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Guide e consigli
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appunti lezioni diritto privato, Appunti di Diritto Privato

comprende gli argomenti della prima parte di lezione del professore

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 03/07/2023

flavia-angelini
flavia-angelini 🇮🇹

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Scarica appunti lezioni diritto privato e più Appunti in PDF di Diritto Privato solo su Docsity! APPUNTI DI DIRITTO PRIVATO E DELLE COMUNICAZIONI -lezione del 27 FEBBRAIO Il diritto è una modalità di organizzazione del contesto sociale esso è imprescindibile e si fonda sull’osservanza di una precisa regola. Il diritto ha la peculiarità di imporre sanzioni nel momento in cui non si dovesse rispettare la regola imposta Infatti, proprio per questo motivo la dimensione giuridica si distingue da altre dimensioni come quella morale che non prevedono conseguenze; nella dimensione giuridica ci sono conseguenze sul piano delle relazioni sociali generate dall’applicazione, a volte anche forzata, di un comportamento conforme e dettato dalla legge. è la polizia giudiziaria a dover prevedere e prevenire la non applicazione della regola e a controllare che questa venga applicata, anche con la forza. Il diritto non è quindi estraneo all’utilizzo della forza in quanto un’altra sua peculiarità è proprio l’attivazione coattiva di una legge. dopo la diffusione di una legge non esiste l’arbitrio della maggioranza ma si può fare ciò che si vuole, sempre nei limiti fissati da prescrizioni rigide come la costituzione. -lezione del 28 FEBBRAIO Il diritto serve sostanzialmente a risolvere conflitti tra persone, in quanto ognuno di noi ha un interesse e non sempre questi interessi sono compatibili fra loro. è nel momento in cui un interesse crea problemi ad un altro e lede il suo spazio che nascono conflitti che solo la legge può regolare. Il diritto ha la peculiarità della certezza data dall’esigenza di prevedere la leicità o ileicità di un comportamento ed è per questo che è importante la presenza di regole indeterminate da poter applicare in caso di contrasti. è il giudice a dover applicare la legge utile adeguata al caso da giudicare poiché l’unica persona a possedere potere giurisdizionale (iuris dices= dire la legge). In casi particolari però è possibile anche autoregolarsi, ad esempio se prendiamo in considerazione ed esaminiamo un caso legato ad un contratto di somministrazione di cibi e bevande → in questo caso, io ristoratore ho un legame con un fornitore e se questo dovesse smettere di rifornirmi agisco per inadempimento contrattuale; a sua volta però, il fornitore potrebbe affermare la mia inadempienza legata al non pagamento del servizio che sto richiedendo e in questo modo il fornitore si autotutela riflettendo il problema su un mio inadempimento. Il diritto si occupa anche di organizzare lo stato stabilendo chi detta la legge, chi la applica e chi la esegue. la definizione del diritto è diversa tra gli stati, infatti ad esempio in Inghilterra e in tutti gli stati COMMON LAW il diritto è costituito da precedenti giudiziari; in Italia e in tutti i paesi CIVIL LAW invece, il diritto è scritto. --------------- la norma giuridica è il comando che il legislatore impone ai consociati, ovvero a tutti noi cittadini questo comando viene eseguito da tutti perché la non esecuzione di tale norma implica una sanzione. In realtà però, non tutte le norme impongono un comando ma possono anche semplicemente descrivere o elencare elementi specifici, come un determinato lavoro è molto importante che la norma sia astratta e generale, poiché questo la rende facilmente applicabili anche a casi simili a quelli indicati dalla legge e non deve quindi essere mai indirizzata ad un determinato soggetto; in base al loro grado di generalità ed astrattezza definiamo norme comuni e norme speciali, applicabili solo ad un numero ristretto di soggetti e casi. la norma è legata all’aspetto della coercitività, in quanto la sua non applicazione presenta conseguenze differenti e specifiche a seconda del tipo di diritto a cui fanno riferimento (civile, penale o giudiziario). alcune norme invece non prevedono alcuna sanzione poiché legate al buon costume e a determinati valori e credenze. Il diritto privato è legato all’autonomia del privato, dei diritti del singolo. Infatti, le norme del diritto civile sono soprattutto norme derogabili in quanto è importante nel diritto privato lasciare libertà di amministrazione del proprio bisogno al soggetto; oltre questo tipo di norme esistono però anche norme cogenti, cioè imperative, sostenute dall’ART.5 del codice civile che recita: “Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente della integrita' fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume” → regolano quindi qualcosa che non è permesso fare per legge. Le sanzioni del diritto civile possono essere di quattro tipi differenti: ➔ INVALIDITA’, ovvero l’inefficacia di una legge che può essere stabilità dalla Corte costituzionale quando la legge viola alcuni limiti fissati dalla costituzione; ➔ MEZZI RIPRISTINATORI, volti a ricostruire l’ordine del danno causato in caso di un danno riparabile in modo fisico e visibile; ➔ STRUMENTI RISARCITORI, applicati sempre in virtù dell’obiettivo dei mezzi ripristinatori ma in forma economica, pecuniaria; ➔ PENE PRIVATE, legate a scelte effettuate a livello privato fra soggetti alla quale è a sua volta legato l’aspetto della clausola penale (simile alla mora pecuniaria) che può essere ridotta dal giudice in casi di equità, a secondo dell’interesse leso. sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi), si ricorre ad un referendum popolare. o la costituzione contiene (soprattutto nei primi 13 articoli, ma non solo) i principi su cui si fonda la comunità giuridica. - Nell’ART. 2 (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale) viene riconosciuta l’esistenza di qualcosa che viene prima dello stato, che va disciplinata prima di ogni cosa ovvero la persona, con i suoi diritti fondamentali, individuali e collettivi; nell’ART.3 (tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali) si esprime la norma dell’uguaglianza, un principio emanato e pensato a seguito delle rivoluzioni borghesi e liberati ma che nella scrittura della costituzione, era riformulata in maniera differente rispetto al periodo della sua prima emanazione (periodo delle rivoluzioni). → al secondo comma di questo articolo, la repubblica si impegna inoltre a rimuovere gli ostacoli economici e sociali. (È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese). o In genere la norma costituzionale prevale sulla norma ordinaria, che viene invece abrogata nel caso in cui quella legge sia considerata violativa di un principio costituzionale → in questo caso, la corte costituzionale vota la cancellazione o abrogazione della norma ordinaria Solo un giudice può rimettere alla corte costituzionale la questione riguardante la controversia tra norme, scelta che può essere motivata da: ▪ rilevanza della questione → al giudice serve quella norma per risolvere il conflitto; ▪ non manifesta infondatezza della questione → 2a FONTE → TRATTATI UNIONE UE o con l’entrata degli stati nell’unione europea ci fu il bisogno di sottoscrivere trattati, accordi, tra gli stati membri → il trattato europeo viene inizialmente recepito come legge ordinaria, non riconoscendo quindi il primato dell’UE solo successivamente la corte costituzionale in virtù dell’articolo 11 (L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri e Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo) emana una norma che riconosce il primato dell’unione europea in caso di contrasti tra norme europee e le norme interne dello stato (a meno che la norma europea non vada in contrasto con i principi della repubblica o i diritti inviolabili dell’uomo → CONTROLIMITE) e fu una norma pensata per l’entrata dell’Italia sia nell’UE che nell’ONU. 3a FONTE → REGOLAMENTI UNIONE EUROPEA o dei regolamenti UE fanno parte, ad esempio, il GDPA (regolamento della Privacy) e il codice delle comunicazioni elettroniche che è però una direttiva. REGOLAMENTO → ha efficacia immediata in ogni stato membro e non c’è bisogno che esso venga recepito tramite la legge in quanto una volta che il regolamento viene emanato dall’unione europea, esso viene applicato il giorno dopo in tutti gli stati ed ha la caratteristica dell’obbligatorietà in ogni ambito che il regolamento va a regolare. DIRETTIVA → è obbligatoria solo in relazione alla sua finalità ed è un atto legislativo dell’UE che però necessita di essere recepita con la legge prima di essere applicata in ogni stato membro ed è lo stato membro a dover decidere lo strumento attraverso cui arrivare al proprio scopo; a differenza del regolamento, la direttiva è obbligatoria solo in relazione al suo scopo. 4a FONTE → LEGGE ORDINARIA (fonte primaria interna) o la legge ordinaria è un atto deliberativo del parlamento che è costituito dalla camera dei deputati e dal senato della repubblica e quindi quando una legge viene emanata, questa deve essere deliberata da entrambe le camere → alla pari della legge ordinaria sono anche gli atti governativi (decreti) emanati in determinate condizioni (casi di emergenza). Gli atti governativi si dividono in due tipi: ➢ DECRETO LEGGE: un atto applicato dal governo in caso di urgenza e il governo in questo caso specifico può esercitare la funzione legislativa, ma questo decreto deve essere convertito in legge ordinaria entro un mese dall’entrata in vigore, altrimenti perde la sua efficacia. ➢ DECRETO LEGISLATIVO: con questo decreto, il governo determina la materia da regolare e i limiti di disciplina ed è un decreto che viene adottato quando occorre dare una sistemazione ad una materia. Ad esempio tutti i codici che conosciamo sono attuati con decreto legislativo (tranne il codice civile). → Il decreto legislativo permette anche un confronto tra il governo e gli studiosi al fine di regolare interamente una materia. o Il CODICE CIVILE è una legge ordinaria e fu emanato nel 1942 poiché c’era bisogno di regolare la grande materia del diritto privato in unico testo legislativo. siccome non era possibile inserire all’interno del codice civile la regolazione di nuove e più ampie materie, le leggi sono state DECODIFICATE e quindi le leggi secondarie sono andate a regolare meglio alcuni contratti e attività andando ad accompagnare il codice civile. —> CHI SONO I LEGISLATORI? Ue, Parlamento e Regioni 4a FONTE → LEGGI REGIONALI o dal 1970 la regione ha ricevuto potere legislativo, complicando maggiormente la situazione leggi. si crea quindi concorrenza tra la regione e lo stato su determinate materie come la sanità e questo contrasto è regolato in modo che il legislatore statale delinei i principi della materia e il legislatore regionale vada a definire la normativa di dettaglio. o Come regolato dall’ART.117 della costituzione (La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali) tutto ciò che non rientra nella competenza legislativa statale spetta alla legislazione regionale, ed è quindi la regione ad avere maggiore importanza. 5a FONTE → LEGGI SECONDARIE o le leggi secondarie sono i regolamenti del governo o di altre autorità amministrative, che affiancano la legge che non può regolare dettagliatamente tutte le discipline. si parla quindi di REGOLAMENTI INDIPENDENTI, che sono emanati dal governo che non ha potere legislativo ma lo assume per completare il dettaglio di una legge. 6a FONTE → GLI USI o gli usi sono quelle leggi non scritte del diritto legati quindi ai comportamenti ripetuti nel tempo dalla società accompagnati da una convinzione di rispettare una legge che in realtà non c’è. questi sono molto importanti nei paesi common law che fondano il proprio diritto su precedenti processuali, ma sono anche molto diffusi nella pratica commerciale ed esistono infatti diverse terminologie differenti da quelle legislative (es il termine effetto bancario). ----------------- -Una delle importanti caratteristiche della legge è la sua efficacia sia nel tempo, sia nello spazio. per quanto riguarda la sua efficacia nel tempo è importante osservare il modo in cui la legge entra in vigore a partire dalla sua creazione deliberata dal parlamento e promulgata dal presidente della Repubblica (la controlla e può rimandarla in revisione al parlamento), viene poi pubblicata sulla gazzetta ufficiale della repubblica ed entra in vigore nei 15 giorni successivi. o la legge può perdere la sua efficacia attraverso un atto di abrogazione. —> può perdere efficacia con una legge successiva che la mette fuori ruolo ma anche in modo tacito prevedendo una disciplina differente rispetto alla precedente; la legge può essere abrogata anche per REFERENDUM POPOLARE o per una decisione della corte →il diritto soggettivo può essere: o ASSOLUTO → se il potere viene esercitato nei confronti di tutti, come nel caso del diritto di proprietà, diritto della personalità e diritto d’autore; in questo caso il diritto ha carattere di immediatezza in quanto il soggetto che detiene il diritto può godere del proprio bene poiché esso è nelle sue disponibilità; o RELATIVO → se il potere viene esercitato nei confronti di un unico soggetto o di determinati soggetti, come nel caso del diritto di credito che viene esercitato nei confronti del debitore. in questo caso il diritto ha carattere di mediatezza (ha bisogno di una mediazione per essere esercitato), in quanto colui che detiene il diritto non è il titolare diretto del bene ed ha bisogno di collaborare con un determinato soggetto al fine di goderne. →il diritto soggettivo va a regolare rapporti tra soggetti, cioè relazioni che si hanno tra un soggetto che ha un potere e un soggetto che si trova in una posizione di svantaggio e che deve attenersi o soddisfare quel potere. —> in ogni relazione tra soggetti c’è una situazione attiva ed una situazione passiva. sul lato di una situazione passiva il risultato cambia in base a se il potere si oppone al diritto assoluto o al diritto relativo: o se opposto al diritto assoluto, si genera un dovere generico di astensione → nel senso che, ad esempio, nel caso di un diritto di proprietà nessuno può disturbarmi e impedire l’esercizio del mio diritto o impedirmi di vendere il mio bene; o se opposto al diritto relativo, il soggetto su cui è esercitato il potere si trova in un obbligo specifico che può essere di natura patrimoniale o meno → nel senso che, ad esempio, nel caso di un diritto di credito, ad esso corrisponde un obbligo di credito che è di natura patrimoniale di norma però l’obbligo non è di natura patrimoniale, infatti, nel caso di un matrimonio i diritti recitati dai coniugi prevedono degli obblighi matrimoniali che non sono di natura patrimoniale; mentre, l’obbligo patrimoniale si applica in caso di un creditore in quanto la sua natura patrimoniale deriva dalle conseguenze che la trasgressione dell’obbligo può generare (in caso di mancato pagamento → esproprio del bene). →il diritto soggettivo può essere attribuito ad un soggetto anche in presenza di una determinata condizione, una determinata situazione giuridica, ovvero un’aspettativa che può essere: o ASPETTATIVA DI FATTO → un’aspettativa non sempre tutelata dalla legge e che implica un trasferimento di diritto soggettivo che si presenta in fase di elaborazione ed avviene totalmente a seguito dell’adempimento di una determinata azione (esempio -> ti do 100 euro se passi l’esame di diritto); o ASPETTATIVA DI DIRITTO → un’aspettativa sempre tutelata dal legislatore in cui si applica una misura conservativa sul bene o risultato che si deve ottenere (esempio -> il proprietario di un terreno edificabile, per poter edificare deve elaborare un progetto e aspettare che questo venga accettato; nel tempo che passa dalla presentazione del progetto e la sua accettazione, il soggetto si trova in una situazione di aspettativa regolata dalla legge). →una terza situazione giuridica soggettiva è la potestà → questa situazione diverge dalla classica situazione di diritto soggettivo, in quanto la potestà è un potere attribuito dall’ordinamento al fine di soddisfare un interesse altrui (esempio -> potere di potestà genitoriale) una sottospecie di diritto soggettivo è il diritto potestativo, potere che viene attribuito ad un soggetto che può modificare l’altrui sfera giuridica (esempio -> diritto di recesso nel caso magari di un contratto telefonico → io sciolgo il contratto con l’azienda telefonica che non può opporsi all’esercizio di questo mio diritto) al diritto potestativo corrisponde la soggezione del soggetto passivo che deve subire le conseguenze delle decisioni e delle azioni altrui senza potersi opporre → è quindi un potere che viene esercitato nei confronti di un soggetto che si trova in una situazione di soggezione e rappresenta quindi un’eccezione al principio di uguaglianza che regola il diritto. →tra le situazioni giuridiche attive troviamo anche l’interesse legittimo, situazione che non rientra nella dimensione tra privati, bensì in quella tra privato e pubblica amministrazione -> ad esempio, in caso di partecipazione ad un concorso pubblico, l’interesse del concorsista è che la pubblica amministrazione agisca secondo le regole del diritto (in caso contrario, questa va a ledere l’interesse legittimo altrui) gli interessi legittimi possono essere di diverso tipo: o INTERESSE OPPOSITIVO → nel caso in cui il soggetto sia interessato ad evitare che la pubblica amministrazione emani un provvedimento che vada a ledere il soggetto stesso; o INTERESSE PRETENSIVO → nel caso in cui il soggetto esponga una pretesa nei confronti della pubblica amministrazione (esempio -> in un concorso pubblico, il concorsista può pretendere che la pubblica amministrazione emani un provvedimento che lo renda vincitore del concorso). →tra le situazioni giuridiche passive, caratterizzate dalla posizione di svantaggio del titolare del diritto, abbiamo: o l’onere → il rispetto di un obbligo o di un determinato comportamento al fine di avere un esito positivo nei propri confronti → ad esempio, in una causa in cui devo dimostrare che il debitore deve pagarmi, io presento un contratto tra me e il debitore che mi permette di vincere la causa in quanto ho mostrato un onere (il contratto) che va in mio vantaggio, certificando il dovere del debitore nei miei confronti; o dovere generico di astensione → una forma di rispetto verso gli altri consociati al fine di non recare loro danno o impedire il libero esercizio del proprio diritto; o obbligo giuridico → una condotta di prestazione di una specifica situazione (un’obbligazione di tipo patrimoniale e non); o soggezione → condizione di accettazione delle volontà altrui; In caso di violazione di questi obblighi, esistono delle responsabilità del soggetto passivo che è chiamato a rispondere della sua condotta al titolare dell’interesse leso: • responsabilità da illecito civile → è regolata dall’articolo 2043 del codice civile (qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno) e fa riferimento alla non mancata astensione del diritto assoluto del soggetto attivo; può essere applicata in diverse situazioni: o qualunque fatto doloso (comportamento e conseguenza voluta) o colposo (una condotta voluta ma senza la consapevolezza di creare un danno); o produzione di un danno ingiusto che può essere: 1. Emergente (ad esempio una diminuzione di patrimonio del titolare nel momento in cui si verifica la lesione del diritto) o 2. Di lucro cessante (in caso di mancato guadagno) → due tipi di danno regolati dall’articolo 1223 (Il risarcimento del danno per l'inadempimento o per il ritardo deve comprendere così la perdita subita dal creditore come il mancato guadagno, in quanto ne siano conseguenza immediata e diretta) che stabilisce che per essere fonte di risarcimento questi devono essere conseguenza immediata e diretta del fatto illecito, in applicazione del principio di causalità adeguata (per cui un danno è la conseguenza di un determinato comportamento da poter imputare). • responsabilità civile contrattuale → è regolata dall’articolo 1218 (Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile) e fa riferimento a casi di inadempimento contrattuale imputabile al debitore; ➔ la fusione di queste due responsabilità in alcune situazioni porta ad un terzo tipo di responsabilità, ovvero la responsabilità di un terzo che può avvenire in tre casi: - morte del debitore a causa di un atto illecito del terzo; - distruzione da parte di un terzo dei mezzi necessari al debitore per adempiere al proprio diritto; - stipulazione di un contratto incompatibile (il caso della doppia alienazione immobiliare). IL DIRITTO SOGGETTIVO: ➔ viene ACQUISTATO in due modi differenti: ▪ a titolo originario → cioè, senza che questo potere venga trasferito da altri, il soggetto acquista beni che sono a tutti gli effetti suoi e che non erano di dell’atto non impedisce la sua validità, ma prevede una multa o altre conseguenze comunque minori; o pubblicità dichiarativa → come nel caso della pubblicità notizia, la sua inosservanza non impedisce l’esistenza dell’atto, ma prevede come conseguenza una diminuzione dei suoi effetti, che in questo caso non si producono nei confronti di terzi o alcuni terzi e non sono quindi opponibili a quei terzi (ad esempio, nel caso di trascrizione di un contratto); o pubblicità costitutiva → questo tipo di pubblicità è necessaria per l'esistenza dell'atto o della situazione giuridica e in mancanza di essa l'atto è come se non esistesse giuridicamente e quindi non produce alcun effetto (ad esempio, l’ipoteca su un bene ha validità solo se iscritta nel registro degli immobili) o pubblicità sanante → per comprenderla bisogna analizzare un esempio: innanzitutto, un contratto che contrasta una norma imperativa è un contratto nullo, se sulla base di un primo contratto di proprietà nullo (ma regolarmente trascritto nel registro immobiliare) il bene viene venduto ad un terzo, che acquista in buona fede credendo che chi vende il bene sia il vero proprietario di questo, il primo può richiedere la trascrizione della nullità del primo contratto in questo caso, il legislatore deve decidere quale sia l'interesse prevalente e rifacendosi all'art 2562 (che in caso di nullità di contratto stabilisce la non produzione di effetti del contratto dichiarato nullo e addirittura l'inefficacia a nascita degli effetti previsti per legge) stabilisce che, dopo cinque anni dalla trascrizione del contratto, avvenga una deroga alla regola che sancisce che la nullità del contratto non produca effetti su terzi (l'ultimo che ha acquistato il bene), andando a sanare la nullità del contratto e tutelando il terzo soggetto. (Prima che passino 5 anni dalla trascrizione, la nullità del contratto produce effetti su terzi). La pubblicità segue alcune regole ben precise nel regolare il trasferimento di beni o diritti e quindi osservando che → A trasferisce un bene prima a B e poi a C, in base al caso specifico assistiamo a differenti regole: → bene mobile non registrato, prevale chi prima prende il possesso del bene; → cessione di credito, prevale chi prima notifica la cessione al debitore; → diritti personali di godimento, se il proprietario di un contratto di locazione vende prima a B e poi a C quel diritto sotto contratto, prevale chi prima entra in godimento del bene; → titoli di credito, la prevalenza di un soggetto sull’altro dipende dalla tipologia di titolo: o al portatore → prevale chi prima è in possesso del bene, cioè chi prima ne diventa proprietario (in buona fede); →beni mobili registrati, prevale chi li inscrive negli appositi registri; →beni immobili, prevale chi prima li trascrive nei registri immobiliari (doppia alienazione immobiliare*); →quote s.r.l, prevale chi prima scrive presso il registro delle imprese e il libro soci; DOPPIA ALIENAZIONE IMMOBILIARE → riferendosi all’articolo 2644 (l’istituto della trascrizione è un mezzo legale di pubblicità, posto a tutela della circolazione dei beni immobili, volto a derimere i conflitti rispetto ai terzi aventi causa), la legge stabilisce che in caso di conflitti di diritti generati dalla doppia alienazione immobiliare, prevale l’acquisto di chi per primo trascrive l’atto di acquisto sugli appositi registri. Nella doppia vendita però, uno dei due acquirenti subisce un danno poiché ha pagato per ottenere un diritto che adesso non può più ricevere, questo soggetto può agire sia nei confronti di chi ha venduto il bene (agendo per responsabilità contrattuale), sia verso il primo trascrittore del contratto (agendo per responsabilità extracontrattuale). Soggettività--> capacità di attribuire situazioni giuridiche soggettive ad un ente Persona--> è soggetto di diritto, ma sono persone solo le persone fisiche o quelle giuridiche (gli enti che godono di autonomia patrimoniale) che sono titolari di una situazione giuridica attiva o passiva. Nuovi enti --> ente non a scopo di lucro, che costituisce un'attività neutra e può svolgere un'attività di impresa, senza -lezione del 14 marzo Parlando di soggetti del diritto ci riferiamo ai destinatari delle decisioni del legislatore, in una concezione di tipo dottrinale che non si riferisce solo alle persone fisiche e giuridiche (ovvero l’ente iscritto nel registro delle persone giuridiche), ma anche a tutte quelle entità che sono soggette di diritto ma non sono persone (ad esempio, un condominio che non è una persona giuridica ma possiede una soggettività giuridica con un proprio iban ecc. in quanto è il condominio a comparire nella conclusione di un contratto con altre imprese). Il soggetto del diritto è quell’entità a cui vengono attribuite quelle situazioni giuridiche soggettive, sia attive che passive, in quanto titolare di una capacità giuridica, cioè è idonea ad essere titolare di diritti ed è disciplinata dall’art 1 del codice civile (La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita). Possiamo distinguere tra: • PERSONA GIURIDICA → si costituisce con l’iscrizione (poiché sottoposta alla pubblicità costitutiva), a differenza degli altri enti che si costituiscono al momento della conclusione dell’atto costitutivo o quando viene posto in essere l’attività dell’ente; • PERSONA FISICA → si costituisce al momento della nascita e non si perde mai, se non con la morte, la quale è individuata legalmente al momento della morte celebrale, che sottintende una morte biologica. -Esistono però delle situazioni particolari, regolate dall’art 1 comma 2 (I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento della nascita) che stabilisce che il feto, che non ha ancora capacità giuridica, possa ottenere diritti al momento della nascita e da perfezionare (diritto all’aspettativa, che è in fase di perfezionamento) un diritto può essere inoltre acquistato a fronte di una precisa condizione come donazione o successione, fornendo in questo modo una soggettività che non è effettiva ma solo preventiva. Con la morte è necessario aprire una successione nell’esigenza di dare stabilità ai rapporti giuridici, i quali vengono trasferiti dal deceduto ad un nuovo soggetto (come un erede, un figlio, un nipote ecc) e in mancanza di questo, il patrimonio* diventa proprietà dello stato. *PATRIMONIO → costituito da attività e passività patrimoniali e quindi non si parla solo di beni materiali, ma anche di diritti come i diritti di credito o anche i debiti, in sostanza tutto ciò che fa capo ad un soggetto che ha quel determinato patrimonio. nel momento in cui due persone muoiono nello stesso evento, occorre capire chi sia deceduto prima dell’altro in quanto questo è necessario per una corretta successione, dato che questo va a modificare i soggetti che dovranno ereditare il patrimonio una situazione come questa è regolata dall’articolo 4 del codice civile (Quando un effetto giuridico dipende dalla sopravvivenza di una persona a un'altra e non consta quale di esse sia morta prima, tutte si considerano morte nello stesso momento) che stabilisce che in un evento come una caduta di un aereo, i due soggetti (coniugi) si considerano morti contemporaneamente poiché complicato stabilire i tempi di decesso. -la morte, quindi, produce perdita della capacità giuridica e l’apertura della successione ma non sempre vi è certezza sulla vita di una persona (esempio → Emanuela Orlandi o Denise) in quanto questa si trova lontana dal proprio domicilio per un lungo tempo, portando ad una situazione di scomparsa della persona. • Dopo 2 anni dalla scomparsa, chi è interessato potrà chiedere e dichiarare al proprio comune una situazione di assenza del soggetto, ovvero una situazione giuridica che presuppone l’attribuzione dei diritti al legittimo erede dell’assente che possa conservare il patrimonio o godere dei beni dell’assente e gestire le sue attività; • Dopo 10 anni dalla scomparsa, si può richiedere al giudice la dichiarazione di morte presunta, ovvero una sentenza con cui si dichiara una morte di cui non si ha la certezza e che produce effetti patrimoniali e personali, permettendo anche al coniuge del soggetto assente di poter effettuare un nuovo matrimonio che risulterà nullo nel caso di ricomparsa della persona dichiarata morta. → ovviamente, un negozio giuridico matrimoniale dichiarato nullo o sciolto in caso di separazione non si estende a tutta la famiglia in quanto anche in caso di invalidità del matrimonio, il figlio mantiene la condizione di figlio dei due ex coniugi. persona giuridica e non è iscritta negli appositi registri, presenta invece un’autonomia patrimoniale imperfetta; o è un’organizzazione di natura privata che deve essere iscritta nel registro delle persone giuridiche attraverso la pubblicità costitutiva e che si può istituire con due diverse tipologie di scopo → SCOPO DI LUCRO (ripartizione degli utili tra i soci) o SCOPO DI NATURA IDEALE*. *di questi fanno parte due tipi di società che sono la fondazione e l’associazione, che differiscono per la propria natura: • fondazione → è un’organizzazione costituita con un atto unilaterale e che rientra negli enti istituzionali (non corporazione); in questo caso il patrimonio è utilizzato per perseguire uno scopo di utilità sociale, al fine di realizzare uno scopo immodificabile ed immutabile. Gli amministratori della società non possono modificare lo scopo della fondazione, poiché si tratta di scopi in linea con quelli costituiti dal fondatore, che non assume alcun ruolo all’interno della società. → l’organo di amministrazione esterno, un’autorità governativa che interviene nel caso di azioni non conformi alla legge o allo statuto, ha il potere di annullare regole, revocare gli amministratori e nominarne altri o addirittura nominare un commissario che controlli l’intera fondazione. • associazione → al contrario della fondazione, è un’organizzazione che si costituisce con un contratto plurilaterale (concluso da più parti allo svolgimento di uno scopo comune) e rientra negli enti corporativi; in questo caso, eventuali profitti vengono utilizzati per l’attività dell’ente no profit. all’interno di un’associazione è molto importante la pluralità di persone, grazie alla quale si realizza lo scopo e tutti gli associati possono modificare le regole, lo scopo o anche estinguere l’associazione, rimanendo parti dominanti di essa. → inoltre, l’associazione presenta un’assemblea (costituita da tutti gli associati) che ha una funzione deliberativa e rappresenta l’organo di controllo interno e che condivide un rapporto di fiducia con l’organo amministrativo. In entrambi questi enti, si crea un’organizzazione che produce atti in cui sono presenti le regole dell’ente, lo scopo, gli organi, le attività da svolgere, le regole di estinzione dell’ente (caso di realizzazione o impossibilità dello scopo) e regole di modifica dell’ente → in sostanza le regole di organizzazione dell’ente che sono presenti negli statuti. -Ci sono dei casi di abuso di diritto della persona giuridica: ➔ nel caso in cui il potere della persona giuridica va oltre le finalità del diritto; ➔ nel caso in cui l’azienda viene ceduta ad un terzo con un patto di non concorrenza con cessione di avviamento (ad esempio alla clientela) e che, dopo averla ceduta venga creata in realtà una nuova azienda per fare concorrenza (la violazione del patto è previsto un risarcimento del danno da responsabilità contrattuale) -MA COME SI COSTITUISCONO LE ORGANIZZAZIONI PRIVATE A SCOPO DI NATURA IDEALE? (in breve) • associazione → è necessario un atto costitutivo (patto plurilaterale) e la redazione di un statuto, contente le norme dell’ente; • fondazione → è necessario un atto unilaterale, che implica la volontà del fondatore a far nascere l’ente; uno statuto ed un atto di dotazione, che attribuisce beni al futuro ente da costituire; -E COME SI ESTINGUONO QUESTE ORGANIZZAZIONI? o cause comuni a fondazione e associazione possono essere → la volontà degli associati o dei fondatori (come la scadenza del termine di durata); il venir meno dello scopo dell’ente e lo scioglimento disposto dall’autorità amministrativa o regionale; o l’associazione presenta due ulteriori cause di estinzione → il venir meno degli associati e lo scioglimento dell’ente, disposto dall’assemblea. -lezione del 20 marzo Nella gerarchia dei valori fondamentali alla base della costituzione, la persona umana assume un ruolo centrale → la persona è infatti vista come preesistente alla costituzione stessa. Il concetto che si lega a questa concezione della persona, è il personalismo che è collettivo, in quanto da’ particolare rilievo all’aspetto relazionale il personalismo da forma a tutti gli istituti del diritto privato, anche di natura patrimoniale di cui il costituente sente la necessità di sottolineare le funzioni dell’istituto. -l’articolo 42 (La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati; la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità) afferma che la proprietà è pubblica o privata, ma quella privata, presenta dei limiti rappresentati ad esempio dalla possibilità di espropriazione di un bene per pubblica utilità. L’espropriazione è proprio un’opportunità che lo stato ha, anche se sempre sottoposta ad alcuni controlli e regole da seguire, come ad esempio il dovere di fornire al proprietario a cui è stato leso il diritto, un indennizzo (l’indennizzo oggi non dipende più dal valore dell’immobile, ma viene stabilito in modo che possa fornire alla persona un adeguato ristoro). →La persona è vista come entità unitaria sotto il profilo dei mille interessi diversificati. Ad esempio: - il diritto alla riservatezza → l’interesse che altre persone non si intromettano nella sfera di notizie private della vita del titolare e quindi tutela l’interesse a non far venire a conoscenza gli altri di fatti privati - diritto al segreto → l’interesse con sfumatura diversa rispetto a quello del diritto alla riservatezza, in quanto l’interesse è che chi sia venuto a conoscenza di una notizia privata non la divulghi. Ad oggi, la corte costituzionale accoglie la visione unitaria della persona, legata al danno alla persona in sé per sé → questo consente di non schematizzare gli interessi e poter di volta in volta adattare le tutele alle situazioni che si presentano. -Un altro diritto della persona è il diritto all’identità personale → questo diritto valorizza l’interesse del titolare riferito al profondo rispetto della sua identità, non solo anagrafica ma anche un’identità legata alle ide, le opinioni e le sue attività. -lezione del 21 marzo -l’articolo 2059 (Il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi determinati dalla legge) disciplina che il danno non patrimoniale sia risarcito solo nei casi previsti dalla legge. Questo articolo è strettamente legato all’art. 185 del codice penale (Ogni reato obbliga alle restituzioni, a norma delle leggi civili. Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui.) che regola che il risarcimento venga attuato non in tutti i casi in cui l’illecito configura un reato (ad esempio, il reato di lesioni o il reato di diffamazione). -Distinguiamo tra due processi differenti: o Processo Civile → è prevista una responsabilità civile ed una conseguente riparazione della parte offesa ed un risarcimento del danno, in quanto la controparte è la vittima. o Processo Penale → è prevista una responsabilità penale con conseguente accertamento dei presupposti di sanzioni inerenti ai rapporti tra stato e individuo, in cui la controparte è sempre e solo lo stato CASO DI INCIDENTE FERROVIARIO A VIAREGGIO Un treno che trasportava materiale pericoloso deraglia vicino ad abitazioni in cui decine di persone sono morte → il processo è durato 20 anni, poiché aveva esigenze di accertamento di perizie e quindi un processo molto complesso, che ha portato il reato penale ad estinguersi per prescrizione →ad esempio, i frutti diventano autonomi quando vengono staccati dall’albero, in quanto prima sono pendenti e quindi essi costituiscono un bene futuro quando sono ancora attaccati all’albero, e diventano un bene presente quando si staccano dall’albero. Per questo, io posso vendere delle mele ancora attaccate all’albero ma la proprietà si trasferirebbe una volta che le mele sono state staccate dall’albero. -inoltre, i beni possono relazionarsi fra loro ed esistono anche dei vincoli tra beni: o vincolo di pertinenza → che si crea quando viene acquistato un immobile o un box auto, in quanto ad esempio il box può essere utilizzato come ornamento e accessorio del bene principale che è l’immobile si tratta quindi di un rapporto di servizio tra bene principale e bene accessorio. o rapporto paritario → che si crea se ho più beni mobili che destino a soddisfare un unico interesse come, ad esempio, tanti libri che destino a creare una biblioteca non è quindi solo una somma di beni diversi, ma questi sono legati da un vincolo che permette di aumentarne il valore poiché destinati a soddisfare un interesse che aumenta di valore di quei libri parliamo di un’universalità di beni, ovvero un insieme di beni mobili che sono volti a soddisfare un unico interesse e può essere riferita anche a: • l’azienda che include tutti i beni strumentali ad esercizio dell’altro; • l’eredità che è l’insieme di attività e passività individuata in modo unitario dal legislatore, tanto che permette la vendita dell’eredità. -i diritti reali sono diritti che vengono esercitati sulla res (la cosa) e sono diritti assoluti, che vengono fatti valere su tutti Tra questi abbiamo: o diritti reali di godimento → sul bene viene esercitato un certo godimento (proprietà) e permettono l’utilizzo del bene; o diritti reali di godimento minori → ovvero il diritto di usufrutto; o diritti reali di garanzia → relativi all’ipoteca e al pegno, e sono diretti a garantire la soddisfazione del credito a beneficio del creditore, permettendo la soddisfazione del diritto anche nel caso di inadempimento da parte del debitore. -lezione del 27 marzo il possesso è relativo al potere di fatto che l’individuo ha su un bene ci si riferisce ad un soggetto che si comporta come se fosse titolare del bene dal punto di vista psicologico ma non lo è per diritto ed il diritto riconosce questo aspetto come situazione di fatto → quando questa situazione si protrae nel tempo, il diritto interviene per trasformare la situazione di fatto in una situazione del diritto. Il possesso può essere di due tipi: - Possesso in malafede → colui che possiede sapendo di ledere i diritti altrui; - Possesso in buona fede → è una regola soggettiva (e non oggettiva di condotta come nel caso di regole commerciali) regolata dall’articolo 1147 (È possessore di buona fede chi possiede ignorando di ledere l'altrui diritto. La buona fede non giova se l'ignoranza dipende da colpa grave.) -l’acquisto di beni soggettati dal possesso può avvenire in caso di trasferimento sulla base di un contratto idoneo a trasferire la proprietà, di vendita in buona fede (possesso in buona fede) e l’acquisto da parte di chi esercita il possesso sul bene. Ci si può trovare quindi di fronte ad un incauto acquisto → quando il venditore vende un bene oggetto di reato o di provenienza furtiva, ma l’acquirente è in buona fede. Il profilo della buona fede dell’acquirente si presume (si determina una inversione dell’onore della prova. Non sarà chi acquista a dimostrare la buona fede, ma chi contesta la malafede del soggetto che ha acquistato) -lezione del 28 marzo -Esistono due tipi di potere attribuiti al diritto di società • potere di disposizione del bene → relativo a tutti gli atti giuridici diretti a trasferire il bene o concedere diritti di qualsiasi tipo sul bene a terzi; • potere di godimento del bene → consiste nella possibilità di utilizzare materialmente il bene e di percepirne i frutti; questi due poteri possono essere esercitati in maniera differente: o piena → nel senso che comprende qualunque facoltà di godimento escluso quelle espressamente vietate; o esclusiva → nel senso che il potere è riferito solo al proprietario e senza il suo consenso nessuno può esercitare tale diritto ovviamente, questi due poteri non sono illimitati, ma la legge può porre dei limiti: ➢ Limiti di Natura Pubblica → cioè, quei limiti posti nell’interesse pubblico, come nel caso dell’espropriazione, che può avvenire solo in caso di legalità (per motivi di interesse generale, nei casi previsti dalla legge) e che prevede un indennizzo (lo stato deve corrispondere al proprietario espropriato una somma di denaro per compensare la perdita). ➢ Limiti di Natura Privata → cioè, quei limiti posti nell’interesse privato e quindi diretti a garantire i rapporti di buon vicinato, come ad esempio una certa distanza tra le costruzione, i muri (per dividere le proprietà di fondi comuni); luci e vedute (tutte le aperture necessarie al passaggio di aria e luce e vedere il fondo del vicino); stillicidio (copertura di acqua piovana, in modo che i canali non pregiudichino il vicino) e le immissioni (qualsiasi rumore, propagazione di fumo o calore proveniente dal fondo vicino). ➔ legato ai limiti di proprietà privata e alle immissioni, la valutazione del limite di tollerabilità non è arbitraria, ma deve tenere conto della: • Condizione dei luoghi → poiché un rumore può essere tollerabile in una zona disabitata ed intollerabile in un centro abitato; • Priorità di un determinato uso → in quanto, se costruisco una casa in prossimità di un impianto industriale installato prima che non ci fossero abitazioni nella zona, la mia lamentela ha meno importanza; • Comparare e valutare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà → poiché da un lato c’è la misura del danno sofferto dal proprietario che subisce le immissioni e dall’altro, la misura del costo di inquinamento che implicherebbe la rimozione di queste da parte dell’azienda e le conseguenze economiche. ➔ Per quanto riguarda le immissioni che superano il limite di tollerabilità, distinguiamo tra: • Immissioni intollerabili lecite → quelle immissioni che superano la normale tollerabilità, ma sono lecite; in questo caso, l’autorità giudiziaria deve soppesare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, riconoscendo l’esigenza della produzione e il pagamento di un congruo indennizzo al proprietario che ha subito l’immissione; • Immissioni intollerabili illecite → quelle immissioni non autorizzate dall’autorità giudiziaria e che sono soggette a: o un’azione inibitoria, ovvero la cessazione dell’immissione; o un’azione risarcitoria, ovvero il risarcimento del danno provocato. →CARATTERISTICHE DELLA PROPRIETÀ o Pienezza → l’art. 832 (Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico) descrive la proprietà come un diritto che consente al suo titolare ogni lecita utilizzazione del bene; o Elasticità → nel senso che anche quando i poteri del proprietario risultano essere limitati, il diritto di proprietà rimane parzialmente integro e non appena viene meno il vincolo che la comprime essa riprende automaticamente la sua ampiezza originaria (consolidazione); o Autonomia e indipendenza → in quanto essa non presuppone l’esistenza di un diritto altrui parallelo e di portata maggiore (rispetto a diritti reali limitati); o Imprescrittibilità → poiché il diritto di proprietà non si perde a seguito del non uso da parte del proprietario, ma per usucapione da parte di soggetti terzi; o Perpetuità → in quanto la proprietà non è soggetta a limiti temporali* al diritto di proprietà; ➢ tutela cautelare → un’azione che il possessore, proprietario o titolare di altro diritto reale, può proporre per prevenire possibili danni materiali alla cosa oggetto di possesso, così da tutelare il proprio diritto di continuare a godere del bene nello stato in cui si trova. →DIVIETO DI ATTI EMULATIVI: l’art. 833 (Il proprietario non può fare atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri) vieta al proprietario il compimento di atti emulativi, cioè quegli atti con lo scopo di nuocere o recare molestie ad altri. Un atto per essere considerato EMULATIVO deve avere due elementi: • ELEMENTO OGGETTIVO → che evidenzia un atto che rechi effettivamente un danno o molestia ad altri e al quale non deve corrispondere nessun interesse del proprietario che lo compie; se dovesse esistere un interesse, l’atto è lecito anche se l’utilità che procura al proprietario è minore del danno recato agli altri; • ELEMENTO SOGGETTIVO → che evidenzia un atto che deve essere fatto per il solo scopo di recare danno agli altri e rispetto al quale, nel caso di impossibilità di accertamento psicologico, si ricava un giudizio obiettivo, ovvero l’assenza di interesse del proprietario. -lezione del 29 marzo IL POSSESSO è il potere di fatto che l’individuo esercita sulla cosa che fa parte della proprietà o di altro diritto reale → il possesso è costituito da: ➢ ANIMUS POSSIDENDI (elemento soggettivo) → relativo alla volontà del possessore di esercitare sul bene i poteri del proprietario o altro titolare di diritto reale; ➢ CORPUS POSSESSIONIS (elemento oggettivo) → relativo al fatto che il soggetto assume un comportamento materiale sul bene, ovvero un tipo di attività pari a quella del proprietario o altro titolare di diritto reale; ➢ COMMODA POSSESSIONIS (vantaggi per il possessore) • acquistabilità per usucapione → se si possiede un bene per un determinato periodo e senza interruzione si acquista la proprietà per usucapione; • posizione di convenuto nell’azione di rivendica → per cui è il proprietario ad avere l’onore di provare il suo diritto tramite azione di rivendicazione nei confronti di chi sta possedendo il bene ed il possessore si trova quindi in posizione più avvantaggiata; • tutela possessoria → una legittimazione a tutela delle azioni possessorie del bene rispetto a chiunque arrechi molestia o azioni turbative; →esistono due tipi differenti di possesso: ▪ POSSESSO LEGITTIMO → nel caso in cui chi ha il possesso è il titolare del diritto; ▪ POSSESSO ILLEGITTIMO → nel caso in cui chi ha il possesso non è il titolare del diritto e si distingue tra: ➢ possesso in buona fede (buona fede soggettiva*) → nel caso in cui, chi possiede un determinato bene ignora che un altro soggetto sia proprietario o possessore dello stesso e prevede che i frutti percepiti entro l’azione di rivendicazione dell’altro restino a me, mentre i frutti percepiti dopo l’azione di rivendicazione vengano essere restituiti al proprietario; ➢ possesso in malafede → nel caso in cui si è consapevoli di ledere il diritto altrui e si esercita il possesso sul bene, portando alla restituzione di tutti i frutti percepiti fin dal momento in cui si è iniziato a possedere il bene. *diversa è la buona fede oggettiva, che si presenta come un canone fondamentale di correttezza, che deve ispirare la condotta delle parti nel rapporto di obbligazione reciproca (ad esempio, nel caso del contratto tra le parti) ➔ il possesso è soggetto a: ➢ ACQUISTO → che può avvenire a titolo originario (con un possesso diretto del bene attraverso animus possidendis) e a titolo derivativo con casi particolari: ▪ consegna → nel senso che, chi aveva la detenzione della cosa ne acquista il possesso (inquilino che acquista l’appartamento già detenuto) ▪ successione → che può avvenire a titolo universale (dopo la morte del possessore subentra l’erede nello stesso stato psicologico del defunto) o a titolo particolare (il possesso di un bene mobile o immobile può essere esteso anche a tutti gli accessori che ne fanno parte, a prescindere dal fatto che essi appartengano allo stesso possessore o a un altro soggetto). ➢ DURATA → che è suddivisa tra due presunzioni di legge: • presunzione di possesso intermedio → quando il possessore fornisce la prova di possedere ora e di aver posseduto in passato; • presunzione di possesso anteriore → quando il possessore esercita il suo potere sulla base di un titolo allora si presume che abbia cominciato a possedere dalla data del titolo stesso. ➢ PERDITA → legata al momento in cui il possessore cessa di possedere un bene, trasferendo ad altrui il possesso, ma conserva la semplice detenzione del bene (ad esempio, un proprietario che vede casa restandoci come inquilino) →anche per il possesso esistono delle forme di tutela: ➢ azioni possessorie; ➢ azioni di reintegrazione → volte ad evitare conflitti sociali, per cui il legislatore tutela nel caso di spogli molestie o turbative ed il soggetto (proprietario o detentore qualificato) deve intervenire con tale azione entro un anno dalla sofferta lesione, in caso di spoglio clandestino ed io sono un detentore non qualificato allora dovrà intervenire solo il proprietario; si tratta di una forma di tutela del detentore e del possessore; ➢ azioni di manutenzione → forma di tutela relativa ai soli possessori e si riferisce ai beni immobili e alla universalità dei beni mobili e che deve essere esercitata entro un anno dalla molestia, ma non esercitata dal detentore qualificato; questa forma di tutela presuppone che il possesso di cui si chiede tutela duri ininterrottamente da oltre 1 anno e sia stato acquistato in modo non violento e né clandestino; ➢ azioni di nunciazione → azioni volte a prevenire un danno da cui la cosa è minacciata ed offrono una tutela di urgenza in situazioni che richiedono interventi rapidi; ➢ azioni di nuova opera → relative a chi teme che una nuova opera di altri intrapresa su un fondo possa recare danno al bene in proprio possesso (ad esempio, un vicino che sta realizzando la costruzione di un edificio senza osservare le distanze legali) e sono azioni che vanno esercitate entro un anno dall’inizio dell’opera e solo se questa non è ancora stata terminata; ➢ azioni di danno temuto → relative a chi teme che un’opera di altri già esistente possa recare un danno grave alla cosa oggetto del suo diritto o del suo possesso. →l’USUCAPIONE è un tipo di acquisto a titolo originario di un determinato bene tramite il possesso protratto per un certo tempo, che deve essere di tipo continuo (un possesso che dura per tutto il tempo e senza interruzioni) e non vizioso (non deve essere acquisito in modo violento o clandestino). L’usucapione prevede un tempo necessario al fine di questo tipo di acquisto: • usucapione ordinario: Beni immobili ed Universalità dei beni (possesso per 20 anni); Fondi rustici (possesso per 15 anni); Beni mobili (possesso in malafede, 20 anni; possesso in buona fede, 10 anni) • usucapione abbreviato: nel caso di acquisto in buona fede di una proprietà in cui il venditore non era il proprietario ma il possessore → Beni immobili, Universalità di beni e Fondi rustici (possesso per 10 anni); Beni mobili (acquisto immediato della proprietà a patto che il bene mobile non sia registrato, l’acquirente riceva il possesso e sia in buona fede al momento della consegna e si abbia un titolo idoneo al trasferimento della proprietà).
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