Eugenio Onegin: Un romanzo in versi di Puskin, Appunti di Letteratura Russa

Scarica Eugenio Onegin: Un romanzo in versi di Puskin e più Appunti in PDF di Letteratura Russa solo su Docsity! Eugenio Onegin (Puskin lo dedica al fratello, poema narrativo, romanzo in versi basato sulla chiacchiera) (scritto tra il 1823 e il 1831, pubblicato nel 1833) Capitolo primo (pubblicato nel 1825): L'autore descrive il protagonista del romanzo, identificandolo come il discendente di un'importante famiglia russa. Egli, sin da molto piccolo, studia francese con un precettore, ma, arrivato all'adolescenza, si trasforma in un dandy londinese. Ha un carattere molto freddo. Possiede conoscenze molto ampie ed è, soprattutto, interessato alla scienza della tenera passione. Ha grande successo con le donne e, quando ne conquista di sposate, sa tenersi amici i mariti. Vive una vita mondana, frequentando locali lussuosi e recandosi spesso a teatro. Indossa abiti di lusso, è amante della moda e molto vanitoso. Il protagonista giunge ad un palazzo molto bello, per assistere ad un ballo. Osservando le fanciulle invitate, egli sembra descriverne una in particolare, della quale si è innamorato e che non riesce a dimenticare. Egli torna a casa alle prime luci del mattino e si corica, mentre tutti iniziano a lavorare. Le sue giornate si svolgono tutte nello stesso modo e questo lo porta a maturare una malattia. Essa, simile allo spleen inglese, lo trascina nella depressione più profonda e gli toglie tutto l'entusiasmo. In particolare, egli perde l'interesse nei confronti delle donne, che prima tanto amava, e per la cultura di cui era ricco. Anche l'autore ammette di essergli stato simile e, come Onegin, desidera liberarsi e visitare terre straniere. Quest'ultimo, però, non lo segue, prima per la morte del padre (non sofferta) e poi per quella dello zio, che gli porta grandi ricchezze. Qui, Puskin evidenzia la differenza con il protagonista: egli ama la campagna e il dolce far nulla, mentre in Eugenio questo causa angoscia (sottolineato per distaccarsi da Byron). Infine, l'autore chiude con una digressione sulla propria Musa (non una donna, perchè ha sofferto per amore). Capitolo secondo: Il secondo capitolo si apre con una descrizione del posto della casa dove Eugenio vive. Essa è un castello particolarmente lussuoso, che, però, il protagonista non apprezza a dovere. In più, matura un rapporto di astio con il vicinato. Un giorno, giunge un nuovo vicino: Vladimiro Lenskij. Egli è particolarmente acculturato e crede negli uomini e nell'amore. Inoltre, scrive poesie ed opere su essi incentrate. Tutti i vicini desiderano che sposi le loro figlie, ma egli rifiuta e vuole solo conoscere Onegin. I due si incontrano e, superate le profonde diversità, diventano amici. Discutono sulle tematiche più diverse, riferendosi soprattutto alle passioni. Eugenio ha la possibilità di conoscere la storia dell'amico e riscoprirle. Lenskij era innamorato di Olga, che viene qui descritta come una donna molto bella e nobile d'animo, con la quale l'uomo doveva sposarsi. Successivamente, il poeta descrive la sorella maggiore Tatiana, che ne è l'esatto opposto (non sa essere donna di casa e ha interessi diversi). Ella amava leggere, soprattutto i romanzi di Richardson, e viene obbligata a sposarsi con Dmitrij Larin. Ben presto, cambia il suo carattere e la sua vita migliora. Il marito, poi, muore. Il capitolo si conclude con una digressione dell'autore sull'importanza e la volontà di essere ricordato dopo la sua morte. Capitolo terzo: Durante una discussione, Lenskij dichiara di passare le sue serate dai Larin e Onegin chiede di conoscerli. Una volta tornati a casa, i due parlano di questa famiglia: Lenskij giustifica il suo essersi innamorato di Olga, mentre Eugenio sembra essere interessato a Tatiana. Nel frattempo, anche la famiglia Larin spera nelle due nozze e Tatiana è ormai completamente presa da Onegin. L'autore, poi, inserisce una digressione sulla sua volontà di scrivere un romanzo diverso da quelli del tempo (soprattutto quelli di Lord Byron) e “predice” il destino della donna. Ella, al contempo, è presa dall'ansia d'amore e non riesce a dormire. Per questo, si mette a parlare con la njanja e le confessa di essersi innamorata. Essa, poi, decide di scrivere una lettera all'amato. L'autore, poi, apre una digressione sui vari tipi di donne che ha conosciuto e il loro modo di amare, sottolineando la diversità di Tatiana, che ama come una bambina e senza artifici. Il poeta decide, quindi, di tradurre la lettera (scritta in francese), aprendola con una divagazione sul perchè la ragazza parlasse male il russo. In essa, la donna dichiara il proprio amore incommensurabile per Eugenio e dimostra come egli possa essere l'unico a salvarla. Arrivata l'alba, e dopo non aver chiuso occhio, Tatiana chiede alla njanja di consegnare la lettera ad Onegin. Dopo giorni di mancata risposta, Eugenio giunge da lei. L'incontro, però, non viene qui narrato dall'autore. Capitolo quarto: Il capitolo inizia con una breve descrizione di come Eugenio sia cambiato, da quando la noia lo ha attanagliato. Poi, si torna all'incontro tra i due. Eugenio confessa a Tatiana di amarla, ma che è eccessivamente turbato dalla sua vita per poter stare con lei. La ragazza si dimostra, quindi, disperata. L'autore, poi, introduce una divagazione sull'importanza e il ruolo di amici e parenti (benevoli, ma molto meschini), la diversità che hanno con la donna amata e l'amore e come si debba contare solo su sé stessi. Tatiana rimane, quindi, sconvolta e inizia sfiorire. Nel frattempo, l'amore tra Lenskij e Olga procede a gonfie vele. I due si adorano e passano molto tempo insieme. Puskin vi inserisce una digressione sulla differenza tra elegie ed odi e, successivamente, descrive le giornate di Onegin, tutte uguali, monotone e in solitudine. Viene, poi, spiegato l'inverno in Russia e come Eugenio lo trascorre: egli è solito invitare Lenskij a cena e passare del tempo con lui. Quest'ultimo, parlando con lui della famiglia Larin, gli comunica che è stato invitato all'onomastico di Tatiana e Onegin accetta di andarci. Capitolo quinto: Il capitolo si apre con una divagazione sull'inverno russo e su quanto Tatiana lo ami. Si racconta, inoltre, delle credenze astrologiche e di malaugurio tipiche del periodo delle feste e come la ragazza compia il rito comune per scoprire il nome del futuro fidanzato. Una volta coricatasi, però, ella fa un sogno strano. Si trova davanti ad un fiume mosso e dall'altra parte c'è un orso ad aiutarla, che poi inizia a rincorrerla. La riesce, poi, a prendere e la trasporta in una capanna nel bosco. Lì, la ragazza incontra diverse creature mostruose e, tra di esse, anche Onegin. Quest'ultimo, sentendola aprire la porta, l'attira su una sedia e, al contempo, giungono anche Olga e Lenskij. Inizia, quindi, una discussione molto accesa tra di loro che porta Tatiana a svegliarsi di soprassalto. Per questo, cerca il significato in un libro sui sogni. È il giorno dell'onomastico di Tatiana e, nella casa, giungono tutti i vicini. Una volta a tavola, giungono anche Lenskij e Onegin. Quest'ultimo si accorge della stizza della padrona di casa e ne è urtato. Al momento degli auguri, egli sembra provare un po' di compassione. Ha inizio il ballo (descritto nei minimi dettagli con le sue tradizioni) e Onegin si vendica dell'amico ballando con Olga. Lenskij, quindi, se ne va ripromettendosi di sfidare Eugenio a duello. Capitolo sesto: Tutti gli ospiti rimangono a dormire presso il luogo della festa, tranne Onegin che torna a casa sua e