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Appunti italiano Primo Levi, Appunti di Italiano

Appunti di italiano su Primo Levi

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 03/08/2023

sabrina-pandolfo-1
sabrina-pandolfo-1 🇮🇹

4

(1)

24 documenti

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Scarica Appunti italiano Primo Levi e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! PRIMO LEVI BIOGRAFIA: nasce a Torino nel 1919. Si laurea in chimica ed è un partigiano che è catturato e deportato ad Auschwitz perché ebreo. CONTESTO STORICO: gli ebrei italiani rimasti intrappolati nel territorio controllato dai nazifascisti nell’ottobre del 1943, erano circa 32.000 nella repubblica di Salò (ciò successe quando Mussolini fu liberato dai nazifascisti e andò al nord e fondò la repubblica di Salò e si creò contemporaneamente il movimento partigiano). Grazie al censimento delle leggi razziali del 1938 i fascisti collaborano con i nazisti nel deportare gli ebrei. Qual era il programma della repubblica sociale italiana/ di Salò? Affermava che gli appartenenti alla razza ebraica erano stranieri, non cittadini italiani, e durante la guerra loro appartenevano ad una nazionalità nemica. Ecco che fu disposto l’arresto e l’internamento di ogni ebreo presente in Italia, e da deportare nei lager, soprattutto nel campo di Fossoli, in provincia di Modena, e da qui venivano poi deportati ad Aushwitz o nei campi di concentramento più adeguati alla tortura. .Gli italiani vittime della Shoah furono 7.000. BIOGRAFIA: Primo Levi fu arrestato in valle D’Aosta dalla milizia fascista perché era ebreo e partigiano, e combatteva soprattutto nelle montagne piemontesi. Lui fu inviato a Fossoli e deportato ad Auschwitz su un vagone merci, insieme ad altri 600 ebrei. Il viaggio durò più giorni, in condizioni spaventose, senza che queste persone potessero mangiare e bere. Sopravvissuto alla morte, rientra a Torino e si dedica alla letteratura. Muore suicida nel 1987, perché i segni delle barbarie e delle torture possono sparire dal corpo ma non dalla mente e non tutti riescono a sopportare ciò che hanno visto e subito. Tutti i sopravvissuti sono tali perché hanno cercato dei compromessi con i capò. In lui c’era il senso di colpa che non l’ha mai abbandonato. Sentì in tv che si stavano riorganizzando i gruppi naziskin, estremisti tedeschi intorno agli anni ’80-’90, avendo paura ritornasse l’orrore di ciò che aveva passato, un giorno in preda alla depressione si buttò nella tromba delle scale del suo palazzo e morendo suicida. OPERA “Se questo è un uomo, Shema”: Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. L’opera che testimoniò il genocidio degli ebrei è SE QUESTO E’ UN UOMO, ha una poesia introduttiva che si chiama Shemà, ovvero “ascolta” in ebraico. È una poesia di 23 versi liberi che apre proprio l’opera memorialistica, in cui Levi racconta la sua prigionia nei campi di Auschwitz (diviso in Birkenau-inferno e Madre-meno crudele) e Monowitz, il campo di lavoro collegato al campo di sterminio in cui vi era una fabbrica di gomma in cui venne sfruttato Levi. Dai campi era impossibile scappare perché erano delimitati da un doppio muro spinato, vigilati dalla SS. Primo Levi stette ad Auschwitz dal gennaio del 1944 al 27 gennaio del 1945,quando il campo venne liberato. La poesia venne scritta proprio un anno dopo la sua liberazione il 27 gennaio del 1945. La parola ebraica Shemà è l’inizio di una preghiera ebraica, la quale esorta (attraverso Levi) il lettore a ricordare e ascoltare ciò che è accaduto diffondendo anche il ricordo della Shoah alle generazioni successive, per far sì che ciò che è accaduto non si ripresenti mai più (le deportazioni in altri luoghi e altre forme continuano/ diritti umani violati/ profughi che stanno in Libia…le donne afgane…la situazione del medio Oriente in genarle…). Shemà costituisce quindi un forte richiamo al lettore perché legga il romanzo con la massima apertura mentale e faccia molta attenzione alla testimonianza che l’autore stesso ha vissuto e raccontato. La poesia si fonda sul confronto soprattutto tra la vita normale, di ogni giorno, e la vita nei campi di concentramento. La contrapposizione tra una vita calda e sicura, condotta fuori da quel tipo di realtà, rispetto a quell’aria disumana che si vive all’interno dei campi dove la sofferenza è presente. Nei lager si può morire infatti in qualsiasi momento, per un sì e per un no, veniva ammazzato chi non superava la selezione lavorativa. Nei campi si lotta anche per avere un tozzo di pane. Viene anche detto come gli uomini sono privati di ogni caratteristica umana e ancora più disumanizzate sono le donne, perché vengono rasate completamente, e per una donna i capelli sono un elemento molto importante, un ornamento. Nei Gulag di Stalin invece bisognava mettersi in fila per l’appello e l’ultimo arrivato veniva fucilato. I nobili, titolari delle terre in cui venivano sfruttati i contadini, chiamavano i gabellotti con i picciotti e mantenevano l'ordine tramite la violenza ,il terrore e attraverso la riscossione del tributo, in modo tale che i contadini non potessero ribellarsi. Nell'Italia post-unitaria(1861) queste violenze continuarono perché i gruppi di potere venivano tollerati dal regno d' Italia dunque non interveniva per fermare queste azioni criminali , e cosí facendo la mafia venne esportata anche in America, oltreoceano, in Argentina, quindi anche queste terre contano i loro mafiosi. La mafia ha portato con sé anche morti ,non solo mafiosi, ma anche giusti come Falcone e Borsellino che hanno cercato di fermarla . Durante il fascismo la mafia viene duramente contrastata, infatti Mussolini riesce a fermarla ad esautorarla(Privare dell'autorità di comando). Dopo la seconda guerra mondiale invece la mafia riprende con una sua struttura narcicistica . I mafiosi si riunivano in un vertice chiamato CUPOLA per risolvere i conflitti oppure per concordare le azioni. In campagna elettorale per esempio avvicinava i politici promettendo voti in cambio di favori (voto di scambio) come ad esempio gli appalti, la concessione di edilizie, posti di lavoro per gli affiliati mafiosi, oppure far passare gli affari illegali, costruivano edifici o infrastrutture adoperando con la mafia anche con materiali scadenti perché dichiaravano di utilizzare materiali buoni ,costosi per guadagnare dei soldi illeciti. Si aggiunsero altre attività: - negli anni 60 come ad esempio il traffico di droga soprattutto con l'America, - negli anni 70 il pizzo ,il traffico di armi, il riciclaggio di denaro sporco, - negli anni 80 la mafia si è organizzata come una vera e propria impresa utilizzando anche le ricchezze delle attività illegali ad esempio i sequestri di persona ,droga, estorsione, prostituzione, sia per gestire le attività economiche illegali e sia per riciclare il denaro sporco. Prendevano dunque i soldi da queste attività illegali e riciclavano questo denaro tramite delle attività legali per smerciarli con rapidità . Lo Stato negava la mafia quindi avevano sottovalutato queste criminalità ma successivamente capí il problema e cerco di combatterla tramite uomini considerati eroi come Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino morti in questa lotta contro la mafia. Il popolo per fortuna iniziò a manifestare in piazza fondando delle associazioni antimafia che dovevano proprio indagare sulle attività di questi uomini . Nasce anche il REATO DI ASSOCIAZIONI PER DELINQUERE LO STATO MAFIOSO, ovvero, si fanno indagini sui conti correnti delle persone sospette, sui loro guadagni per capire come da una persona ad avere tutti questi soldi. Ad oggi però vi sono i PRESTANOME, ovvero ,l'apertura di un conto in altre nazioni magari con un presta nome. Il gruppo di magistrati che indagarono sulle coste mafiose ebbero dei grandi aiuti proprio dai mafiosi pentiti che hanno dato aiuti per capire come questa organizzazione agisce, ne è un esempio Tommaso Buscetta. Grazie a quest'ultimo si inizia a capire come funziona COSA NOSTRA, cioè la mafia siciliana. Negli anni 90 Falcone e Borsellino muoiono per mano della mafia. Come muoiono Falcone e Borsellino? Per mano della mafia attraverso esplosivi messi nelle loro macchine trent’anni fa. Strage di capaci maggio 1992. Falcone rientrando da Roma in aereo verso Palermo approda a Palermo, scende dall’aereo e con la moglie e la scorta sta per rientrare a casa quando, all’altezza di capaci(autostrada), esplodono 5 quintali di tritolo e vengono uccisi. Qualche mese dopo(luglio) 1992, l’altro giudice del pull antimafia dopo pranzo va a trovare sua madre come ogni giorno. Davanti la casa della madre non vengono messi i posti di blocco. Ci andava sempre ma nessuno di chi doveva proteggerlo l’ha fatto perché una Fiat 126 con 100 kg di tritolo esplode. Muore lui, tutta la sua scorta, tranne un ferito. Queste stragi hanno provocato rabbia e indignazione nella popolazione, nasce l’associazione libera, che promuovono la legalità. LIBERA si è battuta per ottenere una legge sulla conquista dei beni mafiosi destinati all’uso sociale. Vengono confiscati questi beni mafiosi e su questi territori nascono delle cooperative soprattutto agricole. Oggi LIBERA si batte anche per le vittime innocenti della mafia. Oggi gli attentati mafiosi vengono puniti dallo stato con l’articolo 41 bis del codice penale (41 bis è il cosiddetto carcere duro: si possono vedere i parenti una volta al mese per poco tempo, non si possono avere contatti con gli altri carcerati…). Se collabori con la giustizia, come ha fatto Tommaso Buscetta, vieni “aiutato dallo stato”, si va sempre in carcere ma il trattamento è più leggero, mentre se non si collabora con lo stato si avrà il 41 bis. COM’È STRUTTURATA COSANOSTRA: perché ha lo stesso territorio dello Stato, pretende di avere le stesse funzioni, cerca di controllare lo stato attraverso le infiltrazioni negli organi pubblici, tende di appropriarsi delle ricchezze che ci sono nel territorio (imposizioni di tangenti paragonabili alle distorsioni fiscali dello stato). LA CAMORRA, invece, si dedica al contrabbando delle sigarette, al commercio della droga, alla vendita delle armi, alla prostituzione, all’estorsione e anche alle sale da gioco. Nella mafia si inserisce anche L’ECOMAFIA: riguarda lo smaltimento dei rifiuti, con l’aiuto di un prestanome. L’NDRANGHETA è più specializzata per il sequestro di persona, droga, estorsioni… COSANOSTRA, ha una struttura più gerarchica, infatti, era divisa in famiglie. la differenza fra le due è che cosanostra ha una struttura gerarchica mentre la ‘ndrangheta è una criminale organizzata. Possiamo dire che tutte le famiglie mafiose sono molto religiose e hanno una famiglia patriarcale dove il padre (capo famiglia) insegna ai propri figli l’onore e il rispetto. Oggi la mafia siciliana è tornata a lavorare nell’ombra, infatti non fa più omicidi eclatanti ma è tornata alle “classiche” attività: estorsioni, attività illecite, giochi d’azzardo, la tratta dei migranti, le scommesse clandestine… Tutti questi soldi vengono usati per finanziare attività illecite, per mantenere le spese legali e per mantenere le famiglie dei detenuti mafiosi. Quali sono state le iniziative dello stato per combattere la mafia? Nel passato erano le indagini, gli arresti, i processi, le condanne, le collaborazioni del pentiti… Oggi invece sono state messe in atto delle commissioni parlamentari anti mafia che propongono leggi e misure per reprimere la mafia, ad esempio LA DIREZIONE NAZIONALE ANTI MAFIA che coordina le indagini, LA DIA (direzione internazionale anti mafia) costituita da membri della polizia, carabinieri e guardia di finanza che indagano sui delitti di mafia. LA MAFIA È ANCHE CULTURA perché l’intimidazione, l’omertà o il favoritismo rientrano nella mentalità culturale. Come si può contrastare la mafia? La mafia si può contrastare attraverso l’educazione alla legalità e quindi denunciare e condannare i piccoli soprusi che si compiono nella vita di tutti i giorni. I soprusi sono fatti da maleducati e prepotenti e richiamano la mentalità dei boss mafiosi. (es. I ragazzi bulli e violenti richiamano la mentalità dei mafiosi attraverso soprusi e gesti maleducati) Promuovere attraverso gesti quotidiani il rispetto delle regole, la solidarietà, la cultura dei diritti e non dei privilegi, la cultura del merito e non della sopportazione, le varie agenzie educative, cioè le famiglie ma anche la scuola, dovrebbero, insegnare a favorire questo tipo di educazione alla legalità. SCIASCIA Nel 1961 è nato Sciascia, scrittore siciliano, insegnante e Collaboratore di vari giornali, ha il merito di essere il primo scrittore a raccontare dell'organizzazione mafiosa e i suoi ingranaggi, l'impatto della mafia sulla vita quotidiana e degli abitanti della Sicilia. L'opera che ha scritto, è “Il giorno della civetta”, mostra come lo Stato negò nel 1960- 1961 l'esistenza della mafia, e quindi l'informazione trascurava o minimizzava il problema. Sciascia invece insisteva sul pericolo della mafia, e dei suoi legami con il potere politico e questo è il suo grande merito. TRAMA Viene assassinato un piccolo imprenditore, un costruttore, l'indagine viene affidata al capitano dei carabinieri Bellodi Emiliano (ex partigiano). Perchè arabo? Perchè la Sicilia é stato sotto dominio degli arabi e ha preso in prestito il termine. Quando compare? La parola mafia compare nel 1863, ma già nel 1838 un funzionario di stato nello scrivere un documento, descrive già il fenomeno. Dice che in Sicilia in molti paesi ci sono delle fratellanze(sette) che dipendono da un capo, c’è una tassa comune che sovviene ai bisogni (salvare un funzionario, incolpare un innocente). Nel 1838 questo funzionario descrive il fenomeno. Si pensa che con l’abolizione della feudalità e sotto i Borboni nasce questa mafia che prende sempre più piede dopo l’unità d’Italia. Nel 1863 compare per la prima volta. È il Rizzotto che rappresentò una commedia popolare siciliana dal titolo “i mafiusi della vicaria di Palermu”, ambientata nel carcere della vicaria di Palermo per indicare i malandrini, delinquenti. Da questo momento questo termine entrò nell’accezione dell’uso comune, tant’è che due anni dopo (1865), il prefetto di Palermo usò questo termine “mafia” in una sua relazione per indicare una organizzazione malavitosa. Oggi sui vocabolari indica i complessi di associazioni criminose segrete a carattere criminale suddivisa in più associazioni ( cosche o famiglie ), rette dalla legge dell'omertà, regolate da riti, sviluppatesi in Sicilia a partire dai primi anni dell’800, con l’abolizione del sistema feudale e soprattutto dopo la Caduta dei Borboni. La mafia quindi è una associazione a delinquere, che ha per fine l’illecito arricchimento a danno di interessi pubblici e usa come mezzo la violenza e l’intimidazione. La mafia siciliana negli anni 50 (dopo guerra mondiale) prende il nome di COSA NOSTRA, termine coniato dal boss siculo-americano Luky Luciano per indicare una cosa tra loro= carattere di segretezza. (Mori= prefetto che indagava sotto il fascismo mandato da Mussolini in Sicilia, stava per sopprimere la mafia ma fallí per un interesse presente per via di un fascista mafioso(?)) LA QUARTA MAFIA E’ importante parlare della quarta mafia perché molte volte vediamo solo dove la mafia agisce nelle case altrui ma non ci soffermiamo mai a vedere cosa succede ne propri ambienti. La quarta mafia è un’organizzazione criminale mafiosa operante nel foggiano e comprende la società foggiana , la mafia garganica e la mafia cerignolana, divisa in vari clan. E’ detta quarta mafia perché considerata come una delle mafie italiane più brutali e sanguinose dopo cosa nostra siciliana , la camorra napoletana e la ndrangheta calabrese.  Nasce negli anni 80 ,nel 1979, come costola della nuova camorra organizzata da Raffaele Cutolo ,cui rifonda la camorra napoletana. Quest’ultimo in un’ incontro avvenuto in un hotel vi avrebbe partecipato lo stesso Cutolo per formare questa società , questa mafia. Sorge dalle costole della camorra perché negli anni 80 vengono detenuti nelle carceri foggiane i boss della Campania , appartenenti alla camorra ed esportarono la mafia campana, a cui aderirono i delinquenti foggiani già organizzati in clan, trasformando la mafia locale in un gruppo criminale strutturato . Si occupano del contrabbando di tabacco , di narco traffico e di estorsioni ad imprenditori e commercianti . Stabilisco un rapporto estorsivo con la vittima a scadenza di un pagamento fisso, dunque la vittima ogni tot di tempo deve dare una somma di denaro ai mafiosi che la richiedono altrimenti la vittima potrebbe essere vittima di danni alle proprie attività. La vittima , non sentendosi tutelata dallo stato, obbedisce, paga e non denuncia il fatto. Degli esempi sono Francesco Carbone e Giovanni Panunzio , oppure anche schiavi sfruttati dalla mafia nel caporalato(violazione dei diritti umani). Francesco Carbone muore nel 1995 era il direttore dell’ufficio dei registri di Foggia muore perché la sua condotta incorruttibile ostacolava dei comportamenti illegali nei campi dell’edilizia, notando queste cose fuori posto venne ucciso. Giovanni Panunzio morì nel 1992 perché aveva rifiutato il racket . I mafiosi della capitanata devono riciclare il loro denaro sporco attraverso le attività legali , ristoranti, bar , pub, ecc… questo per dimostrare che i soldi che guadagnano sono leciti. I clan mafiosi garantiscono così ai loro associati e alle loro famiglie un sostentamento economico , anche se stanno in carcere. Raffaele Cutolo infatti chiamò un figlio Roberto in onore di Robin Hood perché rubavano ai ricchi per dare ai poveri. La violenza tra mafiosi stessi non manca infatti si fanno guerra tra di loro utilizzando molta violenza e ferocia, addirittura con l’acido o facendo sparire le persone , uccidendoli , tagliandoli e dandoli da mangiare agli animali per farli sparire totalmente. La mafia garganica nello specifico si occupa delle attività criminoso legato al mondo agro-pastorale estendendosi ,ad oggi, anche nel narco traffico e nel contrabbando delle sigarette. La mafia cerignolana, famosissima, opera soprattutto nel narcotraffico ma è specializzata nell’assalto ai porta valori e ai furti nelle banche . Grazie al messaggio di Don Luigi Ciotti che invita le persone indignate e arrabbiate , sono nate le associazione antimafia come ‘Libera’ di Don Luigi Ciotti.
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