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Appunti e slide dalle lezioni di Semiotica & Storytelling di Giovanna Cosenza, Appunti di Semiotica

Appunti e slide delle lezioni di Semiotica e Storytelling tenute dalla professoressa Giovanna Cosenza alla Alma Mater Studiorum Bologna nell'anno accademico 2021-2022. Nel testo sono presenti vari esempi di analisi semiotica di annunci stampa e commercial (es. campagna J'Adore Dior, Moschino, ecc.) + analisi dello storytelling (discorsi di Bush e Obama). Presenti anche vari approfondimenti.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 30/12/2021

UniversitariaComunicazione
UniversitariaComunicazione 🇮🇹

4.8

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Scarica Appunti e slide dalle lezioni di Semiotica & Storytelling di Giovanna Cosenza e più Appunti in PDF di Semiotica solo su Docsity! CORSO DI SEMIOTICA E STORYTELLING L’ANALISI DEL TESTO CHE cos'É? Esempio del bambino che smonta la bambola per capire di cosa è fatta + Smontaggio. È un'operazione di scomposizione di un testo in elementi pertinenti più piccoli e più generali. COSA SI CERCA? 1. Le relazioni; Si cercano le regole che il testo segue e il sistema entro cui le regole sono inserite. Lo strutturalismo ci ha insegnati che le regole non stanno mai da sole, ma sono sempre inserite in un sistema di relazioni. Queste relazioni si risolvono spesso in relazioni di opposizione: contrari e contradditori. Dunque, si cercano i sistemi di relazioni di cui il testo è intessuto. Contradditori +basta aggiungere il non. Es. contraddittorio di bianco+ non-bianco Contrari + non c'è mai una sola risposta, esso dipende dal testo; Es. contrario di bianco > se il testo parla di comunisti (rossi) vs (bianchi), il contrario di bianco è rosso. 2. Ilivelli; Si cercano i diversi livelli, i diversi strati di regole non si articolano mai a un solo livello, come sistemi di corrispondenze fra un piano dell'espressione e un piano del contenuto, ma a diversi livelli gerarchici: da un livello profondo a uno superficiale. A livello superficiale > manifestazione del testo = il discorso (nella sua particolarità e individualità). È a livello superficiale che ogni testo è diverso da ogni altro (e, al limite, non comparabile con nessun altro). A livello profondo > strutture semio-narrative e la semantica del testo (con i suoi sistemi di valori relativi). | concetti che si individuano a livello profondo sono progressivamente sempre più astratti e generali. AL LIVELLO SUPERFICIALE STA IL PARTICOLARE (ciò che lo rende unico, diverso da tutti gli altri). Stanno concetti particolari e concreti veicolati dai significanti visivi\uditivi\olfattivi ecc. A LIVELLO PROFONDO STA IL GENERALE, contiene concetti generali e astratti Concetto = significato\ contenuto NB è dalla profondità alla superfice e non viceversa perché quando si progetta una campagna di comunicazione, la prima cosa è individuare i valori. Quindi passi dalla profondità di quei concetti di base che si vogliono valorizzare a slogan che sembrano quasi un qualcosa di superficiale. In sintesi, in un’analisi: 1. Si scompone il testo in unità componenti più piccole e più generali del testo > si isolano le singole parti (qualunque testo: visivo, uditivo ecc.) 2. Si cercano i sistemi di regole e di opposizioni che danno significato alle unità componenti. Si cercano le gerarchie di profondità in cui i sistemi di regole e opposizioni sono articolati. Rischi del metodo semiotico: Rischio della fava: vedere tutto un paesaggio in una fava. Voler vedere tutti i racconti del mondo in una sola struttura = voler trovare tutto ciò che si ha studiato in ogni testo. È tutto ciò, oltre a essere un lavoro estenuante, porta il testo a perdere la propria unicità. Barzelletta dell’ubriaco: ubriaco cerca disperatamente la chiave che ha perso sotto un lampione, non è sicuro che essa si trovi lì “ma perlomeno qui c’è luce”. Luce metafora del metodo, che vuoi usarlo per forza. Questa storiella vale per tutte le ricerche che antepongono la collaudata precisione del metodo all'interesse per l’oggetto di ricerca. TERMINOLOGIA PUBBLICITARIA DI BASE ® d CAMPAGNA Pubblicità che sviluppa lo stesso discorso su diversi media. PUBBLICITARIA ! Diversa da “campagna di comunicazione” (che è per esempio quella di propaganda politica). SPOT mai usare questa parola, usare COMMERCIAL o FILM (ess. affissioni per strada, pubblicità in radio ecc.); ANNUNCIO STAMPA pubblicità su carta, sulla stampa periodica o quotidiana. ! Pubblicità più invasiva > quella in strada perché non puoi non vederla. RADIOCOMUNICATO pubblicità trasmessa in radio; TELECOMUNICATO pubblicità trasmessa in tv o cinema; (0 COMMERCIAL) LE AFFISSIONI Sono di 3 tipi: MANIFESTO: pubblicità di formato verticale sui muri; POSTER: pubblicità di formato verticale di grandi dimensioni (6mx3m) sui muri o lungo le strade; AFFISSIONE DINAMICA: pubblicità su treni, taxi, bus e tram; GLI ANNUNCI STAMPA Elementi principali: Visual Immagine dell'annuncio stampa che è scomposta dal testo verbale; Headline è il titolo, scritta più grossa, più visibile di tutte (non chiamarla slogan); ! Abolite la parola slogan perché bisogna differenziarli in headline, playoff, claim; Bodycopy è una parte consistente di testo verbale che può accompagnare il visual e la headline. É lo “spiegone”: il testo più lungo, presente solo su annunci stampa. Si trova spesso in annunci pubblicitari di parafarmaci, automobili, cosmetici. | È sconsigliato usare il grassetto nel bodycopy. Logotipo (o logo) nome dell’azienda graficizzato, cioè scritto con caratteri particolari (LETTERING) e graficamente studiato. È parte pronunciabile del marchio; Es. la scritta coca cola con la c particolare o la M di McDonald Marchio componente grafica di una marca (spesso un’immagine), riconoscibile ma non pronunciabile (ma anche la somma di logotipo e componente grafica); Baseline sottotitolo, breve affermazione scritta in corpo minore della headline ma maggiore del bodycopy. È un completamento del significato dell’headline: la sviluppa, conclude e razionalizza. Pay-off (o tag-line) breve affermazione che definisce l'azienda. È scritta in corpo minore della headline ma maggiore del bodycopy; è un concetto che sposa i valori dell’azienda. È una frase breve associata normalmente al logo di un’azienda. Ne completa l'identità, definisce il brand e lo rende riconoscibile e coerente. Tende ad essere una frase di poche parole che si associa in modo permanente (o quasi) a quel determinato brand, diventando quasi un tutt'uno con esso. Alcuni esempi famosi: McDonald's e il suo famoso “I’m loving it”, oppure il brand Nike e il suo “Just do it” o ancora “La Coop sei tu” o “Trony, non ci sono paragoni”; Si tratta dunque di frasi che vedremo sempre affiancate al brand, di espressioni che ne rispecchiano completamente l’identità, che tendono ad essere orecchiabili e che giocano sulla capacità mnemonica dell'utente. Ex payoff di Barilla> dove c’è Barilla c’è casa; oggi>the italian food company. Since 1877. Claim headline trasmessa in radio; © Attanti di base delle strutture Semio-narrative: m Soggetto= colui che compie l’azione di congiungersi o disgiungersi da un oggetto di valore m Oggetto= definito in funzione di soggetto come quella cosa congiunta o disgiunta dal soggetto. ! Soggetto e Oggetto si definiscono in maniera reciproca: un Soggetto è tale solo in relazione all'oggetto di valore, l'oggetto è oggetto di valore per il soggetto (per gli altri no)+ ogg. e sogg. sono tra loro in relazioni di disgiunzione e congiunzione. © Attanti della comunicazione: m Destinante = colui che produce un messaggio, comunica qualcosa; m Destinatario = colui che riceve il messaggio, recepisce l’atto di comunicazione. - Se attanti impliciti, logicamente presupposti, di ogni enunciato = Enunciante ed enunciatario; - Se sono esplicitamente menzionati e, perciò riconoscibili nel discorso enunciato (per esempio “io” /”tu”) = narratore e narratario). © Attanti della narrazione: m Destinante = soggetto del far fare+ è quel personaggio che convince il destinatario ad agire\colui che comunica scala di valori. m Destinatario = soggetto del fare. ! Destinante presuppone l’esistenza del destinatario m Aiutante=figura che facilita l’azione del Soggetto (aiuta il soggetto) m Oppositore= figura che ostacola l’azione del soggetto; o Nelle storie, Soggetto e Destinante hanno spesso Anti-Soggetto e Anti-Destinante = competitori in lizza per lo stesso oggetto di valore o per il fatto di proporre programmi narrativi diversi. Es. Nella pubblicità il destinante è il brand. Pubblicità di marchio tende a non avere un oppositore, pubblicità di prodotto si (es. pubblicità detersivo igienizzante, gli oppositori sono i batteri). Attore = unità lessicale, di tipo nominale (non può essere verbo) = manifestazione linguistica del testo. Per dirsi attore, un lessema deve avere una funzione narrativa (ruolo attanziale) e almeno un ruolo tematico. Ruolo tematico= ruolo tipico, standard che si ripete nel genere in questione (es. principessa delle favole). Sincretismo attanziale = due o più attanti fusi insieme nel medesimo attore. Sincretismo attoriale = due o più attori stessa funzione attanziale. Enunciati Narrativi Perché ci sia una narrazione+ manipolazione= trasformazione. La narrazione è una trasformazione di stati: da stati di disgiunzione a stati di congiunzione o viceversa.Dunque: Enunciati narrativi= enunciati di stato + enunciati di trasformazione. © Enunciato di Stato (o dell’essere) = enunciato elementare che stabilisce una relazione di giunzione o disgiunzione tra sogg. e ogg. m Giunzione=SN0 m Disgiunzione=SUO © Enunciati di trasformazione (o del fare) = S1 (soggetto del fare) agisce in modo da diventare S2 (soggetto dell’essere) congiunto\disgiunto dal proprio oggetto di valore. m F[S1>(S2n0)] m F[S1>(S2UO)] Programma narrativo (PN)= cambiamento di stato intorno a un soggetto (enunciato del fare che regge enunciato di stato). ! La realizzazione di un PN di base (es. scimmia che raggiunge la banana) può prevedere la realizzazione di PN d'uso: PN minori\secondari. * Percorsonarrativo:? ® Isotopie: ricorrenza di categorie semantiche all’interno del testo. - isotopie figurative > ripetizione di semi concreti; concetti che si riferiscono a semi che possono esseri percepiti. - isotopie tematiche + ripetizioni di semi astratti. - Isotopie figurative-tematiche> “fa da ponte” rispetto alle isotopie più astratte, quelle più propriamente tematiche, ed è legata all’uso di aggettivi che esprimono in parte concetti astratti, in parte qualità percepibili. FINE RECAP 05-07\10\21 Movimento cognitivo che facciamo fin da piccoli e che dobbiamo applicare per capire stratto\concreto: esempio del gatto > c'è una bambina di un anno, i suoi genitori hanno sempre indicato quell’affare rosso, con le orecchie, la coda e un determinato verso animale con la parola gatto. La bambina inizia allora a chiamarlo a sua volta gatto ma andando a casa della vicina nota che i grandi chiamano gatto anche un affare che nonostante non sia come il gatto che ha in casa (es. non è rosso ma è maculato) condivide con esso alcune caratteristiche come la presenza della coda, di 4 zampe e del medesimo verso. Da ora in poi la bimba collegherà a determinate componenti concrete (coda, 4 zampe ecc.) il concetto astratto di gatto. Dunque, per arrivare al concetto astratto dobbiamo prima individuare i componenti concreti. ESEMPIO DI ANALISI TESTO “OTTANTUNO” di Manganelli >» ISOTOPIE FIGURATIVE (= concrete, legate al percepibile): o ISOTOPIA DELL’UCCISIONE VIOLENTA E SANGUINARIA: sanguinaria (la principessa), sanguinario (il re, l’imperatore), verrà ucciso, giustiziare, uccidere, sono stati uccisi, sorte terribile, è stata uccisa, ecc. o ISOTOPIA DELLE COSE BELLE DELLA VITA: sposare un giovane, leggere i classici, viaggiare in cerca di cattedrali antiche e libri dimenticati dagli uomini, ama la caccia, i buoni e grassi cibi, il vino e le cantate dopo cena; gioca con cani e gatti; ecc. o ISOTOPIA DELLA SOFFERENZA E INFELICITA”: terribile conto (terribile per la principessa), tristo compito (per il re), non di rado piange, in cuor suo si strappa i capelli e maledice sé stesso e l’imperatore. ! l’espressione terribile è sotto il titolo di più isotopie NB Il titolo che diamo all’isotopia + deve dare conto di che cosa accomuna il significato di tutte le espressioni che sono elencate sotto. Attenzione: queste espressioni stanno ad indicare a loro volta altre isotopie (perché il significato di ciascuna espressione è fatta da tante componenti semantiche). Inoltre, quando scegliamo il titolo dobbiamo sempre cercare di essere vicini al testo = aderenti al testo (es. invece di isotopia della morte: isotopia dell’uccisione violenta e sanguinaria). > ISOTOPIE FIGURATIVE-TEMANTICHE o ISOTOPIA DELLA BONTA’'\BENEVOLENZA: la principessa è donna delicata e affettuosa, l’imperatore è un omaccione, l’imperatore ci tiene a essere generoso con i poveri. ! Contrapposizione tra isotopia della sofferenza e isotopia della bontà. Le 4 isotopie fin qui elencante si possono anche sovrapporre: da un lato isotopie delle uccisioni e della sofferenza, dall'altro isotopie delle cose belle della vita e della bontà. >» ISOTOPIE TEMATICHE (= più astratte): o ISOTOPIA DELL’UBBIDIENZA: compito impostole, deve ubbidire, le comanda di procedere, deve ubbidire, anch'egli deve ubbidire, obbedisce, fatto schiavo ecc. o ISOTOPIA APPARENZA\REALTA': In realtà la principessa... niente di meglio desidererebbe (uso del condizionale); ma il re sanguinario..., non vorrebbe (uso del condizionale); come se le cose andassero..., in realtà l’imperatore..., stranamente quella voce si calma. ! non è legata a sostantivi\aggettivi ma a congiunzioni, avverbi modi e tempi verbali. In tutto il testo troviamo dei personaggi che sembra facciano quello che vogliano ma in realtà fanno quello che devono. E questa contrapposizione tra apparenza e realtà è un concetto di astratto. o ISOTOPIA DEL DESTIINO INEVITABILE: una volta o l’altra, inevitabilmente, non avrà sorte diversa, sorte ecc. Questa isotopia è legata soprattutto all’aspettualizzazione temporale iterativa del racconto: gli eventi sono narrati al presente indicativo come eventi non singoli ma che si ripetono (una volta o l’altra, non dice mai di no, non sfuggirà mai, ogni settimana, ogni mese ecc.). PICCOLO RECAP: 3 ZETA: aspettualizzazione, figuratizzazione, tematizzazione, discorizzazione (ripetizione di tre z in ogni parola); Aspetti temporali: - ASPETTO INCOATIVO (= “cosa che sto per fare”): es. sto per mangiare, a Capodanno vado a Berlino. - ASPETTO CONTINUATIVO\DURATIVO (= guardare altempo mentre dura): es. sta mangiando - ASPETTO TERMINATIVO (= azione conclusa): ho appena finito di..., ho smesso di... - ASPETTO ITERATIVO (= quando accade sempre): ogni mattina mangio una mela - ASPETTO SINGOLATIVO\PUNTUALE (=quando accade solo una volta): es. questa mattina ho mangiato una mela. In un testo, i tempi vanno considerati innanzi tutto per l’anteriorità, la concomitanza o la posteriorità (passato, presente, futuro) rispetto a chi ha prodotto il testo, oppure rispetto chi lo legge\vede\usa. Se invece si prende in considerazione il tempo dal punto di vista dell’aspetto, si considera la fase in cui un processo che avviene in un certo lasso temporale viene colto da chi osserva quel processo. Durativo vs puntuale: Un processo può essere descritto nel suo aspetto durativo o in momenti più puntuali, di incidenza. INCOATIVO VS TERMINATIVO: Si può considerare il momento puntuale di inizio di un processo, e allora si considera il suo aspetto incoativo, o il momento puntuale della sua fine, cioè il suo aspetto terminativo. ITERATIVO vs SINGOLATIVO: processi possono essere descritti come ripetuti neltempo oppure come fatti singoli. FINE RECAP ATTORI DELLA STORIA Sono 4: Principessa, re, imperatore e voce. Questi attori portano i nomi degli stessi ruoli tematici che incarnano. Il racconto gioca sulla competenza enciclopedica di genere relativa alle fiabe: principessa, re, imperatore sono ruoli standard, tipici di questo genere narrativo. PIANO DIDATTICO Ogni attore ha due PN: il primo modalizazzato sul dovere (deve ubbidire), il secondo sul volere (in realtà desidera fare ciò che più le\gli piace: sposarsi, mangiare cubi buoni, viaggiare, ecc.). NB Ogni attante è modalizzato + manifesta le modalità derivanti dal PN in cui è inserito. Le modalità sono quattro: volere, potere, sapere, dovere. Sono un focus che l’analisi dei significati profondi, sono molto ricorrenti (ci sono quasi in tutti i testi) e lessicalizzati nei verbi modali. Ciascun attore sa di stare dentro a due PN, anche se ad altri sembra (isotopia dell’apparenza vs realtà) che ci sia un solo PN, che modalizza sul volere ciò che in realtà è modalizzato sul dovere es. sembra che sia la principessa che voglia uccidere i pretendenti quando in realtà non è così. Soggetto: principessa Oggetto di valore: matrimonio Soggetto: re Oggetto: viaggiare Soggetto: imperatore Oggetto: mangiare Soggetto: voce Oggetto: sconosciuto Oggetto di valore comune= perseguire un piacere personale = la libertà e l’autodeterminazione. Principessa, re, imperatore: soggetti del loro PN modalizzato sul volere, destinatari del loro PN sul dovere. Il re e l’imperatore, inoltre, sono anche destinanti del PN sul dovere, rispettivamente, della - testo visivo ad alta figuratività; - testo iconico. «* ESERCIZI CON | QUADRI Monet, Impressione al levar del sole (1872) Componente figurativa: barca, sole, acqua (mare), uomini (pescatori), cielo, nuvola, onde, riflesso del sole, ombra, firma, data Componente plastica: cromatica + arancione, rosa, salmone, blu, verde, celeste, carta da zucchero, ceruleo, marrone; eidetica + curve, non continue ma spezzate, prevalenza di linee orizzontali rispetto le verticali; topologica è in alto prevalenza colori caldi, in basso colori freddi. Davanti c'è la barca, dietro il sole. Kandisky, autunno in Bavaria (1908) Componente figurativa: viale, alberi, foglie, strada, marciapiede, muretto, campanile, casette, tetti, finestre. Componente plastica: Cromatica > terra di siena bruciata, marrone, rosa, verde È un quadro astratto, malgrado ciò, alcuni vedono dei tratti che possono essere dei formanti figurativi (= veicolano un significato figurativo?) In classe vedono come componente figurativa: barca a vela, coltelli, cavallo, un elmo romano, un arcobaleno. Componente plastica: triangolo, quadrato, rombo, nero, viola NB Il titolo del quadro invita a rimanere sul livello plastico. ? Vedi capitolo 7 di “capire la semiotica” di Maria Pia Pozzato. 10 Massimo grado di astrazione = nessuna figura del mondo. Alta densità plastica. Lavender Mist, 1950 NB. Descrivere i colori presenti in un testo visivo attraverso un lessico più appropriato e corretto possibile. | La teoria Greimas trae concetti dalle correnti della pittura del primo del ‘900. ess. Impressionismo è figure senza bordi = pennellata come espressione della componente plastica; Pollock (astrattismo) > “evito che la figura si intrometta nel quadro. Quando si insinua cerco di eliminarla perché la pittura possa emergere”; Fotorealismo + pittura densa dal punto di vista figurativo. « CONCETTI ASTRATTI VS CONCRETI Astratti: si riferiscono a oggetti che non possiamo percepire. Concreti: si riferiscono a oggetti, eventi, o porzioni dell'esperienza sensibile. 13\10\21 «* DESCRIZIONE DENSA Utilizzare parole appartenenti alla propria lingua per nominare le figure del mondo + descrizione densa figurativa (termine coniato da Maria Pia Pozzato). “Densa” perché più dettagliata è questa descrizione del livello figurativo, meglio predisponiamo la nostra “brutta copia” di analisi dell'immagine. Da fare solo in brutta copia perché, per ottenere significato complessivo immagine, si sommano descrizione dense delle parti figurative + descrizioni dense parti plastiche + descrizione\analisi parti verbale. «* LA MACROSEMIOTICA DEL MONDO NATURALE Esempi di concetti concreti non verbalizzati frequentemente: = lconcetti relativi al mondo degli odori, così difficili da descrivere, se non attraverso paragoni o metafore, o richiamano l’oggetto che ha un certo odore (vinoso, metallico, balsamico...) o usando aggettivi molto generici (buono, cattivo...) o provenienti da altri ambiti sensoriali (dolce, aspro, penetrante, squisito = Mondo dell'esperienza tattile e gustativa (anche questi difficili da descrivere): legnoso, asciutto, armonioso, vellutato... anche in questo caso spesso si ricorre all'oggetto del mondo che ha quel sapore (es. fruttato). ! In questo ambito esistono spessi veri e propri tabù linguistico-espressivi. Concetti concreti per cui abbiamo più parole a disposizione > concetti relativi alla percezione visiva. 11 Es. in verde tutte le attribuzioni che all'autore servono per descrivere l’odore del sangue: “Fu in quel momento che mi colpì l'odore, un odore molto — simile a quello dei macelli all’ alba, ma infinitamente iù dolce e lievemente nauseabondo, anzi, per essere più precisi, esilarante. Mischiato a quell’ odore c’ era quello dell'alcool, di etere e ancora altri ma l’ odore del sangue, con la sua dolcezza, con il suo zucchero umano, con la sua linfa, dominava su ogni altro [...]: stagnava, nella sua dolcezza, e per così dire parlava; si esprimeva, un po’ come potrebbe esprimersi un quadro. [...] In quell’ odore, nella dolcezza di quell’ odore c’ era anche una punta dell’ odore di secrezioni [...], una punta di quell” odore di mare che si coglie alle volte quando si ingoia un’ ostrica fresca insieme alla sua acqua marina.” (Goffredo Parise, L'odore del sangue, pp. 5-6) «IL LIVELLO CROMATICO: Rudimenti di teoria del colore > Esperimento di Newton La luce del sole ci appare bianca, ma se facciamo passare un fascio sottile di radiazioni solari attraverso un prisma, viene separata nelle sue componenti monocromatiche, dando luogo a una serie in cui si succedono colori diversi. Newton identificò in essi i sette colori principali, i c.d. colori di base-> rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, violetto (i colori dell'arcobaleno). Colori primari\fondamentali > giallo, blu, rosso Colori secondari > arancione, verde, viola (unione dei primari) Colori terziari > rosso- arancio, giallo-arancio, giallo-verde, verde-azzurro, blu-viola (= indaco), rosso-viola, rosso-verde (= marrone). NB La scelta di un colore primario in un annuncio pubblicitario trasmette un effetto di semplicità. > Nero e bianco Malgrado facciano parte della componente cromatica, non sono colori. Nero = impressione che si sperimenta quando nessuna luce visibile raggiunge l'occhio. Bianco = combina tutti i colori della luce che stimola in maniera uguale i tre tipi di recettori sensibili ai colori. Altro modo di vedere il nero: i pigmenti che assorbano la luce piuttosto che rifletterla danno luogo al nero. Un pigmento nero, tuttavia, risulta da una combinazione di diversi pigmenti che insieme assorbano tutta la luce, di ogni colore. Se sono impiegate le proporzioni corrette di pigmenti dei tre colori primari, il risultato riflette così poca luce da risultare nero. Questo porta a due descrizioni apparentemente opposte ma complementari del nero: il nero è la mancanza di radiazioni cromatiche che arrivino all'occhio, o una combinazione di pigmenti colorati con tutti i colori primari. > Icolori complementari Ogni coppia di complementari è formata da un primario e dal secondo ottenuto dalla mescolanza degli altri due primari. Per sapere qual è il complementare del colore primario giallo, mischiate gli altri due primario, il rosso e il blu: ottenete il viola, che è il complementare del giallo. Complementare del giallo > viola. Complementare del rosso > verde. Complementare del blu + arancione » Colori freddi e colori caldi Freddi > colori della gamma blu-verde (a sinistra della ruota di colori) Caldi > rosso, giallo, arancio (a destra della ruota) 12 YPittarello Isotopia della passione > colore rosso + parola passione + figura del mondo “donna nuda” coperta solo da scarpe. Quest'ultima è un’accentuazione intertestuale di american beauty (immagine 2) che a sua volta riprendeva un calendario del 1955 di Marlin Monroe (immagine 3). Stessa cosa per immagine 4, in cui vi è anche isotopia del Natale = parola regalo + colore rosso + pacchi; Annuncio 1: Isotopia della passione = colore rosso + sguardo della donna; occhi e bocca = due figure che esprimono passione sensuale. Volto della donna stilizzato. Annuncio 2: Isotopia della passione anche se sfondo blu-violetto. Densità figurativa maggiore rispetto annuncio 4. È presente fotorealismo. Il blu, come gli altri colore della notte, si collegano alla passione\la carnalità. 14-10-2021 Formante plastico + quando riusciamo ad assegnare un significato al significante plastico. Due modi fondamentali di significazione nella semiotica visivo: modo simbolico e semi-simbolico. Testo sincretico (più linguaggi). Ci viene spontaneo dire “rosso SCENDI IN PISTA Ferrari” perché associamo il colore rosso alla figura del mondo CON CHAMPION. presente nell'annuncio (auto) anche se non si tratta di una Ferrari. Figura del mondo associata al colore e all’headline. Rosso che esprime velocità da campioni. Comunicazione mirata agli uomini. Isotopia della velocità + macchina, champion, strisce, turbo, pista, rosso Ferrari, prestazioni da campioni. In gioco non solo colori ma anche le linee. Le linee simulano in modo statico la velocità. Rasoio e macchina disposti in modo parallelo, questo parallelismo suggerisce [rr i che entrambi vadano alla stessa velocità. Cilea iL Ripetizione del colore rosso = rima cromatica. Dunque, usi La rima cromatica ha un significato? Si, dare l’idea della velocità. E la rima eidetica? Si, creare un parallelismo tra auto e rasoio. 15 Simbolismo cromatico: Oro = ricchezza. Rosso = regalità (rinforzato dall’oro e dalla parola queen), potere, sangue, passione carnale. È rappresentata un'azione attraverso un aspetto temporale terminativo = regina ha ucciso il re. Uccisione del re accentuata dalla corona a terra. Formanti plastici che esprimono passione carnale > stivali con tacchi a stiletto, lacci in pelle che rimandano al mondo bondage e di conseguenza a una donna dominatrice. La bottiglia del profumo (il Packshot) sembra sia un rubino (richiamo alla ricchezza o regalità visto che si trova nella parte superiore dello scettro) sia un pugnale, un oggetto contundente che è la probabile arma del delitto. Headline = KillerQueen. NB di solito profumi simbolismo eidetico convenzionale\stereotipato > profumi da uomo: forma squadrata; profumi da donna: rotondo. Isotopia del dominio + donna dominatrice sia nella sfera sessuale (vestiti) che al di fuori (corona, scettro, è seduta su un trono). Femminilità non convenzionale ma trasgressiva (accentuata dal fatto che indossa la corona in obliquo). Rima eidetica delle gambe, braccio e corona. PROGETTI URL INIESH NC CALCOLANDO CHI DURINÒO ALMENO e)NI! I VOSTRI MURI Questo rosso, in questo annuncio, non significa nulla. Non ha alcun significato. Quando facciamo l’analisi: partire dalle componenti plastiche, l'ordine di queste sono spazi, linee, colori. Individuare componenti figurative (le figure del mondo) accompagnandoli con descrizioni dense (es. specchio barocco invece di “specchio”), parte verbale, etc. = ripetizione del significato; ione del colore; rima eidetica =ripetizione di configurazione di linee; rima topologica = ripetizione di spazi. 19\20\21-10 Un formante plastico può rimandare a un contenuto in due modi: 1. O perché c'è una convenzione che lo lega simbolicamente a un significato; 2. O perché appartiene a una coppia oppositiva o una categoria dell'espressione che rimanda, in un certo testo, a una categoria del contenuto. In questo caso i formanti plastici si organizzano per contrasti, per opposizioni, che rimandano a contrasti, opposizioni sul piano del contenuto. Simbolismo Plastico = un elemento plastico del piano dell’espressione che è associato per convenzione a uno e uno solo significato sul piano del contenuto Es. una figura in alto è un simbolismo topologico del sacro. Detto in paroloni: | piani di significazione in cui il piano dell'espressione è organizzato parallelamente al piano del contenuto (con una corrispondenza a uno a uno fra unità del piano dell'espressione e unità del piano del contenuto) sono detti conformi, monoplanari, o simbolici. 16 NB Semi-simbolismo approfondito nelle lezioni del 21 e 26-11-21 «* ESEMPI DI CAMPAGNA PUBBLICITARIA CON SIMBOLISMI CROMATICI Colori che contraddistinguono questo brand > varie luminosità di giallo e arancio. Giallo = allegria, sole, luce, euforia. Sole collegato al risveglio. Giallo riprende il colore del grano. Giallo + accentua tonalità emotiva di felicità (nonostante la figura del mondo “espressione del viso” sembra voler tramettere altro). ! Blu e verde tendenzialmente usate per bottiglie d’acqua. “Vestire libero” e colore blu > libertà. 17 - Nella pagina a sinistra: packaging del prodotto al centro. - Rima topologica fra gli spazi pagina destra e spazi pagina sinistra > ragazza e profumo hanno più o meno la stessa dimensione. Gli spazi sono organizzati in maniera tale che il packaging sia della stessa dimensione e collocato alla stessa altezza della modella della seconda pagina. NB ricorda di dire se ci sono o no cornici. NB noi occidentali, siccome leggiamo da sinistra a destra, tendiamo a leggere le immagini nella stessa direzione. NB tra le parti fisiche, tendiamo a guardare per primo il viso. o Livello eidetico - Prevalgono le linee curve, morbide ma nette: sono così i contorni delle figure, i capelli delle ragazze, i fasci di luce sullo sfondo. - Numerose rime eidetiche tra profumo e ragazza: la forma complessiva della boccetta richiama la forma del corpo e del viso, il collier della ragazza richiama le scanalature dorate sul collo del profumo. - Rima eidetica tra forma packaging e forma corpo femminile > la confezione del profumo liscia, compatta, senza scritte è simile al corpo nudo della ragazza. | Compattezza e “liscezza” non fanno parte del livello eidetico ma cromatico. - Rima eidetica tra linee orizzontali del collier e linee orizzontali del collo della bottiglia del profumo. - Serie di fasci luminosi verticali danno un senso di verticalità all'immagine. - Contrasto eidetico tra la verticalità dell'intero annuncio e le linee orizzontali che caratterizzano il collier della modella. - Le linee rotonde della bottiglia richiamano il ventre di una donna incinta. Infatti, la modella la tiene stretta al petto come se fosse un bambino + sema di maternità (in più la forma richiama quella degli amuleti che propiziano fecondità). - Le linnee non sono disegnate ma sono un effetto cromatico dei fasci di luce. - La bottiglia del profumo J'adore Dior è realizzata in modo simile alle anfore antiche, che ai tempi erano i contenitori principali per i liquidi profumati. o Livello cromatico - Il colore oro è l'elemento dominante. L'oro rimanda a una dimensione di preziosità irreale e trasognata, quasi sacra, divina, ed è ovunque: nello sfondo, nel colore del profumo, nei capelli della ragazza, persino sulla sua pelle. - Sono visibili giochi di luce bianca che permettono una nuova rima: la luce riflette sulle scanalature centrali del profumo come sul collier della modella. - La pelle della modella è più dorata vicino al profumo, quasi che questo vi riflettesse il proprio colore. - Utilizzo della tinta oro con diversi gradi di luminosità. Rima cromatica della luce bianca. - Le rime eidetiche, cromatiche e topologiche ci permettono di identificare il profumo con la modella, come fossero una cosa sola. L'annuncio mette in atto una similitudine visiva talmente forte da suggerirci una identificazione. Descrizione analitica\densa del livello figurativo: (= bisogna elencare cosa possono significare nella nostra cultura le immagini e i colori che troviamo nell'annuncio). In questo caso vediamo uno sfondo dorato, una boccetta di profumo e una modella. - L'annuncio stampa occupa due pagine, unite da uno sfondo comune dorato attraversato da fasci di luce più chiari. - Sulla sinistra vediamo una boccetta di profumo, anch'essa dorata, di dimensioni irreali rispetto alla modella a destra. La confezione, esclusa la parte centrale rigata, è liscia e trasparente. Sembra poggiare su un supporto invisibile: si nota in basso il riflesso della boccetta. - A destra, una ragazza (la modella Carmen Kass) dai capelli dorati di media lunghezza, le braccia incrociate che sembrano voler nascondere il seno, l’espressione del viso tranquilla, statuaria. Sempre sulla destra è ripresentata, con un fotomontaggio, l’immagine del profumo, un po’ più piccolo ma sempre troppo grande rispetto al naturale. © Associazioni enciclopediche: 20 - Nell’enciclopedia comune il colore dorato è quello del metallo prezioso. Il color oro nelle pitture sacre medievali rimandava per convenzione simbolica alla dimensione del sacro\divino. - AI colore oro sono sempre state legate per associazione simbolica convenzionale figure del mondo come i gioielli e iltema (=concetto astratto) della preziosità. - La modella ricorda una statua classica, da un lato, e la Venere di Botticelli, dall'altro: è una sorta di Venere d’oro. - La forma della boccetta del profumo ricorda quella di un alambicco (un contenitore di qualche pozione). - Gli anelli al collo della modella ricordano quelli indossati dalle donne di certe tribù birmane. - La boccetta del profumo è panciuta come certe statuette tribali che simboleggiano la fecondità. - La ragazza tiene il profumo tra le braccia come se fosse un bimbo: la sua posizione ricorda quella di una madre. - Tutte queste associazioni fanno della modella una sorta di madonna contemporanea, e della sua immagine un’icona di femminilità sacra e profana nello stesso tempo. - La luce dietro la modella e la scritta dietro diventano figura del mondo = aureola. © Associazioni enciclopediche della parte verbale: - Sulla sinistra il nome del profumo “J’adore”, che funge anche da headline, completato dal baseline, anch'esso in francese “La féminin absolu” = il femminile assoluto. - “Femminile assoluto” ricorda le espressioni dell’analisi morfologica delle lingue “femminile singolare” e “femminile plurale” con cui si indicano le desinenze di nomi e aggettivi che esprimono genere e numero. È come se fosse una terza declinazione. - “Femminile assoluto” può voler dire, per differenza, una declinazione particolare del femminile che non sia né singolare né plurale, cioè che sia fuori da ogni possibilità di denumerazione. o lsotopie - Isotopia figurativa dell'oro, espresso sia a livello plastico-cromatico dal color oro, sia dalle parole “adore” e “Dior” che contengono entrambe il significante “or”. Anche l’espressione “J’adore” porta con sé un significato di preziosità. - Isotopia figurativa-tematica della femminilità, rappresentata dalle linee curve e “panciute” della boccetta di profumo, dall'immagine della modella (nuda, bionda, con i capelli lunghi, in un atteggiamento pudico...) e dalla headline (Le fémin absolu). - Isotopia tematica del sacro, espressione a livello plastico-cromatico dal color oro, dalla parola “j'adore”, dalla parola “absolu”. Interpretazione complessiva: - Femminilità assoluta + femminilità totale, che non ha bisogna d'altro (tanto è vero che nel baseline l'aggettivo “absolu” segue un punto). - Femminilità completa è non richiede né ha bisogno di ornamenti: la modella è nuda come la boccetta del profumo è liscia senza scritte. - Femminilità preziosa + è preziosa come l’oro. - Femminilità materna, morbida, accogliente (come la ragazza che accoglie il profumo fra le braccia). - Femminilità sacra, da adorare. = Il profumo J'adore sarà l’aiutante magico in tutte le storie in cui le donne vorranno valorizzare una femminilità materna e accogliente, sacra e preziosa. NB Come fare a capire se abbiamo azzeccato il significato? Se è ripetuto (isotopia) è giusto. > COMMERCIAL dal 2000 al 2003 Ambientazione > onirica\irrealistica dorata (sembra un centro termale stile chalet svizzero). Testimonial + Carmen Kass. Canzone: Penny White. Durata: 34 secondi. Il commercial inizia con un primo piano del viso di Carmen Kass. La macchina da ripresa si allontana sempre di più, mostrandoci che la testimonial è seduta a gambe accavallate su un trono di legno che si trova sopra una pedana situata a bordo di una piscina contenente oro liquido. Ovviamente l’outfit è totalmente dorato: guanti alti fino all’avambraccio, abito lungo a bretelle dal taglio morbido e con un profondo spacco laterale (il taglio dell’abito è così morbido che dà l'impressione che esso sia una sottoveste). L'unico accessorio che indossa è l’emblematico collier dalle scanalature dorate, perfino i piedi sono nudi. Mentre un’inquadratura dal basso verso l’alto ci mostra la testimonial immergersi in piscina, da quest’ultima fuoriesce l’iconica boccetta Jadore Dior. Emersione della boccetta ripresa nella scena finale, occupata solo dal packshot e dal logotipo “J’adore”. Dall'inizio del commercial sentiamo la voce fuoricampo della Kass - interrotta solo dai suoi sospiri - pronunciare la frase: “Ho fatto un sogno... la vita non è in bianco e nero: la vita è d’oro”. Mentre nell’annuncio stampa è come se rimanesse sullo sfondo, in questo commercial la macchia semantica della sensualità è magnificata\sottolineata. Elemento del sacro ripreso con l'immersione = battesimo. Contrapposizione tra immersione della modella vs emersione del profumo. COMMERCIAL 2004-2007 Ambientazione > onirica\irrealistica. Cambia la testimonial + da Carmen Kass a Charlize Theron. Canzone + “Don't let me be misunderstood” di Nina Simone (1964). Le uniche figure del mondo all’interno del commerciale sono: modella, lussuoso tessuto di seta dorata, vento, packshot. Rimane elemento del sacro + luce dietro, testo della canzone (richiesta di perdono all’amato che viene chiamato “Signore”, inoltre sentiamo la parola angelo), la sequenza in cui Theron guarda verso l’alto richiama l’iconologia dell’estasi mistica, lenzuola di seta che avvolge il suo corpo sembra Sacra Sindone. Forte elemento della sensualità + profumo ha una forma fallica (richiama un sextoy); sospiri ed espressione di piacere sul volto della modella. Il fatto di vedere il profumo come un sextoy magnifica l’idea di femminilità assoluta in cui non si ha bisogno di nulla (nemmeno dell’uomo). Attingendo a modelli classici di bellezza femminile, dalle Madonne manieristi? a Marilyn > bellezza che prende vita. Contrapposizione cromatica e topologica + luce al centro, buio ai margini. > ANNUNCIO STAMPA 2004 La testimonial Charlize Theron posa avvolta in un lussuoso tessuto di seta dorata. La pettinatura dei capelli dorati della modella ricorda quella di Marilyn Monroe. 22 Tutte queste donne sono ammaliate dalla testimonial Dior, che è come se una volta entrata scena le bruciasse tutte. Infatti, notiamo che durante la sfilata la Theron è sulla passerella mentre le altre star sono fra il pubblico. Presenza del competitor + Monroe - che compare poco dopo la metà del commercial - era la testimonial di Chanel, il fatto che sia lei a dire “J’adore” e afferrare la bottiglietta = come se “mollasse” Chanel per Dior. È una autocelebrazione di Dior che afferma di avere la testimonial migliore. Questo commercial è una celebrazione al fatto che quell’anno Dior aveva superato il fatturato di Chanel. Infatti, commercial più costoso rispetto gli altri > diritti pagati tanto sia per la canzone (hit del momento) che per utilizzare l’immagine delle ex dive hollywoodiane. Presente elemento di continuità + indipendenza + la Theron è sì all’interno di un insieme ma si distingue: arriva per ultima, bacia le altre con freddezza, la vestono e va’ dritta verso la passarella. Verso la fine del commercial richiamo al primo annuncio stampa > logotipo “Dior” dietro la testa della modella (figura dell’aureola). Richiamo commercial precedente (2008-10) + dimora lussuosa (sema del lusso) + scena del corridoio + scena finale occupata dal primo piano della boccetta. Il packaging ha sempre la stessa iconica forma. La musica di sottofondo è Heavy Cross di The Gossip + “cross” riprende elemento sacro. Affissioni relative: DNS.) V/ Ambientazione > Ancora reggia di Versailles, galleria degli specchi. Canzone è “Hey Now” di London Grammar. 25 Voce fuoricampo di Charlize Theron + "Il passato può essere un sogno meraviglioso, un ricordo, un sogno, ma è impossibile viverlo. E Ora l'unica via è verso l'alto. Questo non è il paradiso, questo è un nuovo mondo. Il futuro è oro. J'adore Dior" Charlize Theron cammina attraverso gli interni abbaglianti della Reggia di Versailles, dopo una inquadratura del basso (in cui vediamo solo le sue gambe), vediamo un lungo drappo dorato (di stoffa lucida, forse seta) cadere dall’alto. Tolto lo scialle nero e le scarpe (décolletté d’oro lucido) la Theron inizia ad arrampicarsi lungo di esso, come se quest’ultimo fosse una corda. Giunta a metà scalata si strappa dal collo la collana di grandi perle, le quali rimarranno sul pavimento insieme le décolletté. Sale sul tetto: “Questo non è il paradiso, questo è un nuovo mondo!" - dice l'attrice, invitandoci ad ammirare uno skyline scintillante di grattacieli di acciaio e cristallo. L’immensa metropoli viene illuminata dal sole nascente, diventando lo sfondo ideale per l’iconica bottiglietta J’adore Dior. Non si tratta una città in particolare > città costituita da diversi simboli delle grandi metropoli del mondo. Prima scena è panoramica della Galleria degli specchi = fin dalla prima scena è chiaro che la componente semantica fondamentale è il lusso. Ritorno elemento del sacro + affreschi nella cupola, lei va verso l’alto (simbolismo topologico), luce (= figura aureola dell’aureola = simbolismo figurativo) dietro la boccetta nella scena finale. Contrapposizione tra bellezza del passato e bellezza del futuro. Figura della bellezza del passato + cupola affrescata. Figura della bellezza del futuro > skyline di grattacieli. Richiamo commercial del 2008 > la Theron si strappa dal collo la collana (questa volta però il vestito le resta addosso). Rima topologica (rapporto basso-alto) ed eidetica (linea verticale) con commercial del 2000 di Carmen Kass > prima profumo fuoriusciva dalla piscina, ora testimonial fuoriesce dalla cupola. Messaggio del commercial à la donna innalzarsi verso nuovi orizzonti salvifici dopo aver eliminato il superfluo. Annuncio stampa: Ambientazione > paesaggio naturale post- apocalittico. Canzone + remix di 'l Love You' di Woodkid Durata + 00:45 Nuova fragranza > The absolute femmininity Il commercial inizia mostrandoci un deserto durante una tempesta: la Theron è immersa nell’oscurità, accompagnata solo da fulmini e pioggia. Grazie all'arrivo dell'alba, lo scenario però diventa ben presto uno scintillante paesaggio dorato fatto di acqua e di pietre color ocra nel quale cielo e terra si fondono. Con i capelli al vento, in abito e sandali dorati, la Theron celebra la sua libertà correndo e crogiolandosi nell'acqua e nella luce del sole. Questa volta sarà tale paesaggio natura a fare da sfondo all’iconica bottiglietta j'adore. Questo film fa seguito al precedente che la vedeva innalzarsi verso nuovi orizzonti salvifici dopo aver eliminato il superfluo. Ha un nuovo inizio, radicalmente diverso: ora è totalmente libera, immersa nella natura regale, quasi nuda e libera da ogni artificio (= femminilità assoluta, che non ha bisogno di nulla). Vediamo infatti la Theron coperta solo da dei bracciali dorati ai polsi e un minidress monospalla che sembrerebbe una versione stracciata dell’outfit indossato nel commercial precedente (stessa scollatura posteriore). Elemento del sacro > l’acqua (nella religione cristiana rappresenta l’elemento che purifica ed il mezzo attraverso il quale avviene il Battesimo); “camminata sulle acque”; luce dietro la boccetta (= figura dell’aureola). Theron in contatto con tutti e 4 gli elementi > terra (deserto), sole (alba), vento (che soffia i capelli) e acqua (pioggia e lago su cui cammina e si crogiola). Contrasto cromatico è buio vs luce (tempesta vs alba). Rima figurativa con commercial precedente > alba che illumina il paesaggio. Messaggio del commercial > il profumo da donna J'adore di Dior non è solo il lusso della ricchezza, ma anche il lusso della libertà. Jean-Baptise Mondino, che ha diretto i film della donna J'adore dal 1999, afferma che il film guarda al lusso della natura e a come l'acqua sia beatitudine: “La sua visione del mondo è essenziale, designando ciò che è di primordiale importanza: proteggere il nostro pianeta e, in particolare, l'acqua che è il nostro nuovo oro. Ci dice che il lusso può avere un significato” (fonte: wonderlandmagazine.com). Affissioni relative: > COMMERCIAL 2018-2020 27 o Quadro Santa Cecilia di Raffaello (1513) = semisimbolismo topologico 3 opposizione alto\basso sul piano dell'espressione esprime sul piano del contenuto l'opposizione sacro\profano. Sacro > gli angioletti tra le nuvole; Profano > gli strumenti musicali (per Santa Cecilia simbolo dei piaceri della vita). 26-10-21 © Annuncio stampa con una Panda e una Ferrari con headline “cosa scegli?” = semi-simbolismo figurativo > in questo annuncio la Ferrari e la Panda sono simboli di due stili di vita opposti tra loro (vita sedentaria\stabile vs vita veloce\spericolata). o Mi trovo in un incrocio: in presenza del semaforo rosso mi fermo, verde accelero > in questo caso si tratta di simbolismo = il rosso e il verde sono presi individualmente (non vediamo nello stesso momento il semaforo rosso e il verde, ma o l’uno o l’altro). Se, invece, giunta all'incrocio trovo il rosso per chi va dritto e il verde per chi gira a destra si tratta di semi-simbolismo (i due concetti opposti esistono nello stesso testo). o Annuncio stampa Jacuzzi Annuncio stampa diviso in due da una linea orizzontale. Headline 1: “we have the fire”. Headline2: “we have the water”. Semi-simbolismo plastico cromatico e topologico: Contrapposizione topologica + alto e basso\sopra e sotto; Contrapposizione cromatica > gamma di colori freddi (dall’azzurro chiaro al blu notte) vs gamma di colori caldi (dal giallo-arancione al rosso fuoco). Semisimbolismo figurativo: Alla componente topologica “alto\sopra” e cromatica “colori MEDE RE ed caldi” viene collegata la figura del mondo “fuoco”. Fuoco che è in contrapposizione con la figura del mondo “acqua” (collegata alla componente cromatica “colori freddi” e topologica “basso\sotto”. Fuoco + simbolo di ardore passionale; collegato al colore [= arancione e alla figura del mondo “donna esotica” nella quale il (= destinatario dell'annuncio si impersona (se si tratta di una donna enti etero) o vuole possedere (se si tratta di un uomo etero). Vennero affissi in maniera alternata l’uno all’altro, quindi formavano un unico testo. Semi-simbolismo plastico cromatico e topologico: Contrapposizione cromatica + uso del colore vs assenza di colore; Contrapposizione topologica > sinistra vs destra; Semisimbolismo figurativo: Alla componente topologica “sinistra” e cromatica “assenza di colore” viene collegata la figura del mondo “passato” (infatti le foto del passato non erano a colori ma in bianco e nero). Passato che è in contrapposizione con la figura del mondo “futuro” 30 (collegata alla componente cromatica “uso del colore” e topologica “destra”). Alla contrapposizione topologica destra-sinistra corrisponde la contrapposizione politica destra-sinistra. «* DENOTAZIONE E CONNOTAZIONE Denotazione > primo livello di significato che attribuiamo alla figura; Connotazione + qualunque livello aggiuntivo. Provengono da associazioni semantiche che noi condividiamo per cultura però ogni testo può proporre un grado di gerarchia di connotazione\denotazione diversa. Entrambi questi meccanismi sono simbolici perché sono significati che gli aggiungi tu, connotazione e denominazione dipende se questo significato arriva prima o dopo. Es. leone, primo significato che mi viene in mente è forza (forza = primo livello di significato) ma nel testo che sto analizzando noto che tutti gli animali si inchinano davanti a lui, quindi al significato di forza aggiungo quello di regalità (regalità= secondo livello di significato). 27-10-31 «* MANIPOLAZIONE COMMERCIALE E SOCIALE Comunicazione sociale > riguarda temi sociali come salute, doveri civici, ambiente, etc. Ragioni strutturali per cui è più difficile fare comunicazione sociale che commerciale: commerciale = manipolazione basata sulla modalità del volere; sociale = manipolazione basata sul dovere. E come tutti sappiamo più ci viene vietato di fare qualcosa (es. “non fumare!”) più abbiamo voglia di farlo. «* CAMPAGNA “FERTILITY DAY” Nel 2016, il Ministero della Salute, con l'allora ministra Beatrice Lorenzin, lanciò una campagna di comunicazione, subito contestata da molti, dunque corretta e infinita ritirata, in vista del cosiddetto “Fertility Day”, previsto per il 22 settembre, che avrebbe dovuto invogliare le coppie a “fare più | figli”. Headline: stili di vita corretti. BSP no Baseline 1: cattivi compagni da abbracciare. Ceo ie Jaleig: Baseline 2: le buone abitudini da promuovere. n Destinante: Ministero della salute A Componente eidetica: linea frastagliata di colore nero A EI (sfumato) che divide l'annuncio a metà. Il fatto che la linea STERILITÀ E DELL'INFERTILITÀ sembri uno strappo\una lacerazione sottolinea ancora di più la distanza tra questi due mondi (quindi simbolismo plastico eidetico). = Semi-simbolismo plastico topologico e cromatico: - Contrapposizione topologica: alto e basso\sopra e sotto. - Contrapposizione cromatica: nello spazio in basso abbiamo stessa tinta ma diverse gradazioni di luminosità (chiaro scuri); in alto immagine più luminosa con diversi colori chiari. | Bassa saturazione dei colori ! La maggiore nitidezza della foto in alto è dovuta alla maggiore luminosità e varietà di tinte rispetto l’immagine inferiore. = Semi-simbolismo figurativo: In alto due coppie etero sorridenti, di età adulta ed etnia caucasica. Hanno tratti somatici nordici ed essendo in una località balneare (che ci fa subito pensare che siano in vacanza) al destinatario viene naturale pensare che siano anche benestanti. In basso vi è un gruppo di adolescenti. L'immagine non è definita ma sono ben riconoscibili i tratti somatici tipici della popolazione di colore (acconciatura afro). Sono in un ambiente chiuso pieno di fuliggine, stanno fumando (il penultimo adolescente sulla destra sta sicuramente fumando erba\hashish visto che sta utilizzando un bong). L’alto esprime il contenuto delle buone abitudini, il basso le cattive compagnie. 31 Ovviamente l'annuncio è stato accusato di razzismo e ritirato. «* PYONGYANG, di Damir Sagolj Damir Sagolj è un fotogiornalista di origine bosniaca, che lavora per la Reuters e vive a Pechino in Cina. L'immagine che segue è una fotografia con cui Damir Sagolj ha vinto il primo premio del World Press Photo nel 2012, nella sezione Daily Life. Il ritratto di Kim Il-sung, padre di Kim Jong-un, è appeso in un importante edificio della capitale Pyongyang. Immagine foto ritoccata di un quartiere della capitale del Nord Korea, al centro della quale è ben esposto e ben illuminato il ritratto di Kim Il-sung. Semi-simbolismo cromatico + contrapposizione tra luce e buio. Figure della luce > ritratto. Figure del buio > finestre. Luce = sacralità della persona del dittatore, come se fosse lui ad illuminare la capitale quindi il popolo. Le finestre sono di un edificio popolare, sono tutte uguali e soprattutto buie (forse chiuse). La foto è scattata di notte quindi ci viene naturale pensare che la città sia addormentata, quindi in silenzio. L'unica persona all’esterno è il dittatore. Dunque, è quest’ultimo l’unico ad essere libero, a potersi esprimere, mentre tutto il resto della capitale è costretta a tacere. È l’unico “acceso” in un mondo spento. Finestre chiuse = accenno alla politica di chiusura della Korea del nord al resto del mondo. Si enfatizza il contrasto tra il tanto che si fa per il culto del leader e il poco che si fa per la popolazione. Pensiero mio + Contrapposizione tra sacro (il ritratto luminoso di Kim Il-sung sembra quasi un santino) e profano (l’edificio sembra essere un carcere). Da notare che di solito l'elemento sacro si trova nella parte alta della foto, qui invece lo troviamo nella parte bassa. 09-11-21 «* ANNUNCIO STAMPA MOSCHINO Headline: L’Eau Cheap and Chic (nome del profumo). Baseline: The funny side of my self. Logotipo: Moschino Parfum. Nome del profumo e logotipo sono ripetuti sul packshot. Testimonial del prodotto: Olivia, noto personaggio del cartone di Braccio di Ferro. = Descrizione densa del livello plastico: oLivello topologico: - Non ci sono cornici e l'annuncio occupa tutto lo spazio di rappresentazione. - Lo sfondo è abbastanza piatto ma suddiviso orizzontalmente circa a metà dalla distribuzione del colore. - La ragazza è in primo piano, ma davanti a lei — quasi piattamente sullo stesso piano- sta il packshot del profumo. 32 Retouching her face also crops her confidence. Face ediling biem freckles and confdanca Instant fc apps, damage lasi at tha scuch ab = Semi-simbolismo plastico topologico e cromatico: Contrapposizione topologica: destra vs sinistra Lo spazio di destra esprime il contenuto “artificiale”. Lo spazio di sinistra esprime il contenuto “naturale”. Contrapposizione cromatica: Semi-simbolismo figurativo: artificiale vs naturale Figure dell’artificiale: lifting al labbro, occhi voluminizzati da smokey eyes e mascara (forse aggiunta di qualche ciuffetto di ciglia finte), sopracciglia disegnate, counturing su tutto il viso, blush sulle guance, capelli tonalizzati, resi più voluminosi dall’aggiunta di extension e dalla messa in piega mossa. Figure del naturale: occhiaie, piccole imperfezioni sulla cute, capelli spenti, unti e spettinati, sopracciglia folte e disordinate. L’assiologia punta a valorizzare l’artificiale invece che il naturale. ASSIOLOGIA (lezione + cap. 3 “capire la semiotica”) La questione i contrari e contradittori riguarda la semantica. Nel semi-simbolismo sono anche opposizioni sul piano dell'espressione (opposizioni di spazi, colori, linee o figure del mondo). Es. copertina con a destra “Greta” che è simbolo dell’ambientalismo accompagnata da un pollice in su, e a sinistra Elon Musk simbolo di tutto ciò che sta distruggendo l’ambiente accompagnato da un pollice in giù. Nel caso di questo tempo abbiamo un contenuto valorizzato positivamente (ambientalismo di Greta T.) e uno negativamente (azioni di Elon Musk). Opposizione di contenuti = categoria. Contrapposizione di contenuti valorizzata in negativo o positivo = assiologia. * - attribuzione positiva = attribuzione euforica > mi piace qualcosa = voglio congiungermi con essa; - attribuzione negativa = attribuzione disforica + non mi piace qualcosa = voglio disgiungermi con essa; Es. zanzara e acino d’uva > zanzara è disforica, acino euforica. Termine complesso= affermazione di entrambi i termini in relazione di contrarietà (es. commercial Buondì Motta > entrambi i contenuti vengono valorizzati positivamente). Termine neutro = il testo nega entrambi i termini. > COMMERCIAL BUONDI’ MOTTA 2017 35 i Coppia di significati contrapposta in questa campagna > leggerezza e golosità. La bambina li vorrebbe entrambi nella stessa merendina ma sa che sono due concetti tra loro avversativi “voglio una colazione leggera MA decisamente invitate”, la madre infatti le dice che ciò non è possibile “possa colpirmi un asteroide”. All'origine dell'annuncio > combinare questi due concetti. Assiologia > valorizzazione positiva del termine complesso /leggerezza+golosità/. pi IA 10-11-2021 TEORIA DELL’ENUNCIAZIONE È una teoria generale > vale per tutti i tipi di atti di comunicazione (anche per atti di comunicazione di base in cui soggetto A comunica qualcosa a soggetto B che per comunicazioni di massa in cui uno o un gruppo ristretto di persone si rivolge a una massa di persone). Enunciazione = produzione (di qualsiasi tipo). La teoria dell’enunciazione risponde a queste domande fondamentali quando si analizza un testo: 1. Chi sta parlando\comunicando\enunciando? 2. A chi sta comunicando? In una sola domanda: “Chi sta comunicando a chi?” Ciò che è rilevante nella teoria dell’enunciazione sono questi due poli: Primo “chi” > destinante\ enunciatore\enunciatrici= colui che comunica Secondo chi + destinatario\enunciatario\enunciatarie = colui che riceve l'atto di comunicazione NB Trucco memonico per non confondere enunciatore\enunciatario > destinatario ed enunciatario finiscono alla stessa maniera. Es. la prof mentre spiega + Giovanna Cosenza = enunciatore, 100 studenti= enunciatari. Il punto fondamentale è sempre l’enunciatario + se noi studenti non capiamo la lezione è colpa della prof che non si è spiegata bene > l’enunciatore è responsabile della riuscita dell'atto comunicativo (efficacia comunicativa), l’enunciatore deve sempre adattarsi all’enunciatario. > DÉBRAYAGE letteralmente significa “disinnesco” - Simulacri = tracce, marche, indicatori. Es. Annuncio stampa Dior. Abbiamo visto che il logotipo “Dior” è il destinante dell’annuncio. All’interno della teoria dell’enunciazione, il logotipo “Dior” è una traccia\un simulacro dell’enunciatore. È solo una traccia e non l’enunciatore in sé perché quando vediamo la scritta Dior, non vediamo il signor Dior in carne ed ossa. Enunciatore modello = traccia dell’enunciatore empirico (es. logo Dior). Enunciatore empirico = enunciatore in carne e ossa (es. lo stilista Cristian Dior). NB stesso ragionamento per enunciatario empirico e modello. - lo-qui-ora = modi della lingua italiana di riferirsi ai 3 parametri fondamentali della concretezza dei dati di comunicazione + In ogni atto di comunicazione c’è un “io” che è chi comunica, un “qui” ovvero un luogo in cui esso avviene e un “ora” un tempo = in ogni atto di comunicazione c'è un essere (io) inserito in uno spazio (qui) e tempo (ora). 36 Es. La prof dice “ho freddo”. lo è la prof, qui è in questa aula, ora è in questo momento visto che ha utilizzato il presente. È un testo débrayato perché la prof -come tutti- può mentire. Nel momento in cui un enunciato viene riprodotto in un atto comunicativo può essere sempre soggetto a menzogne + il débrayage c'è in ogni enunciato. Es. Ho freddo. Non mi piace questa sensazione. Sto pensando alle mie vacanze estive. La prima frase riguarda una sensazione fisica, il secondo un sentimento, il terzo un pensiero. Tutte cose che riguardano la testa dell’enunciatore, che quindi noi enunciatari non possiamo sapere. (quello che ho capito io in parole povere + débrayage = il fatto che nell’enunciato ci sono io-qui-ora diversi da quelli dell’enunciazione reale). DÉBRAYAGE FONDAMENTALE Enunciato = prodotto dell’atto di enunciazione (es. un commercial, un annuncio stampa, videoclip ecc.). All’interno dell’enunciato sempre presenti tracce dell’enunciatore, dell’enunciatario, del tempo e dello spazio di enunciazione + nonostante l’enunciatore e l’enunciatario (con relativi io-qui-ora) siano fuori il rettangolo noi inseriamo le loro tracce all’interno di esso. Enunciatario (=lettore) empirico, tempo e spazio empirico in cui legge il testo TESTO con tracce dell’ enunciatore, dell’ enunciatario, del tempo e dello spazio dell’ enunciazione. Enunciatore (= autore) empirico, tempo e spazio empirico in cui produce il testo MECCANISMI PRINCIPALI DEL DÉBRAYAGE | débrayage avviene con due meccanismi principali: 1. Introduzione (= nominazione) e descrizione di attori + nominazione e descrizione di tempi e luoghi diversi da quelli dell’enunciazione reale (descrizione e nominazione dell’io-qui-ora del testo). NB “io” sono due + chi comunica e chi riceve la comunicazione. 2. Uso di CATEGORIE LINGUISTICHE di persona, spazio e tempo per installare nel testo una rappresentazione del soggetto, del luogo e del tempo dell’enunciazione. Esempio tratto dall’incipit di G. Orwell,1984: “Era (T) una fresca e limpida giornata di aprile (T) e gli orologi segn-avano (T) l'una (T). Winston Smith (A), col mento sprofondato nel bavero del cappotto per non esporlo al rigore del vento, sciv-olò (T, A) lento fra i battenti di vetro dell'ingresso degli Appartamenti della Vittoria (5), ma non tanto lesto da impedire che una folata di polvere e sabbia entr-asse(T) con lui (A).” T = tracce di tempo di enunciazione. S= tracce di spazi di enunciazione. A= tracce di attori che comunicano. LE STRUTTURA DISCORSIVE Istanza dell’enunciazione = mondo empirico, contesto fuori dal testo. Ha 4 componenti: enunciatario (empirico), enunciatore (empirico), luogo e tempo > l'istanza di enunciazione non è altro che l'insieme di questi elementi quando si trovano all’interno del testo. Testo (= enunciato) considerato in superficie. Soa Strutture semantiche 37 Lo sguardo fisso verso le telecamere + la sua gestualità danno la sensazione che stia interpellando noi telespettatori débrayage enunciazionale. débrayage enunciazionale. Débrayage enunciativo, il reporter è simulacro dell’enunciatore. Rai 3 (enunciatore) ci mostra con un dèbrayage enunciativo un dialogo tra giornalista e un intervistato. A parole c'è un débrayage enunciazionale (dialogo diretto tra reporter-enunciatore e intervistato-enunciatario) mentre a livello visivo c'è un débrayage enunciativo. 40 17\11\2021 > GRADI DI SOGGETTIVITA’ DELL’ENUNCIAZIONALE la prof va da Luana e le dice “Luigi ha detto che sei una stronza”> bébrayage enunciazionale la prof va da Luana e le dice “Credo che Luigi abbia detto che sei una stronza” + enunciazionale ma più soggettivo rispetto al precedente (nel primo caso era un dato di fatto\un fatto oggettivo che Luigi avesse detto che Luana era una stronza, il “credo che” invece cambia la situazione). la prof va da Luana e le dice “sono certa che luigi ha detto che sei una stronza” > utilizzo il debrayage enunciazionale “lo sono certa” per aumentare la forza\l’oggettività dell’enunciato. > GRADI DEL DEMBRAYAGE ENUNCIATIVO la prof va da Luana e le dice che Luigi ha detto che è una stronza + débrayage enunciativo la prof va da Luana e le dice che in giro si dice che è una stronza + débrayage enunciativo in cui c'è maggiore distanza rispetto al primo caso (nel primo enunciato posso andare da Luigi e menarlo ma nel secondo chi meno?) > DEBRAYAGE INTERNI In un testo uno dei soggetti in terza persona può diventare un enunciatore in prima persona e narrare in prima persona qualcosa (narrazione di secondo grado). Effetti di referenzializzazione (= effetti oggettivanti): il discorso da cui si sviluppa un débrayage interno è promosso a “situazione reale”. Es.: 1. Da un racconto in terza persona si sviluppa un dialogo, il che referenzializza il racconto. 2. Da un dialogo si sviluppa una narrazione di 2° grado, il che referenzializza il dialogo. Es. discorso riportato > la prof va da Luana e le dice <<leri Luigi ha detto: “sei una stronza”>>. Es. marco appare teso e stanco. Anna è rilassata (fin qui debrayage enunciativo. Mondo referenzializzato, mondo in cui esistono solo Anna e Marco). <<Che hai?>> chiede Anna. <<Sto bene, perché?>>, risponde Marco deglutendo (débrayage enunciazionale). E’ un mondo referenzializzato, tutto questo racconto all’interno del testo diventa una “situazione reale” in cui Anna e Marco parlano e fanno cose. Fin qui si parla di “mondo di primo livello”, diventa un “mondo di secondo livello” quando: Marco finalmente risponde “Ora ti racconto, mi è successo una brutta cosa...’ (Marco inizia a raccontare = racconto dentro il racconto). Questo racconto di Marco è referenzializzato a sua volta: è un mondo in cui ci sono personaggi che dicono cose, Es. “Le mille e una notte” è un testo in cui c'è un racconto che imposta un mondo in cui “Shahrazad, non vuole essere uccisa dal re così ogni notte, per distrarlo, gli racconta storie”, ogni storia che Shahrazad racconta è a sua volta referenzializzata (ogni storia è un mondo a sé: mondo di Alladin, mondo di Sindbad il marinaio, etc.). «* EMBRAYAGE Ritorno al contesto di enunciazione ritorno al livello precedente. Es. mentre Shahriyar sta raccontando la storia di Alladin, il re la interrompe e prova a sedurla. Embrayage ti dà l’effetto testuale di tornare all'istanza di enunciazione. Attenzione: ritorno al contesto non all'istanza di enunciazione poiché l’istanza di enunciazione è quella dello scrittore mentre compone “Le mille e una notte”. ! Embrayage può essere sia dalla parte dell’enunciatario che dell’enunciatore (vedi esempio commercial Nespresso). Cantante che cammina sul palco enunciativo. |ébrayage 41 Cantante che si avvicina alla telecamera e la bacia è = sta baciando NOI telespettatori + débrayage enunciazionale. Stampo del rossetto sulla camera ritorno al contesto precedente (il concerto). Rossetto = traccia di débrayage, ricrea la distanza tra la cantante che si trova al concerto e noi telespettatori che la guardiamo da casa. (proveniente da lezione 23\11 > la traccia di rossetto è enbrayage dell’enunciatore perché la traccia è sulla telecamera, la quale è uno & strumento dell’enunciatore). «* CAMPAGNA SOCIALE SULLA FECONDAZIONE ASSISTITA Campagna sociale sulla fecondazione assistita. Ci sono 2 Testimonial. Headline: io voto si Baseline: 12 e 13 giugno Logotipo: si per Marchio: cuoricino su sfondo fondo verde Bodycoy: il referendum... Baseline due: il referendum sulla fecondazione assistita segnerà... Enunciatore\destinante: comitato per il sì. Teoria dell’enunciazione nell'annuncio con la Ferilli: Nel visual: debrayage enunciazionale + si vede dalla mano che ci porge la matita per votare, lo sguardo, la postura, il sorriso etc. Embrayage dell’enunciatario + la mano che esce dalla cornice per entrare nel mondo\nel contesto dell’enunciatario. Nella parte verbale: L’enunciatore di “Il referendum sulla fecondazione assistita segnerà il futuro di molte coppie” è la Ferilli > débrayage enunciativo (usa solo la terza persona “segnerà”, sarebbe stato enunciazionale se “io penso che questo referendum segnerà il futuro di molte coppie”). In realtà Ferilli è un simulacro dell’enunciatore + l’enunciatore è il Comitato per il sì. “lo voto si” lo dice l’enunciatore Comitato si (infatti la scritta si trova vicino al marchio + è fuori dalla cornice quindi non lo dice la Ferilli) ma lo fa in modo che sembra lo dica anche l’enunciatario. 42 Débrayage enunciativo + comunicano fa loro, noi non siamo coinvolti. > Commercial 2 Nel visual + prevalenza di débrayage enunciativo. «* COMMERCIAL NESPRESSO: IL CAVALIERE E IL DRAGO George Clooney che esce dallo schermo ed entra nel cinema > embrayage dell’enunciatario = ritorno al contesto dell’enunciazione dal lato dell’enunciatario (cinema = contesto dell’enunciazione). Quando George rientra nella sua storia (film medievale) = rientro dell’enunciatario al livello da cui era precedentemente uscito = concetto a cui la teoria Greimasiana non ha dato un nome (sarà Genétte a farlo, denominando questo fenomeno metalessi). Una volta resosi conto di non aver portato abbastanza Nespresso per tutto il regno, George Clooney, la regina e il resto dei sudditi > embrayage dell’enunciatario = escono tutti dal film. «* COMMERCIAL DOLCE EGABBANA LIGHT BLUE EAU INTENSE 2017 Enunciatore = Dolce e Gabbana. Il ciak verso la fine del commercial + embrayage dell’enunciatore (contesto = ripresa di uno spot pubblicitario di Dolce e gabbana), il fatto che il ciak sia un simulacro dell’enunciatore è sottolineato dal fatto che su di esso vi è il marchio. La presenza del ciak sottolinea il carattere finzionale del testo = i due innamorati sono solo attori di una pubblicità, Capri non è mai così deserta, etc. 24\11\2021 10-11-2021 TEORIA DEL NARRATORE DI GÉRARD GENETTE « METALESSI Metalessi = rottura di un livello narrativo > passaggio da un livello narrativo all’altro. Teoria di Gerard Genette. Differenza con embrayage e débrayage + questi due fanno riferimento all’enunciazione (quindi a qualunque tipo di testo: dipinto, canzone, romanzo, ecc.), la metalessi invece riguarda solo le narrazioni, le storie. « VIDEOCLIP A-HA -TAKE ON ME 1985 Tre livelli\contesti di enunciazione: - 1° livello è mondo del videoclip della band “A-Ha” che suona il suo nuovo singolo; - 2° livello + Mondo della ragazza che legge il fumetto; - 3° livello + mondo del fumetto. Storia dentro una storia + questo videoclip (1° livello) racconta la storia di una ragazza (2° livello) che entra dentro la storia di un fumetto (3° livello). 45 Vedendo questa prima scena pensiamo che tutto il videoclip sarà sottoforma di fumetto. Referenzializzazione > il mondo a fumetti ti sembra la “situazione reale”. La ripresa fotografica referenzializza questo mondo. Mano che esce dal fumetto: metalessi + scarto narrativo (rottura di un livello narrativo). débrayage dell’enunciatario > dall’enunciato al contesto dell’enunciato = dal fumetto al mondo reale. Metalessi + la ragazza entra nel fumetto Le cornici fungono da débrayage e sono quelle porte che permettono di entrare e uscire da un livello all’ altro (infatti dentro la cornice ha l'aspetto “reale”, fuori un aspetto “disegnato”). In questa scena lui canta (continua giù) 46 Le cornici sono dispositivo di débrayage che guardano al p_ . primo livello (mondo del videoclip) > lui, infatti, è sia personaggio dei fumetti (3° livello) che cantante della band (1° livello), entrambi questi mondi sono intercambiabili attraverso le cornici. Metalessi + débrayage dell’enunciatore (enunciatore = band). | Due semisimbolismi: cromatico + bianco e nero = mondo fittizio; colori = mondo reale. figurativo > illustrazione a mano = mondo fittizio; videoripresa = mondo reale. 01:10:51 25-30\11\2021 CAMPAGNA SOCIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE Concetto del “Non pensare all’elefante”: Problema della negazione+ la mente umana è portata a pensare maggiormente a una cosa quando gli si chiede di non farlo = se neghi qualcosa lo metti al centro dell’attenzione, es. “non pensare all’elefante” e ci pensi ancora di più. Se hai una mente a rischio (problemi patologici, inclinazione alla violenza, disagio sociale\economico, etc.) vedendo queste foto si attua il meccanismo “non pensare all’elefante” = istigazione alla violenza. Non si combatte la violenza con la violenza. TTI PEIEISTO gres ter ATE QUE A MORTE NOS SEPARE Evitare le immagini che cristallizzano i ruoli uomo-carnefice e donna-vittima (altrimenti uomini e donne si sentono ingabbiati e legittimati all’interno di quei ruoli). Telefono donna 2008: manifesto ritirato per blasfemia, quando il vero problema era che la donna veniva mostrata nuda e passiva (= cristallizzazione del ruolo). 47 2. Dal rapporto che intrattiene con la storia narrata (il narratore è dentro o fuori dalla storia). Quindi, attraverso questi due criteri Genette fa 4 distinzioni: » Distinzioni a seconda del livello narrativo Narratore extradiegetico = esterno rispetto alla diegesi (= non è un attore del primo livello) + è un narratore che si pone allo stesso livello dell'autore empirico, fa come se fosse l’autore empirico. Ess. incipit di Mille e una notte; il narratore di Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti. Narratore intradiegetico = interno alla diegesi (= attore del racconto di primo livello) e, dal suo interno, narra una metadiegesi, che si rivolge ad altri attori del racconto di primo livello. » Distinzioni a seconda del rapporto del narratore con la storia narrata Narratore eterodiegetico = assente dalla storia narrata. Narratore omodiegetico = presente come attore nella storia narrata. Es. tutti i racconti in prima persona narrati dal protagonista della storia, in cui l’io narrante e l’io narrato sono separati da una differenza di età, di esperienza, di scarto temporale, di punto di vista, oppure non sono separati per nulla, nelle narrazioni “in presa diretta” che simulano di raccontare le cose mentre accadono. Es.: nella coscienza di Zeno > Zeno Cosini = narratore omodiegetico. ello 1 MalCHA Mille e una notte Shahrazad = narratori Shahrazad = narratrice narratori extradiegetici intradiegetico (anche il. eterodiegetica ed eterodiegetici Visir, padre di Shahrazad è n. intradiegetico) Decameron Boccaccio = narratore jova Giovani = narratori extradiegetico ed intradiegetici eterodiegetici eterodiegetico Conrad = narratore Marlow = narratore Marlow = narratore extradiegetico intradiegetico omodiegetico Ricapitolando: Il narratore o voce || stg1 Livello | Extradiegetico |Intradiegetico Narrativo | Racconto di 1° Racconto di 2° livello Rapporto livello (diegesi) (metadiegesi) con la storia Eterodiegetico |Narratori che fanno | Sherazade come se fossero gli Narratore assente | utori empirici dalla storia Omodiegetico |I racconti in prima I racconti in prima Narratore presente persona di 1° livello | persona che introducono i storie di 2° livel nella storia Il giovane Holden i 2°. livello Zeno Cosini Marlow in Cuore di tenebra s «* EMBRAYAGE E METALESSI Per metalessi rivedi commercial Nespresso: il cavaliere e il drago con George Clooney. Ogni trasmissione del livello narrativo, ad esempio ogni intrusione del narratore o del narratario extradiegetico nell’universo diegetico (o di personaggi diegetici in un universo metadiegetico) determina una metalessi, che in termini greimasiani è un embrayage nel caso in cui introduce nel racconto un ritorno alla situazione di enunciazione\narrazione. Attori che sfuggono da un quadro, da un libro, da un fumetto, da un cartone animato, da un ritaglio di stampa, da una fotografia, da un ricordo, da una illusione... In generale si tratta di un passaggio dal mondo che ci viene raccontato al mondo in cui si racconta. In termini greimasiani è un passaggio dall’enunciato al contesto di enunciazione. 50 L’embrayage di Greimas è una nozione nello stesso tempio più ampia e più ristretta di quella genettiana di metalessi: 1. Più ampia perché comporta i ritorni al piano dell’enunciazione anche nel caso di testi NON narrativi. 2. Più ristretta perché NON include la trasgressione di livello narrativo compiuta da un narratore (o narratario) che entra nella sua narrazione: registri o spettatori che entrano nei film (documentario, videoclip, spot, ecc.) che stanno vedendo, e così via. > L’INQUIETUDINE | vari giochi di metalessi producono un’inquietudine perché, come dice Borges in Altre inquisizioni: “Simili invenzioni suggeriscono che se i personaggi di una finzione possono essere lettori o spettatori, noi — loro lettori o spettatori- possiamo essere personaggi fittizi” L’extradiegetico è forse sempre diegetico e il narratore e i narratari (io e voi) forse apparteniamo a qualche racconto narrato da un essere soprannaturale. Effetto Truman Show. «TRUMAN SHOW Livello 0 + Peter Weir dirige il film The Truman Show intrepretato dall'attore Jim Carrey. Livello 1 > All’interno del film, telespettatori che guardano The Truman show e persone che lavorano per realizzarlo (regista, addetti tecnici, ecc.). Livello 2 > vita di Truman Burbank nell’isolotto artificiale di Seahaven. Embrayage. Bande larghe tipiche delle vecchie tv e vaso di fiori = tracce del contesto di enunciazione da parte dell’enunciatario. Dal punto di vista della teoria del narratore di Genette > metalessi. Embrayage. Faretto che cade = traccia del contesto di enunciazione da parte dell’enunciatore. Dal punto di vista della teoria del narratore di Genette > metalessi. 02-07\12\2021 STORYTELLING «* CONDIZIONI PER NARRATIVITA’ Due condizioni perché vi sia una storia: 1. Un soggetto vuole congiungersi con un oggetto di valore; 2. schema polemico (oppositori\ostacoli che impediscono la congiunzione con l'oggetto di valore). > COMMERCIAL JOY BY DIOR CON JENNIFER LAWRENCE Non vi è una storia, è solo una sequenza di immagini oniriche e realistiche che mostrano vari momenti di relax di una vita agiata. La ragazza si gode questi momenti così tanto che la piscina diventa un mare, un tuffo in acqua un volo in cielo, etc. > COMMERCIAL SAUVAGE DIOR 2015 CON JOHNNY DEPP https://www.youtube.com/watch?v=h6vQGWMMris&ab_channel=Avvenice Vi è una storia: un uomo che è alla ricerca di qualcosa. Il testimonial si trova in una metropoli, sta suonando una chitarra elettrica in uno studio musicale ma dalla sua espressione capiamo che non è soddisfatto. Così sale in macchina e si allontana dalla città, si addentra in un deserto in cui vi sono soltanto animali selvaggi 51 (bisonte, uccello rapace, coyote) per iniziare un viaggio spirituale alla ricerca di un nuovo inizio, con il rito simbolico della sepoltura dei suoi gioielli. Si libera anche degli occhiali da sole (che prima teneva anche al chiuso, dentro lo studio) lasciando in vista i suoi occhi lucidi che tramettono tutta la sua commozione. Semisimbolismo cromatico+ buio della metropoli, luce del deserto. Simbolismo figurativo > bisonte, uccello rapace e coyote figure del mondo della vita selvaggia; > occhiali da sole neri e chitarra figure della vita rock. COMMERCIAL MORRELLATO- FALL WINTER 2018 BACK TO WORK Non c'è una storia: sequenza di immagini che mostrano un gruppo di amiche che indossano dei gioielli. COMMERCIAL DIOR SAUVAGE- THE NEW PARFUM Accusato di razzismo visione stereotipata: nativo americano = selvaggio. Questa volta combinazione tra vita rock (indossa i gioielli di cui si era liberato nel commercial precedente + suona la chitarra) e vita selvaggia (vive nel deserto, pelli di animali, danza dei nativi americani). COMMERCIAL COCO MADEMOISELLE- EAU DE PARFUM INTENSE- CHANEL Vi è una storia. Il commercial si apre con l’immagine di Keira Knightley (protagonista e ambasciatrice della fragranza e dei film Coco Mademoiselle sin dal 2007) che si aggira per un appartamento nel quartiere Haussmann. Mentre recupera scarpe, foulard e pochette da un ammasso di lustrini e piume, Keira rivive attraverso diversi flashback la serata appena trascorsa. Palloncini, musica, battaglie di cuscini, amici e un uomo misterioso: un home-party firmato (letteralmente, attraverso un graffito sul muro) Coco Chanel. Dopo aver indossato la giacca dell’uomo ancora addormentato, la testimonial abbandona l'appartamento senza guardarsi indietro, nonostante lui si risvegli e gridi dal balcone “Coco”. Flashback come strumento narrativo. Vestito haute couture Chanel. Femminilità seduttrice (bacio sullo specchio, avvolgere l’uomo con il foulard, strip-chess), giocosa (battaglia di cuscini, palloncini, festa) e determinata (non si volta indietro). COMMERCIAL ANSIOLEV SPECCHIASOL 2020 https://www.youtube.com/watch?v=8sOZu4F24iM&ab_channel=PoolPharmaTV Vi è una storia: il soggetto (la donna) vuole congiungersi con l'oggetto di valore (la serenità”). Simbolismo figurativo figura del disagio = suono sgradevole del violino (attribuzione disforica). STORIA DEL STORYTELLING Il successo dell'etichetta storytelling negli USA risale alla metà degli anni Novanta. Trasversale rispetto a confini culturali e professionali: economica, diritto, giornalismo, comunicazione di impresa, comunicazione politica, pubblicità, marketing, diplomazia internazionale, scienze cognitive, scienze dell'educazione, psicologia, management, discipline che studiano le nuove tecnologie, ecc. A partire dal 1995 si è iniziato a parlare di narrative turn ma, in realtà, l’attenzione per lo storytelling negli USA precede la metà degli anni Novanta > infatti in molti la chiamano storytelling revival (= ripresa). Nella cultura USA post Seconda guerra mondiale + consapevole della rilevanza delle storie (consapevolezza proveniente dalla cultura italiana). Cinema hollywoodiano fabbrica di storie mondiale (storie più complesse rispetto cinema italiano). Vitalità dell'idea del “raccontare” negli USA: potenza del romanzo (da Mark Twain a Don DelLillo), forza del cinema hollywoodiano, istituzionalizzazione nelle università. Vediamo infatti che in America, fin dagli anni Settanta vi sono dei corsi di scrittura, estranei alla nozione romantica di “ispirazione” e alla visione europea del “genio solitario” (in Europa si pensa che scrivere sia un talento e non un'abilità che si può acquisire attraverso studio ed esercizio). Festa nazionale dello storytelling-> raduni nazionali che si tengono ogni ottobre, a partire dalla creazione, nel 1972, del National Storytelling Festival di Jonesbourough, Tennessee, e nel 1975 dell’International Storytelling Center. EVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE DELLE MULTINAZIONALI: STORYTELLING E BRAND Esiste la comunicazione di prodotto (es. commercial Ansiolev Specchiasol) ma la principale è la comunicazione delle multinazionali è quella di brand (es. commercial Dior). <<La crescita astronomica del potere culturale e patrimoniale delle multinazionali —scriveva Naomi Klein nel 2000 in No logo — può essere sostenibilmente ricondotta a un'idea apparentemente innocua concepita da 5 In tutte le pubblicità di parafarmici l'oggetto di valore è la serenità. 52 LA PUBBLICITA’ PER JEAN MARIE FLOCH. umopoziro can res conanoenee 040.9, pr.122-129) «è» ASSIOLOGIA Assiologia = operazione di valorizzazione (positiva e negativa). Qualunque coppia di concetti contrari — astratta o concreta — può essere valorizzata e dunque può costruire una assiologia. Valorizzazione positiva (euforica) o negativa (disforica) di ciascuno dei termini della categoria semantica. Ogni categorizzazione assiologica dipende dal singolo testo (es. nel commercial Buondì la leggerezza non è contrapposta alla pesantezza ma alla golosità). “Ogni testo è un tribunale” in ogni testo vi sono valorizzazioni, anche implicite. > CATEGORIA TIMICA Timia = tendenza, disposizione affettiva di base; eu-foria = attrazione, movimento di avvicinamento verso qualcosa; dis-foria= repulsione, movimento di allontanamento da qualcosa; a-foria = posizione di neutralità. Categoria timica (Fabbri e Sbisà 1985) | © — 6 Mk... Assiologia | III timia o diaforia timia o diaforia euforia disforia buono da mangiare fa bene alla salute non-disforia non-euforia non-fa ben non-buono da... aforia o adiaforia aforia o adiaforia « L’ASSIOLOGIA DEL CONSUMO DI FLOCH Opposizione fondamentale - Valori d’uso, pratici, utilitari = sono i valori di tutti i giorni (eseguire certi compiti ordinari: scrivere, spostarsi, lavorare, etc.) che orientano programmi narrativi secondari (i c. d. programmi d’uso). - Valori di base, mitico-esistenziali = sono valori che corrispondono a preoccupazioni e desideri fondamentali dell’essere (cibo, sessualità, benessere fisico, amore, felicità, libertà, etc.) e orientano programmi narrativi fondamentali, più profondi. Es. quando compriamo una macchina ciò che ci spinge a comprare una Range Rover piuttosto che una Fiat Panda non è il suo valore d’uso (spostarsi) ma il suo valore di base (auto = status symbol). >» 14 VALORI DI CONSUMO A seconda della campagna, la comunicazione può far leva su una: Valorizzazione pratica = sottolineare la funzione, a cosa serve il prodotto. Valorizzazione critica = ti fa riflettere\ confrontare Valorizzazione utopica = (solitamente è lo status symbol del prodotto). Es.: pubblicità J’adore Dior. Valorizzazione ludico = Valorizzazione estetica = Il quadrato dei valori del consumo di Floch Valorizzazione pratica Valorizzazione utopica g Valori utilitari Valori esistenziali i 3 È 5 i 5 S Valori non-esistenziali Valori non-utilitari sg 55 Valorizzazione critica Valorizzazione ludico- estetica = Esempi di valorizzazione della facoltà di comunicazione: “La facoltà di comunicazione ti fa trovare subito lavoro” + valorizzazione partica. “Iscriversi alla facoltà di comunicazione porta più lavoro rispetto facoltà di beni culturali” 3 valorizzazione critica. “Scienze della comunicazione è fantastica perché ti fa capire come gli esseri umani comunicano dal primo vagito al letto di morte, è fantastico!” > valorizzazione utopica. - “A comunicazione ci si diverte come dei pazzi” + valorizzazione ludica. - “Comunicazione è piena di bei ragazzi” > valorizzazione estetica. = Esempi di pubblicità: - Commercial BMW serie 6 cabrio + valorizzazione ludico-estetica = auto “che giocano” in acqua (quasi antropomorfizzate), viene esaltato la bellezza e il design del prodotto. https://www.youtube.com/watch?v=IPDWpY035V8&ab_channel=lucapezza - Commercial Gamma Fiat Metano > valorizzazione critica = ti spinge a riflettere sull'ambiente https://www.youtube.com/watch?v=DpiLCt0-CJg&ab_channel=SpotTube2010TV - Commercial Mercedes Nuova Classe B + valorizzazione utopica = al marchio Mercedes viene associato il valore simbolico “rispetto”. https://www.youtube.com/watch?v=WCMMnARafMU&ab_channel=SpotTube2010TV - Commercial Volkswagen Golf Sport Edition + valorizzazione pratica https://www.youtube.com/watch?v=ockI1KMEs9M&ab_channel=ItalianTestdriver - Commercial Fiat Bravo GPL > Valorizzazione estetica (“i numeri non sono mai stati così belli”, viene presentata come una macchina bella), presente anche valorizzazione critica. https://www.youtube.com/watch?v=6ffMYV2P2mQ&ab_channel=quellichebravo ® Mai usare il quadrato di Floch in maniera rigida... occorre prevedere che — a seconda dei testi — i diversi valori possono intrattenere fra loro relazioni diverse. Es.: nel commercial BMW serie 6 la valorizzazione predominante era ludica-estetica ma vi era anche valorizzazione secondaria è valorizzazione pratica = tettuccio che si abbassava per coprirsi dall'acqua. ! Ogni testo stabilisce le proprie opposizioni e gerarchie di valore. > 14 MODI DI FARE PUBBLICITA’ Opposizione fondamentale: - funzione di rappresentazione del linguaggio = il linguaggio cerca di adeguarsi alla realtà, di rispecchiarla. - funzione costruttiva del linguaggio = il linguaggio in parte rispecchia la realtà, in parte la costruisce, selezionando i punti di vista da cui guardarla e i significati da attribuirle o inventando mondi narrativi, oggetti, stati di cose, personaggi, eventi. A sinistra due distinzioni che afferiscono alla Il quadrato dei : . . — iL ol 3 Sa ci funzione di rappresentazione di tutti i sistemi di modi di fare pubblicità di Floch segno, a destra: funzione costruttiva. OOO. Pubblicità referenziale: rappresentato il prodotto per com'è, si basa sulla realtà. pn bblicità referenziale anzi bblictà mita iui Pubblicità sostanziale: descrivono prodotto nei linguaggio suoi minimi dettagli, esaltandone gli aspetti estetici. Pubblicità mitica: immergere il prodotto in un’atmosfera di sogno. Ess.: campagna J'adore. Prin Mosconi Pubblicità obliqua: pubblicità che non comprendi Funzione costruttiva del lingi jo negata linguaggio negata subito, bisogna rifletterci. Spesso basate sull’ironia. Pubblicità sostanzi "Publ 5 P vega Pubblicità obliqua Ess.: Commercial Mercedes Nuova Classe B e Commercial Gamma Fiat Metano. = Esempi di pubblicità sostanziale con valorizzazione estetica: 56 14\15-12-21 ANALISI DELLO STORYTELLING Cosa vuol dire analizzare in termini semiotici lo storyteling di un politico, o lo storytelling di una campagna pubblicitaria, di una campagna politica o sociale? Vuol dire rispondere a tre domande: - Su cosa si basa la struttura narrativa elementare della storia raccontata dal soggetto enunciatore = come viene raccontata la storia? - Come costruisce il soggetto enunciatore la sua relazione con gli enunciatori a cui si rivolge. - Che ruolo hanno giocato nel suo racconto le emozioni\passioni9? Queste tre domande comportano 3 tipi di analisi: 1. analisi narrativa > le strutture semio-narrative e tutto ciò che vi è intorno (i 6 attanti, le isotopie); 2. analisi enunciazionale > riflessioni sulla struttura dell’enunciazione; 3. analisi passionale > semiotica delle passioni. Si tratta di un’analisi che va dalla superficie al livello profondo. ANALISI DEL DISCORSO DI GEORGE W. BUSH in televisione (11 settembre 2001, 8.30 p.m.) “Buonasera. Oggi, i nostri concittadini, il nostro sti ita, la nostra stessa libertà una serie di atti terroristici intenzionali e mortali. Le vittime erano in aereo, o nei loro uffici; segretarie, uomini d'affari e donne, militari e lavoratori federali; mamme e papà, amici e vicini di casa. Migliaia di vite sono state improvvisamente stroncate da Le foto di aeroplani che volano negli edifici, incendi che bruciano, enormi strutture che crollano, ci hanno riempito di incredulità, tristezza terribile e di una rabbia calma ed inflessibile. Questi volevano inducendola alla ritirata. Ma hanno fallito; . i è mobilitato per difendere Gli possono distruggere le fondamenta dei nostri edifici più grandi, ma . Questi atti hanno frantumato l'acciaio, ma . L'America è stata attaccata perché siamo il faro più luminoso per la libertà e l'opportunità nel mondo. E . Oggi, la nostra nazione ha visto Îl . E abbiamo risposto con cioè con l'audacia dei di estranei e vicini che sono venuti a donare il sangue e ho avviato? i piani di risposta di emergenza del nostro governo. . Le nostre squadre di emergenza stanno lavorando a New York City e Washington D.C. per La nostra prima priorità è quella di aiutare coloro che sono stati feriti, e di prendere ogni precauzione per proteggere i nostri cittadini 6 In semiotica si preferisce indicare le emozioni con l’espressione “passioni”. ? Dalla terza persona (massimo prima plurale), Bush passa alla prima singolare. 57 “rabbia calma e inflessibile”. E abbiamo vissuto tutto questo - sembra aggiungere implicitamente Bush — evitando l’unica emozione che i terroristi volevano provocare in noi (“volevano spaventarci”): la paura 0, peggio, il terrore che è incluso nel significato di terrorista (una paura talmente forte da “gettare la nostra nazione nel caos e indurla alla ritirata”). Propone una storia di non-paura, un percorso cioè che esclude proprio questa emozione: non viene nominata esplicitamente. Bush lo fa malgrado la paura sia una componente semantica ricorrente (= isotopia) in tutto il discorso, perché è esplicita nel verbo to frighten (spaventare) e torna implicitamente ogni volta che compaiono le parole terror, terrorist, terrorists (cinque volte in tutto il discorso), e c'è persino nell’’aggettivo terrible che qualifica la tristezza (terrible sadness). Emozioni esplicite: incredibilità, tristezza terribile, rabbia tranquilla e inflessibile. Emozioni implicite: paura, terrore. Obiettivo di Bush innanzi tutto è calmare la popolazione, che al momento è preda al terrore e anticipare (così da contenere) lo stadio successivo: la rabbia > bisogna evitare il caos e mantenere la calma (infatti quest’ultima è nominata, invece, la parola “paura” non compare esplicitamente del testo ma è contenuta all’interno dell’isotopia del terrore). NB Un'ottima tecnica di comunicazione, infatti, non è quella di negare le emozioni ma di riconoscerle, nominarle e poi indirizzarle. .. Abbiamo riaffermato i legami che ci uniscono l'uno all'altro e il nostro amore per la comunita' e il Paese. Quel giorno, non importa da dove venissimo ne' quale Dio pregassimo o di quale razza fossimo, noi eravamo uniti come una sola famiglia di americani". "Eravamo uniti anche nella determinazione di proteggere la nostra Nazione e di di rendere alla giustizia coloro che avevano commesso questo attacco spregevole. 16-12-21 ANALISI DISCORSO DI OBAMA SULL’UCCISIONE DI BIN LADEN (1° MAGGIO 2011, 11.35 P.M.) Di solito i discorsi del Presidente vengono trasmessi dallo studio ovale, questa volta invece dall’ala est della Casa Bianca. “Buonasera, questa sera posso annunciare ufficialmente al popolo americano e al mondo intero che gli Stati Uniti hanno condotto una operazione che ha portato all’uccisione di Osama Bin Laden, leader di Al Qaida, un terrorista responsabile dell'omicidio di migliaia di uomini, donne e bambini innocenti (riprende componente semantica dell'assassinio di massa). (Inizia la favola\il racconto+) Sono passati quasi dieci anni da quel luminoso giorno di settembre che fu oscurato dal peggior attacco contro il popolo americano della nostra storia. Le immagini dell’11 settembre sono impresse a fuoco nella nostra memoria nazionale: aerei dirottati che fendevano all'improvviso il cielo limpido di settembre; le torri gemelle che collassavano fino al suolo; fumo nero che si levava dal Pentagono; la devastazione del volo 93 a Shanksville, in Pennsylvania, dove l’azione di cittadini eroici hanno permesso di evitare un dolore5 e una devastazione ancora più grandi. Tuttavia, sappiamo che le immagini peggiori sono quelle che il mondo non ha mai visto. La sedia vuota di una famiglia a tavola per cena. | bambini che sono stati costretti a crescere senza la madre e il padre. Genitori che non sentiranno mai più l'abbraccio del proprio bambino. Quasi tremila cittadini che ci sono stati strappati e hanno lasciato un vuoto enorme nei nostri cuori. L’11 settembre 2001, nel momento del nostro lutto, il popolo americano ha trovato l’unità. Abbiamo offerto una mano ai vicini di casa, sangue ai feriti. Abbiamo consolidato i legami che ci uniscono l’uno all’altro e il nostro amore per la comunità e il Paese. Quel giorno, non importa da dove venissimo né quale Dio pregassimo o di quale razza\etnia fossimo (= unità multietnica e religiosa > importante = noi siamo in guerra contro l'islam), noi ci siamo uniti come una sola famiglia americana. Siamo rimasti uniti anche nella determinazione di proteggere la nostra nazione e di assicurare alla giustizia coloro che avevano commesso questo atto spregevole. Abbiamo appreso rapidamente che gli attacchi dell’11 settembre erano stati eseguiti da AI Qaeda, un’organizzazione terroristica diretta da Osama Bin Laden, il quale aveva dichiarato apertamente guerra agli Stati Uniti ed era determinato a uccidere innocenti nel nostro paese e ovunque nel mondo. Così entrammo in guerra contro AI Qaeda per proteggere i nostri cittadini, i nostri amici, i nostri alleati. Negli ultimi dieci anni, grazie al lavoro 8 In lingua originale heartbreak è la prima parola che fa riferimento esplicito a un'emozione. 60 eroico e instancabile del nostro esercito e dei nostri professionisti dell’antiterrorismo, abbiamo ottenuti grandi risultati. Abbiamo fermato attacchi terroristici e rafforzato la nostra difesa interna. In Afghanistan abbiamo rimosso il governo dei Talebani, che aveva offerto a Osama Bin Laden e AI Qaeda rifugio e sostegno. E nel mondo abbiamo lavorato con i nostri amici e alleati per catturare o uccidere decine di terroristi di Al Qaeda, compresi coloro che avevano preso parte al complotto dell’11 settembre. Tuttavia, Osama Bin Laden era riuscito a evitare la cattura a fuggire dall'Afganistan in Pakistan. Nel frattempo, AI Qaeda ha continuato ad operare da quella zona di confine in tutto il mondo attraverso i suoi affiliati. Per questo, poco dopo essermi insediato, ho dato indicazioni a Leon Panetta, il direttore della CIA, per rendere l’uccisione o la cattura di Bin Laden la priorità massima della nostra guerra contro Al Qaeda, anche mentre noi continuavamo i nostri sforzi più ampi per distruggere, smantellare e sconfiggere la sua rete. Poi nell'agosto scorso, dopo anni di lavoro scrupoloso condotto dalla nostra comunità di intelligence, sono stato informato di una possibile pista che conduceva a Bin Laden. Non era certo e ci sono voluti molti mesi per portare questo filo fino a destinazione. Ho incontrato ripetutamente la mia squadra di sicurezza nazionale per elaborare più informazioni sulla possibilità che Bin Laden fosse stato localizzato in un caseggiato nel cuore del Pakistan. Infine, la settimana scorsa sono arrivato alla conclusione che avevamo abbastanza informazioni dai servizi segreti per agire e ho autorizzato l'operazione che avrebbe assicurato Osama Bin Laden alla giustizia. (fine del racconto). Oggi, sotto la mia direzione, gli Stati Uniti hanno avviato un’operazione mirata contro il caseggiato ad Abbottabad, in Pakistan. Una piccola squadra di americani ha portato a termine l'operazione con coraggio e capacità straordinarie. Nessun americano è rimasto ferito. Hanno avuto cura di evitare perdite civili. Dopo uno scontro a fuoco, hanno ucciso Bin Laden e hanno preso in custodia il suo corpo. Per oltre due decenni Bin Laden è stato il leader e il simbolo di AI Qaeda e ha continuato a ordire attacchi contro il nostro paese e i nostri amici alleati. La morte di Bin Laden segna il risultato significativo degli sforzi della nostra Nazione per sconfiggere AI Qaeda (adesso inizia il lavoro di contenimento delle emozioni = contenere il sollievo, non far cantare vittoria) tuttavia la sua morte non segna la fine del nostro impegno. Non ci sono dubbi sul fatto che AI Qaeda continuerà a perseguire attacchi contro di noi. Dobbiamo continuare a essere vigili sia nella nostra patria che all’estero, e lo saremo. Nel fare questo, dobbiamo inoltre ribadire che gli Stati Uniti non sono e non saranno mai in guerra contro l'Islam. Ho sempre detto in modo chiaro, così come il presidente Bush subito fece dopo l’11 settembre, che la nostra guerra non è contro l'Islam. Bin Laden non era un leader musulmano: era un assassinio di massa di musulmani. Infatti, AI Qaeda ha macellato decine e decine di musulmani in molti paesi, incluso il nostro. Per questo la sua sconfitta dovrebbe essere ben accolta da tutti coloro che credono nella pace e nella dignità umana (di nuovo lista di valori di coloro che sono dalla parte del Bene che avevamo visto da discorso Bush). Nel corso degli anni ho ripetutamente chiarito che avremmo agito insieme al Pakistan se avessimo saputo dove si trovasse Bin Laden (Obama sottolinea la collaborazione). È esattamente ciò che abbiamo fatto. Ma è importante precisare che la cooperazione del nostro antiterrorismo con il Pakistan, ha contribuito a condurci a Bin Laden e all'edificio dove si nascondeva. Bin Laden aveva dichiarato guerra contro il Pakistan e contro i pakistani. Stasera ho chiamato il presidente del Pakistan Zardari, e la mia squadra ha a sua volta parlato con la rispettiva controparte pakistana. Hanno convenuto che questo è un giorno buono e storico per entrambe le nostre nazioni. E nel guardare avanti, è essenziale che il Pakistan continui a unirsi a noi nella lotta contro Al Qaeda e i loro affiliati. Non è stato il popolo americano a scegliere questa lotta. È venuta loro, sul nostro suolo con il massacro privo di senso di nostri cittadini. Dopo circa dieci anni di servizio, lotta e sacrificio, conosciamo bene i costi della guerra. Questo impegno pesa su di me ogni volta che io, come Comandante in Capo, devo firmare una lettera indirizzata a una famiglia che ha perso un suo caro, ogni volta che devo guardare negli occhi un soldato che è stato ferito gravemente. Gli americani capiscono i costi della guerra. Tuttavia, come Nazione noi non tollereremo mai che la nostra sicurezza sia minacciata, né staremo senza far nulla mentre la nostra gente viene uccisa. Saremo inarrestabili nella difesa dei nostri cittadini, dei nostri amici e alleati. A casa e fuori casa. Uniti non contro i musulmani ma contro gli assassini di massa dei musulmani. Noi resteremo fedeli ai valori che ci hanno resi ciò che siamo. E in notti come questa noi possiamo dire a quelle famiglie che hanno perso i loro cari a causa del terrore di Al Qaeda: giustizia è stata fatta. Questa notte, noi ringraziamo gli innumerevoli professionisti dell’intelligence e gli uomini dell’antiterrorismo che hanno lavorato instancabilmente per raggiungere questo risultato. Il popolo americano non vede il loro lavoro né conosce i loro nomi ma questa notte loro provano la soddisfazione per il risultato raggiunto dal proprio lavoro e per aver perseguito la giustizia. Noi ringraziamo gli uomini che 61 hanno condotto queste operazioni, per il loro esempio di professionalità, patriottismo e il coraggio senza paragoni di coloro che servono il nostro Paese. Sono parte di una generazione che ha sopportato la quota più pesante del carico fin da quel giorno di settembre. Infine, lasciatemi dire alle famiglie che l'11 settembre hanno perso i loro cari, che non abbiamo mai dimenticato la loro perdita, né abbiamo mai esitato nel nostro impegno di vedere che facciamo tutto ciò che è necessario per prevenire altri attacchi sul nostro suolo. Questa notte, ripensiamo a quel senso di unità che ha prevalso dall’11 settembre in poi. So che a volte è vacillato. Tuttavia, il risultato di oggi è una testimonianza della grandezza del nostro Paese e della determinazione dell’american people. La causa di garantire la sicurezza del nostro Paese non è ancora completata. Ma questa notte ancora una volta ci viene ricordato che può raggiungere qualunque obiettivo essa si ponga. Questa è la storia della nostra storia, sia che si tratti del perseguimento della prosperità per la nostra gente, o che riguardi la lotta per l'eguaglianza di tutti i nostri cittadini, o del nostro impegno nel difendere i nostri valori all’estero, o dei nostri sacrifici per rendere il mondo un posto più sicuro. Lasciatemi ricordare che possiamo fare tutte queste cose non solo grazie a ricchezza e potere, ma grazie a ciò che siamo: una Nazione, sotto la protezione di Dio, indivisibile, con la libertà e la giustizia per tutti sopra ogni cosa. Grazie. Che Dio possa benedirvi. E che Dio possa benedire gli Stati Uniti d'America”. > ANALISI NARRATIVA " Attanti: - Il soggetto = non è singolo, ma è la collettività (chiamata addirittura “famiglia” degli “American People”). - L'oggetto di valore = definito dal soggetto, è la ricerca dell’Anti-Soggetto (i responsabili della terribile mancanza). - L’aiutante = diversi aiutanti “instancabili ed eroici”: militari, professionisti dell’antiterrorismo, diversi amici e alleati sparsi in tutto il mondo. - Oppositore\Anti-Soggetto = Osama Bin Laden e AI Qaeda. (Come sappiamo: perché ci sia una storia vi deve essere una mancanza). In questo discorso la struttura narrativa di base che focalizza la mancanza è esplicita + “Sono passati quasi dieci anni da quel luminoso giorno di settembre che fu oscurato dal peggior attacco contro il popolo americano della nostra storia” = “C'era una volta una mancanza”. Figurativizzazione della mancanza> posto vuoto a tavola. Il Soggetto definisce l’Oggetto di Valore + “Siamo rimasti uniti anche nella determinazione di proteggere la nostra nazione e di assicurare alla giustizia coloro che avevano commesso questo atto spregevole”. Il Soggetto scopre chi è l’Anti-Soggetto + “Abbiamo appreso rapidamente che gli attacchi dell’11 settembre erano stati eseguiti da AI Qaeda (questa frase breve rende l’idea della velocità con cui | intelligence ‘americana ha trovato i colpevoli), un’organizzazione terroristica diretta da Osama Bin Laden, il quale aveva dichiarato apertamente guerra agli Stati Uniti ed era determinato a uccidere innocenti nel nostro paese e ovunque nel mondo. Così entrammo in guerra contro Al Qaeda per proteggere i nostri cittadini, i nostri amici, i nostri alleati”. = |l Soggetto trova l’Anti-Soggetto > “Poi nell'agosto scorso, dopo anni di lavoro scrupoloso condotto dalla nostra comunità di intelligence, sono stato informato di una possibile pista che conduceva a Bin Laden. Non era certo e ci sono voluti molti mesi per portare questo filo fino a destinazione”. Una volta che è stato individuato Obama autorizza l’azione: “Infine, la settimana scorsa sono arrivato alla conclusione che avevamo abbastanza informazioni dai servizi segreti per agire e ho autorizzato l'operazione che avrebbe assicurato Osama Bin Laden alla giustizia”. Un'azione: - perfetta > “Oggi, sotto la mia direzione, gli Stati Uniti hanno avviato un'operazione mirata contro il caseggiato ad Abbottabad, in Pakistan. Una piccola squadra di americani ha portato a termine l'operazione con coraggio e capacità straordinarie. Nessun americano è rimasto ferito. Hanno avuto cura di evitare perdite civili. Dopo uno scontro a fuoco, hanno ucciso Bin Laden e hanno preso in custodia il suo corpo”. - necessaria + “Per oltre due decenni Bin Laden è stato il leader e il simbolo di AI Qaeda e ha continuato a ordire attacchi contro il nostro paese e i nostri amici alleati. La morte di Bin Laden segna il risultato significativo degli sforzi della nostra Nazione per sconfiggere AI Qaeda” Il Presidente Obama ci tiene a chiarire che: - Bin Laden non era il simbolo dell’Islam, non era un leader musulmano ma un assassino di massa di musulmani. 62 Stesso format dei precedenti manifesti, ma questa volta il modello è simulacro dell’enunciatario. Obiettivo della pubblicità + “se compri questa camicia, sarai come lui”. > IL CORPO ISOLATO IN CAMICIA BIANCA Altro format classico + rappresentazione del corpo maschile in camicia bianca. IL LUSSO È UN DIRITTO. Prodotto: Nuova lancia Ypsilon 2011 Agenzia: Armando Testa; Testimonial: Vincent Cassel (ex marito di Monica Bellucci). Vincent Cassel + simulacro dell’enunciatore. Campagna oggetto di polemica> subito dopo la crisi del 2008, utilizzare il claim “il lusso è un diretto” è stato di cattivo gusto. Infatti, sono stati creati dei Spoof (= parodie della campagna): mE n = A È 4. Tn” Infatti, nella nuova campagna > cambia headline “eleganza è un diritto”. “ELEGANZA È UN DIRITTO. «* ESTETICA DELL’ISOLAMENTO NELLA COMUNICAZIONE POLITICA “Dalla pubblicazione commerciale alla comunicazione politica. Senza filtri né pudore”. #° RAI CASINI LL Manifesti propagandistici di Casini (2008) e Bersani (2010) > format proveniente dell'estetica dei fashion brands (dall’estetica commerciale all’estetica politica). Nelle campagne fashion l’obiettivo era quello di focalizzare l’attenzione dell’enunciatario sul corpo del testimonial; dunque, utilizzare questi format basati sull’estetica per campagne politiche non ha senso per due ovvie ragioni: 1. problema di differenza estetica > i corpi dei politici non sono belli; 2. se anche fossero belli, nella politica che senso ha enfatizzare il corpo del candidato? " Bersani, elezioni 2013 10 C'ENTRO Reni A PVT) GIUSTA VOTA 66 Ancora format proveniente dall’estetica fashion (sagoma del candidato inserito in uno fondo astratto). Spoof: ITALIA GIUSTA Catturerà quei maledettissimi Puffi VOTA q Turkey Party » “LO CHIAMAVANO BERLUSCONISMO MA BERLUSCONI FACEVA ALTRO” L'utilizzo dell’estetica in politica è definito, da molti del centro sinistra, “berlusconismo”. In realtà Berlusconi è fra quelli che l’ha utilizzato di meno. = Elezioni politiche 2001 In questa sola affissione utilizza simulacro dell’enunciatore. Per il resto della campagna > simulacro degli enunciatari. Nel 2008, Berlusconi riuscì a vincere le elezioni servendosi di una campagna in cui il suo viso era completamente assente. 67
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