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La dinastia Stuart e la nascita della monarchia parlamentare in Inghilterra, Sbobinature di Storia Moderna

Sistemi Politici ComparatiStoria d'EuropaStoria dell'Inghilterra

La storia della dinastia stuart, che regnò sulla scozia, l'irlanda e l'inghilterra dal 1603 al 1714, è caratterizzata da lotte di potere tra i sovrani e il parlamento, culminate nella guerra civile inglese e nella gloriosa rivoluzione. Questo processo portò alla nascita della monarchia parlamentare in inghilterra. Le differenze tra le corone inglese, scozzese e irlandese, la politica assolutistica di carlo i, la petition of right, la guerra civile inglese e la gloriosa rivoluzione.

Cosa imparerai

  • Quali erano le differenze tra le corone inglese, scozzese e irlandese durante il regno della dinastia Stuart?
  • Come si sviluppò la Guerra Civile inglese e quali conseguenze ebbe per la monarchia inglese?
  • Perché Carlo I fu costretto a firmare la Petition Of Right e come influenzò la sua politica?

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

Caricato il 18/12/2022

Valentina.van
Valentina.van 🇮🇹

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Scarica La dinastia Stuart e la nascita della monarchia parlamentare in Inghilterra e più Sbobinature in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! 27/10/2022 Gli Stuart Tendenze assolutistiche ma non riuscirono a creare una monarchia assoluta sul modello di quanto era stato fatto in quei decenni in Spagna o Francia. L’Inghilterra diventa paese protestante con decisione presa dal re Enrico VIII Tudor che dopo aver avuto una disputa con Clemente VII che non voleva concedere il matrimonio con Caterina D’Aragona (zia di Carlo V), nel 1534 Enrico VIII stacca la Chiesa inglese. Enrico VIII è cattolico, ma ha l’esigenza politico-matrimoniale di rompere col papa. Con i successori di Enrico VIII l’Inghilterra si avvicina sempre di più al protestantesimo, in particolare al calvinismo. Con Elisabetta si rafforza la Chiesa anglicana inglese, anche se al contempo resta un ibrido, perché dal punto di vista organizzativo, il modello resta quello cattolico. Elisabetta comincia a consolidare l’Inghilterra come potenza coloniale. Muore senza lasciare eredi, nel 1603, e il regno d’Inghilterra passa al parente collaterale più prossimo, già uno Stuart, King James, marito della regina di Scozia, cacciata in quanto cattolica, e che era diventata simbolo di quella fazione che voleva un re o una regina cattolici al trono. Era stata fatta prima imprigionare e poi giustiziare con pena capitale nel 1587, scatenando l’ira di Filippo II, che tentò un’invasione inglese, che andò poi male. Il figlio di Maria Stuart prende il posto di Elisabetta. Giacomo I Giacomo diventa re d’Inghilterra col nome di Giacomo I, mentre in Scozia era già re, ma con il nome di Giacomo VI. Non si era mai dichiarato cattolico/filocattolico, a differenza della madre. Era ufficialmente protestante e aveva abbracciato i principi della Chiesa Anglicana. Col nome di Giacomo VI aveva avuto problemi con l’alta nobiltà scozzese, che aveva preparato velleità per farlo fuori. Infatti quella scozzese era una società presbiteriana, erano antigerarchici, e invece Giacomo VI era un anglicano. I presbiteriani organizzarono anche un arresto del re, che sarà poi imprigionato per circa un anno. Due corone separate: Giacomo cercò di difendere l propria posizione di sovrano e di consolidare la sua politica assolutistica sul modello di quanto stava avvenendo in Francia e Spagna. Con Giacomo I nacque la dinastia degli Stuart, che ora regnava su Scozia, Irlanda e Inghilterra, ma sulla base di due corone separate, con parlamenti distinti ecc. L’atto di unione tra corona scozzese, irlandese e inglese, la nascita dello United Kingdom avverrà soltanto un secolo dopo nel 1707, che sancirà l’esistenza di un’unica corona. Alcune differenze tra le corone: L’isola all’epoca vedeva profonde differenze tra Scozia, Inghilterra e Irlanda, sia dal punto di vista religioso, sia dal punto di vista economico, perché Scozia e Irlanda rispetto all’Inghilterra erano territori più arretrati prevalentemente agricoli dove l’agricoltura era organizzata secondo un regime feudale; in Inghilterra vi erano già centri che avevano sviluppato un’economia di tipo manifatturiero fiorente e diffusa nel mercato europeo. Mentre il parlamento scozzese non era troppo forte quindi manovrabile da sovrano, quello inglese era più difficilmente manovrabile, e da lì nacquero problemi, sia con Giacomo sia col suo successore Carlo I, con il quale si darà vita a una guerra civile tra le forze militari che appoggiavano il re Carlo e le forze militari che appoggiavano il parlamento, combattuta tra il 1642 e il 1649. Carlo I Giacomo I, uno dei più colti, e promotore di un’importante iniziativa: la traduzione della Bibbia cristiana, in inglese, che attualmente è ancora la Bibbia ufficiale della Chiesa Anglicana. La politica assolutistica che gli aveva procurato problemi col parlamento inglese, fu ripresa in termini più decisi da Carlo I. Nacquero problemi tra Carlo e il Parlamento, formato dalla camera alta, la Camera dei Lords (=rappresentanza della società aristocratica inglese) e la camera bassa Camera dei Comuni (=rappresentanza delle principali città inglesi). Il parlamento rappresentava un interlocutore necessario, ma non facilmente manovrabile. I parlamenti sono fondamentali per la definizione della politica fiscale del sovrano. Politica fiscale: la corte di Carlo I aveva bisogno di aggiustare il bilancio della monarchia inglese, che si era potenziata con Elisabetta dal punto di vista coloniale, come ad esempio con la creazione di alcune compagnie. Però erano sgradite da parte del Parlamento, in particolare dalla Camera dei Lords, le tasse riguardo le rendite fondiarie. Carlo inizialmente ebbe la necessità come venne fatto in Francia, di vendere i titoli nobiliari per incamerare delle risorse finanziarie utili per le casse della monarchia. La situazione si aggravò soprattutto negli anni ’20 del ‘600. Il Parlamento era sempre più spazientito nei confronti delle politiche adottate da Carlo, visto con un certo timore, anche perché si era imparentato per via matrimoniale con Luigi XIII di Francia (era diventato Carlo sposando una sorella di Luigi XIII, Enrichetta Di Borbone, ed era diventato cognato di Luigi XIII), che aveva impresso, grazie al primo ministro cardinale Richelieu, una spinta assolutistica. Nel 1628 Carlo I è costretto dal Parlamento a firmare la Petition Of Right, un documento che permetteva al Parlamento di vietare a Carlo delle prerogative, che non avrebbe potuto attuare senza l’approvazione del Parlamento. Carlo I non poteva:  imporre tasse;  obbligare i cittadini privati a dare alloggio ai soldati nelle loro case;  non poteva fare ricorso alla legge marziale (=legge che sospendeva momentaneamente le leggi civili e che affidava l’amministrazione della giustizia ai tribunali militari);  decretare arresti senza giustificata motivazione (ora pretesa dal parlamento secondo un vecchio principio medievale, dell’Habeas Corpus, sancito nel 1215 in Inghilterra nella Magna Charta, concessa dal Re Giovanni Senza Terra. Si potevano realizzare arresti di individui liberi soltanto dietro motivata giustificazione, cosa che era mancata a causa della politica assolutistica di Carlo I). La politica di Carlo I dal 1628: Carlo I fu costretto a firmare nel 1628, ma dall’anno dopo, 1629, decise di governare senza confronto con il Parlamento, in risposta a questa Petition of Right. Governò come un sovrano assoluto, accompagnato solo da uomini di fiducia, fino al 1640 (per 11 anni). Tra i suoi collaboratori c’era l’arcivescovo di Canterbury, William Laud, che dette vita a una serie di riforme nella chiesa anglicana per avvicinarla a quella cattolica dal punto organizzativo-gerarchico, ma anche dottrinario e teologico. Nacquero delle rivolte soprattutto in Scozia, che reclamavano una maggiore autonomia della Scozia riguardo la politica ecclesiastica. Carlo aveva bisogno dell’appoggio del Parlamento per reprimere le rivolte in Scozia, e si ebbero due stagioni di vita parlamentare: prima Carlo I convoca un piccolo palamento nel 1640, con il quale avvengono discussioni che diventano diatribe, che lo portano a chiuderlo nuovamente; non riuscendo a fronteggiare l rivolta scozzese lo riapre senza più scioglierlo (=Lungo Parlamento). Si chiede a Carlo I di scendere a patti, dialogando, per far sì che il sovrano tornasse ad avere un potere limitato. La Camera bassa dei Comuni, dell’alta borghesia, che rappresenta il volere dei cittadini, pressa molto il sovrano, e decide di far fuori molti consiglieri che avevano aiutato Carlo nella sua politica assolutistica, come William Laud, e si decide di limitare alcune prerogative del sovrano, imponendogli il divieto di:  imporre ulteriori tasse senza l’approvazione del Parlamento;  di sciogliere il Parlamento, come aveva fatto nel 1629 e nel 1640. La Guerra Civile inglese: Dal 1641 le rivolte dalla Scozia si erano allargate anche alla cattolica Irlanda, e il confronto tra Carlo e il Parlamento si scostò al problema di chi dovesse dirigere le attività repressive delle truppe inglesi contro le rivolte. All’inizio del 1642 Carlo accompagnato dai soldati entra con la forza in Parlamento a Londra con l’obiettivo di far arrestare i membri maggiormente ostili. Un atto di forza ma che fallì, perché i parlamentari avvisati dai propri colleghi riuscirono a non farsi trovare. Fu la goccia che fece traboccare il vaso e scoppia però la guerra civile tra la fazione che appoggia il sovrano, e le forze militari che appoggiano il parlamento. Dura 7 anni fino al 1649. La guerra fu vinta dall’esercito parlamentare che si alleò con i ribelli scozzesi, e all’interno si distinse Oliver Cromwell, alla guida dell’esercito parlamentare, definito “New Model Army” (=esercito del nuovo modello). Carlo I viene arrestato e condannato alla pena capitale e viene decapitato. Era la prima volta che un’istituzione rappresentativa (non del popolo, ma delle alte sfere della società inglese), comunque eletta e di rappresentanza, decideva per la condanna capotale nei confronti di un sovrano: atto rivoluzionario. Cromwell Cessa la monarchia inglese e subentra un regime repubblicano, il Commonwealth, guidato dal Lord Protector, ex capo del New Modern Army, ovvero Cromwell. Una repubblica militarizzata, perché Cromwell aveva l’esigenza di ripacificare la società. Rifiutò di prendere la corona che gli era stata offerta, e di trasformarsi in sovrano, ma la sua fu una sorta di dittatura repubblicana di stampo militare. Fu un governo di 11 anni, dal 1649 fino al 1660. Emanò importanti leggi nel 1651 che definirono la politica coloniale inglese: erano Atti di Navigazione, con le quali si vietò a qualsiasi navigazione di attraccare ai porti di tutto il Commonwealth inglese, se non battevano bandiera inglese o qualsiasi bandiera. Le leggi servivano a indebolire le attività commerciali degli Olandesi, della Repubblica delle
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