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La Filosofia Dietro l'Educazione: Da Socrate a John Dewey, Sintesi del corso di Pedagogia

Storia dell'EducazioneFilosofiapedagogiaEducazione

La filosofia che ha influenzato l'educazione attraverso i secoli, da Socrate e la sua idea di un cittadino autonomo, alle scuole statali e cristiane, fino a John Dewey e la sua risposta alla scuola tradizionale. Il documento illustra come la mentalità e la società hanno influenzato l'educazione e come i grandi pensatori come Socrate, Platone, Rousseau e John Dewey abbiano contribuito a cambiare la nostra comprensione dell'apprendimento.

Cosa imparerai

  • Come l'educazione è cambiata attraverso i secoli?
  • Come John Dewey rispose alla scuola tradizionale?
  • Che idea di educazione propose Socrate?
  • Come influenzarono le scuole statali e cristiane l'educazione?
  • Che nuova idea di educazione propose Rousseau?

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 04/03/2022

alice-sartori-6
alice-sartori-6 🇮🇹

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Scarica La Filosofia Dietro l'Educazione: Da Socrate a John Dewey e più Sintesi del corso in PDF di Pedagogia solo su Docsity! PEDAGOGIA GENERALE 1.10.18 Pedagogia= educaz globale essere umano a tt tondo. Deriva da filo riflessione filosofica sull’educazione. Sci della formazione: studia l’educazione delle scienze sociali. Educazione diverse definizioni. Favorisce lo sviluppo integrale del soggetto verso la piena coscienza e dominio di se, verso l’interagire con gli altri e il trasmettere dei valori (si imparano con esperienze di vita). Didattica= è il metodo per trovare il modo più efficace x insegnare. Pedagogia attiva: immedesimarsi per imparare e assorbire conoscenze come fatti vissuti. Imp dare esempio xk figlio imita ciò che il genitore fa e non ciò che il genitore dice attraverso gesto no parola. • Ed formale: insegnamento nelle istituzioni riconosciuta dallo stato • Ed informale: usi, valori imparati con rapporto con altri, es famiglia • Ed non formale: tramite scuole non istituzionalizzate, ed professionale o sparpagliata ( es lavoro aggiornamento) comprende educaz adulti Pedagogia teorizzazione del fatto, riflessione dell’educazione. Metodo: insegnamento (insieme di principi), metodologia: riflessione sui metodi. 2.10.18 ISTITUTIO educazione pratica degli antichi Antichità imp stato, patria, vita pubblica educazione mira a ciò; imp Integrare individuo in collettività. Questo tipo di educazione deriva dal tipo di società in cui vivevano gli antichi: no uguaglianza (concetto moderno). Tipi di società: • mondo antico fino a rivoluzione Francese soc divise in ordini sociali (categorie a cui si appartiene da nascita) definiti dalla legge. È soc gerarchizzata, imp. la coesione e l’appartenenza alla comunità. • mondo moderno, dopo rivoluzione Fra leggi dello stato che garantiscono uguaglianza (inizio regimi costituzionali). Cittadini in teoria uguali, in realtà esistono differenze x motivi economici danno vita a classi sociali. È soc in cui conta di più l’individuo (v dichiarazione diritti uomo) Non esiste uno stacco netto tra i due tipi di società, passaggio graduale. Con SOCRATE grandi cambiamenti xk in quel periodo diventa più imp la politica che l guerra cambia educazione, è più ampia, xk cittadino deve essere capace di capire tutto (polimachia), deve avere senso critico! Ma c’è il rischio che qualcuno educhi al falso scopo di Socrate è quello di aiutare i cittadini a trovare una fonte di verità dentro di sé che protegge dai falsi maestri abbindolatori. risultato: liberazione della persona (felicità) Con questo concetto di Socrate, cambia la mentalità serve nuovo tipo di educazione nasce concetto di INDIVIDUO MORALMENTE AUTONOMO (scopo pedagogia odierna, una volta combattuto o inesistente). ROUSSEAUX (apre pedagogia moderna), nel “contratto sociale” ribalta la prospettiva del mondo antico: lo stato ora è espressione del cittadino moralmente autonomo che cede una parte sé allo stato per permettergli di esistere. di fronte questi cambiamenti, anche l’educazione deve progredire. New definizione EDUCAZIONE: l’azione esercitata da un essere umano su un altro essere umano per fargli acquisire certi tratti culturali (valori, saperi..) L’educazione si propone di realizzare l’individuo e di socializzarlo contraddizione di base xk lo vuole libero e autonomo ma deve vivere in società in armonia con gli altri. RAPPORTO EDUCAIONE-NATURA i primi pedagogisti come Rousseau si basavano molto su osservazione natura ( libertà e purezza originaria). MA l’educazione è una pratica culturale, non naturale. Linguaggio creato da uomini e crea mondo parallelo. DISTINZIONE EDUCAZIONE-ADDESTRAMENTO x creare individuo autonomo nn si può manipolarlo o condizionarlo, bisogna far in modo che i principi educativi sorgano in lui spontaneamente. Non bisogna mai imporre le proprie volontà su un bambino, bisogna rispettarlo. Origine concetto individuo con SOCRATE (età Atene di Pericle , splendore città stato) cambia realtà. Tempio Apollo, “conosci te stesso” x greci significava conosci i tuoi limiti, per Socrate invece significava nn farsi condizionare da altri. Per Socrate, se le nostre convinzioni sono imitazione di modelli allora si cade in faziosità; ns convinzioni devono essere frutto della ricerca personale e del dialogare con gli altri ricercatori. Ad Atene c’erano i filosofi mercenari (sofisti) che usavano dialettica x manipolare gli altri, risultato: relativismo generale, no valori o verità condivise. X Socrate bene/verità/giustizia nn possono variare, sn universali ( ma uomo deve anche ragionare con la sua testa). Deve scaturire da sé l’intima convinzione dell’idea/verità. S non usa orazione a effetto ma dialoga: ricerca in comune della verità. Fa domande x distruggere il sapere degli altri “io so di nn sapere” xk conoscenza va cercata con fatica, bisogna liberarsi da falsi saperi, bisogna sapere di nn sapere e poi bisogna partorire la verità ( maieutica) grz a Socrate domande, incontri. S concepisce l’idea del concetto=coglie l’essenza di ciò di cui si parla, in modo valido x tt. Il concetto può essere messo a prova, dimostrato o attuato. Scopo S= ridare valore a ideali morali. X la prima volta descrive un metodo pedagogico. Il sapere nn è già costruito ma è il ricercare/indagare del maestro e dell’alunno relazione Biunivoca (entrambi imparano e insegnano). Metodo maieutico/socratico no subito successo, poi spunto di metodi pedagogici moderni. Ma successori nn mantengono purezza xk fine splendore città stato greche crisi (x es Platone). ha dato agli uomini la coscienza dicendo ciò implica che tt devono saper leggere; le scritture devono essere disponibili a tt (rivoluzione tecnologica di pochi anni prima, invenzione stampa); educaz prima era elitaria (1/2% popolazione), studio era in latino L traduce la bibbia in tedesco, prima nn esisteva L crea il modello del tedesco (tipo dante in ita) che diventa il tratto unificante della nazione. Chiese protestanti sono chiesa nazionali ( no universali come cristianesimo), nascono prime forme di nazionalismo. Concetto di educazione di massa (no elitaria) comincia a diffondersi fa fare 1 salto di qualità alla vita. In Ita la scuola di massa arriva appena nel 1860, molto dopo i paesi protestanti. Post (150 anni dopo) guerra dei trent’anni, nasceranno i sistemi scolastici laici statali. Comincia anche a prendere forma l’Europa moderna, nascono le nazioni imp lingue vernacolari (no latino) le fanno diventare lingue nazionali. Nascita sistema scolastico nazionale; istruzione di massa; lingua nazionale grz a protestantesimo COMENIO 1592/1670 Uno dei 3 iniziatori della pedagogia moderna, ideatore della didattica. E’ 1 protestante, studia coi luterani, torna in Boemia dove inizia ad occuparsi di scuole e di educazione di massa. Inizia la guerra dei 30 anni: c’era il sacro romano impero, tramutato in staterelli. Con la pace di Augusta si dice che si può essere protestanti. Si forma un gruppo (lega) protestante. L’impero interviene e la Svezia (protestante) attacca scoppia guerra devastante. Comenio se ne va in Polonia il mondo cade a pezzi? Creiamo un modello educativo per educare le future generazioni alla pace. Va in Olanda (paese molto libero). L’avventuroso semplicissimus racconta la guerra dei 30 anni; religione n salvezza ma causa di intolleranza. L’educazione è il prob centrale dell’umanità. Qualsiasi tentativo di rivoluzione che nn riguardi l’educazione delle nuove generazioni è destinato a fallire trasforma la pedagogia come disciplina autonoma. L’educazione è importante x l’effetto sull’individuo e x l’effetto sulla società del futuro. Educaz forma uomo x vita spirituale e temporale/civile educare=insegnare a vivere (persona autonoma). L’uomo x essere uomo deve sottomettere la natura irrazionale con la ragione (ispirato a stragi). Pochi anni dopo la morte di Lutero, l’educazione veniva fatta un po' a caso x affrontare qst importante problema serve creare un metodo (catena di montaggio dell’educazione); dove trovo tanti maestri se pochissime persone sanno leggere? si inventa la didattica (parte tecnica dell’educazione) istruzione prende persona qualunque e gli insegna una tecnica semplice con la quale possono fare il loro lavoro (regole con le quali anche il meno dotato riesce ad insegnare). Rifugiarsi nella didattica fa perdere la motivazione la didattica è un mezzo nn un fine, al di là di essa c’è la relazione educativa. Comenio giunge alla POLIMATI (ideale pansotico)=insegnare tt a tutti ( se si nasconde una parte della conoscenza alle persone, queste restano in un condizione di inferiorità). Con la polimatia tt hanno le stesse chances (no inferiorità); serve anche come aiuto nella scoperta dei talenti (ognuno ha diritto ad avere una visione globale x capire in cosa eccelle). “chiunque è messo al mondo vi è messo x essere attore e nn spettatore”, la conoscenza ci da la possibilità di esprimere noi stessi al meglio. Cosa significa insegnare tt a tutti? Sarebbe impossibile. Insegnare ad apprendere/suscitare il sapere sviluppare la curiosità; farsi un metodo; capire quali cose sono importanti; capire quali sono i problemi. Il metodo naturale (no deduttivo) apprendere per induzione, x osservazione del mondo circostante (metodo scientifico). Spiegazione religiosa: la ragione divina è nella natura, studiandola si trova la traccia dell’intelligenza divina. Acquisizione di nuova conoscenza i bambini devono imparare questa mentalità. Metodo naturale portare gli oggetti in aula (autopsia) l’insegnare guida l’osservazione dei ragazzi libri illustrati con frecce sono inventati da lui (didascalie in + lingue). Solo che nn ha ancora l’idea di scuola attiva in cui il bambino fa da se. Comenio: • Educazione x società del futuro • Educare=insegnare a vivere • Inventa didattica • Insegna tt a tutti • Insegnare ad apprendere • Sapere è gioia • Metodo naturale induttivo • Portare oggetti in aula • Libri illustrati plurilingue ILLUMINISMO Si sono affermate le sci empiriche. società ingiusta grosse disuguaglianze. Nn volevano la rivoluzione ma che i sovrani illuminati accogliessero i suggerimenti dei filosofi x riformare pacificamente la società. Giuseppe II ha fatto molte riforme (Austria), anche Carlo III di Borbone (Napoli) fece big modernizzamenti. Federico II di Prussia era amico di Voltaire, ma poi lo cacciò. Gli intellettuali criticano la vecchia società e propongono riforme per modernizzarla (soprattutto in Fra), soprattutto educative, ma quelle prese + in considerazione erano le fiscali (educative erano troppo avanzate). Entra in scena la tecnologia (in ing riv industriale) trasformaz della vita umana e delle relazioni umane. Fenomeno del COLONIALISMO: nazione con fabbrica senza materie prime; rubo le materie prime e le lavoro; vendo il prodotto finito alle colonie.--> gigantesca espansione economica, occidentalizzazione del mondo e incontro con gli indiani del Nord America “buon selvaggio” Rousseau si ispira al mito del buon selvaggio x scrivere l’Emilio, Rousseau concede all’Emilio 1 solo libro: “Robinson Crusoe”: riscopre la naturalità dell’uomo, prototipo del romanzo di formazione moderno (i pedagogisti scrivono romanzi, nn trattati), educazione come fatto biografico, nn educazione classica, scuola. 9/10/18 1700 nasce istruzione di massa nasce anche opinione pubblica. Circolano idee nuove=prediche dei filosofi arrivano alle orecchie dei borghesi: nuova classe che si è fatta da se grz a istruzione i borghesi leggevano i filosofi e la politica si fanno 1 loro opinione e pensano che soc deve cambiare (ma no pacifisti come filosofi) credono che se sovrano è ingiusto o governa mal i sudditi possono rovesciarlo(idea di Hobbes poi ripresa da Locke) sanno ciò grz a istruzione, vogliono riforme. Primo luogo in cui queste idee vengono messe in pratica: USA (c’erano borghesi intellettuali illuministi come Jefferson). Erano colonia, pagavano tasse ma non godevano della rappresentazione politica in Inghilterra (1° monarchia parlamentare). 1776 guerra d’indipendenza; poi idem in Fra 1779 riv che porta a abolizione classi sociali e dichiarazione universale de diritti dell’uomo e del cittadino. Romanzo di formazione= tipica forma con cui si esprimevano i pedagogisti es “Robinson Crusoe” 1719 di Daniel Defoe, è pamphlet filosofico. Storia di un borghese inglese che scappa xk nn voleva studiare, fa naufragio su un’isola deserta deve lottare contro la natura (privo dello scudo dell’istruzione), natura gli da una lezione: è necessaria la conoscenza x sopravvivere inizia percorso esistenziale che era lo stesso di quello dell’umanità intera. Robinson qnd è maturo incontra marinai spagnoli e fa 1 contratto: lavora x loro e loro lo riportano sano e salvo alla civiltà metafora del contrattualismo di Rousseau= soc è sviluppata da individui che cedono una parte di sé alla soc x la vita migliore di tt. Mito del naufrago uomo privo di scienza. sempre imp religione: Robinson trova forza nel rapporto cn Dio. Comincia 1 nuovo modo di vita cultura globale condivisa-> nascono nuovi MITI (tt è mito) simbolici che animano la cultura e servono a uomini x costruirsi 1 visione del futuro. Giambattista Vico dice che l’intelligenza umana funziona per miti, che si esprimono attraverso delle forme linguistiche e fanno presa xk sono legati all’inconscio della psiche umana (vera intelligenza, intuitiva). Miti dipendono proprio dalla parte inconscia della mente umana, sono quasi onnipresenti (qualsiasi cosa può essere letta come un mito). Rousseau lancerà il mito (una nuova modalità di vederlo) del fanciullo (prima era solo 1 adulto in miniatura)mente dominata da irrazionalità (adulto è razionale); illuminismo prima tutto razionalità, poi 2° metà secolo altri filosofi rivalutano l’irrazionale(Rousseau). Come funziona il mito:  Jung: l’uomo e i suoi simboli  Prop: gli archetipi nelle fiabe  Frye: gli archetipi nella letteratura  Campbell: gli archetipi in ogni forma di narrazione  Voglar: gli archetipi nel cinema Narrazione=meccanismo principale di conoscenza x l’animo umano (imp con bambini). 10/10/18 JHON LOCKE 1632-1704 Filosofo e iniziatore della psicologia moderna. Si preoccupa di come funziona la mente umana. Crede che la mente umana alla nascita sia una tabula rasa, i della mente vengono da esperienze esterne imp educazione. Esperienza umana è fondamentale e si divide in: senso esterno= sensazione e senso interno=riflessione. Locke pensa che ci siano 2 categorie di qualità dei corpi: primarie (misurabili), come la solidità, l’estensione e la forma; e le secondarie(soggettive), come i colori, i suoni, i sapori e gli odori. La sostanza in se è inconoscibile degli oggi noi conosciamo il modo in cui ci appaiono e come si comportano ma non sappiamo cosa sono in realtà; però nn nega l’esistenza della sostanza. Come nn nega l’esistenza di Dio il cristianesimo di Locke è senza dogmi, è sociale, morale, etico religione naturale= uomo allo stato di natura ha già 1’etica. La religione di natura porta Locke a pensare alla tolleranza e alla libertà religiosa, infatti è il teorico del liberalismo influenzerà Smith (fondatore economia politica). L scrive “il saggio sull’intelletto umano” 1° saggio di pedagogia moderna. 1° volta che un pedagogista basa le sue teorie su una conoscenza scientifica del cervello. visione medico scientifica dell’educazione; rispetto della dignità umana; esperienza alla base dell’autoformazione. X L il bambino è 1 adulto in miniatura bisogna educarlo x far maturare intelletto e volontà. Nel suo trattato pedagogico “ I pensieri sull’educazione” educazione e istruzione sono i mezzi x raggiungere forme sempre + alte di 16/10/18 JEAN JACQUES ROUSSEAU (1712-1778) Filosofo svizzero-francese, si occupa soprattutto di politica ma anche di pedagogia e letteratura (“Nuova Eloisa”). E’ la chiave di volta del passaggio da illuminismo a romanticismo. La pedagogia illuminista esaltava gli aspetti razionali (Locke), bisognava insegnare al bambino a ragionare bene. Rousseau ha visione completamente diversa ragionevolezza è pericolosa perché l’uomo è composto anche da istanze irrazionali con cui bisogna convivere. R sostiene che l’irrazionalità sia molto imp e che l’uomo sia legato alla natura se educo un bambino senza tener conto della natura lo alieno. A differenza di Voltaire che si rivolgeva a una minoranza di dotti, R parla a tutti in un linguaggio più popolare (x questo sarà molto popolare). Al centro della visione di R STATO DI NATURA dell’uomo= equivalente biblico dell’eden (società moderna=peccato originale); l’uomo originariamente è allo stato di natura, quando si è civilizzato, la soc moderna ha portato regole e leggi che hanno tarpato la sua libertà. Progresso=male porta ingiustizie, disuguaglianze e alienazione la felicità naturale dell’uomo scompare perché ci sono queste cose(vizi ecc) colpa delle istituzioni sociali. Alienazione:  Rousseau: per inserirsi nella società l’uomo rinuncia alla parte vera di sé. Non si accetta per quello che è, finge e si adegua alle finzioni collettive ciò si ripercuote sull’educazione.  Marx: il lavoratore viene sfruttato da chi possiede i mezzi di produzione (nuova forma di schiavitù).  Freud: l’uomo è scisso, la parte più vera di noi, l’inconscio (se/ parte razionale=io) viene sacrificato dal super-io (parte giudicante). R visione globale. Dice che bisogna creare un nuovo PATTO SOCIALE nuovo set di regole in base alle quali la gente deve vivere. Il P.S. deve cercare di rispettare la libertà, i diritti di ognuno. La sovranità dovrà essere della collettività. Ma come si fa ad unire tutti gli individui in questa nuova società?  tt devono obbedire alla VOLONTA’ GENERALE= volontà di obbedire a sé stessi (forma di volontà che dovrebbe risolvere i guasti della società moderna corrotta). Ognuno cede una parte della sua libertà alla volontà generale ma così facendo la cede a sé stesso perché la collettività è anche lui (nn la ceda a un tiranno). V. gen. sarà partecipe dell’attività legislativa. In questo modo R abolisce le classi sociali e la proprietà privata=male consenta ad alcuni di arricchirsi più di altri. R si distacca dall’illuminismo sia per l’aspetto pedagogico che politico. Condivide con illum la critica alle istituzioni, ma non ci si può aspettare che le istituzioni facciano le riforme e cambino; l’unica possibilità che si ha è quella di agire sulle generazioni future educazione perché è impossibile tornare veramente allo stato di natura (ottimismo pedagogico di Locke). Serve un’educazione giusta per un futuro giusto. Modello di educazione giusta: si basa su natura/ diritto naturale. Il bambino dev’essere riportato in mezzo alla natura contatto con natura è educativo e riporta uomo a felicità iniziale persa a causa di soc moderna. Per esprimere il suo pensiero pedagogico, R scrive un romanzo (romanzo è idoneo a esprimere come avvengono i processi esperienziali che portano all’educazione, narrazione tiene conto della vita umana vera, percorso biografico imp per capire e ricostruire): L’EMILIO. Perché capisce che tra le forme naturali da cui dipende la felicità dell’uomo c’è la modalità narrativa (trattato filosofico si allontana troppo da naturalezza). Rigenerare società=rigenerare individuo si attua evitando le deformazioni portate dalla società civile. Solo formando uomini in cui la natura si realizzi liberamente, senza corrompersi, sarà possibile sperare in una società migliore. Emilio=utopia pedagogica  in esso R attua una revisione radicale dei metodi usati al tempo e traccia un programma pedagogico: coincide con la biografia di Emilio. Principio di base: libertà e rispetto delle esigenze naturali del bambino. Prima regola dell'educatore=rispettare lo status del bambino, non è un pari, appartiene ad un'altra categoria. Non bisogna sostituire il nostro modo di vedere le cose al suo, non bisogna danneggiare la sua naturalezza. Evitare interventi prematuri lasciare a B i suoi ritmi naturali di maturazione. Fin dalla nascita il B ha 3 maestri: • natura: dentro il bambino capacità e inclinazioni • cose: natura come ambiente e oggetti costruiti dagli uomini • uomini: rapporti con i simili B ha capacità di autoeducarsi, spontaneamente si gradua rispetto le tappe di sviluppo. Educazione naturale, gradualità delle fasi di maturazione. Mediante il contatto con la natura, giungono al bambino le stimolazioni per la formazione dell'intelligenza, del carattere e della volontà. R ha un'intuizione contemporanea a dei medici stimoli imp: si esprimono su sistema nervoso e lo plasmano (x es stimoli a parlare nel momento giusto). Stimoli sono anche di tipo morale forgiano il carattere del bambino. Educatore deve dosare stimoli fornire solo quelli necessari: educazione negativa  limitati gli interventi diretti e B impara attraverso esperienza (basi educazione esperienziale). In educazione è meglio perdere tempo anziché cercare di guadagnarlo. meglio imparare poche cose bene che tantissime approssimativamente. Non bisogna bruciare le tappe, B deve seguire i suoi ritmi (va seguito). Per R l'educatore ha sempre una funzione positiva e fondamentale xk conosce le fasi di sviluppo del bambino e le asseconda per far nascere in lui inclinazioni e interessi. Deve sostenere il B sopratt nei primi anni, poi quando cresce l'insegnante lo avvia alla cultura e al sapere (qnd è pronto e padroneggia i contenuti di base), educatore deve avere atteggiamento affettivo con B (si deve creare un transfert). Insegnante deve cooperare con il B  un comune sentire. 22/10/18 Proprio perché la crescita del bambino è scandita da fasi naturali, l’Emilio è diviso in 5 libri, ciascuno corrisponde a una fase dello sviluppo: prima infanzia (1-2 anni); seconda infanzia (dai 3 ai 12); adolescenza (da 12 a 15, ora nn così); dopo i 15 anni fino alla maturità; la virilità. Imp tempi naturali, esistono anche tempi sociali * (costruiti dalla società in cui l’efficienza è un valore enorme perché produce profitto, ottica taylorista-fordistavita come catena di montaggio: in ogni periodo bisogna fare determinate cose), R stacca bambino da soc e lo porta in campagna proprio perché non prevalgano i tempi sociali su quelli naturali. Le fasi artificiali costruite da società impongono ritmi diversi da quelli veri della vita che per R sono legati a natura. *una volta non esistevano e si viveva bene comunque, ora esistono perché ci sono degli spazi in cui i soggetti possono vivere nella loro fase i vita; es: una volta infanzia non c’era perché bambini mandati in fabbrica, stessa cosa per adolescenza per altri motivi (adolescenza nasce in America). -Primo grande tema di confronto con la natura: tema dell’apprendimento del linguaggio: B imparano da soli a parlare, Emilio (orfano, vive in campagna con Jean Jacques alter-ego di R) forma le prime esperienze. B ha più idee che parole ma trova l’esatta espressione per ogni idea (es: pianto per bisogni che da solo non può soddisfare). La lezione delle cose gli insegna a limitare i propri poteri in proporzione alle proprie capacità imparare ad autoregolarsi (come imparare ad apprendere). -Secondo grande tema: educazione dei sensi dalla 2° infanzia all’adolescenza, Emilio si costituisce il proprio modo di conoscenze. E si formula sulla ricerca del piacere e la sottrazione dal dolore. Se allevato in questo modo non ci sono sollecitazioni sulla fantasia, religione (va insegnata più tardi). La felicità proviene dal perfetto adeguamento tra le proprie forze e i bisogni. Limitarsi alle proprie forze e bisogni reali, con ciò il B arriva ad un equilibrio tale da conoscere i propri limiti e impostare un percorso di vita in base a questi (non sarà invidioso). Se non si accentuano i limiti si fa nella propria testa un modello diverso alienazione. Dobbiamo apprezzare ciò che è in noi. Impara i propri limiti con naturalezza senza vergogna così c’è equilibrio, virtù, felicità. Non c’è bisogno dei precetti del maestro perché il B se li è creati da solo, c’è la vera autonomia. Il b non sa generalizzare ma crescendo si arriva alla riflessione, ciò grazie all’educazione, la quale predispone situazioni per non manipolarlo. Lettura: deve essere la sua curiosità a spingerlo a ciò, così ci sarà una costante motivazione. Convinzioni dovute alla sua libera esperienza. Non è un bugiardo, ciò che sa vero. I castighi sono rari e strettamente conseguenti alle azioni commesse. -Dopo i 12 anni fino ai 15inizia educazione intellettuale. Ciò avviene attraverso le scoperte dirette del bambino. Deve scoprire utilità di scienza, tecnica, ecc. no bisogna confondere l’apprendimento con l’educazione. Il B no deve imparare per ottenere gratificazione, ma deve care se sta facendo qualcosa di utile per lui. I progressi deve attribuirli alla propria ragione e alla propria esperienza. L’insegnate sola mente lo guida. Robinson Crusoe unico libro consentito a Emilio, perché si riflette il pensiero filosofico di R. con l’incontro con la natura, l’uomo incontra se stesso. Emilio non è istruito ma ha predisposizioni per l’istruzione. -Dai 15 anni inizia a confrontarsi con passioni, rapporti con altri, inizia a capire gli altri e provare empatia. Imp relazione uomo donna fa imparare molto di se e dell’altro. Grazie a ciò nasce l’impulso di solidarietà verso il prossimo. Si possono insegnare storia e religione; la prima serve per capire il presente, la seconda imp per empatia, domande che ci poniamo guardando la natura (contemplazione) solo quando queste domande sorgono spontanee s può insegnare la religione. Da ciò si producono i principi veri della morale, la persona ci arriva ragionando. L’educazione diventa sempre più positiva, ad un certo punto diventa diretta e Emilio fa suoi i principi che gli vengono insegnati accetta la guida dell’educatore con cui si confronta. Emilio poi può stabilire rapporti con società e si fa apprezzare per la sua cultura e le sue doti morali. -L’ultimo libro è dedicato all’educazione di Sofiacompagna scelta per Emilio, la quale è stata educa in un ambiente familiare che l’ha resa una buona madre e donna. Quando si innamorano … Poi si uniscono e procreano. Questo libro è imp contestualizzarlo nel ‘700, l’autore si esprime liberamente facendo osservazioni sull’educazione. (libro va preso solo per alcuni spunti). R3° fondatore della pedagogia moderna; meriti: impostato il problema del B considerato essere diverso dall’adulto. 30/10/18 OSSERVARE L’EDUCAZIONE (Paolone) Etnografia dell’educazione: metodologia complessa, basata su osservazione. Antropologia: scienza che Nuova scientificità si basa sulla consapevolezza della soggettività nella ricerca i documenti personali costituiscono un elemento fondamentale per fare e storia delle persone coinvolte nella ricerca. Piccola rivoluzione avvenuta nelle scienze sociali. Primo capitolo imp per dibattito su ricerche educative. Writing culture debate : dibattito su come si scrive la cultura=etnografia la lingua non viene mai usata in modo neutro, la lingua usata fatta per fare una monografia è una lingua letteraria perché è quella imparata a scuola da piccoli polemica a tutte le scienze sociali, si indaga i modi in cui sono stati scritti tutti i tipi di trattati scientifici, per vedere che influsso ha la letterarietà sulla realtà, i testi ci parlano di realtà o di letteratura). Dibattiti culturali imp: soggettività, autorità, letterarietà si approfondiscono i metodi per arrivare alla conoscenza. Riflessività: quando un ricercatore riflette sulle proprie azioni e sul proprio metodo di ragionare su cui influisce la sua soggettività e il suo passato. 12/11/18 Scuola selettiva e differenze sociali in Inghilterra, esempio di ricerca etnografica sulla scuola. Scuola in Inghilterra molto diversa da quella Italiana, ancora più diversa quella americana ciò ci consente di paragonare modelli educativi apre la mente ed è alla base di vari modi di pensare in pedagogia= confronto con l’alterità ci educa. La società inglese: diversa dalla nostra per fattori storici rivoluzione francese (ha scatenato cambiamento importante in tt società europea, cittadini tt ugualiinfluenza pedagogia) non arriva in Inghilterra sono rimasti gli ordini sociali, i titoli nobiliari contano (camera dei lord riservata ai nobili). Non c’è uguaglianza (neanche ita ma è nascosto, in ing lo sanno tutti), disparità sociale è considerata giusta. Tocqueville (XIX): Ing è il luogo dell’Europa dove la deferenza all’autorità è sentita tanto. Però è un paese di uomini liberi. Società stranissima e diversa dalla nostra perché ha una storia completamente diversa; non a caso è patria dell’etnografia dell’educazione. Autorità e potere: differenza xk potere è quando la supremazia di una persone è esercitata con la forza, autorità quando c’è un accordo tra e due parti qualcuno è disposto ad accettare l’autorità di un altro (es il papa). Gli ordini sociali venivano accettati perché esisteva l’autorità, se i regimi perdono autorità sono destinati alla fine (es monarchia di luigi XVI monarchia in Fra morta a causa degli errori e la cattiva condotta degli ultimi due che ha fatto perdere l’autorità e la stima da parte del popolo). In ing, la monarchia gode di autentica autorità sui sudditi. Il concetto di autorità e società gerarchizzata sono alla base del sistema scolastico inglese. Geograficamente il Regno Unito ha 4 sistemi scolastici diversi, uno per ogni nazione, noi parleremo dell’Ing. Il sistema scolastico statale è introdotto già nella seconda metà del XIX secolo; prima esistevano le public schools= scuole secondarie per nobiltà e alta borghesia che esistevano già dal ‘500 (corrispondente protestante dei collegi dei gesuiti nel continente). La scuola statale inglese cerca di imitare le public schools in Ing. L’educazione scolastica inglese delle public schools (tipo private), oltre che istruire, ti doveva formare il carattere: sostenere ogni situazione e prendere decisioni ragionevoli e equilibrate anche in condizioni avverse. Non istruiva solo ma educava no solo cognizioni ma anche valori (anche in pratica) possono essere appresi solo attraverso situazioni di vita vissuta, esperienze in prima persona. Questo risultato nelle public schools si ottiene distribuendo ruoli responsabilizzati agli studenti, con lo sport, ecc. Demolins autore francese del XIX (critica sistemi scolastici del continente), scrive libro “da cosa dipende la superiorità degli anglosassoni” lui dice dall’educazione. In Francia la scuola trasmette solo conoscenze teoriche e astratte, non si preoccupa di forgiare il carattere. Il sistema scolastico statale inglese: già nel ‘44 le secondarie superiori diventano obbligatorie (Butler Act). Nasce questo sistema scolastico perché lo stato per funzionare ha bisogno di molto capitale umano, prima scuole private erano solo di èlite (poche persone formate). Sistema statale è basato su logica selettiva, secondo il merito solo i più bravi accedono all’università. 1944 il SISTEMA TRIPARTITO: all’età di 11 anni, i ragazzi delle primarie sostengono un esame di ammissione alle secondarie basato sul Q.I. i più “intelligenti” accedono alla grammar school, che consente l’accesso all’università attraverso gli esami di ordinary level e poi (dopo due anni di classi preparatorie) advanced level. Tutti gli altri vanno alla secondary modern school, che si conclude senza esami finali, con un semplice brevetto. Gli allievi dotati per la matematica possono scegliere la technical school, che consente l’accesso alle facoltà scientifiche. La selettività-lo streaming: ai tempi del Butler Act, ogni scuola statale inglese è regolata internamente secondo le regole dello streaming (canalizzazione). In ogni classe si stilano graduatorie di merito e alla fine di ogni anno i meritevoli vengono trasferiti nella sezione “exrpress”, la più prestigiosa, mentre i meno bravi vengono degradati alle sezioni subordinate. Nella sezione express si studia speditamente e senza intoppi e si guadagna l’accesso all’università. Nelle altre sezioni e specie nella più bassa, la “bottom stream” ci sono alti tassi di dispersione scolastica e di insuccesso agli esami finali. La critica alla selettività, è un pretesto per compiere discriminazioni sociali: sin dagli anni ’50 l’opposizione laburista critica il sistema tripartito e lo streaming. L’esame selettivo d’ingresso maschera con il pretesto del Q.I. una vera e propria discriminazione verso i ragazzi delle classi sociali più svantaggiate. Inoltre anche all’interno della grammar il sistema dello streaming fa strage di ragazzi delle classi inferiori, che pesantemente penalizzati abbandonano la scuola o falliscono gli esami finali. L’empirismo inglese e il ricorso all’etnografia: empiristi e pragmatici, gli inglesi diffidano dei dibattiti che non sono basati su dati concreti. L’opinione pubblica preme perché si studino a fondo i limiti del sistema tripartito e dello streaming. All’inizio degli anni ’60 il governo conservatore finanzia l’università di Manchester perché svolga una campagna di studi sociologici su queste realtà. L’antropologo Max Gluckman dirige il team. Impostazione della ricerca: degli studiosi vengono inviati all’interno di scuole statali secondarie nella zona di Manchester perché svolano accurate e prolungate ricerche “dall’interno”. Lo scopo principale è mostrare in modo chiaro e scientifico quali siano gli effetti dello streaming sulla popolazione scolastica e sul suo rendimento. In particolare, è vero che lo streaming penalizza soprattutto i figli delle classi sociali più svantaggiate? E se si, attraverso quali meccanismi questo avviene? 13/11/18 COLIN LACEY: nell’equipe di Gluckman, quest’ultimo pensa subito a lui per la ricerca nella scuola perché conosceva bene il mondo delle grammar chool (questo poteva essere un limite ma non lo è stato). Ricerca molto articolata perché ha saputo mescolare molti tipi di metodi (qualitativi e quantitativi). Prima di tutto verifica la provenienza sociale degli alunni, poi osservazione, poi uso di sociogrammi e questionari per chiarire punti che l’osservazione non può chiarire. All’inizio Lacey vede tutte cose che già conosce (familiarità), ma lo colpisce il fatto che mentre insegna ai bambini del primo anno, vede che sono quasi tutti uguali tt ex primi della classe; hanno mentalità borghese e si indentificano con la mentalità della scuola perché gratifica il loro ego, fanno a gara per primeggiare. Però ci sono delle fratture: programmi intensi quindi alcuni faticano a tenere il ritmo, ma le reazioni negative allo stress nel primo anno sono reazioni a livello individuale (ognuno isolato reagisce a modo suo). Quando comincia il secondo anno la popolazione di bambini “uguali” del primo anno è stata selezionata a seconda dei voti e redistribuita in classi gerarchizzate. Succede che quando la scuola fa così, trasforma i ragazzi da individui in membri di gruppi sociali gerarchizzati (Durkheim inventore della sociologia, dice: quello che conta sono i gruppi e i fatti sociali=collettività delle cose che gli uomini fanno), questa gerarchia porta conseguenze perché ogni classe gerarchizzata (etichettata dal sistema) reagisce e crea una sottocultura di difesa per sopravvivere all’umiliazione di essere etichettati. Sociologo Cohen aveva studiato le gang giovanili in America i ragazzi si costituiscono in bande quando è il sistema stesso a etichettarli e a creare delle sottoculture. Trasformazione in negativo: da tutti ex primi della classe a gang giovanili violente. Questi fenomeni che nessuno prima aveva interpretato, Lacey lo fa grazie allo shock culturale cambia ottica: da psicologo a ottica sociologica che spiega i fatti umani vedendo le persone racchiuse in gruppi sociali (in maniera diversa dal senso comune). etnografo, cambiando posizione riesce a procurarsi lo shock che gli favorisce l’insight. I “degradati” etichettano gli studiosi e educati come “finocchi”, ecc. Anche i professori emarginano questi ragazzi circolo vizioso. Lacey dice che questa sottocultura negativa è il prodotto della vita scolastica e non riflette necessariamente il mondo esterno. Nella scuola si creano 2 subculture contrappostespaccatura tra cultura pro-scuola e quella anti-scuola (degli esclusi). Queste sub-culture consistono in persone e in valori (portati da queste persone) si creano due gerarchie opposte di valori. Lacey studia i meccanismi che regolano la convivenza in queste due gerarchie contrapposte analizza le gerarchie di persone, classe per classe guarda i voti. Osservazione non basta Lacey usa un altro strumento: somministrazione di questionari (ognuno indica i suoi amici e i suoi nemici in ordine di preferenza) che poi vengono tradotti in un grafico=sociogramma. Mette i nomi di chi ha ottenuti più voti al centro del sociogramma e li unisce con linee a quelli che li hanno scelti. I “capi” dei gruppi sono quelli con più voti. In questo modo capisce la gerarchia della classe e le dinamiche interne della classe. Una volta che la scuola ha creato le gerarchie ha dato ai ragazzi il “LA” perché i ragazzi diventino dei ribelli più la scuola punisce e mette voti bassi e più questi sistemi si rinforzano, circolo vizioso (effetto labelling); e il contrario per le classi di studiosi brillanti (express stream) che prendono parte a un circolo virtuoso verso il success accademico (effetto pigmalione). Ma la classe nonostante ciò continua a costituire un sistema unitario, perché al suo interno ha dei meccanismi di bilanciamento: a volte i ribelli devono partecipare alle attività scolastiche condividendone i valori per non essere espulsi; a volte i secchioni devono mostrarsi compiacenti verso i ribelli per non diventare vittime in questo modo tutti i ragazzi partecipano a entrambi i sistemi di valori pur rimanendo maggiormente legati o all’uno o all’altro. Lacey va dal preside con i risultati della ricerca, propone di eliminare lo streaming (selezione post primo anno penso) perché è la causa dei problemi della scuola il preside lo fa successo per Lacey però è anche rovina perché l’interruzione di questo meccanismo fa si che anche tutta la ricerca di Lacey viene interrotta. 14/11/18 LAMBART: scuola femminile in cui va lei più ostile, fa difficoltà a integrarsi tra altre insegnanti difficoltà a svolgere la sua ricerca (anche lei non dice che è un’etnografa). Anche lei si procurerà il suo shock da acculturazione. Il problema è che a quei tempi (anni ’60) non c’era alcuna pubblicazione su scuole femminili si inventa da zero un suo approccio, lo fa bene ma nel mondo scientifico nessuno la vuole ascoltare, anche i suoi colleghi rigidità, mancanza di esperienza su questi argomenti; non capiscono ciò che la Lambart gli dice ma anche per motivi di competizione perché i suoi studi mettono in discussione quelli di Lacey (non contento) scontri nell’equipe. Lambart pioniera dell’etnografia dell’educazione, storia emblematica perché oltre a parlarci della nascita dell’etnografia dell’educazione e dei problemi di questo approccio alla ricerca, ci parla anche della tematica del gender. Nella sua scuola le ragazze, apparentemente hanno comportamento accettabile(no segni evidenti di momenti in cui la società tende a spezzarsi per troppe novità) contro la disgregazione sociale e l’anomia. Esempio concreto: problema della divisione del lavoro sociale dato dall’enorme suddivisione dei compiti nella società industriale, altissimo livello di specializzazione la società moderna tende a spezzettarsi molto di più della società antica dove tutto era sotto controllo perché tutto avveniva in un raggio limitato senza suddivisione di compiti. Rischio è che questo spezzettamento legato al nostro modo di produzione, porti a un frazionamento della società si perdono di vista gli interessi comuni, si creano tanti piccoli gruppi, no organicità sociale (oggi è così). In questo tipo di situazioni, l’istruzione è incaricata di lottare per mantenere l’organicità sociale, secondo Durkheim attraverso la cultura e valori uguali per tutti, si cerca di mantenere coerenza socio-culturale che mantiene società unita e previene spezzettamento. Durkheim pone basi molto importanti in Europa, Francia in particolare la terza Repubblica segue le idee di Durkheim effetti positivi: senso di nazione molto forte; effetti negativi: culture locali completamente cancellate. In questa atmosfera culturale però ci sono anche pensatori che hanno una visione meno statalista e organica di D, e che propendono di più alla visione di Rousseau che da importanza alla libertà individuale. CI sono scuole sperimentali in tutta Europa (fine ‘800 inizio ‘900); in Francia c’è Demolins che prende a modello le scuole inglesi per la sua critica all’educazione francese, crea la sua scuola sperimentale. In Germania due pedagogisti (Liz e Vinekem); Vinekem fonda il movimento degli uccelli migratori ragazzi romantici che facevano scampagnate nelle quali praticavano arte. Quando Powell fonda lo scautismo si ipira all’idea di VInekem(?) uomo può trovare la propria pienezza nella natura. Il movimento di Liz e Vinekem ha sviluppi drammatici a metà del 20° secolo, quando si sviluppa il movimento edelweiss  rituali nei boschi, cantano, poesie, leggono brani, ecc, per esprime la loro avversione al nazismo, finché non vengono massacrati e movimento viene distrutto; anche loro di ispirazione roussoniana. Quindi da un lato Durkheim statalista; dall’altro il movimento delle scuole nuove che riprendono Rousseau. Scuole nuove in Gran Bretagna curriculum umanistico arricchito da materie moderne (scienze, lingue moderne, ecc.), novità più importante è che scuola è democratica assemblee nelle quali vengono prese le decisioni, ragazzi responsabilizzatiscuola è fata per loro, per il loro futurodevono prendersene cura. Oltre alle scuole sperimentali, ci sono vie di mezzo tra visione Durkheim e visione Rousseau, soprattutto negli Stati Uniti Chicago, Jhon Dewey apre una scuola elementare sperimentale. In Germania (nome) inventa scuole di lavoro didattica ruota attorno a attività produttive. A Roma, Montessori, apre nel 1907 la prima Casa dei bambini (?). Caratteristica che accomuna tutte queste scuole: puerocentrismo però diverso da quello di Rousseau (150 anni prima), perché l’infanzia è cambiata prima morte infantile, bambini lavoravano ecc, ora completamente diverso, infanzia valorizzata, propedeutica all’età adulta, va rispettata e coltivata. 4 nuclei tematici comuni alle scuole nuove dell’attivismo pedagogico:  rispetto per il bambino e per l’infanzia rilevanza alla parte psicologica del bambino. In quel momento si stava sviluppando la psicologia dell’età evolutiva conoscenze messe al servizio della pedagogia.  richiamo agli interessi e i bisogni bambino al centro quando si fa appello per l’educazione ai suoi interessi e ai suoi bisogni e non alla visione dell’adulto (critici dicevano che così troppo piacevole educazione, difesa diceva che educazione attraente non esclude lo sforzo, anzi c’è più motivazione).  si riprende il tema di Seneca bisogna ricreare stretto rapporto tra scuola e vita, scuola pedante da sostituire con una scuola nella quale si insegna a vivere. Di conseguenze l’intelligenza non serve solo alla riflessione teorica ma diventa operativa, spendibile nella vita di tutti i giorni idea di fondo della scuola di Jhon Louis (?) JHON DEWEY è la risposta americana/antitesi di Durkheim. Società americana molto diversa da quella europea a quei tempi c’è immigrazione altissima, industrializzazione violenta e improvvisa alla fine dell’800 (capitali e ferrovie). Grosso problema in America (oltre a vita precaria) era che nasceva come nazione democratica (riv Americana prima di quella Francese), per fare democrazia rappresentativa bisogna educare la popolazione per esercitare la vita politica attiva preoccupazione principale di Jhon Louis (?). L riprende l’idea funzionalista di Durkheim (in società industriale ci deve essere suddivisone compiti), ma la sua idea è che in un solo colpo si può impartire alle nuove generazione un’educazione che è allo stesso tempo pratica (per crescita economica e scopi pratici) e sociale (per vita democratica). L legge il funzionalismo in chiave diversa in America non c’è tradizione (che consente di tramandare valori) perché è nuova; l’idea di L è che al posto della tradizione si mette il concetto di esperienza, invece che qualcosa di consolidato che viene dal passato, metto delle conoscenze che vengono facendosi nel presente, esperienza diventa fonte normativa della società.
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