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La Tragedia di Giovanni Pascoli: La Vita e l'Opera di un Autore Decadente, Appunti di Italiano

Literature of the 19th centuryModern Italian LiteratureItalian LiteratureAutobiography and biography

Biografia e analisi letteraria di giovanni pascoli, autore decadente che vive traumi e tragedie, influenzato dalla natura e dalla cultura classica. La morte del padre e la sua visione del mondo ingiusto e minaccioso. La carriera accademica e la poesia umile e simbolica.

Cosa imparerai

  • Come la morte del padre di Giovanni Pascoli ha influenzato la sua vita e la sua opera?
  • Che tematiche tratta Pascoli nella sua poesia umile e simbolica?
  • Come Pascoli si è evoluto ideologicamente durante la sua carriera accademica?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 13/01/2022

camillapraianò
camillapraianò 🇮🇹

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Scarica La Tragedia di Giovanni Pascoli: La Vita e l'Opera di un Autore Decadente e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! GIOVANNI PASCOLI Autore decadente, ci troviamo nella seconda metà dell'Ottocento Giovanni Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna da una famiglia relativamente agiata, egli è quarto di dieci figli. Trascorre l'infanzia a contatto diretto con la natura, ha trascorso l’infanzia in campagna nella tenuta La Torre il cui padre Ruggiero Pascoli è amministratore per conto dei principi Torlonia. Dal 1862 al 1871 egli si trova ad Urbino e inizia gli studi nel collegio dei Padri Scolopi. 11 10 agosto 1867 la famiglia viene sconvolta da una tragedia: il padre torna in calesse da Cesena e viene ucciso da un colpo di fucile; questo assassinio rimarrà impunito - stava portando due bambole in dono a due delle figlie. Sono state fatte delle ipotesi sull'omicidio: potrebbe essere la conseguenza delle angherie cui Ruggero Pascoli sottoponeva i braccianti che lavoravano per lui. Questo evento sarà incancellabile nella vita di Pascoli, da questo momento in poi tutta la sua vita sarà rivolta a questo evento, i sentimenti saranno sempre dolosamente rivolti al passato - la presenza del padre sarà compulsiva nelle sue liriche, questo momento ha fatto capire a Pascoli che il mondo è ingiusto e minaccioso, un mondo che è in grado di distruggere il nido famigliare. Per Pascoli questa tragedia, ed altre che seguiranno, saranno simbolo di questa visione del mondo caratterizzata dalla crudeltà, tutto diventa nero nella sua vita. Vittorio Cian, amico di Pascoli, esprime il suo pensiero rispetto a questo evento. Dal 1868 al 1876 ci saranno molti eventi tragici nella sua vita: nel 1868 perde la sorella maggiore Margherita e la madre, nel 1871 il fratello Luigi e nel 1876 il fratello Giacomo + questo momento è riconducibile a quello della vita di Carducci. Molti lutti + ulteriore dolore > consapevolezza di essere parte di un mondo malvagio ed incomprensibile Per Pascoli la via d’uscita di fronte a questo mondo è il nido famigliare Nel 1873, una volta finito il liceo, egli vince una borsa di studio e riesce ad iscriversi alla facoltà di lettere presso l’università di Bologna - egli sarà uno degli alunni prediletti di Carducci. Egli si dimostra come uno studente sovversivo, inizia a frequentare gli ambienti anarchici e socialisti; partecipa ad una manifestazione studentesca contro il ministro dell’istruzione Ruggiero Borghi, sostenitore delle idee socialiste e rivoluzionarie di Andrea Costa e infine manifesta in favore dell’anarchico Giovanni Passannante (attentatore del Re Umberto |) - in questo periodo della sua vita sente l’esigenza di giustizia sociale. Egli nel 1879, durante quest’ultima manifestazione, verrà arrestato ed entrerà nel carcere di Bologna, dove rimarrà per tre mesi e successivamente verrà assolto dall’accusa di sovversione - in lui avviene un cambiamento ideologico: da un attivismo politico a nuova ideologia politica a favore di umanitarismo interclassista (ricorda ginestra di Leopardi, social catena). Nel 1882 decide di riprendere gli studi e si laurea, verrà nominato professore di latino e greco in diversi licei (Matera, Massa, Livorno). Nel 1887 si stabilisce a Livorno, prende in affitto una casa e andrà ad abitarci con le sorelle Ida e Maria; la sia volontà è quella di ricostruire il nido famigliare - ossessione di ricostruire il nido felice. Nel 1891 pubblica la sua prima raccolta poetica, chiamata Myricae (latino, significa le tamerici - già visto nella pioggia nel pineto di D'Annunzio). Questo titolo ha dei richiami classici in quanto viene ripreso da un verso della quarta bucolica di Virgilio. Inizialmente quest'opera era costitua soltanto da 22 liriche ma successi, tra il 1892 al 1900 seguiranno altre edizioni che porterà ad avere un totale di 156 componimenti. Il titolo riprende l’idea della campagna; questa raccolta è incentrata sulle piccole cose della natura, si occupa di una poesia umile nell'apparenza in quanto, essendo lui un autore decadente, dietro l'elemento naturale che va a presentare lui vorrebbe che noi lettori andassimo in profondità, come se ciò di cui lui ci parla alludesse simbolicamente ad una vita molto più misteriosa e profonda della natura stessa. 1892 egli partecipa per la prima volta al concorso internazionale di poesia Latina ad Amsterdam, ottenendo il primo premio. Da questo momento in poi, ogni anni parteciperà a questo concorso, ottenendo 13 vittorie totali. Egli ha quindi avuto una certa fama da latinista. 1895 Pascoli vive un momento traumatico in quanto la sorella Ida si sposa, egli vede questo evento come un tradimento; si attaccherà in maniera ossessiva e morbosa alla sorella Maria, con la quale si trasferirà a Castelvecchio di Barga. 1897 viene nominato professore ordinario di letteratura latina presso l'università di Messina e rimanda in carica fino al 1903. 1897 pubblica un saggio chiamato il Fanciullino, tratta i principi della sua poetica. In questo stesso anno pubblica anche una raccolta chiamata Poemetti, che si suddivide in primi poemetti e nuovi poemetti dove il tema principale è la campagna. 1903 (anno Aleyone) appare la prima edizione dei Canti di Castelvecchio; il titolo allude in maniera esplicita al paese Castelvecchio di Barga dove trascorre il resto della sua vita con la sorella Maria - questa raccolta riprende lo stile, le tematiche di Myricae e è sempre presente l’amore per la campagna e per il simbolo. 1905 diventa docente di letteratura italiana presso l’Università di Bologna, prende il posto di Carducci. Cambiamento nella scrittura: egli viene sempre più coinvolto negli avvenimenti ufficiali del suo paese e decide di scrivere con caratteri più retorici ed enfatici, e difatto si configura come un poeta vate in quanto plaude all'impresa militare in Libia (unica via d’uscita per uscire dal dramma del colonialismo). Temi patriottici, raccolte dai toni da poeta vate. Muore nel 1912 a Bologna malato di cancro al fegato. COSTANTE LETTERARIA La costante letteraria è l'assassino del padre, prende questo evento come spunto per elaborare una critica verso la modernità - dopo questo evento egli si rende conto che il mondo è un posto ingiusto, malvagità sociale. La risposta per reagire a questo male di vivere è la regressione: * anagrafica: tornare al periodo della fanciullezza, età dell'innocenza, quando entra in contatto con la natura *. sociale: verso il mondo arcaico della campagna * socio-culturale: pensare alla purezza delle forme classiche (allievo prediletto di Carducci) In generale questi fattori possono essere ricondotti al nido felice (ideale dell’’ostrica di Verga) AMORE Pascoli rinuncia all'amore, ha un rapporto ambiguo con la sessualità. È come se le sorelle Ida d Maria fossero le sostitute della figura femminile - le sorelle sono le figure femminili della sua vita. Questa sua scelta è quasi patologica, una censura del desiderio sessuale. Per lui dedicarsi all'amore è come tradire il nido famigliare. FORMAZIONE * Carducci e cultura classica: è stato insegnate di Pascoli, egli è il simbolo della classicità e di fatto Pascoli sarà molto bravo nel latino e greco * D’Annunzio: altro poeta decadente, entrambi danno importanza al simbolo di cui si parla * Leopardi: da egli riprende il pessimismo, il fatto che l'umanità sia condannata alla sofferenza e l'etica della fratellanza presentata nella social catena * Dante: allegorie, simboli * Positivismo: da qui non prende tanto a livello ideologico, ma mostra una totale sfiducia verso le conquiste materiali della scienza. Ritiene che il progresso scientifico sia illusorio, che le scoperte non sono certezze e non garantiscono la felicità. Viene influenzato da quel positivismo che a livello letterario, presenta amore per le descrizioni scientifiche di luoghi e cose, un linguaggio settoriale: riprende la precisione e oggettività, la minuzia lessicale, l’amore per il particolarismo IL FANCIULLINO È un saggio teorico contenente i principi fondanti della poetica Pascoliana
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