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Appunti Giuseppe Ungaretti, Appunti di Italiano

Appunti dettagliati: Biografia, caratteristiche stilistiche, analisi e riassunto delle opere: "I Fiumi", "Il Porto Sepolto", "Veglia", "Fratelli", "San Marino del Carso", "Commiato", "Soldati" e "La Madre".

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 01/07/2024

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Scarica Appunti Giuseppe Ungaretti e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! GIUSEPPE UNGARETTI ➢ nasce nel 1888 ad Alessandria d’Egitto (perché suo papà lavorava alla costruzione del canale di suez) ➢ genitori sono contadini di Lucca ➢ frequenta scuole italiane frequentate anche da ragazzi di nazionalita diverse ➢ va in contatto con culture completamente diverse da quella italiana ➢ impara l’arabo sia orale che scritto, il francese, l’inglese ➢ i suoi genitori educazione classicista molto diversa dalla sua ➢ nella sua educazione ci sono impronte di carattere pratico, scientifico , matematico ➢ nella sua crescita prevale l’interesse per la letteratura ➢ frequenta l’università a Parigi dove incontra molti intellettuali di varia provenienza, filoni culturali e letterari diversi (classicisti, futuristi…) tra cui Marinetti ➢ essendo interventista si trovava d’accordo con alcune idee del futurismo ➢ fa riferimento al manifesto tecnico della letteratura ➢ vive da esule ➢ rientra in Italia nel 1914 e si arruola volontario ➢ poeta di guerra, è un vero soldato ➢ aderisce al fascismo perché spera nel rinnovamento spirituale del popolo promesso dalla dittatura ➢ conversione alla religione cattolica ➢ dal 46 al 92 ottiene una cattedra di italiano a Brasile, muore il figlio di 9 anni ➢ ritorna per la seconda guerra mondiale ➢ poeta rivoluzionario ➢ L’allegria del 1919 scritta durante la prima guerra mondiale → poche parole, senza punteggiatura, essenzialità ➢ Il porto sepolto → messaggio dominante è l’attaccamento alla vita e il sentimento di fratellanza umana ➢ Sentimento del tempo → tradizione, paesaggi, stati d’animo, ricerca formale, ritorno alla punteggiatura, lessico aulico, raffinatezza ➢ SIMBOLISMO ANALOGICO → continuazione dei poeti decadenti che non mettono una trama ai testi ma lasciano ‘interpretazione al lettore I FIUMI ➢ il titolo della poesia è già poesia ➢ Cotici, 16 agosto 1916 → data = realismo ➢ luogo e data sono fondamentali perché ci dicono che è un’esperienza reale ➢ contenuto analogico e simbolico ➢ analogia fra i fiumi che ha incontrato e la sua vita ➢ spiega la sua biografia attraverso la poesia ➢ una delle più famose poesie ➢ manifesta la presa di coscienza di se ➢ poeta soldato al fronte “ripassa le epoche della sua vita” ➢ poesia più lunga del Porto Sepolto ➢ tono solenne perché rievoca il bagno mattutino nell’Isonzo che appare come un battesimo, come una morte del vecchio individuo e la sua rinascita come uomo e come poeta dopo l’esperienza della memoria ➢ nelle acque dell'Isonzo il poeta ha preso la propria consapevolezza di “uomo di pena” con il quale ora si sente in armonia ➢ a Parigi entra in contatto con diverse correnti letterarie come il dadaismo, il futurismo e il surrealismo ➢ Isonzo è il fiume dove lui va a combattere la guerra La poesia di Ungaretti è come un grandissimo ricordo, un ripercorrere la sua vita dall’inizio fino al momento in cui il poeta sta scrivendo. Nascita, infanzia, adolescenza e, infine, la guerra: quattro sono i fiumi che il poeta associa a queste quattro fasi della sua vita. L’ultimo, l’Isonzo, è quello che associa alla guerra e che tutti gli altri sembrano portare con/in sé. ➢ prime due stanze servono da introduzione al testo ➢ Nella prima parte il poeta è seduto durante la notte, si riposa e fissa la luce della luna; in questo momento romantico scaturisce la riflessione sulla sua vita. Entra nella dolina e si fa il bagno e per non farsi portare via dal fiume si attacca all'albero. ➢ MUTILATO = doppia valenza 1. albero 2. come predicativo del sogg. si riferisce a Ungaretti interiormente mutilato (chi va in guerra non può essere che mutilato) ➢ ABBANDONATO = rima interna con mutilato ➢ LANGUORE= paragona l’emozione che gli provoca la dolina all’emozione che si prova prima e dopo uno spettacolo al circo (speranza/tristezza→ due sentimenti contrastanti che provocano angoscia) ➢ guarda il cielo → immagine religiosa, come se si chiedesse il perchè di questa tristezza (eco di Leopardi, la luna) ➢ Nella seconda parte della poesia il poeta si classifica come solo e unico superstite, sentendosi come fosse una reliquia, un oggetto antico conservato in un’urna d’acqua. Ungaretti si immerge così nel fiume (c’è qui anche una rievocazione al momento del battesimo, invocato come una sorta di rinascita) e i suoi movimenti per uscire dall’acqua sono fragili e precari come quelli di un acrobata. Tornando poi vicino ai suoi vestiti, che definisce “sudici di guerra”, si scopre come un abitante del deserto, un beduino, anela il sole e si prostra per riceverlo. Di tutti i fiumi è proprio l’Isonzo quello in cui il poeta si riconosce fino in fondo e quello che gli fa capire come sia una piccola parte del tutto e dell’immenso universo. L’esperienza della guerra consente all’uomo di comprendere la propria incredibile piccolezza e gli permette di raggiungere una maggiore consapevolezza di sé. ➢ URNA= riporta alla morte, alla tomba (Foscolo, x la morte del fratello Giovanni), significato sacrale, profondo e storico (xché contiene le ceneri) → Urna ha significato religioso, sacrale più generale che abbraccia tutte le religioni e la storia ➢ RELIQUIA= significato religioso cattolico (prega sulle reliquie dei santi), segno della sua speranza religiosa ➢ Nella terza parte della poesia il poeta ripercorre le fasi del suo passato prima della guerra, utilizzando quei fiumi che le rappresentano così come l’Isonzo rappresenta la sua vita in guerra. Così il Serchio (in provincia di Lucca) rappresenta le sue origini, i posti dove i genitori abitavano prima di andare via per questioni lavorative, così come fecero molti altri italiani all’epoca; il Nilo, invece, parla dell’infanzia e della prima giovinezza dell’autore, di quell’età in cui aveva molti sogni ma un sentiero ancora non tracciato; la Senna rappresenta Parigi, la città dove Ungaretti ha studiato e ha compreso che sarebbe ➢ nulla riporta alle nugae di Catullo (cose di poco conto) (tocco di classicità), il nulla eterno di Foscolo (qualcosa di sacro) ➢ Sepolto = l'idea di un mondo sottostante e precedente: da un lato, esso allude ad un porto di età tolemaica nella città di Alessandria, antecedente alla fondazione da parte di Alessandro Magno che colpisce la fantasia del poeta; dall’altro “sepolto” è simbolo di un mistero che ha in sé “un inesauribile segreto”, paragonabile a quello dell’animo umano, su cui il giovane Ungaretti riflette e si interroga mentre è nelle trincee della Prima guerra mondiale. ➢ porto sepolto fa emergere una città (civiltà) → poesia di civiltà emerge e disperde i valori che ha trovato nel porto perché qualcuno se ne faccia qualcosa ➢ A questo mistero si collega anche una specifica funzione del poeta e della poesia, che Ungaretti chiarisce nei primi tre versi del Porto sepolto: i versi devono riportare alla luce e poi disperdere - cioè, diffondere tra gli uomini - ciò che il poeta ha scoperto nel fondo del porto. La poesia e l'attività del poeta sono il compimento dell'illuminazione iniziale che ha permesso la scoperta del mistero stesso. La narrazione poetica e la parola rappresentano, agli occhi dell'autore e di tutta una tradizione letteraria, un mezzo di conoscenza di se stessi e di comunicazione e fratellanza con gli altri, qualcosa attraverso cui indagare l'ignoto che vive dentro ciascuno di noi. Ed ecco che il ripercorrere le epoche, il discendere per riscoprire il "porto sepolto" (quasi recuperando il topos classico della discesa agli Inferi, diffuso dall’Eneide fino alla Commedia di Dante) si collegano con le tematiche prevalenti dell’intera raccolta. Infatti la descrizione del dramma umano della guerra (si pensi a poesie celebri come Veglia, Fratelli o San Martino del Carso) si traduce per Ungaretti nell’intima esigenza di comunicare e condividere la “fraternità degli uomini nella sofferenza”, come egli stesso spiega nella Nota introduttiva della raccolta ➢ Dal punto di vista metrico, Il porto sepolto è emblematico della produzione poetica ungarettiana: la lirica è composta da versi liberi e molti brevi, inframmezzati da pause frequenti. La protagonista assoluta è la parola “nuda” e la punteggiatura è del tutto assente. VEGLIA ➢ Cima quattro, 23 dicembre 1915 ➢ Ungaretti si trova sul Carso ➢ poesia di guerra ➢ divisa in due stanze (13, 3) ➢ 1°STANZA → parla della nottata passata in trincea accanto a un compagno morto massacrato ➢ Le mani del soldato diventano sempre più fredde e questo freddo penetra dentro al poeta ➢ Valore della scrittura → lettere piene d’amore ➢ tema ossimorico , davanti alla morte il poeta cerca la vita → ribellione positiva, trova la forza per andare avanti, l’unica cosa che ha a sua disposizione è l’amore quindi scrive lettere di amore ➢ l’intera poesia si basa sull’uso di 7 participi passati utilizzati per dare l’idea della durezza della situazione (allitterazione della t,c,r) ➢ La poesia si apre con un verso molto significativo in cui la parola 'buttato' ci indica la condizione in cui si è trovato Ungaretti. Il poeta si sente messo da parte, come uno straccio usato, totalmente inutile e abbandonato. Il tutto per colpa della guerra. ➢ L'ermetismo di Ungaretti appare evidente in questo inizio di poesia: ogni parola nasconde e racchiude un significato preciso. ➢ L'immagine della luna ci mostra quella che per il poeta è l'unico punto di riferimento ed elemento naturale e piacevole in un mondo devastato dalla guerra. La descrizione delle mani è molto intensa e significativa. Sembrano, infatti, quasi volersi aggrappare al compagno vivo, come per cambiare il proprio destino. ➢ Crea immagini di grande impatto che cercano di comunicare cosa sta provando ➢ Richiamo a Leopardi con “Canto di un pastore errante” quando parla della luna ➢ Fra Ungaretti e il soldato morto si crea un forte legame. Ai versi 8-10 leggiamo che il gonfiore delle mani del soldato entra dentro al silenzio del poeta. Ungaretti vive insieme al compagno l’esperienza della morte, ma resiste alla morte e trova la forza di scrivere «lettere piene d’amore». Mentre vede da vicino la morte, Ungaretti si sente attaccato alla vita più che mai. Questo attaccamento alla vita, cioè questo forte desiderio di vivere, torna spesso nelle poesie dell’Allegria. Ecco, forse, perché Ungaretti sceglie questo titolo per una raccolta di poesie che parla della guerra e della morte: perché nota che spesso, proprio nelle situazioni più difficili, nascono nell’uomo una grande voglia di vivere e un’energia fortissima. STILE ● i versi sono molto brevi e spesso formati da una parola sola (cfr. «massacrato», v. 4; «digrignata», v. 6; «penetrata», v. 10; «tanto», v. 15); ● manca la punteggiatura; ● manca uno schema fisso di rime; ● il poeta spezza la struttura della frase andando a ca- ● po di continuo: ci sono, cioè, numerosi enjambements; ● le strofe hanno lunghezza diversa. Questa poesia, per esempio, ha una prima strofa molto lunga (di tredici versi) e una seconda strofa molto breve (di tre versi). FRATELLI -Mariano (Friuli) -se percepisce la paura di morire -che si trasferisce nella parola fratelli = apre e chiude tutta la poesia -ci rimanda alla fragilità umana -guerra: violenza e morte situazione precaria -la salvezza viene da una componente umana: il senso di fratellanza ricorda agli uomini il fatto di appartenere alla stessa natura -essenzialità formale, poca punteggiatura SAN MARTINO DEL CARSO -riflette il dolore e la distruzione causati dalla guerra -Ungaretti descrive il piccolo villaggio di San Martino del Carso (Friuli) come molti altri luoghi sul fronte di guerra, è stato quasi completamente distrutto dai bombardamenti. -si focalizza sulle rovine del villaggio, simbolo della distruzione universale causata dal conflitto. -anche se i suoi compagni sono morti, lui li ricorda: se del paese è rimasto qualche brandello, dei compagni non è rimasto nulla, tranne il ricordo -il paese viene umanizzato (es. usa la parola brandello per la parola muro) tema principale: il dolore la poesia descrive l’organo vitale per eccellenza (il cuore) e lo paragona ad un cimitero li paragona poesia di morte per la vita COMMIATO il poeta detta la prima strofa all’amico Ettore Serra concetto di poesia connesso a quello di amicizia passa da una rappresentazione della sua poesia, percepita come una ricerca, ad una dimensione più profonda parola: termine centrale nella poesia la parola diventa una parola siccome la poesia è mondo, cerca la parola, scavata in profondità la poesia è la condizione più profonda dell’essenza umana scavare dentro all’animo umano per riportare in luce tutta la bellezza SOLDATI titolo: funzione di verso 0, completa la poesia si sta come d’autunno sugli alberi le foglie metafora: paragone tra la vita in bilico dei soldati e le foglie che cadono dall’albero in autunno gli alberi sono le trincee le foglie sono i soldati da l’idea che il tempo si sia fermato evita punteggiatura per rendere chiari i significato che vuole esprimere e mettere in evidenza le sue sensazioni condivise dai suoi compagni soldati: angoscia e precarietà della vita poeta percepisce la fragilità della vita umana dei soldati, sempre esposti in trincea esposizione alla morte paragone tra foglie e vita umana: topos della letteratura classica ci rimanda a Virgilio e Dante, dove nell’inferno della dc paragona i peccatori sulla riva dell’Acheronte alle foglie ➢ sentimento del tempo → poesie dal 1919 in poi ➢ nel 1933 viene fatta una seconda edizione e nel 1936 viene ultimata l’edizione
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