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Appunti letteratura spagnola 3, Appunti di Letteratura Spagnola

"L'arte di fare commedia" di Lope de Vega, appunti per esame con Cerron Puga

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 10/11/2023

leslie23-
leslie23- 🇮🇹

5

(1)

15 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti letteratura spagnola 3 e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! Arte nuevo de hacer comedias en este tiempo El Arte nuevo de hacer comedias en este tiempo è un testo saggistico in versi di Lope de Vega, letto come discorso davanti all'Accademia di Madrid nel 1609. Si tratta di un'opera su commissione in cui, nei suoi 389 versi, l'autore confessa i suoi successi e i suoi fallimenti per difendere il suo teatro davanti agli accademici. Nello stesso anno fu pubblicata a corredo di una delle prime edizioni dei suoi sonetti, con cui sarebbe stata ristampata in altre occasioni. Il titolo stesso del libro sollevava l'antinomia che Lope cercava di superare, poiché il termine Arte era riservato ai suoi tempi alle opere che avevano il compito di regolare le creazioni conformi alle norme classiche. Utilizzando l'aggettivo nuevo, l'autore suggeriva la possibilità di superare queste norme (difese, tra gli altri, da Cervantes, Cascales, Argensola e Pinciano) stabilendone di appropriate al teatro dell'epoca, di cui peraltro era uno dei migliori rappresentanti: Lope aveva creato una formula teatrale specificamente rivolta al grande pubblico che frequentava le corrales de comedias di Madrid. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- Nell'Arte nuevo Lope cerca di difendere un teatro basato sul gusto dell'epoca, ma senza confrontarsi con la tradizione accademica, che era la principale fonte di opposizione alla sua drammaturgia, per contemporaneità; così, dichiara di conoscere la Poetica di Aristotele e anche i suoi commentatori classici italiani, e afferma persino di aver composto sei commedie secondo le unità; ma, visto che i tempi richiedevano un tipo di spettacolo diverso da quello degli antichi, trovò necessario rinchiudere "i precetti con sei chiavi / perché non mi diano grida". In sostanza, Lope cerca di interpretare i gusti, i sentimenti e i valori del pubblico e, quindi, compone il suo teatro in accordo con essi, in accordo con i tempi in cui ha vissuto. In questo senso, il gusto di questo pubblico eterogeneo diventa il metro con cui si misura il valore delle opere, in contrasto con il metro precedente, che era la ragione. Inoltre, poiché il pubblico pagava per vedere le opere, egli doveva comporre - se lo intendiamo nei termini attuali - secondo il gusto del pubblico affinché continuasse a consumare il suo prodotto. Lope aveva già incorporato nel teatro alcuni postulati del pensiero estetico di Aristotele (in particolare la verosimiglianza, l'unità dell'azione e il decoro dei personaggi), che di fatto costituirono la base per lo sviluppo del suo romanzo e della sua personale traiettoria artistica. Tuttavia, il suo Arte nuevo intende riflettere il nuovo teatro spagnolo del suo tempo, nato sulla base del gusto popolare, per cui non cerca di scrivere un'arte che concili la vecchia e la nuova dottrina, ma di sottolineare che il suo teatro è completamente dissociato dai vecchi concetti e si adatta a un'epoca diversa. La rottura con la tradizione classica si stabilisce con l'impegno su tre elementi essenziali: il concetto di tragicommedia (con la sua mescolanza sociale, morfologica e di genere); le unità di azione e di tempo (sfumate, ma conservando il principio, ad esempio, di un atto, un giorno); e la polimetria (le esigenze della trama impongono il tipo di versificazione). Struttura: L'Arte nuevo può essere strutturato in tre parti: - la prima parte (vv. 1-146) costituisce una sorta di prologo, in cui Lope, oltre a giustificare il suo testo, mette in atto processi retorici classici come la captatio benevolentiae e la dimostrazione di erudizione (obbligata dal pubblico colto a cui rivolge il suo discorso); - la seconda parte (vv. 147-361) costituisce la parte dottrinale e, seguendo i concetti retorici chiave, tratta successivamente di composizione, elocuzione, invenzione e perorazione teatrale. Nella composizione affronta il concetto di tragicommedia (difendendo la fusione del tragico con il comico), il postulato normativo delle tre unità (reinterpretandolo, ad esempio, facendo apparire le azioni secondarie all'interno di un'azione generale unitaria e facendo dipendere le unità di luogo e di tempo dalla verosimiglianza piuttosto che dalla verità assoluta) e la divisione della trama (in tre atti, adattandoli linearmente all'ordine "avvicinamento, nodo e epilogo"). Il concetto di tragicommedia è quello che rompe più chiaramente con i precetti classici; questo comprende non solo l'abbandono della separazione radicale delle trame a seconda dello strato sociale dei personaggi, ma anche la commistione tra il ridicolo e il serio nella stessa opera. Si tratta, inoltre, di un concetto molto barocco, nel senso di ricercare la varietà e la fusione di elementi opposti nella stessa opera. Per quanto riguarda l'unità di tempo, Lope propone che l'azione si svolga nel minor tempo possibile e, nei casi in cui ciò non sia possibile, ad esempio nelle commedie storiche, l'uso degli entremeses può provocare nello spettatore un effetto psicologico che gli fa supporre naturalmente che, tra un atto e l'altro, possa essere passato molto tempo. Nell'elocuzione si occupa di lingua (con attenzione al problema del decoro, per il quale stabilisce una sottile distinzione tra lingua drammatica e lingua poetica, segnando così diversi livelli idiomatici a seconda delle situazioni e degli interlocutori), di metrica e di figure retoriche. La redondilla va usata per i dialoghi e la romanza per le narrazioni, che, per essere lucide, devono essere in ottava reale; "il sonetto è buono per chi aspetta", e va quindi usato quando un attore viene lasciato solo in scena per dare agli altri attori il tempo di vestirsi o di monologare; "le decime sono buone per le lamentele". Nell'invenzione si occupa dell'argomento (con particolare attenzione al tema dell'onore, "che muove con forza tutti gli uomini"), della lunghezza della commedia e dell'uso della satira in essa,
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