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appunti lezioni diritto privato, Appunti di Diritto Privato

Spiegazione degli elementi essenziali e accidentali del contratto

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 24/04/2024

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appunti02 🇮🇹

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Scarica appunti lezioni diritto privato e più Appunti in PDF di Diritto Privato solo su Docsity! Lezione 10 Riprendendo gli Elementi essenziali art. 1325 c.c.:  L’accordo: esso non è la fusione soggettiva delle parti, ma è ciò che l’ordinamento apprezza in termini oggettivi come convergenza di dichiarazioni (che può essere espressa con dichiarazione verbale o scritta oppure può essere un comportamento concludente ad ex se strappo l’assegno.  Causa  L’oggetto Se il contratto ha per oggetto una prestazione di fare, ex dipingere la stanza, difficilmente possiamo individuare il bene. In questo caso l’oggetto del contratto, è ciò che deve fare la controparte per soddisfare l’interesse dell’altro contraente. In alcuni casi, è importante che sia quella parte ad eseguire la prestazione: il ritratto di un pittore famoso non è la stessa cosa di un ritratto di un’altra persona diversa da lui.  Forma (ad substantiam e ad probationem)  Ci deve essere la forma richiesta, sotto pena nullità, per la validità dell’atto. Dove non è richiesta una forma determinata, le parti sono libere di decidere con quali modalità concludere il contratto. Gli elementi accidentali Il termine, la condizione e il modo nei contratti gratuiti, sono elementi accidentali e non accessori: per elementi accessori, si intendono quegli elementi che possono anche non esserci, riguardo agli elementi accidentali, sono quelli che non devono per forza esserci, ma quando ci sono diventano essenziali. Gli elementi naturali poi sono quegli elementi che le parti, non li hanno esclusi, si considerano compresi nel contratto. LA CONDIZIONE La condizione, è un avvenimento futuro ed incerto, cioè che non si sa se si avvererà o meno. Ex.se domani pioverà, acquisterò il tuo ombrello a 10 euro; in questo caso è una condizione sospensiva, e non si sa se domani pioverà perché le previsioni del tempo sono ambigue. La condizione può essere sua certa quando incerta an, o incerta quando e incerta an. Quindi la condizione è sia la clausola inserita nel contratto (le clausole sono le regole che vengono inserite nel contratto che le parti redigono), che l’avvenimento a seguito del quale il contratto o produce i propri effetti o cessa. Dal punto di vista degli effetti La condizione può sospendere gli effetti del contratto che si verificheranno se e quando la condizione si verificherà (Esempio se domani pioverà, acquisterà il tuo ombrello a 10 euro. Fino a che il terreno sarà agricolo, non lo compro, se diventa edificabile lo compro). Si parla in questo caso di condizione sospensiva. Oppure li può far cessare e in questo caso si parla di condizione risolutiva (prenderò in locazione l’appartamento a Macerata, fino a che sarò professore all’università di Macerata. Se otterrò il trasferimento a Roma, il contratto, si risolve). Dal punto di vista dell’evento che viene dedotto in condizione, si parla di: Condizione casuale cioè legata al caso: se domani pioverà, acquisterà il tuo ombrello a 10 euro; Condizione potestativa è quando dipende dalla volontà del soggetto: ex se sosterrò l’esame in quel giorno faccio una cena (questo dipende solo dalla nostra volontà, se prescindiamo dall’esito). Condizione mista cioè dipende dalla mia volontà e anche da elementi esterni. Se supererò l’esame di diritto privato 1 con un voto superiore a 27, farò una cena; La Condizione meramente potestativa, cioè è quella che riguarda solo la volontà, è nulla se A volte ci sono condizioni che la legge impone (è una condizione imposta ex lege e non è volontaria). Quindi è una condizione che si applica a prescindere dalla volontà delle parti. Quella meramente potestativa risolutiva, viene tramutata in una sorta di diritto di recesso dal contratto. La condizione meramente potestativa risolutiva, corrisponde ad un’opzione di muto dissenso. sospensiva, ad esempio comprerò la tua casa a 100 mila euro se ne avrò voglia, perché manca la volontà seria di impegnarsi. Invece, se si afferma: Prenderò in locazione il tuo appartamento a 500 euro al meso, fino a che ne ho voglia, in questo caso essendo risolutiva, non è considerata nulla perché il contratto inizialmente produce effetti. Fino a che ne ho voglia, significa che è consentito di recedere al contratto. CONDIZIONE ILLECITA La Condizione Illecita, rende nullo il contratto (Esempio: Se ucciderai mia moglie, ti venderò la mia casa a soli 10 mila euro). Nei negozi mortis causa, si considera non apposta ammenoché non abbia costituito il motivo determinante della disposizione (Ti lascio in legato la somma di 10mila euro a condizione che tu non ti faccia prete). CONDIZIONE IMPOSSIBILE La condizione impossibile “Se costruirai una cosa sulla luna, ti venderò casa a 10 mila euro”. Se è sospensiva, non scatta un’obbligazione cioè non sono obbligata a venderti la casa. Se è risolutiva, si ha come non apposta: ti do in locazione la casa fino a quando il gatto comincerà a parlare in italiano correttamente, questo contratto non si risolverà mai. Impossibilità sopravvenuta: si considera come un mancato avveramento della condizione. Se diventa possibile una condizione che inizialmente sembrava impossibile, in questo caso il contratto diventa efficace. Esiste una regola secondo cui si salva tutto/è tutto valido il contratto ed è nulla solo quella determinata clausola, cioè quel pezzettino di disposizione che attiene all’evento sotto condizione. Prima del verificarsi della condizione, io non ho ancora diritto: il promittente acquirente del terreno a condizione che diventi edificabile, non ha la proprietà del terreno agricolo, ma ha una situazione giuridica soggettiva, ha una aspettativa: è una situazione di pendenza nella quale c’è una tutela che può essere esercitata e c’è la possibilità di disporre dell’aspettativa. È possibile che chi ha comprato un terreno a condizione che diventi edificabile, rivendi lo stesso terreno alla stessa condizione a un prezzo maggiorato. L’aspettativa se è un’aspettativa giuridica di diritto, la posso vendere. Tale aspettativa non è da confondere con l’aspettativa di fatto invece, non ha un fondamento giuridico. Anche nella pendenza dell’aspettativa, le parti devono comportarsi secondo correttezza e buona fede. Se si verifica la condizione, l’aspettativa si trasforma in diritto vero e proprio. Cosa succede se il venditore si accorge di aver fatto un pessimo affare? Con l’avveramento della condizione il negozio produce i suoi effetti finali (quando è sospensiva) o cessa di produrne (se è risolutiva) con effetti retroattivi salva diversa volontà delle parti. Ai sensi dell’art. 1359 la condizione sospensiva si considera avverata quando la parte che aveva interesse al non avveramento si è adoperato per non farla avverare per causa a lui imputabile. Tale istituto si chiama finzione di avveramento della condizione, in quanto la legge equipara, con una finzione appunto, l’adoperarsi per non far avverare la condizione al suo avveramento (es.: il venditore di un terreno sotto condizione sospensiva che diventi edificabile fa scoppiare una bomba in Comune per impedire al Consiglio Comunale di deliberare il cambio di destinazione). La norma configura una specie di sanzione nei confronti del contraente che viola, con colpa o con dolo, l’obbligo di buona fede, cercando di impedire l’avveramento della condizione. CONDIZIONE UNILATERALE Quasi tutte le condizioni sono unilaterali, perché vengono apposti nell’interesse di una sola delle parti, nel senso che in linea di massima essa soddisfa sempre l’interesse di una sola parte, mentre l’altra vi si adegua (chi vende un terreno a 100.000,00 Euro vorrebbe senz’altro venderlo senza alcuna condizione; è il solo
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