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Appunti lezioni secondo parziale, Appunti di Sociologia Dei Processi Culturali

Appunti lezioni secondo parziale su scuola di Francoforte, elitisti, Weber, Durkheim, Baumann...

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 11/11/2021

Violyy
Violyy 🇮🇹

3.6

(5)

23 documenti

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Scarica Appunti lezioni secondo parziale e più Appunti in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI-PARZIALE 2 Weber appartiene alla tradizione Kantiana (la gnoseologia sostiene la rottura con il realismo metafisico classico, orche l’uomo conosce la realtà a partire da schemi che sono dalla sua testa=l’accesso alla realtà è sempre limitato e relativo, da Kant Weber riprende una concezione volontaristica dei valori) scheler parla di un ordine oggettivo dei valori (bene, bello). I valori hanno una validità intrinseca che non dipende dalla storia e il riconoscimento che le culture fanno di quei valori, restano in sé perché non appartengono al valore del tempo-Weber non lo pensava perché parla del politeismo dei valori. Per lui i valori sono creati dagli uomini e non esiste una gerarchia di valori, ogni civiltà ha una propria dimensione dei valori e la proiezione dei valori è tramite gli individui. Anche le democrazie si fondano su valori assoluti, Bockenforde dice che lo stato liberale moderno vive di presupposti che esso non è in grado di garantire: è contrario a Weber e pensa che la tradizione filosofica e democratica- la tradizione filosofica e teologica, le radici del costituzionalismo moderno sono molto antiche e lontane anche dal momento in cui nasce la democrazia in occidente. Il concetto di persona nasce nei primi secoli cristiani e nei dibattiti sulla Trinità e piano si trasferisce in un contesto che non è più teologico ma diventa politico. Ci sono molte tradizioni che non riescono a comprendere il concetto di individuo come quella cinese. B vuole dire che la demo ha dei concetti fondati che nascono prima della nascita della democrazia stessa. Tidea di democrazia e dei diritti umani fondamentali e di persona si è formattata nella storia dell’ occidente molto lentamente, la Grecia elabora per prima il concetto di libertà. Weber dice che non esiste un ordine oggettivo dei valori che possa essere riconosciuto dalla ragione e razionalità umana in qualsiasi parte del mondo. Per questo esiste un contrasto ineliminabile fra i diversi ordinamenti dei valori. Lutilitarismo è una forma di darwinismo sociale. La persona è una sostanza individuale di natura razionale (qualcosa che lo lega agli altri) grazie alla ragione noi siamo in grado di conoscere valori nei quali riusciamo a identificarci. Weber si ferma all’eroismo e all'idea che devo dare testimonianza ai valori in modo eroico, ma non dice che i grandi valori sono condivisibili. Weber è considerato l’orfano di Bismark e alcuni lo hanno accusato di aver aperto la strada al nazismo. Lui parla di eroismo: ma i valori eroici sono i valori ultimi? Affermazione relativista; l’unico elemento che ci può riunire non basta. Weber dice che l’unica cosa possibile è rimanere fedeli all’ideale, fedeli al lavoro (posizione disperata). Egli esclude il dialogo tra filosofia e sociologia. Etica della responsabilità è di colui che ubbidisce unicamente alle proprie convinzioni più profonde e subordina le conseguenze anche drammatiche di questo agire, soppesa le decisioni possibili e le relative conseguenze per un rapporto di mezzi e fini ed etica della convinzione sono le antinomie della condizione umana) per weber nel politico le due etiche dovrebbero stare insieme e convivere, il politico è mosso dalla convinzione ed è responsabile. Anche la religione tende a nazionalizzarsi= processo di disincantamento del mondo. È un processo irreversibile; le religioni universali liberano il mondo dagli spiriti e lo avviano a un processo di secolarizzazione del mondo. Queso concetto è fondamentale, è proprio in questo mondo di disincantamento che emerge uno strutturale conflitto tra valori, secondo Weber l’unico strumento che consente di portare un ordine tra antinomie è lo stato che è la grande invenzione della modernità che esercita il monopolio legittimo della violenza e consente un ordine che sarebbe impossibile altrimenti. Comte e Durkheim sono lontani, lo stato diventa un elemento per lui neutrale. Lo stato basta? (Bockenforde) secondo kelsen la democrazia deve essere Assenza di comunità e condivisione imposta su determinati valori, esistono solo delle procedure neutrali che riescono a far costruire una dialettica democratica. Tutto quello che accade negli ultimi decenni ha messo in crisi la visione neutralistica dello stato perché questa posizione va bene fino a che non si arriva in uno stato percorso da violenza di gruppi differenti o insidiato da un nemico esterno. In uno stato che scivola tra lotta fra valori, come posso chiedere al cittadino il sacrificio della propria vita? Il cittadino la sacrifica in nome di valori che se non sono espressi dallo stato, il cittadino entra in un confitto radicale che non sa come risolvere: chi decide nello stato di eccezione? Cos'è la razionalità? È strumentale, che si concentra sui mezzi e non sui fini-produce una distorsione cognitiva. Alcuni esempi di razionalizzazione sono la divisione del lavoro ad esempio che comporta un salto enorme e una altissima produttività. Si ha la burocratizzazione dello stato ossia una rigorosa divisione interna che ha prodotto una grande efficienza della macchina burocratica che è in grado anche nella raccolta delle tasse di garantire che i cittadini adempiano al dovere. Questa burocratizzazione puo essre anche male interpretata. La burocrazia è la organizzazione permanente della cooperazione tra un gran numero di individui ciascuno dei quali esercita una funzione specializzata. È anche la quinta essenza del dominio dei mezzi sui fini, è la razionalizzazione principale della società moderna. Il pericolo della democrazia è la spersonalizzazione, ossia un organismo che ti forza a mettere da parte te stesso e a personificarti in un ruolo. Il concetto di tipo ideale (fallo bene) è uno Chema astratto unitario che lo studioso elabora per avere uno strumento di concezione della realtà, si deve fare un quadro unitario che consente di capire la realtà- è uno strumento di lavoro. Gli aspetti della sociologia politica di Weber, ha una posizione realistica che contraria alla utopistisca e cerca di comprendere la realtà come essa è anche negli aspetti più difficili da accettare: c'è una scuola del realismo politico di cui fa parte Concerto di circolazione dell’élite= la storia e la società ci mette difronte a un processo di sostituzione con un’élite e un’altra e la lotta di potere è costante per decidere chi domina e chi no. La storia è un cimitero di aristocrazia. ROBERTO MICHELS (1876-1936) “La sociologia del partito politico” - 1912 Il paradosso che le democrazie hanno sta nei partiti perché il loro funzionamento interno non è mai democratico ma tende alla oligarchia, impartito democratico ha non senso; democratico è ogni partito che assume la democrazia come elemento del suo programma; ma ogni partito agisce e si organizza secondo principi oligarchici. La politica è dominata dalla legge ferrea della oligarchia, la partitocrazia (maranini) ossia il potere attraverso il quale i partiti occupano lo stato non è l'eccezione della politica, ma la regola del partito politico. Democrazia=organizzazione= oligarchia Sono stati definiti maestri del sospetto perché dietro alle promesse bisogna sempre sospettare che ci sia un inganno sempre. Le premesse sociologiche possono svolgere una visione critica positiva, di demistificazione di una logica della società, di una utopia di una società del tutto priva di logiche di potere e sopraffazione. I tre autori ci aiutano a capire meglio i meccanismi della politica che non anche di tipo oligarchico, le teorie ci aiutano perché svolgono una funzione critica. TALCOTT PARSONS (1902-1979) È il primo grande sociologo che proviene dagli stati Uniti, ha quindi un contesto culturale molto diverso anche se la sua tesi la scrive in Europa, esiste un suo saggio dedicato a Weber e Zombat. Parsons ha tradotto molte opere di weber. -La struttura dell’azione sociale (1937) -Il sistema sociale (1951) segna un salto perché con questa opera abbandona tutti i riferimenti all’azione sociale e imbocca la strada del Neofunzionalismo, la sua versione è quella Struttural Funzionalismo perché secondo lui la struttura sociale produce funzione al contrario di Nouman. Produce lo schema AGIL- adattamento, goal, integrazione e Latency Con lui la sociologia imbocca una strada opposta a quella della scuola di Francoforte perché prevale la teoria sociologica che scopre la sua funzione critica, tanto è che si autodefinisce la scuola della teoria crititca- la sociologia si occupa di interpretarla perché non è un semplice dato, ci sono strutture di potere da analizzare, critica della società capitalistica (continuazione del Marxismo critico, la scuola che nasce da una doppia influenza di Marx e Weber). In parsons questo ha una visione diversa, vuole elaborare uno schema adattabile e teorico generale per ogni tipo di società- quello AGIL (economica, politica di integrazione e culturale, che ogni sistema sociale deve usare sennò non può sopravvivere. Parsons è avversario a Sorokin, si accusa di una sociologia conservatrice quanto sia conservativa del sistema sociale ossia quello americano; è convinto che nel tempo in cui scrive abbiano guardato al modello capitalistico: il principio di differenziazione personale che si è meglio sviluppato. Codificare la realtà senza vederne un elemento di costruzione che ha a che fare con le dinamiche del potere che Parsons dà per scontato: ci sarà un dibattito tra le brandi scuole della teoria critica con adorno e dall’altra il neo-funzionalismo di Parsons. Il funzionalismo deriva dal concetto di funzione dei processi organici e biologici: le parti svolgono la loro funzione per mantenere in vita l’organismo. In Parsons la funzione è un concetto astratto che ha a che fare con la relazione tra variabili- Durkheim parla di solidarietà organica, in Parsons si vuole allontanare il concetti di funzione dalla società organistica. Sistema AGIL Sistema AGIL Strumentale Consumatorio (futuro) (presente) mezzi fini ADATTAMENTO RAGGIUNGIMENTO DEGLI Esterno SCOPI (Goal) Interno LATENZA INTEGRAZIONE Didascalia Lo schema AGIL-adaptation, goals, integration e latency Questi ambiti sono descritti in 4 sistemi che sono i quadrati che sono i 4 sottosistemi funzionali che compongono un sistema sociale. Vengono chiamati anche prerequisiti funzionali perché quando un sistema sociale non è in grado di soddisfare le esigenze funzionali, non resta in equilibrio: il grande problema è l'equilibrio del sistema e non il mutamento. Si pone come domanda come è possibile l’ordine sociale. Secondo i funzionalismi la sociologia deve occuparsi di equilibrio e ordine (olismo) =critica è che tendo ad espellere dall’analisi gli elementi di anticonformismo che producono i mutamenti sociali. Qui c'è quello che ha a che fare con la ricerca di risorse materiali e quindi con l'economia. *ADATTAMENTO= a un ambiente esterno nel quale si cercano risorse materiali *GOALS= perseguimento degli scopi e dei fini, il sottosistema politico che deve definire degli scopi ed obiettivi per una comunità intera IL PROBLEMA è la decisione, un sistema politico funziona se vi è una decisione. *INTEGRAZIONE= ogni sistema sociale ha bisogno di un sottosistema che garantisca l’integrazione della società ed assicurare la coesione sociale e che il cittadino debole si senta coinvolto ed aiutato- solidarietà. (Forze di difesa dello stato che consentono di garantire una certa sicurezza anche sociale) *LATENZA= è il punto più importante, Parsons è un culturista, qui ci sono le università, le scuole e l'ambito che conserva modelli normativi che l’uomo deve interiorizzare- i valori. Se questo non funziona il resto crolla perché c’è una gerarchia e ci deve essere coerenza che è assicurata dai modelli normativi e dai valori, dalle visioni del mondo che vi si trovano dentro. Es. perché è crollato il mondo sovietico? Perché è imploso e c'erano problemi di interferenza e non di coerenza della politica sull’economia- il principio che tiene tutto è la differenziazione funzionale-= ogni sistema ha dinamiche proprie e deve essere lasciato a elaborare autonomamente quello che assicura una funzione al sistema stesso. Se la politica impone i piani quinquennali l'economia esplode per autodistruzione che produce effetti molto gravi come miseria e povertà che si ripete nello schema. Nella latenza mutano i modelli normativi. LIGA riprende Comte e temporalmente si dispongono diversamente. Ha cercato di sviluppare un modello generale del funzionamento del sistema sociale. Ci sono anche i dilemmi. l’interpretazione è legata alla tradizione funzionalità di Durkheim, è centrale il processo funzionale. Si differenziano funzionalmente: in ogni società c’è un sottoinsieme che non deve interferire con altri e c’è- il valore più tipico ed vero motore dei sistemi Occidentali/ moderni è l’attivismo strumentale (Weber)= il prevalere di una razionalità strumentale e l’attivismo strumentale (individualismo che sa assumere un ruolo, si adatta e accetta sistemi) il sistema di credenze della società moderna è l’individualismo borghese, nel senso di una borghesia attiva e laboriosa che trasforma il mondo. Il modo in cui si s’ interiorizzano questi valori non è più quello della società meccanica, l0individuo è libero di scegliere tra alternative differenziate. LA SCUOLA DI FRANCOFORTE: teoria critica nasce nel 1923 a Francoforte come istituto della ricerca sociale È prevalentemente formata da studiosi di origine ebraica e Adorno +Horkeimer sono i fondatori veri della scuola. Due sono le grandi ascendenze che decidono l'orientamento: Marx riprendendo la parte del critico sociale e non scienziato economico, si corregge il marxismo per superarlo e far in modo che diventi realmente una teoria sociale capace di spiegare fatti nuove o applicare il suo schema generale anche a punti deboli e fragili d31 Marxismo. Mennhaim applica anche al Marxismo la logica del sospetto. Adorno è un rappresentate maggiore, il concetto produttivo trasformi ogni cosa in merce e la cultura diventa consumabile, tutto ha valore di scambio ma non ha più valore in sé-> industria culturale. BAUMAN È un nostro contemporaneo e la sua tesi sulla società liquida, muore nel 2017 a 92 anni, ha una sociologia critica legata ai francofortesi. All’inizio del suo libro più famoso vi è una citazione del conservatore Paul Valéry che dice che non riusciamo più a sopportare nulla che duri, non sappiamo come mettere a frutto la noia, sono menti nutriti da mutamenti repentini e sempre nuovi stimoli. ->assenza del pensiero critico. Oggi l’uomo si aliena nell’attimo presente nemmeno nel mondo della sinistra che non pensa a una idea di progresso, se le cose sono viste come merce da scambiare si perde il valore alle cose stesse (differenza tra Ikea e artigiani del 700), le cose che circondano l’uomo perdono di valore intrinseco. Marx attribuisce la responsabilità di questo al capitalismo, Sorokin nella critica alla rivoluzione sessuale lo pensa che nel rapporto umano il valore di scambio subentra al valore intrinseco. Il punto di partenza della sua riflessione sono Marx e Engels, uno degli effetti dello sviluppo capitalistico è che si volatilizza tutto quello che c’era di stabile. l’idea di fondo è contrapporre liquidità e solidità, la prima è la ideologia della società capitalistica contemporanea-> il capitalismo quando vuole elevare la fluidità ha una precarizzazione della vita, la insicurezza e Bauman critica l’idea di una società liquida, la modernità è nata per offrire la stabilità; Bauman dice che nella società contemporanea è aumentata l’insicurezza perché domina il principio dello sfruttamento e dello cambio della merce, domani una razionalità di tipo strumentale. “La modernità liquida” è uno delle opere maggiori. Richiama l’idea che sentirsi liberi è equilibrio tra desideri e capacità di agire, la modernità Simona i desideri senza la offerta di realizzarli. E secondo lui l’uomo non deve ridimensionare i decider, ma deve ampliare la sua capacità di agire. Bauman non critica le società antiche perché non c’era nemmeno la possibilità dia sognare, il concetto moderno non mette a disposizione i mezzi per realizzare la liberazione personale->da questa distanza tra sogni e possibilità di realizzarli. Tende B a enfatizzare le difficoltà eh provengono dalla società stessa e riprende il concetto classico del marxismo: distinzione far democrazia formale e sostanziale, la società borghese ha quella formale che non si traduce in un a reale condizione di uguaglianza tra le persone. Quale equilibrio si può realizzare tra desiderio capacità di agire? La modernità liquida non addossa a nessuno la colpa della propria misera= la modernità ti dà dei diritti giuridici ma ti lascia solo nel progetto di realizzarli, quando fallisci non stai con chi prendertela quando c’è di mezzo che la società stessa.
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