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Appunti lezioni Diritto Privato , Appunti di Diritto Privato

Appunti delle lezioni di diritto privato con il professore Mezzasoma

Tipologia: Appunti

2017/2018

In vendita dal 24/01/2018

EliilE
EliilE 🇮🇹

4.2

(14)

15 documenti

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Scarica Appunti lezioni Diritto Privato e più Appunti in PDF di Diritto Privato solo su Docsity! Appunti di diritto privato 24-02-2016 Il diritto privato disciplina le regole tra consociati. Il diritto pubblico regola i rapporti tra i cittadini e lo Stato. Il Codice Civile è una legge e in Italia è stata emanata nel 1942 con Regio decreto (è una legge) ed è un Codice moderno poiché in Francia il Codice napoleonico è stato emanato nel 1802, in Spagna è stato emanato nel 1889. È un Codice moderno anche se necessita di un’interpretazione molto attenta poiché è stato emanato nel periodo fascista e perché nel 1948 è entrata in vigore la Costituzione e deve rapportarsi con essa. Prima degli anni ’80 la Costituzione non aveva efficacia cogente quindi non si teneva conto della Costituzione. Precedentemente avevano un Codice emanato nel 1865 e successivamente abrogato. Il Codice italiano si ispira a quello francese, hanno molti articoli uguali. Oltre che con la Costituzione deve rapportarsi con le norme comunitarie che vengono prima della legge. Fonti del diritto: Sono ordinate gerarchicamente. La legge non può essere in contrasto con le altre 2. L’Italia, come la Francia, ha un modello di ordinamento giuridico derivante dal diritto romano: civil low. Al civil low si oppone il common low la cui dottrina si basa sul diritto giurisprudenziale che dà forza vincolante a provvedimenti giurisdizionali (generalmente sentenze) pronunciate in passato da un giudice nel corridoio processo. Il sistema common low è formalizzato nel Regno Unito. Il Codice Civile si articola in diversi libri: 1) Disposizioni preliminari Si tratta di norme utilizzate per tutto il Codice, si occupano dall’efficacia della legge nel tempo alle fonti del diritto, dalle norme sullo spazio alle norme sull’analogia, sull’interpretazione. 2) Libro I: esistenza della persona e della famiglia 3) Libro II: delle successioni Il bene deve avere un titolare e questo libro parla del passaggio della titolarità dei beni. 4) Libro III: della proprietà Libro in cui si stabilisce il momento i cui si diventa proprietari. 5) Libro IV: delle obbligazioni e dei contratti Governa il movimento dei beni nell'ordinamento 6) Libro V: del lavoro e delle società 7) Libro VI: della tutela dei diritti Codice del consumo: Regole che tutelano il consumatore, lo proteggono poiché precedentemente se ne approfittavano. Il consumatore non è un concetto statico, fisso, è un soggetto dinamico. Costituzione Norme comunitarie Leggi Regolamenti Uso e consuetudini Analogia iuris, analogia giuridica: se non c’è nessuna norma per il caso e niente di simile ci dobbiamo riferire ai principi generali dell'ordinamento (esempio: correttezza). Articolo 14 disposizioni preliminari: il giudice può sempre applicare l'analogia? Ci sono due casi in cui non si può ricorrere all'analogia: le leggi penali (norma che serve a limitare la liberta delle persone, esempio: vanno arrestati tutti coloro che guidano l'autoveicolo dopo aver assunto la quantità di alcool pari a 1, il giudice può applicare la norma se un soggetto ha nel sangue caffeina pari a 1? No.) e le leggi eccezionali (esempio: legge eccezionale applicata per un terremoto che prevede di non applicare l’IVA, può essere applicata in caso di alluvione in Toscana? No.) a) Viene sottoposto il caso al giudice. b) Il giudice deve applicare la legge ed interpretarla. c) Il giudice deve applicare la norma, la fattispecie astratta al caso concreto. La norma è sempre generale ed astratta, il giudice fa sì che questa norma venga utilizzata per risolvere un caso concreto, si passa dalla legge astratta al caso concreto. d) Se non c’è nessuna norma deve ricorrere a casi simili. Analogia legis. e) Se non ci sono casi simili, si deve rifare ai principi generali dell’ordinamento. Analogia iuris. f) Le norme penali ed eccezionali non possono mai essere applicate per analogia. Articolo 14 disposizioni preliminari. La risoluzione della controversia sta nel Codice civile. I destinatari di queste norme sono le persone fisiche e le persone giuridiche. E possibile decidere secondo l’equità? L’equità e o non è fonte del diritto? Equità: giustizia del caso concreto. Nel sistema italiano l’equità non è fonte del diritto. Il giudice non può utilizzare l’equità per risolvere la controversia. Il giudice può ricorre all'equità non perché è una fonte del diritto ma bensì perché una fonte del diritto ha previsto l’equità, cioè deve esserci un legge che autorizza il giudice ad utilizzare l’equità. Esempio: danno patrimoniale può essere quantificato secondo la capacità reddituale, danno biologico se un soggetto si rompe una gamba, non può lavorare, il danno è quantificabile, danno morale non si quantifica ma anche la sofferenza va risarcita, in questo caso il giudice decide secondo equità esempio 1226 Codice Civile. In altri sistemi viene utilizzata l’equità. Non utilizzando l’equità si attribuisce maggiore certezza al diritto. Libro primo del Codice: delle persone e della famiglia. Da che momento un soggetto può essere titolare di una situazione giuridica soggettiva? Un bambino può essere titolare di un bene? Da che momento un soggetto può compiere atti che ricadono nella sua sfera patrimoniale? Quand’è che un soggetto può acquistare o vendere beni? Il nostro sistema è legato alla vita di una persona, il nostro sistema stabilisce con certezza il momento in cui si diventa titolare di situazioni giuridiche e il momento in cui si cessa di essere titolari. Articolo 1 Codice Civile: capacita giuridica, capacita di essere titolare di situazioni giuridiche soggettive, si acquisisce con la nascita (una persona si stabilisce nata quando inizia a respirare) e si estingue con la morte (quando cessano le funzioni encefaliche (cerebrali)). Diritti personali si acquisiscono con la nascita e si estinguono con la morte. Esempio: diritto al nome, diritto alla salute. Persone giuridiche Enti giuridiche con o senza personalità giuridiche. La nascita di organizzazioni di beni e di persone (enti giuridici) serve per consentire alla persona fisica di raggiungere determinati obiettivi. Agli enti giuridici che si fanno portatori di propri interessi, l’ordinamento giuridico gli attribuisce soggettività in senso traslato, diversa da quella attribuita alle persone fisiche. Articolo 2 Costituzione riconosce e tutela queste forme di organizzazione cioè gli enti giuridici. Articolo 18 Costituzione tutela le associazioni, articolo 19 Costituzione libertà di professare la libera fede, articolo 39 Costituzione disciplina la libertà delle organizzazioni sindacali, articolo 49 Costituzione disciplina la libertà di associarsi in partiti. Principio di democraticità. Enti giuridici con personalità giuridica: spa, cooperative, associazioni; hanno piena capacità giuridica. Enti senza personalità: associazioni non riconosciute; hanno una ridotta capacità giuridica. Autonomia patrimoniale: enti con personalità giuridica hanno un’autonomia patrimoniale perfetta, enti senza personalità autonomia patrimoniale imperfetta. Acquisto personalità giuridica a seguito della formale attribuzione cioè del riconoscimento e può avvenire ex legge oppure tramite iscrizione in appositi registri esempio: registro delle società nel caso delle spa, registro delle persone giuridiche istituito presso delle Regioni o in prefettura. Enti pubblici: enti territoriali (regioni, provincia, comuni) enti non territoriali (usl). Enti privati: enti associativi (pluralità di persone che si uniscono per raggiungere uno scopo che può essere lucrativo o non) e enti amministrativi (patrimonio vincolato ad uno scopo esempio: comitati). Enti giuridici hanno delle caratteristiche in comune: hanno capacita giuridica generale (titolari di situazioni giuridiche soggettive) hanno autonomia patrimoniale perfetta (hanno acquisito personalità giuridica). Dpr 361 del 2000 scopo lecito è possibile, adeguatezza del patrimonio dell'ente rispetto all’attività e allo scopo. Ente esiste nel momento in cui viene fatto l'atto costitutivo. Pubblicità dichiarativa: deve essere tutto annotato in un apposito registro, le modifiche sono opponibile a terzi. Persone giuridiche operano mediante propri organi. L’organo si identifica con l’ente. Associazioni riconosciute: organizzazioni di persone, hanno capacità giuridica, non hanno fini di lucro, presenza di una pluralità di persone che si è organizzata per realizzare uno scopo, no distribuzione dei profitti ai propri associati, si costituisce con l'atto costitutivo che contiene lo statuto che deve essere atto pubblico, gli organi sono l'assemblea dei soci che è l'organo deliberativo che decide con il principio maggioritario, organi esecutivi, poteri di rappresentanza degli amministratori. Associazione non riconosciuta: autonomia patrimoniale imperfetta. Articolo 2 Codice Civile: capacita d’agire, capacita di compiere atti che ricadono nella propria sfera giuridica. Da che momento si acquisisce? Si può togliere? La capacita d’agire scatta al momento del compimento di 18 anni. La legge utilizza una finzione in via presuntiva, cioè a 18 anni si acquisisce la capacita d’agire salvo casi contrari. Si acquisisce con la maggiore età e si perde con la morte. Diritti patrimoniali titolare di una casa, di una somma e il soggetto continua ad essere titolare finché non muore. Per morte si intende quando cessano le funzioni encefaliche (cerebrali). I diritti patrimoniali non cessano con la morte ma si trasferiscono, passano poiché la legge non permette che i beni non abbiano titolari e non permette che i titolari siano defunti, la legge stabilisce che i beni passano o per volontà del testatore o per eredi secondo successione legittima, o in assenza di questi due casi i beni vanno allo Stato. Nascita Una persona si stabilisce nata quando inizia a respirare. Un soggetto che è in grembo può diventare titolare di diritti? Un soggetto non ancora concepito può diventare titolare di diritti? L'acquisizione di diritti è subordinata alla nascita. Esempio: un soggetto sta male vuole lasciar tutto al figlio del figlio che non è ancora nato, può lasciarli ma deve esserci la successiva nascita articolo 320-462 Codice Civile: sono capaci di subentrare tutti coloro che sono nati o concepiti al momento dell'apertura della successione. Un decuius può lasciare beni ad un nascituro solo se ci sarà la successiva nascita. Morte Per morte si intende quando cessano le funzioni encefaliche (cerebrali). Morte presunta In via eccezionale di una persona potremo non avere la certezza della morte come nel caso di persone scomparse, naufraghi, guerre, tsunami, migranti, disastro aereo, che succede? Il legislatore introduce una serie di procedimenti che portano a situazioni che equivalgono alla morte. Il problema è duplice: c'è il problema di amministrazione del patrimonio, esempio: il soggetto aveva 1000 mucche e 1000 pecore e sparisce, gli animali muoiono; esempio: il soggetto che era titolare di un appartamento, sparisce, l'appartamento cade in pezzi; esempio: il soggetto affittava appartamenti, sparisce, non c’è nessuno a cui pagare il canone. Il sistema prevede che su istanza dei soggetti interessati il giudice nomina un curatore che ha il compito di amministrare il patrimonio, si occupa della rappresentanza del patrimonio, di conservare il patrimonio della persona dal 48 al 73 del Codice Civile; quello i garantire la titolarità dei beni dopo un lasso di tempo. Non c’è il cadavere ma il soggetto è sparito. Il legislatore si deve preoccupare in via immediata per il patrimonio e in via definitiva Il diritto introduce delle finzioni, fixio iuris, morte presunta articolo 58 Codice Civile ma il problema è enorme, l'ordinamento si basa sulle presunzioni: da un fatto noto si giunge alla conoscenza di un fatto ignoto; tali presunzioni possono essere:  Relative: ammettono prova contraria.  Assolute: non ammettono prova contraria. Fatto noto: soggetto sparito, fatto ignoto: la morte; la legge qui ammette una presunzione relativa. Esempio: due soggetti sono coniugati, nasce un bimbo, la legge prevede due presunzioni: quella assoluta che il bimbo nasce dalla madre e quella relativa che il marito è il padre del figlio. L'ordinamento presume fatti ignoti, esempio: in caso morte presunta si verificano gli effetti della successione, lui era sposato, il coniuge riacquista lo stato libero. Assenza Il legislatore prevede un altro rimedio intermedio tra la scomparsa e la morte presunta: l'assenza, articolo 49 Codice Civile. Il giudice, su istanza dei soggetti successivi, può enunciare un provvedimento di assenza e la conseguenza è un'immissione temporanea del possesso dei beni da parte degli eredi o dei soggetti testamentari. C’è l’immissione del possesso e non la proprietà: questi beni non possono essere venduti, i beni rimangono di titolarità del soggetto assente; si ha il godimento del bene ma non la titolarità, non si possono fare né pegni né ipoteche articoli 52-53-54 Codice Civile; esempio: posso prendere i canoni di locazione, esempio: posso prendere il latte, esempio: posso fare dei ritocchi al palazzo. Di questo soggetto non sappiamo ancora nulla alla il legislatore vuole attribuire una situation definitiva e si passa a una morte presunta dopo 10 anni, con la morte presunta si apre la successione articolo 63 Codice Civile e il soggetto in godimento diventa titolare, è come se fosse morto veramente. Altri casi di morte presunta articolo 60 Codice Civile  Soggetto scomparso durante situazioni belliche la legge abbrevia i termini a 3 anni.  Soggetto prigioniero, trascorsi 3 anni dalla firma del trattato di pace.  Affondata una nave, cascato un aereo, 1 anni dall’infortunio. Ricomparsa morto presunto Dopo un periodo di tempo il morto presunto ricompare la legge deve prendere posizione di quel soggetto articolo 68 Codice Civile. Esempio: soldato è andato in guerra, è nullità del nuovo matrimonio, con riferimento al patrimonio lui rientra nel possesso dei beni e ha diritto di avere indietro il denaro se i beni sono stati venduti articolo 66 Codice Civile, poiché la legge aveva adottato una finzione, il soggetto torna. Capacità ridotta Persone con capacita ridotta, l’ordinamento deve tutelare anche queste persone. Finché il giovane non giunge ai 18 anni non ci sono problemi poiché non ha capacità giuridica. Il problema si pone quando lui obbligato ad essere sottoposto a cure mediche sanitarie esempio: chiusura dei manicomi, diritto alla riservatezza esempio: norma sulla protezione dei dati. Ci possono essere più articoli che si scontrano esempi: diritto di informazione e il diritto di cronaca si scontrano, certe volte, con il diritto di riservatezza; il diritto di solidarietà sociale si scontra con il diritto all’integrità psico-fisica. Godono di tutele specifiche: diritto ad agire in giudizio con l'azione inibitoria cioè il giudice deve decidere velocemente e bloccare la lesione. Diritto di famiglia Non è più il diritto di famiglia del 1942, è stato riformato nel tempo con la legge 51 del 1975, ci sono successivamente delle riforme ma il 1975 segna la riforma epocale del diritto di famiglia, lo riscrive. Questa riforma è stata fatta perché precedentemente si basata sulla preminenza del marito rispetto alla moglie, la moglie di solito non produceva reddito, al momento del matrimonio doveva portare la dote (case), la moglie non aveva poteri gestionali e di amministrazione della famiglia nemmeno sull’educazione dei figli e la donna sostituiva il proprio cognome con quello del marito, tra marito e moglie non c'era uguaglianza. Dopo l'emanazione della carta costituzionale non era possibile continuare con queste norme anche per l'articolo 3 della Costituzione. Il nostro ordinamento per scelta costituzionale riconosce la famiglia come una società naturale fondata sul matrimonio articolo 29 Codice Civile il secondo comma ci dice che c’è l’eguaglianza morale e giuridica dei due coniugi. La donna veniva considerata come mantenuta e basta, questo sistema non poteva continuare. L’ordinamento si focalizza sulla famiglia, la legge del 1975 cerca di cancellare questa posizione di disuguaglianza tra i codici: viene abrogato l'istituto della dote. Norme 143 e 144 Codice civile che in ottemperanza al dettato costituzionale dettagliano quali sono i diritti e i doveri dei due coniugi è una norma che in maniera inequivoca sancisce l'uguaglianza dei due coniugi, stessi diritti e medesimi doveri, dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale, alla coabitazione. Articolo 30 Costituzione sanciscono precisi poteri ai figli, è dovere e diritto dei genitori provvedere ai figli anche se nati fuori dal matrimonio. Sancisce forti poteri al genitore. Articolo 147 e 148 Codice Civile vengono ribadite l'uguaglianza tra i coniugi, la tutela dei diritti della persona, articolo 148 i coniugi devono adempiere all’articolo precedente secondo la loro capacita di lavoro professionale o casalingo. Bisogna stabilire come i rapporti patrimoniali quotidiani vengono regolati. Esempio: due coniugi comprano una villa e a chi viene intestata? In passato veniva intestata al capo famiglia, il regime legale, cioè quello che scatta automaticamente, era quello della separazione dei beni, oggi è il regime della comunione legale salvo diversa opzione. Dal regime legale della separazione si va al regime della comunione legale dei beni, diversa dall'unione ordinaria. Articolo 1100 Codice Civile disciplina l'unione ordinaria. Esempio: 4 ragazzi comprano un furgone insieme viene intestato a tutti e la responsabilità pure. Esempio: le scale di un condominio sono di tutti. Questi esempi sono esempi di unione ordinaria. Ci sono altri regimi, sono 4, 3 opzioni alternative: comunione legale, separazione legale dei beni e la comunione convenzionale poi c’è un altro regime che può coesistere con i precedenti che è il fondo patrimoniale. Si può cambiare successivamente regime? Sì la legge però richiede un atto altamente qualificato cioè serve l'atto pubblico con assistenza dei testimoni, sono io stipulare durante il matrimonio o dopo. Esempio: per poter vendere una casa devo avere la piena proprietà e deve sapere è sua è qual è il regime. Ecco perché serve una pubblicità particolare: annotazione accanto all'atto di matrimonio. Debiti personali e della comunione quindi i 3 regimi si riflettono su essi. Comunione legale non devo prevaricare nessuno dei due, devo tutelare tutti e due e la comunione legale non è comunione assoluta, è una comunione particolare. La comunione legale si attaglia alla famiglia. Le regole della comunione legale sono pensate per far sì che ciò che si costruisce insieme è di entrambi. Prevede al suo interno 3 categorie di beni:  Beni inclusi: in capo a tutti e rimane ciò che è indicato dall'articolo 177 del Codice Civile. Ciò che si compra dopo il matrimonio, congiuntamente o separatamente ad esclusione dell'articolo 179 Codice Civile, è di tutti e due ad eccezione se nell'atto di acquisto viene indicato che il proprietario è solo uno dei due coniugi (articolo 179 ultimo comma). Esempio: Marta ha uno stipendio elevato, Francesco guadagna poco, Marta non spende tutti i suoi soldi, decide di fare un investimento, compra un edificio e lo affitta a una banca e quell'edificio, acquistato dopo il matrimonio, è titolare di tutti e due.  Beni esclusi Articolo 179 Codice Civile:  Beni che uno aveva prima del matrimonio. Esempio: Luca si sposa con Marta, lui è titolare di 15 appartamenti, quando si sposa non diventano anche della moglie.  Beni che diventano di proprietà di un soggetto per successione o donazione non diventa titolari anche dell'altro coniuge.  Beni acquistati con i proventi derivanti dalla vendita di beni personali non diventano di proprietà anche dell'altro coniuge se indicato nel contratto di vendita.  Beni di uso strettamente personale non possono andare in comunione. Esempio: dentiera comprata a meta non è in comunione.  Beni utilizzati per il lavoro acquistati dopo il matrimonio non vanno in comunione. Esempio: strumento per radiografia.  Non vanno in comunione le somme ricevute a titolo di risarcimento. Esempio: quando riceve i soldi da un incidente.  Beni che vanno in comunione al suo scioglimento Beni in comunione del residuo: beni che vanno in comunione scioglimento articolo 177 lettere b e c Codice Civile. I frutti dei beni personali e i proventi dell’attività lavorativa, percepiti e non consumati, vanno in comunione allo scioglimento della comunione stessa questo perché entrambi i coniugi hanno avuto una visione oculata. . Norme che patrimonialmente regolano la famiglia: comma 3 articolo 143 Codice Civile sancisce che c’è la parità patrimoniale, qui il lavoro casalingo è equiparato al lavoro professionale, il capo famiglia stabiliva l'indirizzo della vita familiare e stabiliva anche la residenza della famiglia oggi l'articolo 144 Codice Civile stabilisce che sono i coniugi a stabilire concordemente queste cose, se non sono d’accordo decide il giudice. Articolo 143 bis ha segnato una svolta ma non radicale: non c’è più la sostituzione del cognome della moglie a quello del marito ma i figli prendono ancora il cognome del padre, ciò è in contrasto con l'articolo di uguaglianza; l'Italia è uno dei pochissimi paesi che prendono il cognome del padre, in altri paesi prendono tutti e due i cognomi e a 18 anni, quando hanno capacità di agire, scelgono tra i due. Aziende costituite dopo il matrimonio da entrambi e gestite da entrambi sono in comunione immediata. Eccezioni: l'azienda era di un coniuge prima del matrimonio ma gestita da entrambi allora vanno in comunione gli utili e gli incrementi, articolo 178 aziende costituita da un solo coniuge ma gestita da tutte e dopo il matrimonio comunione del residuo gli utili e gli incrementi. Due problemi: amministrazione dei beni e le posizioni debitorie dei coniugi. Amministrazione dei beni della comunione disciplinata dall'articolo 180 Codice Civile divide gli atti di ordinaria amministrazione, che si possono compiere disgiuntamente, dai atti di straordinaria amministrazione, che si compiono congiuntamente, se un coniuge compie un atto di straordinaria amministrazione senza in consenso dell'altro? Dipende se è un bene mobile o immobile. L’atto è annullabile entro 1 anni se l'atto riguarda i beni immobili, la circolazione dei beni immobili sotto il profilo dell'ipponibilità. Atto che riguarda i beni mobili non può essere annullato ma c’è l'obbligo di ricostituire la situazione preesistente. Amministrazione dei beni della comunione e atti compiuti senza il necessario consenso. Problema dei debiti, posizioni debitore esempio: credito al consumo (pagamento a rate), sia una famiglia che soggetti singoli possono ricorrere al credito al consumo. Ci sono due categorie di debiti: dediti della comunione cioè debiti della gestione familiare esempio: mando il figlio a studiare in Inghilterra. In seguito a dei debiti, in primo luogo rispondono i beni della comunione cioè quelli di cui all’articolo 196 Codice Civile in misura del 50% ma se i beni della comunione sono insufficienti chi risponde? I beni personali. La responsabilità è sussidiaria articolo 190 Codice Civile esempio: debito 100, beni comunione 40, debito in via sussidiaria 60, un coniuge ha i soldi e uno no chi paga? Il coniuge si trova in situazione paritaria quindi lui dovrà pagare al massimo 30, la sua responsabilità si ferma al 50% del debito residuo, prima rispondono i beni della comunione cioè quelli di cui all’articolo 196 Codice Civile e poi debiti personali esempio: un coniuge compra gioielli o auto sportive e non sono in grado di soddisfare il debito contratto, in primo luogo risponde il debitore ma se non è capiente il creditore agisce per soddisfare il proprio credito e gli unici beni che potranno rispondere sono i beni della comunione in via sussidiaria in misura del 50% e non oltre del loro valore esempio: debito 100, pagamento 50, residuo 50, beni comunione 80, 40 soddisfa il debito. Responsabilità sempre sussidiaria. Se c’è la separazione o il ricorso ad un altro regime? Si fa il bilancio della comunione e ciascuno dei coniugi che ha prelevato delle somme è obbligato a restituirle. La legge accanto a questo regime prevede anche la separazione dei beni, articolo 215 Codice Civile, ognuno amministra i propri beni, ognuno ha quello che ha e deve contribuire alle necessità della famiglia. Chi è che opta per il regime di separazione dei beni? Soprattutto i medici per la loro responsabilità. Comunione convenzionale, comunione quasi assoluta, quasi assoluta perché ci sono dei beni che non vanno in comunione, il più possibile dei beni di cui ciascuno è proprietario vanno in comunione; con questa comunione alcuni beni che, nella comunione legale, sono esclusi vanno in comunione: beni che uno aveva prima del matrimonio o beni che uno riceve per successione o donazione. Va tutto in comunione tranne articolo 210 Codice civile che prevede l’esclusione dei beni strettamente personali, dei beni necessari all’attività lavorative e dei beni per risarcimento danni. I beni indicati dalla lettera c d ed e non possono essere in comunione. Insuperabilità di questi profili e insuperabilità sulle norme dell’amministrazione, non è possibile che i beni in comunione vengano amministrati da uno solo articolo 510 Codice Civile. Si pone un problema con riferimento alle obbligazioni che ha un coniuge prima del matrimonio: se aveva delle obbligazioni ed era titolare di beni prima del matrimonio come si tutelano i creditori? Se lui aveva dei debiti prima del matrimonio con la convenzione non può utilizzare i beni patrimonio esempio: debito 900 convenzione matrimoniale manda il debito dentro la comunione in questo caso con i beni la comunione si può superare il 50%. Regime non alternativo ma che può coesistere, da solo non può esistere, è il regime che crea maggior conflitti in giurisprudenza: fondo patrimoniale è stato ideato dal legislatore con l'obiettivo di garantire la massima tutela alla famiglia esempio: istruzione. Prima caratteristica: mentre i precedenti regimi sono il frutto dell'unica decisione dei coniugi, il fondo patrimoniale o proviene dall'esterno, cioè ci possono esser dei soggetti esterni che vogliono far confluire al fondo dei beni, in questo caso i coniugi possono accettare o meno, oppure nasce come decisione unica dei coniugi. I beni destinati al fondo patrimoniale sono beni che servono per far fronte ai bisogni della famiglia, può essere costituito per testamento o anche da vivi. Non tutti i beni possono costituire il fondo patrimoniale: beni immobili sì, i beni mobili registrati sì come esempio: veicoli aeromobili e natanti e i titoli di credito nominativo con nomina del vincolo. Se i vengono istituiti nel fondo la conseguenza è che di fronte a tali beni, se da un lato diventano di proprietà di entrambi i coniugi, possono rispondere anche dei debiti contratti dalla famiglia, il conflitto è quello della volontà dei creditori di aggredirli. Questi beni sono in una situazione particolare, sono fermi, i coniugi non possono venderli se ci sono figli minori, non possono darli in garanzia a meno che non ci sia l'autorizzazione da parte del giudice esempio: figli che muoiono di fame o intervento chirurgico. Problema conflitto con i creditori. Fini elusivi. Contenzioso posto in essere dai creditori in fini elusivi. Beni confluiti in fondo patrimoniale sono bloccati e rispondono per esigenze della famiglia. Articolo 170 Codice Civile prevede che l'esecuzione dei beni è possibile se l’ obbligazione è contratta per l’esigenza della famiglia. Ultima particolarità: il fondo patrimoniale permane, se il matrimonio si scoglie, fino alla maggiore età dell'ultimo figlio. Impresa familiare Costituzione e non in esclusività esempio: io proprietario non posso fare comportamenti che hanno esclusivamente come fine danneggiare il vicino. Esempio: pianto un albero per far un dispetto al vicino in modo tale che non può atterrare, io giustifico il mio comportamento dicendo che mi para il vento per l’insalata; se la norma 833 viene letta in modo esclusivo io posso tenere l'albero, se si legge in modo proporzionale la norma si vede che il vicino per piantare l’albero ha speso 10000 euro e il ricavo dell’insalata è di 100 euro l’anno. Ci sono dei limiti che riguardano la proprietà fondiaria, ci sono solo in Francia e in Italia: il proprietario non si può opporre al passaggio di soggetti che esercitano un’attività particolare (pesca o caccia) a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge articolo 842 Codice civile. È stata creata per due ragioni: nel ’42 doveva permettere al cacciatore di mangiare, poiché non c'era cibo e perché lo Stato ha introdotto importanti imposte per chi caccia. È costituzionale perché l'articolo 42 della Costituzione ci dice che la proprietà è garantita dalla legge e la legge decide i limiti. Serie di norme della bonifica integrale fatte in passato perché c'era bisogno di bonificare oggi non più di tanto ricorrenti (non studiare i limiti della bonifica dei terreni) sezione III libro III Codice Civile. Norme che introducono vincoli idrogeologici. Norma 833-844 da sapere bene Titolo VI delle proprietà: servitù Diritto reale per eccellenza è il diritto di proprietà. Diritti reali minori o diritti reali di beni altrui esempio: usufrutto, servitù. Sono sottoposti a quei principi oltre che su beni propri anche su beni altrui. Servitù: sono diritti reali (tutto è collegato alla cosa). Esempio: fondo A che confina a sud con il fondo C a est con il fondo B e a ovest con il fondo C è a nord con il fondo D. Il fondo A è un fondo intercluso cioè non ha accesso alla via. Lui potrà pretendere che il fondo C (quello più vicino alla via) lo fa accedere, quindi il fondo A il fondo dominante, domina il fondo C è impone al fondo C la servitù di passaggio coattivo. La servitù richiede che ci siano due fondi tra loro limitrofi di due persone diverse articolo 1027 Codice civile collegata con l'articolo 1072 Codice civile. Come si costituiscono le servitù? Le servitù sono legali cioè trovano la loro fonte nella legge, è la legge stabilisce i casi nei quali si può costituire la servitù. La servitù si può anche costituire in maniera volontaria esempio: quando due soggetti sono amici, parenti, si può costituire anche con il testamento, usucapione e anche costituzione di servitù del padre di famiglia articolo 1062 Codice Civile. Le servitù possono essere legali e volontarie. Servitù volontarie esempio: Francesco proprietario di una casa costituisce una servitù in modo tale che la vicina può parcheggiare nel suo piazzale. Servitù coattiva, legale: si costituisce o con un contratto così con il minor sfavore per il fondo servente oppure articolo 1032 Codice Civile si costituisce con sentenza del giudice. La legge prevede che il fondo servente ha diritto di ricevere un'indennità per il peso che subisce Servitù di elettrodotto coattiva articolo 1033 Codice Civile, servitù di acquedotto. Quando si costituisce questa servitù reale, servitù sul fondo: perché quando il fondo si trasferisce, la servitù del fondo permane. Libro III titolo V del Codice: usufrutto Sdoppiamento tra cui è il proprietario e chi ha il godimento del bene, il godimento passa ad un'altra persona. Usufruttario e nudo proprietario sono i due soggetti, il proprietario non ha più il godimento dei beni e l'usufruttario ha il diritto di godere il bene ma non può disporre del bene ma può disporre del godimento. Usufrutto fissato per un periodo di tempo e quando finisce si ricompatta tutto e il nudo proprietario ridiventa pieno proprietario. Si aggiunge quindi un terzo soggetto: il pieno proprietario quando si scoglie l'usufrutto. La fonte dell'usufrutto: può essere costituito con atto volontario oppure può essere costituito per legge articolo 978 Codice Civile, costituzione per legge richiamo all'articolo 324 Codice Civile esempio; una nonna lascia alla figlia minore di 18 anni 42 appartamenti sono di proprietà della figlia ma i canoni vanno ai genitori per esigenze della famiglia. La durata usufrutto è fissata nell'atto costitutivo ma l' usufrutto non potrà mai eccedere la vita dell'usufruttario, l'usufrutto se non è negato nell'atto costitutivo, può essere anche ceduto ma segue la durata della vita dell'usufruttario. Articolo 981 Codice Civile l'usufruttario non può mutare la destinazione economia del bene e tutti i frutti del bene vanno all'usufruttario come le imposte e le tasse gravano su lui, l'usufruttario dovrà comportarsi con diligenza del buon padre di famiglia (comportamento dell'uomo medio che poi va calato con riferimento al caso), esempio: un uliveto non può essere trasformato in una pista da motocross dall'usufruttario. Articolo 1014 Codice Civile l'usufrutto si estingue con la riunione è dell'usufrutto e del nudo proprietario. Libro III titolo VII del Codice: della comunione, condominio Problema legato al fatto che più soggetti possono essere proprietari dello stesso bene: pro quota, comunione ordinaria articolo 1100 Codice Civile. Se non è specificato diversamente le quote si presumono uguali, proprietà di pro quota, ciascuno può servirsi di del bene senza compromettere l'uso dell’altro, è possibile vendere la quota e può acquistarla un estraneo o uno dei comproprietari incrementando così la quota. Questa norma regola anche le situazioni legate al fatto che ad un certo punto questi soggetti iniziano a litigare: questa situazione è regolata dall’articolo 1111 Codice Civile la comunione ordinaria può essere sciolta, articolo 1112 Codice civile beni non soggetti a divisione. La comunione ordinaria assume una forma particolare nel caso dei condomini nelle parti comuni dell’edificio e si parla di condominio degli edifici articolo 1117 Codice Civile. In questo caso ci sono delle regole specifiche diverse dalla comunione ordinaria: le cose diventano indivisibili articolo 1119 Codice Civile, ci sono una serie di regole che disciplinano l'amministrazione e le spese comuni. Istituto della multiproprietà Non è presente nel Codice, è disciplinato in altre norme ma non specificato. Istituto molto particolare e sotto il profilo dell'inquadramento è molto anomalo: non è una comunione (articolo 1100 Codice Civile), non è un diritto di proprietà. Un soggetto per un periodo limitato dell’anno gode del bene e poi ci sono tanti soggetti che sono comproprietari dello stesso bene per un periodo di tempo limitato ma ricorrente, ho il diritto di proprietà sia pieni che esclusivo di quel bene per quel periodo di tempo ricorrente, non è una comunione perché non si può scogliere, non è un diritto reale nuovo perché sono tipici e si introduce, diritto di godimento e diritto di disposizione. Nasce per delle esigenze pratiche: in certi periodi si ha una crescita enorme della domanda e non si può far fronte a tale esigenza pratica vivibilità del suolo e il soggetto deve avere la possibilità ammortizzare i costi di manutenzione. Di quel bene una pluralità di soggetti sono pieni proprietari per un periodo di tempo limitato ricorrente cioè in quel periodo di tempo ricorrente può darla il locazione, venderla, darla in donazione, in successione. Questo istituto ha mostrato esigenze specifiche di disciplina perché chi lo sta utilizzando ha posto in essere una serie di comportamenti fraudolenti verso gli acquirenti. Questo istituto lo va a disciplinare non nella definizione ma dettando delle regole di carattere contrattuale a tutela dell’acquirente. Queste regole parto dal presupposto che devono tutelare l’acquirente. Le regole di disciplina si trovano nel Codice del Consumo articoli 69 e seguenti. Queste regole si applicano quando c’è un atto di consumo. L'atto di consumo nasce quando c’è da una parte il consumatore e da una parte il professionista. Il consumatore (situazione dinamica) è un soggetto ed è una persona fisica che è un consumatore quando pone in essere atti per finalità estranee ad attività imprenditoriali, commerciali, artigianali, professionali eventualmente svolte. Consumatore: atti non professionali. Professionista: atti di tipo professionale. Atto di consumo è quando queste due qualifiche si incontrano. Non esiste lo status di consumatore. Libro III titolo VIII Possesso Il possesso non è un diritto, è una situazione di fatto che si manifesta in un' attività che è corrispondente a quella del proprietario. Possesso e detenzione in comune hanno la disponibilità del bene, ecco perché è un potere, la distinzione sta nel fatto che chi ha il possesso si comporta e ha la convinzione di essere il proprietario, chi è il detentore ha la consapevolezza che il proprietario è qualcun altro esempio: vivo in un appartamento dato gratuitamente dal nonno, vivo e ne ho la detenzione ma non sono possessore perché l’appartamento è di proprietà del nonno. Articolo 1140 Codice Civile il possesso. La legge si pone un grande problema: esempio: ha la disponibilità di un orologio ma non so se è possessore o detentore, non si conosce lo stato soggettivo, ma come si fa a saperlo? Articolo 1141 primo comma la legge introduce una presunzione di legge relativa di possesso: fatto noto io ho la disponibilità, fatto ignorato se ho l’animus (convincimento di essere proprietario) o no. Si presume il possesso in capo a colui che ha la disponibilità materiale del bene quando non si sa se sia detentore o possessore. Un'altra Presunzione di legge relativa unire 1141 con il 1147 presunzione di buona fede. Relativa perché salvo prova contraria. Terza presunzione si presume che sia stato possessore dal momento in cui si ho acquistato il bene fino ad oggi articolo 1142, articolo 1143 il fatto noto che si possiede oggi non fa presumere il possesso anteriore. nel 98 ho il possesso è oggi (mi parli delle presunzioni che riguardano il possesso). È possibile la mutazione della detenzione in possesso? È possibile ma ad una condizione: sono se cambia il titolo articolo 1141 secondo comma Codice Civile. Il possessore ha diritto ai frutti sul bene. Il possesso è legato ad uno dei principi cardini del sistema: norma 1153 sulla certezza dei traffici giuridici dei beni mobili, con questa norma che governa la circolazione dei beni mobili, che è la norma che si introduce nel sistema il possesso vale titolo, la trascrizione serve all'opponibilità. Diventiamo o meno proprietari? La legge risolve questa problematica con l'articolo 1153 Codice Civile colui che acquista un bene anche da chi non è proprietario e se è un bene mobile (no beni immobili e no beni mobili registrati) allora ne diventa proprietario solo a certe condizioni: chi compra è in buona fede nel momento in cui ne diventa possessore e se il bene è stato consegnato ne diventa possessore purché sussista un titolo idoneo al trasferimento della proprietà. Ci deve essere: la consegna, un contratto di compravendita e la buona fede. Vizio nella legittimazione perché colui che gli aveva venduto non era proprietario. Articolo 1153 Codice Civile richiamo all’articolo 1147 Codice Civile cioè che la buona fede è presunta. Il possesso interviene anche nella circolazione dei beni immobili. La proprietà si acquista a titolo originario o derivativo. Limite con cui concorre l'usucapione. (Mi parli 1153, acquisto da chi non era proprietario, legittimazione di beni mobili in carenza di chi non era in grado di alienare) Particolare modo di acquisto della proprietà: usucapione. Usucapione è un modo di acquisto a titolo originario. La proprietà si acquista per i beni immobili o per beni mobili registrati con il possesso continuativo per un periodo di tempo importante 20 anni, articolo 1158 Codice Civile. Esempio: Francesco proprietario di un terreno, Stefano è il confinante, Francesco coltiva un pezzetto del terreno confinate perché pensa che sia suo, se Stefano non fa nulla Francesco ne diventa proprietario. Il possesso deve essere stato acquistato in modo non violento e non clandestino, ma in modo pubblico, pacifico e continuativo. Esempio: i vicini parcheggiano nel parcheggio di Stefano, lo fanno in modo pubblico, senza nascondersi, non ricevano. Articolo 1161 Codice Civile usucapione di beni mobili: se manca uno dei presupposti dell'articolo 1153 Codice Civile si può applicare l'usucapione. Proprio perché si tratta di beni mobili il tempo è ridotto a 10 anni. Esempio: se non ho il contratto di compravendita posso applicare l'usucapione. Articolo 1159 Codice Civile si studia insieme alla trascrizione. Azioni possessore sono velocissime: azione di reintegrazione o spoglio articolo 1168 Codice Civile viene concessa al possessore o al detentore e azione di manutenzione articolo 1170 Codice Civile permette di far cessare la turbativa altrui, presuppone i requisiti dell’usucapione e il possesso da almeno un anno. Libro IV delle obbligazioni e dei contratti Articolo 1173 Codice Civile: indica le fonti dell'obbligazione che sono il contratto, il fatto illecito e ogni atto o fatto che è idoneo a produrle. Fatto illecito o responsabilità aquilana o responsabilità extra patrimoniale titolo IX del libro IV Codice Civile: un'obbligazione può nascere anche dalla responsabilità extra contrattuale o responsabilità aquiliana. L'atto illecito è articolato in una clausola generale, un principio cardine e basilare del sistema articolo 2043 Codice Civile: nessuno può cagionare danno ad altri. Se qualcuno cagiona un danno deve risarcire. L'unica funzione della responsabilità civile non è il risarcimento ma è anche la funzione preventiva della responsabilità civile. Si ha un’altra regola generale che viene dal diritto romano: nessuna responsabilità senza esempio: potano gli alberi, i rami prendono fuoco e l'incendio si propaga fino a una fabbrica e prende fuoco, 2000000 euro di danni, il proprietario riesce o non riesce a provare la colpevolezza? Se si applica l'articolo 2043 Codice Civile non ottiene il risarcimento, se si applica l'articolo 2051 Codice Civile si ottiene il risarcimento. Esempio: signora proprietaria di terreni con un laghetto, da in uso al comune per 10 anni la sua proprietà, il comune lo recinta e ci mette un guardiano, il parco è utilizzato da tutti i cittadini e alcune p persone pescano nel laghetto, arriva la bufera e muore un pescatore perché un fulmine lo colpisce poiché era sotto un albero e gli casca un ramo addosso, gli eredi vogliono un 1000000 euro di risarcimento, il giudice applicando il 2051 obbliga il comune a risarcire, il temporale era inevitabile ma prevedibile perché successo 2 anni prima e se il comune fosse stato diligente avrebbe potato le piante. Esempio: la strada del pantano è percorsa da camion, esce il gasolio dai camion, una signora trova del gasolio, esce di strada e rimane invalida per tutta la vita, chiede il risarcimento e la provincia paga nonostante chi di dovere ha controllato sia alle 8 che alle 11 che non ci fosse il gasolio per strada, è inevitabile ma prevedibile che esce il gasolio dal camion e quindi non si raggiunge il caso fortuito. Delle cose si risponde a meno che non si prova il caso fortuito, ma chi risponde? Danni in un appartamento per infiltrazioni d'acqua dove ci sono mobili d’epoca, danno stimato di 15000, il mobile valeva 50000 l'acqua è strumento indiretto, risponde il titolare o l'inquilino? Risponde il custode della cosa non il proprietario ai sensi dell'articolo 2051 Codice Civile, il custode è il proprietario o l’inquilino? Il custode è colui che esercita il governo sulla cosa cioè colui che è in grado di evitare che la cosa cagioni danni, evitare l'evento dannoso. Esempio: una professoressa va a prendere un caffè, scivola sul succo e ha delle lesioni per tutta la vita, chiede il risarcimento e lo ottiene perché ci doveva essere qualcuno che vigilava anche se quel qualcuno ha pulito poco prima. Esempio: nei self service dei supermercati cade l'uva, cade l’insalata, cade un barattolo di pomodoro una persona scivola e si rompe una gamba, chiede il risarcimento, chi paga e per quale norma? Il proprietario ci mette dei carrelli sopra un bimbo le sposta per prendere i soldi del carrello, è un evento prevedibile e inevitabile e quindi il titolare del supermercato paga. Caso fortuito quando si ha un evento inevitabile e imprevedibile. Esempio: entra l'acqua dentro i veicoli di un parcheggio del comune a seguito di un violente acquazzone il comune paga perché non aveva pulito le fosse ai sensi dell’articolo 2051 Codice Civile. In tutti i casi va risarcito il danno a meno che non si provi che l'evento è inevitabile e imprevedibile. Articolo 2053 Codice Civile si occupa dell’edificio, qui la legge sancisce la responsabilità del proprietario aggravandola ritenendo che vi è una responsabilità per garanzia: il proprietario non è responsabile a meno che non prova che non sia un difetto (vizio) di manutenzione o costruzione, doppia negazione. Esempio: un ascensore scivola nel vuoto e muoiono le persone che erano dentro, il proprietario paga perché c’è stato un difetto di manutenzione. Il legislatore introduce una prova liberatoria molto particolare: il proprietario deve provare la corretta manutenzione del bene e quindi si ricorre al caso fortuito cioè ci deve essere un evento inevitabile e imprevedibile. Lui paga ma dopo potrà fare azione di regresso verso la ditta di manutenzione o verso la ditta di costruzione. Il correttivo più forte, irrilevanza della colpa, responsabilità oggettiva ossia la responsabilità che si basa su solo nesso causale articolo 2049 Codice Civile è indipendente dalla colpa e non si basa più sul comportamento, è la responsabilità da posizione, responsabilità di padroni o committenti. La norma fa riferimento ad un soggetto che ha alle dipendenze altri soggetti. Esempio: una colf puliva un appartamento metteva i fiori sul davanzale nonostante il proprietario diceva di non metterceli, la colf continua a metterli sul davanzale, cade e colpisce qualcuno, paga il proprietario agli eredi del soggetto che è morto poi potrà rivalersi sulla colf. Articolo 2049 Codice Civile non c'è una prova liberatoria. Esempio: alcuni biscotti saiwa erano avvelenati. Esempio: si spezza il telaio di una biciletta. Esempio: non vengono scritte tutte le controindicazioni di un farmaco. Esempio: esplode la cartuccia di un fucile, come si fa a provare la negligenza del produttore? Esempio: esplode in mano ad una persona, ferendola gravemente con il tappo, una bibita gassata. Esempio: un televisore esplode, contro chi agisco. Non si può utilizzare l'articolo 2043 Codice Civile perché non si sa contro chi agire poiché devo mostrare la colpevolezza del produttore ma non posso p provarla. Non si può usare l’articolo 2051 Codice Civile. Viene utilizzata la direttiva europea 374-85 responsabilità per danni da prodotti difettosi, anomalia del prodotto articoli 114 e seguenti Codice del consumo il problema è che chi mette in commercio prodotti difettosi tradisce il legittimo affidamento del consumatore. Quali possono essere i difetti e quale è il loro trattamento? I difetti possono essere: di produzione (prodotto diverso dagli stessi esemplari della stessa serie), di progettazione (idea sbagliata, tutti i tipi di prodotti sono potenzialmente pericolosi) o di informazione (prodotto in astratto non difettoso, ma lo diventa se non diamo corrette informazioni sul suo utilizzo). 7-04-2016 Il problema è di assicurare la tutela e il risarcimento del danno. I correttivi rispetto all’onere della prova. Difetti di produzione articolo 117 Codice consumo terzo comma e articolo 120 Codice consumo primo comma combinando queste due norme troveremo che lo stesso fatto che un prodotto causa un danno significa che quest'ultimo è difettoso. Il prodotto è diverso dagli altri, è l'unico difettoso. La responsabilità è oggettiva in cui la prova della diligenza non è sufficiente a scagionare il consumatore. Il difetto di produzione è quando un prodotto è diverso dagli stessi esemplari della medesima serie ed è legato ad un utilizzo sbagliato non da parte del consumatore che non è stato bene informato ma dalla ditta che ha progettato il prodotto. Difetti di progettazione non vi è l'articolo 117 Codice consumo terzo comma il danneggiato deve provare positivamente il difetto cioè che l'oggetto è mal progettato e vi è un errore. La responsabilità è gravosa ma non è oggettiva. Il difetto di progettazione invece è legato al fatto che tutta la serie è sbagliata. Difetto di informazione difetto legato ad un utilizzo non corretto, il consumatore non è stato informato sull'utilizzo del bene. Esempio: gatto dentro il microonde, foglietto illustrativo. Questa fattispecie importante chiama a rispondere direttamente il produttore. Articolo 2043 Codice civile. Il legislatore a volte esclude la responsabilità al consumatore delle prove legate in maniera stressa alla produzione. Vedi la norma 118 Codice consumo. I prototipi delle auto: se qualcuno le ruba e le mette in commercio non risponde il proprietario perché non le ha messe in circolazione lui. Se il consumatore sta seguendo una norma di legge e questo liquido che usa si viene a scoprire che è dannoso, non risponde il consumatore. Al momento della scoperta che una sostanza tipo l'eternit è dannosa ovviamente non si può richiedere il risarcimento perché 30 anni fa quando non si sapeva che la sostanza fosse dannosa ci hanno venduto un prodotto (rischio da sviluppo). Il consumatore deve usare il bene in maniera ragionevole e inoltre dobbiamo dire che la parte soggettiva di questa normativa ci permette di conoscere sempre il produttore. Il problema sorge per i prodotti creati fuori dal mercato europeo, dato che il costo è maggiore del beneficio che il consumatore potrebbe ottenere la legge afferma che risponde del problema l'importatore europeo che agirà in seguito nei confronti dell'impresa che produce il prodotto. Le seguenti norme 114 e 127 Codice consumo si occupano delle responsabilità del consumatore, colui che contratta con un professionista, tutti i danneggiati anche se essi non sono consumatori, possono utilizzare queste normative a loro favore. Come si interseca la normativa con le regole codicistiche? Questa normativa è di derivazione comunitaria. Il problema è l'armonizzazione minima o massima. Armonizzazione minima: per tutti i consumatori europei si garantisce un minimo livello di tutela. Armonizzazione massima: i paesi hanno tutele tutte identiche per i consumatori europei. Introdurre in tanti paesi un livello minimo di tutela è difficile ma realizzabile, introdurre un livello massimo è impossibile. Questa normativa deve essere almeno a questo livello minimo presente in tutti i paesi europei. La direttiva 37485 è stata percepita dalla Spagna sei anni dopo l'Italia ma non è intervenuta nessuna condanna dato che il livello minimo era già permesso. Una conseguenza del, articolo 127 Codice consumo (IMPO), afferma che il danneggiato da un prodotto difettoso mantiene la possibilità di scegliere con quale disposizione salvaguardarsi, clausola di salvaguardia. Le norme permangono per le responsabilità del produttore per cui rimane fatta salva la facoltà per il consumatore di agire con le norme 114 127 Codice consumo oppure con quelle preesistenti. Ci sono nel sistema altre leggi speciali che utilizzano il correttivo massimo, esempio: per soggetti che usano armi pericolose o per nucleare in cui la responsabilità è oggettiva. La norma 1173 di apertura delle obbligazione fa riferimento anche al contratto, punto importante del diritto civile che governa i traffici tra privati attraverso il contratto. Esso segue una duplicità di fonti, da una parte fonte codicistica 1321 1469 le regole in 1470 regole sui singoli contratti che verranno affiancate dalle norme 33 e 38 e successive del codice del consumo. In apertura la norma 1321 Codice civile afferma che se non vi è accordo non vi è contratto, accordo fra due o più parti, dato che una parte può essere plurisoggettiva con finalità di intervenire in una situazione giuridica di natura patrimoniale. Abbiamo due volontà che si incontrano e concludono il contratto, che si fonda sul principio dell'autonomia articolo 1392 Codice civile primo e secondo comma. L'autonomia vuol dire che le parti sono libere e inoltre la libertà contrattuale fa in modo che loro possono stabilire le clausole del contratto. Il primo comma dell'articolo 1322 Codice civile afferma che questo atto di autonomia porta un equilibrio contrattuale. Questa libertà delle parti ha dei limiti imposti dalla legge, ma nello scorrere degli anni sempre più una parte, cioè la parte forte, approfitta della parte debole con delle clausole contrattuali. Se c'è l'approfittamento vi è disequilibrio, c'è asimmetria contrattuale, il principio dell'equilibrio non viene rispettato. Esempio: quando concludiamo un contratto di assicurazione per la macchina noi non discutiamo le clausole contrattuali perché non ne abbiamo la possibilità questo è approfittamento della parte forte sulla parte debole. In seguito il legislatore interviene e pone dei limiti ulteriori, per limitare l'approfittamento. In via presuntiva il legislatore afferma che il professionista è sempre la parte forte e il consumatore è la parte debole che comprimono l'autonomia e che fanno si che si ristabilisca l'equilibrio del contratto. Si stanno inoltre creando norme che comprimono l'autonomia contrattuale di un contratto asimmetrico tra un piccolo imprenditore e una grande azienda. L'autonomia contrattuale, articolo 1372 Codice civile secondo comma, afferma che le parti possono concludere contratti tipici configurati dal legislatore ma anche atipici non disciplinati dalla legge; un contratto atipico è il leasing o il noleggio a lungo termine. Introduce però un limite cioè l'interesse meritevole di tutela, articolo 1322 Codice civile secondo comma, rispetto ai principi generali dell'ordinamento giuridico ossia non solo rispetto della legge ma rispetto delle norme costituzionali e comunitarie. L'articolo 1322 Codice civile secondo comma è norma in cui bisogna superare l’interpretazione letterale perché oggi per il controllo di meritevolezza devono essere soggetti sia i contratti atipici che tipici. L'articolo 1323 Codice civile è la norma chiave del diritto di contratto perché ci dice che un gruppo di regole che vanno dall' articolo 1321 all'articolo 1469 Codice civile si attuano a tutti i contratti. Il diritto dei contratti ai sensi dell’articolo 1323 Codice civile soggiace alle regole del libro secondo dei contratti. 07-04-16 La parte che inizia con l'articolo 1321 Codice civile si applica a tutti i contratti ciò detto dobbiamo scegliere nei vari capi che si occupano dei contratti. Il capo secondo ci indica i requisiti del contratto, l'assenza di uno dei requisiti annulla il contratto. L'articolo 1325 Codice civile ci dice che vi deve essere sempre l'accordo, la causa, l'oggetto e la forma nei casi in cui la legge espressamente lo richiede. Il primo elemento è l'accordo fra le parti che è un elemento essenziale e lo è anche in un'ottica generale del contratto, ove conclusione del contratto è la nascita dello stesso. L'Accordo è l'incontro delle volontà delle parti ed esse devono essere speculari. Prima vi sono solo trattative in una fase preliminare ove il contratto nasce vive e muore. La vendita e gli altri effetti sono momenti esecutivi. È molto importante sapere quando le due volontà si sono incontrate, ad esempio riprendendo la norma 1153 Codice civile il profilo della di un determinato soggetto, con determinate caratteristiche e conoscenze (rapporto di natura fiduciaria), in questo caso il creditore può rifiutare legittimamente il debitore, il debitore non può accettare l’adempimento da parte di un terzo quando il debitore è interessato personalmente di adempiere ad una determinata prestazione; adempimento fatto dal debitore ma nei confronti di un altro soggetto questo adempimento non ha nessun effetto sull’obbligazione poiché con questa prestazione nei confronti di un terzo non realizza l’interesse del creditore della prestazione è quindi non si estingue esempio: tizio che è debitore sbaglia a fare il bonifico e lo fa ad un altro soggetto (il debitore è legittimato, visto che manca la causa che giustifica la prestazione, a chiedere la restituzione (la restituzione di quanto non dovuto è un'obbligazione)), il creditore è legittimato a chiedere la prestazione, l’adempimento non si estingue; eccezioni: poteri di rappresentanza esempio: compro in un supermercato pago alla cassiera che rappresenta il negozio, adempimento al creditore apparente, è un soggetto che io credo che sia il mio creditore ma che in realtà non lo è, questo adempimento è idoneo a sciogliere questo rapporto, l’adempimento della prestazione si estingue esempio: contratto di agenzia, un soggetto (impresa) affida all'agente l’obbligo di concludere contratti, il rapporto tra l'agente e il soggetto cessa ma l’agente vende nonostante non sia più rappresentante, pagano l'agente quindi il creditore adempie e l’estinzione si estingue, il soggetto non può chiedere la restituzione della somma. 13-04-2016 Disciplina delle clausole abusive articolo 1341 codice civile non è adeguata alle esigenze di protegge la parte debole. Introduzione della tutela per le parti deboli. L’articolo 1341 codice civile permane in vigore, con l’introduzione entra il principio di specialità: quando c'è un atto di consumo si applicano gli articoli 33 e seguenti del codice del consumo, quando si ha una clausola abusiva si applica l’articolo 1341 del codice civile. Direttiva 93-13 entrano nel codice civile con l’articolo 1469 bis. 93-38 è una normativa generale nei contratti dei consumatori in generale recepita dagli articoli 33 al 38 del codice del consumo. Questa disciplina è molto più protettiva dell’articolo 1341 codice civile perché si vuole tutelare la parte debole. Clausole affette da una vessatorietà non superabile, sempre vessatorietà articolo 36 secondo comma codice consumo, clausole che difendono il consumatore e clausole che estendono l’applicabilità non ci possono essere e sono affette da una presunzione assoluta di vessatorietà. Nell’articolo 33 secondo comma codice consumo si trova un elenco delle clausole vessatorie affette da presunzione relativa. Articolo 33 primo comma: se una clausola determina squilibrio allora quella clausola è vessatoria. Articolo 1341 codice civile: la sanzione è l'inefficacia, nell’articolo 36 del codice consumo la sanzione è la nullità della clausola e non dell'intero contratto. La nullità è particolare e si parla di nullità di protezione e non nullità radicale, la nullità dell'intero contratto comporterebbe effetti negativi per il consumatore esempio: contratto di assicurazioni, si verifica il sinistro, si accerta che la clausola è vessatoria, se il contratto è nullo non ha il risarcimento ma solo quello che ha pagato per l'assicurazione. Articolo 35 codice consumo è una norma che afferma con forza il principio di trasparenza del contratto: quando le clausole sono redatte per iscritto esse devono essere redatte in modo chiaro e comprensibile. Se la clausola è dubbia nell’interpretazione bisogna interpretarla nel senso più favore al consumatore contro chi l'ha posta (sanzione più debole), se la clausola rimane dubbia il contratto non è trasparente e quindi non equilibrato e di conseguenza la sanzione è la nullità della clausola che è vessatoria. Articolo 1322 primo comma codice civile se in questa determinazione è stata posta in essere una clausola non chiara e non comprensibile allora si applica la nullità della clausola poiché considerata vessatoria poiché determina lo squilibrio. Articoli 37 e 37 bis codice consumo esempio: compagnia di assicurazione fa un 1000000 di contratti, inserisce un clausola vessatoria, ciascuno dei contraenti agisce in giudizio, deve pagare e aspettare finché non si decide, per questo pochi agiscono in giudizio e quindi questa tutela è effettiva? No, per questo il legislatore si inventa un meccanismo nuovo: tutela inibitoria delle clausole abusive, si vuole bloccare la clausola abusiva, il giudice vieta e blocca l'utilizzo in futuro della clausola, ma chi agisce in giudizio? Legittimazione attiva al processo, 3 categorie di soggetti possono agire in giudizio per far dichiarare l'azione inibitoria: associazioni di consumatori, associazioni di professionisti (per far rendere quell’impresa non più concorrente) e le camere di commercio industria e artigianato. Questi soggetti quando agiscono chiedono al giudice che inibisca la clausola, pubblichi il provvedimento nel giornale e se l'impresa non si conforma al dettato del giudice e che quindi non levi la clausola abusiva allora deve pagare una sanzione pecuniaria per ogni giorno di ritardo da quando è stato emanato il provvedimento dal giudice. Nel 2012 il legislatore ha attribuito all'organo garante della tutela del mercato la possibilità di emettere il provvedimento che dichiara la clausola abusiva. Articoli 33 e 38 codice consumo sono una legge speciale, l’articolo 1341 codice civile si applica tra due consumatori o due professionisti. Piano piano si vuole introdurre una forte tutela anche per le imprese deboli contro le imprese forti ma ancora non è legge. Causa del contratto in molti ordinamenti non è previsto, il legislatore non la definisce, sezione II codice Del consumo. Esempio: 3 persone comprano delle macchine ma perché le comprano? Ogni persona ha un fine specifico diverso e non sempre manifestano questo fine. La causa non può essere identificata come il fine ultimo, la dottrina dopo un lungo dibattito ha stabilito che la causa è la funzione economico sociale che giustifica lo spostamento di ricchezza, esempio: contratto di locazione la causa è il godimento di un bene dietro pagamento di un canone. Attraverso la causa possiamo identificare i contratti esempio: contratto di compravendita di locazione ecc. La causa è illecita quando è contraria a norme imperative, buon costume e all'ordine pubblico che determina la nullità del contratto. La causa va collegata anche al fine individuale quindi bisogna portarla da un livello astratto a un livello concreto. Il motivo normalmente non è rilevante ma lo diventa quando il motivo illecito è determinante del consenso comune alle due parti articolo 1345 codice civile. Nel contratto ci deve essere anche l'oggetto, deve essere possibile lecito determinato o determinabile, spesso l'oggetto si identifica con la prestazione, l’oggetto non ha una definizione, esempio: non è possibile che un tappeto o che un cavallo diventi volante. La forma è il 4 elemento, il principio generale enuncia la liberta della forma a meno che la legge non stabilisca una forma specifica: forma orale, forma scritta con diverse tipologie come atto pubblico, scrittura privata, scrittura privata autenticata, atti solenni e l'atto pubblico che è redatto dal pubblico ufficiale e poi le parti e il notaio firmano. L’articolo 1350 codice civile è la normativa di riferimento più importante e indica quali atti devono essere fatti per iscritto. Forma ab substantiam diventa essenziale quando è richiesta dalla legge. In alcuni casi la legge richiede la forma ab probationem per finalità in questo caso se manca la forma non si può provare in giudizio ma non determina la nullità. Forma per relazione in alcuni casi. Forme convenzionali le parti tra loro possono stabilire che i contratti tra loro devono avere una certa forma, se si stabilisce ciò tutti i contratti che non avranno quella forma saranno nulli. 14-04-2016 Rappresentanza: se il contratto viene concluso due parti, le parti non possono essere contestualmente presenti in un determinato luogo e quindi la legge introduce l’istituto della rappresentanza. Ci sono dei soggetti come l’interdetto, il minore, le persone giuridiche che non possono agire. Ci sono due fonti della rappresentanza: fonti legale che è la legge che attribuisce al soggetto poteri rappresentativi (genitore per il figlio), fonte volontaria cioè scaturisce dalla volontà della parte da quindi la parte stabilisce che un soggetto agisce per lui. Rappresentanza in senso tecnico vuol dire agire per nome e per conto altrui articolo 1388 Codice civile, la caratteristica è che l'atto posto in essere produce effetti in capo del rappresentato. La rappresentanza necessita idonee garanzie sia per il terzo sia per il rappresentato: il rappresentate deve avere i poteri rappresentativi quindi deve avere la procura che è un atto unilaterale recettizio con cui il rappresentato fornisce i poteri al rappresentante il terzo può chiedere al rappresentate di esibire la procura. Esempio: un soggetto vende la macchina alla concessionaria la quale con procura si occupa di rivenderla. La procura è subordinata al contratto che il rappresentate conclude cioè deve avere la forma per relazioni quindi deve avere la stessa forma del contratto che il rappresentate conclude. Se il rappresentate non si comporta correttamente ci sono dei meccanismi di tutela del rappresentato. Articolo 1394 Codice Civile il rappresentante ha agito in conflitto di interessi con il rappresentato e il terzo è a conoscenza e quindi l'atto è annullabile esempio: podere venduto ad un prezzo molto inferiore al suo valore, concluso a nome della segretaria del rappresentate, quindi a conoscenza di un terzo soggetto, può essere annullato. Contratto concluso con se stesso può essere annullabile: il rappresentante conclude il contratto con se stesso e quindi agisce per i propri interessi e non per gli interessi del rappresentato e quindi può essere annullato. Il contratto è inefficace se il rappresentante è carente di legittimazione ad alienare eccede i limiti della procura e il terzo non ha alcuna possibilità di vedere fatto salvo questo contratto. Procura falsificata quindi il rappresentate è senza o eccede i poteri, il contratto è valido ma inefficace e il terzo richiede il risarcimento del danno al rappresentante. È possibile che il contratto inefficace produce effetti nel contratto specifico di ratifica del comportamento, il rappresentato cambia la volontà e può sanare il problema dell'inefficacia dell'atto. La rappresentanza senza potere, carenza di legittimazione porta all’inefficacia del contratto. La procura può essere revocata articolo 1396 Codice civile ma bisogna darne la conoscenza a terzi ad eccezione della procura irrevocabile (vendita) che non può essere revocata. Contratto per persona da nominare articolo 1401 Codice civile e seguenti ha come obiettivo di garantire l'effettività del contratto e la tutela dell'altro contraente (venditore) esempio: appartamento, si riserva il potere di nomina ove il termine è fissato dalle parti, se le parti non dicono niente il termine massimo sono 3 giorni, scaduto il termine se la persona non viene nominata il venditore si tutela perché il contratto produce effetti tra i contraenti originari, la dichiarazione di nomina ha effetto retroattivo. Il contratto è concluso ma io posso decidere. Nei contratti in cui le prestazioni non sono state già eseguite (contratti di durata) si introduce l'istituto della cessione del contratto, la cessione deve essere autorizzata dal proprietario. Articolo 1408 Codice civile secondo comma. Articolo 1411 Codice civile contratto a favore di terzi, il terzo soggetto è deciso ma il terzo deve accettare. Esempio: comunione legale dei beni, beni acquistati dopo il matrimonio sono in comunione, il papà vuole comprare una casa alla figlia, non vuole fare il contratto di donazione, non gli vuole dare i soldi perché, se lo compra la figlia, va in comunione e non vuole che il marito dichiari che la casa è stata comprata con i soldi della moglie quindi il padre può fare questo contratto. Questo contratto produce effetti nei confronti del beneficiario. Se due soggetti vogliono sciogliere il vincolo quindi non si ha uno scioglimento unilaterale e si il mutuo dissenso (appartamento esempio), l’autonomia supera la forza di legge del contratto. Il recesso è unilaterale, il mutuo dissenso è frutto di accordo tra due parti. Una volta stipulato articolo 1372 Codice civile il contratto ha forza di legge e di conseguenza non è possibile, una volta concluso il contratto, recedere dallo stesso quindi, in via unilaterale, non ci si può sciogliere in via generale salvo i casi espressamente previsti dalla legge: contratti di durata (contratto di somministrazione di energia elettrica, gas o acqua, contratto di una compagnia telefonica, contratto di lavoro). Forma di recesso come strumento di tutela della parte debole (consumatore), in questo caso si può recedere entro un certo tempo esempio: folletto, enciclopedia, multiproprietà. Acquisti fuori dai locali commerciali (il compratore è la parte passiva), fattore emotivo che ha comportato alla conclusione del contratto, solo il consumatore può ripensarci e chiedere il recesso. Decreto legislativo numero 206 del 2005 il recesso è ammesso entro 14 giorni, viene fatta cadere la forza di legge del contratto. Articolo 64 Codice consumo diritto di recesso per i contratti a distanza. Forma di approfittamento della parte forte sulla parte debole. 28-04-2016 L’invalidità: 1418 istituti della nullità, le cause di nullità sono: mancanza degli elementi essenziali (illeceità della causa) e contrarietà a norme imperative. L'intero contratto è nullo. Nullità parziale: nullità di clausole. Chi è legittimato a far valere la nullità? L'ufficio dichiara la nullità non le parti. L'azione di nullità è Garanzia per vizi nel codice civile e garanzia per vizi nel codice del consumo. Ogni volta che si conclude un contratto per un bene mobile si applica la seconda normativa. Garanzia per vizi nella vendita: il venditore deve garantire che il bene sia escluso da vizi. Esempio: auto costosa dopo 100 km la macchina si ferma e il concessionario non è in grado di risolvere il problema. La garanzia per vizi del codice civile ha delle caratteristiche: cosa affetta da vizio e non idonea quindi ne diminuisce in valore. Questa garanzia ha un forte limite 1495 entro un anno dalla consegna e questa azione impone una denunzia del compratore entro 8 giorni, termine di decadenza 8 giorni. Questa garanzia impone Asl venditore di rimborsare le spese effettuate. La garanzia trova una sua specificazione nella garanzia di una cosa a cui l'uso non è destinato 1497. Vizio occulto quindi il compratore non sapeva di questi difetti. Risoluzione è la riduzione del prezzo. Quando c’è un atto del consumo, il codice del consumo riforma la garanzia per vizi: 128 e seguenti, il codice del consumo stabilisce che la normativa si applica solo se c’è un atto di consumo e questa normativa si opera in via generale per tutti i beni mobili e il bene che il venditore vende non può avere delle difformità, deve essere conforme. 129 si stabilisce quando c’è conformità o meno del bene. Questa normativa interviene anche sulla garanzia per vizi: non si riferisce soltanto ai beni mobili nuovi ma si applica anche ai beni mobili usati, conformità, per i beni mobili nuovi la garanzia passa da 1 a 2 anni e il termine di decadenza di 8 giorni passa a 2 mesi, 130 comma 7 individua i rimedi che ha il consumatore: riparazione del bene o sostituzione del bene in un termine congruo se cosi non fosse allora si riduce il prezzo (rimedi in termine gerarchico cioè prima devo chiedere la riparazione o la sostituzione e dopo possono chiedere la riduzione del prezzo), garanzie ulteriori (garanzie convenzionali) cioè garanzie superiori a 2 anni quindi oltre al limite impone al venditore di dare una garanzia non sono effettiva ma anche chiara e trasparente quindi scritte in italiano, se tu vuoi allargare la garanzia lo devi fare secondo le regole quindi secondo la chiarezza e la trasparenza. Il consumatore può scegliere se agire con la normativa del codice del consumo o del codice civile. Il venditore non può far firmare una clausola per derogare la garanzia. Obbligo del venditore è dare un bene immunità di vizi e garanzia da è molto più ampia. Garanzia di evizione spetta all’ acquirente, titolarità sul diritto di quel bene, azione di un terzo che accampa diritti sul bene evizione totale se riguarda tutto il bene o evizione parziale se riguarda un parte del bene. Evizione totale: si ricorre in giudizio e la titolarità del bene diventa del terzo soggetto ma l'acquirente deve essere garantito dal venditore e ha diritto all'intero risarcimento del danno e al risarcimento della somma che ha pagato. Evizione parziale: non c’era una proprietà esclusiva ma in comproprietà allora il soggetto agisce in edizione parziale per ottenere la riduzione del prezzo è il risarcimento di eventuali danni perché il compratore deve garantire la titolarità del diritto su quel bene. L'acquirente deve sempre chiamare in causa il venditore affinché il venditore possa accampare le proprie pretese, se non vi è la chiamata in causa del venditore allora il compratore decade cioè non ha più la garanzia. Solo nel momento in cui il bene è evitto scatta la garanzia. Pericolo di evizione: di fronte al pericolo di evizione non può scattare la garanzia perché non è accertato che il bene è del terzo ma qualora l'acquirente abbia pagato l'intero prezzo può sospendere il pagamento è quando del la certezza continua 1481 È possibile che il venditore presti un’idonea garanzia si evita l’aggiramento della norma. La vendita ha efficacia regale e quindi immediati effetti traslativi e quindi il legislatore deve garantire che l'effetto traslativo si verifichi nel contratto di compravendita. Obblighi dell’acquirente: pagare il prezzo e, salvo diversa pattuizione, il pagamento deve avvenire nel luogo della consegna e al momento della consegna stessa, nel caso di beni mobili di consumo vendita di d.lgs. 122/2005 vendita di beni immobili in corso di costruzione, vendita di beni futuri quindi di beni non esistenti la vendita ha efficacia obbligatoria con riferimento ai beni immobili determina che in caso di fallimento del venditore l'acquirente si trova a divenire un creditore nella procedura fallimentare, il legislatore non può vietare le vendite di beni futuri, di fronte alla crisi di impresa il problema è di far si che l'acquirente quando non diventa titolare del bene non perda gli acconti che ha versato. In questa tipologia di vendita è un contratto di compravendita di un bene futuro, è un contratto frequente il profilo è vendita diI futuri e bisogna trovare una garanzia per gli acquirenti e il legislatore ha stabilito che per i beni futuri e immobili non edificato impone al venditore di rilasciare una polizza assicurativa fideiussoria (costa e il venditore deve essere solvibile) di prima richiesta che può essere discussa ? Di fronte alla crisi di impresa o l'acquirente scoglie il vincolo e riprende l'acconto dato in precedenza o può aspettare che la procedura fallimentare faccia il suo corso. Il legislatore ha dovuto e voluto far questo perché ci sono diritti costituzionalmente garantiti che vengono in gioco: diritti all'abitazione, diritto al risparmio. Il contratto è nullo se si ha il mancato rilascio della polizza fideiussoria. In questo caso l'autonomia contrattuale è ridotta perché se il venditore non rilascia la polizza il contratto è nullo. Vendita di immobili in corso di costruzione c’è l'efficacia obbligatoria in questo caso è non quella reale. Il meccanismo di garanzia opera solo se c’è la crisi di impresa certificata. 05-05-2016 Acquisti multiproprietà dall'articolo 69 in poi codice del consumo. Ci deve essere un atto di consumo per applicare questa disciplina, questa normativa ha ampie applicazioni: si applica alla multiproprietà ma anche in generale alle vacanze di lungo termine. Ci sono dei vincoli molto forti per tutelare il consumatore. Questi vincoli sono:  Per i primi 14 giorni unicamente il consumatore ha facoltà di sciogliersi dal vincolo contrattuale senza giusta causa (perché gli acquisti di multiproprietà sono fatti spesso a carattere emotivo) quindi si ha un'introduzione di un’altra fattispecie di recesso.  Per 14 giorni, cioè il periodo di recesso disponibile, è vietato richiedere o corrispondere acconti.  Prevede che nel caso in cui sia manifestato il recesso il contratto collegato di finanziamento si sciolga (chi vende prevede anche un contratto collegato di finanziamento).  Interviene sulle clausole contrattuali e impone che le informazioni siano date per iscritto con il foglio informativo e il contratto deve contenere le clausole in modo dettagliato sul bene.  La legge introduce l’obbligo di lasciare la polizza fideiussoria in due casi diversi: nel caso in cui il bene non sia ultimato a garanzia che il bene sia ultimato (completamente diversa dall'articolo 122 Codice consumo), se il venditore è una società estera o una società con capitale inferiore a 5.5 milioni deve rilasciare una polizza a garanzia della corretta esecuzione del contratto (perché spesso i venditori venivano raggirati). Oltre il contratto della vendita c'è un altro contratto molto frequente: contratto di locazione ad efficacia obbligatoria, in questo contratto una parte fa godere un'altra parte di beni mobili o immobili dietro il pagamento di un canone. Godimento da una parte, il soggetto non è il possessore ma il detentore, riconosce la proprietà altrui, dall'altra parte si paga il canone. Accanto alla definizione dell'articolo 1551 e ss codice civile si affiancano delle leggi speciali che derogano quello stabilito dalla legge. La locazione ha una durata massima, salvo diversa disposizione, di 30 anni, le locazioni ultra devono essere fatte con la forma a substantiam. Gli obblighi del locatore articolo 1575 Codice civile: far godere del bene e quindi consegnare il bene e consegnarlo nel buono stato locativo e deve garantire nella durata della locazione il buono stato di locazione (cioè deve porre in essere tutte le opere per tenerlo nel buono stato, a meno che non si parla di piccoli lavori ai quali ci deve pensare il conduttore) esempio: noleggio che prevede il tagliando; i terzi inoltre non devono impedire la locazione quindi il venditore deve garantire il pacifico godimento durante il periodo di locazione del bene. Se la cosa è affetta da vizi e i consumatori ne sono a conoscenza vengono scritti nel contratto, se il bene è viziato e non ne sono a conoscenza ci sono due soluzioni: riduzione del prezzo o risoluzione del contratto. Articolo 1585 Codice civile ci dice che usufruire di quel bene. Obblighi del conduttore articolo 1587 Codice civile: prendere in consegna quel bene, non mutare la destinazione di quel bene esempio: vigneto non può essere trasformato in un frutteto; deve servirsi del bene con la diligenza del buon padre di famiglia esempio: macchina costosa, obbligo di pagare il canone. Per apportare miglioramenti al bene deve ottenere l'autorizzazione scritta del locatore, se non la si ottiene o non il consumatore non lo comunica, al termine del contratto il venditore o toglie i miglioramenti oppure li può lasciare ma il consumatore non ha diritto ad avere alcunché per il miglioramento effettuato. Questo contratto ammette la possibilità di recedere dallo stesso, salvo specifiche disposizioni. Nel caso in cui si da in locazione un bene ad un soggetto perché si sa che quella persona è per bene e solvibile, ma in realtà non è un soggetto per bene, quest'ultimo non può darlo in comodato ad altri o darlo in sublocazione, il soggetto deve risarcire tutto. La sublocazione è permessa se è prevista che essa può essere disposta. Ci sono delle leggi speciali in alcune circostanze (si limitano i poteri che hanno le parti):  Locazione di beni immobili urbani ad uso abitativo: diritto costituzionale garantito è il diritto di abitazione del conduttore e quindi si facilita la possibilità che le persone possano utilizzare e godere degli edifici, ci sono dei vincoli forti: o Bisogna fare in modo che il conduttore, che rispetta i propri obblighi (conduttore adempiempiente) possa utilizzare quel bene per un tempo ragionevolmente ampio. La legge interviene sulla durata minima delle parti in via generale il termine minimo è di 4 anni, alla prima scadenza cioè dopo 4 anni solo in casi eccezionali (esempio: ristrutturazione dell'intero edificio) si permette al proprietario di non rinnovare il contratto. Il diritto di recesso del proprietario non incide sul diritto di recesso del conduttore. Quando si parla di uso transitorio (affitto appartamento per vacanza) il termine minimo non è di 4 anni. Possono stipulare il contratto con durata inferiore di 4 anni ma in questo caso si ha la nullità parziale cioè si sostituisce la clausola che prevede un termine inferiore a 4 anni con la clausola che prevede il termine minimo di 4 anni. o Devono essere fatti in forma scritta per dare garanzia al conduttore. o Venne introdotto un altro limite ma oggi cancellato: per favorire l'accesso all'abitazione del conduttore si era introdotto l'eco canone cioè solo se locava ad un prezzo basso poteva locare, cioè la legge stabiliva un valore massimo per metro quadro, l'eco canone però produceva effetti inversi, cioè il locatore non locava più. Poi sono stati introdotti dei valori massimi ma non da rispettare obbligatoriamente ma bensì se il proprietario decide di tenere i canoni bassi allora si hanno molte agevolazioni, ciò si è rilevato molto favorevole rispetto all'eco canone.  Locazione di beni immobili per attività commerciale la legge stabilisce: o una durata minima 6 anni più 6 anni, per gli alberghi 9 anni più 9 anni per tutelare l’attività commerciale salvo casi specifici detti in precedenza.  Contratto di affitto di fondi rustici si ha un ciclo biologico più lungo o La durata deve essere di 15 anni. o Incide sulla capacità che ha il proprietario di vendere il bene: vuole vendere il locale dove c’è il ristorante diritto di prelazione alle stesse condizioni per il conduttore (in materia agraria per il confinante) anche per il coltivatore diretto non affittuario ma confinante. o Se si scioglie il contratto e non perché recede il conduttore ma perché il proprietario vuole riprendere il bene deve dare al conduttore 18 mensilità per la perdita di clientela del conduttore per tutelare l’attività commerciale.
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