Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Federico García Lorca: Vita e Opera nel Contesto Storico Spagnolo - Prof. Fiore, Appunti di Letteratura Spagnola

Una panoramica della vita e dell'opera di federico garcía lorca, poeta e drammaturgo spagnolo, con un focus sulla sua poesia e sul suo teatro. La importanza di lorca e della sua opera all'interno del xx secolo spagnolo, che vide la nascita di importanti intellettuali e drastici cambiamenti storici e economici. Vengono discusse le generazioni letterarie a cui appartiene lorca, la sua breve vita e la sua morte durante la guerra civile spagnola, e il ruolo che la spagna e gli intellettuali stranieri, come orwell e hemingway, giocarono durante questo conflitto.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 22/06/2022

francesca-marini-9
francesca-marini-9 🇮🇹

4.5

(2)

7 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Federico García Lorca: Vita e Opera nel Contesto Storico Spagnolo - Prof. Fiore e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! Lunedì 1 marzo 2021 Letteratura spagnola 1 Parte istituzionale e parte concentrata principalmente su Federico García Lorca → studio della sua poesia e del suo teatro. Non è un romanziere, ma bisogna portare tre romanzi uno per gruppo. I gruppo: generazione del ‘98, II gruppo romanzi dal ‘39 in poi; ultimo gruppo autori contemporanei.  La vita di Federico García Lorca è breve, se non brevissima: nasce nel 1898 e muore nel 1936. Per poter ragionare sull’importanza di Lorca e della sua opera è fondamentale inquadrare la vita di questo poeta all’interno di queste due date e all’interno di questo secolo in cui Lorca visse, il XX secolo. il 1898, anno di nascita di Lorca, è un anno fondamentale per la Spagna, sia dal punto di vista storico che economico; marca un enorme cambiamento ma è anche un anno importante per la letteratura poiché c’è un gruppo di intellettuali che prende il nome proprio da questo anno: la generación del 98, ma lo è anche il 1936, anno della morte di Lorca ma che coincide con lo scoppio di una guerra civile, che terminerà solo nel 1939. Questa guerra è considerata a tutti gli effetti il preludio della II Guerra Mondiale, perché per la prima volta in campo vediamo scontrarsi due ideologie, da una parte le forze democratiche e dall’altra parte il fascismo, che si oppone ad essa. È stata realmente una guerra civil con tutto ciò che comporta, una guerra che non va al di là dei confini nazionali. Il mondo intero però va a combattere in Spagna, la stessa Italia partecipò alla guerra di Spagna sia dalla parte fascista che dalla parte democratica (bando nacional y bando republicano). Al bando nacional, rappresentato dai militari che si sollevano e fanno un golpe di stato; dalla chiesa, dai latifondisti Mussolini mandò truppe di camice nere in aiuto, perché aspirava alle Baleari.  Camillo Berneri, anarchico italiano che morirà proprio in Spagna durante le giornate di maggio del 1937, durante la guerra civile, scrive un libro pubblicato a Barcellona intitolato Mussolini a la conquista de las Baleares. Anche la Germania Nazista aiuta il bando nacional e questo aiuto è immortalato in un quadro ormai diventato significativo della Spagna, Guernica di Pablo Picasso. Produce Guernica nella primavera del 1937 e rappresenta il primo bombardamento civile della storia, compiuto dall’aviazione nazista. Nella Seconda Guerra Mondiale, questo tipo di barbarie diventerà comune ma in Spagna, nel 1937, è ancora una novità. Guernica è un piccolo paese situato nei Paesi Baschi e il 16 aprile 1937 aveva il mercato. In una giornata normale l’aviazione Condor —con l’aiuto dei fascisti italiani— decide di radere al suolo questo paesino, lontano dal fronte e dalle vere truppe schierate: non aveva nulla a che fare con la guerra civile.  Picasso era contrario al sollevamento di Franco e dei militari e lo si vede da un suo altro disegno, sueño y mentira, che fu disegnato nel gennaio del ‘37, prima di Guernica. Già da gennaio vediamo che gli intellettuali iniziano a formare una coscienza politica.  Al bando repubblicano arrivano aiuti di volontari antifascisti da tutto il mondo: la Spagna diventa internazionale in quei tre anni di guerra. Ci vanno comunisti, socialisti, anarchici, liberali che solo in un secondo momento entrano a far parte di un esercito “della speranza”, le brigate internazionali. Tra gli antifascisti ci sono tantissimi intellettuali, tra cui Rafael Alberti; un autore, Ramón Jota Sender, Miguel Hernández, che muore in carcere nei primi anni quaranta esattamente come muore Gramsci; ma tra questi non ci sono solo spagnoli, come lo stesso George Orwell, che si trovava a Barcellona e proprio lì, durante le giornate di maggio, scriverà Omaggio alla Catalogna, che non è altro che la sua testimonianza del suo tempo a Barcellona.  Anche Ernest Hemingway era in Spagna, a Madrid, dove scrive Per chi suona la campana, che racconta la guerra civile. Altra persona che in quel periodo viveva in Spagna era Pablo Neruda, poeta cileno, e cantò con Explico algunas cosas il conflitto bellico che infuriava a Madrid, in particolare il prima e il dopo con lo spartiacque del 1936 e quello che avviene dopo. Neruda vive in Spagna nel ‘35-‘36, era amico con Lorca e con lui vive le notti di festa, la bohémien ma a un certo punto cambia tutto e Neruda fa propio vedere questo. Ambasciatore in Spagna, Pablo Neruda era un intellettuale impegnato, tant’è che aveva anche la tessera del PC. Apriva le porte della sua casa agli intellettuali e ai suoi amici, che arrivavano a truppe. La sua casa era famosa per la vita e le feste che c’erano, finché non scoppiò la guerra. Nella seconda parte della poesia vediamo i riferimenti ai los moros, che aiutarono Franco; la condanna ai nobili e alla Chiesa, con quest’immagine cupa dei frati che benedirono gli aerei di guerra. Gli aerei che bombardarono Guernica erano stati benedetti. Neruda non si occupa più del sogno e del sublime perché nel 1936 cambia tutto: bisogna schierarsi, non ci si può più perdere nella lirica pura ma la penna deve diventare un fucile.  Nel 1939, dopo tre anni di guerra civile, vince il fascismo e il generale Francisco Franco che nel 1936-‘37-‘38 era stato uno dei generali sollevati assieme ad altri dà inizio a una dittatura lunghissima che finisce solo con la morte dello stesso Franco, nel 1975. Morì di vecchiaia, senza resistenze né guerre. Nel 1936 però, quando parte il golpe, la Spagna è una repubblica. Quello che c’è prima del ‘36 è quello che Neruda definisce metafísica cubierta de amapolas e la guerra civile spagnola è un evento assolutamente tragico, traumatico e rappresenta una frattura anche per gli intellettuali. Nel 1936 muore Don Miguel de Unamuno, la figura più carismatica della generazione del ‘98, nel ‘36 muore Valle-Inclán, nel ‘39 muore Antonio Machado. Entrambi sono due autori immensi della generazione del ‘98, la stessa di de Unamuno. Non sono giovanissimi, però muoiono tutti quanti in questi anni. Non muoiono sul fronte, ma di dolore. Unamuno diceva, infatti, a mi me duele España.  Ma durante questi anni muoiono anche intellettuali più giovani, di 30-35 anni. Si parla in Spagna di un milione di morti in tre anni di guerra. Nel 1936 in Spagna c’erano 25 milioni di abitanti e questo vuol dire che uno su 25 muore. In questo milioni di morti ci sono anche i poeti
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved