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Questionario MMPI-2: Struttura, Valutazione e Interpretazione, Appunti di Metodologia della ricerca

Psicologia clinicaPsicometriaPsicologia sviluppopsicologia sociale

Il MMPI-2 (Minneapolis Multiphasic Personality Inventory), un test psicologico utilizzato per valutare le caratteristiche e i comportamenti di una persona. Il test comprende 338 item a doppia alternativa e 51 scale, distinte in scale di validità e in scale sostanziali. informazioni sulla struttura del test, come somministrazione, trasformazione dei punteggi grezzi in punti T, e interpretazione dei risultati. Inoltre, vengono trattate le scale specifiche di ipocondria (Hs) e isteria (Hy), i metodi di codifica e la validità del profilo.

Cosa imparerai

  • Che cos'è la scala Hy e qual è il suo significato?
  • Come si valuta la validità del profilo MMPI-2?
  • Che cos'è la scala Hs e qual è il suo significato?
  • Come si trasformano i punteggi grezzi in punti T?
  • Come si somministra il test MMPI-2?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 10/05/2022

zoe-baldan
zoe-baldan 🇮🇹

4.4

(32)

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Scarica Questionario MMPI-2: Struttura, Valutazione e Interpretazione e più Appunti in PDF di Metodologia della ricerca solo su Docsity! LABORATORIO TIPICA 23-03 Sappiamo che ci sono diversi tipi di test psicologici: i test di prestazione massima e i test di prestazioni tipica. Quest’ultimi misurano la personalità, l’atteggiamento e gli interessi, e sono anche detti test non cognitivi. 3 test di tipica performance: MMPI-2 (MMPI A/ MMPI2-RF) -BFQ-2 -16PF-5 1. MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2) : strumento che ha riscosso un grandissimo consenso ed è molto diffuso, perché ha una facilità di somministrazione, di scoring e di verifica della validità e anche grazie ad una ampia disponibilità di dati normativi con cui confrontare i punteggi, che lo rendono un test molto solido. Si può vedere come di fronte ad un test che ci fornisce molti numeri, c’è molto spazio all’interpretazione. Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2 (MMPI-2) è uno dei test di personalità più diffusi nell’ambito della valutazione psicologica e psichiatrica. Il questionario è stato elaborato, nel 1942, da due americani, lo psicologo Starke R. Hathaway e il neuropsichiatra J. C. McKinley. I due autori sentivano l’esigenza di costruire un test pratico ed efficace per elaborare diagnosi psichiatriche e per determinare la gravità del disturbo poiché insoddisfatti degli inventari esistenti all’epoca. La finalità era quella di affiancare al colloquio clinico uno strumento oggettivo di facile somministrazione. Lo strumento costruito avrebbe dovuto escludere la patologia più che descrivere la personalità normale. Per la costruzione del test, Hathaway e McKinley usarono un metodo orientato al criterio (“empirical keying approach”), ovvero selezionarono gli item del test in base alla loro capacità empirica di discriminare fra gruppicriterio, ovvero tra un gruppo psichiatrico e un gruppo “normale” (o metodo dei gruppi contrapposti). In precedenza, la maggior parte dei test di personalità venivano costruiti usando il metodo detto “logical keying approach” in cui l’autore sceglieva gli item sulla base delle sue intuizioni, della sua esperienza o sulla base di considerazioni teoriche. Un primo gruppo-criterio, i “Minnesota normals”, era costituito da 724 parenti o individui che si erano recati in visita dei pazienti del Minnesota Hospital. A tale gruppo si aggiunsero 265 studenti universitari (University of Minnesota). Un secondo gruppo-criterio, i “clinical participants”, era costituito da 221 pazienti psichiatrici del University of Minnesota Hospitals. I 221 pazienti vennero divisi in sottogruppi caratterizzati da diagnosi diverse: ipocondria, depressione, isteria, devianza psicopatica, paranoia, psicastenia, schizofrenia e ipomania. Hathaway e McKinley raccolsero un grande numero di possibili item utilizzando quali fonti report di casi psichiatrici, testi pubblicati, colloqui clinici, scale già esistenti. Da questo pool di circa 1000 item gli autori ne scelsero 504 che giudicarono essere sufficientemente indipendenti tra loro. I 504 item della scala originaria vennero somministrati ai due gruppicriterio. Un’analisi degli item venne condotta separatamente per ciascuna categoria diagnostica in maniera tale da identificare gli item che maggiormente differenziavano i due gruppi. Gli item identificati mediante tale procedura vennero inclusi nella scala dell’MMPI relativa a quel gruppo clinico. Gli item così identificati vennero poi somministrati a nuovi gruppi di individui normali, a pazienti cui erano state attribuite le principali diagnosi cliniche e a pazienti con diagnosi cliniche diverse. Le scale vennero considerate validate se venivano trovate differenze significative nelle medie di questi tre gruppi. Ad es., per la scala di depressione (D) furono usati gruppi di soggetti diagnosticati e curati come depressi e gruppi di soggetti esenti da tale disturbo: gli item che discriminavano significativamente i due gruppi sono stati inseriti in questa scala. La scala Masculinity-Femmininity (Mf) venne aggiunta in seguito con lo scopo di distinguere tra maschi omosessuali e eterosessuali. Data la difficoltà di trovare item che fossero in grado di differenziare questi due gruppi, la scala venne costruita includendo item che differenziavano maschi e femmine nella popolazione generale. Anche la scala della Social Introversion (Si) venne aggiunta dopo all’MMPI ed era costituita da item che differenziavano tra gruppi di studentesse universitarie aventi punteggi alti o bassi nella scala introversione-estroversione. Tale scala venne validata confrontando i punteggi di gruppi di studentesse universitarie che seguivano molte attività extra-curriculari e studentesse che partecipavano a poche attività extra-curriculari (o nessuna). In seguito, tale scala venne estesa anche ai maschi. Hathaway e McKinley svilupparono anche quattro “scale di validità”-scale di controllo- allo scopo di individuare i tentativi di falsificazione o, più in generale, allo scopo di acquisire informazioni sull’approccio della persona al test. 1. Punteggio “Non so” (Cannot Say) è dato semplicemente dal numero di item dell’MMPI a cui non sono state fornite risposte, o a cui il rispondente ha risposto sia “vero” sia “falso”. 2. Scala L o Menzogna (Lie Scale) aveva lo scopo di individuare tentativi ingenui da parte del rispondente di presentarsi sotto una luce favorevole. È costituita da item che misurano la disponibilità della persona ad ammettere minori debolezze nel carattere o nella personalità. 3. La scala F o Frequenza (Frequency Scale) aveva lo scopo di individuare le persone che avevano un approccio verso il test diverso da quello presupposto dagli autori. 4. La scala K o Correzione (Correction Scale) aveva lo scopo di individuare gli “atteggiamenti di difesa” di tipo clinico. L’approccio “empirical criterion-keying” usato da Hathaway e McKinley (1943) per costruire le Scale Cliniche originarie produsse una notevole sovrapposizione degli item che costituivano le varie scale. Nell’MMPI-2, il numero medio di item che le diverse scale hanno in comune è di 6.4 item (Greene, 2000; Helmes & Reddon, 1993). Gli alti livelli di sovrapposizione e la grande eterogeneità nei contenuti concettuali sono stati spesso individuati come i principali limiti delle scale cliniche del Minnesota Multiphasic Personality Inventory, sia nella sua forma originaria sia nella revisione Tuttavia, questo limite oggi non è considerato come particolarmente critico dato che il test viene correntemente utilizzato in maniera molto diversa da come era stato inteso inizialmente. Se una persona ottiene punteggi elevati in una scala, si conclude che tale persona esibisce caratteristiche e comportamenti simili ad altre persone che hanno punteggi simili su quella scala. Poca importanza viene data al tentativo di caratterizzare tali “caratteristiche e comportamenti” nei termini di una specifica categoria diagnostica. Per diminuire l’enfasi che potrebbe essere data al significato delle scale cliniche, le definizioni originarie sono state sostituite dalla seguente numerazione. v Vi sono scale che riguardano in maniera specifica problemi tipici dell’età adolescenziale (problemi familiari, scolastici, consumo di sostanze). Utilizzo del test Questo test può essere utilizzato in un contesto scolastico, clinico e di counselling con i seguenti obiettivi: 1. Supportare la diagnosi e la pianificazione del trattamento 2. Identificare i segnali precoci di patologia 3. Fornire informazioni semplici da condividere con genitori, insegnanti ed in generale con la rete sociale dell’adolescente 4. Guidare i professionisti ad effettuare invii appropriati ai servizi Scale principali: - 7 scale di validità: - 10 scale di base - 15 scale contenuto - 6 scale supplementari MMPI-2 Adattamento italiano La versione italiana dell'MMPI-2 è stata curata da Pancheri e Sirigatti ed è stata rilasciata dalle Organizzazioni Speciali nel 1995 su un campione di 1375 soggetti di età media di 27 anni con scolarità media di 12 anni. I punteggi grezzi sono trasformati in punti T. Il questionario è composto da 567 item a cui il candidato deve rispondere vero o falso a seconda se l'affermazione sia per lui prevalentemente vera o prevalentemente falsa. Il tempo impiegato mediamente per rispondere agli item va dai 60 ai 90 minuti. Questa versione è composta da: o 3 scale di validità o 10 scale cliniche di base o 6 scale cliniche supplementari o 15 scale di contenuto * Esiste anche una versione ridotta del test (composta da 370 item). Ulteriori modifiche avvengono a cura di Sirigatti e Stefanile nel 2011 attraverso queste fasi (principali): • traduzione del questionario originale; • eliminare item poco comprensibili o ambigui; • somministrazione delle due versioni a soggetti bilingui; • somministrazione della versione sperimentale a campioni della popolazione generale; • somministrazione della versione sperimentale a pazienti psichiatrici. SOMMINISTRAZIONE • Individuale o in gruppo • Dai 18 in su • Grado di istruzione: completamento scuola dell’obbligo • Test completo o la forma ridotta • Versione carta e matita, audiocassette o computerizzata SCALE DI VALIDITÀ Le scale di validità hanno lo scopo di valutare in quale misura il candidato ha compilato il questionario con sincerità e accuratezza. o (?) “Non so” (Cannot say, Risposte mancate): indica gli item cui non si è risposto (numero di risposte omesse). Punteggi della scala "Non so (?)" uguali o superiori a 30 indicano che il soggetto ha prodotto un protocollo non valido che non dovrebbe essere interpretato. o L (Lie, Menzogna): domande che si riferiscono a comportamenti che per la quasi totalità delle persone sono sicuramente veri o falsi; la situazione rappresentata è difficilmente reale, ma ideale. Per essere giudicati più positivamente, alcune persone preferiscono quindi falsificare la risposta. È composta da 15 item. ES: “Qualche volta mi innervosisco” o F (Frequency, Frequenza): indica la possibilità di esagerazione dei sintomi, che può essere dovuta a risposte casuali, simulazione di malattia o desiderio di anticonformismo. Inoltre, può indicare il momento in cui si inizia a dare risposte senza attenzione alle domande o per stanchezza o per scarso interesse. ES: “Qualche volta ho l’impressione che la mia anima si allontani” o K (Correction, Correzione): individua un atteggiamento di difesa nei confronti del questionario oppure una tendenza al non far trasparire alcuni problemi. ES: “Mi innervosisco facilmente ma poi passa”. Alle 4 scale di validità della versione originale, se ne sono aggiunte 3: o La scala Fb (Back-F): valuta la risposta casuale al test a partire dal 371° item in poi. ES: “Non amo avere persone fra I piedi” o La scala VRIN (Incoerenza nelle risposte): attraverso 67 coppie di item con contenuto simile o opposto si verifica l’incoerenza del soggetto nel fornire una risposta. ES: “Mi sveglio fresco e riposato quasi tutti i giorni” “Mi sveglio sempre stanco e di cattivo umore” o La scala TRIN (Incoerenza nelle risposte “vero”): attraverso 23 coppie di item con contenuto opposto si verifica la tendenza del soggetto a rispondere in modo indiscriminatamente affermativo. ES: “Sono sempre soddisfatto della mia vita sessuale” Inoltre, sono state aggiunte altre 2 scale che sono nuovi indicatori dell’accettabilità del protocollo: o La scala Fp (Frequenza psicopatologica): attraverso 27 item che riguardano aspetti patologici, si valuta l’effettiva patologia da tendenze di enfatizzazione dei sintomi. o La scala S (Superlativa presentazione di Sè): attraverso 50 item che prevedono risposta falso e che devono essere confrontati con TRIN SCALE PRIMARIE Scala 1 - Hs (Ipocondria) – 32 item ; Hathaway e McKinley definirono questo disturbo come “preoccupazione abnorme, psiconevrotica del proprio stato di salute”. Questa scala fu sviluppata sulla base di un gruppo di pazienti nevrotici che mostravano una preoccupazione eccessiva per la loro salute, presentavano una varietà di disturbi somatici con origine organica scarsa o assente e non accettavano le ripetute rassicurazioni di non avere nulla dal punto di vista fisico. Scala 2 - D (Depressione) - 57 item; Secondo gli autori questa scala rappresenta un indice di generale insoddisfazione per la propria vita. Fu sviluppata per individuare sintomi depressivi quali mancanza di speranza nel futuro, assenza di benessere personale, mancanza di interesse nei confronti del mondo esterno, preoccupazione e tensione, difficoltà a controllare i propri processi di pensiero. Esistono diverse sottoscale: • Sottoscala D1 (Depressione soggettiva): depressione, infelicità, nervosismo, mancanza di energia e pochi interessi. Difficoltà di concentrazione, sentimenti di inferiorità, mancanza di fiducia in sè, timidezza e disagio nelle relazioni sociali. ES: “Mi piacerebbe essere spensierato come gli altri” • Sottoscala D2 (Rallentamento psicomotorio): sensazione di immobilità, ritiro, mancanza di energia, svogliatezza e voglia di evitare le persone. ES: “Faccio fatica a iniziare a svolgere attività” • Sottoscala D3 (Disfunzioni fisiche): preoccupazioni per la propria efficienza fisica, negazione di avere una buona salute fisica, ampia varietà di disturbi somatici. ES: “Molto spesso mi sento affaticato” • Sottoscala D4 (Inefficienza mentale): mancanza di energia, di capacità di concentrazione, tensione e deficit dell’attenzione. Mancanza di fiducia in sè, apatia e senso di vuoto. ES: “Lavoro con tensione” • Sottoscala D5 (Rimuginazione): pensare molto e a lungo, mancanza di senso di felicità, suscettibilità alle critiche, sensazione di inutilità. ES: “I giudizi o I richiami mi feriscono”. Scala 3 - Hy (Isteria) - 60 item; Gli autori si basarono sull’isteria di conversione. Questa scala fu sviluppata per identificare pazienti che, in risposta a situazioni di stress, manifestavano forme di disturbi sensoriali o motori per i quali non era stata riscontrata nessuna base organica. Gli item di questa scala coprono due diverse aree di contenuto: - Aspetti somatici e rifiuto dei problemi; - Bisogno di accettazione e approvazione sociale. Esistono diverse sottoscale. Scala 4 - Pd (Deviazione psicopatica) - 50 item; La scala misura, prevalentemente, il disinteresse per la maggior parte delle norme sociali e morali di condotta. Fu originariamente sviluppata per identificare pazienti che manifestano tendenze antisociali o comportamento psicopatico. Gli item coprono un'ampia gamma di argomenti, tra cui la mancanza di soddisfazione nella vita, problemi familiari, problemi con la legge, problemi sessuali, difficoltà nei rapporti con l’autorità. I punteggi sulla scala 4 sono associati all’età: i giovani tendono ad ottenere punteggi leggermente più alti degli adulti. Esistono diverse sottoscale. Scala 5 - Scala Mf (Mascolinità-Femminilità) - 56 item; La scala fu sviluppata basandosi su uomini che avevano delle problematiche di identità sessuale. Gli item di questa scala rigurdano un’ampia gamma di aspetti (interessi, atteggiamenti verso il lavoro e i rapporti sociali, preoccupazioni e paure, vari tipi di reazioni emotive) che di solito differenziano uomini e donne. Scala 6 - Scala Pa (Paranoia) - 40 item; Questa scala fu sviluppata inizialmente con un gruppo di pazienti che presentavano condizioni di tipo paranoideo o stati paranoidi. Il contenuto degli item riflette condizioni di ipersensibilità, sospettosità, iperreattività, tendenza a biasimare gli altri, manie di persecuzione o grandezza, cinismo, atteggiamenti moralistici, rigidità, ostilità, risentimento. Esistono diverse sottoscale. Scala 7 - Scala Pt (Psicastenia) – 48 item; Questa scala fu inizialmente sviluppata basandosi su pazienti che manifestavano problemi di tipo ossessivo, rituali compulsivi o paure esagerate, scelti tra i soggetti nevrotici che venivano indicati a quell’epoca come affetti da psicoastenia, corrispondente all’attuale disturbo ossessivo-compulsivo. Il contenuto degli item riflette condizioni di ansia, preoccupazione, dubbi sulle proprie abilità personali, disadattamento, infelicità, problemi fisici, difficoltà nella concentrazione. Scala 8 - Scala Sc (Schizofrenia) – 78 item, Questa scala fu derivata da un gruppo di pazienti psichiatrici con manifestazioni del disturbo schizofrenico. Il contenuto degli item riguarda un’ampia varietà di disordini caratterizzati da disturbi nelle attività di pensiero, dell’umore e del comportamento. Alcuni item riguardano sintomi psicotici quali esperienze sensoriali bizzarre (percezioni alterate, allucinazioni), altri riguardano l’alienazione sociale, le difficoltà con la famiglia, le preoccupazioni di natura sessuale, la perdita di controllo dell’io, la mancanza di inibizioni, la difficoltà di concentrazione, le preoccupazioni e l’insoddisfazione. Scala 9 - Scala Ma (Ipomania) - 46 item; Tale scala è composta da item che discriminano soggetti con comportamenti maniacali e ipomaniacali da quelli normali. Il contenuto degli item prende in considerazione aspetti comportamentali quali l’euforia maniacale, l’accelerazione psicomotoria (linguaggio accelerato, processi di pensiero molto rapidi e attività motoria eccessiva) e brevi periodi di depressione. l problema di questi punti T lineari è che non sono “veramente” confrontabili tra di loro perché appartengono a distribuzioni diverse non uniformi; uno stesso punteggio rappresentava percentili diversi nelle diverse scale. Per ovviare a questo problema si è pensato di utilizzare i punti T uniformi i cui calcoli complessi e non riproponibili in questa sede hanno dato origine alle Tabelle di Conversione in calce al manuale. I punti T uniformi introducono dei correttivi volti a ottenere il risultato per cui lo stesso quantile corrisponde allo stesso valore T su tutte le scale dell’MMPI-2. Le scale che adottano i punti T uniformi sono solo le scale fondamentali ad esclusione dalla scala 5 e 0 e tutte le scale di contenuto. foglio profilo per le scale base Il foglio di profilo permette anche una visione grafica del profilo del soggetto. I punteggi della scala «Non so (?)» vengono registrati nel foglio di profilo ma non vengono rappresentati graficamente. Nel manuale sono reperibili le tabelle per la trasformazione dei punteggi grezzi in punti T. I punteggi T rappresentati nel foglio di profilo consentono un confronto tra il punteggio dell’individuo e il gruppo normativo. Un punteggio T uguale a 50 indica che il punteggio dell’individuo è uguale al punteggio medio nel campione normativo. Punteggi maggiori o minori di 50 indicano punteggi maggiori o minori della media nel gruppo normativo. Si ottengono due tipi di punteggio: v indicatori di validità; v misure cliniche. K da addizionare: nel foglio di profilo, sotto i punteggi grezzi, c’è una serie di spazi bianchi che compare sotto le scale Hs, Pd, Pt, Sc e Ma. Una frazione del punteggio K o tutto il punteggio K deve essere aggiunta ai punteggi grezzi delle scale. Occorre consultare l’apposita tabella. I punteggi grezzi vanno segnati sul foglio del profilo; le colonne di sinistra e di destra indicano il corrispondente valore in punti T. Per le scale che prevedono la correzione con frazioni di K, il profilo viene tracciato in base ai punteggi grezzi corretti. Una volta determinata la validità del protocollo (punteggi nelle scale di validità), si procede all’interpretazione del test. Sulla base dei punteggi ottenuti nell’MMPI-2, lo psicologo trae delle inferenze riguardanti il comportamento. L’MMPI-2 risulta più utile quale strumento di assessment quando viene usato in congiunzione con altri test, con interviste, dati osservazionali e appropriate informazioni di contesto. Interpretazioni “meccaniche” basate soltanto sui punteggi ottenuti sono possibili, ma dovrebbero rappresentare soltanto ipotesi generali utili per guidare approfondimenti successivi. Secondo Graham (1990), l’interpretazione dell’MMPI-2 dovrebbe cercare di rispondere alle seguenti domande: 1. Qual è l’atteggiamento del rispondente nei confronti del test e in che modo questo atteggiamento deve essere tenuto in considerazione nell’interpretazione dei risultati ottenuti? 2. Quali sono le capacità di adattamento del rispondente? 3. Che tipi di comportamenti (sintomi, atteggiamenti, difese, . . . ) ci possiamo aspettare dal rispondente? 4. Quali cause psicologiche sono alla base di tali comportamenti? 5. Quali sono le categorie diagnostiche più appropriate per il rispondente che ha generato il protocollo? 6. Quali sono le implicazioni per il trattamento del rispondente? SCALE DI VALIDITÀ Le scale di validità forniscono notizie riguardanti: • la cooperazione del soggetto; • il grado di apertura; • il desiderio di condividere informazioni personali mediante le risposte agli item. Possiamo giudicare, quindi, se il soggetto ha distorto le risposte fino al punto di invalidare il test. Alcune persone e alcuni setting hanno una propensione a produrre protocolli non validi, per esempio: persone che reclamano danni presso il Tribunale; genitori che richiedono l’affido di un figlio; autori di reati sottoposti a perizia. v Punteggio “Non so(?)” Indica la voglia di collaborare alla valutazione psicologica. Il punteggio è dato dal numero totale degli item a cui il soggetto non ha risposto. Persone con atteggiamento difensivo o non collaborativo possono non rispondere ad alcuni item; questo abbassa i punteggi della scala, producendo una sottovalutazione dei problemi psicologici. Di 30 item entro i primi 370 item -> PROTOCOLLO NON VALIDO Se le omissioni compaiono oltre l’item 370, possono essere interpretate le scale di base, ma non quelle supplementari e di contenuto. Possibili motivi per le omissioni • difesa; • indecisione; • fatica, basso tono dell’umore; • mancanza di attenzione; • scarsa capacità di lettura; • item percepiti come non pertinenti. v Scale menzogna (L)- 15 item Misura della tendenza che alcuni soggetti hanno a distorcere le risposte in modo da dare un quadro di sé eccessivamente virtuoso. Questi soggetti tenderanno a segnare quegli item che indicano una moralità estremamente alta, più di quella che la maggior parte delle persone sottoscriverebbe. In altre parole, presentano sé stessi come persone che non hanno difetti. I 15 item sono palesi nel contenuto e sono incentrati su asserzioni che indicano grandi virtù, per esempio «A volte mi viene voglia di imprecare» o «Non sempre dico la verità». T> 65 -> Il soggetto si presenta in una luce troppo positiva tentando di creare un’immagine irrealisticamente favorevole della sua moralità e del suo adattamento psicologico. Descrittori associati a una elevazione della scala L: • contrario ad ammettere anche i minimi difetti; • proclama virtù irrealistiche; • asserisce di aderire a standard morali eccessivamente alti; • ha autopercezioni ingenue; • si sforza deliberatamente di ingannare gli altri sulle proprie motivazioni o adattamento; • ha problemi di adattamento di personalità, denota forte regressione o conflitto v Scala frequenze (F)- 60 item Indica l’esagerazione di sintomi o la simulazione. Le persone che tentano di mostrare problemi psicologici che non hanno risponderanno in maniera estrema e a tutti i sintomi, tratti da aree problematiche troppo vaste e incompatibili tra loro. La scala, quindi, è composta da una vasta gamma di sintomi psicologici che coprono una tale quantità di problemi che non riflettono un quadro coerente. I pazienti «veri» in generale non rispondono alla vasta gamma di item della scala in maniera indiscriminata, ma rispondono in maniera selettiva ai sintomi. Gli adulti di un campione normale rispondono positivamente a meno di 5 item. Fornisce anche una buona indicazione delle risposte date a caso. S e una persona ha risposto approssimativamente a 30 item di questa scala, la possibilità di risposte date a caso o di un errore di registrazione delle risposte (es. nel foglio di risposta) deve essere presa in considerazione. Inoltre, è un indice prezioso dell’atteggiamento collaborativo della persona e della sua capacità di fornire informazioni utili su di sé. Possibili motivi per i punteggi alti • possibile errore di registrazione; • risposte date a caso; • possibile disorientamento: il soggetto può essere disorientato e confuso, incapace di seguire le istruzioni o di capire il significato degli item (es. a causa di intossicazione, danni cerebrali o ansia grave); • psicopatologia grave: soprattutto tra pazienti ricoverati di recenti e i reclusi nelle carceri; • possibile simulazione di malattia: il soggetto volutamente esagera i sintomi presentando un’immagine gravemente disturbata al fine di beneficiare di alcuni trattamenti particolari oppure necessità di aiuto psicologico o necessità di influenzare un tribunale; • diverso retroterra culturale v Scala K – 30 item Misura dell’atteggiamento di difesa verso il test; detta «scala filtro» perché è usata anche come correzione per la tendenza a negare i problemi in alcune scale cliniche (Hs, Pd, Pt, Sc, Ma). Costituita da item che sono molto meno espliciti di quelli della scala L, per esempio «Le critiche o i è I soggetti con alti punteggi mostrano convinzioni bizzarre, esperienze insolite e percezioni particolari. -Molto alto (≥ 76): Disturbi del pensiero, comportamenti eccentrici, deliri. Scarso contatto con la realtà. -Alto (66-75): Convinzioni inconsuete, comportamenti bizzarri. Ritirato e isolato. Difficoltà di concentrazione e pensiero. - Moderato (56-65): Poco interessato alle persone, poco concreto. Fantasioso e creativo, interessi religiosi. -Modale (41-55): Adattabile, fidato, ben equilibrato. -Basso (≤ 40): Conformista e conservatore, dotato di autocontrollo. v Scala Ma (Ipomania) – 46 item è Oltre all’ipomaniacalità questa scala può essere anche indice di aspetti comportamentali associati, quali ambizione eccessiva, estroversione ed elevati livelli di aspirazione. -Molto alto (≥ 76) Espansivo e grandioso, irritabile, scarso controllo del proprio umore, iperattivo e distraibile. Prende decisioni impulsive. -Alto (66-75) Invadente, eccessiva attività, euforico, loquace, impaziente. -Moderato (56-65) Socievole ed estroverso. Scarsa tolleranza alla noia, alla monotonia. Vasta gamma di interessi. Gran lavoratore, efficiente, intraprendente. -Modale (41-55) Socievole ed amichevole, responsabile, entusiasta. Equilibrato. - Basso (≤ 40) Apatico e pessimista, privo di energie, poco sicuro di sé. Depresso v Scala Si (introversione sociale) -69 item è I soggetti con alti punteggi manifestano livelli crescenti di timidezza sociale, preferiscono attività da svolgere da soli e mostrano carenza di assertività sociale. Se il punteggio è basso indica invece tendenza alla partecipazione e alla dominanza sociale. - Molto alto (≥ 76) Chiuso , isolato, insicuro e indeciso. -Alto (66-75) Introverso, timido, facile all’imbarazzo, mancanza di fiducia in sé, malinconico, sottomesso. -Moderato (56-65) Riservato, modesto, serio, cauto. - Modale (41-55) Attivo, energico, amichevole, loquace. -Basso (≤ 40) Caldo, socievole, fiducioso di sé e assertivo. Indulgente con se stesso, esibizionista, manipolativo. L’interpretazione tradizionale dell’MMPI prevedeva lo studio delle elevazioni di ogni scala clinica, nella convinzione che ogni punteggio potesse essere associato ad un significato psicologico (interpretazione per punte). Valori dei punti T compresi tra 60 e 65 vengono interpretati come tendenze di personalità mentre elevazioni che superano 65 possono essere indicative di uno stato patologico. Esistono 3 metodi di codifica: o Punte: (o picchi) si uniscono con delle rette i punteggi delle scale di validità tra loro separate dai punteggi delle scale cliniche. Si valutano così i punteggi più elevati e quelli più bassi. Metodo maggiormente usato o Codici: il profilo viene ridotto a espressione matematica attraverso poi l’assegnazione di codici. Tali configurazioni vengono definite “tipi di codice” (code type), o più semplicemente “codici”. I codici sono indici riassuntivi che individuano le 2 o 3 scale cliniche più elevate che abbiano un punteggio T≥65 (Butcher e Williams, 1992). Il nome dei codici viene attribuito in base al numero identificativo delle scale cliniche coinvolte. Codici tipo basati su due e, talvolta, su tre elevazioni sono reperibili in atlanti e manuali interpretativi o Assi: si valutano coppie di scale secondo criteri clinici indicati sul manuale L’elevazione del profilo tra 65 e 74 punti T è indice di un disturbo moderato; profili che superano i 75 punti T sono espressione di un disturbo più grave. Punteggi T compresi tra 50 e 59 non indicano la presenza di una psicopatologia, ma di tratti di personalità. Nel caso in cui vi sia un’elevazione in tutte, o quasi tutte, le scale cliniche pari o superiore a 65 punti T, si parla di “profilo fluttuante” (floating profile). Il profilo fluttuante è tipico delle persone con disturbo borderline di personalità, in quanto l’elevazione di più scale corrisponde alla varietà di sintomi che si presentano spesso in questo quadro psicopatologico, nonché l’incapacità di avere un’immagine coerente di sé. TRATTAMENTO L’assessment mette in evidenza le aree problematiche sulle quali il trattamento dovrebbe concentrarsi. Ad esempio, se i punteggi MMPI-2 suggeriscono la presenza di un grande turbamento emotivo, questo può anche essere interpretato come una potenziale disponibilità ad accettare il percorso terapeutico. Se emerge che l’individuo non è disponibile ad accettare le proprie responsabilità e incolpa gli altri per i propri problemi, la prognosi per la psicoterapia tradizionale è probabilmente piuttosto negativa. Indicatori su cui basarsi: 1. Punteggio alla scala K 2. Tipologia di disturbo evidenziato 3. Modalità di ricerca di aiuto 28-03 METODOLOGIA INTERPRETATIVA MMPI-2 è Materiale necessario per l’elaborato: ▪ Copia del caso ▪ Linee guida per l’interpretazione e lo scoring ▪ Tabelle di conversione punteggi grezzi in punti T per genere ▪ Tabella di conversione K ▪ Foglio Profilo per genere (non necessario per l’elaborato, ma solo per le esercitazioni) Prima cosa da fare: 1. Leggere il caso e annotare i dati significativi 2. convertire i punteggi grezzi in punti t 3. Effettuare considerazioni sulla validità del protocollo (come il soggetto si è posto nei confronti del test) 4. Commentare i punteggi delle scale cliniche integrandoli con gli elementi anamnestici importanti 5. Ipotesi sulla compliance verso la psicoterapia 2. convertire i punteggi grezzi in punti t: Esiste una tabella di conversione dei punteggi per le Femmine e una per i Maschi. A) Dalla tabella di conversione trasformo le 3 scale di validità B) Successivamente trasformo le scale cliniche iniziando da quelle che non richiedono la correzione di K. Procedo esattamente come per le scale di validità. C) Considero ora le scale con correzione K 3) Segnare i punteggi sul profilo (non richiesto all’elaborato) A) Segnare con un puntino il punto T nel grafico in corrispondenza di ogni scala B) Al termine unite con una linea i puntini delle scale di validità C) Successivamente unite i puntini delle scale cliniche con una linea La linea delle scale di validità deve essere separata da quella delle scale cliniche 4. Validità del protocollo A) Valutazione delle omissioni nelle risposte al test per verificare se il protocollo è interpretabile B) Considero le tabelle relative a L, F e K nelle «Linee guida» e ne valuto il significato Considerazioni sulle validità del protocollo è riporto i punteggi e in quale intervallo si collocano è commento le scale singolarmente è esprimo un commento generale sulla validità del profilo 5. Commento scale cliniche A) Evidenzio i punteggi più alti (≥ di 65) B) Inizio a commentare questi punteggi integrandoli con i dati anamnestici C) Il report interpretativo vuole essere un’ipotesi da confrontare successivamente con altri strumenti D) Passo a commentare tutti gli altri punteggi o in ordine graduale (dai più alti a quelli più bassi), o in base alla somiglianza dei sintomi E) Abituarsi ad avere una visione d’insieme al di là dei singoli punteggi Es. Le scale con elevazione clinicamente significativa sono la 1 (Hs) 69 (alto) e la 2 (D) 68 (alto). ( numero+ nome+ punteggio+ intervallo) Interpretazione scale cliniche è quali sono le scale >65 punti T è cosa può significare quel punteggio è collegamento con i dati anamnestici 6.Ipotesi sulla compliance verso la psicoterapia A) Valuto le scale di validità B) Soprattutto il significato di K C) Considero la patologia evidenziata D) Considero le modalità di ricerca di aiuto (ricerca intenzionale, invio obbligato) ES. Facendo riferimento esclusivamente ai dati di validità del protocollo MMPI-2 (scale L, F e K) e soprattutto al valore di K (risorse sufficienti per un intervento) è possibile ipotizzare che il signor M.G. sia sufficientemente disponibile a trattare i propri problemi all’interno del setting psicoterapeutico. Sembra, quindi, esserci una buona probabilità che il paziente sia motivato al trattamento anche perché si è rivolto intenzionalmente al medico curante. 2. 16 PF-5 (Raymond Cattel)-> è un test di personalità che si basa sulla teoria della personalità La teoria della personalità è una teoria seconda la quale le persone differiscono tra loro sulla base di attributi stabili chiamati “tratti” (definiti in maniera dimensionale). La personalità è un insieme di tratti. Il «tratto» secondo Cattell è una caratteristica di personalità che varia da un FASE 1: correggere il test tramite le griglie apposite e segnare il punteggio grezzo di ciascun fattore sul foglio di risposta (se necessario, calcolare i punteggi stimati; FASE 2: trasformare i punteggi grezzi in punti sten per ciascun fattore, utilizzando le norme unificate o specifiche. Per la scala IM la conversione è in percentili; FASE 3: calcolare i punteggi sten dei fattori globali; FASE 4: profilo in punti sten. Stesura del profilo è Riportare i punteggi sten dei fattori primari e globali sul foglio di profilo. è Contrassegnare nello schema i punti corrispondenti. è Unirli con una linea. Strategia interpretativa 1. Indici dello stile di risposta: verificare stili atipici di risposta al test 2. Scale dei fattori globali: descrizione generale della persona 3. Scale dei fattori primari:dettagli del quadro di personalità 1. I tre indici di valutazione dello stile di risposta del soggetto sono: • IM Management dell’Immagine • ACQ Acquiescenza • INF Infrequenza al posto delle scale CP e CN (Contraffazione positiva e negativa) Un punteggio estremo a uno dei tre indici può spingere lo psicologo a formulare alcune ipotesi esplicative sull’atteggiamento dell’esaminato nella compilazione del test In alcuni casi potrebbe essere necessario ripetere il test Valutazione dei punteggi confrontata con altri dati sul soggetto (dati anamnestici, eventuali note, risultati ad altri test, colloquio) Management dell’Immagine (IM) -> È una scala di desiderabilità sociale, i cui punteggi alti riflettono risposte socialmente desiderabili, mentre i punteggi bassi indicano la disponibilità ad ammettere caratteristiche o comportamenti socialmente non desiderabili. È costituita da item specifici che riguardano comportamenti o qualità socialmente desiderabili e non desiderabili. Infrequenza (INF): È composta da 32 item scelti per la scarsa frequenza (< 6.5%) con la quale sono scelte le risposte “b”, o “?”, cioè l’opzione “incerto o incapace di decidere”. Alti punteggi in INF indicano risposte fornite in modo casuale, incapacità di decidere, difficoltà di lettura o comprensione o anche tentativi per evitare di fornire “impressioni sbagliate”. Acquiescenza (ACQ): Indica la tendenza a rispondere “Vero” ad un item senza tenere conto del suo contenuto ed è composta da 103 item. Questo stile di risposta può denotare incomprensione del contenuto dell’item, risposte casuali, difficoltà a rispondere a domande di tipo autovalutativo, o anche incapacità di scegliere una risposta autodescrittiva. Oppure, un’immagine di sé poco definita o un forte bisogno di approvazione da parte dello psicologo o da parte degli altri in generale. 2. Prima di esaminare i punteggi specifici delle scale globali, è opportuno osservare la tendenza generale del profilo. Valutazione dei punteggi estremi, che indicano i tratti maggiormente caratteristici del soggetto: maggiore è il numero dei punteggi estremi, più è probabile che la personalità sia più caratterizzata. Valutare la relazione con i fattori primari: identificare i punteggi alle scale primarie che vanno nella direzione prevista per uno specifico fattore globale e in direzione opposta. Ciò consente di evidenziare combinazioni di fattori insolite e formulare ipotesi Big Five Questionnaire 2 (5 bfq-2) Caratteristiche È un questionario italiano che misura i cinque tratti considerati fondamentali nella descrizione della personalità̀. La presenza di una misura di personalità̀ come il BFQ, fondata su un modello teorico ritenuto generalmente valido, si rivela particolarmente importante per la ricerca scientifica e per le varie applicazioni della psicologia. Modello dei “cinque grandi fattori di personalità̀” : - Energia o Estroversione - Amicalità o Gradevolezza - Coscienziosità̀ - Stabilità emotiva o Neuroticismo - Apertura mentale o Apertura all’esperienza Origini Lo studio dei cinque grandi fattori della personalità̀ si fonda su due teorie: -> Tradizione lessicografica: (ipotesi della sedimentazione di Cattell): le differenze salienti sono codificate nel linguaggio quotidiano e diventano descrittori stabili della personalità̀ -> Tradizione fattorialista: dall’analisi statistica tra i descrittori presenti nei questionari è stato possibile ritrovare le cinque dimensioni della personalità̀ In questo senso i BIG FIVE rappresentano anche un asse di convergenza tra le teorie implicite della personalità̀, basate sulle conoscenze/credenze della “gente comune” quali sono sedimentate nel lessico della personalità̀, e teorie esplicite della personalità̀, basate sulle conoscenze accumulate in sede di ricerca scientifica. Test molto apprezzato anche a livello internazionale (tradotto in 15 lingue) Evoluzione o Prima edizione (Costa e McCrae; 1992) pubblicata in Italia nel 1993 o BFO (1994) Big Five Observer: 40 coppie di aggettivi opposti o BFQ-C (1998) per fasce di età dagli 8 ai 14 anni o BFA (2002) Big Five Adjectives: 175 aggettivi utilizzato come autovalutazione in contesti organizzativi o Seconda edizione (Caprara, Barbaranelli, Borgogni, Vecchione; 2008) Struttura: 34 items suddivisi in 5 fattori composti da 24 items a loro volta suddivisi in due sottogruppi di 12 items Scala Lie 14 items: Lie Egoistic / Lie Moralistic Aspetti psicometrici Si tratta di 42882 soggetti (58% maschi) con un età compresa tra 15 e 76 anni, di diverse professioni e livelli di istruzione, in situazione non competitiva e competitiva Il KIT prevede: • Un manuale • I protocolli • I Fogli di risposta • Le griglie di correzione SOMMINISTRAZIONE v Individuale o collettiva, Carta e matita oppure on line. v Il tempo generalmente impiegato varia da 15 a 45 minuti v Le istruzioni sono stampate sul frontespizio di ciascun libretto v Esse possono essere lette ad alta voce ai soggetti, accompagnandole da eventuali chiarimenti v Né le affermazioni del questionario, né le istruzioni devono essere cambiate v È importante raccomandare di rispondere sull’apposito foglio di risposta che viene consegnato insieme al fascicolo v Nel foglio di risposta è presente uno spazio per raccogliere i dati anagrafici v Inoltre, è fondamentale ricordare di rispondere in modo spontaneo e sincero; non vi sono risposte giuste o sbagliate. √ Atteggiamento amichevole, non distaccato √ Attenzione al comportamento degli individui √ Rispettare i tempi in modo rigoroso √ Attenersi alle istruzioni √ Fare integralmente gli esercizi preliminari √ Non aggiungere commenti o spiegazioni SCORING o Per ciascuna delle 10 sotto dimensioni e per la scala Lie è possibile ricavare dei punteggi grezzi totali. o Sommando i punteggi delle sottodimensioni riferite ad uno specifico fattore, si ottiene il punteggio grezzo del Fattore. o Il punteggio grezzo viene trasformato in punteggi standardizzati attraverso delle tabelle di conversione (differenti per sesso). o Le scale espresse in punti T hanno media 50 e deviazioni standard 10. Conviene arrotondare il punteggio grezzo ottenuto a quello più vicino nella tabella di conversione. o Ci sono tabelle di conversione sia per i cinque fattori principali e per la scala Lie, sia per le 10 sottodimensioni. o Se il soggetto omette più di 15 risposte il profilo non potrà essere calcolato ed il test è da considerarsi nullo INTERPRETAZIONE Breve guida all’interpretazione Se un profilo presenta tre o più punteggi superiori a 65 punti T nelle scale di personalità, oltre al punteggio ottenuto nella scala L, è assai probabile che sia falsato. Il punteggio alla scala desiderabilità sociale cade appena sotto il limite inferiore e denota quindi un profilo che potrebbe essere caratterizzato da una accentuazione degli aspetti negativi della situazione. La situazione di somministrazione sembrerebbe escludere una deliberata tendenza a presentarsi in modo negativo. Questa interpretazione è suffragata dalla presenza di punteggi piuttosto elevati in altre scale del BFQ. Il punteggio della Desiderabilità Sociale si colloca nella fascia bassa dei punteggi, denotando un profilo che potrebbe essere caratterizzato da una accentuazione degli aspetti negativi. Effettivamente non si evincono punteggi elevati nelle altre scale Valutare la situazione di somministrazione: ci potrebbero essere deliberate tendenze a presentarsi in modo negativo? Si tratta di un imprenditore di 31 a. Il punteggio alla scala desiderabilità sociale cade appena sotto il limite inferiore e denota quindi un profilo che potrebbe essere caratterizzato da una accentuazione degli aspetti negativi della situazione. La situazione di somministrazione sembrerebbe escludere una deliberata tendenza a presentarsi in modo negativo. Questa interpretazione è suffragata dalla presenza di punteggi piuttosto elevati in altre scale del BFQ. I punti di forza del profilo sono rappresentati dalla Coscienziosità e soprattutto dalla Scrupolosità. Per ciò che concerne l’area delle relazioni interpersonali, il profilo ha punteggi nella norma per Amicalità, con valori leggermente superiori per la cordialità. L’area della gestione delle emozioni negative risulta adeguata per il controllo degli impulsi ma più problematica per il controllo delle emozioni. I punti critici del profilo sono soprattutto L’Energia ed Apertura mentale. Psicologia delle organizzazioni § Coscienziosità Tale dimensione è risultato un valido predittore di successo per tutti i gruppi occupazionali considerati: le persone che manifestano tratti associati con l’affidabilità, la precisione, la persistenza generalmente rendono meglio di coloro che non mostrano tali tendenze comportamentali. Lo stesso risultato è stato confermato anche in studi su popolazioni di militari che pure hanno individuato nell’affidabilità e nell’orientamento alla riuscita i più forti predittori del rendimento lavorativo. § Estroversione È risultato un predittore di successo soltanto per i manager e i venditori. Poiché l’interazione con le altre persone rappresenta un aspetto importante di tali mansioni è comprensibile che tratti come la socievolezza, la loquacità e l’assertività risultino generalmente associati con migliori prestazioni in tali mansioni. § Apertura all’esperienza È risultato un predittore significativo della capacità di apprendimento nella fase di formazione. Le persone più aperte all’esperienza, più curiose e acculturate mostrano un atteggiamento più positivo verso l’apprendimento, dimostrano maggiori capacità, motivazione ad apprendere, e ciò potrebbe spiegare il loro successo nella formazione.
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