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Sessismo Linguistico: La Lingua e le Donne secondo Alma Sabatini - Prof. Biemmi, Appunti di Pedagogia

Linguistica applicataSessismo e Discriminazione LinguisticaSociolinguistica

Il sessismo linguistico, un fenomeno che penalizza il genere femminile e sovra rappresenta il maschile nella lingua italiana. Alma sabatini, sociolinguista, ha analizzato il contrasto tra l'ascesa sociale delle donne e la rigidità di una lingua costruita da e per i maschi. Su due grandi aree del problema della donna nella lingua: sessismo intrinseco alla lingua e sessismo nell'uso della lingua.

Cosa imparerai

  • Come il sessismo linguistico penalizza il genere femminile nella lingua italiana?
  • Che due aree riguardano il problema della donna nella lingua secondo Alma Sabatini?
  • Come si risolve il sessismo nell'uso della lingua secondo il documento?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 05/10/2022

giulia-coppola-16
giulia-coppola-16 🇮🇹

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Scarica Sessismo Linguistico: La Lingua e le Donne secondo Alma Sabatini - Prof. Biemmi e più Appunti in PDF di Pedagogia solo su Docsity! PEDAGOGIA DI GENERE 4\10 Il sessismo linguistico I modi in cui la lingua è sessista sono unidirezionali, cioè penalizzano il genere femminile, il maschile è sovra rappresentato. Sessismo linguistico: l’immagine delle donne che emerge dalla pratica linguistica e il contrasto sempre più evidente tra l’ascesa sociale delle donne e la rigidità di una lingua costruita da e per i maschi. Il sessimo linguistico analizza lo scarto tra cambiamento sociale e linguistico. Alma Sabatini nel 1987 aveva previsto un uso attento alla lingua per non replicare il sessismo ma che va a finire nel linguaggio di genere (positivo). (sociolinguistica-> analizzare i diversi registri linguistici e le diverse modalità linguistiche messe in campo dai due sessi) Si sono create due grandi aree riguardo al problema della donna nella lingua: 1- sessismo intrinseco alla lingua -> cioè cosa il sistema linguistico mette a disposizione per riferirsi alle donne, cioè quali regole grammaticali ci sono (Dissimmetrie grammaticali) 2- sessismo nell’uso della lingua -> come si parla delle donne, dipende dal parlante (Dissimmetrie semantiche) La lingua ha dei tempi lenti di cambiamento più dei cambiamenti sociali stessi, e quindi diventa un ostacolo ai cambiamenti sociali stessi. Alma Sabatini 1986 -> Raccomandazioni per l’uso non sessista della lingua italiana, in realtà è contenuto anche in quello dell’87 1987-> Il sessismo nella lingua italiana, si rivolge ad un doppio pubblico, accademici per la ricerca italiana, e poi alla cittadinanza, quindi i mass media e i giornalisti\e. L’accademia della Crusca qualche hanno fa per creare un linguaggio di genere inclusivo riprese le linee della Sabatini. Teoria linguistica -> Sapir-Whorf (maestro e allievo, che sono linguisti e antropologi) Formularono questa teoria linguistica con il nome dell’ipotesi del relativismo linguistico->  la lingua è un binario su cui viaggi il pensiero -> qualcosa di rigido quindi indirizza e condiziona il modo di pensare  rapporto lingua\realtà\ pensiero -> la lingua che usiamo può affinare il nostro sguardo e far nascere nuovi pensieri e modi di definire la realtà  parlare non è mai neutro -> non esiste un modo neutro di comunicare, in quanto il linguaggio è uno strumento molto raffinato che ci aiuta a percepire e classificare la realtà Tra i condizionamenti insiti nella lingua, c’è il condizionamento di genere: Alma Sabatini -> l’impostazione androcentrica della lingua riflettendo una situazione sociale storicamente situabile, induce fatalmente giudizi che sminuiscono, ridimenzionano e penalizzano le posizioni che la donna è venuta oggi ad occupare. Perché parliamo di dissimmetrie? Perché quello che interessava alla Sabatini è che le donne e gli uomini non fossero trattate in maniera dissimmetrica nel discorso. Dissimmetrie grammaticali Lei distingue 3 grandi categorie: 1- (più importante) sono quelle relative all’uso del maschile non marcato. In letteratura si può trovare al posto di maschile non marcato maschile generico o sovra esteso. Si riferiscono quindi alla funzione bivalente del genere maschile che si riferisce o al sesso maschile o a entrambi i sessi. 2- Relative agli agentivi (ciò che indicano le professioni). 3- Relative all’uso di nomi, cognomi, titoli e appellativi.
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