Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Forza dell'Opinione Pubblica: Critica Sociale e Formazione dell'Opinione, Appunti di Sociologia

PoliticaSociologiaComunicazione socialeStoria moderna

La natura e la forza dell'opinione pubblica, analizzando la critica sociale e la sua relazione con l'opinione dominante. concetti come sfera pubblica, manipolazione dell'opinione, agenda setting e consenso. Vengono discusse le differenze tra opinione, atteggiamento e comportamento, e il ruolo della stampa e del cinema nella costruzione di tipi sociali.

Cosa imparerai

  • Come influiscono i media sulla formazione dell'opinione pubblica?
  • Come si forma l'opinione pubblica?
  • Che cos'è l'opinione pubblica?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 22/02/2022

giulia-tosoni
giulia-tosoni 🇮🇹

4.2

(5)

5 documenti

1 / 9

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Forza dell'Opinione Pubblica: Critica Sociale e Formazione dell'Opinione e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! SOCIOLOGIA, CRITICA SOCIALE E OPINIONE PUBBLICA 13/09/2021 Opinione pubblica è il fantasma del giornalista/politico. Che cos’è la sociologia? Riguarda il nostro stare insieme, come le persone stanno insieme e anche come non stanno insieme. Si occupa di temi tanto micro (interazioni in una coppia) e di temi tanto macro (influenza del sistema culturale sul sistema politico); ci sono anche tutte le vie di mezzo (fenomeni come la globalizzazione). È una disciplina molto ampia. La sociologia non ha una voce unitaria, ha tante correnti di pensiero. Il fenomeno dell’impatto della socializzazione sul tema del lavoro. Critica sociale è la critica che le persone comuni rivolgono all’ordine sistemico (=alla società), come per esempio il 68, ma anche il 2008; ci sono periodicamente nella società delle ondate di critica al sistema che fanno perno su diversi temi. Opinione pubblica non è l’opinione della maggioranza, non è l’opinione del 52 per cento degli italiani, non è neanche quello che la gente pensa; è l’insieme delle diverse correnti di opinione dominanti e visibili in una società riguardo temi di natura pubblica. L’insieme delle diverse correnti di opinione vuol dire che non ne prendiamo mai solo una di opinione visibili nella società (=si possono misurare). Abbiamo diverse correnti di opinione. Qual è un tema di natura pubblica? È un tema che riguarda la collettività; così l’opinione pubblica diventa più inquadrata, l’opinione pubblica è una forza enorme che ha degli effetti reali. Teorema di thomas dice che ciò che noi definiamo come reale è reale nelle sue conseguenze. Come si lega questo teorema alla forza dell’opinione pubblica? La forza dell’opinione pubblica è determinante nel nostro quotidiano, l’opinione però non è solo critica sociale, non è la voce del popolo, l’opinione pubblica include delle elite con un potere di influenza maggiore rispetto agli altri. Si deve pensare all’opinione pubblica come un cerchio, dove le correnti di pensiero si formano all’interno del cerchio dagli attori che ne prendono parte. L’opinione pubblica è informazione continua. L’opinione pubblica è sempre divisa, non è monolitica, abbiamo sempre diverse correnti di pensiero. (si dice “una parte dell’opinione pubblica sostiene che…”). Libro di meltemi NO LAZARSFERD!!!! TESTO IN Più tesina con introduzione, svolgimento e conclusione. 14/09/2021 Differenza tra opinione, atteggiamento e comportamento.  Opinione è un detto, viene dichiarata verbalmente  Comportamento qualcosa che faccio, azione compiuta  Atteggiamento variabile latente che organizza diverse opinioni Il mio atteggiamento vs una persona/cosa può essere positivo, di attrazione, di repulsione o ambivalente, molto dipende dalle domande poste. Il comportamento può essere diverso dall’opinione che si esprime. Non sempre il comportamento è coerente con l’opinione. Sul comportamento possono influire le situazioni del momento. Avremo 3 periodo storici riguardanti l’opinione pubblica:  L’opinione pubblica come fenomeno sociale nell’800  L’opinione pubblica nella prima metà 900  Gli ultimi 60 anni (vedi dal 68 al 2008) La nascita dell’opinione pubblica in Europa nell’800: perché nasca un’opinione pubblica è necessario che sia possibile esprimere liberamente un’opinione in ALCUNI SPAZI PUBBLICI. Nell’europa dell’800 liberamente significa che i cittadini uguali e liberi possono esprimerla, non potevano farlo i sudditi delle monarchie europee del periodo precedente. Cioè cittadini che esprimono la propria opinione individuale in spazi pubblici come piazze, caffè, ecc… in questi spazi ci andavano i borghesi. L’opinione pubblica richiede che ci sia una sfera pubblica e un luogo per il discorso pubblico dove potersi formare l’opinione pubblica. Per avere l’opinione pubblica si necessita libertà di parola, uguaglianza e attenzione per il giudizio individuale delle persone. L’opinione pubblica inizia a diventare importante quando il potere ne deve tenere conto. La stampa è il tribunale dell’opinione formato dai giornalisti e dal pubblico che danno un giudizio sull’operato del potere politico. Nel 900 siamo nell’epoca delle masse (rivoluzione francese…) dove inizia un filone di studi che afferma che governare le masse vuol dire controllare l’opinione pubblica. Le masse vanno tenute a bada con la manipolazione, ossia guidando e influenzando le idee al fine di farle coincidere con le nostre aspettative gustave lebon descrive la folla come una congrega di spiriti animali. Nella folla le persone sono compresenti, condividono lo stesso spazio/luogo, è una compresenza fisica. Le masse, composte da molte persone, non sono compresenti, condividono però uno stesso oggetto di attenzione. Suoi social ci sono le masse, non le folle. Quando si diffonde la stampa, non serve una folla compresente, ma si ha una massa che si riconosce nelle opinioni che legge sulla carta stampata. Ci sono masse che diventano folle e folle che diventano masse. È importante questa distinzione tra folla e massa per l’opinione pubblica perché è un primo strumento di formazione dell’opinione. I media portano le informazioni al di fuori della presenza fisica degli individui. Definizione di propaganda di Bernays: qualsiasi attività organizzata per diffondere una dottrina o una credenza particolare. È qualcosa che può modificare la nostra immagine del mondo ex: convincere gli americani della bontà di partecipare alla guerra (esempio di propaganda per Bernays). Bernays è stato il fondatore delle pubbliche relazioni in America, dalla promozione del tenore Caruso al lancio di automobili, allo spingere la propaganda bellica. Nel 1928 scrive “della manipolazione dell’opinione in democrazia”. Sostiene che è necessario manipolare l’opinione pubblica ed è giusto per le persone stesse che non saprebbero orientarsi senza essere indirizzate. Secondo Bernays la manipolazione intelligente delle idee e delle abitudini delle masse è importante per la democrazia perché da forma al caos, perché tiene al proprio osto le “masse bestia”. La propaganda è il potere invisibile che dirige veramente il paese per Bernays.  metodi qualitativi (o non standard) come un’intervista poco strutturata o l’osservazione partecipante (avviene quando si osservano le abitudini/comportamento di una particolare sub cultura) la distinzione tra metodi quantitativi e qualitativi non è una distinzione di valore. Uso i metodi quantitativi se devo misurare qualcosa, quantificare un fenomeno; i metodi qualitativi servono per comprendere le sfumature di un fenomeno, per entrare in profondità nel punto di vista delle persone che intervisto. Esempio di ricerca quantitativa: sapere quanti studenti hanno letto almeno un libro in un anno faccio un questionario dove chiedo i dati che mi interessano con una risposta di tipo chiusa (domanda preconfezionata con risposta chiusa è classica della metodologia quantitativa). Quando si hanno le risposte avviene che questi dati vengono messi in una matrice di dati dove si ricavano delle percentuali. Sono percentuali, però, solo se il campione è rappresentativo posso estendere le conclusioni a cui giungo a tutta la popolazione. Quando un campione è rappresentativo? Lo è quando la probabilità che un caso ha di essere incluso nel campione è nota e diversa da 0, ossia ogni studente aveva possibilità diversa da 0 di entrare a far parte del campione che io intervisto. Questo implica l’avere una lista completa di tutti gli studenti. Quando un campione è non probabilistico? Quando non è nota la probabilità che un caso ha di essere inclusa in un campione. Nella ricerca quantitativa il disegno della ricerca è costruito a tavolino prima dell’inizio della rilevazione; nella qualitativa di ricerca più spesso è destrutturato/aperto il disegno della ricerca (può quindi captare l’imprevisto). Come si trascrivono i dati? Con la ricerca quantitativa si danno delle percentuali, con la qualitativa si danno delle narrazioni (si mette il virgolettato con le parole di colui che è stato intervistato) CRITICHE E SONDAGGI: Converse dice che la maggior parte delle persone ha delle opinioni sparse, non ha un sistema di credenze, cioè una configurazione di idee e atteggiamenti legati tra loro da vincoli o interdipendenze Il sistema di credenze è un quadro o configurazione di idee e atteggiamenti tra loro legati da vincoli o interdipendenze. La maggior parte delle persone ha opinioni sparse, ci sono delle coerenze/dipendenze tra opinioni dentro un sistema di credenze. A metà anni 60 la percentuale della popolazione di chi aveva un sistema di credenza era il 3% il 12% ha un vago riferimento a un sistema di credenze, ma è sbagliato. Il 45% vota a seconda del gruppo che pensano che un partito difenda. Il 22% vota il leder politico sulla base di una scelta che questo ha fatto. Il 17% vota a seconda del leader stesso. La propaganda influisce sul sistema di credenze. Per Converse le risposte sono incoerenza; ma altre ricerche dicono che risposte delle persone sono coerenti, come per esempio l ricerca di Pag e Shapiro (nel 94) scrivono “il pubblico razionale” per dire che il pubblico ha opinioni stabili, sulla base di una ricerca fatta su banche dati che dal 1935 al 1990 c’erano alcune domande poste in modo identico almeno 2 volte e nel 58% dei casi le persone non avevano mutato opinione. Pag e Shapiro giustificano il 42% che cambia idea dicendo che cambiano a seguito di cambiamenti maggiore come per esempio le guerre. Zaller negli anni 90 scrive “la natura e le origini dell’opinione di massa” dove dice che le opinioni sono naturalmente incoerenti perché le opinioni si formano progressivamente tramite considerazioni che possono essere multiple, contraddittorie per cui nel tempo le persone iniziano a vedere le cose da prospettive diverse si ha una prima critica ai sondaggi, perché il sondaggio riduce la complessità. Zaller dona un modello di come si formano le preferenze politiche, si ha un modello con 4 assiomi:  primo assioma: l’interesse del pubblico per la politica cambia nel tempo  secondo assioma: l’influenza dei media è tanto più forte quanto più il pubblico è disinformato  terzo assioma: le persone, se anche rispondono al sondaggio stabilmente, stanno comunque maturando delle considerazioni che potrebbero essere in conflitto con la risposta  quarto assioma: i soggetti si interrogano sulla questione quando viene loro posta la domanda 28/09/2021 Lezione di Sergio Manghivedi slide di Girard! Spiazzamenti di René Girard: 1. desiderio mimetico è una dimensione relazionale 2. capro espiatorio c’è sempre 3. rivelazione cristiana René Girard 30/09/2021  lezione di sergio Manghi 04/10/2021 da recuperare 05/10/2021 Lezione del Prof. Emanuele Leonardi (la sua lezione non è materia d’esame) La giustizia climatica incrocia la questione ambientale e sociale nella modernità. Prima della modernità la crisi ecologica cresce, ma ci sono più delle situazioni di degrado ambientale. Il tema climatico inizia a imporsi a partire dagli anni ’80. Anno 1987 viene firmato il protocollo di Montreal: sul problema del buco nell’ozono. È anche l’anno nel quale viene coniato il termine “sviluppo sostenibile”. 07/10/2021 Pierre Bourdieu è un autore contemporaneo (morto nel 2002), ha dominato la sua sociologia in Francia. Le sue critiche ai sondaggi sono: 1. I sondaggi ignorano le non risposte: spesso i sondaggi non danno il dato delle risposte “non so”. 2. Secondo un sondaggio tutte le opinioni si equivalgono, hanno tutte lo stesso peso: questo ha un primo limite nel fatto che i gruppi di opinioni mobilitate sono pochi, ossia se due persone esprimono la propria opinione in un sondaggio, il sondaggio dà lo stesso peso a entrambe le opinioni 3. Nei sondaggi le domande vengono selezionate come se ci fosse un accordo sulle domande che meritano di essere poste; le domande che compaiono nel sondaggio sono date come domande che vale la pena fare, è chi commissiona il sondaggio che afferma che le domande fatto sono importanti questo è il potere di agenda setting (=definire i temi che vale la pena siano trattati). Bourdieu denuncia altri problemi nei sondaggi, cioè dei problemi metodologici. Un altro problema dei sondaggi è che viene ignorata l’interpretazione che le persone danno della domanda, secondo Bourdieu e questo dipende anche dalla classe sociale dell’intervistato. I sondaggi sono commissionati da l’elite per Bourdieu, possono essere utilizzati, quindi, in modo strumentale per dire che l’opinione pubblica è con la mia idea, cioè sono strumento di consenso. Bourdieu dice che i carrelli del supermercato che sono pieni di carne, patatine, dolci è più probabile che siano di classi popolari, al ristorante etnico è possibile trovare persone che hanno più cultura, riferendosi al contesto della Francia anni 70. “Non è un caso che a te piaccia questo cibo, non è gusto personale come credi, è molto probabile che queste che consideri caratteristiche personali, in realtà vengono dalla posizione sociale che tu occupi per un certo periodo di tempo, altrimenti ti sono state tramandate dalla tua famiglia. Teoria degli onnivori culturali non ci sono più distinzioni nette in base alla classe di appartenenza; ma certe distinzioni però possono rimanere. Nella mappa delle posizioni sociali Bourdieu intreccia 3 capitali: 1. Il capitale economico 2. Il capitale culturale 3. Il capitale simbolico (il prestigio) Questi capitali si combinano diversamente a formare le diverse classi sociali. Poi Bourdieu aggiungerà il capitale sociale: le persone (con tanto potere) che si conoscono e che si mobilitano per una causa che gli viene chiesta. Questo concetto lo aggiunge tardi. Mobilità sociale persona che passa da una classe sociale a un'altra, si perde l’habitus di classe originario per acquisirne uno nuovo. I ceti popolari sono a favore delle trasformazioni sociali.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved