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Goethe, Lessing e la letteratura tedesca del XVIII secolo, Appunti di Letteratura Tedesca

LessingStoria della letteratura tedescaGoethe

Informazioni su Goethe e Lessing, due figure chiave della letteratura tedesca del XVIII secolo. Vengono discusse le opere principali di Goethe, come 'Il Werther' e 'Faust', e vengono analizzate le tematiche e le caratteristiche stilistiche delle sue poesie. Viene inoltre presentata una breve biografia di Lessing e delle sue opere principali, come 'Minna von Barnhelm' e 'Emilia Galotti'. Infine, vengono fornite informazioni sul contesto storico e culturale in cui hanno operato questi due autori.

Cosa imparerai

  • Chi sono Goethe e Lessing e quali sono le loro opere principali?
  • Quali tematiche sono presenti nelle opere di Goethe e Lessing?
  • Quali sono le caratteristiche stilistiche delle poesie di Goethe?
  • Come si collocano Goethe e Lessing nel contesto storico e culturale del XVIII secolo?

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 05/05/2022

chiara-cangiano
chiara-cangiano 🇮🇹

5

(2)

6 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Goethe, Lessing e la letteratura tedesca del XVIII secolo e più Appunti in PDF di Letteratura Tedesca solo su Docsity! LA PAROLA DEI POETI: GOETHE (testo teatrale) Il Faust si apre con tre prologhi uno dei quali è il "Prologo in teatro". Siamo nella fase precedente alla storia, Goethe fa parlar tre personaggi: l'attore (comico), il direttore del teatro, lo scrittore.  Il teatro è un luogo in cui vengo provocato poiché è luogo di riflessione critica. In questa scena si parla del teatro, ogni personaggio porta acqua al proprio mulino rivolgendosi al poeta. Il direttore dice "Scrivi qualcosa che possa interessare tutti (scrivimi un ragù: qualcosa di molto ampio, per chiamare molta gente al teatro)". Lo scrittore reagisce con un monologo dicendoci a cosa serve la poesia "Va' a cercarti un altro servo! Ah il poeta dovrebbe, quel suo diritto massimo, quel suo umano diritto, che Natura gli ha dato, consapevolmente, per piacerti, perderlo? Com'è che scuote i cuori? Com'è che vince qualunque elemento? Non è con l'armonia che gli viene dall'anima e che nel cuore gli ritesse il mondo?". La letteratura fino a quel momento aveva sempre dipeso da qualcuno (mecenate). Lo Sturm und Drang celebra invece la libertà dell'arte. Inoltre la poesia scuote i cuori, crea una reazione. La poesia è qualcosa di vitale, che interpreta e da senso alla realtà. Il poeta insegna a capir le cose in un modo che altrimenti non riuscirei a raggiungere. Grazie al poeta, il singolo diventa universalità. "Chi sul sentiero dell'amata sparge tutti i bei fiori della primavera?". Il poeta da amore.  Goethe si definisce inoltre come il liberatore radicando la poesia nella realtà "Il contenuto poetico è il contenuto della propria vita". RILKE La poesia delle cose. Si trova, un giorno, davanti a un aspirante poeta che gli chiede se le sue poesie siano buone. Risponde " La smetta di chiedere l'apprezzamento esterno. Nessuno vi può consigliare, c'è una sola via: penetrate in voi stesso, ascoltate se scrivere sia una necessità per la vostra esistenza. Se non scrivere vi impedisse di vivere allora le vostre poesie hanno un senso, la vera scrittura è una necessità esistenziale. Se la vita quotidiana vi sembra povera, accusate voi stesso perché non siete assai poeta da evocarne la bellezza". Cos'è la letteratura? Essa è un modo per utilizzare la lingua diverso dalla quotidianità. Ora ascoltiamo le parole di Rainer Maria Rilke (1875-1926), siamo intorno al 1903. "Lettere a un giovane poeta". "Le opere d'arte sono esistenze piene di mistero". Le opere d'arte sono eterne, mentre noi siamo destinati alla caducità. "Voi guardate fuori, verso l'esterno e questo ora non dovete fare. Nessuno vi può consigliare, nessuno. C'è una sola via. Penetrate in voi stesso". "Si interroghi sul motivo che le intima di scrivere". Molti scrivono per il successo. "Morirebbe, se le fosse negato di scrivere?" domanda provocatoria. "Se la vita quotidiana vi sembra povera non l'accusate: accusate voi stesso, che non siete assai poeta da evocarne la ricchezza". Il poeta è colui che evoca la poesia da ciò che è quotidiano. Chi non è poeta, grazie al poeta coglie la ricchezza dell'esistenza. Il lettore, il fruitore dell'arte è colui che grazie ad essa riesce a cogliere qualcosa che da solo non sa cogliere. Il poeta è colui che dalla banalità evoca la poesia. La poesia di Rilke è la cosiddetta poesia delle cose attraverso la quale interpreta l'essenza di ciò che vede (es. pantera chiusa in gabbia, ortensia azzurra, vecchio padiglione abbandonato, fenicotteri). "Se anche doveste essere in un carcere avreste comunque i ricordi". "Si vedrà forse che lei è chiamato ad essere artista: allora, prenda su di sé la sorte e la sopporti, ne porti il peso e la grandezza, senza mai ambire al premio, che può venire dall'esterno. Poiché chi crea deve essere un mondo per sé e in sé trovare tutto". Essere poeta è insieme dono e peso. Il successo non deve essere un criterio per l'artista. Il mondo dell'artista dev'essere un mondo nel quale l'artista trova tutto. Opera importante: "I quaderni di Malte Laurids Brigge" Giovane che si trova a Parigi, Rilke racconta con una modernità straordinaria la Parigi di inizio 900 facendo emergere il mondo dei sobborghi. In questo romanzo c'è una pagina nella quale Rilke riprende il tema della poesia che aveva affrontato ne "Lettere a un giovane poeta". I versi nascono dall'esperienza, questo non significa però che la poesia sia un trascrizione di una prosa. C'è il salto qualitativo (Literarisierung) dall'esperienza della vita in opera letteraria. Alfred Doblin "Berlin Alexanderplatz" Impariamo a capire come l'artista percepisce il pericolo incombente della nuova realtà urbana. La metropoli è il luogo dove il singolo è sottoposto a sollecitazioni, a una quantità di esperienze che non si è in grado di elaborare. Qui non c'è un narratore, ma è un continuo sovrapporsi di piani senza correlazione tra di loro. Questo perché Doblin dice che l'uomo è sottoposto continuamente ad esperienze nuove che portano il soggetto ad alienazione. La letteratura ci racconta il mondo che cambia e lo fa con un uso delle parole che si adatta rispetto a ciò di cui ci parla. La letteratura è anche fonte di ispirazione, contaminazione di altri linguaggi (cinema, televisione).  P.s. Traduzione interlinguistica (da una lingua all'altra) e intralinguistica (all'interno della stessa lingua) e intersemiotica (salto da una lingua all'altra). NIBELUNGENLIED, 1200-1220 (medievale, tedesco medio) Testo molto letto e conosciuto, nel 1500 sparisce finché non viene riscoperto un manoscritto in Svizzera e l'interessa degli studiosi si riaccende. All'inizio dell'800 quest'opera viene pubblicata in un contesto storico particolare (il mondo tedesco viene combattuto e sconfitto da Napoleone nella battaglia di Jena). (La Germania non era ancora nata, nasce nel 1871). Tutto ciò è per i tedeschi una sconfitta personale che causa un sentimento di patriottismo il quale fonda le proprie radici nell'antica cultura germanica. Molti intellettuali vanno a riproporre il patrimonio culturale tedesco. I Nibelunghi diventano il libro di culto nei quali si ritrovano i valori tedeschi. Da questo momento i nibelunghi sono un punto fondamentale, diventando nell'800 un fondamentale contributo lirico (Wagner) e nel 900 una trasposizione cinematografica (Fritz Lang). Il nazismo fa poi propri alcuni concetti presi da "I Nibelunghi". Neuschwanstein >>> Il motivo per cui questo castello nasce è l'ammirazione del re Ludwig per "I Nibelunghi", "Parzival"... All'interno questo castello presenta diversi affreschi rappresentanti queste saghe. 476 d.C. caduta dell'impero romano e inizio del Medioevo. Fra le popolazioni germaniche emergono i Franchi. Adesione al cristianesimo. Carlo Magno (regna 768-814) viene incoronato imperatore del sacro romano impero dal papa (25.12.800). Ciò è un collegamento con la letteratura perché Carlo Magno si trova a governare su popoli con lingue e culture diverse. Egli decide quindi che i valori cristiani devono essere i collanti di questi territori, inizia quindi un'azione di trasmissione al popolo dei contenuti cristiani anche a quelle zone che hanno una tradizione non cristiana. Per una ragione culturale iniziano ad esser scritte le cose, incominciano a comparire manoscritti con una lingua che, affiancata dal latino, prende il nome di antico alto tedesco (althochdeutsch).  Gli studiosi datano queste pergamene dal 750 all'800. La lingua evolve: fase del mittelhochdeutsch (1050-fine del 1400). Coincide con la grande fioritura della letteratura tedesca e con il governo degli imperatori svevi. Fase in cui si colloca la storia dei Nibelunghi e del Parzival così come la leggenda di Tristano e Isotta. Accanto alla poesia cortese del Minnesang. Con la fine del 1400 finisce il medioevo (iniziato nel 476) e inizia la fase del neuhochdeutsch (Lutero). OPERE ALTHOCHDEUTSCH ABROGANS 750 Abrogans >>> dheomodi >>> demuetig >>> umile WESSOBRUNNER SCHOEPFUNGSGEDICHT (LA PREGHIERA DI WESSOBRUNN) 814 L'autore cerca di raccontar la genesi. Parla del nulla cancellando oggetto per oggetto ciò che è presente nel mondo. Il secondo frammento assomiglia a una preghiera, a un'invocazione a un Dio buono. MERSEBURGER ZAUBERSPRUECHE (FORMULE MAGICHE DI MERSEBURG) Formule di scongiuro in cui compaiono divinità pagane accanto a Cristo guaritore. Non è un fare tabula rasa (tutto quello a cui voi credete non è vero). Si comunicano i contenuti appoggiandosi alle credenze popolari. Questa tradizione è antichissima e si mantiene nella storia della letteratura tedesca (es. Faust, mago e negromante si diletta con al magia). MUSPILLI 830  E' un frammento che parla del giudizio universale, della salvezza e della dannazione. Schiere degli angeli che scendono dal cielo; schiere di demoni che salgono dagli inferi. Rapporto dell'uomo con la morte, tema oscuro. HELIAND 830 Conservato allo storico museo di Berlino, unico documento in lingua sassone. Ed è la storia della vita di Gesù che promuove i valori e i principi religiosi. HILDEBRANDSLIED Frammento. Non contiene nulla che manifesti un'intenzione formativa dal punto di vista religioso, è un carme epico che ci immerge nella questione del codice d'onore, nell'abnegazione di se stessi. Racconta di un duello che due guerrieri si trovano a combattere: Hildebrando (fedele al re Teodorico) e Adubrando (nemico). Essi sono padre e figlio. Hildebrando ha lasciato la famiglia quando il figlio era piccolo per adempiere ai suoi doveri di vassallo. Il codice pretende che questo duello venga fatto, il frammento di interrompe prima della fine. Forse davanti alla durezza di questo mondo chi trascriveva si è interrotto. La conclusione probabilmente vede che il padre uccide il figlio perché è il guerriero ormai abile. Si capisce che i valori cristiani si stanno diffondendo perché Hildebrando soffre, egli capisce che si trova di fronte al figlio ed è drammaticamente tormentato. Infatti in questo frammento viene utilizzata la rima del tempo >>> allitterazione, cioè quando le parole cominciano con la stessa consonante. "WE" torna quattro volta evidenziando il verso che dice "E ora ahimè, Onnipotente Iddio, ecco una sorte infausta". Perché si suppone che sia il padre a uccidere il figlio? Perché c'era il rito di iniziazione del guerriero in cui il maestro e il suo allievo erano costretti a scontrarsi e il maestro feriva l'allievo. Il frammento inizia con un incipit "l'ho sentito narrare" che ci fa capir quanto esistesse una tradizione orale. MITTELHOCHDEUTSCHE LITERATUR 1200 Età degli SVEVI: poemi epici e lirica cortese. Das Nibelungenslied (poema anonimo), Parzival (Wolfram von Eschenbach). L'autore di "Das Nibelungenslied" è voluto rimanere anonimo perché, probabilmente, ha intrecciato una storia molto cruenta e dura nella quale i valori della cristianità non ci sono. Egli ha voluto scrivere questa storia violenta per far capire qual è la vita senza i valori cristiani.  Codex Manesse >>> codice medievale scritto grazie all'interesse culturale di un mercante di Zurig, codice miniato DAS NIBELUNGENSLIED 1200-1220 Fino al XVI secolo fu un'opera molto letta. Per 250 anni scompare. Per caso nel 1755 in una biblioteca viene scoperto il manoscritto indicato ora come Handschrift C. Inizio 1800 >>> Friedrich von der Hagen pubblica questo libro che diventa un libro di culto della cultura tedesca. A Worms sul Reno, dove la prima metà del libro si svolge, si celebra ogni anno una festa in onore de "I Nibelunghi". Il nazismo si è impossessato di questa saga. Intervento sulla storia per modificarla (es. Teodorico, rappresentato come un re buono). I manoscritti presentano da una versione all'altra dei cambiamenti interessanti. In questo testo il mondo tedesco che sta cercando un'identità culturale prima del 1871 (Germania) si rispecchiano i valori tedeschi. Penna estremamente raffinata, ci colloca in un contesto narrativo molto ampio (nelle antiche leggende).  Se subentra la vendetta, la fine tragica è inevitabile. Non c'è uno scopo esplicito educativo, ma si capisce che il mondo perfetto è distrutto da sentimenti di odio. Temi >>> "guerrieri famosi, imprese immense, di feste e di letizia, di lacrime e di pianto, di lotte d'audaci guerrieri". La guerra è il grande tema. Viene rappresentato un mondo perfetto fatto di cura, protezione, affetto che gira attorno alla figura angelicata di Crimilde (rappresentata quasi come una Madonna). Dopo i primi quattro versi entra già nella vicenda. Si parla dei Burgundi. Crimilde è il personaggio che collega la vicenda, la quale è divisa in due grandi parti. Non sappiamo ancora che Crimilde è una principessa, è la sorella del re, ma viene messa subito in luce la sua nobiltà d'animo. Il quarto verso della seconda strofa ha però un triste risvolto: per causa sua molti guerrieri avrebbero perso la vita. Nella terza strofa viene descritta la donna nella sua bellezza e virtù. Nella quarte strofa si dice che i tre re fratelli se ne prendono cura (bontà d'animo, affetto, amore, bellezza di questo mondo). Nella quinta strofa ci da indicazioni più precise >>> a Worms, in riva al Reno. I re vengono serviti dai loro soldati e periranno tristemente per l'odio di due nobili donne. L'odio sa distruggere la positività di questo mondo. Vengono introdotti madre e padre. Descritti i tre re come guerrieri assai forti. Introdotti altri personaggi. Potenza, grandezza, prestigio, nobiltà >>> valori messi a fuoco. Alla strofa tredici si entra nella vicenda. Crimilde fa un sogno. Sogna di avere un falco forte, selvaggio, bello che le viene artigliato da due aquile. Lei vide tutto >>> sogno premonitore, attraverso il sogno entra l'irrazionalità della vita. La giovane racconta la storia alla madre che le dice: il falco che allevavi è un tuo guerriero, se Dio non lo protegge presto lo avrai perduto. Il narratore inserisce un grande tema: quello del rapporto tra amore e dolore >>> la fanciulla non vuole amare per paura di soffrire. La madre le risponde che se vuol essere felice deve amare. Lei vive senza amore finché non si sposa. E poi "come si vendicò crudelmente sui più stretti parenti che l'uccisero un giorno!" I più stretti parenti (i fratelli) le uccisero il marito e lei si vendicò su di loro. La storia ci racconta una metamorfosi di questa donna che da donna angelicata diventa una donna assetata di vendetta.  La struttura narrazione è asimmetrica: su 40 avventure, 20 raccontano di Crimilde e Sigfrido e 20 della vendetta di Crimilde. Alla fine muoiono tutti, compresa Crimilde. La prima avventura ci parla di Crimilde e di un falco che qualcuno ucciderà. Il falco rappresenta Sigfrido, un guerriero del Niederland che si innamora di Crimilde per quello che ha sentito dire di lei >>> l'amore è un sentimento molto spirituale che sboccia non per attrazione fisica, ma per le virtù che vengono narrate. Durante il viaggio per raggiungere Crimilde, Sigfrido incontra Schilbung e Nibelung, figli del re dei Nibelunghi. Essi litigano per un immenso tesoro (NIbelungenhort/Schatz) lasciato loro in eredità dal padre. Sigfrido dovrà aiutarli avendo in cambio la spada Balmung, appartenente al padre dei fratelli. I due guerrieri non sono d'accordo per come Sigfrido consiglia loro di dividere il tesoro e continuano a litigare: Sigfrido li uccide entrambi e decide di prendere il tesoro. Alberico è il nano guardiano del tesoro, Sigfrido riesce a passare anche questa prova. Alberico gli promette fedeltà e consegna a Sigfrido un mantello che rende invisibili. A ciò si aggiunge un ulteriore elemento. Nel percorso di Sigfrido egli incontra un drago, che uccide. Bagnandosi con il sangue del drago egli diventa invulnerabile tranne che per un punto sulla schiena (a causa di una foglia cadutagli sulla schiena mentre si bagnava con il sangue del drago). Ciò viene raccontato da un personaggio della corte dei Gurgunti, Hagen, che in una poesia che diventa quasi una preghiera. Il confine tra dimensione laica e religiosa è sottile.  Ci sono temi ricorrenti: falcone (simbolo d'amore presente anche nei romanzi, Nibelunghi). Chi sono i poeti Minnesaenger? Erano persone di estrazione alta, come cavalieri, feudatari, principi o imperatori (Enrico VI, Federico II) o funzionari di corte (persone istruite che lavoravano a corte e sapevano leggere/scrivere. Due fasi del Minnesang: Primo Minnesang: elevazione spirituale, esperienza spirituale. Secondo Minnesang: porta anche una grande innovazione. Walther von Vogelweide molto importante. Minnesang: poesia aristocratica e cortese Meistersang: poesia borghese e cittadina. L'evoluzione sociale del tempo porta ad una evoluzione di questa classe di artigiani e commercianti che iniziano a scrivere. WALTHER VON VOGELWEIDE Poesia d'amore ("Sotto al tiglio" >>> "Unter der Linden") e poesia politica.  "Sotto al tiglio" rappresenta una svolta. Parla una donna. Non è una dimensione solo platonica e spirituale (INNOVAZIONE). La dimensione dell'amore è raccontata nella sua fisicità.  Inoltre lo sfondo di questa storia d'amore è un paesaggio. Non c'è solo la concretezza del rapporto d'amore, ma anche la presenza fisica della Terra. Quella che prima era un'esistenza teocentrica, si trasforma in una dimensione antropocentrica. Si aggiunge anche una diversa interpretazione della realtà. Non più lo sfondo metafisico dorato, ma la realtà, contesto terreno.  Sotto a quel tiglio nella campagna c'era un letto per noi due e potete ben vedere come sono spezzati i fiori e l'erba (qualcuno si è sdraiato) in una valle al limite del bosco tandaradei dolce cantava l'usignolo Io me ne venni al prato il mio amico era già giunto lì como mi accolse nobil signora (dimensione della nobiltà, ma è una nobiltà d'animo) ne son felice sempre di più se mi ha baciata? ma mille volte! tandaradei non vedete com'è rossa la mia bocca? E aveva fatto così splendio un letto di fiori ancora ne riderà tra sè e sè se qualcuno passa per quel sentiero (cose che non sono consentite dall'etica, la morale e la religiosità) di tra le rose potrà capire tandaradei dove era posata la mia testa (gusto per i particolari) Che giacque con me nessuno lo sappia dio non voglia! che vergogna! (ironia) E come mi ha amato mai, mai nessuno lo scoprirà, tranne lui ed io e un uccellino piccolo: tandaradei, che certo mi sarà fedele. Finisce il Medioevo  Caduta di Costantinopoli 1453 Scoperta dell'America 1492 Siamo alla metà del 1300. Città di Praga, ponte di Carlo, passaggio dalla città vecchia alla nuova. Vien fondata qui nel 1348 la prima università sul suolo di lingua tedesca:l'università Carolina (1088 Bologna più antica università del mondo).  Praga diventa un centro culturale importantissimo, in particolare dell'Umanesimo. In questo contesto troviamo la figura più rappresentativa dell'Umanesimo tedesco: Johannes von Tepl. Fece probabilmente a Praga i suoi studi universitari e diventa segretario municipale della medesima città. Il suo capolavoro è "L'Aratore di Boemia" >>> "Der Ackermann aus Boehmen", 1400. Cos'è quest'opera? Essa è un'opera con due personaggi, la morte e l'aratore di Boemia che ci dirà "la penna è il mio aratro" >>> egli è un uomo colto, non un aratore. Tema della sapienza, conoscenza da Tepl fino a Faust. Chi è questo uomo colto che parla con la morte? L'opera è un dialogo tra i due personaggi. L'aratore è un uomo al quale è morta, in giovane età, la moglie. Essi erano felici. Forse la storia trae spunto dalla vita reale di Tepl che probabilmente aveva avuto questa perdita. L'aratore è furioso nei confronti della morte >>> per quell'epoca è qualcosa di assolutamente ardito, il coraggio di ribellarsi alla morte. Il contadino ha il coraggio di accusare la morte, di dirle che ha distrutto l'opera della creazione. La morte risponde con sarcasmo mostrando la vanità della vita. Tema della morte nel Medioevo: Muspilli: memento mori! Introduzione di Luigi Quattrocchi: "l'ammaestramento a un'ascetica moralità, con l'incombente timore di una morte dannatrice. Nei testi sono presenti immagini macabre: descrizione dei cadaveri.  Il contadino è la prima figura grandiosa che nella cultura del tempo alza la voce. Egli con argomentazioni molto razionali cerca di dimostrare l'ingiustizia della morte della moglie. In queste argomentazioni c'è il tema della bellezza della vita: la vita va vissuta e goduta.  "Voi che ferocemente distruggete tutta l'umanità, che rovinosamente perseguitate tutto il mondo, che orrendamente assassinate ogni persona" Risposta della morte, cap II: " Finora a ciò non eravamo abituata" esprime il memento mori medioevale, le cose sono effimere e l'uomo sbaglia. Alla fine, nel capitolo 33°, Dio ricorda all'uomo che è mortale e alla morte che non deve essere orgogliosa o arrogante, poiché è egli stesso che le ha dato la vita. Dio assolve la morte poiché essa è strumento voluto da egli stesso, ma concede onore all'uomo. "Tu, querelante, abbi onore, tu, morte, abbi la vittoria poiché ogni uomo è obbligato a dire vita alla morte, il corpo alla Terra, l'anima a noi". L'opera segna la transizione dal mondo e dalla mentalità medioevali a quelli moderni. Nel dialogo emerge dalle parole del contadino una nuova coscienza dell'uomo, del suo valore, della sua grandezza e dignità e della bellezza dell'esistenza terrena. L'aratore è una figura titanica, quasi faustiana. Ladislao Mittner è l'autore di una storia della letteratura tedesca, fa un'analisi dell'aratore di Boemia. 1467 c., ES IST EIN SCHNEE GEFALLEN (poesia) Ludwig Uhland, Alte hoch und niederdeutsche (forma del tedesco tipica del nord della Germania) Volkslieder (poesie popolari antiche alto-tedesche e basso-tedesche), 1844-1845 Egli è uno dei poeti tedeschi dell'alto romanticismo. Raccoglie testi di tradizione antica in questo volume.  Hartmann Schedel (1440-1514): Muenchener Liederbuch (1467), dove aveva raccolto diversi documenti della tradizione poetica.  Titolo messo da Uhland Volkslied Cosa vuol dire Volkslied? V.D. Lezione 6 Il tema è una nevicata fuori stagione Rima alternata; rima che finisce con un accento (uscita in femminile) o no (uscita in maschile) Per la metrica di contano gli accenti, ogni verso ha tre accenti, verso tipico del canto popolare Es ist ein Schnee gefallen, wann es ist noch nit Zeit; ich wollt zu meinem Buhlen gan, der Weg ist mir verschneit. Es gingen drei Gesellen spazieren um das Haus; das Maidlein was behende, es lugt zum Laden aus. Der ein der was ein Reiter, ein ander ein Edelmann, der dritt ein stolzer Schreiber, denselben wollt es han. Er tät dem Maidlein kromen Esplode il caso Lutero: arrivano a Roma notizie di ciò che sta succedendo, Lutero viene richiamato e si rifiuta di ritirare le sue tesi. Il mondo comincia a interessarsi alle tesi di Lutero, in particolare una figura=Federico il Saggio, Principe elettore di Sassonia, il quale era in rapporti molto tesi con l'imperatore. Il mondo del potere comincia capir che l'azione di questo monaco può avere una ricaduta non solo dal punto di vista teologico, ma anche da un punto di vista politico.  1520: Lutero non ritratta e viene scomunicato e in segno di protesta brucia la bolla con cui era stato scomunicato "Exurge Domine" >>> viene dichiarato eretico nel 1521.  Nello stesso anno viene data un'altra possibilità di ritrarre le tesi. Viene convocata l'assemblea imperiale di Worms. Lutero viene invitato, ma egli davanti al potere massimo dell'impero si rifiuta di trattare. A questo punto Federico il Saggio capisce che la vita di Lutero è in pericolo e lo fa sparire dalla scena mettendolo al sicuro nella fortezza di Wartburg. Qui dal maggio del 1521 al marzo del 1522 traduce il Nuovo Testamento, che viene pubblicato lo stesso anno. Tradurrà poi l'antico testamento che verrà pubblicato insieme con il nuovo. Il territorio tedesco si spacca in due: la parte a nord aderisce alla riforma luterana ed entra il vigore il principio: cuius regio eius religio >>> si professa quindi la religione del proprio principe. Il sud rimane cattolico. 1545 papa Paolo III convoca il Concilio di Trento, al quale i protestanti si rifiutano di partecipare >>> inizia l'epoca della controriforma. Lutero muore l'anno dopo a Eisleben. 1530 Lutero scrive Ein Sendbrief von Dolmetschen > La lettera sul tradurre: una lettera su come lui ha tradotto. La critica fatta è quella di aver tradotto la struttura latina=lui dice Ciò che devo mantenere non è la struttura, ma il senso della frase.  Principio nuovo nel modo con il quale ci si rivolge al testo sacro >>> la gente deve capire che cosa c'è scritto nel testo sacro. Ein feste burg ist unser Gott (1521-1522 o nel 1526-1528) Ispirato al salmo 46 Pubblicato nel 1529 Heinrich Heine lo definisce come la "marsigliese della riforma" > ricco di pathos Bach lo ha composto in musica Meistersang (poesia legata al mondo borghese) Qui la strofa è divisa in due parti e si chiama Barform: la prima parte (Aufgesang con sottosezioni=Stollen) e la seconda (Abgesang). Lutero sfrutta lo strumento della stampa, le strade comunicative che avevano già efficacia dimostrando con la sua scrittura un'abilità letteraria estremamente raffinata. Non ci sono punti di distacco tra la teologia cattolica e quella protestante. Tutta la poesia è costruita utilizzando il lessico della guerra poiché questa era una realtà quotidiana (comprensibile dai più). L'idea che l'uomo è debole e che non ce la fa di fronte alla natura e di fronte al male è al centro della strofa. Ci sono potenze più grandi di lui e lo sovrastano. Dio è una roccaforte, una fortezza, è un luogo sicuro=ein feste burg Primi quattro versi=Aufgesang, il resto=Angesang Noi siamo stati colpiti dal male, ma Dio ci ha liberato. Son tutte affermazioni prive di qualsiasi incertezza, sono dati certi. Lutero conosceva molto bene l'arte della retorica, della persuasione > non mette dubbi, ma suscita emozioni nella certezza di ciò che è detto. L'Angesang sviluppa il tema della forza del male: ha armi crudeli, è astuto, non ci da tregua. Essa è una personificazione del male; non viene rappresentato solo un concetto L'ultimo verso è orfano: non fa rima con niente. A B A B C C D D O. Ciò gli da un'evidenza particolare Domanda retorica: chi gli è pari sulla Terra? Niente lo eguaglia, è invincibile. Lo schema retorico ha uno scopo preciso: lode a Dio o biasimo al male. Seconda strofa, dopo averci messo paura ci dice "das felt mus er behalten" > il campo di battaglia dev'esser suo Terza strofa, ancora dopo aver fatto paura ci dice che il male sarà annientato grazie alla parola di Dio > egli non ha bisogno di grandi cose, basta una parola per annientare il male. Quarta strofa, la certezza che il bene trionferà. Semplicità dei contenuti, complessità della struttura FAUST Filmografia 1926 > Murnau > Eine deutsche Volksfage 2011 > Sokurov > Faust Teatro 1960 > Gruendgens 2000 > Ganz Composto da due parti 1587 Johann Spiess (proprietario della stamperia da cui esce questo testo anonimo) > Storia del dottor Faust, ben noto (*) mago e negromante (magia in senso negativo) Perché ben noto? L'umanesimo e il rinascimento tedeschi sono caratterizzati dallo studio delle scienze naturali. Fase di passaggio tra quella che diventerà la scienza moderna e ciò che sono elucubrazioni fantastiche. Umanesimo e rinascimento tedeschi danno vita a personaggi ante litteram. INOLTRE 1453 > caduta di Costantinopoli (prima Bisanzio) > i Turchi pongono fine all'impero romano > FUGA DEI DOTTI: eruditi portano con sé in Europa testi sconosciuti=impulso decisivo per la storia culturale europea. Tra questi v'è una tradizione che prende il nome di "corpus ermeticum" e che parla di magia, alchimia... Sono scritti che risalgono a una tradizione filosofica neoplatonica che nasce in Egitto tra il II e il V secolo d. C. Il protagonista di questa conoscenza è una figura mitologica particolare "ermete trismegisto", che secondo l'antica tradizione era il mediatore tra gli uomini e gli dei. Gli scritti vengono pubblicati in Italia e diffusi in Germania. Due figure che sono l'incarnazione dello scienziato ante litteram Paracelso e Agrippa, che hanno scritto trattati, libri, testi... Queste figure rappresentano la volontà dell'uomo alle soglie dell'età moderna di sganciarsi da un sapere prestabilito per arrivare a un sapere individuale=l'uomo vuole verificare in modo autonomo i segreti della realtà. Faust è un personaggio storico esistito (Georg o Johann Faust) tra il 1480 e la prima metà del 1500. Lutero ne parla nei suoi scritti. Questo libro, il Faust del 500, è un Volksbuch (parola coniata da J. Goerres > libro del popolo > non è un libro scritto dal popolo ne diffuso tra il popolo). Nel frontespizio viene messo in evidenza quanto Faust sia collegato con il male (patto con il diavolo). Il libro è un ammonimento, serve per distogliere l'uomo dal seguire la strada di Faust. La sete di autonomia del sapere si scontra con una mentalità del tutto contraria a questa autonomia. La curiosità diventa arroganza, la sicurezza dell'uomo che conosce la realtà è considerata dannazione. Faust vuole la libertà del conoscere, è l'uomo moderno che si fa strada. Faust ha dei poteri magici > l'uomo in grado di manipolare la realtà. E' un seduttore, un Don Giovanni, è un uomo che si fa portare Elena di Grecia per farla concubina.  Christopher Marlowe scrive un testo, il Faust (prima trasposizione teatrale). Il libro è scritto da un luterano (intriso di citazioni dalla bibbia di Lutero). Alla fine Faust si pente, ma il suo peccato è tale da venir punito. Il Faust del 500 condanna Faust, il Faust del 700 lo salva > illuminismo di mezzo (età della ragione) Com'è composta l'opera? Dispute o dialoghi Racconti Schwaenke (farse) > brevi racconti in prosa o versi, divertenti, spesso di una comicità grossolana Monologhi IL 600 Secolo segnato da un'esperienza tragica. BAROCK Barroco (dal portoghese > perla irregolare) Praga, castello > defenestrazione di Praga. Inizio di un conflitto bellico, conseguenza della riforma luterana. 26 maggio 1618> alcuni nobili protestanti gettano dalle finestre del castello di Praga alcuni rappresentanti imperiali cattolici > si genera la guerra dei Trent'anni (1618-1648). Porta violenze, carestie... Albrecht Wenzel Eusebius von Wallenstein diventa una figura chiave della guerra. (1583-1634) protestante, convertitosi al cattolicesimo. Entrò nelle grazie dell'imperatore Ferdinando II che gli conferì incarichi e titoli > sospetti sulla sua fedeltà portano alla sua morte. Schiller, 100 anni dopo, studia e approfondisce l'argomento della guerra dei Trent'anni in una trilogia. Vengono presentati i tre punti cardini della città: le torri, la chiesa e il municipio > essi sono distrutti, la città è rasa al suolo.  Condizione delle donne > le vergini sono violate. Successione di Feuer, Pest und Tod. Introduce nella poesia il cuore e lo spirito > aspetti astratti. Vengono inserite le conseguenze della guerra anche da un punto di vista interno all'uomo. Torna poi alla fisicità della descrizione > il fiume è rosso di sangue fresco, l'immagine della corrente viene resa poi nella fase successiva in cui il fiume non riesce a scorrere poiché occluso dai cadaveri. Stile dell'amplificazione e accumulazione dei concetti. Si trova poi un "doch" avversativo > MA io taccio qualcosa che è peggio (per non dire di...). Riprende il concetto che aveva sviluppato al centro della poesia: il lato spirituale. Le conseguenze più terribili della guerra sono quelle che restano nell'anima. La guerra toglie, sottrae l'anima. Non esistono guerre giuste; la guerra lascia segni indelebili. EBENBILD UNSERS LEBENS Schachfiguren werden nach dem Spiel in einen Beutel getan. Le pedine degli scacchi vengono messi nel contenitore dopo il gioco. Come nel sacchetto i re e i contadini hanno gli stessi onori, così sarà che dopo la morte gli uomini saranno tutti uguali. Gryphius fa riferimento, nella sua poesia, proprio a questo emblema. Questa poesia parla del gioco degli scacchi. Titolo: "immagine della nostra vita" Sottotitolo: "a proposito del gioco degli scacchi" L'uomo è il trastullo del tempo, gioca "per tutto il tempo che" (weil) vive. Il verbo spielen, come in inglese, significa sia giocare che recitare. Viene ripreso il tema del teatro nel secondo verso, con la parola palcoscenico. Parla di due poli: coloro che stanno nei palazzi e coloro che stanno sotto a un misero tetto. Uno comanda e l'altro lavora. Ciò che prima era verde adesso è secco > tema della transitorietà. Sopra di noi c'è una spada affilata: un destino che prima o poi si avvererà. Noi siamo fatti di carne, ma non abbiamo lo stesso ceto nella società. Quello indossa un abito di porpora (potere) e quello invece scava nella sabbia >>> la morte ci rende tutti uguali. Lo splendore è stato prestato e poi viene ripreso. MEMENTO MORI > sulla Terra non siamo tutti uguali, ma nella morte sì CHRISTIAN HOFFMANN VON HOFFMANNSWALDAU (1616-1679) VERGAENGLICHKEIT DER SCHOENHEIT Poesia come viaggio nel corpo di una donna.  Sonetto, alessandrini, schema delle rime attento. La morte accarezzerà i tuoi seni con la sua mano fredda > erotismo macabro. Immagine tipicamente barocca. Il corallo delle tue labbra > colore e preziosità > il corpo della donna è prezioso. Le spalle sono bianche e calde=neve calda (ossimoro) > diventeranno sabbia fredda. Capelli d'oro > capelli biondi e preziosi. I piedi diventeranno polvere e nulla. Nessuno più farà sacrifici alla tua divinità. L'unica cosa che resisterà al tempo è il tuo cuore poiché la natura lo ha fatto di diamante. Il poeta nella sua poesia ha declinato il tema della caducità in modo diverso da Gryphius. Introduce il tema del carpe diem, godere del tempo che abbiamo. In questo senso, il diamante non è solo la più bella pietra, ma è anche molto duro e resistente. Donna dal cuore duro, che non cede al suo corteggiamento. Tutto quello che viene prima sembra un rimprovero alla donna che non cede al corteggiatore. Due versioni, due chiavi interpretative della poesia. IL MOVIMENTO DELLA MISTICA La mistica è una scrittura religiosa che ha una tradizione antica, medievale. La mistica è una spiritualità che si sviluppa nel mondo cattolico, è la ricerca di un contatto con la dimensione divina. L'estasi mistica è il momento in cui il mistico, dotato di sensibilità speciali, è in grado di comunicare con la dimensione metafisica. Luogo in cui si sviluppa particolarmente: Slesia. La Slesia era un territorio tedesco, ora appartenente alla Polonia.  Jakob Boehme (1575-1624) Ciabattino, calzolaio. 1621: Aurora oder Morgenroete im Aufgang Abraham von Franckenberg (1593-1652) Pubblica nel 1651 la prima biografia di Boehme. Cerchia di mistici, tra cui Angelus Silesius. ANGELUS SILESIUS JOHANNES SCHEFFLER (1624-1677) 12 giugno 1653 Johannes Scheffler si converte alla fede cattolica e cambia il suo nome in Angelus Silesius, Angelo della Slesia. Produzione poetica religiosa, ma con immagini della poesia d'amore > il cuore della poesia è l'anima dell'uomo (sposa) che cerca il suo innamorato (Gesù). Il mistico è colui che vede Dio sulla Terra. Produzione tipicamente barocca (metafore, figure retoriche...), ma in una prospettiva religiosa. SIE FRAGET BEY DEN CREATUREN NACH IHREM ALLERLIEBSTEN Questa poesia racconta di un viaggio attraverso la natura, il viaggio di quest'anima che cerca Dio. La ricerca è scandita da molte domande, è incalzante. La ricerca vien fatta interrogando la ricerca della natura. C'è un contesto naturale e molto concreto. Lei cerca il suo lui poiché quest'ultimo è ristorante. Nella prima strofa lui è pastore e agnello. La seconda strofa è un trionfo di fiori (gigli, narcisi, rose, giacinti, viole...); lei lo cerca attraverso la bellezza dei fiori. Allusione a un'altra dimensione rispetto a quella fisica, la dimensione religiosa. Qui è come se lui si nascondesse nella natura. Nella terza strofa i primi due versi ci portano nel mondo dell'acqua (fonti, torrenti, ruscelli...). Anche qui un'allusione: la mia origine. L'acqua che è anche fonte assume un significato diverso, forse religioso. Si rivolge poi alle pianure, ai campi... E' come un volo il viaggio che si sta compiendo. Non ci sorprende trovare un riferimento all'aria nella quarta strofa; lei percorre la natura salendo verso l'alto; parla dei volatili (colomba, pellicano). Riprende il concetto di volo il fatto che osservi le colline.  La quinta strofa conferma questa ascesa in quanto si parla degli astri (stelle, sole, luna). Rispetto a tutto quello che è stato detto fino adesso, viene aggiunto qualcosa al testo: viene espresso un paradosso (dov'è il mio inizio e la mia fine?/dov'è la mia morte e la mia vita?). Questi due versi non interpellano più i sensi, ma attivano una dimensione intellettuale che va oltre la pure sollecitazione sensibile. Ci si eleva a una dimensione che va oltre la fisicità. Questi paradossi aiutano ad allontanarsi dalla pura sollecitazione dei sensi. Le parole Himmel e Paradeiss fanno riferimento ai due aspetti, fisico e spirituale (è un paradiso, sto bene).  Sesta strofa > ueber, preposizione che indica un oltre. La conclusione a cui giunge quest'anima è che il suo amato non è nella fisicità, bisogna andare oltre. Questo io deve andare aldilà del tutto, deve innalzarsi al di sopra di se stesso > percorso di ascesi mistica. Si capisce come la mistica trovi nella cultura barocca un terreno così fertile.  Il tema della ricerca di Gesù è affrontato in maniera molto semplice, ma con grande finezza il poeta riesce a far poi il salto mentale circa la necessità di abbandonare il mondo fisico per trovare Gesù. Questa visione cristiana, cattolica, nega il panteismo. Questo è un esempio di scrittura molto vicina alla semplicità.  PAUL FLEMING (1609-1640) Reagisce alla tragicità della vita in un modo completamente diverso da ciò che abbiamo visto fin'ora. Si parla storicamente di Neostoicismo (sei uno stoico: reagisci con fermezza alle difficoltà).  AN SICH Sonetto. Ci sono degli imperativi, affermazioni, ordini che vengono dati all'io lirico. Sullo sfondo c'è il tema della difficoltà della vita, ma l'autore reagisce dicendo di non cedere e di essere impavido. La visione dell'uomo come trastullo del tempo, come essere impotente, cambia. Tutta la poesia sviluppa questo tema, la polarità tra le sventure della vita e la possibilità dell'uomo a reagire a queste ultime. Accetta quello che nella tua vita devi per forza fare come se lo avessi scelto tu > reazione opposta al vittimismo > smettila di considerarti nemico di te stesso. Ognuno è l'ago della bilancia di quello che gli accade; ognuno è a se stesso sfortuna o fortuna. Prendi te stesso come punto di riferimento della tua esistenza. Il punto di svolta è alla fine: colui che è padrone di se stesso ed è in grado di governarsi, a costui è l'ampio mondo e tutto sottomesso. Poesia controcorrente al pensiero barocco. Poesia incoraggiante. JOHANN CHRISTIAN GUENTHER Nasce l'8 Aprile del 1695 a Striegau (Slesia). Muore nel 1723. Si aggiunge un altro aspetto: i doveri dell'uomo. L'uomo è dotato di ragione > l'uomo ha il dovere di utilizzarla Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781) Ueber die Wahrheit  Celebre testo in cui Lessing racconta una scena molto famosa. Traduce in un'immagine pensieri teorici. Si parla di verità, fatica (Muehe) e valore (Wert) dell'uomo. Che cosa determina il valore dell'uomo? Non il possesso (Besitz) della verità, bensì la fatica che l'uomo ha messo in atto per giungere alla verità. Non il possesso, bensì la ricerca (Forschung) della verità: si ampliano le sue forze. In questo sta la sua perfezione (Volkommenheit). Possedere la verità rende orgogliosi, superbi (traege) e placidi (in senso pigro). Se Dio nella sua mano destra avesse tutta la verità e nella sua mano sinistra avesse la tensione (Trieb) verso la verità con però il destino di errare e mi dicesse "scegli" io risponderei "padre, dammi la mano sinistra perché la pura verità è solo per te. Di Lessing c'è un frammento della storia di Faust > destinato alla salvezza Kant Beantwortung der Frage: was ist Aufklaerung? (1784) Pubblicato sulla Berlinische Monatschrift, 12° numero di Dicembre. Fa riferimento a un numero precedente della rivista (1783). La rivista inizia a essere pubblicata nel 1783 e dura fino al 1811. Nel settembre del 1783 la rivista pubblica un articolo che da valore al matrimonio civile. Nel dicembre dello stesso anno il parroco Johann Friedrich Zoellner pubblica un articolo a favore del matrimonio religioso, contro il matrimonio civile. Inoltre polemizza contro quella confusione che tutta questa riflessione (realizzata da decenni) è suscitata dall'Illuminismo. Mette inoltre una nota alla parola Aufklaerung: cos'è in fondo l'Illuminismo? Questa nota a piè di pagina scatena una serie di risposte, tra queste c'è anche la risposta di Kant. L'Illuminismo è l'uscita dell'uomo dalla sua colpa di cui è responsabile. Unmundlichkeit è la minorità (minorenne) e coincide con l'incapacità di servirsi dell'intelletto senza la guida di un altro. Ciò è imputabile alla persona stessa quando la causa non sta nella mancanza di intelletto, ma nella mancanza di decisione e di coraggio di usare la propria testa. Abbi il coraggio di conoscere/di servirti della tua propria ragione! Pigrizia e viltà sono le cause per le quali una così grande porzione degli uomini che, nonostante la natura abbia reso loro maggiorenni, volentieri rimangono minorenni per tutta la vita. Pigrizia e viltà fan si che altri diventino i loro tutori, è così comodo essere minorenne. Se ho un libro che ha senno per me, se ho un padre spirituale che ha coscienza per me (al mio posto), se ho un dottore che decide per me la dieta ecc. allora non c'è bisogno che io mi sforzi per fare le cose. Poetica illuminista Johann Christopg Gottsched (Koenigsberg, 1700-Lipsia, 1766). Diventa responsabile di una società che si occupa di poetica e lingua tedesca. C'è molta razionalità nel modo in cui si concepisce la letteratura. La poesia nella poetica barocca era il prodotto di regole retoriche. La poesia nella poetica razionalistica di Gottsched è un sistema educativo. Resta valida l'osservazione delle regole retoriche, ma non per riferirsi solo ai dotti > infatti la poesia si rivolge a tutti, soprattutto a chi non è dotto. L'immagine, nella poetica barocca, veicola i contenuti a pochi noti (emblemi). L'immagine nella poetica razionalistica deve semplificare e chiarire, è strumento didattico. La ricezione dell'antichità da parte del barocco era ammirata, quella da parte della poetica razionalistica è critica. Gottsched è il punto di riferimento, ma pian piano si fanno sentire opinioni che si discostano dal suo pensiero. Johann Jakob Bodmer e Johann Jakob Breitinger (1701-1776) sono due svizzeri che aggiungono una riflessione: dove sta la fantasia nella scrittura poetica? Riflettono sul ruolo che questa dimensione deve avere sulla poesia. "Critische Abhandlung von dem Wunderbaren in der Poesie" > il meraviglioso > tutto ciò che esiste al di fuori della razionalità  BARTHOLD HINRICH BROCKES 1680 Hamburg-1747 Hamburg Amburgo è la finestra sull'Inghilterra. La sua opera (1721-1748) si intitola Irdisches Vergnuegen in Gott. Bestehend in Phisikalisch- und Moralischen Gedichten, 9 Bde (Diletto terreno in Dio. Che consiste in poesie concrete con un obiettivo moraleggiante/educativo. La protagonista di queste poesie è la natura. Goethe parla di queste poesie come di una semplice osservazione della natura. Phisikotheologie > riflette sulla bellezza del creato trovando l'impronta di Dio. La bellezza si trova nella semplicità delle cose. DAS BLUEMLEIN: VERGISS MEIN NICHT Viaggio nella natura. L'uso di lenti per vedere le cose piccole, il microscopio influenzano l'autore. Il ruscello, le erbette, le piccole foglie, le goccioline d'acqua vengono spesso affiancati da espressioni come cristallo, zaffiro, il raggio del sole d'oro. Tutto viene intrecciato per cui le cose comuni sono dello stesso valore delle cose che noi riconosciamo invece come preziose. Da un lato la natura è rappresentata come se fosse un gioiello > virtuosismo un po' barocco, ma la natura viene rappresentata così com'è. La natura è rappresentata in maniera scientifica nella sua bellezza. Si parla di elementi comuni che rivelano di essere una sorta di scrittura cifrata, un libro del mondo. In mille foglie belle si trova una scrittura con cui è scritto il libro del mondo. Sono lettere scritte in maniera molto nitida che costituiscono il contenuto di questa scrittura > parla dell'essenza del grande creatore e che lo porta a un pensiero. Uno di questi elementi lo portano a questo pensiero, l'io lirico è immerso nella natura seduto affianco a un ruscello, in particolare il non ti scordar di me lo porta a questo pensiero > Dio è onnipresente e ama tutto. Non è ateo questo illuminismo. Il creatore del fiore parla e dice: non ti scordar di me! La natura è un libro che parla e che consente di immergersi nella natura stessa.   Brockes scrive 9 volumi. Assume sempre più importanza una nuova arte che si distacca dal barocco e assume un comportamento polemico con un'eccessiva razionalità > Rokoko. Una pagina dell'arte che segna il passaggio dal barocco al neoclassicismo. Il rokoko vuole consapevolmente alleggerire il gusto barocco e lo fa nelle arti figurative, nella pittura e nell'architettura. La poesia rokoko fa sua una tradizione antica che risale a un poeta dell'antica Grecia, Anacreonte (VI sec.-V sec A.C.) > poesia anacreontica. Dal punto di vista del linguaggio c'è un linguaggio sobrio, elegante. I toni sono aggraziati, delicati, garbati. Non reagisce in maniera violenta al barocco. Scherza sulle norme religiose e sociali del tempo. Si sviluppa nell'ambito della cultura della socievolezza. Rifiuta qualsiasi artificio stilistico e l'oscurità/enfasi dei testi. FRIEDRICH HAGEDORN (1708-1754) Einladung zum Tanz Visione della vita che si augura l'assenza di pensieri che opprimono. Sotto le viti che Bacco ha piantato per dare ombra si danza. Inno alla leggerezza. Si richiamano altri a lasciare i vizi e i dolori. Solo i nemici della virtù sono nemici della gioia. Le persone cupe rivelano un lato di cattiveria. Se si è eccessivamente razionali non ci si gode la vita, la vita va presa con leggerezza (non vuol dire superficialità). Si cerca di affrontare la vita con spensieratezza, evitando i pesi e le sofferenze.  C'è un'ironia che pervade questi versi, si parla infatti di oppressi e dei nemici della gioia.  Il concetto di virtù richiama il concetto di gioia; esse sono legate da un nastro divino. Una coscienza pura, un cuore onesto, rendono allegri per i baci, per le danze e per lo scherzo > qui il tono si fa quasi apologetico. L'oggetto dell'ironia che pervade questo testo è quella morale che si è trasformata in moralismo per l'eccessiva razionalità. C'è una sottile polemica culturale verso un rigore che diventa insostenibile Anakreon Chi parla in questa poesia è lo stesso Anakreon. In questi luoghi dove vissi cantai di vino e di amore, di rose e di primavera, di amicizia, di danza > dice di chiamarsi saggio. Ho cantato di quelle cose, ma non ho mai mancato di rispetto nei confronti degli dei, di coloro che servono gli dei e neanche dei templi degli dei. La razionalità è comunque presente in quel garbo, eleganza, leggerezza tipica del rokoko. Voi poeti, se volete cantare in modo anacreontico > ribadisce il tema della cultura della socievolezza > ...vi insegno, ma non mancate di rispetto nei confronti degli dei. Guadagnatevi perfino nello scherzare il nome di autentici saggi. La virtù è anche gioia di vivere. Die Kuesse Questa sensibilità dell'Empfindsamkeit sposta l'accento rispetto al rigore del razionalismo. LUDWIG HEINRICH HOELTY Die Mainacht (notte di maggio) Queste notti non sono sinonimo di oscurità, ma sono notti illuminate dalla luna argentea che fa capolino dai cespugli e riversa la sua sonnecchiante luce. L'usignolo (Nachtigall) canta. L'io lirico, triste, vaga da un cespuglio a un altro. L'usignolo che canta è nel suo nido, con lui abita la sua "mogliettina". L'io lirico lo loda come beato. Subentra poi una coppia di colombi (Taubenpaar) i quali cantano la loro felicità, l'io lirico si volta e cerca bui cespugli "e la lacrime solitaria scorre". "Quando io trovo te sulla terra, immagine sorridente, che come l'alba mi attraversa l'anima come un raggio e la lacrima solitaria scorre sulla guancia tremando e riscaldando". La natura è raccontata attraverso il filtro emotivo MATTHIAS CLAUDIUS Non fece parte del Goettinger Haid, seppur amico dei partecipanti Abendlied 1779 Pubblicata subito in Poetische Blumenlese fuer das Jahr 1779 da Johann Heinrich Voss. La seconda pubblicazione "Volkslieder" da J.G. Herder. Johann Abraham Peter Schulz scrive la musica e nel 1790 la pubblica nella raccolta Lieder in Volkston. Sono testi in cui si esorcizza la paura della notte. La poesia è composta da sette strofe, ciascuna strofa ha una struttura molto regolare. La coppia di versi a rima baciata con uscita in femminile che apre la strofa ha un movimento oscillante e semplice al quale segue un verso con uscita in maschile che frena e blocca. Subito dopo lo stesso andamento è ripreso con una rima diversa e pure seguito da un ulteriore verso con uscita maschile che però è allungato di una sillaba e così sottolinea con più forza la fine del verso. La luna è sorta > il nostro sguardo sale verso l'alto le stelline dorate splendono nel cielo limpido e chiaro Il bosco è nero e tace Nei versi successivi c'è un enjambement > la bianca nebbia si alza dai prati meravigliosa >>> il cielo e la terra sono in qualche modo uniti dalla nebbia che sale La notte diventa un luogo in cui si dimenticano dormendo le cure/preoccupazioni del giorno il mondo è silenzioso e avvolto dal crepuscolo La vedete la luna che sta là? La si vede solo per metà eppure la luna è tonda e bella così sono alcune cose che noi deridiamo  perché i nostri occhi non le vedono noi siamo figli dell'uomo, orgogliosi siamo in realtà poveri peccatori  e non sappiamo niente >>> spocchia settecentesca dell'uomo orgoglioso della propria razionalità che pensa di sapere tutto noi in realtà manchiamo la meta >>> la seconda parte della poesia diventa una preghiera Dio aiutaci ad essere semplici e davanti a te sulla terra fa in modo che siamo allegri devoti e pii come i bambini >>> piccolezza dell'uomo che deve fare i conti con le proprie debolezze facci venire in cielo in un modo dolce sdraiatevi, coricatevi fratelli in nome di Dio Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781) Egli nasce a Kamenz (Lessingstadt), figlio di un pastore protestante. Oggi la città ospita un museo > l'ambito letterario è oggetto di molte iniziative turistiche. Il patrimonio letterario viene curato nell'ambito di un turismo culturale molto elevato.  Lessing studia a Lipsia medicina e teologia; vive come libero scrittore a Berlino e frequenta i rappresentati dell'Illuminismo berlinese > Friedrich Nicolai e Moses Mendelssohn > con i quali pubblica una rivista intitolata "Briefe, die neueste Literatur betreffend" (1759-1765) > attività che lo porta a entrare in contatto con i gruppi teatrali berlinesi. In questa lettere è contenuto quel frammento relativo al progetto di scrivere un Faust. In questa lettera del 16 febbraio del 1759 c'è questo importante frammento: Gli angeli affermano: "Non trionfate, non avete vinto sull'umanità e la scienza: Dio non ha dato all'uomo il più nobile degli istinti per renderlo infelice". Il più alto degli istinti è la spinta al sapere. Nel 1767 diviene drammaturgo e critico del Deutsches Nationaltheater ad Amburgo. 1767-1769 Hamburgische Dramaturgie > testo saggistico sul ruolo del teatro nella formazione di una coscienza nazionale Nel 1770 diventa bibliotecario a Wolfenbuettel. Compie un viaggio in Italia nel 1775, muore poin nel 1781 a Braunschweig 1755 Miss Sara Sampson (Tragoedie) > inizia la storia del dramma borghese, la borghesia entra a pieno titolo nel teatro. Il teatro non aveva ancora accolto esponenti del mondo borghese come personaggi. In questo testo i protagonisti sono ancora esponenti della classe nobiliare, ma la novità sta nel fatto che l'attenzione dl drammaturgo è rivolta alla dimensione intima e personale delle figure che vanno in scena. E' un dramma sentimentale (Empfindsamkeit) > ha senso scrivere teatro se la storia suscita partecipazione interiore nel pubblico. 1763 Minna von Barnhelm (Lustspiel 1772 Emilia Galotti  1779 Nathan der Weise > mette a tema la tolleranza religiosa > cristianesimo, ebraismo e islam convivono nel testo 1780 Die Erziehung des Menschengeschlechts (l'educazione del genere umano) Emilia Galotti Odoardo e Claudia > genitori di Emilia Galotti Non si svolge in Germania, ma in un piccolo principato italiano a Guastalla. Hettore Gonzaga > principe di Guastalla Marinelli > assume un ruolo importante nella corte del principe Camillo Rota > consigliere Conti > pittore Conte Appiani > promesso sposo di Emilia Contessa Orsina e servitori > personaggi secondari Al centro della vicenda ci sono il principe ed Emilia > il principe si è invaghito di Emilia. Il principe viene presentato come un uomo che non sa agire, ma arrogante, lunatico, piagnucoloso (fa volentieri la vittima e si consegna volentieri nelle mani di chi agisce al suo posto=Marinelli, che si sporca le mani, classico uomo di corte che combina crimini efferati. Il principe è una figura inoltre molto statica, non ha voglia di regnare, dice che vorrebbe aiutare tutti, ma è una cosa detta senza senso > lo dimostra il fatto che accetta la richiesta di aiuto di una donna solo perché si chiama Emilia e subito dopo firma una condanna a morte come se nulla fosse. Emilia è fidanzata con il conte Appiani e sta per sposarsi. Succederà che Marinelli fa uccidere il conte e porterà a corte Emilia, la quale disperata capisce quali sono le intenzioni del principe e chiederà al proprio padre di essere uccisa. Emilia fa parte del mondo della borghesia e si contrappone al mondo dei nobili. Emilia è il risultato di un'educazione morale coltivata nell'ambito della borghesia, contrapposta alla malvagità del mondo nobile. Di ciascun mondo si intravedo luci e ombre. Emilia è una ragazza di sani principi, obbediente nei confronti dei propri genitori e innamorata del suo promesso. Lessing ci mostra anche un eccesso di integrità > Emilia è una ragazza totalmente sottomessa alla volontà paterna e nelle dinamiche della famiglia il padre è un piccolo tiranno, si rivolge alla moglie con molti imperativi dandole del lei quando ci sono altre persone presenti. La moglie è sempre d'accordo, è sempre sottomessa > non c'è mai una condanna o una difesa=il padre è comunque colui che difende la famiglia. Emilia, come risultato,  una donna integerrima, ma anche sottomessa al punto che preferisce togliersi la vita pur di non compromettere la propria virtù. Ciò la rende una donna molto insicura. Il conte Appiani rappresenta una sfaccettatura sana della nobiltà > il progetto di Appiani ed Emilia è quello di andare a vivere lontano da corte, in campagna. Leggere con molta attenzione anche i ruoli minori. Lessing lo ambienta in Italia per far una critica alla realtà tedesca, a un territorio sbriciolato in tanti piccoli stati dove il signore di turno è sovrano assoluto. Lessing allontana per rendere la critica meno violenta GOTHEZEIT PORTAL JOHANN WOLFGANG VON GOETHE 28.08.1749-22.03.1832 La luna (dal latino, luna, come personaggio femminile) rompe la notte e gli zefiri (brezza notturna) annunciano il loro corso e a ciò si aggiunge una sensazione olfattiva perché si parla delle betulle che diffondono un profumo dolcissimo.  "Che notte bella e dolce! Gioia! Piacere!" La conclusione è scherzosa, a sorpresa nello stile Rokoko. "Eppure lascerei, oh cielo, a te mille di queste notti se la mia fanciulla ne donasse una a me". In aprile del 1770 Goethe parte per Strasburgo per studiare e torna all'inizio di agosto del 1771  con un diploma che lo abilita ala professione di avvocato. Qui conosce Herder e Friederike Brion. Goethe frequenta inoltre un gruppo di giovani suoi cotanei che si trovano spesso insieme a Johann Daniel Salzmann il quale aveva creato un gruppo culturale. Questi giovani erano Herder (pastore protestante, studioso di storia, di filosofia della storia), Lenz, Klinger > essi rappresentano la sensibilità dello Sturm und Drang.  Goethe esce rinnovato da questa esperienza di Strasburgo anche grazie alla storia d'amore con Friederike Brion. SESENHEIMER LIEDER Poesie scritte a Sesenheimer. Nel 1830 quando parla della sua autobibliografia cita Sesenheimer. Tutto quello che racconta è vero, ma le racconta non come cronaca, in modo diverso da come sono state vissute. Erlebnislyrik = lirica della vita vissuta, il poeta dice cose che vengono dalla vita, la cosa è vera ma la racconta in un certo modo al fine di renderla artistica. “Willkommen und Abschied” Esistono 3 versioni: la prima è solo una strofa di 8 versi messa tra le sue carte senza titolo nel 1775 fu pubblicata la seconda senza titolo nella rivista iris, ed è composta da 4 strofe nel 1789 la terza viene compresa in un’altra raccolta, con il titolo “Willkommen und Abschied” La sua struttura metrica è la più diffusa nella poesia rococò: 4 accenti con andamento giambico, i versi hanno 4 piedi giambici, i versi dispari hanno un’uscita femminile (sillaba atona) mentre i pari un’uscita maschile (sillaba tonica). XX’ XX’ XX’ XX’ X    A XX’ XX’ XX’ XX’    B XX’ XX’ XX’ XX’ X    A XX’ XX’ XX’ XX’    B XX’ XX’ XX’ XX’ X    C XX’ XX’ XX’ XX’    D XX’ XX’ XX’ XX’ X    C XX’ XX’ XX’ XX’    D Herz = cuore Held = eroe Schlacht = battaglia Abend = sera Nacht = notte Eiche = quercia Mond = luna Geist = fuoco 1° strofa L’io lirico è subito presente nell’incipit. Il cuore che batte forte mentre va veloce a cavallo, ha un emozione così forte che il cuore salta un battito, come un eroe che si butta nella battaglia. I primi due versi mettono a fuoco una esplosione di energia, passione, grande potenza che esplode all’improvviso. La sera (atmosfera notturna) culla la terra, la notte era appesa alle montagne. La quercia stava dritta in un abito di nebbia, è un gigante che domina il paesaggio notturno, dove l’oscurità guardava con cento occhi neri dai cespugli. 2° strofa Il cielo non è limpidissimo, la luce della luna non è forte, non è una notte illuminata dalla luna, luminosità parziale. Sensazione acustica: i venti agitavano le ali in modo terribili, facendo paura, il rumore del vento fa venire i brividi. La notte creava mille mostri, ma (doch) il mio coraggio era mille volte più grande, il mio spirito era un fuoco che consuma, il mio cuore si scioglie in una brace ardente. Il sentimento dell’inquietudine è nuovo, a cui si contrappone il coraggio, il cuore. Prima apparizione del titano dello stura und drang. 3° strofa Manifestazione del titano è seguita dall’incontro con lei “io ti vidi”. Lei è l’incarnazione della dolcezza, tenerezza, il viso di lei è rosato come la primavera, lui prova una mite gioia che lo circonda dallo sguardo di lei. Ha fatto questa cavalcata per venire da lei. Il mio cuore è tutto per lei, sul suo viso carino, bello, giaceva un tempo di primavera di color rosa. Non lo meritavo. Il mondo di lei è evocato con tutto il lessico rococò, ma non con lo stile. Emana tenerezza e pace. 4° strofa L’addio. Herz rima con dolore, non dolore lacrimevole, è un dolore potente, profondo che investe la donna. L’addio angosciato, difficile. Dagli occhi di lei parla il cuore (sentimentalismo), nei tuoi baci quale volontà quale dolore. Tu andasti e io rimasi e ti guardai mentre te ne andavi. Che felicità essere amati e amare, o dei, che felicità. Lui fa andare via lei, lui è ancora più al centro, questo titano mette se stesso al centro della propria esistenza. Lui che la abbandona prova piacere gioia nel sentirsi amato, perché lui in quanto io titanico non può avere dei limiti, non può essere vincolato da un’altra persona. Nella seconda versione è lei che rimane che che piange > versione più realistica Inoltre cambia il secondo verso > fu fatto prima che pensato > si cancella il concetto di potenza e si focalizza più sul fatto SESENHAIMER LIEDER MAIFEST 1775 MAILIED 1789 Versi brevi, strofe brevi > ritmo incalzante. Punti esclamativi. Si parla di una natura luminosa, del sole che splende e del sorriso dei campi. Goethe mette a fuoco l'energia vitale del bocciolo che si apre > si parla di una natura animata Queste poesie delineano la figura del titano, che prende coscienza di sé e della propria individualità, egli afferma con orgoglio di non avere bisogno di niente e di nessuno. Goethe costruisce in queste strofe un contesto inquietante e del quale chi parla non ha paura, perché il suo coraggio è mille volte più grande. La paura fa emergere questa figura titanica. Questa figura titanica si ritrova in un contesto d’amore, la terza strofa contiene tutto il lessico del rococò, ma è qualcosa di diverso, non ci pone id fronte a due figure stereotipate, qui entrambi sono figure in carne ed ossa e tutta la dimensione della delicatezza del rococò serve a presentarci una figura femminile reale e sensibile.  La figura femminile non è nemmeno la figura lacrimevole del sentimentalismo, qui è una donna che vive emozioni forti: felicità in un primo momento e dolore in un secondo momento. Anche nelle due strofe in cui entra in scena una lei, il protagonista assoluto rimane l’io lirico, che è capace di mostrare un lato di lui che non ci aspetteremmo e per questo attira la nostra attenzione. Nell’ ultima strofa invece rimane protagonista perché è la causa del dolore della donna. Il titano è al centro della propria esistenza e non può sopportare alcun tipo di limite. Altro concetto dello Sturm und Drang, che reagisce a qualsiasi tipo di limite. Gli autori di questa corrente reagiscono a tutte le opposizioni esterne: uno dei temi che attraversa questa letteratura è infatti il contrasto generazionale. La figura paterna è vista come l’incarnazione del razionalismo e i figli sono coloro che rivendicano l’importanza della libertà, di un diverso modo di affrontare la vita. Il titano è anche un nuovo modo di concepire l’artista, che non deve essere sottoposto ad alcuna imposizione perché la sua creatività deve essere assolutamente spontanea. Tema dell’artista e della sua genialità. Questa poesia ha una seconda versione che porta alcune variazioni: una di queste è la conclusione. Nella seconda versione è lui che ne va e lascia la donna, questa è una versione più realistica e meno forte rispetto alla prima. Un’altra variazione si trova all’inizio: nella seconda versione viene sostituita un’immagine concreta (l’eroe che va in battaglia) con un concetto (‘’fu fatto prima che pensato’’). Il fare viene qui prima del pensare, la potenza della passione che fa agire prima di pensare: opposizione al razionalismo. In questo contesto è presente anche un altro testo: Maifest del 1775, che diventa Mailied nella seconda versione del 1789. Maifest Questa poesia ha un ritmo molto incalzante dato dalla brevità dei versi, solo due accenti per ogni verso. Le strofe sono brevi. Qui prende un verso In Prometeo da una parte e in Werther dall’altra avrà due esiti diversi, in Werther avrà un esito tragico. Trova che tutte le opere di Shakespeare girano attorno a questo punto misterioso: la particolarità del nostro io, la pretesa libertà del nostro volere si scontra con il necessario andamento del tutto. L’Ifigenia in Tauride sarà la maturazione di questo pensiero. Prometeo è l’uomo, ma è anche l’artista. Shakespeare gareggiò con Prometeo: parla dell’artista che crea e che riconosce sé stesso in tutte le sue creature. Conclude esprimendo una critica pungente al proprio tempo, polemica culturale elegante, ma pungente. Le nobili anime sono tutti coloro che ritengono che l’arte sia solo quella che segue i canoni del rococò. Queste figure sono sonnolente, non è arte quella, è sonno. Tedioso crepuscolo: riferimento al sentimentalismo. Chi è Prometeo? Prometeo è una delle più importanti figure della mitologia greca, di questa figura parlano Esiodo (Teogonia) e Ovidio (Metamorfosi). Egli è quindi oggetto di narrazione e protagonista di opere letterarie > tragedia di Eschilo (Prometeo incatenato) > Prometeo liberato e Prometeo ruba il fuoco > tragedie perdute che avrebbe dovuto costituire una trilogie. Prometeo è colui che osa rubare il fuoco agli dei per donarlo agli uomini > sfida gli dei. Prometeo ispira anche le arti figurative (es. 1817 Prometeo ruba il fuoco).  Prometeo viene punito > incatenato a una roccia con un aquila che gli rode il fegato di giorno > esso ricresce la notte e il giorno dopo ricomincia il tormento. Quadro > Piero di Cosimo > Prometeo plasma l'uomo > nel mito grazie all'aiuto di Minerva, sua sorella, che infonde la vita alla creazione di Prometeo > prometeo demiurgo. Goethe privilegia questa parte e si concentra sul Prometeo demiurgo.  La figura di Prometeo è centrale nella fase giovanile di Goethe. Esistono in particolare due forme > una drammatica (questa resta incompleta, ci sono solo 2 atti) e una poetica (Prometheus). Goethe ci parla della consapevolezza che matura in lui del proprio talento creativo. Goethe parla di esso come un dono di natura, esso non può essere gestito da un controllo razionale e fornisce una base sicura alla sua esistenza > Goethe si rispecchia in Prometeo. Goethe scrive questa poesia che viene pubblicata, senza che Goethe lo sapesse, come appendice di un libro "A proposito della dottrina di Spinoza", di Friedrich Jacobi. Jacobi racconta di aver parlato di quella poesia con Lessing > quest'ultimo gli avrebbe detto che condivideva questa idea del Prometeo > poiché Spinoza la sosteneva > Spinoza era rappresentante del Panteismo > tutto è Dio. Il fatto che Lessing avesse sostenuto questa visione sconvolge tutti > si sviluppa la cosiddetta Spinozastreit > infatti Lessing sosteneva l'importanza della convivenza delle tre più grandi religioni. Goethe pubblicherà questa poesia nella raccolta del 1789; il frammento teatrale invece scompare per ricomparire molti anni dopo per puro caso nelle carte di Lenz (dal quale Goethe si era allontanato poiché egli era molto sregolato). Questi materiali verranno poi riconsegnati a Goethe che dirà nel 1820 a Zelter (musicista) > fate che il manoscritto non circoli troppo. Siamo nel 1820, da cinque anni il congresso di Vienna ha ristabilito l'antico ordine > gli ideali di democrazia e libertà si sviluppano nel mondo universitario. Subito dopo il congresso di Vienna viene esercitata la censura (Alte Commissioni). Goethe ha particolari fonti > Bernard de Montfaucon (riproduzioni). Goethe mette a fuoco un altro tema > il rapporto generazionale > Prometeo come figlio di Zeus. > Zeus non vuole donare il fuoco agli uomini e Prometeo si rivolge al fratello Epimeteo che gli dice "Resterai solo!". A ciò si contrappone la centralità dell'io di Prometeo. PROMETHEUS (inizia il III atto) Copri il tuo cielo Zeus  con il vapore delle nuvole e esercitati, come fa il fanciullo il quale svetta i cardi, con le querce e le cime delle montagne. DEVI lasciar stare la mia terra e la mia capanna che tu non hai costruito e il mio focolare la cui brace tu mi invidi. Prometeo dice a Zeus, il padre degli dei, cosa deve fare > atteggiamento blasfemo. Prometeo ordina al padre un'attività distruttiva > un'azione che non ha senso, per passare il tempo. La coltre di nubi crea una divisione tra cielo e terra. L'io lirico, Prometeo, ordina a Zeus di lasciare stare le sue cose. L'io si ribella a qualsiasi autorità (ribellione generazionale, ribellione all'autorità riconosciuta, ribellione artistica). Le strofe sono costruite in maniera libera e i versi hanno lunghezza molto diversa > Goethe dimostra un atteggiamento di ribellione anche dal punto di vista metrico. Nella seconda strofa Prometeo accusa gli dei di nutrire la propria grandezza // di esistere solo grazie al fatto che ci sono dei pazzi o ingenui (mendicanti disperati o bambini ingenui). Nella terza strofa Prometeo parla di sé, di quando era bambino e non sapeva dove andare. Egli ha rivolto i suoi occhi al sole come se là ci fosse un orecchio o un cuore che potesse sentire // avere pietà . "Chi mi aiutò? Chi mi ha salvato da morte e schiavitù?" > una serie di domande retoriche.  "Non hai fatto tutto tu senza alcun aiuto, cuore sacro e ardente?" "Renderti onore e perché? Sono stato plasmato dal tempo e dal destino che sono i miei signori" "Qui io sto seduto (figura di totale stabilità) e formo uomini secondo la mia immagine una stirpe che sia uguale a me per soffrire, piangere, godere, gioire e non curarsi di te come io faccio" Autosufficienza dell'io > titano Goethe abbandona poi il frammento.  Pubblica la poesia che va letta in correlazione con le altre che seguono. Grenzen der Menschenheit 1780-1781 Das Goettliche 1783 FILM “GOETHE” : due figure femminali : Charlotte Bruff e Friedriche Brion Padre di Goethe : illuminista e tedesco  (grande limite di Goethe) Padre di Charlotte : determina la vita della figlia Kestner : rivale di Goethe in amore Jerusalem : colui che si toglierà la vita (il vero Werther) 》 mancanza di controllo delle emozioni Ironia di Goethe nei confronti di questo mondo : Goethe si prende gioco del mondo della giustizia Sarebbe stato meglio che avesse aperto i libri di diritto anziché quelli di Lessing e Shakespeare C’è una scena del Mondo del buon gusto, del Rokoko + accenno al mondo del Sentimentalismo : scena di una prevedibilità che di questa poesia non c’è piu nulla di originale/nuovo 》gli amici si mettono a ridere e dice : “La vera arte è in viaggio” 》si riferisce alla sua arte  poi brindano ai pensieri contro l’intelletto, la ragione, le regole, la passione 》brindisi allo Sturm und Drang Scea del padre che si arrabbia per la bocciatura del figlio  lo spedisce a fare uno stage a Wezzlar dove c’è il tribunale imperiale  Goethe è deluso da ciò ma non può non sottomettersi alla volontà paterna  qui lo accoglierà Kestner che lo rifiuta per il suo curriculum non brillante, ma qui subentra il grande capo che dice a Kestner che deve essere accettato perché il padre vuole che metta la testa a posto. -Scena di un ballo e Goethe dice “a un funerale c’è più allegria”  qui conosce una ragazza molto vivace come lui che gli versa del vino sul vestito per sbaglio ma lui non dice niente, allora lei lo riconosce come giurista dicendogli che è senza senso dell’umorismo (humerlos)  i due (Goethe e Jerusalem) vengono puniti la mattina seguente perché non si presentano in orario in tribunale dandogli del lavoro da preparare  lavorano giorno e notte  lui e lei si rincontrano in chiesa dove lei ha appena cantato e si presentano ma subentra Kestner e loro scappano  la famiglia di lei (orfana di mamma con tanti fratelli) vuole che si sposi con una persona che possa mantenere l’intera famiglia (Kestner)  il tribunale, dopo aver visto che il lavoro era ben fatto, gli da il giorno libero e i due (goethe e jerusalem) fanno una gita nella natura (contatto recuperato con la natura) 》fanno un bagno, si sdraiano sotto un albero e legge dei suoi versi (liberi versi). Concetto del genio artistico > centrale allo Sturm und Drang. 1790, "La critica del giudizio" di Kant, paragrafo 46 e 47 in cui viene definito il genio artistico > il genio non attua per delle regole, ma dà delle regole > il genio è la disposizione innata dell'animo per mezzo della quale la natura dà la regola all'arte > la REGOLA è il modello artistico lasciato dal genio nel'evoluzione dell'arte. La vera arte è espressione dell'originalità, della genialità. L'originalità è la prima proprietà dell'arte. Il genio è originalità, Grenzen der Menschheit Smorzarsi della centralità dell'io > chi parla comprende anche se stesso nel monito agli uomini > non bisogna misurarsi con gli dei. Solennità della voce > interpretazione molto rispettosa.  Il limite dell'uomo è accettato > non è una rassegnazione che schiaccia, ma una presa d'atto delle cose. Das Goettliche Tono sempre più tranquillo, sicuro > ma senza rabbia. Esultanza. Lo scrittore esorta chi legge. Die Leiden des jungen Werther(s) 1771-1775 Goethe esercita la professione a Frankfurt Goethe conosce a Wetzlar Charlotte Buff e Johann Christian Kestner > Goethe si invaghisce di questa donna che è già fidanzata con Kestner > Goethe lascia Wetzlar il 10 settembre. Goethe riceve poi una lettera di Kestner > gli racconta che un amico comune si è tolto la vita per un amore non corrisposto > siamo nell'autunno del 1772. Stesura del romanzo in 4 settimane (febbraio-marzo 1774). Prima edizione 1774 Seconda edizione 1787 (Goeschen, Lipsia) Il libro esce alla fiera di LIPSIA Si parla di Wertherfieber > fenomeno che causa il suicidio di moltissimi giovani. Goethe non scrive il Werther per celebrare il protagonista > egli scrive nel "Viaggio invernale nello Harz" una parafrasi della sua poesia > ciò è collegato al Werther perché in questa poesia Goethe racconta di aver fatto un viaggio nello Harz > in questo viaggio approfitta per conoscere un giovane ammiratore di Goethe (Pflessing) in quanto autore del Werther > Goeth, in maniera anonima, va a conoscere questo personaggio che lo incuriosisce > ciò consente a Goethe di fare una riflessione nel libro sul perché avesse scritto il Werther. Egli scrive l'opera per guarire dal morbo del sentimentalismo, vuole mettere a tema che quel modo di vivere non è sano. Goethe trova in questo personaggio una sensibilità simile a quella di Werther > Werther è rimasto vittima di un egoismo, di una centralità del proprio io che non è riuscita a venire a patto con il mondo > non è riuscito a mettere in equilibrio la proprio centralità e la realtà. Il problema è mettere al centro la propria vita emotiva senza equilibrarsi con la realtà. Goethe facendo morire Werther ne fa vedere il fallimento, Werther è l'anti-eroe.  Lettere: 10 maggio 1771 (Mailied-Ganymed) 16 maggio 1771 (si collega alla poesia di Klopstock) 26 maggio 1771 (Omero Lettera che ha valore poetologico in cui si parla di arte e natura) 12 ottobre 1772 (Ossian scaccia Omero. Ci immerge nella disperazione di Werther > cambia il suo modello letterario > Omero che era il punto di riferimento viene scacciato da Ossian il quale evoca un clima molto cupo e luttuosa) La duchessa Anna Amalia di Weimar sposta l'attenzione su questo giovane scrittore, Goethe. Goethe incontra poi il figlio di questa donna Carl August che lo invita a trasferirsi a Weimar. All'inizio Goethe non accetta, ma poi contro la volontà paterna Goethe accetta. Goethe prova a partire per l'Italia, ma passando per Francoforte la carrozza cambia strada a va a Weimar il 7 novembre 1775 > Goethe rompe il fidanzamento con Lili Schoenemann > da questo momento Weimar sarà la sua casa. 1918 nasce la repubblica di Weimar Nuovo importante incontro > Charlotte von Stein. Goethe si innamora perdutamente di questa donna > amore impossibile. Charlotte von Stein contribuisce ad allontanare la figura del titano. A Weimar, Goethe è consigliere segreto > incaricato di sorvegliare i dicasteri della guerra, delle miniere e della viabilità//responsabile dell'attività culturale e teatrale//delegato ducale alle istituzioni scientifiche e accademiche a Jena (Goethe non insegnerà mai all'università però gestisce l'istituzione). > LA SCRITTURA DIVENTA MARGINALE > Goethe è stanco (anche del rapporto con Charlotte von Stein) e si mette d'accordo con il duca per partire quasi due anni per un viaggio in Italia. In questo decennio, primo decennio Weimariano (1775- 1786) scrive molte opere: Wandrers Nachlied I, II >>> ein Gleiches Erlkoenig Grenzen der Menschheit Das Goettliche Mignon (scritta in Germania) Wanderers Nachtlied I Rassegnazione, stanchezza, spossatezza. "La dolce pace vieni vieni nel mio petto" >>> invoca la pace Am Hang des Ettersberg 12 Febr. 76 Poesia composta nella natura quando Goethe fa una passeggiata in uno dei suoi luoghi preferiti > Ettersberg. Questo luogo è famoso anche per il memoriale di un campo di concentramento. L'altra poesia che viene collegata a questa è Wanderers Nachtlied II > Selva Turingia. Nella notte fra il 6 e il 7 Settembre 1780 compone di getto questa poesia che incide sulla parete di legno della capanna in cui si trovava. Il 27 agosto 1831 Goethe visita per l'ultima volta la capanna. Noi abbiamo la testimonianza di colui che lo accompagnava, Johann Christian Mahr, il quale racconta l'episodio e dice di aver visto gli occhi di Goethe riempirsi di lacrime nel momento in cui leggeva questa poesia. Quella che noi vediamo oggi non è la capanna originale. FILM Jerusalem propone a Goethe di fare una deviazione per la casa di Lotte. Goethe scopre che Lotte è la primogenita di una famiglia molto numerosa, lei si occupa dei fratelli. Passano insieme una giornata molto bella > sintonia dal punto di vista della sensibilità culturale. Lotte canta > Goethe le suggerisce che dovrebbe stare su un palco > il padre non glielo permetterebbe mai. Jerusalem interviene e dice "è la stessa cosa che succede a Johann". Goethe "io ho scritto poesie che nessuno voleva leggere" > il discorso torna al tema del teatro > lei dice di aver letto tre volte Emilia Galotti. Lessing e Shakespeare sono considerati sovversivi dalla generazione precedente. La prima scena è in tribunale dove si mette in evidenza la serietà professionale di Kestner però Goethe che gli fa da assistente si dimostra altrettanto professionale. Qui si accenna a una donna che si chiama Margarete > riferimento al Faust. Segue un'altra scena ambientata dal barbiere > serve per far entrare in scena la donna di cui si innamora Jerusalem. Nel frattempo i due protagonisti principali aspettano che l'uno scriva all'altro finché tutti e due a un certo punto decidono di prendere il cavallo e di andare dall'altro > non si incontrano se non sulla strada del ritorno > poesia Willkommen und Abschnitt. I due fanno una passeggiata e lei insiste perché lui le reciti qualche verso > Goethe non vuole, ma poi secondo l'ispirazione del momento recita una poesia. Lei reagisce dicendo "è ridicolo" e lui crede che lei stia giudicando ridicoli questi versi, invece lei intende che è ridicolo che lui non creda in se stesso.  Scena non possibile di amore fisico. Visita di Kestner che inizia il suo corteggiamento. La vita di Lotte arriva a un punto di non ritorno > lei deve sposare Kestner per il bene della famiglia > invia una lettera a Goethe con scritto di non presentarsi più. "Il mio cuore è pesante" > scena ripresa dal Faust in cui Margherita pronuncerà proprio questa celeberrima poesia in cui esprime il suo dolore. Kestner si avvicina sempre più a Goethe e gli chiede se lui sa cacciare > distanza tra in due. Kestner > "Lei non deve aspettare a sparare: lo deve fare senza passione/con freddezza, a sangue freddo. Lei è troppo sensibile, per cacciare deve essere razionale". Kestner chiede a Goethe un aiuto per dichiararsi > Goethe gli insegna una dichiarazione d'amore e gli raccomanda di essere emotivo e sensibile > gli propone alcune parole tratte dal Faust "è l'amore che tiene insieme il mondo". Festa di fidanzamento > Kestner invita Goethe che rifiuta perché ha costruito un regalo per Lotte (un teatrino di carta con i personaggi di Emilia Galotti). Segue una scena in cui Goethe è disperato così come l'amico Jerusalem > passano una notte di bagordi in una situazione che richiama la scena della notte di Valpurga (Faust). Colui che incarna la Wertherfieber è Jerusalem, il quale si toglie la vita. Kestner sfida Goethe a duello > scena mai avvenuta > c'è un desiderio di morte però nei confronti di Kestner e il regista aggiunge questa scena. Goethe viene arrestato e va in carcere (il regista dice di aver inserito questa scena per rappresentare la scrittura di getto che è all'origine dei dolori del giovane Werther). Lotte pretende da Kestner di poterlo vedere quando riceve una lettera di Goethe che dice di volersin togliere la vita > lei va > lui quando lei entra le dice "finalmente" e lei gli chiede > perché mi stai facendo questo? credi che io potrei continuare a essere felice se ti facessi del male? > lui risponde senza di te Werther non può vivere > lei dice "Werther vuole vivere in provincia, laurearsi, dare da mangiare a tutta la famiglia di Lotte, far carriera fino a diventare presidente del tribunale?". Lui cambia discorso e chiede se ama Albert e lei dice di sì (necessità). Lui chiede "E Werther?" > lei "Werther 1759-1805 Drammaturgo, poesia filosofica. Nasce in una famiglia povera a Marbach am Neckar, vicino a Stoccarda nel Wuettemberg. In quel momento regnava Karl Eugen von Wuettemberg. Karl Euger fonda la Karlschule dove mette a studiare i giovani più brillanti del suo piccolo regno, mettendo insieme un corpo docenti di primo livello > Schiller ha la possibilità di studiare > ma questa scuola è una scuola militare che non si accorda bene con la natura del giovane ragazzo. Nel 1781 scrive i masnadieri, "die Maeuber". A Marbach oggi c'è lo Schillermuseum > archivio di opere letterarie. Charlotte von Legenfeld > diventerà sua moglie perché Schiller ha bisogno di soldi. Scrive il Don Carlos. Schiller cerca in tutti i modi di entrare in contatto con Goethe, finalmente nel 1794 riuscirà a diventare suo grande amico. Schiller ha una propensione per gli studi filosofici e storici.  "Ueber Anmut und Wuerde" > Schiller da voce a un concetto centrale: la schoene Seele. Chi incarna l'anima bella? Colui che ha sviluppato dentro sé un sentimento morale per cui qualsiasi moto spontaneo dell'interiorità viene lasciato alla sfera degli affetti. (24) ELEGIE ROMANE 1795  Compaiono su una rivista fondata da Schiller "Die Horen", (le ore) che sopravvive solo due anni (1795-1797).  Pirandello le traduce. Metrica > complessa e raffinata > distico elegiaco: esametro+pentametro. E' comunque un distico elegiaco anche se c'è un dattilo invece di un trocheo. Schiller, Die Horen Si fa riferimento alla situazione presente e in particolare alla situazione politica contemporanea. Schiller si riferisce alle conseguenze tragiche della rivoluzione francese (1789). Gli animi di quel tempo sono in una condizione di tensione causata dall'interesse limitato (beschraenkte). Quanto più ciò accade (quanto più si è limitati da un interesse che è concentrato solo su una cosa > e cioè la situazione politica) tanto più è urgente la necessità di un interesse che è al di sopra di qualsiasi influsso del tempo, al di fuori dei condizionamenti dell'attualità; tanto più è esigente l'interesse di liberare gli animi attraverso un interesse generale e più elevato per ciò che è puramente umano >>> la rivista si ripropone di liberare gli animi. E' urgente liberare gli animi e riunire il mondo politicamente diviso sotto la bandiera della verità e delle bellezza.  Le Elegie Romane erano compatibili con l'esigenza della rivista. FUENFTE ELEGIE Solennità data dalla metrica. Ora mi sento felice ed entusiasta sul suolo (del mondo) classico Il passato e il presente parlano più forte e in maniera più affascinante Qui io seguo il consiglio, sfoglio le opere degli antichi Con mano operosa, ogni giorno con nuovo piacere >>> l'io lirico studia con godimento Ma durante le notti Amor (palindromo di Roma) mi tiene diversamente occupato Se vengo istruito, sono doppiamente fortunato Ma in fondo io non mi istruisco nell'accarezzare le forme >>> verso che scandalizzò Weimar, la rivista invece che Die Horen si sarebbe dovuta chiamare Die Hueren (le prostitute) secondo la borghesia dei seni e le forme dei fianchi? In quel momento lì io capisco davvero il marmo: io penso e faccio paragoni vedo con occhio che sente, sento con mano che vede > sinestesia, quando si attribuisce a un organo la sensazione di un altro organo mi ripaga di quello che mi ha rubato durante il giorno con le ore della notte come se fosse un risarcimento >>> esperienza dell'amore estremamente complessa, in questa poesia l'amore non è certo lo scherzo del Rokoko, non è fonte di lacrima                                                            (Empfindsamkeit) se il sonno la travolge, io sto sdraiato e penso lui ha contato con la mano la misura dell'esametro > mano per la terza volta > l'uomo è intelletto, è sensi, è creatività > la mano scandisce i passaggi sulla sua schiena, nelle sue braccia io ho scritto poesie (Oftmals hab ich auch schon in Ihren Armen gedichtet) in questo sonno lei respira e il suo fiato mi arroventa fin nel più profondo il mio petto Amor attizza la lampada e pensa ai tempi  quando egli aveva fatto servito nello stesso modo i triumviri > tre grandi poeti elegiaci (Catullo, Tibullo, Properzio) IFIGENIA IN TAURIDE Non è una figura inventata da Goethe perché ci sono dei precedenti molto autorevoli: le due tragedie di Euripide "Ifigenia in Aulide" e "Ifigenia in Tauride". Ifigenia è figlia di Agamennone e Clitemnestra i quali hanno tre figli (Ifigenia, Elettra e Oreste). Siamo nel momento in cui le navi dei greci salpano per andare a combattere contro i troiani, ma il mare è in tempesta > si chiede un sacrificio alla dea Artemide per calmare le acque. La dea però interviene e sostituisce il corpo di Ifigenia con una cerva, salvando Ifigenia e facendola divenire sua sacerdotessa in Tauride (toponimo utilizzato dai greci per indicare la penisola di Crimea). Qui vive il popolo dei Tauri, un popolo considerato barbaro. La vicenda è ambientata nella seconda parte quando Ifigenia diventa sacerdotessa.   Goethe era appena arrivato a Weimar e dal maggio del 1776 accarezza l'idea di scrivere l'Ifigenia.  14 febbraio 1779 "mattino presto, incominciato a dettare "Ifigenia". Il 28 marzo 1779 "sera: concluso Ifigenia". Stesura veloce, ciò non significa che sia facile. Resta in qualche modo insoddisfatto della forma che gli appare "gibbosa". Passa parecchio tempo prima che Goethe, in Italia, fa trovare all'Ifigenia la sua forma definitiva > pubblicazione 1787. Non è una scrittura "tranquilla". Mentre sta scrivendo l'Ifigenia si trova ad Apolda dove c'è il reclutamento dei soldati. Il 6 marzo 1779 scrive a Charlotte von Stein "Il dramma non va avanti, è maledetto, il re dei Tauri deve parlare comes se nessun calzettaio di Apolda soffrisse la fame". In queste parole c'è la dichiarazione del fatto che in Ifigenia si parla di qualcosa fuori da quella realtà nonostante Goethe senta la difficoltà di vivere in questa situazione. L'opera diventa una fuga dalla realtà, un modo per rimuovere questa dimensione così tragica? No, il fatto di scontrarsi con una realtà così tragica spinge Goethe a trattare questi temi così alti. L'uomo nasce con un potenziale, ma deve essere educato altrimenti emerge la brutalità dell'uomo stesso. L'anima bella è l'essere umano in cui istinto e senso morale coincidono. Il 6 aprile 1779 "recitato Ifigenia. Ha avuto un effetto molto buono, in particolare sulle persone pure" > bontà, purezza > temi che prendono forma.  Christian Willhelm Hufeland "Mai si è vista una tale unione di perfezione e bellezza fisica e spirituale come allora in Goethe". Lavora per molto tempo, fino al 1787, per trovare la forma giusta (Goethe tenta la prosa, i versi liberi, ancora la prosa, cerca di rendere lirica la prosa) > quest'ultima verrà trovata solo nel viaggio in Italia, in cui Goethe trova un equilibrio. Scrive secondo la pentagonia giambica. Il monologo con cui si apre Ifigenia vede Ifigenia sulle rive della Tauride che manifesta questa nostalgia per casa. Si sente questo sentimento nostalgico di questa fanciulla. Sul lago di Garda scrive le prime righe del rifacimento. L'opera non ha grande azione, i personaggi sono cinque > al centro abbiamo Ifigenia e ai lati abbiamo due coppie: Toante e Arcade, Oreste e Pilade. La trilogia principale è composta da Toante, Ifigenia e Oreste. Toante è sovrano dei Tauri, popolo barbaro, non greco, in esso chiunque non appartenesse alla stirpe dei Tauri veniva ucciso. Tutto ciò fino all'arrivo di Ifigenia che ha portato il senso dell'accoglienza. Dall'altra parte c'è tutta la vicenda legata ad Oreste. Egli fa parte dei tantalidi, il cui capostipite è Tantalo > stirpe macchiata dal sangue (omicidi all'interno della stessa famiglia). Questi giovani, Ifigenia e Oreste, hanno sulle spalle un destino pesantissimo. Anche Oreste commette un crimine. La sua storia racconta ciò che avviene quando Agamennone torna dalla guerra di Troia: quest'ultimo viene ucciso dal nuovo compagno della madre e da Clittemnestra stessa. Così Oreste commette matricidio e uccide la madre e il compagno di questa. Oreste, che non riesce a trovare pace, si rivolge all'oracolo > questo gli dice che deve riportare a casa l'effige della sorella da Tauride. Oreste si mette in viaggio per rubare la statua del tempio di Diana non sapendo che incontrerà la sorella.  Goethe lavora soprattutto a Roma su questo dramma dove frequentava un circolo di artisti tra cui sono presenti i due pittori Angelica Kauffmann e Tischbein i quali rappresentano immagini tratte dall'Ifigenia. In tutta la prima parte del dramma, Oreste è perseguitato dalle Erinni e Ifigenia che se ne accorge gli chiede il perché. Quando Oreste racconta la sua storia, Ifigenia capisce di avere di fronte il fratello. Lei viene a sapere che lui ha ammazzato la loro madre e Ifigenia non reagisce nè con rabbia nè con disperazione > Ifigenia gli dice "oh tu infelice" > ella capisce il suo dramma e queste parole guariscono Oreste. Oreste si sente accolto e ciò gli toglie la Spannung, la tensione interiore. Pilade, grande amico di Oreste, rappresenta la razionalità, la coscienza razionale. Egli è quello che sviluppa una strategia per risolvere un problema che si pone > il dramma si apre con Toante che le chiede di diventare sua sposa, Ifigenia gli dice di no e Toante si infuria > le dice allora si ricomincia ad ammazzare chiunque metta piede in Tauride. Pilade suggerisce un piano per una fuga > Ifigenia non vuole fare nulla che non sia corretto, i suoi valori sono l'onestà e la purezza.  > Elena di Grecia incontra Faust. Nel quarto atto ci troviamo catapultati in un altro luogo. Siamo in montagna, torna il mondo del potere (Goethe ci porta sempre più in alto). Nel quinto atto ci avviamo alla conclusione della storia.    PROLOGO IN CIELO Ci introduce alla corte celeste, qui c'è il Signore e Mefistofele va da quest'ultimo. Egli gli chiede come vanno le cose sulla Terra. Mefistofele gli dice che gli uomini si affannano a causa della ragione. La ragione umana è tormento per l'essere umano poiché fa pensare. Mefistofele legge questa propensione al pensiero come qualcosa che in realtà lo tormenta.  "Conosci Faust?" "Il dottore?" "Il mio servo (Knecht) > termine biblico che viene usato per indicare l'eletto. Faust è quindi oggetto di attenzione da parte del Padre Eterno, nonostante egli non creda in Dio. Esiste un Dio che fa di Faust oggetto della sua attenzione. Lo definisce "il mio servo", colui che è il mio eletto. Mefistofele anticipa ciò che vedremo dandoci un ritratto di Faust > "animo convulso", "mente in tumulto". Faust è proiettato verso mete metafisiche, ma è allo stesso tempo uomo della Terra > Faust dirà "nel mio petto abitano due anime". Il Signore dice che presto condurrà Faust verso la chiarezza. Mefistofele gli fa una proposta "che cosa scommettiamo? lei perderà anche quello se mi darà licenza di portarlo pian piano lungo la mia strada". Il Signore non gli vieta nulla. "Es irrt der Mensch, solang er strebt" > erra (vaga/sbaglia) l'uomo finché anela. Il Signore dice inoltre di vergognarsi nel momento in cui dovrà ammettere che un uomo buono nel suo oscuro intimo impulso sa bene qual è la retta via > caso in cui Mefistofele dovesse fallire. Mefistofele è il male in tutta la sua meschinità.  Chiuso il prologo in cielo, entra in scena Faust. Egli è in una stanza gotica, alta e stretta; è notte. Faust è inquieto nella poltrona davanti al suo scrittoio. Egli ha studiato secondo la struttura della preparazione medievale. Purtroppo ha studiato teologia senza che trovasse risposte in essa. Si parla del fallimento del sapere. Si dice già che Faust non ha paura dell'inferno. Lo stato d'animo di Faust è quello della disperazione, egli non ha più speranze ed ecco perché si dà alla magia. Lui vuole conoscere che cosa tiene insieme il mondo, che cosa dà senso al mondo. Egli è stanco della erudizione, nei libri non ha trovato quello che cercava. Nella prima interpretazione emerge la rabbia e il disprezzo verso gli studi intrapresi.  Nella seconda versione emerge la disperazione, la debolezza. Faust in questa disperazione assapora l'ipotesi del suicidio avvicinandosi alle labbra una boccetta di veleno. Non conseguirà il suicidio in quanto sentirà delle campane suonare che gli ricordano la vita, la gioia. Decide quindi di uscire a fare una passeggiata con il suo "assistente"/studente brillante Wagner. Wagner trova la sua grande soddisfazione nel vivere in mezzo ai libri, Faust al contrario cerca qualcos'altro. Scena chiamata "fuori porta" > Eugene Delacroix vede in scena il Faust a Londra e decide di rappresentarlo. Goethe resta estasiato dalle illustrazioni di Delacroix > egli è riuscito a cogliere anche di più di quello che è il senso del testo. Vengono rappresentati Faust e Wagner che il giorno di Pasqua vanno a passseggiare > a essi si accosta un cane barbone. Faust vede delle fiammelle che si incendiano quando il barboncino cammina. Quando tornano allo studio Wagner va per la sua strada, mentre Faust entra nello studio seguito dal cane. Faust comincia a cercare di tradurre il Nuovo Testamento. "In principio era il logos" > in principio era la parola, il pensiero, l'energia, L'AZIONE. Faust è l'uomo dell'azione. Il barboncino che è entrato con lui è inquieto (Faust sta analizzando un testo sacro). Dal cagnolino viene fuori un essere ci cui Faust non ha paura che dice di essere una parte di quella forza che vuole sempre il male e opera sempre il bene (io sono il male, ma agire per il male è fare qualcosa di buono secondo Mefistofele OPPURE il male agisce ma rientra comunque in un piano in cui alla fine è sottomesso al bene). Egli dice "sono lo spirito che sempre nega", il male vuole che tutto venga distrutto (nichilismo). Comincia tra i due una discussione che porta all'accordo e che consente di definire meglio il dramma di Faust. L'esistenza terrena gli sta stretta (stanza gotica alta e stretta), si augura la morte. C'è un punto nel dialogo in cui Faust si avvicina sempre di più a Mefistofele > Faust comincia a maledire (il tema della maledizione torna alla fine). Si arriva alla scommessa "Dovessi dire all'attimo: fermati, sei così bello! allora batta a morto la campana". Faust vuole godere di quello che tutta l'umanità ebbe in sorte, vuole provare tutta l'umanità in se stesso. LA TAVERNA DI AUERBACH A LIPSIA Faust non pronuncia una parola se non i saluti all'inizio e alla fine. LA CUCINA DELLA STREGA Magia nera > Faust ne sente il pericolo, Faust è decisamente a disagio. Emerge l'identità di Faust tra la contrapposizione di Faust e Wagner, Faust e Mefistofele. Goethe mette in scena chiaramente la differenza tra Faust e Mefistofele. Pur nella malvagità degli eventi una briciola di bene all'interno di Faust viene riconfermata. Litografie di Delacroix > quest'immagine ci catapulta nella scena in cui Faust e Margherita si incontrano. Si inserisce la dimensione femminile. Delacroix sottolinea il fatto che Margherita è come in una morsa, stretta tra le due figure > Margherita entra in una morsa che piano piano la schiaccerà. Mefistofele e Faust sono tetri, scuri (Faust ha degli elementi cromatici leggermente differenti da Mefistofele) mentre Margherita è rappresentata dal bianco Peter von Cornelius rappresenta la scena in maniera diversa: Faust cerca di raggiungere Margherita che si allontana. Viene descritta la scena così come è deducibile dalla scrittura senza andare oltre. Margherita non si lascia accompagnare e "si libera". Il male va dove è possibile insinuarsi, in particolare Mefistofele si introduce nel confessionale per ascoltare Margherita, ma lei che è innocente è un'anima irraggiungibile da Mefistofele > ciò la rende più appetibile per il male. Faust qui rappresenta la classica figura, il mito moderno del seduttore cinico > "Se quel dolcissimo CORPO non mi dorme tra le braccia tra di noi è chiuso" > fisicità. Faust entra nella stanza e quindi nel mondo di Margherita. Faust definisce la stanza di Margherita come un luogo santo. Adesso percepisce l'essenza, l'anima di Margherita. Comincia a chiamare Margherita "la mia cara". In un attimo entra nell'essenza di questa donna e non la percepisce più solo come corpo come aveva fatto all'inizio. Egli coglie la dimensione bella e buona di questa figura. Arriva lo scrupolo (Don Giovanni non ha scrupolo). Lui vede questa donna in un modo completamente diverso, Goethe ci mette di fronte a un Faust che è accompagnato dal male, ma ha una dimensione positiva che fa capolino. Faust si sta innamorando di questa donna. LA STANZA DI MARGHERITA Delacroix rappresenta anche il momento in cui Margehrita giace nella sua stanza all'arcolaio (Spinnrade). Margherita parla con una forma metrica che è quella del Volkslied > molto semplice con un ritmo molto regolare, la semplicità della poesia riflette la semplicità di Margherita. La monotonia del ritmo sempre uguale rappresenta invece la monotonia del tormento. Musicata da Schubert. Margherita si fida di Faust, un uomo affascinante, bello e colto e viene travolta dall'amore che rende inquieti.  IL GIARDINO DI MARTA Margherita che è una fanciulla credente chiede a Faust se sia religioso. "Nell'animo tu sei buono" > Margherita percepisce la bontà di Faust. Il vero Don Giovanni è colui che riesce ad ingannare, colui che costruisce la sua strategia per conquistare ciò che vuole. Goethe costruisce la scena per ripresentare il rapporto di Faust con Dio. Faust dice che tutti i cuori percepiscono l'energia vitale, tranne lui. Lei dice che c'è comunque qualcosa di storto e cioè che lui non è cristiano. Margherita è preoccupata inoltre per la persona a cui Faust si accompagna. Lei odia Mefistofele e Mefistofele dice di lei che non ha alcun potere > nessuna unione. L'elemento mefistofelico c'è e quella che sembra essere una storia d'amore è interrotta da diversi tristi eventi. Margherita viene sedotta, la madre di Margherita muore a cause di un sonnifero, il fratello di Margherita viene ucciso a duello quando tenta di vendicare l'orgoglio della famiglia. Lo spirito maligno perseguita Margherita. Margherita sta diventano vittima sacrificale di questo male che è entrato nella sua vita, ma conserva la sua purezza (candore della litografia di Delacroix). Mefistofele a questo punto porta Faust nella famosa festa di Valpurga. Scena di cui viene percepita la modernità > rappresenta la ricerca dello stordimento per rimuovere dalla coscienza le proprie colpe. Scena in cui Faust dovrebbe dimenticare ciò che è successo. Faust non cancella del tutto la sua bontà e intravede in lontananza una figura bianca che rappresenta, allude a Margherita. Obbliga Mefistofele a dirgli cosa è successo. Uniche due scene in prosa: Giornata cupa campagna <> Notte aperta campagna. Faust e Mefistofele sono le due facce della stessa medaglia e cioè il male non è solo esterno, ma anche interno.  KERCHER Questa è l'ultima scena della prima parte. Delacroix rappresenta la condizione psichica in cui Margherita si trova, ella è completamente annebbiata e disperata, non riesce più a connettere. E' impossibile per lei tornare a vivere.  Peter von Cornelius > ci sono i due, c'è lei e dietro di lei una figura che esplicitamente non c'è: un angelo. Quest'immagine riassume la fine del Faust. Faust va in carcere da Margherita e prova a convincerla a scappare, lei straparla, ma vede la presenza anche di Mefistofele > "Heinrich tu mi fai orrore". Mefistofele compare da fuori e dice di sbrigarsi per tra poco sarà giorno. Margherita "chi sale dalla terra? mandalo via, in questo luogo sacro. Che vuole? Vuole me". Lui le ha distrutto la vita, ma non ha ancora preso lei.
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