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Società e Potere in Europa: Nobiltà, Poveri e Stato - Prof. Dattero, Appunti di Storia Moderna

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La struttura sociale europea tra il XIII e il XIX secolo, con un focus sui ceti nobili, poveri e lo sviluppo del concetto di Stato. Discutiamo di società per azioni, divisioni sociali, nobili, poveri e la transizione dal potere divino al potere legale.

Cosa imparerai

  • Quali sono i fattori chiave che influenzano il mercato dei videogiochi?
  • Quali sono le piattaforme di distribuzione più popolari per i videogiochi?
  • Quali sono i generi di gioco più popolari tra i consumatori?
  • Quali sono le tendenze emergenti nell'industria dei videogiochi?
  • Quali sono le tendenze tecnologiche che stanno cambiando l'industria dei videogiochi?

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 03/09/2018

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Scarica Società e Potere in Europa: Nobiltà, Poveri e Stato - Prof. Dattero e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! • Thomas Robert Malthus -> Saggio sul principio di popolazione 1798 • preoccupazione per la popolazione che se non controllata cresce in progressione geometrica • le risorse invece crescono in progressione aritmetica • le innovazione tecnologiche non possono influire su questa notevole sproporzione • a frenare la popolazione ci sono i “freni repressivi” -> carestia, epidemie, guerre • l’unico modo per poter frenare questo aumento sproporzionato della crescita è cercare di limitare i matrimoni e quindi la fecondità • XVIII XIX secolo iniziano ad esserci i primi censimenti modernamente impostati • prima si avevano censimenti finalizzati all’approvigionamento, distribuzione dei viveri oppure in base agli uomini atti alle armi • nell’età moderna si delineano tre grandi fasi -> una crescita demografica generale e continua (metà ‘400 inizio ‘600) • supera largamente il periodo precedente, in cui la crescita era nettamente fermata a causa della peste nera (1348-9) • rallentamento nel XVII secolo • tendenza espansiva nel ‘700 che si rafforza nel XIX secolo • famiglia rappresenta un’unità di consumo in parte visto che principalmente è un’unità di produzione • conservazione della ricchezza incentrata sulla proprietà fondiaria • vengono adottati strumenti che per salvaguardare questa proprietà come i fedecommessi primogeniture e limitazione del matrimonio a un solo figlio maschio per generazione • classificazione fatta dal Gruppo di Cambridge per lo studio della popolazione diretto da Peter Laslett, che ha distinto 5 tipi di aggregati -> • famiglia nucleare -> composta dai due coniugi e i loro figli • famiglia estesa -> si aggiunge almeno un altro convivente (un fratello o genitore) • famiglia multipla -> compresenza di almeno due nuclei, coppia di coniugi anziani che abitano con un figlio e la sua sposa • famiglie senza struttura -> non vi è un rapporto matrimoniale (vedova che vive con la figlia) • solitari • Laslett avanzò la tesi in cui si pensava che la famiglia dominante fosse quella nucleare, anche se assieme a John Hajnal sono arrivati a distinguere due diversi modelli matrimoniali -> • 1. in Europa nord occidentale la tendenza era di sposarsi tardi, gli sposi seguivano la regola di residenza neolocale dopo le nozze; prima di sposarsi passavano un po’ di tempo fuori casa al servizio di un’altra famiglia • 2. Europa orientale e meridionale -> il matrimonio avveniva in età precoce e la residenza era patrilocale (convivenza degli sposi con i genitori del marito) • agricoltura europea aveva compiuto nei secoli dopo il 1000 progressi • i terreni umidi e argillosi avevano iniziato ad essere produttivi • rotazione triennale -> un anno a frumento, un anno a orzo e un anno riposo • l’incremento del “lungo 500” apportò una richiesta maggiore delle derrate alimentari che si diresse soprattutto verso i cereali • risposta estensiva -> allargamento della superficie coltivata • risposta intensiva -> adozione di tecniche che accrescevano la produttività • nel XVI secolo fu più utilizzata la prima soluzione • l’estensione della superficie coltivata portò ad una contrazione delle aree adibite al pascolo, senza il pascolo però c’era mancanza di concime • il clima inoltre influiva negativamente sul raccolto (si pensa ad una piccola glaciazione) • in aree come l’Olanda si pensa che i terreni furono molto più produttivi rispetto al resto dell’Europa • questo perché i campi era più fertili, grazie alla natura dei suoli, all’acqua e al concime • associazione di agricoltura e allevamento, adozione di rotazioni elimina la necessità di riposo del terreno -> 
 “RIVOLUZIONE AGRICOLA” che ebbe nei Paesi Bassi e in Inghilterra i suoi luoghi d’elezione 
 
 EUROPA ORIENTALE • aree con enormi estensioni di terreno, pianeggiante e potenzialmente fertile erano scarsamente abitate • il problema era la scarsità della forza - lavoro • la servitù della gleba venne rafforzata a partire dal XV secolo e introdotta dove prima era sconosciuta • in Russia accanto alla servitù della gleba era diffusa una vera e propria schiavitù personale • solo nel XIX secolo la schiavitù verrà definitivamente abolita • ci furono molte rivolte tra il popolo, in quanto ovviamente non accettavano questo stato di cose, tanto che avrà il suo culmine nella rivoluzione francese 
 
 ECONOMIA URBANA • erano riconosciuti nell’età moderna agglomerati di 2000 300 abitanti • stratificazione sociale (ceto artigiano e mercantile più o meno forte) • oggetti prodotti da artigiani che lavoravano da soli o con pochi collaboratori • lavoravano in casa o in piccole botteghe • concentrazioni di operai erano rare, si vedevano più che altro nelle miniere o nei lavori di maggiore rilievo • innovazione -> sistema noto come “industria a domicilio” o protoindustria • settore tessile rimase a lungo dominante l’industria europea (Italia settentrionale, Fiandre e poi Olanda e Inghilterra)
 
 MONETA PREZZI E MERCATO Pagina di 1 44 • XVI XVIII l’economia monetaria iniziava ad essere diffusa • dal XIII secolo vigeva il regime bimetallismo • tra la fine del XV secolo e i i primi decenni del XVII si ha una tendenza all’aumento dei prezzi • la produzione di argento raddoppiò dalla metà del 400 e il 1530 circa • la disponibilità di oro e argento fu accresciuta anche grazie all’importazione di essi dal nuovo mondo • 1620-1720 -> ristagno della popolazione e delle importazioni di metalli preziosi • arresto o inversione della tendenza inflativa • nel ‘700 la riprese dell’espansione demografica e la maggiore disponibilità di preziosi aspirerà a una nuova fase di ascesa dei prezzi • aumento della produzione industriale • crescente richiesta di generi di prima necessità come il grano, legno e sale portano tra il ‘400 e ‘600 a una espansione dei traffici • preferito il trasporto per acqua • navigazione ha compiuto progressi rapidi .> caravella, fluyt olandese • il mediterraneo fu a lungo il centro in cui si svolgevano gli scambi tra oriente e occidente • la prosperità dell’Olanda si basa molto sulla pesca delle aringhe e il commercio con il Baltico • Amsterdam ereditò la funzione di Anversa, come emporio internazionale e perno di scambi tra le diverse aree europee • olandesi incontrano la concorrenza di inglesi e francesi • che acquistarono molto terreno grazie ai rapporti con il Nuovo Mondo • i paesi iberici cercarono di riservare per se stessi i benefici di questi traffici • ma nel XVII e VIII si fece aggressiva la presenza dei mercanti e pirati lungo le coste dell’America centro - meridionale • Interscambio tra Asia ed Europa dominato dai portoghesi, scopritori della rotta marittima • XVII secolo portoghesi subentrano agli olandesi • più tarda la penetrazione coloniale francese e inglese, diretti al subcontinente indiano • protagonisti del traffico con l’Oceano Indiano furono le compagnie privilegiate in l’Inghilterra, le province Unite e la Francia • si organizzano due tipi di organizzazione commerciale • 1. corporazione di mercanti che godono di un monopolio di un certo genere di traffico, ma operano individualmente o associati in piccole imprese (avventurieri inglesi) • 2. società per azioni • le Indie occidentali furono anche loro compagnie privilegiate ma non riuscirono mai a monopolizzare i traffici • Adam Smith -> mercantilismo -> la ricchezza è per sua natura statica, per averne di più è necessario sottrarne agli altri competitori con l’identificazione della ricchezza stessa con il possesso di metalli preziosi
 
 CETI E GRUPPI SOCIALI • divisione corporativa e gerarchica • individuo non contava per se, contava in quanto membro di una famiglia, corpo, comuni • a questi corpi si riferivano le libertà -> immunità, privilegi, • divisione della società in -> oratores, bellatores, laboratores • a determinare il rango sociale di un individuo era la nascita, il ruolo ricoperto nella vita pubblica, prestigio e privilegi con questo connessi • gerarchia naturale, voluta dalla provvidenza divina 
 
 NOBILI E CIVILI • nobiltà e clero ceti maggiormente riconoscibili, definiti dal punto di vista giuridico • al loro interno avevano una vasta gamma di sottogruppi • nobiltà -> ricchezza basata sulla proprietà della terra • si crea una netta distinzione tra Europa centro - occidentale ( il proprietario terriero vive di rendita, pagata dai coltivatori delle sue terre) Europa orientale, dove sfrutta il lavoro gratuito dei contadini per produrre derrate che poi vende sul mercato nazionale o internazionale • figura del nobile povero frequente dove la nobiltà è più frequente -> Polonia, Ungheria, Spagna (hildalgo) • patriziati -> propri dell’Italia centro - settentrionale, Paesi Bassi, Svizzera o Germania occidentale • ceti nobiliari/potere politico -> carattere eccezionale aveva nell’Europa moderna la gestione diretta del potere da parte delle oligarchie aristocratiche: le repubbliche aristocratiche di Venezia, Genova, Lucca apparivano tra il ‘600/700 quasi dei fossili in un’Europa dominata dalle monarchie • “borghesia” non è giusto per designare i ceti intermedi tra nobiltà e plebe in quanto sembra definire una coscienza di classe, cosa che in realtà non c’era • a volte questo ceto aveva un riconoscimento giuridico ma ovunque era riconosciuto tra gli strati inferiori • lo distinguevano però due fattori • rifiuto del lavoro manuale • possesso di risorse (beni immobili, mobili ma anche parentele e conoscenze altolocate) 
 
 POVERI E MARGINALI • descrizione fatta da Jean-Pierre Gutton -> • poveri strutturali -> coloro che anche in tempi normali vivono di elemosine • poveri “congiutturali” -> coloro che ricavano appena da vivere dal loro lavoro e che quindi sono alla mercè del sopraggiunge di un’infermità Pagina di 2 44 • 1516 -> Francesco I stipula con Papa Leone X un concordato a Bologna -> veniva lasciare cadere l’affermazione della superiorità del concilio sul pontefice, ma in cambio il re di Francia si vedeva riconoscere il diritto di nomina a tutti i vescovadi e gli arcivescovati alle abbazie e ai priorati del proprio territorio • i grandi feudatari mantenevano una considerevole potere locale • le province di recente annessione avevano le loro assemblee di stati • la legislazione regia regolava solo alcune materie, mentre per il resto vigeva un diritto consuetudinario diverso da luogo a luogo SPAGNA • matrimonio tra Isabella Castiglia e Ferdinando d’Aragona (1469) preparò il regno congiunto dei due sovrani • Castiglia regione più ricca e popolosa • amministrazione delle città posta sotto tutela con la nomina di funzionari regi detti “corregidores” • le cortes ( rappresentanze del clero nobiltà e città) furono convocate raramente e indotte ad approvare le richieste finanziarie della corona • tre province componenti il regno di Aragona (Aragona, Catalogna, Valenza) mantennero inalterati i propri privilegi • in Aragona venne nominato un viceré • 1494 istituito un consiglio di Aragona • tradizione della reconquista, guerra contro i mori e difesa dell’ortodossia religiosa • 1492 -> conquista del regno di Granada , ultimo avanzo del dominio musulmano in Spagna • 1504 -> morte di Isabella, crisi dinastica, pazzia della figlia Giovanna • Ferdinando prese le redini del potere che tenne fino alla morte nel 1516 • successi : conquiste italiane annessione del Regno pirenaico di Navarra INGHILTERRA • Enrico VII Tudor -> uscito vincitore dalla guerra delle due rose (Lancaster e York) • amministrò le finanze, rafforzò gli organi centrali • il parlamento convocato raramente • indirizzo assolutistico proseguito da suo figlio Enrico VIII (1509-1547) • il distacco da Roma e l’atto di supremazia del 1534 coincideranno con un rafforzamento ulteriore del governo IMPERO GERMANICO • 1493 -> morte di Federico III d’Asburgo • l’impero era un luogo ingovernabile di stati territoriali, principati ecclesiastiche e libere città • popoli di lingua e cultura diversa • ad aggravare le cose c’è anche la duplice natura dell’imperatore • titolo ereditario della casa Asburgo • doveva la dignità imperiale alla designazione della Dieta, composta da sette grandi elettori (RE DI BOEMIA, PRINCIPI DI SASSONIA, DI BRANADEBURGO, DEL PALATINATO, ARCIVESCOVI DI MAGONZA, TREVIRI, COLONIA) • il regno di Massimiliano I, che aveva sposato Maria di Borgogna, si aprì con un notevole successo • pace di Senlis con la Francia riconosceva agli Asburgo il possesso dei Paesi Bassi, dell’Artois e della Franca Contea (1493) • 1495 -> Dieta di Worms, tentativo di dare maggiore compattezza all’Impero e estrarne regolari risorse finanziarie • il compromesso raggiunto prevedeva la creazione di un tribunale imperiale e di un consiglio composto da 17 membri • il versamento all’imperatore di un soldo comune sarebbe stato subordinato all’approvazione annuale della Dieta • il soldo comune cessò ben presto di essere pagato • accentramento del potere a seguito del Consiglio aulico e di una Camera aulica per l’amministrazione delle finanze (solo negli stati asburgici ereditari ) PRIMA FASE DELLE GUERRE IN ITALIA (1494 -1515) • 1454 -> pace di Lodi durò solo fino all’ultimo decennio del secolo • 1492 -> scomparsa si due dei protagonisti di quella fase politica, a papa Innocenzo VIII succedette Alessandro VI e Lorenzo de’ Medici • la stabilità italiana minacciata dalle mire espansionistiche di Venezia e dalla ambizioni di Milano (Ludovico Sforza) • per raggiungere i propri fini tutti era disposti a chiedere l’aiuto delle potenze straniere • Il re di Francia Carlo VIII intendeva far valere sul regno di Napoli i diritti che gli derivano dalla discesa angioina • gli pervennero aiuti da Venezia e Milano desiderosi di vedere il re di Napoli umiliato (Ferrante d’Aragona) • 1494 -> Carlo passa le alpi con l’esercito • entra a Napoli senza trovare resistenza • gli stati italiani si accorgono del pericolo • 1495 stipulata a Venezia una Lega che comprendeva, oltre alla Serenissima, Milano, Firenze, lo stato Pontificio, la Spagna e l’impero • scontro tra Carlo VIII e l’esercito della Lega preso Fornovo • Ferdinando II d’Aragona, nipote di Ferrante, riusciva a recuperare il regno con l’appoggio degli spagnoli e dei veneziani, l’operazione di Carlo VIII si conclude con un nulla di fatto • in Toscana Piero de’ Medici viene cacciato, Pisa si rifiuta di tornare sotto al dominio fiorentino (fino al 1509) Carlo VIII • frate domenicano, Savonarola, che con la sua predicazione riesce ad avere il successo. • nel 1498 viene però processato e arso vivo ( predicava la corruzione della chiesa) Pagina di 5 44 • Venezia -> nel 1498 la repubblica di San Marco concluse con Luigi XII, successore di Carlo VIII, delle trattative di alleanza che garantiscono Cremona e la Ghiara d’Adda in cambio del suo appoggio alla conquista francese dello stato di Milano • spedizione allestita nel 1499 • si concluse con l’occupazione di Milano • Ludovico il Moro, l’anno successivo fu portato prigioniero in Francia • Spagna e Francia si contendevano Napoli, che vide favorevoli gli spagnoli • dal 1503 la Spagna era l’unica padrona del meridione (anche Sicilia e Sardegna) • Cesare Borgia, il duca Valentino, figlio di Alessandro VI, grazie a suo padre e al re di Francia riuscì a ritagliarsi il suo dominio nella Romagna e nelle Marche • alla morte del padre però, succeduto da Giulio II, esce di scena • Giulio II era interessato a restaurare il dominio temporale della Chiesa e organizza spedizioni militari contro i signori di Perugia, Bologna e altre terre • Venezia però non si voleva ritirare da Rimini e Faeza e quindi viene fatta un’alleanza antiveneziana • firmata a Cambrai nel 1508 dall’imperatore Massimiliano I, re di Francia, e re di Spagna • 1509 esercito veneziano sconfitto ad Agnello (crema) • il disaccordo fra gli alleati della coalizione antiveneziana crea una scissione degli stessi in cui il nemico comune diventa la Francia • “Lega santa” Spagna e Inghilterra e gli svizzeri, aveva paura della Francia che stava diventando troppo potente • conseguenze -> 1512 ritorno dei Medici a Firenze, con l’appoggio delle armi spagnole e occupazione dello stato di Milano da parte delle truppe svizzere • la Francia si riappacificò con Venezia che promise il suo aiuto contro gli svizzeri • 1515, nuovo re di Francia -> Francesco I • spedizione in Italia (lanzichenecchi) e riconquista di Milano • lascia agli svizzeri la contea di Bellinzona e territori compresi nel Canton Ticino • 1516 pace di Noyon (tra Francia e Spagna) -> agli spagnoli il regno di Napoli a Francesco I il ducato di Milano CARLO V SOGNO DI UNA MONARCHIA UNIVERSALE • alla morte di Ferdinando (re di Spagna) la figlia, essendo pazza, non poteva governare • Giovanna si è sposata però con Filippo d’Asburgo (figlio di Massimiliano I) e da lui ha avuto un figlio -> Carlo d’Asburgo • Carlo, essendo che la madre, diretta discendente non poteva governare in quanto pazza, eredita la corona alla morte di suo nonno Ferdinando • nel 1519 muore anche l’altro nonno, Massimiliano I • alla sua morte, oltre che a Carlo, si candida anche Francesco I, re di Francia (appoggiato da Leone X) • gli elettori tedeschi erano ostili al re francese • Carlo eletto in unanimità dalla Dieta riunita a Francoforte nel 19 • nel 1517 - 20 aveva soggiornato in Spagna, e aveva scontentato la nobiltà locale distribuendo molte cariche ecclesiastiche e laiche ai gentiluomini fiamminghi e borgognoni • questo aveva irritato le città della Castiglia con la richiesta di nuove tasse per pagare le spese dell’incoronazione imperiale • dopo la sua partenza nel ’20 per la Germania scoppia la rivolta dei comuneros(cittadini) sconfitti da un esercito di prevalenza nobiliare e Villalar nel 1521 • questa lezione servì a Carlo I (nome come re di Spagna) per aver maggior rispetto per i suoi sudditi • soggiornò in Spagna in periodi brevi con alternanza • nel 1526 si sposa con l’infanta del Portogallo, Isabella, alla quale spettava la reggenza della Spagna quando il monarca era assente • i castigliani portarono maggior peso finanziario per le guerre di Carlo ma furono anche coloro che ebbero i maggiori benefici • imperatore con il nome di Carlo V ASBURGO CONTRO VALOIS RIPRESA DELLA GUERRA IN ITALIA • Carlo V in Germania si trova a dover affrontare il problema luterano • dal 1520 la sua attenzione però va alle questioni in Italia • strappare alla Francia Milano e la Borgogna • la situazione si fece difficile con l’elezione di Adriano VI come papa, ex precettore fiammingo di Carlo V e con i passaggio di Enrico VIII e di Venezia al campo imperiale • Francesco I prima di riconquistare Milano ma viene sconfitto e fatto prigioniero nel 1526 • costretto a firmare il trattato di Madrid in cui si impegnava non solo a rinunciare Milano ma a consegnare all’Imperatore la Borgogna • le promesse non vennero mantenute • nel 1526 stipulata a Cognac una lega difensiva tra Francia, il nuovo papa Clemente VII (medici) Firenze e Venezia, più i turchi (alleati di Francesco I) • i francesi tardarono ad intervenire in Italia e nel 1527 Carlo V con i lanzichenecchi saccheggierono Roma • i fiorentini approfittarono della disgrazia del pontefice per sollevarsi contro la signoria dei Medici e ristabilire un governo repubblicano • Le cose non andarono meglio per la lega quando l’esercito francese mosse contro Napoli occupando al passaggio Genova Pagina di 6 44 • qui Andrea Doria, passò con le sue galere dalla parte dell’imperatore e impose ai suoi concittadini una riforma costituzionale in senso oligarchico • esercito francese decimato dalla pestilenza, si ritira senza nulla • 1529 -> Carlo V firma con il pontefice la pace di Barcellona, poi a Cambrai si riconcilia anche con Francesco I, che rinunciava ai domini italiani ma si teneva la Borgogna • Carlo V e Clemente VII si videro a Bologna allo scopo di regolare le questioni italiane in sospeso • a Milano fu insidiato Francesco Sforza con il patto che alla sua morte il ducato sarebbe stato riunito ai domini imperiali • Carlo V venne incoronato imperatore a San Petronio • Clemente ebbe l’appoggio delle armi imperiali per riportare i Medici a Firenze (1530) ESPANSIONE DELLA POTENZA OTTOMANA • nome preso dalla dinastia turca degli Osmanli,o Ottomani • fondati da Osman I • si amplia in Asia minore, Balcani • nel 1453 la stessa Costantinopoli cade sotto il potere di Maometto II • ne fa la capitale e la battezza come “Insanbul” • Selim I sottomise la Siria e l’Egitto • 1526 -> ripresa dell’avanzata dei turchi nei Balcani • Solimano il Magnifico penetra in Ungheria, • re di Ungheria e Boemia, Luigi II Jaghellone viene sconfitto e ucciso a Mohacs nel ’26 • Solimano decide di fare dell’Ungheria uno stato vassallo • sotto il principe di Transilvania Giovanni Szapolayai • la successione però era rivendicata dall’arciduca Ferdinando, cognato del defunto sovrano, che nel 1521 aveva ottenuto dal fratello Carlo V il governo dei domini ereditari asburgico • i turchi giunsero fin sotto le mura di Vienna, nel ’29 • i ducati austriaci erano troppo lontani dalle basi ottomane • nel ’32, dopo il fallimento di una nuova offensiva, convinse solcammo a concludere con la pace • Mediterraneo -> Barbarossa signore di Algeri • quando Tunisi (nel ’34) cadde sotto quest’ultimo Carlo V guida una spedizione • riconquista nel ’35 • le iniziative negli anni successivi furono riprese dagli ottomani • nel 1538 sconfiggono a Perversa le flotte di Spagna e Venezia • sotto l’impero di Solimano il magnifico c’erano moltissime etnie • la maggior parte cristiani, ma avevano una piccola discriminazione, ovvero che chi non fosse musulmano doveva pagare una tassa speciale • sistema del “devshirme” -> leva forzata di bambini che venivano educati alla fede musulmana e addestrati per formare il corpo dei giannizzeri • sipahi -> cavalieri che in cambio del servizio militare ricevevano concessioni di terre GUERRE ED ESERCITI TRA MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA • le guerre in Italia furono un importante terreno di sperimentazione di nuove formazioni militari e di nuovi modi di dare battaglia NUOVI ORIZZONTI GEOGRAFICI • le nozioni geografiche del primo Rinascimento erano vaghe e imprecise • concezione della terra per ciò che aveva detto Tolomeo • furono questi errori ad incoraggiare i viaggi di esplorazione dei portoghesi e di Colombo • Africa Nera -> aree quasi disabitate come i deserti del Sahara e del Sudafrica • vivevano di caccia e di raccolta dei frutti • agricoltura e tessuti • penetrazione araba aveva portato l’espansione dei traffici • sia all’interno del continente che con i paesi dell’Europa e dell’Asia LE CIVILTA’ PRECOLOMBIANE IN AMERICA • nel continente americano le civiltà più evolute si svilupparono • altopiani dell’America centrale • catena delle Ande nell’America meridionale • quando gli spagnoli giunsero in America era tempo di declino per la civiltà dei Maya • successori-> toltechi, aztechi che verso la metà del XIV secolo fondarono la loro capitale Tenochtitlan • XV - XVI secolo gli aztechi estesero il proprio potere da un oceano all’altro • 1519 invasione spagnola • religione basata sull’ordine cosmico • divisione di ceto -> sovrano e nobiltà. sacerdoti, servi della gleba; il resto era comunità costituite da un clan che procedevano a redistribuzione periodiche del suolo agricolo tra i propri membri • Impero Inca -> si era costruito nel secolo prima alla invasione spagnola a partire dalle sue basi originarie intorno a Cuzco (Perù) Pagina di 7 44 • ipocrisie di una religione tutta esteriore • condanna la pedanteria, intolleranza, fanatismo, autorità teologiche, eccessi di devozione, superstizioni e fanatismo • 1516 -> edizione critica del testo greco e latino del Nuovo testamento • serve poi a Lutero per la sua traduzione della Bibbia in tedesco • il suo cristianesimo era un ideale di vita, non volle mai distaccarsi dal cristianesimo • la chiesa però lo mise lo stesso all’Indice LA RIFORMA LUTERANA • Lutero -> nasce nel 1483 a Eisleben, regione interna della Germania • domina ancora una religione medievale • studia giurisprudenza all’Università • decide improvvisamente di farsi monaco (1505) • ha una crisi interiore, si sentiva inadeguato rispetto ai comandamenti divini • divenuto sacerdote nel 1507 cerca la risposta dei propri dubbi negli studi teologici • nel 1513 diventa insegnante di Teologia a Wittenberg (Sassonia) • 1515-1516 -> fa un corso sull’epistola ai Romani di San Paolo e qui trova la soluzione per il problema della salvezza • la giustizia divina andava intesa non come giudizio o punizione ma come giustificazione, dono della grazia offerta da Dio al peccatore che riconosca la propria indegnità e si affidi alla sua misericordia • secondo la chiesa cristiana l’uomo poteva meritarsi la grazia solo con le opere buone • Lutero dice che la natura umana è malvagia, corrotta dal peccato originale • scrive anche De servo arbitrio con il libero arbitrio di Erasmo • la sacra scrittura secondo questa interpretazione doveva essere letta senza tenere conto delle interpretazioni ufficiali • la scrittura doveva essere letta da se con la sola fede • cancellava di colpo il magistero della Chiesa in materia teologica • negazione di illuminazione diretta dei credenti da parte dello spirito Santo • i sacramenti ufficiali erano solo il battesimo e l’eucarestia • soppressione del sacramento dell’Ordine • ne conseguiva il sacerdozio universale dei laici • idea che chiunque potesse essere chiamato a celebrare le funzioni religiose • negazione del ruolo della chiesa ROTTURA CON ROMA E RIPERCUSSIONI IN GERMANIA • Alberto di Hohenzollern, fratello del margavio di Brandeburgo aspirava a diventare arcivescovo di Magonza (già titolato di due vescovati) • Papa Leone X accettò di conferirgli la nomina dietro al pagamento di 10000 ducati per la dispensa della norma del diritto canonico che vietava il cumulo di cariche • per dargli la possibilità di raccogliere tale somma, gli concesse l’appalto di una vendita di indulgenze • bandita in tutta la Germania con lo scopo di finanziarie la costruzione della basilica di San Pietro • metà del ricavato sarebbe andata ad Alberto e l’altra sarebbe toccata alla Camera apostolica • nel 1517 Lutero invia ad Alberto le 95 tesi, che secondo la tradizione dovevano essere affisse alla porta della Chiesa del castello di Wittenberg • vi era stigmatizzato il traffico delle indulgenze • negata la facoltà del pontefice di rimettere le pene • le tesi, all’insaputa del proponente, che aveva il solo scopo di fare un dibattito accademico, riscossero successo • 1520 -> Leone X emana la bolla Exsurge Domine, lasciava a Lutero 60 giorni per ritrattare prima che contro di lui si scagliava la scomunica • Lutero brucia pubblicamente la bolla insieme ai libri del diritto canonico • 1521 scomunica • il nuovo Imperatore Carlo V, eletto nel 1519, aveva promesso a Federico il Saggio, elettore di Sassonia e protettore di Lutero che avrebbe consentito a quest’ultimo di giustificarsi alla sua presenza • l’incontro avvenne alla Dieta imperiale di Worms, nel 1521 • invitato dal delegato papale a riconoscere i propri errori Lutero non ritratta • l’editto di Worms, promulgato qualche settimana più tardi dichiarava Lutero al bando dell’Impero • chiunque poteva ucciderlo • un drappello di cavalieri inviati dall’elettore di Sassonia lo avevano messo nel castello di Wartburg • Lutero qui si dedica alla traduzione della Bibbia in tedesco e a nuovi testi • le tesi avevano suscitato un immenso eco in Germania • stampate 300.000 copie • chi non sapeva leggere poteva vedere le illustrazioni e le xilografie (papa disegnato come Anticristo) • molti principi territoriali (elettori di Sassonia e del Palatinato) colsero l’occasione per mettere le mani sui beni della chiesa e rafforzare la propria posizione nei confronti dell’autorità imperiale • “i cavalieri” videro nella riforma una leva per una rivolta contro Roma • affermazione dell’idea nazionale tedesca su tutti i particolarismi • nelle città venivano aboliti i conventi e monasteri • nomina di ministri del culto di fede luterana • spirito di indipendenza e autogoverno Pagina di 10 44 LE CORRENTI RADICALI DELLA RIFORMA : LE GUERRE DEI CONTADINI • nelle campagne furono i motivi evangelici dell’uguaglianza tra gli uomini a fare colpo • movimenti di resistenza contro i gravami feudali e difesa dell’autonomia nel villaggio • fino dal 1520 alcuni seguaci di Lutero cominciano ad aizzare le folle • contro il clero e le istituzioni romane, contro le ingiustizie e le forme di oppressione • la riforma religiosa e riforma sociale erano strettamente congiunte • molti erano convinti che Dio si rivelasse agli spiriti eletti attraverso l’illuminazione interiore • Thomas Muntzerm in Turigia nel ’25 si pose alla testa di una sollevazione popolare che diede vita a un governo cittadino basato sull’uguaglianza e sulla comunione dei beni • da mesi infuriava la guerra dei contadini • le violenze e i saccheggi fatti dai rivoltosi spinsero i principi, prelati e nobiltà (per paura di un capovolgimento sociale) ad armarsi per stroncare il movimento • nel 1525 gli insorti vennero sconfitti a Frankenhausen in Turigia • Muntzer venne catturato e ucciso • Lutero pubblica -> “contro le bande brigantesche e assassine dei contadini” • condanna della ribellione coerente con la visione ancora Medievale che Lutero aveva delle autorità e dei principi, istituita da Dio per mantenere l’ordine e reprimere i malvagi • aveva anche paura che le sue leggi fossero intese come identificazione dello spirito con la rivolta e anarchia • Lutero e il suo braccio destro, Filippo Melatone, furono indotti ad appoggiarsi all’azione dei principi e ad approvare la costituzione di chiese evangeliche da questi ordinate e controllate • la corrente più radicale della riforma sopravvisse grazie all’azione dei gruppi degli anabattisti • volevano dare il battesimo agli adulti • solo la vera adesione al battesimo rendeva tale la liturgia • si credevano i veri credenti • tendenza a formare comunità basate sulla fratellanza e sull’aiuto reciproco • disconoscimento delle autorità terrene e fede nell’illuminazione da parte dello Spirito Santo • 1534 -> anabattisti provenienti dall’Olanda che si erano stanziati a Munster, in Vestfalia si impadroniscono del governo delle città, vi imposero con la forza le proprie regole • introducono la poligamia • per 16 mesi resistono all’assedio del principe vescovo e delle forze luterane • guida di Leida Jan Béucklélsz • la capitolazione fu seguita da un massacro LA CONCLUSIONE DEI CONFLITTI IN GERMANI • Carlo V cerca di risolvere la questione luterana • nel 1539 chiede la Dieta di Augusta • Melantone redasse una professione di fede la Confessio Augustana • aderiscono molte città e principi riformati • intransigenza dei cattolici rese impossibile l’accordo • Carlo V intima ai protestanti di sottomettersi • essi fanno un’alleanza difensiva, la Lega di Smalcalda (1530) • ultimo tentativo di conciliazione a Ratisbona nel 1541 -> fallimento • si passa allo scontro armato • Carlo V riporta una schiacciante vittoria (nel 47) ma il conflitto non termina • il nuovo re di Francia, Enrico II, allaccia i contatti con i protestanti tedeschi e con il sultano reco per suscitare difficoltà agli Asburgo • nel 1551 stipulato un accordo segreto • Enrico II avrebbe garantito il suo appoggio diplomatico e militare ai principi protestanti in cambio dell’acquisto dei vescovadi di Metz, Toul e Verdun • Carlo V costretto alla fuga • dopo questi inizi tuttavia la guerra non ebbe sviluppi di rilievo • ai principi tedeschi stava a cuore, più che la vittoria francese, un’intesa con l’imperatore che salvaguardasse la loro autonomia politica e religiosa • trattative in merito condotte dal fratello di Carlo, Ferdinando • pace di Augusta 1555 • riconosciuta in Germania l’esistenza di due fedi religiose diverse • nelle città imperiali era ammessa la loro convivenza, ma i principi territoriali potevano imporre la propria fede ai sudditi • in caso di dissenso erano obbligati ad emigrare • la secolarizzazione dei beni ecclesiastici erano confermate fino al 1552 • da quell’anno i prelati che si fossero convertiti al luteranesimo avrebbero dovuto rinunciare ai loro possedimenti • nel 1521 Carlo V aveva affidato il governo degli stati ereditari asburgico al fratello Ferdinando • acquisirono una prima forma di unità politica con la creazione di organi comuni ai vari regni e ducati • consiglio segreto, cancelleria aulica, consiglio aulico di guerra • la decisione di Carlo V di spartire il suo impero tra Ferdinando e il figlio Filippo II divenne effettiva nel 1555-56 Pagina di 11 44 • FERDINANDO -> imperatore del sacro romano impero con il titolo di FERDINANDO I, ereditava le corone di Boemia Ungheria e i ducati austriaci • FILIPPO II -> Spagna, con tutte le sue colonie, Paesi Bassi, Franca contea, in Italia il regno di Napoli, Sicilia, Sardegna e ducato di Milano DA ZWIGLI A CALVINO • esperienza di Zwingli parallela a Lutero • formazione umanista • vivace clima politico - intellettuale del cantone svizzero • nel 1518 viene chiamato a ricoprire l’ufficio di cappellano presso la cattedrale di Zurigo • si stacca dalla fede tradizionale e riesce a convincere il consiglio cittadino ad abolire la messa • imporre la Bibbia come unica fonte di autorità in campo religioso • immagini sacre distrutte come veicoli di idolatria • riforma si estende rapidamente • gli zwingliani cercano l’appoggio dei luterani • incontro a Marburgo nel 1529 • impossibile raggiungere l’accordo per il problema dell’eucarestia ( per Zwingli è solo una semplice cerimonia, mentre Lutero la vede come la presenza reale di Cristo) • nel 1531 i protestanti vengono sconfitti da un esercito cattolico, Zwingli muore • la sua eredità fu accolta nel calvinismo • Giovanni Calvino, 1509 - 1564 nato a Noyon, Francia • studi umanistici • nel 1534 di fronte ad un’ondata di persecuzione degli eretici scatenata da Francesco I fugge all’estero • prima a Strasburgo e poi in Basilea • scrive “Institutio cristianae religionis” 1536 che è una guida alla lettura e alla comprensione della Bibbia • molti punti della fede luterana sono condivisi da Calvino (autorità esclusiva della Sacra Scrittura e dalla giustificazione per fede) • Dio però per Calvino è più il Dio del Vecchio testamento che quello del Nuovo • la predestinazione non elimina la responsabilità del peccatore • il concetto di vocazione viene più fortemente sottolineato da Calvino • non crede alla fine del mondo e attribuisce molta importanza alla graduale attenzione dei disegni della Provvidenza • malgrado la predestinazione ha un’impronta attivistica • rivalutazione delle opere, come modo per onorare Dio • Max Weber -> tesi tra il rapporto etico calvinista e lo spirito del capitalismo • differenze tra luterani e calvinisti -> concezione del rapporto stato-chiesa • rispetto alla chiesa invisibile composta da tutti gli eletti dell’umanità nel pensiero calvinista la chiesa è “visibile” -> congregazione dei fedeli legati dalla comune pratica del culto e dalla comune appartenenza a uno stato o a una città • autorità civile deve promuovere il bene spirituale dei sudditi in accordo con la chiesa visibile • legittimata la resistenza contro un sovrano malvagio • soggiorno a Ginevra -> con la sua autorità morale forgia quella che sembra essere una “repubblica dei santi” • la chiesa di Ginevra viene riorganizzata • organo supremo il Concistoro • disciplina ferrea, proibizione delle osterie, dei balli dei nomi di battesimo non contenuti nella Bibbia • severe infrazioni per ogni infrazione LA RIFORMA IN INGHILTERRA • aree di diffusione del calvinismo -> Francia, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Europa orientale • moti rivoluzionari • in Inghilterra e nei paesi scandinavi i mutamenti in campo religioso sono legati al processo di costruzione di un’unità nazionale e di un forte potere monarchico • 1528 -> re d’Inghilterra, Enrico VIII Tudor, alleato della Francia nella lega di Cognac contro l’imperatore, chiede al pontefice l’annullamento del suo matrimonio con Caterina d’Aragona (zia di Carlo V) • non gli aveva dato un erede maschio • Clemente VII non volle accogliere la richiesta • infatuato anche da un’altra donna, Anna Bolena, decise di fare da se • 1529 -> convoca un Parlamento da cui ottenne l’annullamento del matrimonio e la rottura di tutti i vincoli di dipendenza da Roma • approvazione dell’Atto di Supremazia 1534 • “capo supremo” della Chiesa d’Inghilterra • la dottrina e struttura gerarchica della chiesa non venne toccata • ordini regolari però vennero sciolti e i loro ingenti beni fondiari incamerati dalla corona • li mise in vendita favorendo la formazione di una nuova classe di medi e grandi proprietari (gentry) • artefice dello scisma anglicano era stato il primo segretario di Enrico, Cromwell (giustiziato poi per tradimento) • la vera riforma ebbe luogo durante il regno di Edoardo VI • nato dalla terza moglie di Enrico VIII, Jane Seymour • la dottrina calvinista si espanse rapidamente in Inghilterra Pagina di 12 44 • nel 1575 sfociano in gravi disordini • i nobili vecchi abbandonando la città e portano in primo piano gli stati popolari a favore delle arti • nel 1576 si giunge ad un accordo che modifica i meccanismi di elezione e sorteggio all’interno del complicato sistema di governo • avvio ad una ricomposizione del ceto dei magnifici • stratificazione orizzontale basata sui diversi livelli di ricchezza • affermazione della Grande Finanza legata alla Spagna, come elemento trainante dell’economia genovese • Venezia -> contrapposizione tra i partiti dei vecchi e giovani all’interno del patriziato • adozione di una politica estera più energica e indipendente dalla potenza spagnola e dalla chiesa della controriforma • Gli interlocutori principali del potere sovrano erano i ceti nobiliari, che proprio in questo periodo venivano riqualificandosi e serrando le file grazie anche a una trattatistica che insisteva soprattutto sui caratteri ereditari • nel mezzogiorno padroneggiava un aristocrazia di tipo feudale • nelle aree centro settentrionali, dove più si era sviluppata la civiltà comunale i patriziati davano il tono alla vita sociale • ceti urbani, di origine mercantile, il cui status privilegiato si identificava con l’accesso esclusivo ai seggi sei consigli cittadini • tra ‘500 e ‘600 questi gruppi si allontanano sempre più dai traffici e dalle attività produttive EUROPA NELL’ETÀ DI FILIPPO II • tra il 1555 - 1556 Carlo V abdicava tutti i suoi poteri in favore del fratello Ferdinando e il figlio Filippo II • a lui spettava il dominio della Spagna • il nuovo re di Francia Enrico II,succeduto a Francesco I volle tentare la sorte delle armi • sconfitto a San Quintino, dovette rassegnarsi a firmare la pace di Cateau - Cambresis nel 1559 • assicurava alla Spagna una supremazia in Italia e il possesso della Franca Contea, e i Paesi Bassi • Filippo II aveva così a disposizione un complesso di risorse enorme • controllo delle aree più ricche e urbanizzate d’europa • appoggio dei banchieri di Anversa e Genova • flusso di metalli preziosi dalle Americhe • il volere ricondurre l’Inghilterra all’obbedienza cattolica venne spezzato dalla prematura morte di Maria Tudor, moglie di Filippo II • in Francia invece, primaria nemica, era distrutta all’interno dalle guerre di religione • successione di re minori e incapaci dopo la morte di Enrico II (1559) • le prime misure di rilievo adottate da Filippo II furono l’imposizione dell’ortodossia religiosa • repressione dei moriscos in Andalusia (1609) • rafforzata l’Inquisizione in Spagna • proibiti i viaggi all’estero • anche se geloso della sua autorità si mostrò in diverse occasioni tutt’altro che docile con la santa sede • tornato dai Paesi Bassi nel 1559 non si mosse quasi più dalla Castiglia • da Valladolid, la sede della corte venne spostata a Madrid • il sovrano fece costruire la sede estiva -> escorial • Filippo rimase fedele alla concezione imperiale di Carlo V • ogni paese doveva mantenere la propria individualità e i propri ordinamenti ed essere unito agli altri solo nella persona del sovrano • esteso e perfezionato il sistema dei consigli • composti in prevalenza da giuristi ed ecclesiastici • oltre al consiglio di stato, politica estera, al consiglio dell’inquisizione, e al Consiglio di azienda, finanze, vi erano i consigli preposti ai diversi complessi territoriali • consiglio di Castiglia, di Aragona, delle Indie, delle Fiandre, d’Italia • sedevano rappresentanti del paese • nei vari territori c’erano poi dei rappresentanti diretti del sovrano, viceré, governatori • nell’80 , in seguito alla estinzione della dinastia regnante, il Portogallo con i suoi possedimenti coloniali venne annesso alla corona spagnola • fu del tutto separata anche l’Aragona, dove nel ’91 Filippo dovette intervenire per sedare una rivolta fomentata dai signori feudali • separatismo aragonese • pericoloso perché trovava appoggi nella vicina Francia • rimarrà sempre una spina nel fianco alla potenza spagnola • Castiglia -> richiesti sacrifici in termini di uomini e di denaro • il sistema tributario era congegnato in modo da penalizzare i ceti produttivi • privilegiando le rendite parassitarie • i denari spesi altrove, a causa degli impegni militari della monarchia. arricchendo altri paesi • decadenza di alcune attività dell’industria • ultimo decennio del ‘500 segnato da pestilenze e carestie LA BATTAGLIA DI LEPANTO • Filippo II aveva una posizione dominante sul Mediterraneo • esposto agli attacchi dei corsari barbareschi e dalla potenza ottomana Pagina di 15 44 • dopo un tentativo fallito di prendere Malta, la flotta ottomana al comando del successore di Solimano il Magnifico, Selim II nel 1570 sferrò un attacco contro l’isola di Cipro • Tunisi espugnata da Carlo V nel 1535 cadeva nelle mani di Bey di Algeri, vassallo del sultano • Papa Pio V -> Santa Lega -> Venezia, Spagna, Repubblica di Genova, duca di Savoia, e ordine di Malta • 1571 -> la flotta cristiano al comando di don Giovanni d’Austria (figlio naturale di Carlo V) e le forze ottomane si affrontano nella battaglia di Lepanto • vittoria schiacciante delle forze cristiane • Prima grande battaglia combattuta con le navi a remi e la tecnica dell’abbordaggio • apparve come una sanzione divina degli ideali della Controriforma • modesti i risultati sul piano politico e militare • causa anche i dissidi interni sorti fra gli Alleati • Venezia firma la pace separata (1573), rinunciando a Cipro e tornando alla sua politica di buon vicinato con Istanbul • il re di Spagna e il sultano dovettero rivolgere la loro attenzione uno -> alle vicende del nord europa • l’altro -> al conflitto rinnovato con la Persia, la tregua del 1578 durò solo fino al termine del secolo • il Mediterraneo rimase per tutto il 500 un crocevia di scambi e traffici • tanta attività piratesca • la guerra di corsa -> distinta dalla semplice pirateria in quanto rivolta ad un Paese nemico e autorizzata dal proprio governo) esercitata non solo dagli stati barbareschi ma anche dai navigli maltesi, genovesi, toscani e socchi • pirati di razza salva che operavano, con la protezione dell’imperatore lungo la costa dalmata • ultimo ventennio del XVI secolo -> penetrazione di olandesi e inglesi nel mediterraneo LA RIVOLTA DEI PAESI BASSI • alle origine dell’insurrezione olandese contro la Spagna vi furono 3 fattori • 1. fattore religioso -> diffusione delle dottrine riformate, calvinismo risposta repressiva di Filippo • 2. fattore politico -> il monarca aveva affidato i Paesi Bassi alla sorellastra Margherita, moglie del duca di Parma Ottavio Farnese, ma al suo fianco aveva posto il cardinale Granvelle, che diresse la lotta contro l’eresia, rafforzando l’inquisizione; questo crea irritazione e opposizione dei patriziati urbani; malgrado l’allentamento del cardinale i nobili invasero in armi il palazzo della governatrice e pretesero l’abolizione dell’Inquisizione e la mitigazione delle leggi contro i protestanti (1566) • 3. fattore economico -> crisi verso la metà degli anni ’60 colpisce Anversa a causa del trasferimento ad Amburgo del fondaco inglese e la chiusura del baltico legata alla guerra in corso tra Svezia e Danimarca • Filippo II invia nelle fiandre un esercito capeggiato dal duca d’Alba • fa arrestare i capi dell’opposizione e istituisce un tribunale straordinario • Consiglio dei Torbidi • pronunciò la sentenza di oltre un migliaio di persone • 1569 -> ondata di malcontento suscitata dall’imposizione di tasse per mantenere esercito spagnolo • istituzione di un’imposta del 10% su tutte le transizioni commerciali • il principe Guglielmo d’Orange - Nassu allestisce una flotta • invade le province settentrionali del mare • nel 1572 si fa nominare statolder delle province di Olanda e Zelanda convertendosi al calvinismo • Ugonotti francesi e protestanti inglesi si uniscono ai rivoltosi • 1575 Filippo II fa bancarotta • i soldati si ammutinano e saccheggiano Anversa • stipulata tra i cattolici e protestanti un’intesa per la comune lotta contro l’oppressore • il comportamento dei calvinisti prepotente che si impadronirono del governo di una città dopo l’altra • e la politica del nuovo governatore inviato a Bruxelles, nel 1578 (Alessandro Farnese) figlio di Ottaviano e Margherita • misero fine agli accordi • 1579 -> scissione del paese • 10 province meridionali tornano all’obbedienza • 7 province settentrionali continuano la lotta • neppure l’assassinio di Guglielmo d’Orange, da parte di un sicario, modifica la situazione • continuano la lotta per l’indipendenza INGHILTERRA NELL’ETÀ ELISABETTIANA • Elisabetta è figlia di Enrico VIII e la sua seconda moglie Anna Bolena • nasce nel 1533 • sale al trono dopo la morte di Maria Tudor • fine del 1558 • notevole equilibrio tra esigenza di tenere buoni i rapporti con il parlamento e la tendenza a concentrare i poteri decisionali nel Consiglio privato della corona, il cui membro più autorevole fu William Cecil (Lord Burghley) • problema più urgente riguardava la religione • riafferma la supremazia del sovrano in materia religiosa • mantiene l’episcopato con un atto di Uniformità del 1559 • impose il libro delle preghiere comuni • e i 39 articoli di fede formulati nel ’62 e promulgati nel ’71 • motivi fondamentali della teologia calvinista • dissenso religioso tollerato • i seguaci di Roma cominciarono ad essere seriamente perseguitati solo dopo la ribellione dei conti del nord Pagina di 16 44 • e anche dopo la scomunica lanciata dal papa contro la regina (pio V 1570) • il compromesso lasciava insoddisfatti i calvinisti più intransigenti • i puritani reclamavano l’abolizione dei vescovi e l’eliminazione del culto del papismo • solo nel XVII secolo il puritanesimo si trasforma in una forza opposta alla monarchia • legato anche il problema della successione • Elisabetta si rifiuta a concedere la mano ai pretendenti • non avrà mai un successore • alcuni speravano in un nuovo rovesciamento degli indirizzi politico -religioso • sostenendo la regina di Scozia, Maria Stuart, che era di fede cattolica • poteva inoltre vantare di una discendenza diretta di Enrico VII Tudor • dichiarata decaduta dalla nobiltà scozzese calvinista va in Inghilterra • qui Elisabetta nel 1587 firma la condanna a morte della stessa • questo porta all’apertura delle ostilità da parte della Spagna • l’educazione impartita in Socia al figlio di Maria,il futuro Giacomo I aveva garantito la successione • campo finanziario -> stabilizzazione della moneta e moderazione dei tributi • rafforzamento dei ceti intermedi (gentry) • nobiltà titolata dei pari d’Inghilterra prevalse molto del suo potere politico ed economico • penalizzata dall’inflazione • i nuovi proprietari fondiari acquisiscono i beni della corona • accorpavano spesso gli appezzamenti sparsi in aziende compatte • recintavano le loro terre • accrescevano la produzione e la destinavano a mercati distanti • dove avevano luogo le recinzioni i contadini non riuscivano a sussistere e dovevano cercare lavoro altrove • per controllare questi fenomeni Elisabetta fornì le prime leggi sui poveri • commercio e navigazione -> compagnie privilegiate (Moscovia, del Levante e delle Indie orientali) • società per azioni che ottenevano dalla corona il privilegio esclusivo di commerciare con una cera area del globo • numerosi i mercanti che agivano a titolo individuale • nel 1585 tentativo di impiantare colonie inglesi nel nord America • spedizione a comando di Walter Raleigh • battezzò le terre “Virginia” in onore della regina vergine • guerra con la Spagna -> il punto di rottura avvenne con l’appoggio alla rivolta dei Paesi Bassi e l’esecuzione di Maria Stuart • dal 1588 (Spagna perde) si trascina fino al 1603 • evidente il tentativo fallito di Filippo II di stroncare sul nascere la potenza navale e commerciale britannica GUERRE DI RELIGIONE IN FRANCIA • 1559 muore Enrico II • reggenza di Caterina de’ Medici in quanto il primogenito Francesco II è morto • succedettero due regnanti incapaci CARLO IX e ENRICO III • il calvinismo andava facendo proseliti soprattutto nelle regioni del sud e dell’ovest • meno integrate nel regno di Francia e più restie ad accogliere le novità giuridiche ed amministrative portate dai Valois • alla testa delle fazioni nobiliari in lotta vediamo 3 grandi casate • esercitavano poteri sulle province • i Guisa -> capi naturali dei cattolici intransigenti • I Borbone, i cui domini concentrati nel sud -ovest, esponenti del partito ugonotto • i Montmorency - Chatillon, il cui membro più autorevole Gaspard de Cologny era convertito al calvinismo • per reagire alla super potenza, Caterina de’ Medici concesse agli ugonotti l’editto di San Germano 1562 • i partecipanti ad una riunione protestante a Vassy furono massacrati dai seguaci del duca di Guisa • inizio della prima fase delle guerre civili • conclusa nel ’70 con la seconda pace di San Germano, che ribadiva e allargava le precedenti concessioni gli ugonotti • negli anni successivi diventa dominante la potenza di Cologny • riesce a conquistare la fiducia di Carlo IX e ad ottenere per Enrico di Borbone, re di Navarra, ugonotto, la mano della sorella del re, Margherita di Valois • duranti i festeggiamenti per le nozze Caterina de’ Medici, preoccupata per l’influenza di Cologny su suo figlio diede mano libera alla fazione dei Guisa e alla plebaglia parigina (antiprotestante) • tra la notte del 23/24 agosto (San Bartolomeo) del 1572 più di 2000 ugonotti, tra i quali lo stesso Cologny vengono trucidati • molti calvinisti fuggono all’estero, ma la salda organizzazione protestante delle regioni sud -occidentali tiene duro e prendere a funzionare come una confederazione di stati indipendenti • trova un capo prestigioso quando Enrico di Borbone, salvato dalla strade di San Bartolomeo con l’abiura, riesce a fuggire dalla corte e annuncia il proprio ritorno alla fede calvinista • si oppone la lega santa, capeggiata dai Guisa • con la morta del duca di Angiò, ultimo figlio di Enrico II diventa erede al trono Enrico di Borbone • guerra dei tre Enrichi • Re Enrico III, Enrico di Borbone e il giovane duca Enrico di Guisa capo delle lega cattolica • rafforzata da alcuni successi militari e dall’appoggio del re si Spagna nel corso del 1587-1588 la lega sostituisce la propria autorità a quella del monarca Pagina di 17 44 LA SPAGNA DA FILIPPO III AL DUCA DI OLIVARES • Filippo III 1598 - 1621 • si inaugura in Spagna l’era dei privados o validos, favoriti onnipotenti • i sovrani incapaci delegano tutti i poteri di decisione e comando a loro • il suo favorito era Francisco Gomez de Sandoval duca di Lerma • pone fine alle guerre in corso stipulando la pace con l’Inghilterra (1604) • tregua di dodici anni con le Province Unite (1609) • espulsione dei moriscos • sudditi di origine araba convertiti al cristianesimo • declino economico e demografico • Filippo IV 1621-65 • favorito Gaspar de Guzman, conte Olivares e poi duca di San Lucar • appoggia militarmente la controffensiva degli Asburgo di Vienna contro gli insorti boemi • deciso a Madrid di non rinnovare la tregua cone le province Unite che scadeva nel ’21 • 1626 -> Olivares presenta al re un progetto noto come Union de las Armas, che assegnava a ciascuna provoca un contingente di soldati da reclutare ed equipaggiare a proprie spese • le operazioni militari avviate contro l’Olanda e contro i protestanti tedeschi avevano un andamento favorevole • situazione debitoria della corona alleggerita nel 1627 con una nuova bancarotta • 1628 -> apertura di un nuovo fronte in Italia (guerra per la successione di Mantova) • cattura da parte degli olandesi della flotta che trasportava argento e oro • opposizione all’union de las armas soprattutto in Portogallo • si arriva ad una serie di rivolte fino al definitivo declino della monarchia spagnola L’IMPERO GERMANICO E L’ASCESA DELLA SVEZIA • morte di Ferdinando I • Massimiliano II 1564-76 • Rodolfo II 1576 - 1612 • egli, cattolico, dovette far fronte al luteranesimo • in Ungheria e Boemia anche al calvinismo • segni di squilibrio • i nobili del regno di Boemia lo costringono a firmare una lettera di Maestà • concedeva loro piena libertà religiosa • 1611 viene deposto • corona di Boemia viene cinta dal fratello Mattia • anno successivo eletto imperatore • Germania -> contrasti tra cattolici e protestanti • 1608 i principi luterani e calvinisti conclusero un’alleanza difensiva (Unione evangelica) • in seguito si aggregarono molte città imperiali • a questa si contrappone l’anno seguente una Lega cattolica • POLONIA LITUANIA -> 1592 Sigismondo Vasa (eletto re di Polonia nel 1587) ereditò la corona di Svezia • suo zio Carlo, si oppose • guerra civile -> 1604 assunse la corona con il nome di Carlo IX • Mire espansionistiche in direzione della Polonia • e della Danimarca di Cristiano IV • questi conflitti aprirono la via alle imprese del figlio e successore Gustavo Adolfo • in vent’anni riuscirà a imporre la sua supremazia svedese su tutto il Baltico • tra i territori che aveva era molto importante la SVEZIA -> possiede giacimenti di ferro e rame • nelle campagne esisteva una massa preponderante di piccoli proprietari liberi • avevano addirittura una loro rappresentanza nella dieta, (Rigsdag) • rapporto di collaborazione tra aristocrazia e monarchia • l’aristocrazia aveva il Rad (consiglio di stato) • sancito nel 1612 da una specie di carte costituzionale • Gustavo Adolfo riorganizzò l’amministrazione interna • creò una flotta da guerra • potenziò l’esercito introducendo una coscrizione obbligatoria • prime prove militari in Russia • ancora alle prese delle convulsioni dell’epoca dei torbidi • con la pace di Stolbova del 1617 la Svezia si vede riconoscere il possesso dell’Ingria, e della Carelia orientale • risultato competo dominio sul golfo di Finlandia • la lotte per l’egemonia sul Baltico sarà uno dei principali motivi dell’intervento svedese nella guerra dei 30 anni LE PRIME FASI DELLA GUERRA DEI 30 ANNI • sul torno imperiale c’era Mattia • come successore era candidato il nipote Ferdinando (campione della controriforma) • 1617 -> ottiene la designazione di re di Boemia di Ungheria • opposizione successiva dei protestanti Pagina di 20 44 • 1618 -> i ceti boemi si autoconvocarono • un folla di delegati invade il palazzo reale • getta dalla finestre due tra i più odiati reggenti e il loro segretario • fu formato un governo provvisorio • -> volle reclutare un esercito in previsione dello scontro con gli Absurgo • il comportamento della dieta Boema fu imitato dalle altre province del regno (Moravia, Slesia e Lusanzia) • nel 1619 la stessa Vienna si trovò assediata dalle truppe di questa confederazione • Mattia nel ’19 muore • Dieta imperiale riunita a Francoforte elesse come imperatore Ferdinando • due giorni prima i ceti boemi avevano dichiarato deposto Ferdinando e avevano offerto la corona all’elettore del Palatinato • il calvinista Federico V • genero anche di Giacomo I (re d’Inghilterra) • ciò spinse l’imperatore a chiedere aiuto della Spagna e della lega cattolica tedesca • nella primavera del ’20 gli eserciti bavarese e imperiale sottomettono alta e bassa Austria penetrando in Boemia • le forze dei ribelli boemi vengono sbaragliate • seguì una dura repressione • Federico del Palatinato se ne andava per l’Europa privato dei suoi domini • nel ’23 privato anche del titolo di elettore • Austria e Boemia vedono espulsi i pastori luterani e calvinisti • ricattolicizzazione forzata • imposizione di una nuova costituzione (1627) che sanciva l’eredità della corona alla casa degli Asburgo • limitazione del potere dei ceti • 1621 -> si apre il conflitto tra Spagna e Province Unite • 1624-1625 -> spostamento della Francia (finora benevola verso gli Asburgo) su posizioni di sostegno alla causa protestante • intervento armato del re di Danimarca Cristiano IV • le iniziative di queste due potenze parvero dall’inizio un insuccesso • una spedizione inviata da Luigi XIII e Richelieu in Valtellina (occupati dagli spagnoli) • presto avvenne la ritirata in quanto ci furono problemi interi alla Francia • Cristiano IV direttamente interessato agli affari dell’Impeero • attraversa il fiume Elba nel 1625 • si trova di fronte un grande esercito guidato da von Wallenstein • Cristiano dovette chiedere la pace • firmata nel maggio del ’29 • riottenne i territori perduti ma doveva impegnarsi a non intervenire più negli affari dell’Impero • 1629 -> pubblicato un Editto di restituzione in cui l’imperatore Ferdinando II ordinava la restituzione di tutti i bene ecclesiastici secolarizzati dopo il 1552 • la causa cattolica sembrava essersi avviata alla vittoria • però le potenze della Francia non potevano vedere questo trionfo netto degli Asburgo DALLA GUERRA DI MANTOVA ALLA PACE DI VESTFALIA • 1627 muore il duca di Mantova Vincenzo II Gonzaga • non lascia eredi • il suo successore designato era il francese Carlo duca di Nevers (appartiene al ramo cadetto della famiglia) • gli Asburgo rivendicano la dipendenza dall’Impero -> Mantova e il ducato di Monferrato • nel 1619 - 30 un esercito imperiale scendeva le Alpi • si impadronisce di Mantova (saccheggiata) • la fortezza di Casale Monferrato (penetrata una guarnigione francese) resistette all’assedio delle forze spagnole • problemi interi di Richelieu e di Olivares • epidemia di peste nell’Italia Settentrionale • trattato di pace che portano all’accordo di Cherasco ( 1631) • Mantova e Monferrato restano a Gonzaga - Nevers (si riconosceva suddito dell’Impero) • Francia mantiene il possesso di Pinerolo • entra in guerra il re di Svezia Gustavo Adolfo (appoggiato dalla Francia) • volva difendere la causa protestante e affermare definitivamente l’egemonia svedese sul Baltico • la vittoria riportata a Breitendeld il 17 agosto del ’31 apre a Gustavo la via verso la Germania • i sassoni (suoi alleati) penetravano in Boemia e si impadronivano di Praga • re di Svezia nel ’32 invade la Baviera • Wallenstein, accolto l’appello dell’imperatore si era accinto a recuperare l’esercito • nel 1632 giunge a 100.000 uomini • prima espelle i sassoni dalla Boemia • affronta gli svedesi che risalivano verso nord • questi ultimi ebbero sopravvento nella battaglia di Lutzen in Sassonia • 1632 -> Gustavo Adolfo lascia la vita sul campo • Wallenstein, accusato di tradimento, viene ucciso da alcuni sicari per ordine di Ferdinando • l’imperatore per scacciare gli svedesi contava sulla Spagna • grave sconfitta degli svedesi a Nordlingen Pagina di 21 44 • i principi protestanti (Brandeburgo e Sassonia) si affrettano a firmare la pace con l’imperatore • la Svezia si preparava ad abbandonare il conflitto quando si aggiunge la Francia • lo scopo di Richelieu era di impedire il consolidamento della potenza imperiale in Germania • l’intervento francese da determinazione alla Svezia, decisa ad affermare la sua supremazia sul baltico • rafforza anche le province Unite che puntavano al riconoscimento dell’indipendenza e delle conquiste fatte in ambito coloniale • la flotta spagnola viene distrutta dagli olandesi nella battaglia delle Dune 1639 • gli svedesi continuano le loro devastazioni in Germania • esercito francese ottiene una grande vittoria sull’esercito spagnolo • vittoria nella battaglia di Rocroi 1643 • i negoziati di pace, iniziati già nel 1641 ebbero pieno sviluppo nel ’48 • PACE DI VESTFALIA • riconoscimento spagnolo dell’Indipendenza delle Province Unite • Francia ottiene il possesso dei vescovati di Metz, Toul e Verdun, gran parte dell’Alsazia, piazzeforti sul Reno e in Piemonte • la Svezia che nel 43 45 aveva sconfitto la Danimarca rimane la padrona della Pomerania • l’impero, rispetto alla pace di Augusta, riconosce il calvinismo accanto al luteranesimo e al cattolicesimo • sposare al 1624 l’anno normale per le secolarizzazioni di beni ecclesiastici • i principi ottengono il diritto di stringere alleanze e fare guerre per proprio conto , purché non contro l’imperatore • accesa la guerra tra Francia e Spagna, conclusa del tutto nel 1659 con la pace dei Pirenei RIVOLUZIONI E RIVOLTE INGHILTERRA SOTTO LA DINASTIA STUART • Giacomo I Stuart erà già re di Scozia quando succedette alla regina Elisabetta • unione nella stessa persona delle due corono non comportò la fusione dei paesi dal punto di vista amministrativo e politico • (fusione che avverrà nel 1707) • sovrano impopolare presso gli inglesi • questione religiosa e questione finanziaria • legislazione contro i cattolici inasprita dopo la scoperta di una congiura che mirava a far saltare in aria il primo parlamento convocato da Giacomo te4 • i parlamenti convocati da lui nel 1604-10-14 - 21 - 24 si rifiutano di soddisfare le richieste finanziarie della corona • (congiura delle polveri 1605) • nei primi decenni del XVII secolo il puritanesimo si diffuse • i padri pellegrini emigrano in America (stato corrotto ) • a bordo della nave Mayfower e fondano il Massacchussets • i costi della guerra contro la Spagna avevano creato una situazione difficile • neppure la pace stipulata da Giacomo nel 1603 alleviava la situazione • ogni imposta fondiaria trovava ostacolo nel Parlamento • problema finanziario che diventa problema politico • vendita di uffici e titoli nobiliari (baronetto) IL REGNO DI CARLO I • figlio e successore di Giacomo -> Carlo I (1625 - 49) • tenta di guadagnare il sostegno dei puritani, dichiara guerra alla Spagna • spedizione navale per soccorrere gli ugonotti di La Rochelle • fallimento • 1628 -> Parlamento fa accettare al re la Petizione di diritto • dichiara illegali le tasse imposte senza il consenso del parlamento stesso, gli arresti arbitrari, il ricorso alla legge marziale e l’acquartieramento forzoso di soldati in case private • Carlo si affretta comunque l’anno dopo a sciogliere questo parlamento • dopo l’assassinio del duca Buckingham, esasperato dalle manifestazioni popolari scioglie definitivamente il parlamento • fino al 1640 governa senza di esso • si appoggia al consiglio privato della corona e all’azione dei tribunali regi che giudicano i reati di lesa maestà • La Camera Stellata, in campo civile e la Corte di alta commissione in campo ecclesiastico) • due consiglieri gli furono molto vicini -> Thomas Wentworth, conte di Stratford e William Laud, nominato nel ’33 arivescovo di Canterbury • ci furono riforme utili • dopo la pace con Francia e Spagna le spese tornano ad essere contenute • riforma della ship money, tassa per le navi, tributo per la costruzione di navi da guerra • eliminazione di parte delle inefficienze degli sprechi del regno di Giacomo • Parallelamente l’arcivescovo di Canterbury (capo spirituale della Chiesa d’Inghilterra) procedeva a riorganizzare la Chiesa secondo linee gerarchiche e autorizzati • sospetto che volesse prepararsi a tornare al ritorno del cattolicesimo • grazie anche al fatto che Carlo I era condizionato anche dalla moglie francese, Enrichetta Maria, che era cattolica • sembrava che si avviasse verso un regime assolutistico • MA la fragilità dell’apparato militare, finanziario e l’ostilità dei sudditi lo impedirono • dopo le innovazioni religiose di Laud vi fu l’opposizione dei puritani Pagina di 22 44 POPOLAZIONE E ATTIVITÀ ECONOMICHE • demografia e vita economica sono i settori in cui si vedono tendenze involutive (XVII secolo) • declino del settore laniero • la produzione dei tessuti serici invece rimase forte a Milano, Venezia • altro problema fu che si continuò a produrre a livello artigiane articoli di lusso (vetro di Murano, carrozze ) e l’attività commerciale non andava • forte concentrazione delle lavorazioni industriali rivolte all’esportazione • perdita di attività commerciali, assicurative e bancarie legate al movimento delle merci • da paese sviluppato e importatore di materie prime ed esportatore di manufatti, l’Italia era divenuta un Paese sottosviluppato, importatore di manufatti e servizi ed esportato di materie prime • una delle cause -> concorrenza dei produttori dell’Europa nord - occidentale • città abbastanza forti da ostacolare il trasferimento della lavorazione nelle campagne ( in altri paesi si lavorava in campagna in quanto non vi erano vincoli imposti dalle corporazioni e la manodopera contadina si accontentava di salari più bassi) • effetti devastanti della guerra dei 30 anni (in particolare in settentrione, uno dei mercati più importanti) • gravi pestilenze (1630-31) • agricoltura migliore dell’industria • proliferazione dei gelsi legata all’allevamento del banco della seta • il mezzogiorno oltre al fiscalismo spagnolo dovette sopportare l’accresciuta pressione baronale LA VITA SOCIALE E LA CULTURA • con l’involuzione economica si approfondì il distacco tra i detentori della ricchezza fondiaria (nobiltà e clero) e le classi dedite al lavoro manuale nei campi o nelle botteghe • mentalità aristocratica ( influenzata da quella spagnola) considerava disonoranti tutte le attività dedite al guadagno • chiesa -> il papa oltre che essere sovrano dei maggiori stati delle penisola, esercitava il suo potere anche fuori dalla penisola, come ad esempio la nomina dei vescovi, che di solito era assegnata al monarca del paese • organizzazioni ecclesiastiche hanno un’importante ricchezza fondiaria • i beni immobili erano inalienabili senza un’esplicita autorizzazione del pontefice (manomorta) • preti, frati, monache si consideravano sudditi del papa • non dovevano pagare le imposte (immunità reale) • dipendenza dei tribunali ecclesiastici • i luoghi adibiti al culto godevano di una extraterritorialità (immunità locale) • i malfattori che si rifugiavano nelle chiese non potevano essere arrestati senza il consenso dell’autorità ecclesiastica (diritto d’asilo) • le minoranze religiose che riuscirono a sopravvivere in Italia furono le comunità valdesi ed ebrei ( rinchiusi nei ghetti e sottoposti a discriminazioni) • le classi dirigenti vedono la chiesa come una garante dell’ordine, docilità dei poveri e conveniente sbocco per i figli e figlie non destinati al matrimonio • a causa della soffocante vigilanza della chiesa si ha un impoverimento anche dal punto di vista culturale • 1633 -> istituzione degli Investiganti a Napoli -> prologo di una reazione della cultura al clima della controriforma • ricongiungimento alle correnti più avanzate del pensiero europeo I DOMINI SPAGNOLI : MILANO, NAPOLI E LE ISOLE • Gli inizi del governo spagnolo a Milano e Napoli non sono privi di aspetti positivi -> • rafforzamento dell’autorità statale, tendenza verso un centro riequilibrio territoriale e fiscale • a partire dal 1620 l’impegno della Spagna nella guerra dei 30 anni porta a un forte aggravamento della pressione tributaria • le classi dominanti (il patriziato nel milanese, il baronaggio e il ceto togato a Napoli) ne approfittano per riaffermare il proprio controllo sulle istituzioni locali e per rafforzare la propria egemonia • Milano -> dopo la pace dei Pirenei tra Spagna e Francia (1659) ha una notevole ripresa demografica ed economica • prima era stato teatro di battaglie degli spagnoli, imperiali, piemontesi, francesi • la crisi economica e politica che colpisce la Spagna si riflette di più nel Mezzogiorno e nelle Isole • Napoli -> indebolimento dell’autorità centrale porta ad un’estensione del potere feudale (feudatari detti baroni) • ottennero inoltre attribuzioni di giustizia e polizia con una sostanziale impunità per le estorsioni e le prepotenze commesse a danno dei vassalli ( terrore baronale ) • nella capitale risiedeva il vicerè, il consiglio collaterale che lo coadiuvava nell’opera di governo e le numerose magistrature giudiziarie e finanziarie • l’egemonia della nobiltà era contrastata dalla presenza di un forte “ceto civile” ( composto da laureati in giurisprudenza di origine borghese che attraverso l’esercizio dell’avvocatura miravano ad elevarsi socialmente ed erigersi classe dirigente) • Sicilia -> interlocutore principale dell’autorità sovrana era il Parlamento (3 bracci -> feudale, ecclesiastico e demaniale) • la congiuntura politica instaurata dopo il 1620 condusse ad un rafforzamento del baronaggio a spese delle masse contadine (sfruttate) e degli strati artigianali • Sardegna -> analogie con la Sicilia, ma più povera e meno popolata LE RIVOLTE ANTISPAGNOLE A NAPOLI E IN SICILIA • 1647 -> fermento popolare a Palermo • causa -> una grave carestia e il malcontento creato dal fiscalismo spagnolo • stesso anno, rivolta a Napoli Pagina di 25 44 • causa -> una gabella che colpiva la vendita della frutta • -> direzione del movimento assunta da Masaniello, un popolano (pescivendolo), che venne ucciso dai suoi stessi seguaci • rivolta procede • viene preso il viceré duca d’Arco e vengono estesi i moti nelle province contro i baroni e il loro sgherri • insorti napoletani iniziato a proclamare la Repubblica e invocare la protezione de re di Francia • Mazzarino non volle impegnarsi, sostenne solo l’iniziativa di un gentiluomo francese Enrico duca di Guisa, che voleva impadronirsi del regno con l’appoggio della nobiltà meridionale • arriva una flotta spagnola, contrasti tra il duca e il partito popolare, la repubblica capitolò nel 1648 • i vicerè spagnoli che si succedettero nella seconda metà dei ‘600 condussero un’azione di contenimento della prepotenza baronale • repressione del banditismo e promozione del ceto civile e ministeriale • ultimo tentativo rivoluzionario ebbe luogo a Messina negli anno ’70, • sommossa popolare contro il carovita (1672) • 1674 formazione di un più vasto fronte sociale ostile agli spagnoli • insorti messinesi chiedono aiuto a Luigi XIV, allora in guerra con la Spagna) • invia una flotta navale ad occupare la città • il resto dell’isola rimane fedele alla sovranità spagnola e alla conclusione della pace 1678 la guarnigione francese evacuò la Sicilia • Messia esposta alla dura repressione • fallimento anch’esso I PRINCIPATI INDIGENI: DUCATO DI SAVOIA E GRANDUCATO DI TOSCANA • Lungo regno di Carlo Emanuele I (1580 — 1630) • iniziative espansionistiche • rafforzamento interno dello stato • costruzione di un forte apparato militare e fiscale • 1601 -> Trattato di Lione-> cedimento al re di Francia di Bresse, il Bugey e alcuni territori transalpini • in cambio ebbe il Marchesato di Saluzzo • ambizioni verso il Monferrato (soggetto ancora ai Gonzaga) • seconda guerra del Monferrato (28 - 30), vide i piemontesi alleati con gli spagnoli contro i francesi • trattato di Cherasco firmato nel 1631 dal nuovo duca Vittorio Amedeo I (1630 - 37) • acquisizione di un certo numero di terre del Monferrato • prezzo pesante della cessione alla Francia della fortezza di Pinerolo • crisi economica - sociale -> crisi dinastica dopo la morte di Vittorio Amedeo I • la feudalità ne approfitta per estendere i suoi poteri e i suoi privilegi • regno di Carlo Emanuele II (1663 - 75) risolleva l’economia • Granducato di Toscana -> i progressi compiuti sotto Cosimo I, Francesco I e Ferdinando I si arrestano sotto i suoi successori • essi si appoggiarono alle vecchie famiglie della nobiltà fiorentina e ai legami della casa medicea con la Santa Sede • porto franco di Livorno -> perno dei traffici maritmini del Mediterraneo LE REPUBBLICHE OLIGARCHICHE E LO STATO DELLA CHIESA • repubblica di Venezia -> tensione con la Santa sede • arresto di due religiosi colpevoli di reati comuni • nuovo Papa, Paolo V (1605-21) scomunicò i governatori e scagliò l’interdetto (1606) • ovvero la proibizione di celebrare qualunque funzione ecclesiastica in terra veneta • il clero veneto non obbedì, a parte i gesuiti e alcuni altri ordini, e vennero espulsi • la repubblica trova un difensore il frate Paolo Sarpi • l’intervento della maggiori potenze cattoliche, Francia e Spagna, portò una soluzione di compromesso che permise a Venezia di uscirne a testa alta • 1615 - 17 -> guerra di Grandisca • viene raggiunto l’obiettivo che gli Asburgo d’Austria tolgono il loro appoggio agli usocchi (pirati slavi) • 45-69 -> lunga e costosa guerra di Candia contro impero ottomano, non per iniziativa della Repubblica, ma per la difesa di uno dei residui avamposti nel Mediterraneo • isola dovette essere evacuata • di breve durata si rivela la conquista del Peloponneso sancita dalla pace di Carlowitz del 1699, dopo un nuovo conflitto sostenuto da Venezia contro i turchi al fianco degli Asburgo d’Austria • Stato pontificio -> si va esaurendo la precedente spinta a un maggior accentramento e a un più saldo controllo delle province • annessione di ferrara (1598) • annessione del ducato di Urbino (1631) • nella seconda metà del ‘600 con la fine delle guerre di religione e l’attenuarsi del rigore controriformisti il prestigio interazione del papato comincia a declinare IMPERI E CIVILITÀ DELL’ASIA CINA Pagina di 26 44 • “Celeste impero” cinese nell’età moderna raggiunge la sua massima estensione • dinastia Ming (1368-1644) condizione di pace e stabilità • il crescente prelievo fiscale e incremento demografico portano ad un peggioramento delle condizioni di vita dei contadini • terribili carestie nel XVII secolo • rivolte contadine • in questa situazione di anarchia ne approfittano i Manciù, abitanti della Manciuria, per invadere la Cina e occupare Pechino • l’ultimo imperatore Ming si diede la morte nel 1644 • inizia la dinastia Q’ing destinata a regnare fino al crollo dell’impero nel 1911 • la popolazione riprende a crescere • nuove colture • irrigidimento crescente delle strutture economiche e sociali • esasperato tradizionalismo nella sfera intellettuale e in campo tecnologico • finirà per condannare alla stagnazione e al declino della civiltà IL GIAPPONE NELL’ERA TOKUGAWA • 1603 -> il titolo di shogun (generalissimo”, che troviamo accanto all’imperatore, Mikado) fu assunto da Tokugawa Ieyasu che lo trasmise ai suoi discendenti • “era Tokugawa” • persistenza delle strutture feudali • forte accentramento statale • chiusura delle frontiere verso l’esterno • questo non impedisce all’economia di svilupparsi, il mercato interno è abbastanza vasto • si accentua il divario tra coltivatori più facoltosi e le masse di contadini poveri • andavano maturando le condizioni per il passaggio al sistema capitalistico L’IMPERO MOGHUL IN INDIA • India -> grande serbatoio di uomini e crogiolo di razze, lingue e religioni diverse • frammentazione politica • diverse forze in precario equilibrio • equilibrio rotto dall’irruzione di un capo militare afghano, Babur, discendente di Tamerlano, che tra il 1626 e il 1530 gettò le fondamenta dell’impero Moghul, destinato a durare fino al XVIII secolo • Akbar il Grande (1556-1605) -> inquadramento statale relativamente saldo • integrazione tra musulmani e indù • masse contadine in condizioni di estrema miseria • notevole sviluppo manifatturiero • aurangzeb -> apogeo dell’impero moghul • con la morte del suo successore, 1712, l’impero comincia a sfasciarsi • nel 1736 la stessa Delhi fu presa e saccheggiata dal monarca persiano Nadir Shah • nuove invasioni dall’Afghanistan verso la metà del secolo • intanto era iniziata la penetrazione francese e inglese LA PERSIA E L’IMPERO OTTOMANO • a dividere la Persia dei safawidi dall’impero ottomano non era solo la frontiera del Caucaso ma anche la contrapposizione religiosa tra islamismo sciita e sunnita • 1722 -> dinastia safawide venne rovesciata ad opera di un invasore afghano, Nadir Shah • confuso periodo di lotte intestine • 1606 -> impero ottomano chiuse senza alcun vantaggio territoriale • rinuncia al tributo fino ad allora percepito • la nuova guerra ingaggiata contro gli Asburgo in Ungheria nel 1593 -> fine dell’espansione territoriale • autorità del sultano indebolita • mutamento del sistema di successione • seniorato, ovvero succedevano i fratelli in ordine di età • XVIII secolo -> si accentua l’autonomia dell’Egitto, della Siria e degli Stati barbareschi • inizio della gara tra le potenze europee (Austria e Russia) per spartirsi le spoglie della parte balcanica dell’impero ottomano ASIA ED EUROPA • l’Asia diede all’Europa più di quanto ricevette • fino al XIX secolo il traffico con l’Asia si svolse solo in un unica direzione • il protagonista principale fu nel XVI secolo il Portogallo • unica vera colonia europea in Asia fu l’arcipelago delle Filippine, rivendicato per il re di Spagna da Magellano • nel XVII secolo al predominio portoghese in Indonesia subentra progressivamente quello olandese • lungo le coste dell’India cominciò a farsi sentire la presenza inglese e francese • atteggiamento nei confronti degli indigeni -> se portoghesi e spagnolo imponevano la loro fede e le leggi ma al tempo stesso si mescolavano con la gente del posto dando luogo a meticci, gli olandesi e inglesi erano più tolleranti dal punto di vista religioso ma più legati ad una mentalità razzista • attività missionaria riguardò in età moderna solo la chiesa • Asia meridionale fu in contrasto con la Russia per la Siberia nella prima metà del ‘600 LUIGI XIV IL MESTIERE DEL RE Pagina di 27 44 • inizio delle ostilità • alla lega di augusta aderisce anche l’Inghilterra (in seguito all’ascesa al trono dello statolder Guglielmo d’Orange) e uk dica Vittorio Amedeo II, desideroso di sottrarsi dalla tutela francese • all’inizio le armi francesi furono in difensiva • la situazione cambia -> • 1696 Luigi stipula la pace separata con il duca di Savoia a cui cede la fortezza di Pinerolo • La pace generale firmata a Ryswick nel 1697 • ristabilimento della situazione antecedente il conflitto e annulla gran parte delle annessioni francesi IL TRAMONTO DEL RE SOLE • il peso della guerra diviene per i sudditi intollerabile • istituzione di nuove imposte • l’opposizione è sorda ma diffusa • si manifesta nelle sommosse popolari spontanee • nella contestazione da parte degli operatori economici di una politica che sacrificava l’agricoltura al commercio e imprigionava ogni attività in una gabbia di regolamenti e di divieti nella rivendicazione di maggiori poteri da parte di esponenti dell’alta aristocrazia • 1715 -> muore • nel 1711 muore “il delfino” suo primogenito • ha un figlio che garantisce la continuazione della dinastia • il successore era un bambino, Luigi d’Angiò (il suo pronipote -> • primogenito muore prima di lui, suo figlio prende il trono ma muore l’anno dopo • sto qua ha due figli, il secondogenito diventa l’erede) I NUOVI EQUILIBRI EUROPEI TRA 600 -700’ LA GLORIOSA RIVOLUZIONE • monarchia degli Stuart restaurata nel 1660 • compromesso con il parlamento • Carlo II Staurt 1660-85 -> 1670 trattato stipulato a Dover con il re di Francia • in cambio della promessa dello Stuart di prestargli man forte con l’Olanda e di adoperarsi a suo favore di una restaurazione del cattolicesimo oltremanica si impegnava a versargli un consistente sussidio annuo • le inclinazioni filocattoliche del monarca suscitarono ben presto sospetti e ostilità di un’opinione pubblica molto sensibile al pericolo del papismo • 1673 -> il parlamento vota un Test Act che subordinava l’assunzione di cariche civili o militari a una professione di fede anglicana • Carlo II non aveva figli maschi e l’erede al trono era il fratello Giacomo, cattolico • due schieramenti politici -> • 1. tories -> fautori della monarchia di diritto divino, legittimismo dinastico della chiesa anglicana • 2. Whigs -> sostenitori del Parlamento e di un più vasto fronte protestante comprendente le sette dissenzienti della chiesa d’Inghilterra • dopo il 1680 la politica regia, sotto l’influenza di Giacomo, si sviluppò in senso assolutistico • il parlamento venne ripetutamente sciolto • salito al trono alla morte del fratello Giacomo II 1685-88, si adoperò per il rafforzamento dell’esercito • le disposizione del Test Act vennero annullate • ebbe un figlio maschio, questo preoccupare per la paura di una reggenza cattolica • i maggiori esponenti di whig e tory si impegnano per rivolgere un appello allo statolder d’Olanda Guglielmo III, che aveva sposato la figlia di Giacomo II, Maria Stuart • Guglielmo organizzò una spedizione militare mentre Giacomo II fuggì in Francia • “parlamento di convenzione” dichiarò il trono vacante e offerse la corona congiuntamente a Guglielmo e a Maria • si impegnarono a osservare una dichiarazione dei diritti da esso votata • patto di tolleranza - Triennal Act - Act of settlement (fissava l’ordine di successione al trono in modo da escluderne i cattolici) • “Gloriosa rivoluzione “ 1688-89 -> scolta che sbarrò la strada dell’assolutismo e apre la via per un governo parlamentare • il mutamento al vertice della monarchia inglese ebbe come conseguenza il suo ingresso nella coalizione europea che nel ’89 aprì le ostilità contro la Francia • i conflitti con la maggiore potenza continentale durarono quasi ininterrottamente fino al 1713 • espansione senza precedenti delle spese militari contribuì a determinare una serie di importanti novità in campo fiscale e amministrativo • 1690 - 1710 -> monarchia che si poggia sui whigs • politica estera aggressiva • contrapposizione tra partito del paese e partito della corte • economia che si sviluppa a ritmi sostenuti ESPANSIONE DELLA MONARCHIA AUSTRIACA • nel corso della guerra dei 30 anni era stato sconfitto il pensiero di restaurare il cattolicesimo e l’impero, desiderio coltivato dagli Asburgo d’Austria Pagina di 30 44 • da questa comunità politico - culturale rimaneva esclusa l’Ungheria (soggetta al dominio ottomano o al principe di Transilvania + Ungheria imperiale) • 1678 vasta ribellione (Ungheria) quando l’imperatore Leopoldo I cercò di stroncare l’opposizione della nobiltà al potere monarchico, sospendendo le libertà costituzionali e avviando una persecuzione contro i protestanti • i rivoltosi chiesero aiuto all’impero ottomano • il re di Polonia rispose all’appello de papa a intervenire in difesa della cristianità • vittoria del Kahlenberg (1683) • truppe ottomane messe in fuga • veneziani entrarono in guerra a fianco degli Asburgo e espellono i turchi dele Peloponneso • pace di Carlowitz 1699 • grave arretramento dell’impero ottomano che dovette cedere agli Asburgo l’Ungheria e la Transilvania • a Venezia invece dovette cedere il Peloponneso • nuovo imperatore CARLO VI -> PRAMMATICA SANZIONE 1713 • riconoscimento delle Diete dei vari territori • sanciva l’indivisibilità dei domini asburgico e stabiliva l’ordine di successione al trono LA GUERRA DI SUCCESSIONE SPAGNOLA • Carlo II muore, non lasciando eredi, spezzando così la dinastia degli Asburgo in Francia • un accorto stipulato nel 1700 fra le maggiori potenze assegnava la corona di Spagna, con i Pesi Bassi, le colonie americane a Carlo, secondogenito dell’imperatore Leopoldo I • A Filippo d’Angiò, nipote di Luigi XIV sarebbero andati i domini italiani • un mese prima di morire Carlo II si lasciò convincere a redigere un testamento che proclamava erede universale il duca d’Angiò • assunse il titolo di Filippo V • la condizione era che rinunciasse ai diritti di successione in Francia • il comportamento di Luigi XIV fu tale che si pensò che fosse illusoria l’idea che tenesse separate le due corone • prospettiva che non poteva essere accettata dalle altre potenze • non solo l’imperatore Leopoldo, ma anche Inghilterra e Olanda stipularono una nuova grande Alleanza nel 1701 • 1702 -> dichiarata la guerra • coalizione antifrancese -> Danimarca, molti principi tedeschi, (eettore di Brandeburgo Federico I), duca di Savoia Vittorio Amedeo II e il re di Portogallo Pietro III • alcuni successi iniziali della Francia • poi avvenimenti a favore della Grande Alleanza • la cose sembrano volgere per il peggio per la Francia • poi -> in Inghilterra ci fu la caduta del ministero whig • morte prematura (1711) del nuovo imperatore Giuseppe I, fratello maggiore dell’arciduca Carlo • Carlo nel frattempo si era insidiato a Barcellona assumendo il titolo di Carlo III re di Spagna • la sua successione agli stati ereditari e alla dignità imperiale però minacciava una concentrazione di poteri • riprese le trattative anglo - olandesi con la Francia, si conclusero nel 1713 con la pace di Utrecht • monarchia austriaca tenne duro per un altro anno, costretta poi a firmare la pace di Rastatt • nuovo ordine politico -> • Filippo d’Angiò rimaneva a Madrid con il titolo di Filippo V, ribadita l’incompatibilità con questa corona e quella francese • Carlo d’Asburgo, divenuto Carlo VI come imperatore, passavano i possedimenti spagnoli dei paesi Bassi e l’Italia (tranne la Sicilia) • Vittorio Amedeo II-> Sicilia, Monferrato, alcune province milanesi • Olanda -> serie di piazze forti lungo lungo la frontiera tra i Paesi Bassi belgi e la Francia • Inghilterra -> Minorca, Gibilterra (dalla Francia) Terranova e Nuova Scozia nel Nord America, serie di privilegi commerciali con la Spagna, tra questi l’asiento, monopolio dell’importazione degli schiavi neri nelle sue colonie • la sostituzione dell’egemonia austriaca all’egemonia spagnola in Italia e affermazione definitiva della supremazia marittima e commerciale inglese -> cambiamenti più importanti dopo la guerra di successione spagnola • regno di Filippo V -> inaugura la dinastia dei Borbone in Spagna • a partire dal 1714 esercitò una grande influenza sulla politica estera la seconda moglie di Filippo V, la principessa Elisabetta Fernese e il suo uomo di fiducia Alberoni • nominato ministro e cardinale, si impegna a ristabilire la supremazia spagnola in Italia • di fronte a questa iniziativa si forma la quadruplice alleanza -> INGHILTERRA - OLANDA - AUSTRIA - FRANCIA • la flotta spagnola viene distrutta da quella inglese al largo di Capo Passero • 1720 -> pace dell’Aja si tornava come prima tranne che per un cambiamento • cambiamento -> scambio imposto a Vittorio Amedeo II della Sicilia (che passava all’Austria) con la Sardegna L’ASCESA DELLA RUSSIA CON PIETRO IL GRANDE E IL DECLINO DELLA SVEZIA • Romanov ripresero con Michele la tradizione assolutistica (1613-45) già affermatasi con Ivan IV • con Alessio portarono a compimento un’espansionismo territoriale (1645 - 76) • consolidamento del dominio sulla Siberia, aggregazione dell’Ucraina • inasprimenti fiscali • guerra • peggioramento delle condizioni della servitù della gleba • stato di malessere e fermento della popolazione Pagina di 31 44 • pestilenza nel 1654 • scisma religioso che negli anni ’60 seguì le innovazioni liturgiche introdotte dal patriarca Mosca Nikon, movimenti insurrezionali • 1689 -> zar Pietro, figlio di secondo matrimonio di Alessio • vuole modernizzare il suo paese prendendo come modello l’occidente • manifestazioni di barbara violenza a seguito di una nuova ribellione degli strl’cy (moschettieri al servizio dello zar) • li decapita tutti e costringe i cortigiani a fare lo stesso • trasformazioni volute sul piano militare -> rafforzamento • in cima agli obiettivi conquista di uno sbocco sul Baltico • l’unico porto russo sul mar Baltico, Arcangelo, era bloccato dai ghiacci • le regioni lungo le coste orientali del Baltico erano svedesi • la Svezia aveva dimostrato la propria supremazia con le vittoriose campagne militare condotte da Carlo X contro la Polonia e Danimarca • inoltre si era rafforzata ancora con il suo successore Carlo XI • Pietro il grande decise di entrare in guerra a fianco della Danimarca e della Polonia contro la Svezia • re di Svezia -> Carlo XII (1697-1718) “grande guerra del Nord” 1700-21 • inizialmente si vedono le vittorie di Carlo • poi prevale Pietro (1703 si impadronisce di una striscia di territorio alla foce del fiume Neva, vi fa costruire una nuova capitale (Pietroburgo) • 1707 per fermare Carlo si rifà alla tecnica della terrabruciata • 1708-09 l’esercito svedese è colpito dal grande freddo • Pace di Nystadt (1721) • allo zar viene concesso la Livonia, Estonia, Ingria e parte della Carelia • Prussia e Danimarca si annettono rispettivamente il grosso della Pomerania svedese e il Ducato di Shcleswig - Holstein • predominio della Svezia nel Baltico terminato • sconfitta esterna che trascina con se anche quella dell’assolutismo all’interno del paese • dopo la morte in combattimento di Carlo XII, dal 1720 ebbe inizio l’era della libertà • equilibrio costituzionale tra monarchia e un parlamento, composto da 4 ordini del regno e da un consiglio di stato di cui faceva parte il re ma prendeva decisioni a maggioranza • Pietro -> potenziamento dell’esercito e marina (estesa a tutta la popolazione l’obbligo militare) • commercio con i paesi occidentali ebbe un certo sviluppo, soprattutto nei nuovi porti sul Baltico, Pietroburgo e Riga • economia rimane fondamentalmente agricola • aggravamento dell’onere sui contadini • innovazioni introdotte negli organi di governo centrali (consiglio nominato dallo zar al posto della Vecchia Duma dei Boiari) • provvedimenti volti a spezzare l’opposizione civile così come dell’esercito • in mancanza di una borghesia colta, si fece ricorso alla nobiltà • tabella dei ranghi (1722) • promozione all’istruzione e attività editoriale LA NASCITA DELLO STATO PRUSSIANO • 1660 -> l’elettore Federico Guglielmo di Hohenzollern, approfitta delle sconfitte inflitte alla Polonia dalla Svezia • con la pace di Olivia acquisisce la piena sovranità • i junker ( grandi proprietari fondiari) esercitano un dominio assoluto sui contadini • in cambio della disponibilità ad accettare un maggiore accentramento di poteri nella persona del sovrano i junker videro rafforzati i loro privilegi • esercito accresciuto • il figlio di Federico Guglielmo, per mettere la propria forza militare al servizio della coalizione anti francese nella guerra di successione spagnola chiese ed ottenne dall’Imperatore il titolo di re di Prussia (Federico I) 1701 • la grande potenza però venne imposta dal suo successore, Federico Guglielmo I (1713-490) il re “sergente” • impone un sistema di circoscrizione obbligatoria • burocrazia reclutata tra la borghesia colta ed era sottoposta alla volontà dispotica del sovrano • assolutismo di impronta burocratico - militare UNA NUOVA EPOCA DI ESPANSIONE • a metà del ‘700 tutto il vecchio continente è trascinato da un moto espansivo che si manifesta in ogni settore • demografia • produzione agricola • manifatture del commercio • commercio in particolare coloniale e transoceanico -> economia mondiale EVOLUZIONE DELL’AGRICOLTURA • si allarga nel ‘700 le aree in cui si pratica un’agricoltura più intensiva e produttiva • il fenomeno delle “recinsioni” enclosures, iniziato dai Tudors e proseguito in tutto il XVII secolo conosce il maggiore momento di intensità tra la metà del ‘700 e il 1815 • la superficie coltivata con il sistema dei campi aperti si ridusse dalla metà a un quarto del totale Pagina di 32 44 • problema più assillante quello finanziario -> John Law , serie di progetti di risanamento finanziario • “sistema Law” -> alla base vede l’aumento della massa dei mezzi di pagamento ottenuto con l’emissione di carte moneta • stimolazione della circolazione del denaro e quindi il commercio e l’industria, consentendo al tempo stesso alla corona di pagare i suoi debiti • tra ’16-19 -> crea una banca che ottiene il diritto esclusivo di emettere banconote • una compagnia di commercio che assorbe tutte le compagnie privilegiate esistenti e assume la denominazione di compagnie delle Indie • si accorge che la compagnia delle Indie non gli distribuisce gli utili sperati • febbre speculativa, panico • Law costretto ad interrompere i pagamenti • Law fugge all’estero (1720) • chi aveva comprato le azioni a prezzi alti rimase rovinato • chi ci guadagna è il Tesoro, che si sgravò con la carte moneta di gran parte dei debiti • Filippo d’Orleans muore nel 1723 • il posto per alcuni anni viene preso dal duca di Borbone • nel 1726 Luigi è maggiorenne • accorda la sua fiducia con un ecclesiastico, suo precettore • Fleury • lungo periodo di pace, interrotto dalla campagna contro l’Austria nella guerra di successione polacca • moneta stabilizzata fin dal 1726 • finanze riportate in pareggio alla fine degli anni trenta • economia del paese entra in espansione • tra il ’30-32 quando la bolla Unigenitus contro i giansenisti viene proclamata si delineano i problemi religiosi GRAN BRETAGNA NELL’ETÀ DI WALPOLE • morta la regina Anna • sale al trono l’elettore di Hannover Giorgio I (1714 - 27) (come stabiliste l’act of settlement) 1701 • fallimento dei tentativi per ricondurre al potere i discendenti della dinastia degli Stuart in esilio • Giorgio I e il figlio e successore di lui Giorgio II (tedesco), si interessavano di più al paese d’origine che alla politica inglese. • prese forma il governo di gabinetto -> prassi costituzionale che assegnava ad un primo ministro e ai suoi collaboratori il compito di governare in nome e in luogo del re. • per assicurarsi le maggioranze in Parlamento, il governo in carica faceva il possibile per influenzare le elezioni dei deputati alla Camera dei Comuni. • il ricorso alla corruzione viene favorito anche dall’attenuarsi delle differenze ideologiche fra i due partiti (whig e tories) • tra il 1721 e il 1742 il ruolo di primo ministro fu di fatto ricoperto ininterrottamente da Robert Walpole. • Walpole mantenne buone relazioni con la Francia e si adoperò all’interno per la riduzione del debito pubblico e la protezione del commercio e dell’industria. • la stabilità politica e sociale in Inghilterra era dominata dai grandi proprietari terrieri • queste famiglie controllavano la politica nazionale attraverso i due rami del Parlamento e la vita locale attraverso l’ufficio dei giudici di pace • dalla gentry inoltre venivano esponenti dei ceti professionali, gli ufficiali dell’esercito e della marina e la parte più benestante del clero anglicano • nel XVIII secolo la Chiesa si può definire un’appendice della gentry • nella gentry volevano integrarsi anche i mercanti più ricchi, i finanzieri, i banchieri. • lo sviluppo economico e il ristagno della popolazione determinarono un certo miglioramento nel tenore di vita delle masse popolari • le sommosse popolari non misero mai in discussione l’ordine politico e sociale, ma mirano a difendere diritti tradizionalmente riconosciuti o usanze messe in pericolo dal mutamento dei tempi. • la società britannica fino al ‘700 ci appare come un peculiare miscuglio di libertà e di dipendenze, di mobilità sociale, individuale e di solidarietà delle gerarchie di gruppo, tradizionalismo e progresso ma anche brutalità • in misura crescente, grazie alle descrizioni di illuministi come Montesquieu e Voltaire, il modello politico e costituzionale inglese attirò l’attenzione dei ceti colti europei I CONFLITTI DEI DECENNI CENTRALI DEL SETTECENTO Il lungo periodo di pace di cui aveva goduto la Francia dopo la morte di Luigi XIV viene interrotto dalla guerra di successione polacca. Nel 1733 morì il re di Polonia Augusto II, e la dieta polacca elesse a suo successore Stanislao Leszczynski, la cui figlia aveva sposato il re di Francia Luigi XV. Austria e Russia imposero l’elezione del principe di Sassonia, Federico Augusto, che come re di Polonia prese il nome di Augusto III. Per rivendicare l’attacco il governo francese attirò in una coalizione antiaustriaca il re di Sardegna Carlo Emanuele III, cui venne promesso l’intero Stato di Milano, e la monarchia spagnola. La monarchia austriaca fu del tutto impreparata; Milano viene occupata nel 1733 dai franco-piemontesi e i Regni di Napoli e di Sicilia conquistati nel 1734 da un esercito spagnolo al comando di Carlo Borbone. L’Inghilterra esercitò un’opera di mediazione che portò alla pace di Vienna (1738). L’Austria recuperava il milanese ma doveva cedere due province, e a Carlo Borbone Napoli e la Sicilia. Pagina di 35 44 L’estinzione in Toscana della dinastia dei Medici favorì un altro scambio di territori -> il duca di Lorena, Francesco Stefano, marito di Maria Teresa d’Asburgo, figlia dell’imperatore Carlo VI, divenne granduca di Toscana, e la Lorena fu assegnata a Stanislao Leszczynski, con il patto che alla sua morta sarebbe stata annessa alla Francia. I mercanti inglesi avevano peso a spadroneggiare lungo le coste dell’America Latina praticando il contrabbando. Quando le autorità coloniali intensificarono la vigilanza Walpole fu costretto dalla pressione dell’opinione pubblica a muovere guerra alla Spagna. Le ostilità si trascinarono fino alla metà degli anni ’40, per poi confluire nella guerra di Successione austriaca (1740-1748). A scatenarla fu nel ’40 l’aggressione lanciata dal nuovo re di Prussia Federico II contro la Slesia, regno di Boemia (Asburgo). Alla testa della monarchi austriaca c’era Maria Teresa, figlia dell’imperatore Carlo V. All’eredità asburgica miravano anche gli elettori di Baviera e di Sassonia, che avevano sposato due figlie del precedente imperatore Giuseppe I, mentre i Borbone di Francia e di Spagna volevano cogliere l’occasione per un colpo decisivo alla dinastia nemica. Contro questa potente coalizione, Maria Teresa poté contare inizialmente solo contro l’Inghilterra. In seguito si aggiunse il re di Sardegna, in cambio della promessa di nuovi territori appartenenti alla Lombardia austriaca. Nel ’44 Luigi XV dichiara guerra all’Inghilterra, i suoi eserciti travolsero la resistenza inglese nei Paesi Bassi, ma allo stesso tempo l’Inghilterra prevalse con la flotta. La pace di Acquisgrana fu firmata da tutte le potenze nel 1748; questo sancì il possesso prussiano della Slesia e la cessione da parte di Maria Teresa dei Ducati di Parma e Piacenza a Filippo Borbone; la Francia non ebbe alcun vantagio territoriale, questo contribuì a minare la popolarità di Luigi XV. Alla morte di Fluery nel 1743, Luigi volle assumere personalmente le redini del governo. La rivalità marittima con l’Inghilterra si acutizzò sia nelle colonie del Nord America che in India; ma invece che concentrarsi su questo si immise ancora una volta nelle faccende dell’Europa centro-orientale. A un trattato d’alleanza stipulato nel ’56 tra Inghilterra e Prussia, la diplomazia del cancelliere austriaco Kunitz, riuscì a contrapporre uno schieramento composto da Austria, Francia e Russia a cui si unirono in seguito Svezia e Polonia(“rovesciamento delle Alleanze”, mette fine all’astio tra Asburgo e Borbone). Inizio della guerra dei sette anni (1756-1763) Inizialmente le cose si svolsero in favore della coalizione, finché Wilim Pitt (inglese) non divenne ministro degli affari esteri, che portò un cambiamento di rotta nella guerra da parte inglese -> disimpegno dalle questioni continentali e una lotta a fondo in difesa dei propri interessi marittimi e commerciali. L’Inghilterra si impegnò contro i francesi che rimasero privi di forze e di guarnigioni, soccombendo agli attacchi sia nell’America settentrionale, sia in India. neanche l’entrata in guerra della Spagna in favore della Francia riuscì a mutare e’sito finale. Negli ultimi anni gli inglesi si impadronirono di Martinica e dell’Avana nelle Antille, e inviarono una spedizione a Manila, nelle Filippine. Le dimissioni di Pitt nel ’61 avevano favorito l’avvio dei negoziati di pace, che si conclusero con il trattato di Parigi (1763) . La Francia otteneva la restituzione di Martinica e della Guadalupa, ma doveva dare il via libera all’espansione britannica in India e si vedeva completamente estromessa dall’America settentrionale. Canada passato al dominio inglese; la Spagna doveva cedere la Florida. Sullo scacchiere europeo la pace di Huberusburg confermò il dominio di Federico II sulla Slesia. IL FALLIMENTO DELLE RIFORME IN FRANCIA In questo contesto le riforme che si volevano provare a fare fallirono sempre, sotto il fuoco di nobiltà, clero e parlamenti. La Francia era uscita umiliata dalla guerra dei sette anni e in condizioni finanziarie disastrose; non bastò a far dimenticare questa cosa neanche l’annessione della Lorena e l’acquisto della Corsica. Negli anni ’70 l’opposizione dei parlamenti al governo era netta. In campo religioso i parlamenti (tradizione gallicana e simpatizzanti per i giansenisti), vollero prendere battaglia contro i gesuiti, ottenendo nel 1764 un editto di esclusione dell’ordine. Per quanto riguarda le finanze fu netta la loro ostilità a tutti i disegni di riforma elaborati nelle sfere di governo. Incerti furono i tentativi dei ministri di Luigi XV di applicare le dottrine fisiocratiche, liberalizzando il commercio dei grani all’interno del Paese e promulgando una legislazione favorevole alle recinzioni dei campi aperti e privatizzazione dei beni comunali. Le agitazione popolati a causa del rincaro dei prezzi, indussero il governo a ripristinare i vincoli al commercio dei cereali. In questa tensione maturò il colpo di Stato di Maupeou. Il re decise di sopprimere il paramento di Parigi e di smembrare la giurisdizione. Il governo venne assunto da un “triumvirato” composto da Aiguillon, Maupeou e dal controllore delle finanze Terray (riuscirono in parte a recuperare il deficit). A Luigi XV succedette Luigi XVI. Per ingraziarsi l’opinione pubblica richiamò i vecchi Parlamenti, mettendo a repentaglio la possibilità di continuare l’opera di riordinamento delle finanze. Volle anche dimostrare la sua propensione al movimento illuminista, nominando come controllore delle finanze Turgot (illuminista). Ispirandosi al programma fisiocratico, Turgot ristabilì la libertà di commercio dei grani, ma l’applicazione di questo editto coincise con un cattivo raccolto, i cui effetti sui prezzi vennero attribuiti all’iniziativa del governo generando sommosse. Turgot continuò nel suo operato e sostituì dichiarando sciolte le corporazioni di mestiere e sostituendo alla corvee regia un’imposta sui proprietari terrieri. Vennero intaccati i parlamenti, la grande finanza e la corte, e per questo Luigi XVI fu costretto a dargli le dimissioni. L’esperimento di Turgot coincise con un mutamento della congiuntura economica francese -> a un periodo di crescita seguì una fase di ristagno, cattive annate agricole, fluttuazione dei prezzi, difficoltà nel commercio. L’INGHILTERRA NELL’ETÀ DI GIORGIO III Pagina di 36 44 L’Inghilterra era invece uscita molto forte dalla guerra dei 7 anni. Ma comunque lo sviluppo economico non impedì di far sorgere forti tensioni interne. -legate al nuovo re, Giorgio III, nato ed educato in Inghilterra, manifestò di avere un ruolo più attivo nella politica nazionale, suscitando opposizioni nel parlamento -formazione di una corrente radicale affianco ai whig, che contestava lo stesso ordine politico uscito dalla “gloriosa rivoluzione” del 1688-89. E si agitava per una redistribuzione dei seggi parlamentari, per un allargamento del suffragio e per un’estensione delle libertà religiose e civili. Il portavoce più popolare di questo schieramento fu John Wilkes. - malessere politico fu la disastrosa conduzione della crisi nordamericana da parte del governo di Lord North. Inoltre la vittoria dei coloni Americani per l’Indipendenza stimolò le rivendicazioni autonomiste degli irlandesi. L’impopolarità di North e i disordini della popolazione convinsero Giorgio III ad affidare la formazione di un nuovo governo a William Pitt Il Giovane. Durante il suo govern o (1783-1801) Pitt promulgò molte leggi: accolse le richieste (in parte) degli irlandesi, combatté la corruzione, e introdusse un’imposta più equa in base ai redditi. A partire dal ’93 sarà grande nemico della Francia rivoluzionaria, e per paura che la stessa cosa capiti all’Inghilterra assunse un atteggiamento molto rigido nei confronti delle agitazioni operaie. CAPITOLO 20 ASSOLUTISMO ILLUMINATO E RIFORME LA PRUSSIA DI FEDERICO II Assolutismo illuminato è un termine inventato dagli storici tedeschi a fine dell’800. Prima si parlava di “despoti illuminati” con riferimento alle idee e comportamenti dei sovrani che dichiaravano di volersi servire per il bene dei loro sudditi e si prefissavano come “philosophes”. Il troppo potere del sovrano veniva giustificato come unica arma di pace. Il più famoso tra i disposti illuminati fu il re di Prussia Federico II il Grande. Egli amava rifarsi al “contratto sociale” e dichiarava che il re “è solo il primo servitore dello Stato, obbligato a operare con onestà, saggezza, e totale abnegazione, come se ad ogni momento potesse essere chiamato a rendere conto della sua amministrazione ai suoi concittadini”. (allo stesso tempo mantenne la servitù della gleba, rafforzò la politica militare e preferì nobili per le cariche più alte). Il suo genio militare si rivelò nella guerra di Successione Austriaca. Nella guerra dei Sette anni, pur avendo riportato sconfitte riuscì a difendere il suo possesso della Slesia. Non cessò di ampliare il suo esercito e giunse a sfiorare i 200.000 effettivi, e ottenne un grande ingrandimento territoriale in occasione della spartizione della Polonia (annessione della Prussia occidentale). Alla sua morte gli stati erano all’incirca raddoppiati. Oltre alle annessione attuò un’intelligence politica di popolamento delle terre orientali, dove furono insediati 300.000 coloni tedeschi, che ne mutarono il carattere etnico prima in prevalenza slavo. L’immigrazione era favorita dalla grande tolleranza religiosa. La Prussia era il paese più avanzato d’Europa. In campo amministrativo non fece molto, ma curò la preparazione dei quadri burocratici per l’ingresso nei quali divenne obbligatorio un titolo di studio e il superamento di esami. Di rilievo le riforme sul piano giudiziario -> abolita la tortura e limitata la pena di morte; gettate le basi per il codice civile prussiano. Ci furono poi progressi nell’istruzione elementare resa obbligatoria, e la libertà di stampa. LA MONARCHIA AUSTRIACA SOTTO MARIA TERESA E GIUSEPPE II La guerra di successione polacca ed austriaca aveva messo in crisi la dinastia degli Asburgo. Maria Teresa si convinse che non era possibile mantenere l’Austria come rango di potenza europea senza un potenziamento nell’apparato militare. Non era un disposta iluminato, ma la sua determinazione e l’istinto di circondarsi di uomini giusti riuscì a migliorare le condizioni del suo stato. I collaboratori che la circondavano negli ultimi anni di guerra avevano già iniziato a fare una serie di riforme nell’organizzazione dell’esercito. Maria costrinse i ceti dei Land (rappresentanti dell’alta e piccola nobiltà) a votare le imposte non più ogni anno , ma per un intero decennio, lasciando a organi regi di nuova istituzione il compito di effettuare il riparto e l’esazione dei tributi. Le due cancellerie (boema e austriaca) vennero sostituite nel 1749 da un unico direttorio, modellato su quello prussiamo, che assommava funzioni amministrative e finanziarie. La nobiltà costretta a pagare l’imposta fondiaria fu compensata con la preferenza nel conferimento delle cariche civili e militari. Per la sua educazione vennero fondati nel 1750 un collegio e un’accademia militare. I risultati finanziari furono presto evidenti, inoltre si era affermata una nuova concezione unitaria dello Stato. Nella seconda parte del governo di Maria Terese il presupposto primario era la “pubblica felicità” del benessere dei sudditi al quale doveva essere finalizzata l’organizzazione dello Stato, il più autorevole rappresentante fu Wenzel Anton von Kaunitz- Rittberg (artefice del rovesciamento delle alleanza). Kaunitz nel 1753 venne nominato cancelliere di corte e approfittò dell’emergenza bellica per imporre l’istituzione di un Consiglio di Stato come suprema istanza di coordinamento tra i vari dicasteri. Nel 1765 morì Francesco Stefano (marito di Maria Teresa) e imperatore del Sacro Romano Impero. Gli succedette Giuseppe II, il figlio, che fu nominato dalla madre coreggente degli stati asburgici. Da allora fino alla morte di Maria teresa vi fu un trio (sovrana - Kunitz -Giuseppe II) alla testa degli affari. Giuseppe II impiegò tutte le sue energie per rafforzare l’autorità e compattezza dello Stato. Pagina di 37 44 (Regno di Milano, Regni di Napoli, Sicilia, Sardegna) erano passati agli Asburgo, che però alla pace di Rastatt dovettero cedere la Sicilia con il titolo regio ai Savoia, anche se nel 1720 imposero uno scambio di territori imponendogli la Sardegna. La successione polacca portò la temporanea occupazione di Milano da parte del re di Sardegna Carlo Emanuele III, che dovette accontentarsi dell’acquisto di due province di Novara e Tortona. La monarchia austriaca perse anche il Regno di Napoli e la Sicilia. In compenso Carlo VI d’Asburgo ebbe Parma e Piacenza, dove si erano estinti i Farnese; Francesco Stefano di Lorena ottenne nel 1737, dopo la morte dell’ultimo dei Medici, il Granducato di Toscana. La guerra di successione austriaca -> Parma e Piacenza tornarono a formare un ducato indipendente sotto Filippo Borbone. Insieme al declino degli spagnoli si vede anche l’indebolimento dell’influenza della Chiesa ( controversia tra papato e Impero dell’occupazione austriaca di Colmacchio, molti letterati presero la pare dell’Impero.) L’anticurialismo divenne il terreno privilegiato di incontro tra la monarchia austriaca e il ceto intellettuale del Mezzogiorno. Il frutto migliore di queste contestazioni si rivela in “La istoria civile del Regno di Napoli” di Pietro Giannone, del 1723. L’espansione territoriale del Piemonte sabaudo è accompagnato da una serie di riforme promosse da Vittorio Amedeo II (dal 1720 re di Sardegna) -> redazione di un nuovo catasto o censimento delle proprietà fonderie, che con la sua entrata in vigore nel 1731 portò a una migliore distribuzione dell’imposta e una sensibile riduzione delle immunità degli ecclesiastici. -> privilegi della Chiesa ristretti anche in campo giurisdizionale, con i concordati del 1727 e 1740. -> rilanciata e riformata l’università di Torino -> accentramento del potere nelle mani del monarca -> e quindi riduzione delle autonomie locali e estensione a tutte le province “intendenti” ->riordinamento degli organi centrali di governo e l’unificazione legislativa attuata con le “costituzioni” del 1723 e 1729. -> provvedimenti di natura mercantilistica (dazi sulle importazioni di manufatti, agevolazioni all’esportazione e concessione di privilegi agli imprenditori), favorendo lo sviluppo di manifatture. Sotto il successore, Carlo Emanuele III (1730-1773) proseguì il rafforzamento delle tendenze assolutistiche. -> 1771 abolizione della feudalità -> Sardegna soggetta, durante il ministero di Bogino, di provvedimenti intensi a limitare il potere baronale, ridurre i privilegi della Chiesa, combattere il brigantaggio e diffondere istruzione. I REGNI DI NAPOLI E DI SICILIA SOTTO I BORBONE Regno di Napoli -> il riacquisto di un “re proprio” grazie all’insediamento di Carlo di Borbone, favorisce una spinta rinnovatrice -> limitazione delle giurisdizioni baronali -> ripresa politica giurisdizionalista (concordato del 1741) -> riforma degli studi nell’Università di Napoli -> avvio di una catastazione delle terre e die beni. -> la redazione di nuovi catasti si trascinarono a lungo senza portare miglioramenti consistenti nei metodi di riparto e di esazione dei tributi. -> la vita intellettuale rimase vivace e ricca (scienze naturali, statistica, economica); pubblicazione del trattato “Della moneta” di Galiani, conferimento della nuova cattedra universitaria di “meccanica e commercio” ad Antonio Genovesi; da questa scuola usciranno i miglio illuministi napoletani. Quando Carlo Borbone divenne re di Spagna con il titolo Carlo III , il toscano Bernardo Tannici divenne la figura più autorevole del “consiglio di reggenza” (istituito da Fernando IV). Intransigente difensore dei diritti dello Stato nei confronti della Chiesa (espulsione dei gesuiti, legge sulle manimorte), Tannici era alieno a riforme radicali sul piano economico e sociale. La carestia del 1763-65 venne affrontata con rimedi tradizionali; non venne adottata nessuna misura decisiva nei confronti dei baroni. Il successore, Ferdinando IV sposò Maria Carolina, figlia di Maria Teresa d’Austria. Il successivo licenziamento di Tannici nel 1776 portò alla ripresa dell’azione riformatrice, che si avvalse di figure di intellettuali come Palmieri e Filangieri. Anche in Sicilia il periodo di viceregine di Domenico Caracciolo fu contrassegnato da iniziative : -> abolizione dell’Inquisizione -> avvio di un catasto, poi fallito. Nè in Sicilia né nel Mezzogiorno le riforme giunsero a mettere in discussione il permanere delle strutture feudali nelle campagne e a liberare lo Stato dal groviglio di interessi privati. ILLUMINISMO E RIFORME NELLA LOMBARDIA AUSTRIACA Dopo la pace di Aquisgrana del 1748, la monarchia austriaca aveva lo Stato di Milano, Ducato di Mantova, uniti sotto lo stesso governo a formare la Lombardia austriaca. In quest’orbita rientrava anche il Granducato di Toscana, assegnato nel 1737 a Francesco Stefano di Lorena, marito di Maria Teresa. Nel 1753 un accordo stipulato con il duca di Modena Francesco III d’Este, prevedeva il matrimonio della nipote ed erede di quest’ultimo con un arciduca della dinastia imperiale, inserisce anche Modena e Reggio nella sfera austriaca. Stato di Milano e serie di riforme tra gli anni ’40 e ’50 -> 1749 riordinata l’amministrazione delle finanza e abolita la vendita delle cariche, che dovevano essere conferite in base a requisiti di capacità e merito -> risanamento finanziario che contribuisce alla concentrazione degli appalti dei dazi in un’unica “ferma generale” -> nuovo catasto a opera di una giunta regia, presieduta da un giurista toscano, Pompeo Neri. Pagina di 40 44 -> nuovo sistema censuario, entrato in vigore nel 1760 -> redistribuzione dell’imposta fondiaria, resa proporzionale al valore d’estimo attribuito alle terre e ai fabbricanti -> la riduzione dell’imposta personale dovuta ai contadini a una somma fissa e moderata. -> riforme anche sul piano amministrativo; -> al governo delle comunità furono preposti i rappresentanti degli “estimati”, sotto il controllo di funzionari regi detti “cancellieri delegati” o “cancellieri del censo”. -> gruppo di nobili che a partire dal 1761 attorno a Pietro Verri , furono gli illuministi italiani più importanti, interessandosi di scienza economica. Nasce il “Caffè”, nel 1764 appare l’operetta “Dei delitti e delle pene “ di Cesare Beccaria, che ebbe un successo europeo. L’impulso al cambiamento venne soprattutto da Vienna, che inviò a Milano un uomo di idee avanzate di vasta cultura, Carlo di Firmian. -> vennero riscattate le “regalie alienate”, ovvero i dazi sotto il governo spagnolo a privati o a corpi civici in cambio di anticipazioni di denaro ->unificato il mercato interno ->smantellato il regime “annonario”, il sistema di proibizione e di vincoli che riguardava la circolazione e la vendita dei cereali e del pane -> sciolte le corporazioni delle arti e dei mestieri Sotto Giuseppe II si giunse nel 1786 alla soppressione del Senato, e all’istituzione di un sistema giudiziario articolato in tre istanze -> vennero insediati in ogni provincia gli intendenti politici, esautorando i vecchi consigli cittadini -> controllo dello Stato sulla vita religiosa -> scuole superiori di Milano, l’università di Pavia furono dotate di nuove cattedre, biblioteche, strumenti scientifici e laboratori; ad insegnare vennero chiamati Beccaria, Parini, Spallanzani, Volta, Tissot; più tardiva la diffusione di scuole elementari -> miglioramento delle vie di comunicazione e accesso privilegiato al mercato austriaco. LA TOSCANA DALLA REGGENZA A PIETRO LEOPOLDO Il nuovo Granduca di Toscana di Francesco Stefano Lorena, marito di Maria Teresa e dal 1745 imperatore del Sacro Romano Impero, risiedeva a Vienna e si faceva rappresentare a Firenze da un “consiglio di reggenza”. A lui interessava assicurarsi un consistente flusso di entrate dal proprio dominio. Per questo i grandi provvedimenti riguardano l’aspetto finanziario. -> concentrazione degli appalti in una “ferma generale” -> riordinamento del debito pubblico. -> emanazione nel 1743 di una legge sulla stampa che garantiva il controllo della censura allo stato -> legge sulle manimorte, che subordinava all’autorizzazione del governo l’acquisto di nuove terre da parte di ecclesiastici. La Toscana venne colpita da una grave carestia, e Pompeo Neri fu chiamato a far parte del consiglio di Reggenza, e sostenne che il vero rimedio non stava nel moltiplicare i vincoli e controlli, ma favorire la libera circolazione delle derrate, in modo da incentivare a un tempo la produzione e il commercio dei grani. Questo orientamento liberista si affermò pienamente sotto il governo di Pietro Leopoldo, figlio di Maria Teresa e Francesco Stefano. Il nuovo granduca aderì a questo con una legge del 1767 dove dichiarava la compravendita dei cereali all’interno dello Stato e anche l’esportazione. Nel 1755 questa cautela venne rimossa, facendo la Toscana il primo paese europeo ad adottare questa parte di programma fisiocratico. Allo stesso indirizzo liberista vanno ricondotte anche la soppressione delle corporazioni di arti e mestieri e l’eliminazione di tutte le dogane interne. vennero fatte anche bonifiche in Valdichiana e nella Maremma. La decisione di “alleviare” le terre appartenenti alla corona e alle manimorte, cioè di condividerle in piccoli lotti, in cambio di un canone annuo (il livello). L’operazione non diede però i risultati sperati, in quanto la maggior parte dei poderi così allivellati, finì per essere acquistata da grossi proprietari terrieri nobili o borghesi, che estesero anche essi la conduzione a mezzadria. -> documento più celebre della tendenza riformatrice leopoldina è il codice penale del 1786, che eliminava la tortura e cancellava la pena di morte. -> progetto di una carte costituzionale venne messo da parte nel 1790 quando Leopoldo lasciò Firenze per succedere al fratello Giuseppe II nella direzione della monarchia austriaca. -> i rapporti tra Stato e Chiesa non furono radicali come sperati; negli anni ’80 Leopoldo fece proprio il programma di riordinamento della Chiesa Toscana; -> proclamava la superiorità del concilio sul pontefice -> indipendenza dei vescovi da Roma -> sostituzione della lingua volgare al latino nelle funzioni religiose -> semplificazione del culto. Se fosse stato attuato avrebbe portato ad uno scisma della chiesa Toscana da quella di Roma, ma un’assemblea di vescovi convocata da Firenze nel 17887 si dichiarò contraria alle riforme. LA SOCIETÀ ITALIANA ALLA FINE DEL SETTECENTO Le repubbliche oligarchiche di Genova e Venezia, e lo stato Pontificio furono toccate in parte da queste riforme. L’immobilismo della vita pubblica non significa però mancanza di stimoli intellettuali. Roma era una grande capitale -> nuovi indirizzi di politica economica, eliminazione dei dazi interni, tentativo di prosciugamento delle paludi Pontine Venezia fu il maggiore centro editoriale italiano. Pagina di 41 44 L’azione riformatrice dei governi vicini, il pensiero francese illuminista modificò sensibilmente la cultura e lo stile di vita dei ceti medio-alti. -> moto di laicizzazione, contrazione numerica inferiore del clero regolare; -> diminuito ossequio per l’autorità della Chiesa e per le prescrizioni della morale cattolica -> grande prestigio delle scienze pure e applicate, astronomia, fisica, idraulica, biologia. -> costume familiare più libero e sciolto, che si esprime nel “cicisbeismo” ; -> la nobiltà si pone il problema di giustificare i propri privilegi con una vita operosa, al pubblico servizio o negli studi. -> ricerca del benessere individuale e della felicità a discapito del culto dello splendore del casato -> ceto borghese acquisisce più conoscenza di se -> da questa evoluzione della cultura e del costume rimasero del tutto escluse le masse popolari, urbane e soprattutto rurali. Come nel resto d’Europa si registra in Italia nel XVIII secolo un aumento della popolazione, da 13 milioni a 18 milioni di persone. CAPITOLO 22 NASCITA DI UNA NAZIONE, GLI STATI UNITI D’AMERICA -Gli inizi della colonizzazione inglese e francese nel Nord America Le colonie inglesi avevano avuto diverse origini -> o donazioni fatte dalla monarchia inglese (Virginia), per iniziativa di minoranze religiose costrette a lasciare la madrepatria (1620 puritani inglesi “padri pallegrini”, attraversano l’Atlantico per stabilirsi nel Massachusetts dove venne fondata Boston, e nel Connecticut) Nel 1681 il quacchero Wiliam Penn fondò la Pennsylvania come centro di raccolta. Altre colonie ancora, come Nuova Amsterdam, ribattezzata come New York furono conquistate dagli inglesi durante le guerre del Seicento. Ai primi del ‘700 le colonie britanniche erano 12. La popolazione complessiva si aggirava intorno a 250.000 persone, ma già nel 1775 era arrivata a due milioni e mezzo (flusso immigratorio, non solo l’Inghilterra ma anche Irlanda, Scozia, Olanda, Germania). In parte migravano per motivi religiosi e in parte per sottrarsi alla giustizia, o contadini che cercavano migliori speranza di vita. Gli schiavi neri superavano il milione e mezzo ed erano concentrati nelle colonie meridionali. I neri erano importati dai Caraibi o dall’Africa, trattati come animali da lavoro. Qui si forma un’aristocrazia di medi e grandi proprietari lontanamente paragonabile a quella inglese. Le colonie del centro e del nord erano abitate da coltivatori, artigiani, pescatori, mercanti. Essi commerciavano soprattutto con le Indie occidentali, esportando grado, legname, carne e altri generi importando zucchero e melassa. I coloni inviavano pellicce, legname e navi alla Gran Bretagna. Le colonie avevano istituzioni politico-giudiziarie simili -> in quasi tutte vi era un governatore, nominato dal re e assistito da un consiglio scelto da lui; il governatore nominava i giudici e aveva diritto di veto sule decisioni prese dal potere legislativo. Quest’ultimo era esercitato da un’assemblea eletta con suffragio in genere largo, comprendente fra il 50 e 70% di maschi adulti. La autonomie era abbastanza larghe. Inferiore era la popolazione della Nuova Francia (Canada), ebbe istituzioni simili a quelle di una provincia francese, con un governatore e un intendente, solo il culto cattolico era ammesso e avevano grande autorità i gesuiti. La popolazione viveva di agricoltura, caccia, pesca e commercio di pellicce. Il dominio francese si espande fino a Nuova Orleans, la presenza francese in questi territori, denominati Louisiana in onore di Luigi XIV era tale da bloccare l’espansionismo britannico, ed era minacciosa perché i francesi potevano contare sull’alleanza di alcune nazioni indiane. I contrasti tre le tredici colonie e la madrepatria. Durante la guerra dei 7 anni, gli abitanti delle tredici colonie britanniche parteciparono a fianco delle truppe inviate dall’Europa alle operazioni militari contro i francesi. Ebbero modo di prendere coscienza della propria forza; la vittoria britannica portò all’eliminazione completa della presenza francese nel Nord America, ed era destinata a far loro apparire meno indispensabile il sostegno politico-militare della madrepatria. Ci sono poi motivi di malcontento, come la pretesa del parlamento inglese, in base agli Atti di Navigazione, di vietare il commercio diretto tra le colonie e Paesi terzi, di imporre dazi elevati sull’importazione di alcuni prodotti e proibire la produzione ed esportazione di manufatti che potessero entrare in concorrenza con quelli della Gran Bretagna. Tutto ciò favorì un ampio ricorso al contrabbando e alla corruzione delle autorità portuali. Sotto il profilo politico le assemblee legislative si sentivano come oppressi. Gli americani acquisivano la coscienza di se stessi come popolo distinto, per carattere e cultura. La diffusione dell’istruzione, il “grande risveglio” degli anni Trenta e Quaranta, l’effetto crogiolo determinato dall’immigrazione di genti di varia provenienza e cultura così diverso da quello d’origine, le tendenze all’individualismo, al pragmatismo, al fare sa sè, all’egualitarismo e alla democrazia stimolate dalle nuove condizioni di esistenza: tutto ciò doveva a lungo allentare i vincoli di fedeltà . Alla fine della guerra dei 7 anni il governo inglese era indebitato, e richiesero un maggiore contributo ai coloni americani. Appariva urgente anche regolare i rapporti con gli indiani, che avevano reagito con violenza alla penetrazione dei bianchi. Nel 1763 un proclama regio trasformò i vasti territori al di là dei monti Appalachi in una riserva indiana, dove era proibito ai bianchi di acquistare terre. Furono poi negli anni emanate forme più restringenti, volte ad impedire il contrabbando. Vennero introdotti dazi sullo zucchero, sul caffè, sul vino, sulla carta, sul tè, e una tassa di bollo su tutti i documenti legali e su fogli periodici. I coloni reagirono con sdegno. I delegati di nove colonie, riuniti a new York, dichiararono incostituzionale la tassa di bollo, perché votata da un parlamento da cui non si sentivano rappresentati. Nel 1766 il governo inglese ritirò la tassa di bollo, ma riaffermò il proprio diritto di tassare i coloni, l’anno seguente introdusse di nuovo dazi sull’importazione di tè e altri generi. I coloni presero a boicottare le merci inglesi. La tensione crebbe in seguito al “Boston tea party”: 1770, Boston i soldati inglesi aprirono fuoco sulla folla uccidendo 5 persone, il 16 dicembre 1773 un gruppo di patrioti travestiti da indiani, salì a Pagina di 42 44
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