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Appunti filologia germanica I, Appunti di Filologia Germanica

classificazione e documentazione delle lingue germaniche, tratti innovativi del germanico, prima e seconda mutazione di Grimm, legge di Verner, alternanza grammaticale, morfologia germanica, verbi forti, verbi deboli, sostantivi, pantheon germanico

Tipologia: Appunti

2022/2023

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Scarica Appunti filologia germanica I e più Appunti in PDF di Filologia Germanica solo su Docsity! APPUNTI FILOLOGIA GERMANICA PRIMA DELLE SCRITTURE: LE RUNE Cofanetto Franks è un cofanetto grande tanto quanto una cassetta delle mele fatto con ossa di balena. Su questo cofanetto sono rappresentate delle scene cristiane e mitologiche, infatti nel riquadro di destra è rappresentata la scena dei re magi che portano i doni a Gesù. Attorno a queste rappresentazioni sono presenti dei simboli chiamati rune, indicano un alfabeto che in realtà non ha lo stesso ordine alfabetico del nostro. Questo alfabeto si chiama alfabeto Futhark Questa è la prima runa che troviamo sul cofanetto nonché la prima lettera di questo alfabeto e sta ad indicare una F La scrittura molti anni fa non esisteva, era tutto a diffusione orale, questo cofanetto è un ponte di collegamento dal parlato alla scrittura (incontro con il cristianesimo chiamato anche religione del libro) Oggi se una cosa non è scritta “non è vera/ non esiste”, come ad esempio le leggi. Noi studiamo la filologia germanica, ovvero da dove derivano le lingue che fanno parte del ceppo germanico La lingua indoeuropea è la lingua madre Gli studiosi per capire da dove derivano le lingue usano la comparazione, il germanico non esiste come lingua scritta, quindi hanno dovuto ricostruirla (comparando latino, sanscrito, gotico…) Inglese, tedesco, olandese e altre lingue fanno parte del germanico occidentale Svedese, danese, feroese fanno parte del germanico settentrionale LINGUE GERMANICHE ANTICHE – classificazione e documentazione August Schleicher fu il primo a formulare la teoria dell’albero genealogico per la classificazione delle lingue nella metà del XIX secolo Il germanico comune si è evoluto in tre rami: germanico orientale, germanico occidentale e germanico settentrionale All’interno di questi gruppi sono presenti delle isoglosse -> sono dei confini linguistici all’interno dei quali ci sono delle omogeneità e al di fuori diversità indoeuropeo protogermanico germanico comune germanico orientale occidentale settentrionale Tutte le lingue germaniche iniziano ad avere una documentazione scritta dopo la conversione al cristianesimo PRIMI STUDI - Sir William Jones (1746-1794): nota delle somiglianze (forse parole, fonemi o strutture grammaticali simili) tra sanscrito, greco e latino - Friedrich von Schlegel (1772-1829): metodo comparativo (sanscrito, greco, gotico, persiano), mette a confronto parole che hanno lo stesso significato In questo periodo inizia a nascere l’idea della lingua indoeuropea - Rasmus Kristian Rask (1787-1832): grammatica comparativa delle lingue indoeuropee - Franz Bopp (1791-1867): grammatica comparativa delle lingue indoeuropee - Jackob Grimm (1785-1863): Erste Lautverschiebung, spiegazione dell’evoluzione, spiega perché ci sono queste differenze - August Schleicher (1821-1867): Stammbaumtheorie, teoria dell’albero genealogico - Johannes Schmidt (1843-1901): Wellentheorie-isoglosse, teoria delle onde e fenomeno dei confini LE LINGUE GERMANICHE L’applicazione congiunta della teoria dell’albero di Schleicher e della teoria delle onde di Schmidt porta a delineare una classificazione delle lingue riconducibili al germanico comune: - Poesia scaldica - Edda in prosa di snorri sturluson (1178-1241) Lingue germaniche occidentali Questo gruppo è il più esteso e comprende le due lingue germaniche più parlate al giorno d’oggi. Si divide in due grandi rami: l’anglo-frisone e il tedesco antico Il primo grande gruppo è l’anglo-frisone o frisone antico Anglosassone e l’inglese antico sono la fase iniziale dell’inglese Agli inizi del V secolo la britannia viene abbandonata dalle legioni romane, e così inizia l’insediamento delle genti germaniche I dialetti anglosassoni - Sassone occidentale – wessex west saxon - Kentiano – kent - Anglico Divisione cronologica  Inglese antico (VII/VIII secolo – XI secolo)  Inglese medio (1100 – 1500)  Inglese mderno (1500 – oggi) Testi in inglese antico (alcuni esempi) - Poesia religiosa – inno di Coedmon VII secolo (è un inno che riguarda la creazione del mondo), the dream of the road VIII – IX 2 edizioni (poesie originali non tradotte che parlano della passione di cristo) - Poesia epico-eroica – Beowulf X secolo - Prosa (Re Alfredo il Grande IX secolo, re del Wessex, è importante proprio per la produzione dei testi scritti) – varie traduzioni e Anglo saxon Chronicle (primo testo in prosa non tradotto, è una cronaca, ogni anno nel monastero raccontavano cosa fosse successo) Beda il vulnerabile -> è stato un monaco è autore di varie opere importanti  Historia ecclesiastica, conversione al cristianesimo  Gentis Anglorum, scritto in latino nel 731 poi tradotto da re Alfredo, in quest’opera viene inserito l’inno di coedmon Il frisone antico da cui deriva il frisone moderno è parlato in: - Paesi bassi – regione della frisia (250000 – lingua ufficiale) - Germania settentrionale (dialetto) Documentazione tarda (XIII) di natura giuridica, la documentazione più antica è il Londriucht (diritto regionale) Alto e basso tedesco Alto e basso stanno ad indicare l’altezza delle montagne L’alto tedesco si trova al sud ed è l’insieme di lingue che hanno subito la mutazione consonantica Il basso tedesco si trova al nord e riguarda le lingue che non hanno subito la mutazione Il basso tedesco si divide in:  antico sassone (parlata dai sassoni) da cui deriva il basso tedesco antico (è un dialetto)  antico basso francone di cui cisono poche documentazioni tra cui varie glosse (appunti messi a margine) successivamente raccolte in glossari Glosse malbergiche che vanno a chiarire alcune parole di un testo giuridico, Lex Salica (leggi saliche) documentazione antico sassone Heliand (il salvatore) è un lunghissimo poema, circa 600 versi, ha lo stile formale del poema epico ma l’argomento è la storia di cristo. Si basa sulla fusione dei quattro vangeli ed è composto da versi lunghi allitteranti (2 semiversi) tipico della poesia germanica Esistono due principali manoscritti quasi completi dell’heliand, uno conservato a Monaco e uno conservato a Londra. Altri manoscritti riportano solo alcuni versi Alto tedesco: periodizzazione - Alto tedesco antico – VIII-1050 - Alto tedesco medio – 1050-1350 - Alto tedesco protomoderno – 1350-1650 (contiene l’anno di traduzione della Bibbia di Lutero 1522) - Alto tedesco moderno – 1650-oggi l’alto tedesco è una lingua frammentata perche composta da diverse unità linguistiche Clodoveo è primo re dei franchi a convertirsi al cristianesimo “giusto” nel 496, un secolo dopo i goti le conquiste di carlo magno -> impone la sua presenza 774 -> conquista il regno longobardo (avvicinamento alla chiesa) convertiti al cristianesimo ariano hanno avuto problemi con l’italia Nella cultura arcaica germanica non esisteva la figura del re, ma del capo Carlo capisce che deve ristrutturare la cultura e inizia ad imporre un apprendimento delle sacre scritture del latino -> “rinascita culturale” I sudditi devoti alla chiesa facilitavano la gestione del potere di Carlo Diffondeva il cristianesimo costruendo anche monasteri. Fonda una scuola laica/palatina situata a Aquisgrana 780 (schola palatina) Carlo magno diventa imperatore dell’impero carolingio nell’800, dopo la sua morte nell’814 il suo impero si frammenta Scriptoria-> luogo del monastero dove si trascriveva Carlo capisce che senza l’aiuto della chiesa il suo potere era “limitato” Fulda monastero fondato nel 744 sotto il regno di Carlo Magno in cui erano presenti Alquino di york, Rabano Mauro e Walafrido Strabone. I testi più importanti di questo monastero erano Hildebrands, un carme che riproduce il canto dei cantori, è un poema eroico-epico composto da 68 versi (l’unico testo di questo tipo in tedesco conservato in un unico manoscritto), e Merseburger Zau Incantesimi di Merseburg -> contiene nomi di divinità tedesce pagane Sono due gli incantesimi uno serve per liberare i prigioneri, il secondo serve per guarire i cavalli feriti DALL’INDOEUROPEO AL GERMANICO Tutte le lingue del ramo germanico hanno caratteristiche simili, gli studiosi hanno ricostruito il germanico comune e proto-germanico comparando tutte le lingue germaniche Tratti innovativi del germanico Innovazioni fonetiche - prima mutazione consonantica (prima legge di Grimm + Verner) -> spostamento delle consonanti - rizotonia -> cambiamento dell’accento - esito delle sonanti ie. -> sviluppo particol.are delle sonanti , 4 suoni nasali e vibranti non usate più (r-m-n-p) - riduzioni delle vocali indoeuropee innovazioni morfologiche - riduzione dei casi - declinazione debole di sostantivi e aggettivi -> doppia articolazione (forte e debole) - nascita dei verbi deboli -> i verbi irregolari in inglese fenomeni connessi alla rizotonia o sincope o apocope o frangimento vocalico (>ags) o metafonia o riduzione delle desinenze o allitterazione Accento: modo L’ indoeuropeo aveva un modo di accentare le parole che in germanico poi cambia  tratto soprasegmentale  nella realizzazione fonetica mette in rilievo una sillaba -intensivo -musicale o tonale (come in cinese) Accento: posizione  fisso – sulla sillaba iniziale, finale, penultima  libero – tronche (ultima sillaba), piane (penultima sillaba), sdrucciole (terzultima sillaba), bisdrucciole (quartultima sillaba) b>p ie. *dheub “profondo” > germ. *deup lit. dubus got. diups ags. deop ingl. deep d>t ie. *dek’m̥ “dieci” > germ. *tehun [texun] gr. deka got. taíhun as. tehan ags. tien g>k ie. *gel- “gelo” > got. kalds norr. kaldr ags. ceald ie. *egom “io” > germ. *ek(an) got. ik lat. ego norr. ek ags. ic ata. ih 3. Il terzo atto riguarda le occlusive sonore aspirate che mutano in fricative sonore e nel caso in cui le occlusive sonore aspirate si trovano a inizio parola, subito dopo una nasale e se sono geminate, mutano in occlusive sonore ie. occlusive sonore aspirate > germ. fricative sonore > germ. occlusive sonore bh>β>b ie. *nebh “nebbia” > germ. *nibulaz [niβulas] lat. nebula norr. nifl [niβl] ags. nifol scr nabhas- ie. *bhendh “legare” > got. bindan ie. *bher “portare” > germ. *ber- dh>ð>d ie. *medhios- “mediano” > germ. *meðjiaz lat medius got. midjis [miðjis] ie. *dhur- “porta” > got. daúr ie. *dheub “profondo” > germ. *deup gh>ɣ>g ie. *steigh- “andare” > germ. *steigan [sti:ɣan] ags. stīgan [sti:ɣan] ie. *ghostis “straniero” > germ. *gastiz got. gasts norr. gestr le eccezioni della legge di grimm 1- la prima eccezione riguarda le occlusive sorde precedute dalla fricativa s ie. sp, st, sk > germ. sp, st, sk lat. spuō “sputare” > got. speiwan ie. *ster “stella” > germ *sternon ie. *skei- “illuminare” > germ. *skeinan 2- la seconda eccezione dice che se ci sono due occlusive sorde vicine muta solo la prima ie. pt, kt > germ. ft, xt lat captus “preso” > got hafts ie. *oktō > got. ahtau LEGGE DI VERNER La legge di Verner è una legge assestante della legge di grimm che riguarda le occlusive sorde (+s) La legge di verner si ha sol.o quando si verificano queste condizioni: 1- se il fono si trova all’interno della parola in ambito sonoro 2- l’accento non cade sulla sillaba immediatamente precedente in questi casi le occlusive sorde ie non diventano fricative sorde (Grimm), ma fricative sonore nello stesso luogo di articolazione indoeuropeo>germanico(Grimm)>germanico(Verner) p – t – k – (+s) >> f – θ – x – s >> β – ð – ɣ – z ie. p > germ. f > β ie. *(s)upér(i) “sopra” > germ. *uber ie. t > germ. θ > ð ie. *pətér > germ. *faðer ie. k > germ x > ɣ ie. *swekru “suocera” > germ. *swegur legge di Verner (bis) la legge di verner non tratta solo le occlusive sorde, ma anchela fricativa s ie. fricativa sorda > germ. fricativa sonora ie. s > germ. z ie. *snusa “nuora” > germ. *snuzō per rotacismo nel germanico settentrionale e occidentale z>r germ. *snuzō > norr snor un fenomeno, tante conseguenze sviluppi successivi, fenomeni connessi alla legge di Verner: - il rotacismo - l’alternanza grammaticale l’indoeuropeo è diviso in lingue centum [k] e satem lingue centum e satem proto-indoeuropeo k g gh (velari) k’ g’ g’w (palatali) kw gw hwh (labiovelari) centum k g gh kw gw gwh centum - italico - anatolico - germanico - tocario (estinta) - celtico - ellenico ing. hundred – ted. Hundert germanico *hunðaraðan, composto nominale (N+N) *xunða + *raðan ie. *k’m̥tóm “cento” > germ. *hunð [xunð] satem s z kw gw gwh satem - slave - baltiche - albanese (da cui non deriva nulla) - armeno (da cui non deriva nulla) - indoiraniche i verbi forti ie.>germ. - divisi in 7 classi apofoniche -> ogni classe presenta un tipo di apofonia - il paradigma è costituito da : infinito / preterito singolare / preterito plurale / participio passato - la VII classe raggruppa i verbi di raddoppiamento (come in ie.) innovazione morfologica del germanico verbi deboli - sono ancora molto produttivi delle lingue germaniche moderne - sono deverbativi o denominativi (cioè si formano a partire da altri nomi aggiungendo suffissi) - formano il pretarito mantenendo la radice inalterata e aggiungendo in suffisso in dentale [d, t, θ, ð] MORFOLOGIA GERMANICA Per morfologia si intende la struttura grammaticale, livello delle parole formate da morfemi , verbi, avverbi sostantivi, aggettivi, pronomi Innovazioni del germanico e eredità dall’indoeuropeo sul piano morfologico Strutture grammaticali che il germanico eredita dall’indoeuropeo - apofonia: punto di contatto tra studio della fonetica e fonologia con la morfologia è il cambiamento vocalico all’interno di una frase di parole collegate etimologicamente la vocale cambia a seconda del significato che va a generare il cambiamento vocalico avviene sul piano sincronico, non diacronico con l’evoluzione linguistica il cambiamento ha funzione morfologica -> cambiando la vocale cambia ad esempio tempo verbale, significato… l’apofonia può essere di due tipi: - qualitativa -> cambia timbro vocalico - quantitativa -> cambia la durata breve/lunga le vocali lunghe e brevi nell’ie nel germanico si riducono, ma hanno ancora valore dinamico verbi si osserva semplificazione del sistema verbale: tempi, modi, aspetto - conservazione classe dei verbi forti - il germanico li raccoglie in due classi: ie + complesso - il germanico crea una nuova categoria verbale (verbi deboli) -> basata non sull’apofonia, cambiamento vocale radicale = classe apofonica campo nominale sostantivi - riduzione dei casi ie. 8 > 4 ( nominativo, genitivo, dativo e accusativo) gli altri casi non vanno ad eliminarsi, ma vengono espressi con altri espedienti e non con la declinazione sincretismo casuale: riguarda i casi, due al prezzo di uno  il vocativo viene inglobato nel nominativo  l’ablativo va a conferire nel dativo, accusativo e genitivo quindi un caso assolve a più funzioni, i quattro casi si dividono i compiti degli altri (risparmia) - doppia declinazione del sostantivo: forte-debole innovazione, la declinazione diversa rispetto a quella dei verbi del germanico l’indoeuropeo non la ha aggettivi - doppia declinazione forte – debole semplifica il numero: prima c’era anche i duale, ovvero plurale che indica due persone (io e te, voi due, loro due), il germanico lo elimina e usa un plurale generico. Però a volte si incontrano residui di duale nelle attestazioni più antiche SISTEMA VERBALE IE -> e come il germanico lo eredita Verbi forti ie > germ - divisione in sette classi apofoniche a seconda della classe avremmo una serie di vocali che si presentano uguali a quella classe in ogni classe ci sono 4 vocali che si alternano  vocale radicale infinito (vale anche per il presente)  vocale preterito singolare  vocale preterito plurale  vocale participio passato - La VII classe deriva dai verbi ie a “raddoppiamento” –> nell’ie non erano insieme, ma una categoria a sé divisa in ulteriori 5 classi, mentre il germanico li racchiude in un’unica classe (semplificazione) VERBI FORTI GERM: CLASSI APOFONICHE Ognuna presenta una combinazione differente di apofonia quantitativa + qualitativa delle vocali I CLASSE Apofonia quantitativa: lunga – dittongo – breve – breve Apofonia qualitativa: i – ai – i – i ie *reidh- (cavalcare) germ *rid(an) - *raid - *ridum - *ridanaz ata ritan - reit - ritum - giritan ags ridan - rad - ridon - riden Vocali lunghe vanno immaginate come fossero due vocali, quindi spesso nell’evoluzione le lingue storiche tendono alla dittongazione. ie *steigh- (camminare, andare, salire) paradigma Il preterito include vari tipi di passato germ *steigan(an) - *staig - *stigum - *stiganaz ata stigan - steig - stigum - gistigan ags stigan - stag - stigon - stigen II CLASSE Apofonia quantitativa: dittongo – dittongo – breve – breve Apofonia qualitativa: eu – au – u – u ie *bheud- (offrire) germ *beuðan(an) - *bauð - *buðum - *buðanaz ata biotan - bot - butum - gibotan ags beodan - bead - budon - boden ie *geus- (scegliere, esaminare) germ *keusan - *kaus - *kuzum - *kuzunas ata kiosan - kos - kurum - gikoran (avviene rotacismo) ags ceosa [t ] – ceas - curon - coren III CLASSE Tuttora usati, rimasti nelle lingue germaniche moderne. Apofonia qualitativa: e/i – a – u – u Si distinguono 2 ulteriori gruppi: 1. Vocale + liquida/nasale + consonante 2. Vocale + liquida/vibrante + consonante 1. ie *bhendh- (legare) germ *bindan(an) - *band - *bundum - *bundanaz ata bintan - bant - buntum ags bindan - band - bundon - bunden ie *dhreg- germ *drenkan(an) - *drank - *drunkum - *drunkanaz ata trinkan - trank - trunkum - gitrunkan ags drincan - dronc - drunkan - droncen 2. ie *uérto- (diventare) g[ɣ] (III atto Grimm) Germ. *naz-ja-n(an) “far guarire”, got. nasjan <germ. *nesan “guarire” (vb. Ft. V) infinito preterito participio passato Ags nerian ner-e-de ner-e-d Ata neren ner-i-ta gi-ner-i-t (ted. nähren “nutrire”) II classe: *-ō- (intensivi/iterativi) Germ. *fisk-ō-n “pescare” <germ. *fiskaz “pesce” (sost. M-a) infinito preterito participio passato Ags fiscian fisc-ō-de fisc-ō-d (ingl. to fish) Ata fiskōn fisk-ō-ta gi-fisk-ō-t (ted. fischen) III classe *-ē- (durativi/stativi) Germ. *hab- ē-(ja)-n “avere” [β] Infinito preterito participio passato Ags habban hæf-de hæf-de (ingl. to have) Ata habēn hab-ē-ta gi-hab-ē-t (ted. haben) IV classe *-na-/-nō- (intransitivi/incoativi) Germ. *full-na-n “riempirsi” <germ *fullaz “pieno” (agg.) Infinito preterito participio passato Got fullnan full-nō-da full-nō-dēdum Norr fullna “completare” (ingl. to fill; ted. füllen “riempire”, sich füllen “riempirsi”) Norr sofna “addormentarsi” < sofa “dormire” (vb. Ft. IV) Norr vakna “svegliarsi” < vaka “vegliare, essere sveglio” (vb. Db. I) Got ga-waknan Incocitivo (inizio di un’azione) -> opposto, verbo durativo (azione continuativa) Caratteristica verbi: non usano apofonia ma la radice rimane invariata Verbi preterito – presenti  Witan – wisse, wiste – gewiten “sapere”  Āgan – āhte – āgen “possedere” (> ought to)  Cunnan – cūþe – cunnen “sapere” (>can)  Durran – dorste “osare” (>to dare)  Sculan – sceolde “dover” (>shall, should) - Indicano un’azione presente che è il risultato di azioni passate - Per questo la forma dal presente ricalca un antico preterito forte ie. *vid- “vedere” >> scr. veda “io so” (=ho visto, quindi so) - Il verbo ha quindi assunto significato di presente e si è poi dovuto formare un nuovo preterito con l’aggiunta di suffissi come un verbo debole [d,t,ð,θ] - Formano il presente come i verbi forti e il preterito in dentale come i deboli Il sistema ie > germ  Genere animato, inanimato  Numero singolare, plurale, duale  8 casi nominativo, vocativo, accusativo, genitivo, dativo, ablativo, locativo, strumentale CLASSI TEMATICHE DEL SOSTANTIVO GERMANICO Suffisso tematico: - Temi vocalici (sostantivi “forti”) - Temi consonantici (sostantivi “deboli”) Sostantivi forti germanici  -a-: maschile: *dagaz, *akraz “campo”, *wiraz “uomo”, neutrale: *wurða(n) “parola”  -ō-: femminile: *geβō “dono”, *erθō “terra”, *θeuðo “popolo”  -i-: maschile: *gastiz neutrale: *mari “mare, lago” femminile: *mahtiz “potenza”, *tīðiz “tempo” Sostantivi deboli germanici  -n-: maschile: *hunōn “gallo”, *naman “nome”  Genere maschile, femminile, neutro  Numero singolare, plurale, tracce di duale  4 casi nominativo, accusativo, genitivo, dativo (+ tracce di locativo e strumentale) neutro: *hertan “cuore”, *augan- “occhio”  -r-: *broθar, *faðer, *moðer  -nd-: *frijōnd “amico” FENOMENI FONETICI Germanico comune – lingue germaniche Metafonia (germ. occ. + sett.) Rotacismo (germ. occ.+sett.) Geminazione (germ. occ.) Caduta di germ *-z (germ. occ.) Seconda mutazione consonantica (ata.) Caduta di germ *n davanti a fricativa (ags.+afris.+as.) Frangimento/frattura (ags.+norr.) Palatalizzazione (ags.+afris.) Metafonia Assimilazione regressiva -> avviene al rovescio Vocale più importante è la vocale della sillaba radicale *esempi non copiati* Plurali “irregolari” inglese Ags mūs (nom. Sing.) “topo” – mūsiz (pl) Ags mūs (sing.) – mȳsi metafonia Ags mūs – mȳs caduta di vocale atona Inglm mūs, mous – muis, mis(e) Ingl mouse – mice [ai] (pl.) Ags. sg. fōt “piede” pl. fēt (<ags. *fōt-iz) Ingl. foot – feet Ingl. man – men Ingl. tooth – teeth ie. *eghom germ.occ. *ik ata. ih [x] ie.*ghabh germ. *geban bav. kepan ie. *dhughater germ. *dohter ata. tohter ie. *ghabh- germ. *geban bav. kepan LA SOCIETA’ PRE-CRISTIANA – religione e mitologia nel mondo germanico antico Fonti dirette -> documentazione scritta, testo scritto Fonti indirette -> sono quelle fonti che indirettamente ci danno delle informazioni, ad esempio le telecamere Fonti più antiche - raffigurazioni rupestri -> immagini scolpite o dipinte su roccia - Pitea Marsiglia (IV sec a.C.) -> primo a mettere per iscritto qualcosa sugli antenati dei germani, scrive un resoconto di un viaggio su Thule compiuto nella metà del IV secolo a.C., chiama questo posto isola, questo testo poi è andato perduto - Cesare (Giulio) I secolo a.C. -> parla dei celti, ma involontariamente parla dei germani - Tacito I secolo d.C. Fonti Carro del sole (XV secolo a.C.) -> esistenza del culto del sole, è la rappresentazione di un disco del mondo trainato da un cavallo Pittura rupestre (tra 1100 e 700 a.C) -> interpetazione degli archeologi: nave con persone e il pallino bianco è il sole Pitea -> racconta che è stato in questi luoghi nordici e dice che hanno come divinità il sole Cesare -> nel debello gallico dice che venerano solo elementi naturali senza conoscere il nome degli altri dei Tacito -> dedica un intero trattato per la descrizione dei popoli germani Che tipo di religione? - Prima culto naturalistico (culto del sole I secolo) - Poi culto politeistico (varie divinità): 2 gruppi vani e asi - Molto tempo dopo IV secolo conversione al cristianesimo Il pantheon germanico 2 gruppi di divinità: 1) Vani Njörðr Freyr Freya 2) Asi Odino Thor Tyr Dio del mare Dio della fertilità e potenza virile Dea della fertilità, simile a venere Domina la guerra Infinità di dei che rispecchiano di più le caratteristiche umane Domina l’atmosfera e i tuoni In base a delle fonti nordiche sappiamo che gli asi e i vani erano in guerra tra loro Edda poetica -> testo poetico in versi - 10 carmi di argomento mitologico - 19 carmi eroici Edda in prosa di snorri sturlson -> trattato sulla poesiain cui per sbaglio si parla di mitologia (yinglingasaga) Sippe-> famiglia, legame di sangue-> successivamente anche per matrimonio o adozione Friðt (megin) < vani (divinità vaniche) Pace, energia -> dovute grazie alle divinità vaniche  Fungibilità (intercambiabilità) -> blotarche – fuida > entsippung >> wergeld  Fato - Della sippe: haminjia - Dell’individuo: fylgja - Heill (conoscenza del fato) - Conoscere il fato – rune (<norne) Vani – ie. *wen “aspirare, amare” - Njörðr / Nerthus ie. *nertu “forza procreatrice” - Freyr / Yngvi – Freyr *ingwaz “il dio ingwaz” - Freyja amore, fertilità e magia i vani credevano nel fato (riguarda anche le divinità), che era governato da tre divinità femminili (norne) negli asi il maggiore dio rappresentante era odino (< *wodanaz in germ) oðinn / wodan ie *wat- “ispirazione/furore”-> per questo odino ha diverse caratteristiche odino -> magia tra furore, guardiano di ogni battaglia, padre di tutto il popolo berserks -> guerrieri ricoperti di tuniche di pelle d’orso per acquisirne forza, coraggio e furore, fecero una sorta di voto con odino odino era associato agli sciamanni, la cui caratteristica erano gli animali totem animali totem di odino: - Orso - Corvo (si serviva di due corvi come messaggeri) vendetta di sangue, dovere di vendetta serie di vendette a catena risarcimento per non vendicarsi - Lupo - Cavallo , slepnir (con il quale fa avanti e indietro dal mondo dei morti) Odino conoscendo le rune, riusciva a “governare” il fato, questo potere lo ha ottenuto sacrificandosi (si è appeso all’albero cosmico) Odino sa selezionare i guerrieri più valorosi per portarli in paradiso (valhalla), in questo si fa aiutare dalle valchirie (in norr. val-kyrja) Odino è associato a mercurio Tyr < Tiwaz ie. *deiwos “dio” Tyr associato a marte, ma non è un dio della guerra, è il garante dell’ordine cosmico > thing (tipo un parlamento) Massima rappresentazione di Tyr nell’edda in prosa di snorri, in cui si parla del sacrificio di tyr Thor < *þunaras (tuono) -> dio del tuono (ingl. thunder) Thor ha degli oggetti magici che lo rendono così: - Mjöllnir -> martello, causa dei tuoni e può essere usato solo da Thor, può sconfiggere i giganti che minacciano dei e popolo, aspetto di fertilità e fecondità (usato come simbolo nelle cerimonie) - Guanti - Cintura Thor associato a Giove Il martello poi venne usato come amuleto, ma dopo la conversione il martello inizia ad assomigliare ad una croce (tao) Il culto dei vani si associa alla famiglia, mentre gli asi al fato (gelolgschaft) LE ISCRIZIONI RUNICHE Runa -> parola presa dal norreno, presente in altre lingue germaniche - Gotico -> segreto, mistero - Norreno -> rún -> segreto, mistero; poi riìuna indicata come segno grafico - Anglosassone -> rūn -> bisbiglio, segreto - Antico sassone -> rūna -> confidenza, consiglio - Alto tedesco antico -> rūna -> mistero Tacito – trattato “germanico” Parla di segni in maniera generica, porta a pensare a delle rune come segni magici, oracolari, profetici Valore fonetico – 1 segno = 1 suono Valore significativo/simbolico – rimando ulteriore Deriverebbero del germanico *rūn
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