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Appunti letteratura inglese moderna e contemporanea ii, Appunti di Letteratura Inglese

Appunti delle lezioni di letteratura inglese moderna e contemporanea del modulo A

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 20/02/2019

GabryBattaglia
GabryBattaglia 🇮🇹

4.6

(16)

5 documenti

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Scarica Appunti letteratura inglese moderna e contemporanea ii e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! LETTERATURA INGLESE MODERNA E CONTEMPORANEA MODULO A DIFFERENZA TRA GENDER E GENRE  Gender = genere sessuale, è un attributo parzialmente arbitrario ma anche parzialmente basato su caratteristiche distinguibili (insieme di tratti psicologici, comportamentali, culturali tipicamente associati a un sesso). Quindi è necessario fare una distinzione anche tra SEX (insieme di tratti biologici e anatomici, es: attributi e organi) e GENDER (non è un fattore naturale come il sex, ma culturale, sono dunque le caratteristiche basate su ruoli e identità).  Genre = genere testuale, categoria che definisce un certo tipo di composizione con particolari caratteristiche. CATEGORIE: Fiction e Non-fiction Non-fiction riguarda fatti ed eventi realistici e autentici, ciò che oggi chiamiamo saggistica (saggio = breve opera scritta che riferisce i pensieri di qualcuno). Fiction sta per finzione, quindi si riferisce a qualcosa di inventato, a un’opera di immaginazione. Per fiction intendiamo anche la narrativa in generale (romanzi e racconti). TERRY EAGLETON, THE ENGLISH NOVEL Per fiction non si intende necessariamente qualcosa di “non vero”, ma bensì una storia che ha una sua portata, un suo significato. La finzione ci permette di andare al di là della letteralità delle parole e a dare più interpretazioni a qualcosa. NOVEL è uno dei termini utilizzato per definire il romanzo (ma non è l’unico e non è stato nemmeno il primo). Il novel è un genere non definibile, è più un anti-genere in quanto è più semplice spiegare cosa non è, piuttosto che cos’è. Esiste un confine tra romanzo e racconto ed è la lunghezza, tuttavia questo è un confine non molto chiaro. Il romanzo del 700 non può essere considerato novel, perché parlava di storie fantastiche, fiabesche, con castelli e principesse (romanzo cavalleresco, ovvero il romance). Anzi secondo molti il novel nasce proprio come parodia del romance. Novel deriva da novum, che significa nuovo, infatti questo genere proponeva un’idea di nuovo romanzo. Il 1700 è l’epoca del razionalismo e della ragione, ma è anche il periodo in cui nasce la scienza moderna come rifiuto dell’autorità classica; lo stesso avviene per il romanzo che nasce in opposizione ciò che c’era prima. Questo nuovo romanzo nasce con l’assenza di un’autorità, senza basi, si deve quindi fondare su stesso. Le caratteristiche del novel sono 2: NEW e ORIGINAL (con 2 valenze: da una parte qualcosa di nuovo, mai visto, dall’altra qualcosa di originario). Infatti, questo nuovo romanzo si basa su un particolare tipo di personaggio, ovvero il SELF-MADE MAN, colui che è artefice del proprio destino, ideatore di sé stesso e portatori di valori individualisti. Proprio per questa difficoltà nel cercare una definizione al termine, non si sa di preciso neanche quando sia nato, anche se esistono alcuni autori che potrebbero essere identificati come i fondatori del novel, tra cui Cervantes e Defoe. Esiste tuttavia una continuità tra queste due forme e, secondo Eagleton, quelli che nel romance erano eroi, malvagi e happy ending, nel novel li troviamo sotto altri termini, che sono quelli di una società borghese. Afferma addirittura che il novel è un tipo di romance ma con altri scenari: nucleo familiare, mondo borghese, società che ruota intorno ai soldi, al sesso, ai matrimoni, ecc. Don Quixote è stato da molti definito il primo romanzo, ma secondo Eagleton, invece, è un saggio sulle origini del romanzo, dove il protagonista perde la testa leggendo romanzi cavallereschi e pensando che siano veri, vivendo quindi la sua vita come se fosse in uno di questi. DIFFERENZE TRA NOVEL E ROMANCE  Novel: Realistico, presenta elementi possibili e plausibili, così da convincerci che quello che leggiamo sia vero; presenta un mondo empirico.  Romance: presenta cose e persone non realistiche, bensì fantastiche; parla di un mondo mitico/metafisico e si basa sul supernaturale. Arabella si butta in un fiume gelato, si ammala gravemente e rischia di morire ed è qui che viene curata da un teologo, chiamato “doctor” (laureato in teologia ma anche dottore, psichiatra). Ha due matrici fondamentali:  Teologia deista/razionalista: pone la ragione in primo piano e non dio o la religione, poiché la ragione una realtà universale mentre la religione non lo (epoca delle grandi contraddizioni).  Teologo capace di convincere Arabella perché ha studiato la retorica, l’empirismo, secondo cui la realtà si evince dall’esperienza. Il teologo non ha mai fatto nulla di tutto questo con una ragazzina, di solito faceva questi discorsi con uomini colti, con loro poteva essere anche rude ma ora ha di fronte una fanciulla, perciò deve fare attenzione a come parlare. La prima parte del capitolo 11 comprende solo una serie di pensieri del teologo su come comportarsi; ciò che doveva essere una disputa, un dibattito è diventata una conference (common concern). Arabella non può conoscere ciò che è la realtà perché non l’ha mai vista o vissuta perché il padre l’ha sempre tenuta segregata in casa. Lei non è mai stata una sostenitrice del romance, ma semplicemente lo leggeva pensando fosse il novel, quindi la colpa alla fine è del padre e del fatto che lui l’abbia trattata così soltanto per la sua condizione femminile. Quindi per estensione la causa è la condizione femminile ma la colpa non è della donna, ma bensì del mondo che vede la donna in questo modo. Tuttavia, questo non si poteva dire all’epoca e quindi cita Johnson per distogliere da questo tema, anche perché chi voleva capire, aveva capito. (vedi fogli) THE DRAUGHTSMAN’S CONTRACT – FILM DI GREENWAY (1982) Greenway è anche un pittore, tanto da ritenere il paesaggio molto più importante della trama, infatti nel film sono presenti moltissime vedute e sono presenti 3 colori principali: - Verde (natura): presenta contrasti tra giardini all’inglese e alla francese - Bianco (vestiti di tutti i nobili) - Nero (vestito del pittore) TRAMA: Il film è ambientato nel 1694 in una tenuta della campagna inglese. Lady Herbert commissiona a un disegnatore, Mr. Neville, la realizzazione di 12 quadri che ritraggono la casa, Compton House, da regalare al rientro del marito, il quale partirà per South Hampton per lavoro e starà via 2 settimane. Il contratto prevede un pagamento di 8 sterline a disegno, vitto e alloggio per lui e per il suo servo e la concessione della padrona, qualora lui lo desideri. Dopo qualche giorno, anche la figlia di Lady Herbert, Mrs. Talmann, stanca del suo matrimonio con il noioso tedesco Mr. Talmann, gli propone un contratto simile, con cui gli chiede di soddisfare i propri bisogni sessuali. Ed è proprio una conversazione con lei a risvegliare la curiosità del pittore riguardo agli oggetti abbandonati che hanno cominciato ad apparire intorno alla casa e che lui sta fedelmente riproducendo nei suoi disegni (i pantaloni, uno stivale, una camicia); tutti sembrerebbero indicare che qualcosa di sinistro sia accaduto a Lord Herbert. Infatti, quando viene ritrovato il cadavere lungo il fiume, vicino la tenuta, i disegni diventano quindi indizi rivelatori per ricostruire gli avvenimenti e Mr. Neville diventa lui stesso un testimone scomodo, in quanto nessuno sembra essere interessato a scoprire la verità su ciò che è accaduto veramente. Ma anzi si scoprirà che era stato soltanto un docile strumento nelle mani della classe dominante; infatti Mrs. Talmann l’ha usato per farsi ingravidare e mantenere quindi il patrimonio in famiglia) e viene poi, alla fine del film, ucciso brutalmente dagli uomini coinvolti nell’intrigo (fra cui anche il notaio che aveva redatto entrambi i contratti) e i suoi disegni bruciati. ALCUNI TEMI:  The Draughtsman’s Contract letteralmente sarebbe “Il contratto del bozzettista”, ma in realtà è stato tradotto “I Misteri del giardino di Compton House”.  L’anno in cui è ambientato il film (1694) è l’anno in cui è stata fondata la Banca d’Inghilterra, ma anche l’anno in cui è stato approvata il primo atto legislativo che permette a una donna di prendere l’eredità del marito.  Il fatto di pagare con il proprio corpo al posto che con i soldi può significare due cose: prostituzione ma anche emancipazione (il corpo di una donna ha valore). MR. NEVILLE È un idealista, ovvero ha una visione del mondo a tratti astratta e presuntuosa, egli vuole imporre alla realtà ciò che lui crede (controllo sugli altri e su tutto il mondo in generale), tutto deve rientrare nel suo schema predefinito delle cose. Sostiene che la pittura rappresenti la realtà per ciò che è, ma in verità ci sono una serie di divieti per raffigurare il suo mondo che però è privo di vita (senza persone, ecc.); quello che lui disegna è un mondo creato, costruito, non reale come egli invece sostiene. È un razionalista perché rappresenta la realtà ordinata e pulita, tutto dentro una forma che delimita i confini (FRAME), all’infuori di cui può esserci disordine, ma ciò che conta è che all’interno dell’inquadratura tutto sia al proprio posto. E Mr. Neville crede veramente di avere tutto sotto controllo nelle sue vedute, ma si scoprirà che non è esattamente così e che il controllo che lui crede di esercitare in realtà è soltanto una presa in giro, perché la realtà in quella tenuta di campagna è tutt’altro che ordinata e pulita (infatti compaiono degli indizi nelle vedute che segnalano la scomparsa e morte di Lord Herbert). IL FRAME COME TEMA PRINCIPALE L’inquadrare e l’incorniciare sono un po’ i temi principali del film, dove è sempre presente un “inquadrato” e un “inquadratore”. Mr. Neville scopre pian piano che le cose che sta disegnando sono sospette e Lady Talmann glielo fa capire e gli dice anche che saper disegnare significa essere ciechi, ma lui ribatte dicendo che non è cieco, a questo punto viene inquadrato lui stesso, che è stato in gradi di rappresentare tutto ciò che vedeva ma senza capire niente di ciò che stava accadendo. È quindi un testimone, infatti alla fine del film tutti i membri di quella famiglia allargata gli bruciano gli occhi (senza occhi un pittore non può lavorare e senza lavoro non può vivere) e poi lo uccidono (anche per ristabilire la distanza tra le due classi). LORD HERBERT Aveva in testa una precisa gerarchia tra le cose di suo interesse: in primis c’era il giardino, poi il cavallo e infine la moglie: si passa da esseri inanimati e quindi controllabili a essere animati e quindi non controllabili, infatti prima di partire È il direttore di The Rambler’s Magazine e su questo giornale pubblica un saggio sul lettore ideale e emerge abbastanza chiaramente il suo schieramento a favore del novel, a discapito del romance, sebbene il novel fosse considerato “trashy” dagli autori dell’epoca e si pensava fosse solo per i servi e per le donne. Nella prima citazione il Novel (che non aveva ancora questo nome) viene definito come una fonte letteraria da sostenere; viene chiamata “the comedy of romance” (perché iniziano male ma hanno un lieto fine), “histories” (perché sono molto verosimili) …  Nella seconda citazione emerge il fatto che gli autori devono conoscere bene il mondo per saperlo rappresentare in modo veritiero (“accurate observation of the living world”).  Nella terza citazione vengono presentati i lettori “tipo”: giovani, ignoranti, oziosi. Tutte queste sono menti malleabili, che hanno ancora molto da imparare, perché infatti la narrativa ha come scopo non solo quello di intrattenere ma anche di educare ed insegnare.  Nella quarta citazione viene presentata la funzione cruciale del novel, ovvero nel raffigurare la realtà bisogna sempre fare una scelta tra vizio e virtù e quale privilegiare di queste; poiché la scelta è illimitata (potenzialmente) bisogna scegliere sempre il bene escludendo le passioni, l’emotività, le debolezze, ecc.  Nella quinta citazione il novel viene definito come realtà virtuale che ci mostra i pericoli più estremi che potremmo incontrare nella realtà, quindi ci insegna delle strategie di difesa per evitarli (come fa proprio Arabella e “incrementare la prudenza senza danneggiare la virtù” è ciò che fa Pamela). PAMELA, OR, THE VIRTUE REWARDED 1° LETTERA: Contiene “great troubles and some comfort”; Pamela scrive ai suoi genitori della morte della sua padrona, la signora B e lei teme di perdere il lavoro per questo, ma il figlio, Mr B decide di prendersene cura e lei si sente lusingata. Lui inizia a corteggiarla e si aspetta che lei lo assecondi ma lei invece non lo fa, perché non vuole assolutamente perdere la sua virtù, in quanto ciò significherebbe perdere la moralità. Dopo aver finito la lettera aggiunge un altro paragrafo scritto poco dopo in cui si mostra molto preoccupata perché Mr B l’ha scoperta mentre richiudeva la lettera. Ma non ha senso che sia preoccupata a meno che la lettera non nasconda un secondo significato; infatti con una seconda lettura si nota che il pericolo è sempre in agguato e che se vuole realizzare il suo piano deve muoversi con astuzia e con cautela. Progetto di Pamela: Lady B ha accolto Pamela, l’ha trattata come una figlia ma non l’ha mai aiutata ad entrare nel mondo del lavoro; Mr B sembra molto generoso ma in realtà vuole solo “comprarsela” e i genitori che lei definisce poveri ma onesti sono pieni di debiti e lei deve lavorare per mantenere loro e sé stessa. Ma anche i genitori intendono approfittarsi della sua situazione e lei ne è consapevole e infatti sembra aver già pianificato tutto e scrive ai genitori per far saper loro del progetto. Pamela infatti intende far leva su 3 aspetti principali: sul fatto che Mr. B teme la divulgazione di certe notizie sul loro conto che potrebbero danneggiare la sua immagine, lui si richiama al rispetto delle norme, infatti vuole che lei sia subordinata a lui e infine l’attrazione di lui verso la sua intelligenza e le sue doti nello scrivere. Infine, chiede ai genitori la loro opinione a riguardo e chiede loro di darle dei consigli e dei limiti da non superare. 2° LETTERA: È la risposta dei genitori ma in realtà è la risposta del padre (donne subordinate agli uomini) e anche in questa lettera c’è un significato esplicito e uno un po’ più nascosto. Esplicitamente: ti preferiamo morta piuttosto che tu ti conceda a lui, meglio poveri che ricchi ma disonesti, ecc. Implicitamente: dicono esattamente a Pamela come comportarsi, ovvero le dicono di non essere troppo grata perché se si mostra così poi dovrà accontentarlo, ma la virtù non ha prezzo. Addirittura, le dicono “we would rather see you covered in rags” ma i rags intesi come stracci o come vestiti? Perché Mr B utilizza proprio quelli per comprarla. E aggiungono poi “We’d rather follow you to the churchyard” dove il churchyard sarebbe il cimitero? Perché in quale altra occasione i genitori accompagnano la propria figlia in chiesa? Al suo matrimonio. Infine, concludono ringraziandola per i soldi, ma le dicono anche che non li useranno perché non vogliono contribuire alla sua rovina, e poi le dicono che i soldi li hanno avvolti in uno straccio e messi in bella vista ma senza che nessuno sappia che li ci stanno dei soldi: anche questo è un suggerimento su come Pamela si deve comportare, ovvero deve mettersi in bella mostra ma senza concedersi. 3° LETTERA Scritta solo al padre, al quale garantisce di obbedire e di essere onesta e che piuttosto morirebbe mille volte, anzi gli chiede come abbia potuto dubitare di lei. Infine, dice che le persone hanno un valore e che esso è determinato dalle azioni quindi finché lei è onesta, gli altri saranno onesti con lei. 4° LETTERA Scritta alla madre, utilizza tutto un altro linguaggio. La lettera inizia con lei che ammette che può apparire (apparire=essere) come una sgualdrina vanitosa (infatti Pamela è molto vanitosa). Poi la lettera cambia registro e racconta di Lady Davers, sorella di Mr. B che le ha fatto dei complimenti per la sua bellezza e per la sua buona cultura e dice a Mr. B che le piacerebbe portarla con sé e che lì sarebbe sprecata. Alla fine della lettera chiede ai genitori cosa fare perché non le va giù che lui voglia mandarla via, ma il fatto che staranno separati la renderà ancora più desiderosa ai suoi occhi. 5° LETTERA All’inizio parla di John (quello che consegna le lettere) che parla sempre bene dei genitori, poi dice che uno dei servi maschi va in giro a dire cose su Pamela non vere che fanno intendere che si son baciati (che non è vero). E poi alla fine arriva la parte più importante: scrive ai genitori che non devono più preoccuparsi di Mr. B e si rimprovera di essere stata una stupida a credere che a lui piacesse, perché lui non lo farebbe mai. Ma lo pensa davvero? Ovviamente Pamela spera con questa lettera (sapendo che Mr. B le legge tutte) che ricominci a corteggiarla. 6° LETTERA Pamela racconta ai genitori che Mr. B le ha regalato gli abiti della sua defunta madre, li ha fatti sistemare apposta perché lei li indossasse; subito Pamela dice che preferirebbe venderli e mandare il guadagna ai genitori (dutiful), ma sarebbe un affronto nei suoi confronti. In realtà lei ama i vestiti e essendo molto vanitosa non potrebbe mai rinunciarci. Finale ambiguo: Mrs Jervis le riferisce che Mr. B le aveva chiesto se Pamela tenesse alla larga gli uomini visto la bella ragazza che è e la governante parla molto bene della ragazza, tanto che Pamela ha paura che l’abbia lodata troppo. Ciò potrebbe far sembrare che vuole fare la modesta, in realtà spera solo che non l’abbia lodata troppo perché altrimenti accrescerebbero i pericoli. 15° LETTERA Pamela racconta cosa è successo alla fine della lettera precedente quando Mr. B la coglie sul fatto mentre stava scrivendo. Mr. B le chiede come mai non gli ha neanche dato il benvenuto (domanda corrosiva); qui capiamo come agisce Pamela davanti a certe difficoltà, ovvero non da mai risposte dirette alle sue domande più pericolose, ma ripete quello che dice lui, usa due negazioni, usa frasi che si annullano e si contraddicono. LINGUAGGIO DEL CORPO E DEL VESTIARIO Premesse: 1. Pamela è un personaggio stratificato e tutto il romanzo lo è (il vestiario è un’altra forma di comunicazione del sé) 2. Gioco delle parti. Bisognerà capire chi le detta e chi le segue. Anche il tema del vestiario passa da Pamela a Mr. B in maniera perturbante In quattro parti del romanzo: LETTERA 20 Vuole nuovi vestiti. Pamela si ritiene libera di poter andare a casa dei suoi genitori e ritiene che i suoi abiti non siano adatti allo status dei genitori. Il puritanesimo insegna che bisogna evitare lo strafare, quindi cerca un abbigliamento adatto perché i vestiti regalati da Mr. B non sono adeguati a una ragazza umile ma una donna ricca. Quindi ha un piano. Vedi testo p. 17. Ha paura che gli abiti posso sembrare dismessi e pensa che chi la vede possa pensare lo stesso di lei come se fosse stata cacciata dal suo buon posto di lavoro. Fa una considerazione legata a ciò che potrebbe essere visto dell’usura e si procura abiti nuovi, si rivolge alla moglie di un pastore, quindi abiti semplici, e vuole dei vestiti che le tengano caldo in caso che uno dei vicini dovesse chiederle di aiutarla a mungere le mucche come faceva un tempo. Lei vuole essere gentile con i vicini e dimostra di essere onesta, lavoratrice, senza pretese, ecc. Confeziona una serie di abiti ma tiene da parte della stoffa scozzese che potrà usare per confezionare a loro qualcosa, tipo sottovesti (DUTIFUL). Dice ai genitori “sono stata brava a economizzare, a risparmiare”. Motivazione principale: vuole essere indipendente, non vuole portarsi dietro dei regali che avevano un secondo fine. Non lo rivela a nessuno, neanche a Mrs. Jervis perché dice che la virtù non va esplicitata. Ma nel testo ci sono alcune incongruenze che fanno pensare che a Pamela importa di più dei vestiti che dei soldi. Perché i vestiti sono l’arma di seduzione più forte. SECONDA LETTURA: A Pamela non piacciono vestiti già messi, non scelti da lei, vuole abiti che la soddisfino (SENSO DEL GUSTO) e non vuole adeguarsi. È vero che ha tenuto da parte della stoffa ma sono i rimasugli, perché ha utilizzata prima lei. Insomma, tiene le cose belle per sé e pensa prima di tutto a sé stessa (EGOISMO, NON DUTIFUL). La segretezza in realtà non è per non farsi vedere ma per riguardare gli abiti e lo fa dove non entra nessuno, tranne lei (VANITA’). LETTERA 24 C’è il cambiamento e c’è il mascheramento (Mr. B farà finta di non riconoscerla per approfittarsi). IN UNA SCENA A PAG. 22. Pamela si veste come una sua omonima, la principessa Pamela dal romanzo Arcadia di Philip Sydney. Qui la protagonista indossa un abito rurale, che è in realtà un abito molto usato dalle donne del 18 secolo durante le feste in maschera (vestite da pastorelle). Perché l’effetto che Pamela sortisce è proprio questo. Lei sostiene di volersi vestire in modo rurale per corrispondere alla situazione ma in realtà chi incontra Pamela nel suo vestito la tratta da donna alta locata. Dopo averla vista così abbigliata Mr. B capisce che non può rinunciare a lei, prima di tutto finge di non riconoscerla e dice “Oh God, i’ll have her”, le fa delle avances, e la incolpa perché dice che è stata lei a fingere e a trarlo in inganno Pamela ascolta Mrs. Jervis che le aveva suggerito di presentarsi così al padrone ma ciò la mette in pericolo. Perché il travestirsi da al seduttore delle libertà che altrimenti non avrebbe avuto. !!!!! Lui più volte la accusa di fingere e l’accusa di ipocrisia di finzione. In realtà è lui l’ipocrita, perché invece di convincerla a cambiare, la sostiene. È la donna a creare le regole, è lei che porta i pantaloni, perché lui si fa corrompere. Ed è proprio per questa ragione che non riesce mai ad andare fino in fondo; perché ci sono dei limiti che vengono imposti da chi detta le regole del gioco. C’è infatti una figura del maschile che non è autorevole ma succube delle regole del femminile. L’atto è bloccato perché è lei a stabilire le regole. LETTERA 27 È lui a mascherarsi: Mr. B si traveste in un modo che dovrebbe attirare l’attenzione come è successo nel caso di Pamela. Si mostra a lei con un vestito seducente ma con una motivazione diversa: si deve recare a corte per il compleanno del sovrano e tutti sono convinti che verrà fatto Lord, quindi deve vestirsi adeguatamente. La fa chiamare e le appare con questo vestito, come se le dicesse “ricordati che io sono importante, con il mio ruolo pubblico e tu sei solo la mia serva”, insomma per ridefinire chi comanda. Ma non è detto che la motivazione sia solo questa. Lui le chiede di giudicare il suo abbigliamento stabilisce una sorta di parità (poiché lei ha gusto per il vestire può dire ciò che pensa dell’abbigliamento) “do they fit me?” della serie “ti piaccio vestito così?”. Fa la stessa cosa che ha fatto Pamela, ma lei non cade nel tranello: evita di fare ciò che lui vorrebbe. !!!! Quindi sposta la conversazione. Inizia una parte in cui lei dice “non conta l’aspetto, ma ciò che c’è dentro, e dio vede come sei, quindi se vuoi renderti bello, non farlo per me ma per dio”, come una predica. Si sottrae alle aspettative di Mr. B e lui diventa un rappresentante del patriarcato, depravato. Aristocrazia corrotta. Questo mondo Pamela lo descrive come un mondo prossimo alla fine, come a dire che si sta disgregando da solo. (fine di quel mondo patriarcale che legittima forme di violenza, dove le giovani fanciulle sono facili prede) Pamela è l’eccezione perché non vuole sottostare a quelle regole, in più vuole distruggerlo, trasformarlo. Riguarda due temi fondamentali: tema del gender e dei rapporti tra le classi. Mr. B è schiavo di modelli conflittuali. TUESDAY NIGHT C’è una scena a pag 89, molto divertente: Mr. B si traveste da donna, (esempio massimo della sua femminilizzazione) si veste con i vestiti della servetta Nan, e finge di essere ubriaco come capitava spesso a Nan, e si mette a letto, Pamela entra nel letto e lui la abbraccia. Pamela non capisce subito ma poi inorridisce. Lui le dice “ora è venuto il momento della resa dei conti” della serie ora finalmente farò ciò che desidero. Sembra che non ci sia scampo, vuole violentarla, possederla. Ma fa ridere, perché se arriva a travestirsi vuol dire che non è proprio convinto. Infatti, non va fino in fondo e si capisce che voleva solo spaventarla, era una minaccia che serviva a lei per farle capire che lui è succube e che la sua violenza è solo una farsa, una finzione. Il genere femminile assume una posizione che all’epoca non era concepita. ULTIMA PARTE DEL ROMANZO: Finora ci sono stati diversi narratori, con una focalizzazione interna e variabile. Ma ad un certo punto la situazione si complica: lei scrive dei versi di ringraziamento a un po’ tutti, dopo di ché Mr. B la manda a prendere ma invece che portarla a casa dei suoi genitori, la porta in una delle sue case nel Lincolnshire. Praticamente l’ha fatta prigioniera e non lo sa nessuno. Qui si inserisce un narratore eterodiegetico e onnisciente che conosce tutto quello che sta succedendo. Nella storia c’è solo un personaggio che conosce tutto, ovvero Mr. B, e sa tutto perché ha letto tutte le lettere, ma la focalizzazione non è la sua (lo si capisce da “fair Pamela’s trials”). Infatti, lo sguardo è quello di Pamela e Mr. B viene descritto come un aristocratico pronto a tutto per assecondare le sue voglie e i suoi intrighi. C’è poi un commento dell’autore nella narrazione e afferma che Pamela allora aveva ragione, che è stata un narratore affidabile fino ad adesso. Troviamo una lettera di Mr. B scritta al padre di lei (da uomo a uomo): narratore inaffidabile, fa parte dell’imbroglio, contiene molte falsità. Prima la inganna e poi inganna il padre con una storia inventata, è un modo per nascondere le proprie colpe, accusa gli altri. La prima colpa viene attribuita al padre perché ha incoraggiato la corrispondenza della figlia, avrebbe dovuto sgridarla per quello che scriveva del padrone. Colpa del padre che ha creduto alle parole della figlia. Che è una sincerità finta tra l’altro. Perché Mr. B accusa Pamela di essersi inventata tutta. Nell’interpretazione paranoica di Mr. B dove tutti vogliono congiurare contro di lui, accusa Pamela di leggere romanzi cavallereschi da quando è morta la madre del padrone e lui le ha dato accesso alla biblioteca. E che quindi si è inventata che tutti gli uomini vogliano averla. Pazzia chisciottesca. E poi dice, non fraintendermi, è onesta, ma è un po’ troppo fantasiosa; questo lui è costretto a dirlo perché a lui piace quindi non può essere innamorato di una stupida. Poi inserisce altri elementi che riguardano una storia fantasiosa/cavalleresca. Dice che intratteneva una corrispondenza con un giovane parroco e aveva una relazione amorosa con lui. Soltanto che il parroco è un lavoro che non rende e quindi Mr. B le ha impedito di sposarlo portandola in quel luogo sconosciuto. Quindi il movente è un movente economico. La spiegazione che sembra assurda, regge perché lui ha letto le lettere di lei e sa che aveva scambiato delle lettere con un vescovo.
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