 1. Il futuro: usato per narrare eventi storici. Ha sia un effetto straniante e inquietante  la sovrapposizione dell’ipotetico al reale; sia una patina di “destino”  ciò che accadrà o che dovrà accadere. 2. Imperfetto e piuccheperfetto: usati in delle ampie parentesi in cui si da libero sfogo al monologo interiore del protagonista. In modo parallelo rispetto ai fatti storici. Rievocazioni memoriali. 3. Condizionale: Pisacane durante la spedizione è assalito da dubbi/ domande. ASSENTI: il tempo presente e il perfetto (passato remoto + passato prossimo + trapassato remoto) È la storia che si configura sul mondo letterario. ELEMENTI DOMINANTI  Ritratto emotivo e iper-soggettivo di Pisacane. Montaggio relativo alla figura di Pisacane di materiali eterogenei come stralci di proclami che prepara per la rivolta, documenti memoriali, dispacci e messaggi che manda per tenere collegamenti con amici, scambi epistolari con l’immaginaria sorella (in realtà aveva un fratello).  Pisacane che non viene mai nominato, indicato con “lui”. Anche gli altri personaggi non hanno un nome proprio  diluisce l’aspetto storico e da al racconto una dimensione epica. Indicazioni scarse dei luoghi e degli spazi.  L’amore: Pisacane ha una moglie (che era sposata, relazione adulterina). Relazione amicale-sentimentale con una giornalista inglese. Dibattito ideologico con il “colonnello” [Giovanni Nicotera] che sarà uno dei sopravvissuti della spedizione. La storia sfugge sistematicamente alla tirannia del fatto realmente accaduto. LUCIANO BIANCIARDI E L’EPOPEA GARIBALDINA Luciano: di Grosseto, vive a Milano, traduttore. “Da Quarto a Torino” 1961 L’editore Feltrinelli gli dà il compito di scrivere qualcosa in occasione del centenario. Si ricorda che il padre gli aveva fatto leggere “I mille, da Genova a Capua” di Bandi, componente dei Mille, uomo di cultura che di ritorno aveva scritto questo libro di memorie che aveva fatto successo.  Nella dedica doppia coincidenza: unificazione + ricordo familiare.  Bianciardi ricorda l’avventura che parte da Quarto. Toni confidenziali vissuta dalle memorie dei protagonisti, non analizzata attraverso la storiografia. Ma ciò non esclude che lui non si sia documentato.  CONTROEPICA GARIBALDINA: Non vuole sminuire il lavoro ma narrare un’epopea vista dal basso creando a Garibaldi una dimensione umana.  Bandi si ferma alla conquista garibaldina mentre Bianciardi va oltre. A Torino marzo 61 dove viene creato il primo parlamento del nuovo regno documentandosi sulle ricerche di archivio. Negli ultimi capitoli si misura lo sguardo critico sull’esito del risorgimento. Discussione in parlamento sull’impresa garibaldina  polemica sulla scelta del re Vittorio Emanuele II  mantiene la linea dinastica non una vera risolta unificazione. Da un lato l’esaltazione dell’avventura, dimensione eroica giovanile, senso di attivismo; Dall’altra l’approfondirsi della frattura insanabile tra nord e sud.  Focalizzazione interna  Eventi minimi della quotidianità “La Battaglia Soda” completa l’epopea garibaldina. Bianciardi si cala nei panni di Bandi. Racconto in prima persona. Il narratore è un alter ego di Bianciardi  Bandi “Dàghela avanti un passo” testimonia il desiderio divulgativo di Bianciardi. Due versioni leggermente diverse ma entrambe dedicate al figlio: 1. pensata per studenti della scuola media. Si spiega anche il titolo: vecchia canzone diventata una sorta di inno della rivoluzione. Ricostruzione dal 1848- 1871 alla breccia di porta Pia. Si da maggior rilievo alla figura di Garibaldi. 2. reintegrata di descrizioni crude Lo storico ha capacità di coinvolgimento. “Aprire il fuoco” 1969 Particolare. Ucronico: romanzo che immagina un possibile evento storico che non si è mai realizzato. Progetto di una rivoluzione a Milano. Messo in relazione sovrapposto alle 5 giornate di Milano di quasi un secolo prima e raccontate nella parte centrale del romanzo. CORTOCIRCUITO tra 5 giornate realmente accadute all’immaginazione del narratore. Risultato: senso di sconfitta e insoddisfazione del percorso storico della situazione contemporanea oltre al passato. “Per Bianciardi si manifestano qui vecchi vizi italiani. […] Si manifesta qui, chiaramente, quale sia il legame che unisce il tempo storico raccontata la qualità in cui vive lo scrittore all'Italia del dopoguerra. La rivoluzione mancata del Risorgimento diventa quasi una trasparente allegoria per parlare della situazione italiana.” – Emilio Tadini. Situazione italiana: post WWII. Il risorgimento è paragonato alla resistenza come movimento che portava in sé un nuovo ordine statale ma naufragata con la vittoria della democrazia. Secondo Tadini, Bianciardi vuole richiamare alla mente quegli ideali che furono poi non realizzati nell’Italia dello stato unitario fondando i vizi, le contraddizioni italiane che tuttora erano percepibili.
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