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Appunti lezione 8 Terzaghi, Appunti di Storia dell'Arte Moderna

Una descrizione dettagliata degli esordi di Masaccio e del polittico di Pisa. Si parla della tecnica utilizzata per la realizzazione degli affreschi, delle scene rappresentate e del messaggio che l'artista vuole trasmettere. Si discute anche della rappresentazione del nudo e della conoscenza anatomica dei pittori dell'epoca. Inoltre, si forniscono informazioni sul polittico di Pisa, sulla sua commissione e sulla sua realizzazione.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 20/04/2023

luc-ta34
luc-ta34 🇮🇹

24 documenti

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Scarica Appunti lezione 8 Terzaghi e più Appunti in PDF di Storia dell'Arte Moderna solo su Docsity! esonero: aula b orario di lezione - portare foglio protocollo Esordi di Masaccio - rapporto con Masolino nella Sant'Anna Mettersa e nella cappela Brancacci dove vengono raccontate le storie dii san Pietro su vari registri, per la quale realizzazione è stato necessario la costruzione di ponteggi, in modo tale da armare il muro. Prima è avvenuta una preparazione del muro che va di pari passo all'esecuzione del dipinto. Il lavoro dei due artisti implica che il ponteggio sia montato, dalla parte più alta a quella più bassa: quelle superiori sono le prime scene rappresentate e ovviamente ci si scambiava il lavoro perché il ponteggio era unico - cartoni fatti nella medesima bottega. Dal restauro emergono le giornate dei lavori: se affresco fatto bene non si capisce molto facilmente - se invece fatto male o è passato poco tempo tra le varie stesure si realizzano delle crepe. Perduto affresco che doveva essere stato realizzato nella chiesa del Carmine da Massaccio nel 23 ma è andato perduto. Il tributo della moneta: in questo dipinto ci sono tre narrazioni (nuovo testamento - vangelo no atti degli apostoli (resurrezione di Tabita) tranne eccezione conversione di San Paolo, quando Gesù gli appare e gli chiede perché lo persegue) - la prima quella centrale, la seconda alla sinistra e la terza alla destra. Viene rappresentata scena in cui viene chiesto a Gesu perché gli apostoli non pagano il tributo per entrare al tempio ma Gesù spiega che trattandosi del figlio del re non deve pagare ma affinché non questi non si scandalizzassero, chiede a San Pietro di andare al mare e nella bocca di un pesce troverà una moneta con cui pagherà il tributo. Il messaggio del dipinto esprime la volontà di Gesù che non vuole eliminare la legge ebraica ma vuole renderla perfetta. Masaccio aveva pochissimi precedenti nella narrazione di questa vicenda e Vasari sottolinea che lui è capace di raccontare una storia. Di incongruo c'è l'ordine della narrazione, dovrebbe essere da sinistra a destra ma Masaccio mette in rilievo il messaggio che vuole mandare Gesù e non da importanza agli aspetti aneddotici: Bellosi afferma proprio che questa semplificazione di Masaccio è una istanza etica, rende centrale il messaggio. Masaccio non è moderno, recupera la tradizione medievale andando in ordine con questo metodo, dà gerarchia a episodi più importanti: mentalità no scientifica ma che da ordine alle cose in base a importanza etica e in questo caso teologica. La cosa nuova è l'ordine dove la figura di Cristo è centrale e no dettagli futili. Questo dipinto è stato realizzato solamente da lui o mette mano anche Masolino? Tra il volto di Masolino che rappresenta Gesù (fa solo questo) e Masaccio che rappresenta San Pietro: espressione e chiaro scuro differente. In San Pietro vi sono delle righe e quindi un chiaro scuro che si vede anche nel naso - pennellata geometrica mentre in Masolino, anche se è di luce, è diversa. La testa di Giovanni è senza barba e ricci tipici della gioventù: apostolo prediletto ed è estremamente elegante questa raffigurazione plastica e angelica e naso fatto allo stesso modo - appiattimento dato da pennellata più chiara che è quasi geometrica. Cambiare mano nella testa di Gesù atto voluto. Altre scene che si trovano negli sguinci delle finestre. Guarigione dello storpio (capacità di San Pietro anche solo con suo passaggio) con l'ombra. Battesimo: perfetta rappresentazione anatomica - nudo no tema presente fino al cinquecento veneto - legata alla rappresentazione delle veneri - (Tiziano e Giorgione sdoganano nudo e veneri) mentre in Toscana e a Roma mai nudo femminile. Il nudo maschile diviene culto nella bottega del Pollaiolo. Nudo no soggetto che si rappresenta, caso mai oggetto di studio. Inoltre non si potevano sezionare i cadaveri - pratica attuata sono da Leonardo. Inoltre pittori dovevano andare a vedere le esecuzioni per vedere corpi nel momento della morte e potevano essere rappresentati moti improvvisi dell'animo. La loro conoscenza anatomica si basava sulla statuaria classica dove nudo sempre stato rappresentato. Dudo dal vero presentava dei problemi, sarà Pollaiolo a scansare questo. Masaccio conoscenza anatomica scaltrita - molto muscoloso. Masaccio ha problema della rappresentazione dal vero. Sempre a che fare con il nudo, tentazione di Adamo ed Eva, Masolino - corpi inventati, stereotipati, serenità apollinea Cacciata dal paradiso terrestre, Masaccio - riprende figura di Eva dalla venera pudica, statua classica che ha caratteristica che ha di coprirsi parti intime con le mani - rappresentazione anatomica deve al classicismo. in Adamo perfezione anatomica - drammaticità immagine. 1426 Masaccio inizia a dipingere polittico di Pisa, chiesa dei carmini di Pisa. Il pagamento no da parte dei Carmeritani, come nella cappella Brancacci - in questo caso Giuliano Diccolino degli Scarsi e nel gennaio abbiamo il contratto di commissione per polittico che verrà saldato il 26 dicembre. Quando viene saldata opera polittico ancora da completare. Testimone di questi documenti è Donatello (tutti i contratti hanno dei testimoni): Donatello era andato a Pisa a lavorare, era impegnato alla scultura del monumento del cardinale Brancaccio che sarà trasportato via fiume (Arno che passa a Pisa) e via mare a Napoli. Resta di questo polittico la cimasa con la crocifissione e si trova attualmente al museo di Capodimonte, tre dei riquadri della predella che si trovano a Berlino. Erano state legate due tavole che rappresentano San Andrea e San Paolo che forse fanno parte di un altro polittico. Masaccio venne chiamato a lavorare quando parte lignea doveva essere conclusa e lui non spedisce tavole da Firenze ma si trasferisce a Pisa e forma li una bottega - usualmente andavano li solo per montare l'opera. Motivo più plausibile che a Pisa anche Donatello e Michelozzo che si erano trasferiti per lavorare marmi della tomba del Brancaccio. Come Scherman ha capito quali pezzi componessero questo polittico: traccia data dallo stesso Vasari che descrive polittico. Ci resta del complesso poco più della metà: pezzi tra 800 e 900. Descrizione del polittico secondo Vasari: mette all'interno anche Masolini e restituisce rapporto con Brunelleschi e Donatello, nonostante la diversa arte; usa spesso aggettivo di moderno; a Firenze quando finisce lavoro al Carmine di Pisa si sente di andare a Roma; Vasari ha delle notizie sbagliate perché non è che alla morte di Masolino subentrò Masaccio ma sappiamo che parte per Ungheria e commissione viene abbandonata. Crocifissione di capodimonte: sfondo oro che rimanda al tardo gotico; collo di Gesù non si vede essendo una rappresentazione realistica: questa fa parte della cimasa e quindi doveva essere vista dal basso e lui ha preventivato questa visione, per questo collo ha una prospettiva diversa; il gesto della Maddalena è particolare essendo che misura lo spazio, lei si trova in una posizione che conferisce profondità alla scena. La scena che si sta rappresentando è la crocifissione e la croce si trova sopra ad un monte; ai lati si trova la vergine e San Giovanni Evangelisya e ai piedi della crocifissione la Maddalena: questi personaggi sono i dolenti che sono raffigurati a figura intera. Classicità e volumetria con cui sono avvolti nelle vesti - Maria sembra scolpita nel legno; Giovanni si porta mani al volto e gesti tipici della raffigurazione del dolore, anche nelle rappresentazioni medievali. Il mondo medievale per quanto riguarda la rappresentazione degli affetti è legato alla concretezza: anche gli spiritelli che ritroviamo nelle liriche rappresentano la concretizzazione degli stati d'animo e anche in pittura gesti e no espressioni del volto che raccontano del dolore. Donatello e Masaccio consegnano alla rappresentazione del volto i moti dell'animo ma comunque la privilegiata continua ad essere la modalità ancora gesto canonico medievale della rappresentazione del dolore. Per descrivere un'opera: descrizione composizione 1. come sono raffigurati nello spazio i personaggi 2. connotazione stilistica 3. Adorazione dei Magi si trovava nella predella a Berlino: a tre anni di distanza da Gentile da Fabriano e sembrano due mondi diversi. Gentile rappresentazione di un corteo cortese mentre Masaccio molto sobria e lineare, razionale con corteo con pochi personaggi e si muovono in linea retta da destra verso sinistra dove c'è la famiglia sacra. Rappresentazione classica e assolutamente realistica.
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