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Appunti Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea, Appunti di Letteratura Italiana

appunti di letteratura italiana moderna e contemporanea

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 02/07/2024

rileyk8
rileyk8 🇮🇹

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Scarica Appunti Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! LACERBA→ Rivista che si lega al futurismo Chi sono i fondatori e gli anni in cui è attiva? a firenze da Giovanni papini,Ardengo Soffici nel 1913 e attiva fino al 1915 Quale letteratura viene proposta? inizialmente propone un tipo di letteratura che si lega alla rivista ‘la voce’ ed in seguito aderisce al Futurismo. ↪ ha uno spirito estremamente provocatorio proponendo anche l'entrata in guerra dell'Italia. ↪ ci sarà una rottura tra Papini e Marinetti che porterà alla nascita del Futurismo Fiorentino. ↪a questa rivista collabora anche Palazzeschi ↪ Ungaretti pubblica le sue prime opere su Lacerba UNGARETTI - Modello letterario per tutto l’800 - torna più volte sulle proprie raccolte, modifica l’assetto→ continuo e costante lavoro di modifica - Il porto sepolto(prima raccolta 1916) → comprende la poesia della Prima Guerra Mondiale - L'allegria di naufragi (1918) → Ripropone la poesie del Porto sepolto capo - L'allegria (1931) → raccogli tutte le poesie scritte tra il 1914 al 1919 - Sentimento del tempo (1933) → comprende le poesie tra il 1931 e il 1935 - Vita di un uomo (1942-1943) → Poesie scritte tra il 1914 e il 1935 - Dolore (1947) → incentrata sul vissuto autobiografico - La Terra promessa (1950) → nasce come melodramma - Taccuino del vecchio (1960) POESIA La poesia che va dal 1916 agli anni trenta del Novecento è caratterizzata dalla brevità dei versi, dall'assenza di punteggiatura, l'abolizione dei nessi sintattici. conta però la scansione dei versi e la loro disposizione sulla pagina. è presente l'analogia - In questo suo tipo di poesia influisce il simbolismo francese, apollinaire, il Futurismo L’ALLEGRIA è divisa in 5 sezioni: ultime, porto sepolto, naufragi, girovago, prime PRIME (temi principali) - componente autobiografica: Episodi di guerra che Ungaretti vive (viene messo il luogo e la data in cui la poesia è stata scritta) es. i fiumi (quelli della sua vita) - compresenza di sentimenti opposti: allegria si contrasta con la morte e la precarietà della vita es. veglia - senso di sradicamento: il poeta è girovago e non si sente attaccato nessun territorio (non ha radici) es. girovago / memoria memoria→ poesia Il poeta parla di un suo Alter Ego che era un amico di Ungaretti punto come il poeta anche questo personaggio non ha una patria, A differenza che Mohammed si suicida mentre il poeta No poi che trova Rifugio nella scrittura. La cantilena si contrappone al canto poiché la cantilena è informe. alla fine della poesia Il poeta descrive il momento del funerale, questa poesia serve per ricordare questa persona. - comunione con la natura, Con l'infinito, con il tutto: Si può notare nella poesia ‘I fiumi’ dove il poeta entra in contatto diretto con la natura in un momento di pausa dalla guerra il poeta si trova disteso in acqua del fiume Isonzo. il poeta si sente come un sasso, diventa un elemento naturale→ momento che precede la vita e precede la morte - la parola assoluta - opposizione tra memoria e innocenza: si può vedere questa tematica in giro vago Soprattutto negli ultimi versi Dov'è il poeta Dice di cercare un paese innocente, fuori dal tempo memoria e innocenza: ungaretti memoria→ si costruisce Innocenza si oppone perché l’individuo ancora non si è formato. MONTALE: -estremamente influente soprattutto nei paesi anglofoni Punto di riferimento (ha profondamente influenzato) Prima raccolta (1925) → ossi di seppia(sul paesaggio della liguria dell’infanzia) → opposizione tra mare e terra ↪ nello stesso anno finisce il manifesto degli intellettuali antifascisti(contro il fascismo in senso culturale per andare contro la censura) -entra in contatto con l’ambiente di una rivista ‘solarie’ → in questo modo lui si avvicina al modello dantesco ‘correlativo oggettivo’ -segue poi la bufera e altro(1956) → in bilico tra la tradizione in forme poetiche e -satura(1971) → mette in discussione cosa fare in modo satirico - diario del 71 e 72 SOLARIA: rivista fondata a Firenze nel 1926 da Alberto Carocci→ attiva fino al 1964 - aperta alla cultura internazionale (nel periodo fascista viene censurata) ↪ riprende però i grandi nomi dello sperimentalismo europeo dal punto di vista culturale si ritrova a scontrarsi contro il fascismo, anche dal punto di vista di politica - rivista che si rifà agli umanistici - titolo si rifà ad una città utopistica (città del sole) basata sui valori dell’umanesimo - promuove nuovi autori italiani e la nascita di un romanzo italiano(Svevo→ montale fu uno dei primi ad accorgersi di svevo, tozzi) - obiettivo di promuovere una cultura aperta OSSI DI SEPPIA: composta da 4 macro sezioni temi: incentrato tra paesaggio ligure osso di seppia→ rappresenta una condizione esistenziale (oggetto rappresentativo) ↪ residuo, scarto del mare che si ritrovano a galleggiare per poi essere abbandonato e lasciato sulla spiaggia condizione nel mare→ stato di felicità (PANISMO) comunione con tutto, con la natura, poi però l’uomo viene condannato all’esilio, rispetto alla condizione iniziale di infelicità ↪ storia dell’uomo sulla terra, in un punto di vista universale mare→ infanzia e comunione con la natura spiaggia→ maturità e infelicità (condanna a rimanere sulla terra) romanzo di formazione→ infanzia a maturità - tratta del rapporto tra poeta e società poesia che procede con un ragionamento filosofico - utilizza immagini molto concrete per spiegare concetti - confronti con tutte le tradizioni, sempre un dialogo con quello che è venuto prima - da un lato mette ai margini la società, dall’altro riscopre l’orgoglio il voler aderire ai nuovi valori della poesia, poi afferma la superiorità della poesia -Montale si è sempre mosso in una maniera molto singolare, prende degli elementi dell’ermetismo ma si distacca ‘Meriggiare pallido e assorto’ - paesaggio arido, suoni, da tutto ciò si riesce a ricavare la stessa sensazione, diventando l’emblema di una condizione esistenziale. - la muraglia indica l’impedimento a raggiungere una verità e una condizione di felicità - Il mare in lontananza indica una estromissione da una condizione di felicità (può essere osservato solamente in frammenti, tutto sta ad indicare la lontananza) - punto di vista inattendibile e parziale (il soggetto non è in grado di comprendere) - il narratore ne sa poco o nulla(come nel caso di svevo) - tempo non lineare e incentrato sulla percezione soggettiva LUIGI PIRANDELLO Il romanzo più noto dell’autore, Il fu Mattia Pascal (1904), contiene già il germe della poetica dell’umorismo che Pirandello spiegherà nel saggio L’umorismo (1908) Principi dell’umorismo pirandelliano: •l’arte umoristica scompone il reale e l’immagine idealizzata dell’individuo; ha l’obiettivo di mostrare le contraddizioni che interessano il soggetto (opposizione tra forma e vita; la maschera e il suo disvelamento) e le certezze illusorie (valori, convenzioni, riti, etc.) che si pongono alla base della vita sociale - non interpreta il reale ma va a vedere aspetti diversi in generale e cercare di capirli, Pirandello influenzato dalla psicoanalitica, la presenza di tante personalità. quando si relaziona con gli altri è costretto ad usare una maschera, valori convenzioni, - costrizioni che portano il soggetto ad essere quello che non è- - svelata la maschera quello che rimane è una maschera nuda, si può essere consapevoli di queste contraddizioni→ ciò facendo è come guardarsi vivere • a differenza del comico, definito come «avvertimento del contrario» (dove non c’è momento riflessivo, ma solo il riso), l’umorismo si basa su una riflessione critica che porta al «sentimento del contrario» (dal riso nasce un sentimento di pietà) •la consapevolezza che ne scaturisce porta come a un ‘’guardarsi vivere’’ dall’esterno (senso di estraneità alla vita) QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO OPERATORE La prima idea del testo risale al 1904. Viene pubblicato in volume, col titolo Si gira, nel 1916.Nel 1925 Pirandello dà alle stampe una seconda edizione col titolo mutato in Quaderni di Serafino Gubbio operatore. Le sezioni del romanzo cambiano il titolo da Fascicolo primo, fascicolo secondo a Quaderno primo, quaderno secondo…. Trama = Il protagonista del romanzo è Serafino Gubbio, operatore cinematografico, incaricato di girare la manovella della macchina da presa per le riprese di un film. Il film che deve essere girato ha le caratteristiche del dramma sentimentale destinato ad un pubblico di massa, ma finisce in tragedia. Serafino filma impassibile il protagonista del film (Aldo Nuti) che uccide l’attrice Nadia Nestoroff, di cui era innamorato, e poi viene sbranato da una tigre. In seguito all’episodio Serafino diventa afasico. (Nadia Nestoroff ha numerosissimi amanti) Struttura = Scrittura diaristica che non ha uno svolgimento lineare, ma che si muove avanti e indietro nel tempo e nello spazio, seguendo il corso dei pensieri e delle riflessioni dell’io che scrive (il titolo “Quaderni” mette in evidenza il carattere diaristico della scrittura) - incontra altri personaggi più o meno delle sue stesse condizioni- Temi: Tema della modernità, del progresso e della macchina→ contrasto tra civiltà tecnologica e civiltà umanistica Tema della mercificazione dell’arte→ contrasto tra riproducibilità meccanica dell’opera e irripetibile unicità dell’opera artistica (l’arte diventa merce da riprodurre, cfr. Walter Benjamin) Il nuovo mondo industriale condanna l’artista alla sua crisi definitiva come interprete del mondo (Serafino non può parlare ed è condannato a girare meccanicamente l manovella) La letteratura esercita però una funzione corrosiva dell’analisi, della demistificazione, dello svelamento, unica potenzialità di opposizione programmatica rimasta all’artista. -critica al progresso tecnologico perché minaccia i valori di quel tempo- se l'opera d’arte e l’artista sembrano non essere circondati da un'aura, l’arte non è più un soggetto unico→ riproducibilità meccanica dell’opera ITALO SVEVO LA COSCIENZA DI ZENO - Scrittura autobiografica Si tratta di un memoriale dedicato dal protagonista, Zeno Cosini, al racconto della propria vita, nel tentativo di ripercorrere le cause della nevrosi; il testo nasce nell’ambito di una cura psicoanalitica, come parte del percorso di cura che, tuttavia, fallisce. Il protagonista è «fratello» degli altri personaggi inetti alla vita borghese che animano i romanzi precedenti di Svevo (Una vita e Senilità). - Il narratore è inattendibile (Zeno riempie il racconto di menzogne; è tipico del nevrotico il processo di rimozione). Prefazione del Dottor S. = lo psicoanalista sostiene di pubblicare per vendetta le memorie di Zeno, che ha abbandonato la cura, offrendosi di dividere con lui i guadagni Preambolo = Zeno anziano parla della fatica di scrivere della propria vita Capitoli seguenti = Il fumo; La morte di mio padre; La storia del mio matrimonio; La moglie e l’amante; Storia di un’associazione commerciale; Psico-analisi (diario di Zeno Cosini, 1915-1916) in cui il narratore avanza dubbi sulla psicoanalisi e sulla possibilità di guarire. - Alla fine afferma di essere guarito, ma da un lato dice che tutto è morto e malato, siamo tutti malati→ tono profetico finale della coscienze di zeno Struttura del romanzo→ 7 capitoli che costituiscono le memorie di Zeno; presentano un andamento tematico e non cronologico (a differenza del diario): - prefazione del dottor s. il fumo: lui è convinto che quando finirà il suo vizio del fumo guarirà: scrive sempre ‘oggi è l’ultima sigaretta’ fumo problema che riguarda la sua intera vita. GADDA - formazione tecnico scientifica e filosofica - lui vede la scrittura una forma di deformazione della realtà (ogni atto linguistico è interpretato dalla realtà) Frequenta il politecnico di Milano e diventa ingegnere, ma in seguito studierà filosofia→ questa formazione, a metà tra scienza e filosofia, influenzerà molto la sua scrittura, vista come una forma di conoscenza della realtà - la parola viene messa in discussione, - ogni suo tentativo di conoscere la realtà diventa un modo per deformare, applicare un’etichetta alla realtà (dietro ad ogni parola si trova un’interpretazione del reale) Quer pasticciaccio brutto di via Merulana (1957) - Il romanzo che ha reso famoso Gadda e che meglio rappresenta la poetica dell’autore. - Il racconto è ambientato nel 1927, sotto il Fascismo, in un quartiere borghese di Roma (via Merulana, quartiere alto borghese) struttura - La struttura di base del romanzo è quella del poliziesco (giallo) (struttura classica elaborata da edgar allan poe, il pubblico sa già cosa aspettarsi anche se con delle varianti) - I delitti: il furto dei gioielli della marchesa Menegazzi che abita in via merulana (su cui poi indagherà il brigadiere Pestalozzi) e l’assassinio di Liliana Balducci L’investigatore è il commissario Don Ciccio Ingravallo, affiancato dal brigadiere Pestalozzi che si concentrerà sul furto di gioielli (ipotesi del collegamento dei delitti) i primi sospetti si dirigono verso le nipoti di Balducci, indagine si allarga dal palazzo alle borgate ↪ struttura classica del poliziesco Gadda decostruisce il genere poliziesco rovesciando i presupposti e le caratteristiche che convenzionalmente definiscono il genere >> costruisce una sorta di ‘’anti-giallo’’ - Non si scopre la verità e non c’è un finale narrativo (non sappiamo esattamente chi è l’assassino) → il finale non è aperto, Gadda lo finisce(lascia l’interpretazione al lettore) - Le indagini proseguono per supposizioni e intuizioni, non seguono la logica deduttiva tipica del poliziesco Finale del romanzo: commissario ingravallo interroga Tina: si giustifica di un crimine di cui non viene accusata, si inizia a pensare fosse lei. Lo induce a riflettere e ripentirsi→ si conclude con quasi (indeterminatezza e incertezza del finale) → romanzo si interrompe sull’incertezza, non c’è un finale narrativo -L’andamento delle indagini non è «lineare», il discorso presenta continue divagazioni, parentesi, digressioni, etc. >> l’obiettivo non è l’accertamento dei fatti, ma un loro perenne commento -La voce del narratore non è affidabile; i ‘’fatti’’ vengono descritti da molte voci diverse = polifonia (vedi brano Il commissario Ingravallo) → incertezza in ciò che viene raccontato -continuo divagare dei fatti stessi, continuo stato di incertezza→ realtà pragmatica e molteplice La struttura del romanzo riflette l’idea di Gadda sulla realtà fenomenica Logica e razionalità falliscono davanti alla molteplicità indescrivibile che caratterizza la realtà fenomenica - Questione gnoseologica→ crisi dei sistemi interpretativi del mondo - Questione morale→ Al delitto segue la scoperta della verità e la punizione dell’assassino come ricomposizione dell’ordine (verità=bene, conoscenza=morale) → nel Pasticciaccio vengono negate entrambe (nella tradizione la questione gnoseologica e morale coincidono) Il pastiche gaddiano: - Plurilinguismo: linguaggi ripresi da diversi ambiti e lingue (es. dialetto, tecnicismi) - Pluristilismo:giustapposizione di stili differenti (in particolare tragico e comico) Gli effetti: Parodia e straniamento (codici e registri diversi genera straniamento linguistico che mette in evidenza il lato ‘’assurdo’’ e nascosto della realtà con ironia) La parola deforma il reale nel tentativo di descriverlo e comprenderlo: «Conoscere è deformare il reale» il linguaggio non riesce a cogliere la realtà, approssimarsi ma mai coglierla con esattezza. (tra significato e significante c’è un varco, siamo noi che diamo nome alle cose, siamo noi che stabiliamo un rapporto- il significante non potrà mai cogliere per bene il significato) garbuglio: rapporto tra i tanti fenomeni, le tante cause, concause se si intersecano tra loro in un rapporto che è difficile sbrogliare (come i fili di un gomitolo che non riusciamo a disfare) VITTORINI ‘IL POLITECNICO’ - rivista che nasce subito dopo la fine della prima guerra mondiale da Elio Vittorini ELIO Un intellettuale che ha avuto grande influenza nella cultura italiana del ‘900 - Combatte nella Resistenza e scrive un romanzo importante in cui racconta la vicenda, Uomini e no (1945) [qui i partigiani sono rappresentati come eroi che combattono dalla parte ‘giusta’] - Ha lavorato a lungo presso l’editore Einaudi, grazie a lui pubblicano Calvino e Fenoglio - Ha fondato riviste importanti come «Il Politecnico» e «Il Menabò» (opposizione netta di chi sta nella parte del bene e che nella parte del male) → grafica, impaginazione moderna → rivista a tutto tondo che parla di problemi politici il politecnico: - Rivista fondata da Vittorini nel 1945 legata al Partito Comunista Italiano •riflessione sul ruolo dell’intellettuale >> inadeguatezza di fronte alle esigenze di impegno poste dalla Resistenza; immobilità e impossibilità di agire; condizione privilegiata (colpevole) e allo stesso tempo ruolo sociale inesistente dell’intellettuale (l’intellettuale non riesce a dare un senso agli eventi storici, tutti si devono chiedere il senso delle cose, ma nessuno ci riesce) •guerra come simbolo di orrore e di morte, ma anche emblema dell’insensatezza della vita; incapacità di attribuire senso e valore alla storia >> insensatezza dell’azione intellettuale e dell’impegno “Io non credo che possa finire. Ora che ho visto cos'è guerra, cos'è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: - E dei caduti che facciamo? perché sono morti? - Io non saprei cosa rispondere. Non adesso, almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero”. ITALO CALVINO •Eredita dai genitori l’interesse per la scienza (tutti e due scienziati) •Partecipa alla Resistenza con le Brigate Garibaldi (comuniste) sulle Alpi Marittime (si riversa su Il Sentiero dei nidi di ragno) •Il suo talento viene scoperto da Pavese e Vittorini, che lavorano presso Einaudi Poi anche Calvino inizia a lavorare per la casa editrice Einaudi •Nel ‘57 fuoriesce dal PCI (dopo i fatti di Ungheria) • → punto di svolta. Nel ‘64 si trasferisce a Parigi dove incontra il gruppo dell’Oulipo, ma continua a tenere contatti con l’Italia > inizia il cosiddetto «secondo periodo» della sua produzione ciò che si ripete sempre, sia nel primo che ne secondo periodo → la letteratura è una forma di conoscenza L’autore si è cimentato in diversi generi di romanzo, ha sperimentato forme diverse tra loro, in base al periodo. Alcune costanti della sua poetica sono: •La fiducia nella ragione (illuminismo) >> ne deriva un particolare rapporto tra letteratura e realtà: la letteratura è una forma di indagine conoscitiva sulla realtà, che però non si esaurisce mai >> la ragione deve essere disposta a seguire molteplicità e mutevolezza del reale •Ironia e leggerezza >> distanza dalle cose per ottenere nuovi punti di vista e lasciare aperte diverse prospettive interpretative •Continuo riferimento al modello di Ludovico Ariosto (L’Orlando furioso e le Satire) •Scrittura chiara e nitida, precisa nel descrivere le cose (esattezza) → leggerezza: capacità di sorvolare le cose → intertestualità: letteratura che si basa sui riferimenti di altre letterature → sul punto di vista stilistico è una scrittura limpida, semplice, con linguaggio vicino al parlato Il sentiero dei nidi di ragno (1947) → prospettiva differente dalle altre letterature riguardo la guerra partigiana. •Primo periodo fino ai primi anni ’60 Nel primo periodo distinguiamo due ‘filoni’ dopo il Sentiero dei nidi di ragno: uno realistico e uno allegorico-fantastico Realistico: La speculazione edilizia (1957) La giornata di uno scrutatore (1963) Allegorico-fantastico La trilogia de I nostri antenati (1960)>> comprende Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente, scritti tra il ‘52 e il ‘59 → atmosfera di tipo fantastico e fiabesco → atmosfera realistica alcune scritture sono di stampo esclusivamente fantastico mentre altre di stampo esclusivamente realistico primo periodo, due filoni diversi poi ci saranno testi del secondo periodo ispirati da testi scientifici, mentre inizia poi a scrivere romanzi di tipo combinatorio, , importante il modo in cui è articolato il testo opere del secondo periodo Dal ‘64 circa nelle opere di Calvino si riscontra il forte interesse per la scienza e un tipo di letteratura basata sul ‘gioco combinatorio’ nella struttura del romanzo La letteratura è ancora indagine conoscitiva sulla realtà, ma rinuncia ad ottenere una visione complessiva all’interno di un sistema Opere principali: Le cosmicomiche (1965) e T con 0 (1967) >> racconti ispirati alle teorie scientifiche Le città invisibili (1972) >> letteratura combinatoria Il castello dei destini incrociati (1973) >> letteratura combinatoria Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979) >> l’ ‘’iper-romanzo’’ PAOLO VOLPONI Lavora alla Olivetti dalla metà degli anni ‘50 fino ‘71: è direttore dei Servizi sociali dell’azienda, poi direttore delle Relazioni aziendali→ nel ‘60 muore Adriano Olivetti, Volponi rimane nell’azienda, ma si scontrerà con i nuovi dirigenti In seguito diventa collaboratore della FIAT (responsabile dei rapporti tra fabbrica e città) e presidente della Fondazione Agnelli, ma viene allontanato a causa dell’adesione al PCI Diventa senatore come indipendente del PCI e candidato alla presidenza della repubblica Autore di poesie e romanzi, il primo e l’ultimo dei suoi romanzi sono dedicati al mondo dell’industria, in cui Volponi ha lavorato per gran parte della sua vita •Memoriale (1962) •Le mosche del capitale (1989) → entrambi romanzi ambientati nel mondo dell’industria Volponi è inizialmente vicino alle posizioni di «Officina» e di Pasolini, di cui è un grande amico, ma si aprirà anche alle posizioni della Neoavanguardia. Alcuni estratti di Memoriale vengono pubblicati sul numero del «Menabò» dedicato a industria e letteratura. La produzione letteraria di Volponi è caratterizzata dalla costante presenza di impegno etico-politico e sperimentalismo formale Lo stile, anche nei romanzi, è caratterizzato da una forte tensione lirica (poetica) - costruzioni sintattiche non sempre del tutto piane, forte lirismo crea uno scontro delle cose, presentandolo in maniera diversa (straniamento tipico del linguaggio poetico) Tra i temi principali troviamo: •Il rapporto tra ‘naturale’ e ‘artificiale’ - per lui tutto quello che l’uomo produce è ormai tutto quello che conosciamo, non conosciamo più la natura •L’alienazione dell’uomo contemporaneo [tema frequentissimo nella letteratura di quegli anni, in ambito Marxista a favore del lavoro] •La necessità di costruire una società più giusta e di fare dell’industria un reale fattore di progresso sociale [in particolare mediante la ‘liberazione’ dal lavoro e la costruzione di un rapporto diverso tra fabbrica e società] MEMORIALE - genere di racconto in prima persona di vicende biografiche, a partire cioè da quando una determinata vicenda appare conclusa (non ordine cronologico) -Il punto di vista coincide con quello di chi dice ‘io’ nel testo e racconta la vicenda. Trama Racconta la storia di un ex-contadino, Albino Saluggia, reduce dalla seconda guerra mondiale e dalla prigionia in Germania, che tornato in Italia trova lavoro presso un'industria piemontese (si tratta della Olivetti di Ivrea, ma nel romanzo non ci viene detto). Il protagonista ha sempre vissuto una vita sfortunata, perciò nel lavoro in fabbrica Albino vede la possibilità di ricominciare una nuova vita e di migliorare la propria condizione sociale. Vedeva la fabbrica come luogo di possibilità. Possibilità di qualifica Albino è malato di tisi e per questo verrà allontanato dal lavoro, obbligato a curarsi dai medici della fabbrica; da sempre affetto da profonda solitudine e in preda a un delirio paranoico, Albino è però convinto che la sua malattia sia un'invenzione dei medici, che hanno ordito un complotto ai suoi danni, per impedirgli di lavorare e di rifarsi una vita (di rifarsi come uomo) Passerà del tempo in sanatorio; tornato in fabbrica prende parte a uno sciopero e viene infine licenziato. TEMI PRINCIPALI - Il tema principale del romanzo è quello dell’alienazione (spersonalizzazione) dell’uomo contemporaneo nel lavoro industriale, ma anche nell’intera società contemporanea - L’autore ci presenta il tema dal punto di vista di Albino (un paranoico), che apporta uno sguardo straniato sulle cose, ce le fa vedere da una prospettiva inedita e inverosimile, che però svela molto più di qualunque discorso analitico e esplicativo sulla questione ↪punto di vista straniante (lo straniamento è dato dalla prospettiva del malato mentale affetto da paranoia, che in realtà coincide con lo sguardo del poeta→ ciò per farcela vedere più a fondo) ↪ i dubbi di Albino sono in realtà quelli di Volponi, ovvero dell’intellettuale dirigente di fabbrica rispetto alla razionalità produttiva >> componente autobiografica - Albino è contadino-operaio ma anche un poeta (nel romanzo sono inseriti i versi da lui scritti) LE MOSCHE DEL CAPITALE Il romanzo è dedicato a Adriano Olivetti Volponi comincia a lavorare al romanzo nel periodo in cui lascia la FIAT Trama: Ci sono 2 storie che si intersecano: 1.Il dirigente Bruto Saraccini, prima promosso a amministratore delegato di un'industria, poi deposto a favore di un altro a causa delle sue idee progressiste sulla fabbrica; si licenzia e diventa consulente per un’altra azienda, ma anche lì non riesce a portare avanti i suoi progetti per l’industria >> dietro le due industrie è facile vedere la Olivetti e la FIAT, mentre Saraccini è personaggio chiaramente ispirato alla vita dello stesso Volponi (c’è anzi una forte sovrapposizione, la differenza sta nel fatto che Saraccini si piega al potere economico) 2.L’operaio Tecraso accusato di azioni sovversive e in seguito arrestato assieme ad altri, muore in carcere da sconfitto (ma questa storia passa in secondo piano rispetto alla prima) -in tutti i personaggi che troviamo in questo romanzo si nascondono personaggi politici e industriali - storia di stampo altamente autobiografica→ esperienza del lettore all’interno delle industrie TEMI •Il potere economico ( tutto ruota ‘ronza’ attorno al denaro, l’interesse collettivo non interessa e non può interessare all’industria) ↪sconfitta dell’intellettuale e del progetto di un’industria ‘illuminata’ •Il rapporto tra naturale e l’artificiale→ la ‘natura’ è un concetto perduto, tutto ciò che era naturale è stato conquistato e dominato dall’uomo [vedi ad esempio la Luna] •La trasformazione dell’industria e dell’economia ↪ l’avvento dell’automazione nelle fabbriche e dell’informatica che mette in secondo piano il lavoro umano e segna il tramonto della ‘vecchia’ industria→ la conseguenza è un processo di smaterializzazione della realtà (ridotta tutta a calcolo matematico) [avvento della terza rivoluzione industriale] STRUTTURA ↪ molto sperimentale, che procede per montaggi e frammenti - Stile tendente al lirico, che contraddistingue Volponi - Volponi mescola più generi letterari: ad esempio introduce nel romanzo alcuni brani scritti sul modello della prosopopea e della favola allegorica (dialogo tra oggetti o soggetti inanimati o normalmente privi di parola, che
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