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ITALO CALVINO Appunti integrati con libro di testo "i classici nostri contemporanei 5.2", Appunti di Italiano

In queste pagine potrai trovare: vita dell'autore Italo Calvino e fasi letterarie; il sentiero dei nidi di ragno in breve con focus sul cp. IX; riassunti e commento della Trilogia dei nostri antenati; Se una notte d'inverno un viaggiatore riassunto e commento; La scoperta della nuvola di smog, Le cosmicomiche spiegazione della raccolta del titolo e confronti con Leopardi, Marcovaldo presentazione in breve della raccolta e riassunto di Luna e Gnac.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 15/07/2023

AsiaLeone
AsiaLeone 🇮🇹

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Scarica ITALO CALVINO Appunti integrati con libro di testo "i classici nostri contemporanei 5.2" e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Italo Calvino: nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas, nell’isola di Cuba. Da un padre agronomo e direttore della stazione sperimentale e da una madre studiosa di scienze naturali. Nel 1925 la famiglia si trasferì in Italia, stabilendosi a Sanremo. Dalla sfera familiare ricavò un’educazione laica e un forte interesse per le scienze. Nel 1941 si iscrisse alla facoltà di agraria a Torino, ma dopo l’8 settembre del 1943 entrò nella resistenza e militò nel PCI. Nel frattempo cambiò facoltà dedicandosi agli studi letterari, sempre a Torino. Entrò in contatto con la casa editrice Einaudi, uno dei più importanti centri per la cultura italiana, qui conobbe Vittorini e Pavese, il quale contribuì alla pubblicazione de il sentiero dei nidi di ragno, presso Einaudi. Calvino fece carriera nella casa editrice come direttore e consulente, si affermò con una serie di libri che attrassero la critica negli anni cinquanta circa. Nel 1956 dopo l’invasione sovietica dell’Ungheria si staccò dal PCI. Nel 1967 si trasferì a Parigi e strinse i rapporti con l’Oulipo laboratorio di letteratura potenziale, un gruppo di intellettuali che mettevano in evidenza gli artifici strutturali della scrittura letteraria. Sostanzialmente questi intellettuali cercano di applicare alla letteratura le logiche delle scienze, le logiche combinatorie sperimentali. In quegli anni la sua fama cresceva in tutto il mondo, nonostante fosse immerso nell’ambiente Parigino collaborò con vari giornali come: il corriere della sera e la Repubblica circa la situazione politica sociale italiana. Nel 1980 torna in Italia con la famiglia e nel 1985 muore per un emorragia cerebrale. Le fasi: • Fase italiana: possiamo riconoscere in questa fase diversi filoni • Neo realismo; Calvino è uno dei primi ad inaugurare il genere neorealista, tale movimento nacque da una spinta insopprimibile di condividere l’evento fortissimo della resistenza. A questa fase appartiene il sentiero di nidi di ragno e tutti gli altri testi riguardanti la lotta partigiana. • Realismo fantastico o allegorico; di cui fanno parte La trilogia e Marcovaldo • Realismo; questa fase tratta dell’urbanesimo e della vita delle persone nelle città. In questa fase vediamo testo come la speculazione edilizia e la nuvola di smog. • parentesi americana: dal 1959 racchiude un periodo di circa 6 mesi in cui vive in America, frequenta i colleghi del MIT con i quali stringe rapporti importanti e con i quali scriverà la sua opera testamentaria Le lezioni americane, in questa parentesi scrive libri su tematiche scientifiche; qui scrive Ti con zero, Qfwfq, le Cosmicomiche. • fase parigina: dal 1967 entra a far parte dell’Oulipo. È una fase combinatoria e sperimentalista, cerca di applicare la scienza alla letteratura, rielabora la quotidianitá post moderna, è una letteratura moderna ed innovativa che riflette il ‘68. A questa fase appartiene Una notte d’inverno un viaggiatore. La Fase Italiana: Il romanzo neorealista: il romanzo d'esordio di calvino, il sentiero dei nidi di ragno, si colloca nel neorealismo. Affronta in questo romanzo il tema della lotta partigiana, sulla base dell'esperienza vissuta dall'autore in prima persona. Lo scrittore fa emergere il clima di fervore degli anni post bellici, ed il bisogno da dare voce ad una vicenda collettiva che viene sentita come decisiva per il proprio futuro, finalizzata alla creazione di un'Italia più giusta. Calvino non vuole offrire un quadro celebrativo della resistenza. Infatti egli rappresenta degli uomini disorganizzati e balordi che non hanno chiare le motivazioni e gli ideali per i quali combattevano, ma nonostante ciò sentivano una naturale spinta verso il riscatto umano. Calvino non celebra la resistenza, infatti egli è da sempre un letterato che rivendica la propria indipendenza intellettuale infatti è noto il suo rifiuto a sottostare a una direzione politica della cultura e a ridurre la letteratura in celebrazione o propaganda. Lo stile: Calvino si allontana dagli standard neorealisti poiché nonostante descrive le medesime realtà lo fa in maniera completamente nuova poiché il suo romanzo non rivela alcun intento naturalistico o documentario, ma anzi la vicenda è trasferita, mediante gli occhi del protagonista bambino, in un'atmosfera fantastica e fiabesca. Nel sentiero appaiono fuse le due fasi successive della sua letteratura, quella realistica e quella realistico fantastica. La situazione tipica della fiaba è evidente quando Pin si perde e lascia dei noccioli di ciliegia come traccia per l'amico (richiami tipici fiabeschi come in Pollicino); la pistola dovrebbe rappresentare il mondo degli adulti ma per Pin rappresenta anzi un'oggetto magico con il quale compiere straordinarie imprese. L'incontro nel momento di massima disperazione con il partigiano che si configura come gigante buono non fa altro che rivelarsi la proiezione di una figura paterna entro la quale Pin trova sicurezza; nella banda partigiana troverà la solidarietà umana ed il calore che gli sono sempre mancati e che possono salvarlo dalle durezze della storia. Il sentiero di nidi di ragno: La trama: Siamo nel 1943, e ci troviamo tra i vicoli della Sanremo vecchia, in questo contesto vive il nostro protagonista, Pin, un bambino orfano di madre e abbandonato dal padre. Privo di punti di riferimento, vive con la sorella, la Nera di Carruggio Lungo, una prostituta che usualmente s’intrattiene con i militari tedeschi. Pin è un ragazzino vivace e ribelle, cresciuto precocemente e che ama stare con i grandi, nella continua ricerca di un po’ di attenzione, e di qualche amico, nonostante ciò è chiuso nel suo mondo favoloso ed estraneo alla dimensione degli adulti. Pin frequenta spesso un'osteria, un luogo inadatto ad un bambino, nel quale però ascoltando i discorsi degli adulti apprende che ci sia una guerra e che la sorella sia una prostituta. A causa di una scommessa lanciata dagli uomini dell’osteria, che si configura come rito di iniziazione a Pin, ruba una pistola ad un marinaio tedesco “cliente” della sorella, compie questa azione per piacere ai grandi, una volta rubata nasconde l'arma in campagna, in un luogo segreto che solo lui riconosce: il sentiero dove fanno il nido i ragni che assume un valore simbolico indicando il mondo incantato dell'infanzia. Viene scoperto dai tedeschi ed imprigionato, riesce però ad evadere grazie all’aiuto di Lupo Rosso, un partigiano comunista giovanissimo, che ben presto lo abbandona. Nelle montagne Pin incontra un nuovo personaggio, il Cugino, un partigiano burbero e solitario, dalle poche parole, che lo conduce sulle montagne presso una banda di partigiani militanti di cui fa parte: il gruppo di uomini “disperati”, per lo più caratterizzati da evidenti difetti fisici e dalla dubbia eroicità. Sono uomini che si sono trovati per caso dalla parte “giusta” di una battaglia portata avanti con pochi mezzi e molte meno forze. Sono uomini che combattono senza essere consci del valore della resistenza, sono distratti si innamorano e non prestano attenzione durante le notti di sentinella per questo compromettono il loro casolare. Sono irresponsabili e disorganizzati, questo elemento evidenzia come Calvino non presenti una resistenza agiografica ma piuttosto una visione della prodezza partigiana qui completamente rovesciata da Calvino che la rende propriamente “umanizzata”. Nonostante eviti la retorica celebrativa ed agiografica non sminuisce il valore della lotta perché sottolinea che sino nelle organizzazioni meno consapevoli e costruite sia presente un'elementare esigenza di riscatto umano che li ha trasformati nella . Critica: il capitolo 9 fu soggetto di innumerevoli critiche perché ritenuto disomogeneo, in questo capitolo due partigiani discutono sulla resistenza mentre controllano i vari gruppi. I due partigiani sono tra loro molto diversi: - comandante Ferriera: un operaio nato in montagna, un uomo cupo che sta ad ascoltare le opinioni di tutti. - commissario Kim: è un giovane studente di medicina, conscio del fatto che nella scienza si trova la risposta a tutto, è l'alter ego di Calvino. Ferriera specifica a Kim che deve essere conscio che stanno amministrando una brigata d'assalto e non un laboratorio di esperimenti, pertanto Ferriera comprende che possa ricevere una soddisfazione scientifica dal fatto di controllare le reazioni degli uomini divisi per classe sociale, ma il lavoro politico che dovrebbe fare sarebbe quello di metterli tutti mischiati e di dare loro una coscienza di classe e raggiungere l'unità. Kim dice che gli uomini combattono tutti insieme con il proprio furore, e basta un nulla per salvarli o perderli e perciò lui li ordina razionalmente, per Kim dare loro un'organizzazione,un senso è un lavoro politico. E' facile che i giovani decidano di dedicarsi ad un'impresa ma Kim vuole lavorare sulla cultura e sull'organizzazione senza accontentarsi che combattano, perché l facile che i giovani senza essere istruiti si dedichino ad imprese sbagliate. Tutti i giovani hanno furore ma basta poco che si dedichino al bene o al male, è necessario quindi istruirli. Quindi nel contesto di una lettura per adulti con un certo peso politico questo capitolo non risulta disorganico o incoerente, ma anzi sistematizza il tutto. I richiami: • Calvino era un appassionato alla letteratura di Ariosto, è presente una continua Quete, la ricerca: la sua ricerca è declinata in tutte le sue opere. Il cavaliere inesistente ricerca la sua identità. La ricerca è sperimentalismo ostinata innovatività ma anche una tradizione scientifica di famiglia. • La storia d'amore ha come richiamo Paolo e Francesca: un giorno leggemmo per diletto. • L'intervento del lettore, è metaletterario, nell'ambito di questo tipo di letteratura ricordiamo Manzoni. I personaggi: Godono tutti un lieto fine, di un riscatto dai propri dolori: abbiamo già osservato come i personaggi di Calvino siano più ottimisti rispetto a quelli di Pirandello. Nella fine di questo libro il lettore realizza la propria vita sentimentale e riesce in un'impresa impossibile scoprendo il significato che si cela nei titoli dei diversi incipit. E' un libro del '900, questa tradizione letteraria nasce quando al lettore è richiesto di ragionare per comprendere la lettura; in questo libro al massimo. Primo romanzo del '900: • Secondo alcuni Verga • Secondo altri Pirandello con Mattia Pascal • Secondo altri è necessario attendere Svevo con Zeno. I narratori: • interno: può essere eterodiegetico (un personaggio interno che parla di un altro personaggio interno) o omodiegetico (personaggio che narra di se). Implica una maggiore emotività e soggettività della narrazione e quindi non ci presenta una visione a tutto tondo della storia. • onnisciente: è esterno ma aggiunge le proprie opinioni; il primo di questi narratori è stato Manzoni. • esterno: nasce con calvino il narratore esterno, si inizia a vedere con Verga Nella narrazione di Calvino ci sono dei focus. La scoperta della nuvola di smog: Il romanzo pubblicato nel 1958 parla di un protagonista dal nome ignoto che si occupa di pubblicità; questo tale si è trasferito in una città del nord industriale, Torino, perché, bisognoso di un qualunque impiego, trovò un lavoro nella redazione di un periodico La Purificazione organo dell'ente nazionale per la purificazione dell'atmosfera urbana e dei centri industriali. Il nostro impiegato è disilluso e totalmente disinteressato al tema al quale si adatta con un cinismo conformistico. Subito è colpito dalla città che è completamente permeata di una polvere fitta e nerastra che viene depositata dallo smog e sporca ogni cosa. Il nostro protagonista rimane colpito dal fatto che la sorpresa che lo colse non fu la stessa che ebbe la sua amica, proveniente da Milano, la quale non sembra sorpresa dalla contaminazione. Il protagonista si rende così conto che l'alternativa a quella contaminazione così opprimente non poteva di certo provenire da una classe di privilegiati che possono, grazie ai propri mezzi economici, evadere dalle tristi realtà permeate dallo smog, verso luoghi più sani come il mare o la montagna. Questo punto di vista illumina il protagonista, il quale dal disimpegno iniziale cambia completamente atteggiamento e si immerge nel problema dello smog al fine di trovarne risoluzione. A determinare una svolta ancor più radicale è stata poi la vista della nuvola di smog che grava sull' urbano che osserva dalla collina, rimane poi ancor più turbato di fronte alla consapevolezza che a contribuire a quella nuvola è l'azienda metalmeccanica di cui è amministratore delegato lo stesso presidente dell'ente per purificare l'aria urbana. Il giornalista cerca allora un'alternativa politica, frequentando un'operaio sindacalista e comunista, ma si rende conto che neanche da quel lato può trovare una risoluzione al problema, perché gli operai hanno un atteggiamento rinunciatorio. Il protagonista si impegna quindi con i propri mezzi nel portare avanti una campagna giornalistica contro l'inquinamento atmosferico e contro il pericolo atomico. Nonostante l'impegno non riesce a raggiungere la gente che sembra disinteressanta a questi argomenti. Il percorso non si chiude però sul pessimismo perchè nonostante il protagonista non trovi una via d'uscita salvifica l'ultima immagine è il candore dei panni stesi dalle lavandaie. Quel candore è un'immagine di purezza da contrapporre al grigiore della città; forse il senso di questa contrapposizione stra nella speranza che la purezza sia ancora possibile. Il tema: è sorprendente come questo romanzo sia estremamente attuale, infatti Calvino ebbe l'abilità di trattare in maniera estremamente attuale quel fenomeno appena apparso nelle città industriali nel 1958, a seguito del boom economico italiano. Colpisce quanto questo tema sia attuale, egli fu capacissimo di cogliere al tempo la gravità del fenomeno, forse grazie alle influenze della scienza entro le quali crebbe nell'ambiente familiare. Egli nel suo testo non presume di offrire soluzioni miracolistiche ma si limita, nel suo ruolo, a denunciare una situazione con l'intento si esprimere l'esigenza di eliminare il conformismo ed il disinteresse. Cosmicomiche: 1965 Sicuramente la scrittura di questa opera è stata influenzata dalla parentesi americana; ma anche dall'inzio della fase parigina. L'interesse per la scienze naturali e matematiche e per lo sperimentalismo si traducono ne le cosmicomiche. Lo scenario è quello di un universo che non ha ancora visto la comparsa dell'uomo , ma le entità indefinite che lo compongono in questo stadio primordiale assumono forme umanizzate e si impegnano nelle più comuni azioni quotidiane. Tutto in un punto: segue l'ipotesi secondo cui tutta la materia destinata d originare l'universo era concentrata in un punto senza spazio né tempo. Questa situazione fa nascere tutta una serie di situazioni comiche tra i personaggi La voce narrante è Qfwfq, è un nome palindromo, ed è il personaggio che assume le più varie fisionomie e durante tutte le epoche nei diversi momenti dell'evoluzione del cosmo. il titolo: antitetico ci ricorda le operette morali di leopardi; ricorda il fumetto che sta divenendo celebre in quel periodo (comix); cosmo allude alla sua passione per l'universo. Cosmicomiche: L’interesse di Calvino per le scienze umane si fonde con quello per le scienze matematiche e naturali. Il primo frutto letterario dei suoi interessi sono Le Cosmicomiche del 1965 fase antecedente a quella parigina ma successiva al viaggio negli Stati Uniti, viaggio molto significativo poiché in questo periodo l’attitudine scientifica della famiglia ha assunto una maggior rilevanza. Le Cosmicomiche sono una serie di racconti che traducono in letteratura delle ipotesi scientifiche sull’origine e l’organizzazione del cosmo. Lo scenario è quello dell’universo che non ha ancora visto la comparsa dell’uomo, nonostante ciò le entità di cui tratta Calvino assumono forme umanizzate e si dilettano in situazioni quotidiane. Ad esempio Tutto in un punto crea l’ipotesi secondo cui tutta la materia che destinata a dare vita all’universo era originariamente concentrata in un punto, in questa situazione nascono una serie di situazioni comiche tra i personaggi. Titolo: Cosmicomiche • Da giovane Calvino aveva la passione per l’astrologia • Erano gli anni, in termini storici, della corsa allo spazio. • Il comico é anche molto antico, è un filtro comunicativo per cui tramite il riso si fanno comprendere concetti più alti che raggiungono tutti. • Fa riferimento anche ai fumetti in quanto erano gli anni in cui in America si stavano diffondendo i comics. Il modello a cui allude Calvino sono Le Operette Morali; così come il titolo di Leopardi anche quello di Calvino richiama ad un contrasto forte tra i due termini. Qfwfq è tutto e niente è un nome palindromo ma è anche un chiasmo, è un entità che è stata in tutte le epoche e ha impersonato ogni tipo di essere vivente, dal dinosauro all’uomo. è Fantascienza? no, generalmente la fantascienza è ambientata nel futuro, qui Qfwfq indaga sul passato. Marcovaldo: Le stagioni in città si tratta di una raccolta di da 20 novelle; uscite ad episodi sulle pagine di un organo editoriale del PCI. La prima edizione fu pubblicata da Einaudi nel 1963. Il sottotitolo Le stagioni in città si rifà alla struttura dei racconti, ognuno dei quali è associato ad una delle 4 stagioni. Il protagonista comune a tutti i racconti è Marcovaldo; un manovale con problemi economici, ingenuo, sensibile e inventivo. I racconti sono ambientati in una città industriale non specificata, presumibilmente Torino, dove Calvino lavoró e visse per molti anni. Tuttavia questa città è simbolo di ogni città, con cemento, ciminiere, fumo, grattacieli e traffico, e Marcovaldo ne è il cittadino per antonomasia. Le avventure che si susseguono mostrano come la società delle città moderne possa arrivare a influenzare le persone e il loro rapporto con la natura. Novella 14 Luna e Gnac (estate). Trama: Marcovaldo e la sua famiglia vivono la notte a intermittenza, passando ogni venti secondi dalla luce dell'insegna pubblicitaria lampeggiante al neon della Spaak-Cognac, situata sul tetto di fronte, al chiaro di luna, ricercando costellazioni, quando l'insegna è spenta. Una sera, mentre Marcovaldo cerca di illustrare ai figli le varie costellazioni, Michelino, guerriero armato di fionda, lancia una raffica di sassolini contro l'insegna. Passano venti secondi e l'insegna non si riaccende più, quindi tutta la famiglia viene proiettata nello spazio buio e infinito, nella notte vera, illuminata solo dalla luna. Il sogno dura molto poco e la mattina seguente arrivano gli elettricisti. Nel frattempo alla mansarda di Marcovaldo si presenta un agente pubblicitario, il dottor Godifredo, che dichiara di lavorare per la principale concorrente della Spaak- Cognac, la Cognac-Tomawak. Marcovaldo quindi firma un contratto che prevede la distruzione, da parte dei suoi figli, dell'insegna rivale ogni volta che questa verrà riparata. La Spaak, travolta dai debiti per le continue riparazioni, fallisce, quindi la Luna torna a splendere nel cielo di Marcovaldo fino a quando non arrivano gli elettricisti che montano la nuova insegna "Cognac-Tomawak", più grande e luminosa e che lampeggia molto più velocemente (ogni 2 secondi anziché ogni 20), che segna la sconfitta di Marcovaldo e la vittoria della Natura artificiale. Dal testo: La notte durava venti secondi, e venti secondi il GNAC. Perchè i venti secondi finivano subito e cominciava il GNAC. Il GNAC era una parte della scritta pubblicitaria SPAAK-COGNAC sul tetto di fronte.
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