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Appunti LETTERATURA SPAGNOLA I, Appunti di Letteratura Spagnola

Appunti completi delle lezioni di letteratura spagnola I della Prof. OLGA PEROTTI. Dal désastre del 1898, generazioni, Avanguardie e tutte le poesie analizzate

Tipologia: Appunti

2018/2019

In vendita dal 30/05/2019

Su98
Su98 🇮🇹

4.6

(26)

18 documenti

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Scarica Appunti LETTERATURA SPAGNOLA I e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! Il 1898 è una data molto importante per la Spagna, in particolare dal punto di vista bellico. Nel 1898 l'antico Impero spagnolo, creato da Carlo V, perde le ultime colonie ispano- americane: Cuba, Portorico e Filippine. Quando le ultime tre colonie iniziano a reclamare la loro indipendenza ha inizio un grande conflitto. Non essendo delle grandi potenze militari, Cuba, Portorico e le Filippine vennero sostenute nel conflitto dagli Stati Uniti, che sconfiggeranno definitivamente la Spagna, evento che prenderà il nome di "désastre del noventa y ocho". La Spagna perde così definitivamente il suo ruolo di Impero coloniale anche se in realtà la sua decadenza aveva già avuto inizio parecchio tempo prima. Oltre ad una perdita economica e umana, il désastre del '98 portò con sé in Spagna una grande crisi intellettuale generata dalla presa di coscienza che la Spagna era ormai un Paese in decadenza. Il dibattito sulla sconfitta subita dalla Spagna nel 1898 sarà affrontato da un gruppo di intellettuali spagnoli che si interrogheranno su come poter risolvere la crisi spagnola di questo periodo. Questo gruppo prenderà il nome di "generación del noventa y ocho", le cui riflessioni saranno pubblicate in una serie di saggi, genere letterario molto utilizzato in questo periodo. Le principali domande che questi intellettuali si pongono sono: quali sono le cause della crisi? Come uscirne? Quali potrebbero essere le possibili soluzioni? In realtà, la crisi del 1898 ha radici più profonde. In Spagna esistevano già numerosi problemi che poi nel '98 esploderanno definitivamente: 1. in primo luogo c'era un'eccessiva influenza dell'esercito e dei militari nella vita politica spagnola, resa possibile dall'incapacità dei politici dell'epoca che lasciavano fare i loro comodi ai militari con conseguenti e continui colpi di Stato; 2. in secondo luogo la Spagna soffriva il problema della Chiesa e del clero che deteneva anche il monopolio dell'istruzione; 3. il terzo problema fondamentale era la corruzione della vita politica, elemento sempre legato all'incapacità dei politici del tempo. Conservatori e liberali si alternavano al governo ogni 4 anni. Questo accordo era stato preso da entrambi le parti, ma il risultato non si rivelò affatto soddisfacente. 4. Alcuni dei grandi disagi di cui la Spagna soffriva erano stati causati dai cambiamenti che si sono verificati nel corso dell'800 a causa dell' industrializzazione, che ha creato forti squilibri dal punto di vista economico e sociale. L'industria si sviluppò soprattutto al nord (Paesi Baschi e Catalogna), con un conseguente aumento di ricchezza in queste zone. Le zone rurali invece restarono più arretrate e principalmente legate all'agricoltura, si trattava soprattutto di regioni del sud e dell'ovest (Andalusia, Extremadura e Galicia), in cui continuava a persistere il sistema del latifondo e in cui i contadini venivano sfruttati e ridotti alla fame. Tra fine 1800 e inizio 1900 cominciano le prime rivendicazioni e si costituiscono le prime organizzazioni sindacali che incitano i lavoratori a ribellarsi attraverso i primi scioperi. In Spagna nei primi anni del 1900 c'è la monarchia. Alfonso XIII regnerà dal 1902 al 1931, pur non essendo un re molto capace. Durante il suo regno continua l'alternanza dei governi liberali e conservatori che si sostituiscono per tacito accordo ogni 4 anni. Ricomincia in questi anni, con la guerra in Marocco, l'avventura coloniale spagnola. Dopo la perdita delle 3 colonie (Cuba, Portorico e Filippine) infatti, l'esercito opera in una situazione di malcontento e la sua volontà è quella di riconquistare alcuni territori. La sanguinosa guerra in Marocco, che terminerà solo nel 1926, sarà causa di numerose tensioni sociali. Il momento culminante di questa situazione conflittuale prenderà il nome di "semana tragica de Barcelona" del 1909: si scatenerà una grossa rivolta popolare per contestare la partenza di numerosi uomini, militari e non, per la guerra in Marocco. Questa rivolta verrà repressa sanguinosamente dal governo. Queste tensioni si svilupperanno anche nelle zone più industrializzate (Catalogna e Paesi Baschi), dove gli uomini vengono enormemente sfruttati nelle industrie. Allo stesso modo, il malcontento regna anche nelle zone rurali più povere ed arretrate, che vivono sostanzialmente di agricoltura. Inoltre, in questo periodo nasce e si diffonde il movimento anarchico che genera altri scontri e altre rivolte, anch'esse sedate col sangue e con numerose vittime. In questa situazione di totale disordine, ad approfittarne sono i militari che nel 1923, per riportare l'ordine nel Paese, tentano, con successo, un colpo di Stato, guidati dal generale Miguel Primo de Rivera, che godeva dell'appoggio del re e di molte classi sociali, come il clero, che speravano di recuperare i loro privilegi qualora la dittatura militare fosse riuscita a ripristinare un certo ordine. La dittatura di primo de Rivera sarà in realtà una dittatura blanda, per niente rigida. Egli scioglierà le Cortes che costituivano il parlamento spagnolo, abolirà la Costituzione, instaurerà la censura e se la prenderà molto con gli intellettuali che lo criticheranno aspramente (in particolare Unamuno, che verrà esiliato alle Canarie, zona all'epoca completamente deserta ed isolata). Primo de Rivera metterà fine alla guerra in Marocco poiché essa generava enorme malcontento nel popolo. Egli inoltre attuerà una riforma agraria e alcune opere di urbanizzazione, che però non risolveranno molto il problema della crisi spagnola. L'evento che determinerà la caduta di Primo de Rivera sarà il Crollo della Borsa di Wall Street del 1929, che scatenerà una crisi a livello mondiale. Questa crisi farà sì che egli perda il consenso degli strati sociali che lo avevano appoggiato e lo obbligherà a dimettersi. Primo di Rivera sarà poi esiliato a Parigi, dove morirà poco tempo dopo. Dopo la caduta di Primo de Rivera, i partiti si accorderanno attraverso il patto di San Sebastián (dal luogo della città dove venne fissato) il 17 agosto del 1930 e si impegneranno a portare a termine una serie di riforme per tentare di risollevare il Paese. Nel 1931 vengono indette le elezioni che porteranno alla vittoria la sinistra repubblicana. Cade così la monarchia e viene indetta la Seconda Repubblica spagnola . Le riforme che il nuovo governo repubblicano tenta di mettere in atto riguardano il problema del latifondo (ripartizione non equa delle terre) e il problema dell'istruzione, ancora monopolizzata dalla Chiesa, verrà resa statale e laica. Questa poesia non è caratterizzata da una struttura narrativa ben precisa ma presenta uno stato d'animo, quello della principessa, caratterizzato principalmente da tristezza e malinconia. La principessa richiama a un'ambientazione un po' lontana, medievale. Il metro utilizzato è l'alessandrino, un verso di 14 sillabe. Si tratta di un verso che in Spagna non viene utilizzato dal Medioevo, un verso della poesia colta che i modernisti rivalutano e ricominciano ad utilizzare. Elemento fondamentale della poesia modernista è infatti la sperimentazione metrica e il cambiamento. Nella poesia non c'è l'io poetico che parla in prima persona ma c'è una narratore esterno, che parla in terza persona esprimendo uno stato d'animo. La descrizione dello stato d'animo triste della principessa si contrappone all'allegria e al lusso dell'ambiente che la circonda. L'assenza di un vero e proprio carattere narrativo ma piuttosto descrittivo è un'altra delle caratteristiche fondamentali della poesia modernista. Significato ultimo del testo: nella figura della principessa senza nome si identifica chiunque, compreso il poeta stesso. La principessa potrebbe essere la metafora dell'uomo moderno inquieto, insoddisfatto, prigioniero di un mondo che non apprezza più, dal quale vuole fuggire o che vorrebbe cambiare, un mondo troppo materialista. Lo stile modernista influenzerà altri due celeberrimi poeti che appartengono al Novecento spagnolo: Juan Ramón Jiménez e Antonio Machado. Entrambi, pur abbracciando alcuni tratti dello stile modernista, seguiranno direzioni un po' diverse. L'influenza modernista si avvertirà in particolare nelle loro primissime produzioni; in seguito, con la maturazione della loro poesia, Il loro cammino si differenzia un po'. Una delle raccolte di Jiménez che richiama lo stile modernista ma presenta delle differenze sotto numerosi aspetti è "Jardines lejanos" del 1904. "Hay un oro dulce y fresco" Nella poesia non c'è l'ostentazione della bellezza formale e la ricerca del bello assoluto, il testo non presenta complessità formale ed è molto più semplice del testo di Rubén Darío. L'atmosfera che ricrea è molto diversa: mentre l'ambientazione di Darío è lontana e appartiene all'esotico e alla favola, qui l'ambientazione riporta solo in parte qualcosa di vago, è un'ambientazione più vicina alla realtà. Inoltre, nella poesia di Darío non c'è un io poetico narrante, mentre in quella di Jiménez c'è un io poetico che vive l'esperienza narrata in prima persona, come se fosse un' esperienza personale, un sentimento del poeta stesso. Metro: verso breve che conferisce semplicità al testo dal punto di vista formale. Il metro corto che caratterizza questo testo prende il nome di romance, che appartiene alla tradizione popolare orale, quindi un genere meno colto. Il romance è una successione di versi di 8 sillabe che hanno la caratteristica dell'assonanza nei versi pari. Rime: assonanti, molto più semplici di quelle consonanti utilizzate da Darío. Siamo nel momento del tramonto (atardecer). Nelle prime due strofe abbiamo un'ambientazione naturalistica (parqués, árboles), ma anche vaga e indefinita. Atmosfera di sogno ineffabile ("sueño inefable"). Vi sono termini che rimandano allo sfarzo e al lusso (oro, realeza, suntuosidad) a cui si contrappongono i termini che rimandano alla natura (dulce, fresco) in riferimento alla parola "oro". "oro dulce y fresco" sinestesia: accostamento di due elementi riferiti ad aree sensoriali diverse (vista, udito, tatto), che qui contribuisce a creare un effetto di straniamento. Forte presenza di engabalgamientos (enjambement): l'unità metrica non coincide con l'unità sintattica e concettuale del verso. Ciò conferisce ai versi e all'intera poesia un ritmo più fluido e meno spezzato. Serie di ripetizioni: "verdes", "rosas, rosales rosados", "luce, luceros" riferimento ai colori, esaltazione della sfera sensoriale e di particolari campi semantici che il poeta vuole mettere in risalto. "corazón" : è un io poetico ma molto indefinito, impersonale. Questo cuore è intrappolato in un sogno e vede solo luci e ali di angeli (anJeles con jota per tentativo di Jiménez, invano, di semplificare l'ortografia) e non gli resta che aspettare le prime stelle sensazione di attesa, aspettativa indefinita e vaga. "Y, de repente, una voz" momento di passaggio, cambio di prospettiva e tono "ME hace": l’io poetico entra in gioco e esprime commozione "llorar por nadie y por alguien": commozione generica, indefinita, senza oggetto "triste y dorada suntuosidad ": contrapposizione tra un simbolo di sfarso, luce ("dorada") e il termine "triste". Il termine "suntuosidad" viene utilizzato dal poeta all'inizio e alla fine della poesia come una cornice, come a sottolinearne l'importanza. Vi è un riflettersi dello stato d'animo del poeta nella natura (eredità dal Romanticismo). Punto di vista fonico: prevalgono le nasali. Una delle prime raccolte di poesie di Antonio Machado si intitola "Soledades" e risale al 1903. "El limonero lánguido suspende" Aspetto metrico: alternanza di endecasillabi e settenari (versi classici, colti) e assonanza nei versi pari (tipica del romance, popolare) Aspetto fonico: musicalità del verso con liquide e nasali in ripetizione Disposizione grafica: i primi versi sono fisicamente separati dagli altri. La volontà di mettere in evidenza i primi versi, isolandoli, è data dal fatto di voler dare valore all'immagine iniziale che poi viene sviluppata nelle strofe successive. 1ᵃ strofa: collocazione ambientale. Immagine della pianta del limone che lascia cadere un ramo carico di frutti, scolorito e polveroso, su una fonte, su cui i limoni stessi, si specchiano. "los frutos de oro" = i limoni "es una tarde clara" = indicazione temporale. È sera, momento ideale per il sogno, la meditazione e anche la riflessione malinconica. "(yo) estoy solo" compare l'io poetico "alguna", "algún" questi termini danno un senso di vaghezza e di indeterminatezza "candida, blanco, luminosa" "aroma, fragancias": serie di riferimenti sensoriali (vista, olfatto) tentativo del poeta di ricordare ciò che queste esperienze sensoriali gli fanno tornare alla mente "Sí, te recuerdo" il ricordo diventa più definito. Per il poeta si tratta di un ricordo legato all'infanzia, vissuta a Siviglia, città caratterizzata dalla presenza di "patios", una sorta di cortili interni alle case, ornati da splendidi alberi di limoni. "Sí, te conozco" ripetizione del sì affermativo come conferma che il suo ricordo è tornato alla mente, questa volta più deciso. "tarde alegre y clara" con riferimento al periodo allegro e spensierato dell'infanzia del poeta. Antonio Machado e la raccolta "Campos de Castilla" La prima edizione della raccolta risale al 1912, anno in cui Machado si trasferisce da Siviglia a Soria, in Castiglia, per motivi di lavoro. Questo cambiamento di vita porterà ad un cambiamento anche nella sua poesia. La seconda edizione è del 1917. A Soria, Machado conoscerà la sua futura moglie Leonor, che morirà pochi anni dopo. Alcune delle sue poesie di questo periodo conteranno alcuni riferimenti a questo tragico evento. Di fondamentale importanza in "Campos de Castilla" è il tema del paesaggio e della contemplazione, da cui scaturiranno poi numerose riflessioni sul tema della Spagna, tema che sarà affrontato dagli scrittori di questo periodo attraverso la formula del saggio, ma che Machado tratterà attraverso la poesia. La sua opera prende il nome di "Campos de Castilla" poiché la Castiglia presenta il nucleo fondamentale della Spagna e sarà proprio da lì che ripartirà il lento processo di riconquista della Spagna contro i Mori. Il castigliano stesso diventerà la lingua principale della Spagna e andrà a sostituire tutte le altre minoranze linguistiche che si erano create nel passato in tutte le regioni spagnole. "A orillas del Duero" è una poesia che ha un carattere descrittivo (viene rappresentato il paesaggio castigliano), un carattere narrativo (il poeta racconta in prima persona una sua passeggiata nell'ambiente che ha precedentemente descritto) e anche un carattere riflessivo, quasi di tipo saggistico relativo al tema della Spagna. L'obiettivo di Jiménez, dal punto di vista formale, è quello di avere uno stile essenziale, pulito, ma al contempo denso di significato. Per raggiungere questa essenzialità il poeta lavora molto sul testo con un'attività di vera e propria "limatura". Metro: viene utilizzato il verso libero, assolutamente privo di rima. Non c'è uno schema metrico fisso anche se prevalgono endecasillabi e settenari. C'è una ripresa di assonanze ma senza uno schema fisso. Il tema del mare è il protagonista assoluto della poesia, che è un dialogo con il mare (uso della 2a persona singola "tú"). Il mare è l'interlocutore del poeta che gli si rivolge attraverso l'uso del vocativo "Mar" e attraverso l'uso di espressioni come "sin ti", "te". Il filo conduttore su cui si costruisce tutto il testo è l'antitesi, cioè il contrasto, la contrapposizione, probabilmente frutto di un momento di conflitto interiore del poeta. L'idea centrale è quella della ricerca di sé stesso anche al di fuori di sé. Il poeta cerca di uscire dalla sua solitudine tentando di raggiungere un certo grado di "pienezza". Rispetto ad altri testi modernisti, questo presenta una scarsità di aggettivazione. "En ti estás todo [...] qué sin ti estás": la poesia si apre con un'antitesi, la contrapposizione tra "todo" (tutto) e "sin ti" (qualcosa di incompleto) "sin embargo": altra espressione avversativa che indica la contrapposizione "abierto en mil heridas [...] CUAL mi frente": il poeta fa un paragone con sé stesso. Similitudine con le rughe della sua fronte e le onde che tagliano la superficie del mare "tus olas van, COMO mis pensamientos": altra similitudine. L'immagine delle onde che vanno e vengono è un paragone con i pensieri del poeta "van y vienen, besándose, apartándose, en un eterno conocerse, mar y desconoscerse": serie di antitesi "eres tú y no lo sabes": altra antitesi e altro riferimento a sé stesso. Il poeta ricerca sé stesso e alterna momenti in cui si riconosce e momenti in cui non si riconosce. Spesso egli non è capace di capire veramente sé stesso, di analizzare il suo stato d'animo e i suoi sentimenti. "plenitud de soledad": OSSIMORO, unione sintattica di due termini che sono apparentemente contraddittori è una contrapposizione che riassume tutte quelle precedenti. Poesia n. 409 dalla raccolta "Eternidades" del 1918 Periodo di Avanguardie. In Spagna nasce il movimento del Creazionismo con Vicente Huidobro e, seppur Jiménez sia stato definito 'il poeta che sta in una torre d'avorio', è un po' influenzato da questo movimento. "Intelijencia, dame" "InteliJencia": Jiménez usa la J al posto della G con lo scopo di riformare l'ortografia, riforma che poi non verrà mai attuata. Il testo di questa poesia si presenta come il manifesto poetico di Jiménez. Al centro della sua poesia e della sua capacità di fare poesia, abilità che si identifica con l'intelligenza, deve esserci per Jiménez la conoscenza del nome esatto delle cose, poiché i nomi che servono a identificare le cose, servono anche a descriverle e a distinguerle nella realtà. Il poeta in questo ha un ruolo centrale poiché ha il compito, attraverso il suo stile e la sua lingua, di ricreare la realtà e di farla conoscere agli altri concezione del poeta come qualcuno che ha una capacità superiore, la capacità poetica il poeta come tramite tra chi legge e l’essenza delle cose "por mi" ("attraverso di me") ripetuto: Jiménez si augura che attraverso lui e la sua parola poetica, chi non capisce o non arriva a conoscere l'essenza delle cose, ci riesca. Dietro l'importanza del nome delle cose c'è un'idea antica che appartiene persino a Platone: la conoscenza del nome delle cose implica la conoscenza delle cose stesse. Il poeta, ricercando il nome esatto delle cose diventa un tramite affinché le cose vengano conosciute. Poesia n. 411 da "Eternidades" "Vino primero, pura" In questa poesia, Jiménez parla del suo rapporto con la poesia stessa, dell'amore e della passione che nutre nei confronti della poesia e di come il suo rapporto con la poesia si è cambiato nel tempo. "fastuosas de tesoros": allusioni alla ricchezza formate della poesia del modernismo, gli eccessi e alla ricercatezza di quel tipo di poesia. "yiel" e non "hiel" sempre per la riforma della semplificazione dell'ortografia che Jiménez tentò, invano, di attuare. Nel testo la poesia è personificata, come se fosse una donna: il primo periodo che il poeta attraversa è quello dell'amore giovanile per la poesia; segue poi una fase, con un netto richiamo alla poesia modernista, di una poesia eccessiva e carica di ornamenti, troppo ricca a livello formale, che Jiménez odierà. Sul finale la poesia, come una donna che si denuda di tutti i suoi ornamenti, torna alla sua essenzialità e il poeta torna ad amarla poiché essa è ripulita da tutti gli elementi fastosi tipici della poesia modernista. Il processo rispecchia proprio quello del poeta stesso che lavora molto sui suoi testi, alla ricerca di uno stile puro ed essenziale, ridotto al minimo dal punto di vista formale. Il testo, molto immediato, parla del processo di evoluzione e poetica, dal modernismo alla poesia pura. MOVIMENTI DI AVANGUARDIA IN SPAGNA Tra il Modernismo spagnolo e le Avanguardie c'è una sorta di continuità, non si è mai verificato un drastico cambiamento tra i due movimenti. Le Avanguardie sostituiscono il culto della bellezza del Modernismo con il concetto e lo scopo fondamentale di creare sorpresa e stupore nel pubblico. Questo sarà l'obiettivo centrale di qualsiasi tipo di arte d'avanguardia. Il primo movimento di avanguardia è il Futurismo. Marinetti con il Manifesto Futurista del 1909 insiste sui temi che il Futurismo intende trattare: ricerca della modernità, dinamismo, forza, energia, aggressività, ma soprattutto il concetto di movimento, tutti elementi che si contrappongono al sentimentalismo dell'epoca precedente. Questi temi verranno esaltati ed estremizzati con l'obiettivo di provocare e scandalizzare il pubblico. Nel 1912 viene pubblicato un secondo manifesto chiamato "Manifesto tecnico della letteratura futurista" con il quale viene specificato quali sono le novità formali da introdurre nella letteratura. La prima novità è quella delle 'parole in libertà', cioè parole libere dai vincoli del verso, dalle rima, dalla punteggiatura, dalla sintassi, libertà da qualsiasi tipo di schema formale che, tanto in poesia, quanto in prosa, limitano le facoltà creative dello scrittore. Un altro elemento importante introdotto da questo manifesto tecnico è lo straniamento, cioè presentare un qualcosa al pubblico che possa creare un senso di stupore. Non si punta più ad una fruizione dell'arte o della letteratura scontata e immediata da parte del pubblico, ma si prediligono immagini o parole che sconcertino, che siano più difficili da interpretare. Tutto questo mira a voler dare diverse visioni e interpretazioni della realtà, in cui anche il punto di vista dell'artista conti notevolmente. Il movimento futurista sarà caratterizzato da una grande produzione di manifesti, cui seguiranno varie opere d'arte. Il Manifesto futurista di Marinetti del 1909 verrà tradotto in Spagna sul Prometeo, una rivista letteraria che raccoglieva le novità artistiche di quel periodo. I futuristi disprezzavano in un certo senso il Modernismo poiché lo consideravano come qualcosa di vecchio e ormai passato. Ci furono però anche dei punti di contatto tra i due movimenti: - entrambi rivendicavano e insistevano sul concetto di un’arte moderna, nuova rispetto al passato, riflesso di un grande desiderio di cambiamento; - entrambi cercavano la provocazione nei confronti della società borghese che si era fermata nel corso dell'800. Il Cubismo è un altro movimento d'avanguardia che, rispetto al futurismo, attuerà un processo contrario: partirà dalle opere d'arte vere e proprie e solo in seguito presenterà una teoria che andrà a spiegare le opere stesse. Il cubismo non toccherà propriamente la letteratura ma riguarderà più l'arte e la pittura in particolare. Uno dei primi pittori che aderirà al movimento cubista sarà Pablo Picasso, il quale, già in un quadro del 1906-1907 chiamato "Le demoiselles de Avignon", darà esempio di un tipo di pittura che non era mai stata presentata né spiegata prima di allora. aderì mai esplicitamente a nessun movimento di avanguardia. Si veda in particolare una raccolta di testi poetici molto singolari chiamata "Greguerías". L'influenza del Surrealismo in Spagna, inizia a farsi sentire già a partire dagli anni '20, ancora prima della pubblicazione del Manifesto di Breton del 1924. Nel 1922 Breton terrà una conferenza a Barcellona, nel 1925 a Madrid; entrambe contribuiranno alla diffusione delle idee surrealiste. La conferenza sarà tenuta nella Residencia de Estudiantes, una residenza universitaria che riunisce in questi anni tutte le personalità più importanti dell'epoca e soprattutto molti dei poeti della generazione del '27. Essa era il frutto di un rinnovamento dell'intero sistema scolastico spagnolo, che mirava ad introdurre un sistema pedagogico. I fondatori di questa residenza avevano numerose idee innovative riguardo l'istruzione e l'apprendimento e confidavano in una scuola non solo basata sui libri, ma anche coadiuvata da sport, escursioni, ecc... . Alberti, Salinas, Lorca, Bunuel, Dalì si ritroveranno tutti in questa residenza. Alcuni di essi aderiranno in maniera totale al Surrealismo, ad esempio Dalì e Bunuel; altri esponenti di questa generazione, invece, accoglieranno solo in parte l'idea delle Avanguardie. Tra il 1928 e il 1934 si concretizzeranno le raccolte poetiche che costituiranno dall'assorbimento delle idee surrealiste. Tra queste troviamo "Poeta en Nueva York" di Federico García Lorca. Oltre ai manifesti teorici delle Avanguardie nate in Europa, in Spagna sarà di rilevante importanza la teoria di Ortega y Gasset, chiamata la "deshumanización del arte" del 1924. Ortega y Gasset riflette su un dato di fatto chiedendosi perché l'arte di avanguardia, intesa come forma artistica nuova, non riesca a riscuotere il consenso del pubblico che né la comprende, né l'apprezza. Egli risponde a questa domanda affermando che la "nuova arte" non viene apprezzata perché l'uomo comune non possiede le facoltà necessarie per comprenderla, soprattutto perché in queste forme d’arte, non si riconosce, non si riflette, così come questa nuova forma d'arte non riflette la realtà così com'è. Questa nuova arte inverosimile è per Ortega y Gasset un'arte intellettuale che esclude la rappresentazione dell'uomo con i suoi sentimenti ed è proprio per questo che sarà definita "arte desumanizzata". La visione di Ortega y Gasset sull'arte d'avanguardia, intesa da lui come un tipo di arte staccata dall'uomo e dal mondo reale, non è però del tutto esatta. Infatti, alcuni poeti della generazione del '27 rifiuteranno questa visione. Per gli intellettuali della generazione del '27, l'uomo resta comunque al centro di questa arte, ma si si parla di lui attraverso formule diverse. GENERAZIONE DEL ‘27 La generazione del ‘27 si crea quindi in un clima di avanguardia e cambiamento. La parola "generazione" rimanda al fatto di essere coetanei e di condividere esperienze formative simili. Tra tutti gli esponenti si crea, infatti, un forte legame di amicizia e di grande scambio di idee e punti di vista. Molti di loro sono andaluci (Alberti, Lorca), altri sono accomunati dalla volontà di mantenere nelle loro poesie i tratti della poesia folklorista della terra da cui arrivano. "Del '27" perché nel 1927 cadeva il tricentenario della morte di un poeta dell'età barocca, Luis de Gongora, considerato un poeta difficile, oscuro, che scriveva in maniera ricercata. Il suo stile era caratterizzato da metafore molto complesse. Da molti suoi contemporanei fu molto criticato perché ritenuto un corruttore della poesia a causa di queste sue metafore ardite, i suoi latinismi, le sue figure retoriche che rendevano la poesia molto complessa e quindi indirizzata solo ad un'élite ristretta. Nei secoli successivi, in particolare durante il Settecento e l'Illuminismo, fu completamente disprezzato. Il disinteresse per per un poeta come Gongora si protrarrà per tutto il corso dell'800 e terminerà finalmente nel 1927 quando, per protesta e provocazione nei confronti delle accademie, verrà recuperato e rivalutato dagli intellettuali della generación del '27. Nel giro di pochi anni, questa generazione produrrà un gran numero di opere di notevole valore letterario, fino a quando non avrà inizio la guerra civile in Spagna (1936), momento in cui la generazione del '27 si perderà. Alcuni poeti seguiranno un corso letterario comune; altri, come Salinas e Guillen, prenderanno una strada diversa, alla ricerca di una poesia pura ed essenziale come quella Jiménez. Altri ancora, come Alberti e Lorca, cercheranno di mediare tra le novità delle Avanguardie e la salvaguardia della poesia tradizionale. Nessuno di loro, però, si chiederà mai surrealista puro.
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