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Appunti lezioni Prof. Gola - Corporate Governance , Appunti di Economia

Appunti presi a lezioni di Corpoate Governance con il Prof.Gola riguardo: 1) I modelli di governance dopo la riforma del diritto societario: differenze fondamentali nei modelli e negli strumenti di governance; 2) Il sistema tradizionale; 3) Le innovazioni in tema di parti correlate e i comitati per i controlli interni; 4) Il sistema monistico; 5) Il sistema dualistico

Tipologia: Appunti

2017/2018

In vendita dal 06/02/2018

Ludo.Bz
Ludo.Bz 🇮🇹

4.6

(7)

12 documenti

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Scarica Appunti lezioni Prof. Gola - Corporate Governance e più Appunti in PDF di Economia solo su Docsity! CORPORATE GOVERNANCE – GOLA INTRODUZIONE – 2/03 1 Gennaio 2004 - DeadLine: fino a quella data avevamo un modello tradizionale, unico fino a quella data. Era ed è rimasto il modello principale. Il legislatore ha voluto affiancare due nuovi modelli, monistico e dualistico, a quello tradizionale per provare ad avvicinare l’Italia all’Europa. Duale, di derivazione anglosassone-tedesca, ma non ha grande successo. Monistico, via di mezzo tra tradizionale italiano e monistico europeo. Gli inglesi usano il monistico, i tedeschi il duale, noi il tradizionale, che ha come caratteristica particolare la forma di controllo che affida il controllo al collegio sindacale (caratteristica unica e tipica italiana). L’idea di riformare il governo inizia nel 1998 con la costituzione della Commissione Mirone, con la legge delega numero 366/2001, che ha trovato conferma nel 17 gennaio 2003 numero 6. La riforma non ha solo aggiunto due modelli che non esistevano, ma è stato migliorato il governo tradizionale. (Nei tre modelli assemblea dei soci sovrana, nel monistico..). La riforma ha attuato un potenziamento giuridico del controllo dei gruppi societari. CONTROLLO DEI GRUPPI SOCIETARI: Norma che regola la catena di controllo societario, ha come cardine due articoli del codice civile. (Ascoltare a 8.30). Il legislatore ha tentato di dividere il vecchio Cda con i post riforma 2003, ha inoltre voluto inserire una modernizzazione in un tema specifico. Cos’è il controllo dei gruppi societari? E quella norma che dovrebbe armonizzare la società capogruppo e le partecipate. Le Spa gemmavano società controllate direttamente ma non avevano potere su di esse, la vecchia normativa era carente di tutela verso i soci di minoranza e i creditori (chi aveva il 51% poteva fare quello che voleva). Se andava male, le società gemmate venivano abbandonate dalla capogruppo. Il salto di qualità fatto dal legislatore è stato un miglioramento dei due articoli preesistenti del codice civile 2497 e 2359 (DOMANDA: Parlami del controllo dei gruppi societari) 2359: Controllate che subiscono un’attività controllo e coordinamento. Le società controllate c’è il controllo quando la società A ha 51% delle azioni della B, maggioranza assoluta dei diritto di voti e ultimo caso la cosiddetta “influenza dominante”. Il legislatore ha deciso di mettere al sicuro il socio più debole, creando una normativa di natura pubblicistica che imponga a chi è controllato di specificare chi lo controlla, immettendo la capogruppo nelle questioni legali ( e chi svolge l’attività di controllo e coordinamento). Le società controllate devono esporre gli ultimi 2 bilanci nella nota integrativa i dati di sintesi degli ultimi due bilanci della capogruppo, e inoltre spiegare i rapporti tra controllata e capogruppo.( DOMANDA: Spiegare i punti del controllo societario tra controllate e capogruppo). Influenza dominante, quando una società B ha un controllo da parte di una società A che mette parte (minoranza) dei soldi garantendo il fatturato, non controlla direttamente la società con azioni ma garantendo il capitale, cercherà di “spolparmi” per avere il massimo dei profitti ( con questa norma del’ “influenza dominante” si ha una riduzione dell’imposizione della società A). Ai grandi gruppi non è piaciuta quest’ultima norma. Nel 2014 il legislatore ha voluto potenziare il controllo sulle controllate attraverso le “parti correlate” 9-03 IL SISTEMA TRADIZIONALE Formato da: 1) ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI 2) CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (Amministra) 3) COLLEGIO SINDACALE (Controlla) (CONTROLLO SOCIETARIO DEI GRUPPI: SOLO ACCENNATO, NON LO FA PIU) Modello unico, solo in Italia. È stato modificato nel “Diritto e dovere di agire degli amministratori” articolo 2381. Il consiglio di amministrazione cosa fa? È eletto dall’assemblea e amministra la società (presidente, amministratore delegato). Cosa succedeva anti riforma? Non era trasparente qual era il confine tra le parti, DIRITTO DOVERE D’AGIRE INFORMATI: Il legislatore con la riforma del 1 gennaio 2004 rafforza i poteri di conoscenza ma obbliga anche a conoscere (avendone il diritto se non ti informano devi chiedere, aumentano i doveri ma anche le responsabilità). Per i consiglieri diventa un’arma a doppio taglio per far sì che siano più attivi. La norma potenzia il diritto e il dovere di essere informati. Che cosa il legislatore inserisce ulteriormente? La norma deve avere dei limiti temporali nel diritto d’avere l’informativa di 180 giorni (AMENO, quindi anche di più, OGNI 6 MESI CHI HA LE DELEGHE DEVE RIFERIRE AL CONSIGLIERE SENZA DELEGA, il quale se non riceve informazioni deve richiederle). COSA DEVE CONTENERE L’INFORMATIVA? 1) Il generale andamento della gestione nell’applicazione dell’organigramma, dei piani strategici industriali e finanziari e della contabilità La prevista evoluzione industriale ed economico-finanziaria con analisi dei budget e dei relativi scostamenti a intervalli di durata temporale significativa; 2) Evidenza delle operazioni di maggiore rilievo compiute dalla società e dalle sue controllate; 3) Un’informativa precisa sui principali contratti industriali, rapporti con gli istituti di credito, rapporti sociali con gli azionisti, leggi del lavoro e personale dipendente, contenziosi giudiziali e stragiudiziali. DIRITTO SOCIETARIO: I NUOVI DOVERI DEL COLLEGIO SINDACALE È un organo tipicamente italiano (solo più obbligatorio nelle Spa, facoltativo nelle S.r.l.). Perché è atipico? Perché è un collegio composto da più revisori che decidono insieme (il vecchio collegio pre-riforma era l’obbligo di riunirsi ogni 3 mesi, dopo entro e ALMENO 90 giorni). Cosa contraddistingue il collegio sindacale rispetto agli altri organi? 1) Il “diritto e dovere nei controlli” e le cosiddette “incompatibilità o indipendenza” 2403 quello che detta lo statuto e il suo corretto funzionamento 2409 vigilanza contabile, viene delegato dall’assemblea dei soci ad una società di controllo esterna La novità introdotta dal legislatore è vigilare che venga adottato l’organigramma, e l’obbligo da parte del collegio di segnalare i punti di debolezza dell’azienda e magari anche suggerendo i correttivi COMA CAMBIANO I POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE 2359-Controllo dei gruppi societari 2381-Diritto dovere di agire informati 2403-Collegio sindacale Tra Monistico e Duale essi rappresentano solo il 5% del totale dei modelli di governance dell’Italia il modello tradizionale è conosciuto e viene prediletto perché ha il collegio sindacale formato da molti colleghi. Sistema Duale è molto adatto per le grandi imprese (Banca intesa ha abbandonato il duale per arrivare al monistico, Ubi banca tiene ancora il duale) Nel duale chi è l’organo amministrativo? E’ il Consiglio di Gestione (fa le stesse cose del Cda nel tradizionale) La grande e vera differenza sta nel Consiglio di Sorveglianza. Perché questo? Nel modello duale abbiamo questo organo molto strano (organo gestorio per attività strategiche) che si frappone tra Assemblea degli azionisti e Consiglio di gestione. L’assemblea dei soci elegge il consiglio di sorveglianza. CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA: 1) Nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione 2) Approva il bilancio di esercizio 3) Esercita le funzioni del collegio sindacale 4) Promuove l’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti dei componenti del consiglio di gestione Gli imprenditori non accettano questo sistema perché interpretano il modello con un collegio sindacale ampliato e con più poteri di blocco. Questo modello è un organo teoricamente perfetto ma praticamente è un disastro. Nel duale è obbligatorio la società di revisione, invece nel tradizionale non sempre. L’assemblea degli azionisti si raduna, le liste vengono votate, e chi vince si forma il consiglio di sorveglianza (da 5 a 15), questo consiglio nomina i suoi comitati interni e il consiglio di gestione, iniziando così la governance per 3 anni. 1 volta all’anno deve ricevere il bilancio, approvarlo e presentarlo all’assemblea degli azionisti. Il legislatore pensava che quando si è in presenza di Public Company con anche 100000 soci, l’attività di governance è molto complessa e quindi pensò che fosse meglio avere un organismo intermedio che tuteli i soci. Anche le “lobby” dei professionisti non accettano questo sistema. Nel primo consiglio, il consiglio di sorveglianza nomina dei “comitati”, fatti esclusivamente da individui del consiglio di sorveglianza, che indirizzano le relazioni verso temi specifici. Esistono 5 TIPI DI COMITATI: 1) Comitato del Controllo d’interno (uguale al collegio sindacale) 2) Comitato Rischi (Affronta le problematiche del bilancio e dei rischi) 3) Comitato Nomine (fa poco ma istruisce la lista dei consiglieri di gestione) 4) Comitato Della Remunerazione (vigila e istruisce i processi dei pagamenti dei bonus dei manager, evita che essi si auto premino troppo) 5) Comitato Parti correlate (molto recente del 2012, che va a controllare tutti i rapporti tra lo società e le parti correlate, esiste per evitare abusi o favoreggiamenti ai parenti) 4/05 INTERNAL AUDIT: Attività di controllo dei collegi sindacali. L’idea dell’audit nasce dall’idea che un gruppo di 3 persone all’interno dei collegi sindacali come fa a controllare 2/3mila persone. L’audit è uno staff di persone molto preparate che dedicano la loro carriera ad occuparsi dell’Audit (ovvero al controllo). Essi controllano che le regole vengono rispettate (in una banca l’audit si occupa del controllo delle filiali, ovvero la contabilità, il rapporto con i clienti. L’internal audit in un’azienda di energia si occupa che i contratti rispettino tutte le normative). L’audit, una volta che ha controllato, manda dei report prima al collegio sindacale o organi affini, e poi all’amministratore delegato. L’internal Audit è il braccio operativo degli organi di gestione. Periodicamente il team audit è sottoposto a controlli dal collegio sindacale o da grandi società di consulenza che fanno un tagliando. L’internal audit è tenuto ad applicare e sostenere i seguenti principi: INTEGRITÀ, OBIETTIVITÀ, RISERVATEZZA, COMPETENZA. DEFINIZIONE INTERNAL AUDIT: L’internal Audit è un’attività indipendente e obiettiva di “assurance” e consulenza, finalizzata al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’organizzazione. Assiste l’organizzazione nel perseguimento dei propri obiettivi tramite un approccio professionale sistematico, che genera valore aggiunto in quanto finalizzato a valutare e migliorare i processi di controllo, di gestione dei rischi e di corporate governance. Le comunicazioni dei risultati avviene dai 6 ai 3 mesi. Il Follow up (monitoraggio delle azioni correttive) sono le misure correttive.
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