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Decadentismo: La Cultura di Fine Secolo in Francia, Appunti di Italiano

Il decadentismo, corrente culturale francese del 800, influenzerà la letteratura del 900. I poeti decadenti si considerano diversi dal presente e estranei alla società. Sostituiscono il positivismo con un razionalismo misticheggiante, basato sull'intuizione umana. Credono che ragione e scienza non possano conoscere il reale, poiché la sua essenza è oltre le cose. Scoprono l'inconscio umano e considerano la poesia come il valore più alto, che deve assorbire tutti gli altri.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 03/02/2019

Sarah01
Sarah01 🇮🇹

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Scarica Decadentismo: La Cultura di Fine Secolo in Francia e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! IL DECADENTISMO Il Decadentismo si sviluppa in Francia nella seconda metà dell’ 800’, affermandosi come corrente culturale che sarà destinata ad influire su tutta la letteratura del 900’. Con il termine “decadente”, la critica considerava una nuova generazione di poeti, considerati al di fuori della norma sia nella produzione artistica sia nello stile di vita. Successivamente poi, questo termine fu assunto dagli stessi poeti per indicare la propria diversità nei riguardi del presente e la propria estraneità nei confronti della società. La concezione positivistica della realtà, basata sulla fiducia assoluta nelle potenzialità della scienza e nel progresso, viene sostituita da un razionalismo misticheggiante, ossia quella considerazione del reale come una rete di analogie che non possono essere colte attraverso la ragione, bensì con l’intuizione umana. Proprio per questo i decadenti ritengono che la ragione e la scienza non possano dare la conoscenza del reale, poiché l’essenza di quest’ultimo è al di la delle cose, per cui soltanto rinunciando all’ambito razionale si può tentare di attingere all’ignoto. Di fondamentale importanza nella cultura decadente è la scoperta dell’inconscio umano, a fine secolo anche Freud, con la pubblicazione dell’ “Interpretazione dei sogni” nel 1899, comincerà a dare una connotazione scientifica a questa conoscenza, attraverso un impianto razionalistico, mentre i decadenti distruggono, ancora una volta, ogni legame razionale. Se l’essenza della realtà non può essere colta attraverso la ragione, il decadente cerca di attingere ad essa attraverso gli stati irrazionali dell’esistere, quali: la follia, la malattia, l’incubo e il sogno. Questi stati di alterazione, sottraendosi al controllo della ragione, permettono di percepire ciò che vi è al di là delle cose. Vi sono poi altre forme di estasi per i decadenti, come ad esempio: ♦ IL PANISMO : l’annullamento dell’individuo nella vita del Gran Tutto, attraverso questo, potenziare all’infinito la propria esistenza e renderla “divina”. ♦ LE EPIFANIE : quando un particolare qualunque della realtà si carica di una misteriosa intensità di significato, quelle rivelazioni momentanee ed improvvise dell’assoluto. LA POETICA Per i decadenti l’arte diventa lo strumento privilegiato della conoscenza, questa infatti è considerata come il valore più alto e deve assorbire in sé tutti gli altri. Questo culto dell’arte e del bello ha dato al fenomeno dell’ Estetismo, in cui l’esteta è colui che rifiuta ogni tipo di valore morale, per dedicarsi esclusivamente alla contemplazione del bello della pura arte. Questo concetto viene teorizzato originariamente in Inghilterra e verrà elaborato da uno dei massimi autori esteti inglesi, Oscar Wilde, non soltanto però attraverso le sue opere, ma anche la vita stessa, la quale secondo i principi dell’estetismo doveva essere un’opera d’arte. Gli intellettuali decadenti, sentendosi esclusi ed emarginati da una società ormai orientata ai valori borghesi, rifiutano la cultura di massa e si rivolgono soltanto ad un èlite capace di comprendere il loro linguaggio simbolico, tanto che in alcuni casi la poesia diviene pura auto comunicazione, poiché il poeta non parla ad altri che a se stesso. La poesia ha lo scopo di evocare gli echi profondi dell’animo del poeta decadente, e questo avviene grazie alla musicalità della parola. La parola infatti, non vale tanto per il significato logico quanto per il suono ( questo perché nella visone decadente la musica è la suprema tra le arti, proprio per la sua indefinitezza ). Tra tutti gli strumenti linguistici più usati vi è la metafora, la quale presuppone una concezione razionalistica, ed è espressione di una visione simbolica del mondo, dove ogni cosa rimanda ad altro. TEMI Il gusto decadente si identifica nella predilezione di tematiche come: la morte e la malattia. Queste, da un lato, si pongono infatti come metafora di una
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